dindon Inviato 14 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 (modificato) Visto la fine che ha avevano fatto fare a Santoro e Biagi direi che Montanelli aveva proprio ragione Mi spiace ma non condivido: tu confondi Santoro con Matteotti! Sono quasi sicuro che riflettendoci, troverai qualche differenza. Modificato 14 Settembre 2009 da dindon Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
typhoon Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 Mandati al confino a procida? Fucilati? Mandati al lager? No, li hanno solo cacciati perchè dicevano "cose scomode" ... che vuoi che sia ... :rotfl: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
samurai Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 No, li hanno solo cacciati perchè dicevano "cose scomode" ... che vuoi che sia ... :rotfl: Bah, ti faccio però notare che Biagi, cacciato da Berlusconi, pubblicava anche dopo l'esilio io suoi libri con la casa editrice di berlusconi... della serie pecunia non olet poi vorrei fare una piccola considerazione, venti anni fa quando frequentavo il liceo la cultura era sempre e soltanto di sinistra, per nonm dire comunista... già il fatto di occuparsi di aviazione e difesa era considerato l'anticamera del fascismo.. non parliamo poi di voler discutere criticamente di resistenza, primavera di praga, cuba o guerra del vietnam.. rischiavi l'ostracismo e a volte le botte. Non mi ricordo che all'epoca questo oggettivo stato di limitazione della libertà di espressione preoccupasse molto l'avvenire o repubblica... un caso? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 poi vorrei fare una piccola considerazione, venti anni fa quando frequentavo il liceo la cultura era sempre e soltanto di sinistra, per nonm dire comunista... già il fatto di occuparsi di aviazione e difesa era considerato l'anticamera del fascismo.. non parliamo poi di voler discutere criticamente di resistenza, primavera di praga, cuba o guerra del vietnam.. rischiavi l'ostracismo e a volte le botte.Non mi ricordo che all'epoca questo oggettivo stato di limitazione della libertà di espressione preoccupasse molto l'avvenire o repubblica... un caso? rolleyes.gif stato che sussiste tutt'oggi, tra le altre cose, e non solo in ambito scolastico... prova a "parlare male dei partigiani" e ti ritrovi un commando dell'ANPI sotto casa. tuttavia, come si sa ormai da tempo, la "censura" è una squallida scusa per non ammettere di aver perso il confronto politico e per non accettare che al popolo piace mister B. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 No, li hanno solo cacciati perchè dicevano "cose scomode" ... che vuoi che sia ... :rotfl: E questo gli ha dato molto più potere. Da quando in dittatura gli epurati diventano parlamentari? (per altro non facendo un benemerito...e dimettendosi, violando il mandato degli elettori, appena si è liberata una poltrona in rai) Da quando gli epurati di regime conducono un programma diffamatorio in prima serata? Ha ragione dindon, confondi santoro con matteotti, gobetti, carlo e nello rosselli e tanti martiri per la libertà, e li offendi non poco. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 14 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 Da il Corriere della Sera di oggi: Il caso escort-Berlusconi ha danneggiato anche il Partito democratico. Ne è convinto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervenuto domenica sera alla Festareggio dei democratici. «Con la querelle sulle vicende private del premier, ci abbiamo perso anche noi: eravamo riusciti a portare il Paese a discutere della crisi con le nostre proposte, e poi è arrivata quest'ondata», ha detto Franceschini. Finalmente qualche cosa di intelligente da Franceschini! Ora mi aspetto che, tra qualche tempo, analoga ammissione di errore verra' fatta in relazione alle risibili accuse di antidemocraticita' rivolte al PdL Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 Da il Corriere della Sera di oggi: Il caso escort-Berlusconi ha danneggiato anche il Partito democratico. Ne è convinto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervenuto domenica sera alla Festareggio dei democratici. «Con la querelle sulle vicende private del premier, ci abbiamo perso anche noi: eravamo riusciti a portare il Paese a discutere della crisi con le nostre proposte, e poi è arrivata quest'ondata», ha detto Franceschini. Finalmente qualche cosa di intelligente da Franceschini! Ora mi aspetto che, tra qualche tempo, analoga ammissione di errore verra' fatta in relazione alle risibili accuse di antidemocraticita' rivolte al PdL Già, peccato che lo faccia solo per rispondere a bersani, che aveva giocato per primo la carta del disconoscimento del gossip per accattivarsi i moderati, mentre fu proprio franceschini a portare il PD nella china della demonizzazione dell'avversario. Non dimentichiamo il "berlusconi deve rispondere il parlamento del caso noemi" o l'appoggio alle 10 domande. Solo un parolaio, per di più senza la classe che distingue quelli capaci. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 c'è una lista infinita di censurati perché scomodi oltre quei tre ma giustificherete anche i loro casi con argomentazioni per me risibili. Adesso perchè c'è Repubblica pare che non ci sia un problema di libertà, la stessa repubblica che ha fatto 10 domande del piffero e manco una, in vent'anni, sui mafiosi che vivevano ad Arcore, su Dell'Utri, sulla corrispondenza Provenzano - Berlusconi, sul fatto che l'attuale premier faceva parte di un organizzazione eversiva, sulla Mondadori rubata a DeBenedetti con la corruzione dei giudici grazie a previti e cosi vià... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 c'è una lista infinita di censurati perché scomodi oltre quei tre ma giustificherete anche i loro casi con argomentazioni per me risibili. Adesso perchè c'è Repubblica pare che non ci sia un problema di libertà, la stessa repubblica che ha fatto 10 domande del piffero e manco una, in vent'anni, sui mafiosi che vivevano ad Arcore, su Dell'Utri, sulla corrispondenza Provenzano - Berlusconi, sul fatto che l'attuale premier faceva parte di un organizzazione eversiva, sulla Mondadori rubata a DeBenedetti con la corruzione dei giudici grazie a previti e cosi vià... Dimmi e tu queste certezze sotto questa terribile dittatura come te le sei fatte? Non dovresti essere vestito da figlio della lupa, brandire il moschetto e gridare "viva il papi"? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CHAFFEE79 Inviato 14 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Settembre 2009 ehm invece del viva il papi si puo gridare piu fighe per tutti? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 15 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2009 (modificato) ehm invece del viva il papi si puo gridare piu fighe per tutti? Bravo CHAFFE79! ... prendiamola a ridere! Di seguito i firmatari dell'appello reclutati in tutto il mondo: leggiamoceli e pensiamo anche ai mille e mille volte tanti che non hanno firmato! Da notare: tanti dal mondo dello spettacolo e della cultura e solo 11 dal mondo della politica e sindacati! ... solo 2 dal mondo dello sport (ma chi sono?) ... come mai? Ho una mia idea al riguardo. I premi Nobel Dario Fo, Nadine Gordimer, Gunther Grass, Josè Saramago Dal mondo della cultura e dell'Università Silvia Amati Sas, Niccolò Ammaniti, Bruno Arpaia, Alberto Asor Rosa, Corrado Augias, Gae Aulenti, Marc Augè, Alessandro Baricco, Cecilia Bartoli, Zygmunt Bauman, Marco Bernabei, Velia Bianchi Ranci, Giovanna Bosco, Ulrich Beck, Tahar Ben Jelloun, Remo Bodei, Giovanni Bollea, Jorg Burmeister, Andrea Camilleri, Giovanna Cantarella, Massimo Caviglia, Javier Cercas, Vincenzo Consolo, Mauro Corona, Erri De Luca, Giovanni De Luna, Stefano Disegni, Christopher Duggan, Umberto Eco, Viktor Erofeev, Inge Feltrinelli, Cesare Freddi, Timothy Garton Ash, Maurizio Gasseau, Anthony Giddens, Paolo Giordano, Carlo Ginzburg, Andrè Glucksmann, Tullio Gregory, David Grossman, Marek Halter, Claude Lanzmann, Alessandro e Giuseppe Laterza, Jacques Le Goff, Bernard-Henri Levy, Carlo Lucarelli, Giacomo Marramao, Margaret Mazzantini, Giuseppe Montesano, Moni Ovadia, Amos Oz, Claudio Pavone, Daniel Pennac, Tullio Pericoli, Nicola Piovani, Sandra Petrignani, Renzo Piano, Tiziana Piovesana, Atiq Rahimi, Guido Rossi, Giorgio Ruffolo, Massimo L. Salvadori, Donald Sassoon, Roberto Saviano, Tiziano Scarpa, Peter Schneider, Antonio Scurati, Elvira e Antonio Sellerio, Luis Sepulveda, Clara Sereni, Salvatore Settis, Luigi Spaventa, Corrado Stajano, Sergio Staino, Gino Strada, Paco Ignacio Taibo II, Walter Tega, Oliviero Toscani, Federico Varese, il collettivo di scrittori bolognesi Wu Ming. Dal mondo dello spettacolo Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Stefano Accorsi, Aldo, Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Francesca Archibugi, Asia Argento, Angelo Barbagallo, Luca Barbarossa, Franco Battiato, Pippo Baudo, Marco Bellocchio, Roberto Benigni, Alessandro Bergonzoni, Enrico Bertolino, Claudio Bisio, Sandra Bonzi, Samuele Bersani, Bernardo Bertolucci, Nicoletta Braschi, Margherita Buy, Victoria Cabello, Liliana Cavani, Adriano Celentano, Suso Cecchi D'Amico, Ascanio Celestini, Francesca Comencini, Paola Cortellesi, Lella Costa, Saverio Costanzo, Maurizio Crozza, Enzo D'Alò, Carlo Degli Esposti, Fabio De Luigi, Benicio Del Toro, Gerard Depardieu, Teresa De Sio, Renato De Maria, Elio e le Storie tese, Fabio Farinella Pierfrancesco Favino, Davide Ferrario, Elda Ferri, Angela Finocchiaro, Carlo Freccero, Arnoldo Foà, Beppe Fiorello, Carla Fracci, Ivo Garrani, Alessandro Gassman, Dori Ghezzi, Massimo Ghini, Fabrizio Gifuni, Miguel Gotor, Francesco Guccini, Luca Guadagnino, Monica Guerritore, Corrado Guzzanti, Ugo Gregoretti, Paolo Hendel, Jovanotti, Claude Lanzmann, Daniele Luttazzi, Licia Maglietta, Fiorella Mannoia, Miranda Martino, Valerio Mastandrea, Mariangela Melato, Beppe Menegatti, Riccardo Milani, Helen Mirren, Milva, Mario Monicelli, Giuliano Montaldo, Laura Morante, Claudia Mori, Nanni Moretti, Caterina Murino, Maurizio Nichetti, Andrea Occhipinti, Ferzan Ozpetek, Goran Paskalievic, Giuseppe Piccioni, Ottavia Piccolo, Sandro Petraglia, Michele Placido, Domenico Procacci, Franca Rame, David Riondino, Marco Risi, Luca Ronconi, Francesco Rosi, Paolo Rossi, Stefano Rulli, Gabriele Salvatores, Stefania Sandrelli, Giulio Scarpati, Ettore Scola, Shel Shapiro, Daniele Silvestri, Giovanni Soldati, Silvio Soldini,Todd Solondz, Paolo Sorrentino, Tilda Swinton, Paolo ed Emilio Taviani, Filippo Timi, John Turturro, Ornella Vanoni, Carlo Verdone, Sandro Veronesi, Paolo Villaggio Dal mondo dell'informazione Riccardo Barenghi, Ludina Barzini, Furio Colombo, Jean Daniel, Enrico Deaglio, Giovanni Floris, Marco Fratoddi, Bernard Guetta, Daniela Hamaui, John Kampfner, Sergio Lepri, John Lloyd, Viktor Loshak, Maurizio Mannoni, Adam Michnik, Dmitri Muratov, Edwy Plenel, Maurizio Porro, Nino Rizzo Nervo, Barbara Spinelli, Andrea Vianello. Dalla politica e sindacati Fausto Bertinotti, Rosy Bindi, Sergio Cofferati, Daniel Cohn-Bendit, Matteo Colaninno, Gugliemo Epifani, Dario Franceschini, Giovanna Melandri, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Martin Schulz, Guy Verhofstadt Dallo sport Franco Baldini, Giovanni Soldini Modificato 15 Settembre 2009 da dindon Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 15 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 15 Settembre 2009 Quale appello dindon? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 16 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2009 Quale appello dindon? Questo che segue a firma Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky. Dei tre ho conosciuto personalmente Cordero: lo ricordo solo per la sua presunzione e maleducazione. "L'attacco a "Repubblica", di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l'ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l'opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un'eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera "retoriche", perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c'è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere. Invece, si batte la strada dell'intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell'informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso. Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d'informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto. Franco Cordero Stefano Rodotà Gustavo Zagrebelsky" Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 3 Ottobre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 3 Ottobre 2009 (modificato) Acute osservazioni di A. Minzoli (TG!) www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c618cbe0-f1ac-43ae-96cf-9ab777ddc04f.html Ormai la sinistra, non sapendo più come fare per dimostrare di esistere, ricorre a ridicole e risibili manifestazioni di piazza: non le gioveranno! Modificato 3 Ottobre 2009 da dindon Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
typhoon Inviato 3 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Ottobre 2009 Probailmente Biagi avrebbe partecipato, lui che certe cose le ha provate sulla sua pelle ... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 3 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Ottobre 2009 (modificato) Minzolini chi? Questo? “Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. Il rinnovamento del Parlamento italiano è un fenomeno anche sociologico di cui la stampa deve dare conto: io non dimentico mai che il mio referente è il lettore e non il politico e che il mio compito è quello di rappresentarlo come è senza mediazioni”. Rappresentarlo anche nei suoi aspetti privati? E’ giusto frugare nella vita intima di chi ci governa, è utile? “Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico” http://www.byteliberi.com/2009/06/augusto-...lusconiano.html si pensava che più servo di Mimun e Riotta fosse impossibile... invece... un continuo sorpasso in retromarcia purtroppo al tg1 mettono sempre un direttore peggiore dei precedenti, sempre peggio, sempre più in basso. Non è uso criminoso della TV pubblica? Ormai la sinistra, non sapendo più come fare per dimostrare di esistere, ricorre a ridicole e risibili manifestazioni di piazza: non le gioveranno! :rotfl: basta ripetere a pappa gallo i comunicati PDL cambiate almeno le parole con un dizionario dei sinonimi. Poi è una manifestazione del FNSI Non la gioveranno? ah no? e come mai tanto nervosismo? Anche santoro giova al PDL? e perchè lo vogliono chiudere e spedire in un gulag se gli aiuta? Modificato 3 Ottobre 2009 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CHAFFEE79 Inviato 3 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Ottobre 2009 sarebbe carino che quelli della fnsi scendano in piazza anche per chiedere la fine degli aiuti di stato, ma purtroppo capisco da solo che sogno ad occhi aperti o che credo al mago di oz. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 4 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 Ottimo editoriale di Minzolini: si basa su fatti a differenza di altri giornalisti e smonta le tesi di chi scende in piazza. Ovviamente ora si protesta: la libertà di informazione vale solo per chi la pensa come loro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 4 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 (modificato) se uno aveva dei dubbi sulla libertà di informazione in Italia guardando un editoriale da Emilio Fede se lo toglieva. Voglio vedere cosa gli rispondono in giornata persone con la schiena dritta, se entreranno nell'argomento. EDIT volevo dire Minzolini non Fede Modificato 4 Ottobre 2009 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 4 Ottobre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 (modificato) se uno aveva dei dubbi sulla libertà di informazione in Italia guardando un editoriale da Emilio Fede se lo toglieva. A Fede dovrebbe forse essere vietato di esprimere le sue opinioni? ... e agli italiani che lo desiderino, ascoltare il tg4? Salvo altri che dimentico, abbiamo il tg1, tg2, tg3, sky, tg5, la 7 e dunque i concittadini non sono obbligati ad ascoltare Fede. Davvero uno strano punto di vista per chi si erge a paladino della libertà di stampa: sembrerebbe che stia a cuore la libertà per alcuni e l'interdizione per altri. Chi ama davvero la libertà di opinione, difende anche uno come Fede! Modificato 4 Ottobre 2009 da dindon Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 4 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 (modificato) intendevo Minzolini, non Fede scusate. Minzolini il censore, che censure notizie scomode al centro destra e interi partiti, che toglie ai colleghi la libertà di informare e ai cittadini il diritto di essere informati in un canale della Tv pubblica pagata dai soldi di tutti. Qualcuno si era lamentato che nessun telegiornale avesse deciso di seguire in diretta tv la manifestazione di ieri sulla libertà di stampa (a proposito: un vero successo, con piazza del Popolo invasa da decine di migliaia di persone). Uomini di poca fede! Ci ha pensato Emilio Fede, con un'ora di diretta. Poi, certo, più che raccontare la manifestazione e far ascoltare gli interventi si è messo a deridere e sbeffeggiare i partecipanti, ma insomma, non si può avere tutto. In serata rimedia Augusto Minzolini, ormai indiscusso erede del direttore del Tg4 e infatti già amatissimo dai fan del premier, che dopo un servizietto veloce veloce sull'iniziativa del sindacato dei giornalisti, infligge ai telespettatori del Tg1 un noiosissimo sermone, incredibilmente di parte, dove vaneggia di una «manifestazione incomprensibile contro un ipotetico regime politico per instaurare un inaccettabile regime mediatico». Poi chiosa con la classica excusatio non petita: «Non è possibile che i giornali abbiano sempre ragione, né che i giornalisti che hanno opinioni diverse siano nemici o servi». Nemici, ci mancherebbe. Sull'ultimo sostantivo qualche dubbio ci rimane. Veniamo alla fine all'autorevole Tg5, la voce della libertà in casa Mediaset , quello che viene spacciato dalla destra come un esempio dell'indipendenza del giornalismo del Biscione. Che ci propone Clemente J. Mimun? Un servizio di neppure un minuto sulla piazza di Roma e poi un'intervista allo sconosciuto presidente di una sconosciuta associazione di giornalisti, Lettera 22, con appena qualche decina di iscritti, che ripete a memoria punto per punto tutte le critiche alla manifestazione che hanno già sciorinato in tutte le salse i politici del Pdl. Alla faccia dell'autonomia dal potere politico! Insomma, se qualcuno aveva ancora delle perplessità sulla mancanza di libertà e indipendenza dell'informazione televisiva, credo che ieri si sia tolto gli ultimi dubbi. Forse parlare di regime è eccessivo, ma ci siamo veramente vicini. http://teleipnosi.blogosfere.it/2009/10/da...ione-sulla.html Il direttore del Tg1 contro l’iniziativa per la libertà di stampa: “Si vuole insediare un regime mediatico”Da che pulpito arriva la predica… o forse Minzolini era un po stressato prima di fare l’editoriale, perché oggi il traffico a Roma si è bloccato e lui magari, nella sua auto blu, che i contribuenti pagano per lui, è incappato nel traffico? Minzolini dichiara solennemente nel suo editoriale sul TG1 che si tratta di una “manifestazione incomprensibile” e ricorda che “il 68 per cento delle querele dei politici ai giornali arriva da esponenti dei partiti di sinistra. Secondo Minzolini quindi, “non si può affermare che manchi la libertà di stampa in un Paese dove in poco tempo sono finiti nel tritacarne mediatico il premier Berlusconi, l’avv. Agnelli, l’ing. De Benedetti, il direttore di Avvenire Boffo e il direttore di Repubblica Mauro. L’informazione è piuttosto diventata il teatro di uno scontro tra poteri, e non si può pensare che i giornali abbiano sempre ragione. Nè che i giornalisti che hanno opinioni diverse siano nemici o servi”. Quali sono le televisioni e i giornali che hanno dato molto spazio alle vicende sull’eredità dell’avv. Agnelli, sull’ing. De Benedetti e sull’ex direttore dell’Avvenire Boffo? Non sono forse vicini a Silvio Berlusconi? Inoltre carissimo Minzolini non è forse vero che il TG1, sotto la sua direzione il 16 giugno 2009, censurava le proteste dei terremotati abruzzesi? E lo scandalo delle escort? Lo definisce ancora gossip? Prostituzione e spaccio di stupefacenti secondo la sua illuminata opinione, sono gossip? Lei quanto prende di stipendio Minzolini per essere libero? Così libero da fare un editoriale senza contradditorio, dove spaccia per vera la sua opinione attaccando le migliaia di persone che sono scese in piazza? Tutti manipolati quelli che erano in piazza? Quindi il popolo è forse coglio*e quando scende democraticamente in piazza a dire la sua? Forse lei, non si è reso conto che in piazza c’era la gente comune… il popolo… quello stesso popolo che lei dovrebbe informare ed invece narcotizza con un TG1 assolutamente scandaloso e di pura propaganda. Che vergogna il tg di Rai1 che invece di fare la cronaca di un evento, scende in campo e prende le difese di chi ora governa l’Italia. E’ uno stupro ai principi che dovrebbero regolare il servizio pubblico e lei Minzolini ha utilizzato il tg come se le appartenesse, esprimendo esclusivamente un’opinione, senza proporre alcun fatto. http://www.mondoraro.org/2009/10/03/minzol...-stampa-a-roma/ Modificato 4 Ottobre 2009 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 4 Ottobre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 (modificato) intendevo Minzolini, non Fede scusate. Minzolini il censore, che censure notizie scomode al centro destra e interi partiti, che toglie ai colleghi la libertà di informare e ai cittadini il diritto di essere informati in un canale della Tv pubblica pagata dai soldi di tutti. [/quote Sei in preda al delirio! prendi qualcosa per farti abbassare la febbre! Quali sono le "notizie scomode al centro destra" censurate da Minzolini ? e come fa a togliere "ai colleghi la libertà di informare e ai cittadini il diritto di essere informati in un canale della Tv pubblica pagata dai soldi di tutti"? Almeno ti rendi conto di quanto poco credito abbiano le tue stravaganti affermazioni? Evitiamo di parlare di deliri e febbre per piacere. Che la discussione rimanga nei binari della correttezza dialettica. 10% Modificato 4 Ottobre 2009 da Dominus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 4 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 ci rinuncio, pensatela come volete sia troll (intruder ti chiamava sempre così nei bei tempi ) che altri che negano l'evidenza e sviano sul discorso querele che non centra un tubo, chinate la testa è date rispetto a Biagi e tanti altri che hanno pagato una cosa che non riuscite proprio a capire Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dindon Inviato 4 Ottobre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 ci rinuncio, pensatela come volete sia troll (intruder ti chiamava sempre così nei bei tempi ) che altri che negano l'evidenza e sviano sul discorso querele che non centra un tubo, chinate la testa è date rispetto a Biagi e tanti altri che hanno pagato una cosa che non riuscite proprio a capire Lascia stare Biagi che è morto e dicci chi sono i "tanti altri che hanno pagato una cosa che non riuscite proprio a capire" Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
madmike Inviato 4 Ottobre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Ottobre 2009 Vedi Dindon, e' proprio quel tipo di propaganda di stampo COMUNISTA (ed avendoci lottato contro con le stellette al bavero, posso essere uno che lo dice) di cui gia altrove ho riportato essere tipico, in questi giorni, dei personaggi che circondano B. Minzolini ad un certo punto dice: Spiega Minzolini: "Manifestare è sempre legittimo e salutare per la democrazia, ma in un Paese dove negli ultimi tre mesi sono finiti nel tritacarne mediatico Berlusconi, l'avvocato Agnelli, l'ingegner De Benedetti, l'ex direttore di Avvenire, il direttore di Repubblica e tanti altri, denunciare che la libertà di stampa è in pericolo è un assurdo". per dare forza alle sue affermazioni, dice, dopo: "Vediamo poi quello che succede all'estero - Prosegue il direttore del Tg1 - Nel 2004, Tony Blair dopo un lungo braccio di ferro che arrivò quasi in tribunale costrinse alle dimissioni i vertici della Bbc, che lo accusavano di aver falsificato i dossier sulla guerra in Iraq. Non si può pensare che i giornali abbiano sempre ragione", sostiene Minzolini. La vicenda del 2004 ricordata da Minzolini in realtà non arrivò mai in tribunale e Tony Blair non querelò mai la Bbc. La commissione d'inchiesta indipendente di Lord Hutton fu creata per investigare sulla morte di un consulente del governo, David Kelly, che nel 2002 aveva scritto un rapporto sulle armi di distruzione di massa in Iraq. Dopo il servizio della Bbc in cui Kelly veniva individuato come la fonte in grado di sostenere che il rapporto era stato manipolato per agevolare l'intervento britannico in Iraq, Kelly si suicidò. In seguito all'inchiesta, che individuò l'errore della Bbc sulle accuse di manipolazione e scagionò il premier, il presidente e il direttore generale della rete pubblica si dimisero, ammettendo l'errore. Ma non c'era stata alcuna querela da parte del premier o di membri del governo. Vedi come e' facile manipolare la realtà? si cita un uomo di sinistra, per dire 'cosi' fan tutti', ma in realtà non e' successo nulla del genere. Pero' cosi' si 'giustifica' la querela di B contro Unità e Repubblica. Infatti, nel pistolotto, dice ancora: Secondo Minzolini "è in atto uno scontro di poteri nell'informazione e la manifestazione di oggi fotografa una realtà: una manifestazione convocata contro la decisione del premier di presentare due querele, a Repubblica e all'Unità. In realtà negli ultimi 10 anni sono 430 le querele dei politici, per il 68% di esponenti di sinistra. E' possibile che la libertà di stampa venga messa in pericolo solo da due querele di Berlusconi?". Per il direttore del Tg1, "la manifestazione di oggi è un episodio di questo scontro perché fotografa una disparità. E' stata convocata contro la decisione del premier di querelare due giornali, Repubblica e Unità. Si confessano due sole querele ma non quelle che colpiscono gli altri giornali, magari di diverso orientamento". ecco qua: per 'giustificare' le querele di B, si dice che: - intanto sono anche altre - intanto lo fanno anche GLI ALTRI. Morale: quelle di B finiscono nel frastuono del resto. Che sia il Premier, caso UNICO nel panorama mondiale, ovviamente si tace. Bush ha mai querelato Letterman? Clinton ha mai querelato JayLeno che gli ha fatto un mazzo cosi' con Monica? ah, per Minzolini (ex Panorama degli anni rossi, ex Stampa di Ezio Mauro....) sai bene che si e' coniato (da Carlo Rossella, pare) il neologismo «minzolinismo», neologismo nato a metà degli anni '90, inteso come «forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle informazioni raccolte». ne vuoi un esempio? La stampa, 21 giugno 2008. "C'è una frase che torna spesso nella mente di Silvio Berlusconi in questi giorni. Una frase che un testimone di cui il Cavaliere si fida ciecamente avrebbe sentito uscire dalla bocca del presidente del tribunale di Milano che dovrebbe emettere la sentenza nei suoi confronti sul «processo Mills», Nicoletta Gandus: «Io a Berlusconi gli faccio un c... così. Lo condanno a sei anni di carcere e poi voglio vedere come fa il presidente del Consiglio»." Tizio, che ha sentito caio che lo ha detto a sempronio che.... Comunismo, comunismo.... Almeno Fortebraccio era divertente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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