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Elicotteri buttati in mare


marco9023

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Lo sapevate che durante l'evacuazione dal vietnam elicotteri come ch 47 e huey furono buttati in mare??

Non mi sembra vero ma guardate questo video dal minuto 6:08 non c'era altra soluzione???

E il pilota in certi casi arrivava e finiva in mare ma era sicuro di salvarsi?

Non deve essere semplice uscire da un elicottero nell'acqua!

Il video è questo:

http://www.youtube.com/watch?v=OOxn_G2ZtgI

Modificato da marco9023
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Immagini drammatiche, gli elicotteri arrivavano al limite dell'autonomia e trovavano anche il ponte di volo occupato e senza spazio: l'ammaraggio era l'unica soluzione.

Fa una certa impressione vederli finire in acqua, ma in fondo non c'era alternativa e tutto sommato all'epoca non era una perdita economica così ampia. Ma la US Navy buttava in mare solo gli elicotteri dell'US Army? Non ho mai visto video con un Sikorsky Sea King lanciato giù! :D

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li si vede chiaramente diversi huey e un ch 47 mi sembra possibile che arrivassero sulle portaerei anche elicotteri dell'esercito e quindi non c'era spazio certo che vedere elicotteri gettati a mare non è il massimo, non potevano raggiungere qualche altro stato sicuro??

Comunque figurati se la marina buttava giù i suoi elicotteri, al massimo quelli dell'us army :rotfl: :rotfl:

Modificato da marco9023
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In Vietnam si sono create molto spesso situazioni particolari dove il manuale tecnico e le procedure sono state spesso messe da parte a favore delle esigenze del momento.

Per molto tempo infatti dire "ho volato in Vietnam" è stato una referenza di tutto rispetto.(fa molto battuta da film,ma effettivamente è stato così)

Tieni presente che gli elicotteri del filmato ero spesso pilotati da piloti sudvietnamiti che non avevano altra scelta che atterrare a tutti i costi tra le forze americane che si stavano ritirando (restare in Vietnam per loro non sarebbe stato assolutamente piacevole).Il senso di insicurezza unito alla scarsa propensione alle procedure di quel periodo ha portato a fare quello che nel filmato sembrano gesti assolutamente folli.

 

Ricordo un C130 che venne portato in aria con un numero di passeggeri spropositato (452....avete presente un 747?).

The Herk’s long Vietnam career ended late in April 1975, when the last C-130 departed Saigon’s Tan Son Nhut base. Around 9 a.m., Tim Nguyen, a former Vietnam air force officer (now a senior staff engineer at Lockheed Martin) and some comrades headed for the flightline, where they found the C-130 taxiing with its ramp down. They and many others scampered aboard. “This was a C-130A, three-bladed propellers, smaller engines,” he recalls. “I don’t think the pilot knew how many people were in the back. The loadmaster managed to shut the ramp. After takeoff, we were flying low for miles. We were afraid soldiers would shoot us down. When we landed at an American base in Thailand, I was almost at the back and got out first. I looked at the people coming out…452 people, 34 on the flight deck.”

 

ecco qui il link e scusate OT:

http://www.airspacemag.com/history-of-flig...?c=y&page=2

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Nel video si dice chiaramente che non erano solo sud vietnamiti ma anche dell'us army

Ne hanno imbarcati di sud vietnamiti o gli hanno tutti buttati in mare e se gli hanno imbarcati perchè non hanno lasciato la precedenza a quelli us army?

Inoltre gli hanno portati negli usa i sud vietnamiti??

Modificato da marco9023
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ciao,

gli elicotteri erano nella stragrande maggiornaza sudvietnamiti,ma atterrarono anche dei cessna bird dog,uno e' in un museo americano,altri aerei fuggirono in Thailandia,ci sono parecchie foto,un C130A fini' a Singapore,portato dall'equipaggio.

marco

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Quindi o avevano poco tempo o erano sicuri di sconfiggere i viet fino ad un giorno prima che prendessero la capitale.

Se avessero iniziato 20 giorni prima forse ora non ci sarebbero sui fondali alcuni huey e altri elicotteri.

 

 

Semplicemente hanno provato ad evacuare il maggior numero di persone fino all'ultimo momento, e di gente che voleva scappare ce n'era tantissima nonostante i cattivi per il mondo restino gli americani.

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Quindi o avevano poco tempo o erano sicuri di sconfiggere i viet fino ad un giorno prima che prendessero la capitale.

Se avessero iniziato 20 giorni prima forse ora non ci sarebbero sui fondali alcuni huey e altri elicotteri.

 

Non esattamente. Quelle immagini si riferiscono alla caduta di Saigon, nel 1975. Ma gli americani si erano già tirati fuori nel 1973, con gli accordi di Parigi che avevano negoziato la fine delle ostilità degli USA da una parte e del Vietnam del Nord dall'altra.

Il Vietnam del Nord, ovviamente, non aveva alcuna intenzione di mantenere lo status quo.

Appena gli USA si disimpegnarono in ossequio agli accordi, intensificarono le operazioni militari contro il Sud ed ebbero gioco facile nel sbaragliare le forze sudvietnamite, ben equipaggiate ma del tutto incapaci e impreparate a sostenere da sole il conflitto.

Gli americani avevano già organizzato l'operazione di evacuazione, denominata Frequent Wind, nel corso della quale furono evacuati circa 1.500 americani e oltre 20.000 sudvietnamiti, ma ovviamente non potevano impedire che all'ultimo momento altre migliaia di vietnamiti si riversassero ai cancelli dell'ambasciata. Tuttavia riuscirono a trasportarne via ben 6000.

Questo mi pare evidente: comunque si fossero organizzati gli americani, e si erano organizzati, è ovvio che altre migliaia di persone avrebbero tentato di fuggire all'ultimo momento con ogni mezzo a disposizione.

Era impossibile prevedere quante ed era impossibile organizzarsi per gestire la loro evacuazione: in pratica avrebbero dovuto evacuare mezza Saigon!

Ecco il motivo di quelle scene e della fine di quegli elicotteri (in gran parte sudvietnamiti).

 

Oltre a quelle scene, però, ci sarebbe anche il dramma delle decine di migliaia di sudvietnamiti che tentarono di lasciare il paese via mare, a bordo di imbarcazioni e natanti di fortuna.

Solo una piccola parte di essi potè essere tratta in salvo dalle navi americane.

 

Poi ci sarebbe anche da parlare dell'operazione New Life, che consentì l'evacuazione di ben 110.000 sudvietnamiti, e che si sviluppò prima e dopo la caduta di Saigon, e dell'operazione Baby Lift che consentì di evacuare oltre 3000 bambini, in gran parte orfani.

Per non parlare di analoghe operazioni in favore dei profughi cambogiani.

 

E' una parte di storia ben poco conosciuta, e quasi mai scritta e raccontata, forse perché darebbe una lettura ben diversa di quella guerra.

 

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curiosità:cosa hanno fatto i nordvietnamiti ai sudvietnamiti,fucilati?

 

Campi di "rieducazione"... Un modo come un altro per dire che finivano detenuti in campi di prigionia a subire trattamenti durissimi e lavori massacranti. Una volta che sei passata là dentro e hai la fortuna di esserne uscito vivo è difficile capire quanto ti sia rimasto dentro di te.

Parliamo anche di 15-20 anni della tua vita passati là dentro perchè hai avuto/sei sospettato di aver avuto contatti con il precedente governo sudvietnamita (praticamente nessuno è al sicuro avendo tutti almeno un familiare impiegato nell'esercito o "nell'indotto" dello stato).

 

Ti consiglio di leggere un pò di documentazione per avere un quadro più preciso della guerra in Vietnam e sugli avvenimenti successivi alla guerra.

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Gli americani avevano già organizzato l'operazione di evacuazione, denominata Frequent Wind, nel corso della quale furono evacuati circa 1.500 americani e oltre 20.000 sudvietnamiti, ma ovviamente non potevano impedire che all'ultimo momento altre migliaia di vietnamiti si riversassero ai cancelli dell'ambasciata. Tuttavia riuscirono a trasportarne via ben 6000.

 

L'operazione fu, militarmente parlando, un successo. Gli elicotteri furono gettati fuori bordo, ovviamente a pilota già sbarcato, per evidenti problemi di spazio.

 

Per il dopoguerra.... 'vae victis', come diceva Brenno già nel 400 A.C. circa.... nulla di cui meravigliarsi. Nei campi finirono 200.000 persone, circa, su di una popolazione del Sud Vietnam all'epoca di una trentina di milioni di abitanti. Non certo paragonabili ai massacri Khmer, e tenendo conto che per gli stessi USA:

 

The U.S. State Department estimated that the Vietnamese employees of the American Embassy in Vietnam, past and present, and their families totaled 90,000 people. In his testimony to Congress, Martin asserted that 22,294 such people were evacuated by the end of April. Of the tens of thousands of former South Vietnamese collaborators with the State Department, CIA, U.S. military, and countless armed forces officers and personnel in risk of reprisal, nothing is known.

 

Oggettivamente, parliamo di poco di più dei 'collaboratori', e dei quadri dell'esercito.

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Per il dopoguerra.... 'vae victis', come diceva Brenno già nel 400 A.C. circa.... nulla di cui meravigliarsi. Nei campi finirono 200.000 persone, circa, su di una popolazione del Sud Vietnam all'epoca di una trentina di milioni di abitanti. Non certo paragonabili ai massacri Khmer, e tenendo conto che per gli stessi USA:

 

The U.S. State Department estimated that the Vietnamese employees of the American Embassy in Vietnam, past and present, and their families totaled 90,000 people. In his testimony to Congress, Martin asserted that 22,294 such people were evacuated by the end of April. Of the tens of thousands of former South Vietnamese collaborators with the State Department, CIA, U.S. military, and countless armed forces officers and personnel in risk of reprisal, nothing is known.

 

Oggettivamente, parliamo di poco di più dei 'collaboratori', e dei quadri dell'esercito.

 

Furono presi ben più che i semplici collaboratori. Chiunque avesse avuto un patrimonio appena decente subì l'internamento.Stessa cosa per chi fu "pescato" a cercare di lasciare il paese. Come ho scritto più avanti anche se il criterio di "selezione" doveva essere un qualcosa di attentamente pianificato finì per diventare una caccia alle "streghe".

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Furono presi ben più che i semplici collaboratori. Chiunque avesse avuto un patrimonio appena decente subì l'internamento.Stessa cosa per chi fu "pescato" a cercare di lasciare il paese. Come ho scritto più avanti anche se il criterio di "selezione" doveva essere un qualcosa di attentamente pianificato finì per diventare una caccia alle "streghe".

 

 

Ora non diciamo stupidaggini. Il comunisti requisirono le grandi propretà private ma non spedirono i proprietari in internamento forzato, che coinvolse solo i quadri del regime sudista appoggiato dagli americani e gli "irriducibili" reazionari che non riuscirono a fuggire. Tutti quelli che si allinearono al regime comunista, anche se avevano militato nell'ARVN non furono preseguitati. Ed è anche il vero motivo per il quale il vietnam del sud venne travolto. Era uno stato di polizia che politicamente non avrebbe mai retto ad uno scontro politico e democratico con i comunisti, ed è anche il motivo per il quale al ritiro degli americani il presidente Thieu cercò on tutti i modi di evitare il cessate il fuoco con le forze NordVietnamite degli accordi di Parigi, inimicandosi la popolazione delle campagne che voleva semplicemente la pace, non importa sotto quale segno.

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Ora non diciamo stupidaggini. Il comunisti requisirono le grandi propretà private ma non spedirono i proprietari in internamento forzato, che coinvolse solo i quadri del regime sudista appoggiato dagli americani e gli "irriducibili" reazionari che non riuscirono a fuggire. Tutti quelli che si allinearono al regime comunista, anche se avevano militato nell'ARVN non furono preseguitati. Ed è anche il vero motivo per il quale il vietnam del sud venne travolto. Era uno stato di polizia che politicamente non avrebbe mai retto ad uno scontro politico e democratico con i comunisti, ed è anche il motivo per il quale al ritiro degli americani il presidente Thieu cercò on tutti i modi di evitare il cessate il fuoco con le forze NordVietnamite degli accordi di Parigi, inimicandosi la popolazione delle campagne che voleva semplicemente la pace, non importa sotto quale segno.

 

Non sono stupidaggini.E' stata la realtà.Molte persone finirono nei campi di rieducazione(e ti assicuro al 110% che ci finirono molte persone che di politica o di ideologia non ci capivano niente) e non ci finirono solo "gli irriducibili" o i quadri.Mi spiace dirlo ma è sempre esistita una parte della popolazione che era contraria alla guerra (era lo stesso al nord,ma di questo nessuna parla).La parte della popolazione "acculturata" o "non di campagna" (diciamo così),però, non ha mai desiderato una pace sotto "qualsiasi bandiera".

 

Non dirò di più sulla discussione per mie motivazioni,ma fidati che non mi sono inventato niente.

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Takumi, i numeri citati dagli USA, E che ho postato sopra, dicono altro. Su svariate decine di milioni, 200.000 sono una frazione. Escludiamo quelli che erano sicuramente riconoscibili (FFAA, collaborazionisti ecc) rimane davvero poco. Poi, che sia toccato a qualcuno non appartenente a quelle categoria, e che sia stata una infamia e una tragedia, non ci piove.

 

Pero' a gonfiare i numeri, non si ottiene nulla, nemmeno nel revisionismo. Fossero stati 1000, erano troppi comunque.

 

Ma, appunto, guai ai vinti.

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Cerco di ritornare un pò in topic.

 

Sto leggendo "pelle di leopardo" di Tiziano Terzani e c'è una parte che riguarda proprio le ultime ore di Saigon e del piano di evacuazione. In particolare ecco di come "nei piani" avrebbe dovuto svolgersi l'evacuazione.

 

Queste per esempio sono le istruzioni consegnate (con estrema riservatezza) al giornalista dall'ambasciata italiana.

 

"In caso di emergenza i cittadini italiani dovreanno fare quanto segue:

 

1) mettersi in tasca il proprio passaporto, dei propri figli e della propria moglie. Deve trattarsi ovviamente di passaporto italiano;

2) recarsi con la massima urgenza in uno dei seguenti punti di raduno, portando con sé non piu di una valigia di modeste proporzioni:

 

a- al numero 192 di Cong Ly qualora abitassero nelle vicinanze dell'ambasciata;

b- al numero 22 di Gia Long qualora abitassero nelle vicinanze dell'Hotel Continental;

c- al numero 2 di Phan Van Dat qualora abitassero nelle vicinanze dell'Hotel Majestic.

 

Come riconoscere lo stato d'emergenza :

l'ambasciatore e il primo segretario verranno avvisati telefonicamente, posto che il telefono funzioni;

l'ambasciatore dovrà telefonare al col. Andrei che avviserà il maresciallo Pimpinella, al dr. Schostal se non fosse già satato avvertito e al sig. esposito;

manderà il suo autista col sig. Venuti ad avvisare gli altri impiegati;

il dottor Schostal avviserà i giornalisti degli Hotel Majestic, Continental e Caravelle. Se i telefoni non funzionassero, vi si recherà di persona.

Qualora invece la situazione dovesse precipitare ed i telefoni non dovessero piu funzionare, ognuno deve munirsi di una radio a modulazione di frequenza per ascoltare un messaggio che verrà lanciato dalla radio americana a Saigon. Il messaggio consisterà di un annuncio metereologico: "105 degreese and rising" che vuol dire "vi sono 105 gradi Fahrenheit e la temperatura sta aumentando. Dopo trenta secondi vi sarà un canto : "I am dreaming of a white Christmas", che vuol dire "Sto sognando un Natale con la neve". Il messaggio verrà ripetuto ogni 15 minuti per due ore.

Con ogni probabilità il tutto avverrà di notte.

In questa ipotesi ognuno deve recarsi con mezzi propri al piu vicino posto di raduno senza contare sull'aiuto di nessuno se non di se stesso.

Ricordarsi di portare con sé in tasca delle somme in piastre ed in dollari da darsi eventualmente ai blocchi di polizia. Non dimenticarsi il passaporto che verrà portato sulla persona. Soltanto esibendo il passaporto italiano ci si portà avvalere dell'assistenza.

 

N.B. - Quanto sopra è da considerarsi riservatissimo. Nessuno degli interessati dovrà farne parola a nessuno. Né vietnamita, né straniero di altra nazionalità. Sopratutto se avesse dei familiari vietnamiti egli si asterrà dal comunicarlo. "

 

 

 

 

Inoltre... lo sapevate che i Nordvietnamiti riuscirono a fare ben 2 "colpi di mano" sopra saigon con veivoli dell'aviazione sudvietnamita?

 

In particolare il giorno 8 aprile 1975 un A-37 pilotato da un "infiltrato" di Hanoi (Nguen Than Trung) che aveva preso il brevetto di volo negli USA, fece tra passaggi sopra il palazzo presidenziale aprendo il fuoco, per poi disertare dirigendosi verso nord.

 

e il 29 aprile 1975 cinque A-37 sudvietnamiti catturati guidati sempre dallo stesso Nguen attaccarono l'aereoporto Tan Son Nhut, dove migliaia di persone si imbarcavano da giorni su aerei americani diretti a Guam. Fu una strage dove donne e bambini finirono presi in pieno dalle bombe, assieme a diversi veivoli al suolo e molti depositi di carburante.

Poco dopo i Vietcong e i Nordvietnamiti attaccarono il perimetro dell'aereoporto rendendo rischiosissimo atterrare e decollare e costringendo cosi gli americani a evacuare con gli elicotteri e non con i C-141 che nei giorni e nelle notti preceneti atteravano e decollavano a ciclo continuo.

 

Ovviamente alla notizia la gente si fece prendere dal panico. Gli americani e il governo sudvietnamita parlavano da mesi del "bagno di sangue" che si sarebbe verificato alla caduta di Saigon. Secondo le stime statunitensi le rappresaglie comuniste sarebbero state dalle 150.000 alle 200.000 e anche chi aveva lavorato come segretaria, impiegato di aziende USA o semplici prostitute che avevano avuto un boyfriend americano erano sicuri di essere bersagli.

 

Tutte queste stime si basavano su lunghe liste compilate dalla sezione CIA dell'ambasciata americana. I primi a dover essere evacuati sarebbero stati gli alti ufficiali, ministri in carica e a riposo, agenti dello spionaggio, responsabili della polizia segreta e tutti quelli che erano stati coinvolti nel programma Phoneix (smantellamento della struttura politica del fronte di liberazione nazionale nel sud ed eliminazione dei sospetti membri).

 

Poi venivano i capi-provincia, capi-distretto, senatori e deputati, alti funzionari di alcuni ministeri, generai e diplomatici a riposo e altre persone legate alla politica americana in Vietnam. Minimo 130.000 persone da evacuare, massimo 200.000, mediante una flotta di aereoplani del pentagono. Tuttavia, Kissinger e l'ambasciatore americano a Saigon premettero per rinviare l'inizio delle operazioni fino all'ultimo, per evitare il totale collasso del regime sudvietnamita.

 

Ad un certo punto però al diffonderso sotteraneo delle voci che riguardavano le partenze si presentarono all'ambasciata tantissimi americani disertori, uomini d'affari e pensionati di cui nessuno aveva tenuto conto(35.000 persone in piu sui 7000 americani che erano ufficialmente ancora nel paese) e la cosa si complico di molto. Inoltre le priorità delle liste furono cambiate quando ci si rese conto che la situazione poteva peggiorare ben prima della fine delle operazioni prevista per il 13 maggio 1975. E questo diede il via al mercato delle carte d'imbarco che si tramutò in panico quando l'aereoporto fu tagliato fuori.

 

Addirittura, alcuni militari ed ufficiali Sud Vietnamiti si impossessarono di dieci elicotteri dell'Air America fermi in un parcheggio e volarono via verso il mare, alla ricerca della flotta americana. La posizione di quest'ultima era ovviamente segreta e alcuni di questi alicotteri finirono in mare senza piu benzina.

 

 

 

 

Magari se c'è ancora qualcosina di simpatico nel libro lo scriverò, devo ancora finirlo...

Modificato da Blabbo
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  • 2 settimane dopo...

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