Simone Inviato 9 Agosto 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Agosto 2010 Fino a una decina di anni fa era universalmente accettato che riuscire a conseguire una laurea, ancora meglio se in tempi brevi e con punteggi alti, avrebbe comportato, salvo rari casi, una carriera lavorativa migliore, una posizione economica migliore, un partner migliore (si diceva anche questo!) etc etc etc. Adesso come adesso, mi sembra che la situazione non sia proprio questa: negli annunci di lavoro, o ancora di più nelle sedi delle agenzie interinali, i lavori più frequentemente offerti sono, per carità, dignitosissimi, manuali o di servizi, come badante, cameriere/-a, muratore, autista, facchino, cuoco, giardiniere, insomma, che non richiedono lauree, quanto piuttosto specifihe competenze professionali. Lavori per i quali concorrono poi anche moltissimi laureati, tra l'altro. mi chiedo quindi, adesso come adesso, a cosa serva laurearsi. C'è anche da dire che la suddivisione del lavoro in "equipe" ha reso molto meno importante il possesso di una vasta, o comunque ampia, cultura generale, o tecnica estesa, visto che la singola "risorsa" fa una cosa ben specifica- che sovente, anche in lavori molto tecnologici, non richiede la conoscenza di materie universitarie!- ed è scoraggiato dall'interessarsi di altro; eppure il conseguimento di una "vasta cultura" è proprio l'obiettivo delle varie Facoltà! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 9 Agosto 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Agosto 2010 (modificato) Balle. Non è vero che 10 anni fà si diceva così e non è vero che era una situazione diversa, sono tutte cose che si dicono, ma sono luoghi comuni. La "crisi", la disoccupazione, il "debito pubblico"... Io ho quasi 38 anni ormai e da quando ho memoria io la gente non faceva che parlare sempre di ste cose e non è mai successo nulla e non è mai cambiato nulla, in Italia. Questo può essere visto in modi diversi, in senso negativo, o positivo. Dipende dai punti di vista. Se poi mi vuoi parlare della condizione dell'"Università" (le virgolette sono volute) italiana è un altro discorso. Se puoi, va all'estero. Tutto dipende da cosa vuoi fare tu. I peggiori cretini che ho conosciuto erano laureati (come me) e alcune delle persone più in gamba che ho conosciuto non avevano finito neanche le elementari. I pregi o i difetti sono nostri, lo studio e la "cultura" non aggiungono un bel nulla sulla bilancia. Da qualche parte tanto tempo fà lessi un detto: "Lo studio rende più saggi i saggi e rende più cretini i cretini". Mi sono trovato d'accordo. Modificato 9 Agosto 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 9 Agosto 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Agosto 2010 mi chiedo quindi, adesso come adesso, a cosa serva laurearsi. Laurearsi non garantisce una vita migliore, ma è comunque una carta in più da giocare. Averla è meglio che non averla. E' un concetto semplice, direi matematico. E' poi chiaro che ogni cosa, laurea compresa, va vista nel contesto: capacità individuali, mercato del lavoro, disponibilità a trasferirsi. Io in genere ho constatato che persone capaci e determinate riescono a mettere a frutto una laurea conseguita seriamente. Una "vita migliore" (nel senso che mi par di capire) è quindi il risultato di più fattori, la laurea non è una garanzia per ottenerlo ma può essere uno di quei fattori. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ACvespaDC Inviato 9 Agosto 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Agosto 2010 comunque il segreto sta nell' avere forza di volontà e voglia di riuscire a fare qualche cosa...............laurea o non laurea Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hicks Inviato 10 Agosto 2010 Segnala Condividi Inviato 10 Agosto 2010 Ti confermo quanto detto da Hobo, 10 anni fa si dicevano le stesse cose. Quando ero iscritto all'univeristà giravano le stesse considerazioni. Nei confronti di chi sceglieva il mondo del lavoro vi era per assurdo un senso di invidia, in realtà è tutto esattamente il contrario. Le passioni ti fanno sognare un futuro ma conseguire una laurea, oltre ad essere una grande soddisfazione personale, può essere l'unico lasciapassare per raggiungerlo. Il lavoro in equipe è sempre alla base di progetti aziendali ma se vuoi far parte di quell'equipe devi avere certe conoscenze ed autorevoli "pezzi di carta" e nella maggior parte dei casi se non li hai potrai al massimo ambire a farai il passacarte di quell'equipe. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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