Gian Vito Inviato 10 Luglio 2009 Segnala Condividi Inviato 10 Luglio 2009 Aim-23 Skyhawk I missili aria-aria dell’Iran. Dopo la rivoluzione islamica del 1979 ed il conseguente embargo, l’Iran non poteva più contare sull’aiuto americano. Quando dopo un anno e mezzo scoppiò la guerra con l’Irak, la situazione dell’aeronautica era disastrosa. Delle armi americane era disponibile, però, una dettagliata documentazione, di ogni ricambio erano disponibili misure e materiali. Diversi esemplari inutilizzati vennero presto scomposti e riprodotti tramite “reverse engineering”. Prima della rivoluzione decine di migliaia di giovani avevano frequentato le università occidentali, così l’Iran disponeva di molti validi ingegneri. La punta di diamante dell’aeronautica era costituita dai circa 80 caccia F-14. Sfortunatamente, secondo la versione ufficiale, i radar dei Tomcat ed i loro missili Phoenix erano stati sabotati per impedirne l’impiego. Il sabotaggio sarebbe stato eseguito, a seconda della versione, dai tecnici della Grumman o da ufficiali iraniani fedeli agli Stati Uniti tramite danneggiamento o rimozione del software. Così gli F-14 operativi non sarebbero mai stati più di una decina, grazie alla cannibalizzazione dei restanti. Non avrebbero mai lanciato gli AIM-54 (o li avrebbero impiegati come aria-terra) ed avrebbero impiegato il radar solo come sistema AEW. La versione iraniana dice che il sabotaggio ha riguardato solo 16 missili pronti al lancio. L’Iran avrebbe impiegato buona parte dei quasi 300 missili restanti fino ad esaurimento scorte. Nonostante l’embargo sui ricambi, gli F14 sono stati mantenuti in grado di volare, anche se solo in 15-25 esemplari, senza nuovi motori. Ed avrebbero abbattuto moltissimi bersagli in guerra, soprattutto con i Phoenix, lodati come missili eccellenti. La soluzione va cercata nei centri di manutenzione costruiti con l’aiuto americano, ricchi di ricambi e motori di riserva. Inoltre, contrariamente alla credenza popolare, tra i persiani (che non sono arabi) si possono trovare uomini molto preparati sul piano tecnico, che hanno saputo risolvere in modo creativo molti problemi. Certo è che, secondo l’autorevole Jane’s, l’Iran era in grado di produrre il 70% dei componenti dell’F-14, che la tecnologia dei primi AIM-54 risale agli anni ’60 ed era alla portata di un bravo ingegnere, che esistono moltissime foto e filmati, anche del tempo di guerra, che mostrano F-14 armati con Phoenix (sempre che gli iraniani non si divertano ad appesantire inutilmente un caccia con zavorra inutile !). E che, molto probabilmente, gli stessi americani hanno fornito i ricambi necessari in epoca successiva. Ad ogni modo, alla fine, i missili sono terminati (o non sono mai stati operativi). Non stupisce, così, che il primo tentativo di riproduzione abbia riguardato proprio l’AIM-54A. La copia del Phoenix ne ricalca le caratteristiche ma sicuramente manca il radar attivo; la semplice guida semiattiva non dovrebbe aver causato problemi insolubili. Si dice che le copie siano state sperimentate in guerra, non si sa con quale risultato. Missile decisamente più semplice è il Fatter, copia dell’AIM-9 Sidewinder. Il sensore infrarosso non è al livello di un Aim-9L, che l’Iran non ha mai avuto, e si suppone sia efficace solo negli attacchi in coda. Negli anni ’80 l’Iran iniziò l’adattamento di alcune armi per altri scopi. Contro bersagli a lunga distanza aerei e navali vennero adattati sui Phantom i missili navali Standard RIM-66 a guida semiattiva, prelevati dalle navi classe Babr. Per il trasporto sono stati adattati i piloni multipli per bombe (MER), con poche modifiche. La soluzione, trovata per necessità, non ha funzionato. Nel corso delle prove si sono riscontrate vibrazioni e variazioni estreme di temperatura. Quasi certamente, dopo poche ore di volo era già inutilizzabili. Provati su due F-4 nel 1985, sono stati abbandonati. Già nel 1984 gli iraniani avevano iniziato gli studi per trovare un’arma in grado di sostituire l’AIM-54, le cui scorte stavano terminando. Il progetto d’emergenza fu chiamato Long Fang. L’unica arma disponibile in quantità era il missile superficie-aria MIM-23B “Improved Hawk”a guida semiattiva. La sigla, per l’occasione, venne modificata in AIM-23 Sedjil o Skyhawk. I missili lunghi 5 metri, con un peso di 638 kg, avrebbero trovato posto sotto le ali degli F-14. Il Tomcat impiega la guida semiattiva per i missili a medio raggio. La conversione, almeno teoricamente, non deve essere sembrata difficoltosa. I primi test sono avvenuti nel 1986 con due F-14 modificati. Il missile deve essere lanciato ad almeno 10000 piedi di quota e Mach 0,75, col bersaglio tra 30 e 50000 piedi. Dato che il lancio avviene a quota medio-alta e ad alta velocità, l’autonomia originale di 40 km è aumentata notevolmente ma non ci sono dati ufficiali. E’ stimata in 100 km. Diversi problemi di collegamento dati e debolezza dei segnali radar hanno afflitto il programma. Il motore dello Hawk ha un potente booster incorporato cosa che richiede sicuramente uno sgancio particolare. Vi sono stati due abbattimenti di aerei iracheni non confermati ed il missile non è stato più impiegato in guerra, anche se i test sono continuati negli anni ’90. Ma la combinazione si è dimostrata poco pratica ed inefficace, complessivamente un fallimento. http://www.youtube.com/watch?v=xeShdyTnrjA...feature=related http://www.youtube.com/watch?v=8TQM1MSByWg...feature=related Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
diavolo rosso Inviato 14 Luglio 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Luglio 2009 Bhe gli ingegneri iraniani si devono essere spremuti molto per queste realizzazioni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IamMarco Inviato 15 Luglio 2009 Segnala Condividi Inviato 15 Luglio 2009 Bhe gli ingegneri iraniani si devono essere spremuti molto per queste realizzazioni. con tutti i tipi di aerei diversi che hanno in linea (f-4, f-14 ma anche mig-29 e mirage) direi che devono propio saper fare miracoli. Invece si sa se gli iraniani hanno tentato il reverse-engineering anche di missili di derivazione francese o russa? Specialmente per quanto riguarda gli armamenti dei mig-29, che mi sembra siano i caccia più moderni a disposizione degli iraniani Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 15 Luglio 2009 Segnala Condividi Inviato 15 Luglio 2009 Penso che per i Mig e per i Flanker utilizzino armamento Russo o Cinese e che forse l'abbiano adattato anche al resto della flotta adesso, il problema è che, negli anni '80, i Sovietici erano filo-iracheni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Simone Inviato 19 Agosto 2009 Segnala Condividi Inviato 19 Agosto 2009 in definitiva in Iran adesso come adesso ci sono missili AA moderni? e visto che è già difficile in Europa trovare un vettore compatibile con più di un aereo, come fanno a mantenere dei vettori che vadano bene contemporaneamente più di uno fra mirage, phantom, f-14 e pure mig-29? Gli manca solo prendere dei Sukhoi e sono a cavallo... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
SayGoodbye Inviato 26 Agosto 2009 Segnala Condividi Inviato 26 Agosto 2009 (modificato) Mi sembra armato con missili a corto raggio russi. Un bel mischione Modificato 26 Agosto 2009 da SayGoodbye Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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