Simone Inviato 13 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 13 Febbraio 2010 (modificato) Da quanto ho capito tuttele Aeronautiche si avvalgono,per intercettare aerei ostili informazione,o isolati,in via generale sia di sistemi terra-aria,sia di velivoli intercettori,ma secondo,quale è quello "più efficiente"?Lo chiedo perchè mi sembra che sia oggetto di discussione,a livello teorico,fra strateghi aeronautici,adesso,come in passato. Sembrerebbe che la bilancia stia pendendo verso i sistemi terra-aria,forse perchè sono relativamente più economici,forse perchè sono schierabili in maggior numero Modificato 13 Febbraio 2010 da Simone Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gian Vito Inviato 14 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 14 Febbraio 2010 E’ un paragone impossibile. L’intercettore offre una flessibilità d’impiego che manca del tutto al missile contraereo. Che, per quanto avanzato, difende un’area limitata, non può identificare visivamente un bersaglio sospetto nè accompagnare un aereo in difficoltà. E manifesta una sgradevole tendenza al “fuoco amico”. I sistemi radar associati non sono in grado di vedere oltre l’orizzonte, data la curvatura terrestre, e neppure dietro una catena montuosa. Se alcune batterie di missili possono risultare sufficienti per difendere un paese come la Svizzera, neppure lo spiegamento di 10000 missili antiaerei era in grado di coprire l’intero territorio dell’Unione Sovietica. Persino l’economicità della soluzione “tutto missili” è discutibile: i sistemi più avanzati costano parecchi milioni di $ a fronte di una probabilità di successo tutta da dimostrare. Invece uno stormo di intercettori è in grado di controllare migliaia di km quadrati molto velocemente e con maggiore efficacia. L’intercettore può seguire i bersagli nemici per centinaia di km, il pilota a bordo è in grado di fornire un quadro della situazione ben diverso, non si lascia fermare da eventuali ECM, può selezionare l’armamento adatto in base alle circostanze (evitando le esche o usando il cannone contro bersagli facili o per sparare raffiche di “avvertimento”). Insomma c’è un abisso…E questo lo sanno bene i piloti dei bombardieri e degli aerei da interdizione. Che possono attaccare le batterie contraeree scegliendo a loro piacimento il luogo, la rotta e il momento dell’attacco ed il tipo di ECM o missile antiradar adatti allo scopo. Ma che vedono nell’intercettore nemico una minaccia in grado di attaccare da direzioni inaspettate, senza preavviso, capace di seguirti anche a fine missione, di aspettarti “al varco”, magari in silenzio radio/radar. Una minaccia imprevedibile. In passato si sono creati sistemi come il Bomarc, l’Hercules o l’SA-5, tutti apparentemente in grado di soppiantare i vari intercettori, cosa rivelatasi falsa. Poi sono apparsi i Patriote e gli SA-10 e nulla è cambiato. Non cambierà nulla neppure in futuro. Perchè questi sistemi sono complementari e non alternativi. Hanno il loro campo d’azione, al di fuori del quale perdono di efficacia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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