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Kosovo indipendente


Tuccio14

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Non ho trovato il vecchio topic sulla geopolitica per cui ne apro uno nuovo. Non so se sia un argomento trattabile, ai moderatori l'ultima parola.

 

In Spagna baschi e catalani brindano per la sentenza sul Kosovo indipendente

 

di Riccardo Barlaam

 

Musica gitana, vecchie mercedes e sigarette di contrabbando. Signori, il Kosovo indipendente è uno stato sovrano. Ha fatto bene ad autoproclamarsi indipendente dalla Serbia. E non ha violato il diritto internazionale. Lo ha sancito chiaro e tondo la Corte di giustizia internazionale, il tribunale dell'Onu, con una decisione sofferta ma attesa, presa a maggioranza dai 15 membri togati: nove giudici hanno votato a favore, cinque contro (tra questi il vicepresidente slovacco Peter Tomka e il russo Leonid Skontnikov). Il quindicesimo giudice si è ritirato per motivi personali: è stato sostituito da una cinese che però, diplomaticamente, non ha votato perché «non ha partecipato alle discussioni».

 

«Nessuna legge internazionale proibiva al Kosovo di dichiarare l'indipendenza», ha affermato la Corte, presieduta da Hisashi Owada, in un passaggio del dispositivo. Pristina festeggia e si è detta disponibile a trattare con Belgrado ma da «stato sovrano». Belgrado ha già fatto sapere che per lei non cambia nulla. E i movimenti separatisti di mezzo mondo brindano per la decisione del Tribunale Onu. Ma gli americani, grandi sponsor dell'indipendenza del Kosovo, che ospita importanti basi militari statunitensi, frenano gli entusiasmi e invitano la vecchia Europa unita (a fatica) a non disunirsi. In un messaggio inviato al governo di Belgrado gli Stati Uniti sostengono che «è tempo che l'Europa sia unita» e lavori «per un futuro comune». Come dire: facciamo finta che non sia successo niente.

 

Il verdetto espresso dal tribunale dell'Onu non ha valore vincolante. Ma pesa. Pesa moltissimo perché è un precedente destinato ad avere profonde implicazioni sulle aspirazioni indipendentiste dei movimenti separatisti di mezzo mondo. Da quelli cresciuti in Europa, i separatisti baschi, i catalani, i greco-ciprioti. Agli altri, gli uiguri e i tibetani annegati nell'impero cinese. Fino alle irose e improbabili repubbliche caucasiche dai nomi impronunciabili nate in seno alla grande madre Russia.

 

Si è aperto uno spiraglio, una falla. Come scrive sul Guardian James Ker-Lindsay, esperto dei Balcani della London School of Economics, «il parere del tribunale è destinato a cambiare radicalmente in futuro le aspirazioni dei gruppi sepratisti». Da oggi si potrà aprire una porta per i nuovi stati possibili non ancora tracciati sul mappamondo. La decisione pesa molto di più dello specifico balcanico e potrà essere destabilizzante per gli equilibri geopolitici.

 

Il Kosovo che si è autoproclamato indipendente il 17 febbraio 2008 è stato riconosciuto come stato sovrano finora da 69 paesi. Non lo hanno riconosciuto, tra gli europei, Cipro, Romania, Slovacchia, Grecia e ovviamente Spagna. Il governo spagnolo, alle prese da anni con le aspirazioni dei Paesi Baschi e gli attentati terroristici, ha presentato alla Corte Onu dei dossier pieni di argomentazioni giuridiche contro l'indipendenza del Kosovo. Non è servito, a quanto pare. Non a caso sui siti dei giornali spagnoli, catalani e baschi, la notizia della decisione della Corte è in apertura della home page, accanto alle gesta di Contador che ha ipotecato il Tour sul Tourmalet. Pirenei, a un passo da Euskadi.

 

I commenti dei lettori sono numerosi. Le reazioni ufficiali di Zapatero e degli altri politici si fanno attendere. Forse non a caso. Un sondaggio di elMundo chiede se la decisione potrà avere ripercussioni sull'unità della Spagna: l'87% dei lettori rispondono senza dubbi: sì. Sul giornale catalano La Vanguardia gran parte delle reazioni dei lettori è orientata a ricordare la «correlazione dell'indipendenza del kosovo con quella dell'area metropolitana della Catalogna». Altri su el Pais, madrileno, dicono che «l'indipendenza di Barcellona è impensabile perché la Catalogna, motore economico del Paese, è la garanzia bancaria che la Spagna ha dato ai mercati internazionali per avere i prestiti del Fmi». Uno su tutti racconta l'aria che tira a Bilbao e dintorni. Xavier su Diariovasco.com scrive: «Fiesta! Fiesta! per Euskadi, Catalogna e Fiandre piccoli Stati d'Europa».

 

Il Sole 24 ore

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Sì senz'altro è un bel successo per il Kosovo, in linea con gli ideali dell'autodeterminazione che, almeno sul piano etico, è sempre una cosa positiva. E poi se lo sono meritati, dopo tutti i conflitti che hanno sconvolto la regione.

 

Ad ogni modo, dubito che si creerà una reazione a catena...i contesti politico-culturali sono troppo diversi. Sì, gli indipendentisti sfrutteranno l'occasione per propagandare la propria causa, ma nulla di più secondo me, nè in Spagna, nè in Irlanda, nè tantomeno in Cina.

Gli unici che vedo possibili sono gli staterelli del Caucaso (Ossezia, Abkhazia, Cecenia ecc.) dove potrebbero esserci delle nuove turbolenze oppure i Curdi in Iraq (per come è messo oggi l'Iraq non mi sorprenderebbe se si dichiarassero indipendenti, anche perchè in pratica lo sono quasi di già).

 

Permettetemi infine di far notare una cosa: i greco-ciprioti citati nell'articolo non sono tanto un movimento indipendentista a mio avviso (Cipro è già indipendente!), anzi chiedevano l' Enosis, ovvero l'unione con la Grecia.

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Permettetemi infine di far notare una cosa: i greco-ciprioti citati nell'articolo non sono tanto un movimento indipendentista a mio avviso (Cipro è già indipendente!), anzi chiedevano l' Enosis, ovvero l'unione con la Grecia.

 

Più che altro adesso chiedono di riunirsi con la repubblica illegale di Cipro Nord.

 

Se la Turchia continua sulla brutta strada potrebbe avere brutti fastidi su quel fronte, tenuto calmo per quarant'anni proprio per la linea filoccidentale di ankara.

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In realtà non ha proprio sancito la sua indipendenza, ha detto che la dichiarazione di indipendenza in sè non va contro nessuna legge, ma la sovranità sul territorio, formalmente, rimane ancora serba, come affermato dalla risoluzione ONU 1244 che, per quanto è di "qualche" anno fa, fa comunque ancora giurisprudenza e rimane vincolante, e probabilmente c'è da aspettarsi un riferimento a ciò nella motivazione della sentenza. Poi ovvio, nella politica internazionale contano di più le situazioni "de facto".

 

Non credo poi possa causare un effetto a catena, il Kosovo è una situazione a dir poco particolare.

Modificato da Armilio
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