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Lince alla Russia


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MOSCA, 6 agosto (RIA Novosti)

 

 

Il ministero della Difesa russo e la società statale russa Rostekhnologii sono attualmente in trattativa con Iveco per l'avvio della joint venture per reallizzare una linea di montaggio con Iveco defense per produrre il veicolo tattico LMV M65 in Russia ,con una capacità minima prevista di 500 veicoli all'anno.

La mossa è un duro colpo agli interessi della società Russkie Mashiny guidata dal magnate Oleg Deripaska. La sua azienda produce il "Tigr" (Gaz-233.014) veicolo con caratteristiche vicine al LMV .

La linea di assemblaggio sarà realizzata su uno degli stabilimenti appartenenti al leader russo produttore di autocarri KAMAZ .Il ministero della Difesa russo acquisterà 278 veicoli italiani nel 2011 e 2012, e durante i due anni successivi il volume delle forniture sarà aumentato a 458 veicoli all'anno. Nel 2015, il ministero acquisterà 228 veicoli e 75 veicoli nel 2016.

 

Il Ministero della Difesa prevede di spendere circa 30 miliardi di rubli ($ 1 miliardo) per il progetto negli anni successivi e Rostekhnologii ha promesso che il prezzo medio di un veicolo non supera 300.000 Euro (395.340 $).

Modificato da G-DOG
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bella notizia per l'italia...ma questi magnati russi , si sono arricchiti tutti nel periodo del crollo dell'Urss, quando regnava il caos più totale??

 

Diciamo che nel periodo del crollo molti operai con un buon intuito hanno in qualche modo rilevato a due soldi le strutture che allora erano tutte statali e che con la privatizzazione e l'arrivo del capitalismo li hanno resi ricchi .

Questo sono gli oligarchi ,in effetti quasi tutti zoticoni arricchiti .

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...allora non era del tutto infondata le notizia di marzo che avevo accenato QUI. L'acquisto di 1000 Lince fu subito smentita dal Ministro della Difesa russo ma si vede che il mezzo gli piaceva e hanno trovato una soluzione conveniente ad entrambi. Meglio così!

Modificato da Hicks
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ma l'Italia non ci guadagna anche a livello economico dall'esportazione?

 

Certo che ci guadagna, una linea per rimanere produttiva deve appunto produrre e guadagnare, e già è tanto non solo a livello occupazionale, ma proprio strategicamente sarebbe sempre bene avere linee aperte di macchine essenziali, come hanno gli stati uniti, che data l'usura e la quantità delle commesse hanno sempre industrie che producono carri, aerei, navi e armamenti vari. Dal punto di vista economico c'è un rientro di imposte sul reddito prodotto.

Il discorso è un po' diverso quando si apre una linea di produzione all'estero, di solito si guadagna sul brevetto e sul singolo pezzo, ma in effetti poi la tecnologia risulta trasferita definitivamente. Ecco perché, russi in primis, solevano trasferire tecnologie per mezzi "depotenziati" rispetto ai loro, e forse è anche uno dei motivi per cui carri e aerei di fabbricazione russa le hanno sempre prese senza possibilità di appello negli scontro in teatri regionali.

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