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Gilad Shalit cittadino di Roma


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Dal link http://www.libero-news.it/articles/view/554624

 

riporto un articolo di Magdi Allam:

 

Shalit, prigioniero di Hamas e dell’indifferenza del mondo

 

Magdi Cristiano Allam*

 

Pubblicato il giorno: 28/06/09

 

Alziamo la voce

 

È ora di dire basta all’atteggiamento vergognoso dell’Italia, dell’Europa, degli Stati Uniti, della Croce Rossa e delle Nazioni Unite sul caso di Gilad Shalit, il soldato israeliano, che è anche cittadino francese, rapito tre anni fa in territorio israeliano dai terroristi di Hamas quando non aveva ancora vent’anni. A fronte di un gesto efferato ispirato dalla negazione del diritto alla vita del popolo ebraico, assistiamo proprio in queste ore allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo a Pescara con la partecipazione di tutti i paesi arabi ed islamici che predicano l’annientamento di Israele e che pertanto non vogliono averci nulla a che fare. E noi italiani, europei e occidentali, noi patria dei diritti fondamentali dell’uomo che ci facciamo in quattro per accogliere e difendere tutte le vittime vere o presunte delle dittature, delle guerre e della disperazione, che facciamo? Ci prostriamo agli ordini dei terroristi e dei tiranni islamici escludendo la presenza di Israele. Abbiamo confermato per l’ennesima volta questa sudditanza ideologica con la dichiarazione del vertice dei ministri degli Esteri del G8 conclusosi a Trieste il 26 giugno in cui, da un lato, non si è condannato il regime nazi-islamico iraniano per la sanguinosa repressione della rivolta popolare esplosa all’indomani delle elezioni presidenziali e, dall’altro, si è sostenuto la volontà di continuare a dialogare con Ahmadinejad, come se non sapessimo che da anni il nuovo Hitler viola sfacciatamente le risoluzioni dell’Aiea, l’Agenzia Internazione per l’Energia Atomica, mirando alla costruzione della bomba nucleare ed affermando pubblicamente l’intenzione di eliminare Israele dalla carta geografica. Eppure noi più di altri, noi che abbiamo sì partorito la democrazia ma anche prodotto l’Olocausto, dovremmo sapere che a furia di dialogare con chi disconosce i valori non negoziabili che sostanziano l’essenza della nostra umanità e della nostra civiltà, finiamo inesorabilmente per soccombere di fronte all’arbitrio di chi ha una concezione formalistica e strumentale del dialogo e della convivenza, perseguendo l’obiettivo di imporre la propria visione ideologica del mondo e della vita costi quel che costi.

 

Gaza evacuata

È importante ricordare che quando nel 2006 fu rapito Gilad, Gaza era già stata totalmente evacuata sia dall’esercito israeliano sia dai coloni ebraici. Era quindi un territorio palestinese libero, sottomesso per libera scelta dei palestinesi alla dittatura dei terroristi di Hamas che, se avessero avuto veramente a cuore le sorti del proprio popolo, avrebbero potuto e dovuto utilizzare i generosi aiuti internazionali, tra cui primeggiano quelli dell’Unione Europea, per emanciparlo dalla miseria favorendo la costituzione di un sistema economico produttivo che valorizzi la piccola e media impresa e diffonda l’occupazione. Invece i terroristi di Hamas, accecati dall’odio ideologico nei confronti di Israele e degli ebrei, che trae ispirazione dal Corano e dalla lettura distorta della storia recente, si sono preoccupati essenzialmente di dotarsi di migliaia di razzi Kassam con cui hanno bombardato le città israeliane e di costruire dei tunnel sotterranei lungo la frontiera con l’Egitto per contrabbandare le armi e gli esplosivi.

 

L’operazione

Fu così che il 25 giugno 2006 Gilad, che compirà 23 anni il prossimo 28 agosto, venne rapito a Kerem Shalom, in territorio israeliano, da terroristi di Hamas che partendo da Gaza, fecero irruzione sbucando da un tunnel sotterraneo, uccidendo due soldati israeliani e ferendone altri quattro. Diciasette giorni dopo dal Libano meridionale, anche in questo caso territorio libero e sovrano interamente evacuato dall’esercito israeliano, un commando di terroristi libanesi sciiti dell’Hezbollah si spinsero in territorio israeliano e rapirono i soldati Eldad Reghev e Ehud Goldwasser. I loro corpi sono stati restituiti il 16 luglio 2008 in cambio di terroristi detenuti nelle carceri israeliane.

 

Nelle tanto deprecate carceri israeliane la Croce Rossa internazionale accede regolarmente e stila dei rapporti infuocati che hanno convinto l’Unione Europea che Israele sarebbe lo Stato che più di altri al mondo violerebbe i diritti fondamentali dell’uomo, affiancato - guarda caso - dallo Stato del Vaticano! Eppure l’Unione Europea tace sul fatto che da tre anni i terroristi di Hamas non abbiano consentito alla Croce Rossa internazionale di visitare Gilad. E tace anche la Croce Rossa assumendo un comportamento quantomeno sbilanciato, in cui ciò che si richiede e si ottiene da Israele non vale per i suoi nemici. Una disparità di trattamento che accredita il presupposto che da una nazione civile si può pretendere tutto e si può al tempo stesso denunciarla anche se infondatamente dei peggiori crimini contro l’umanità, mentre da gente incivile che disconosce aprioristicamente la sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, ci si deve limitare ad assecondarla. Siamo arrivati al punto in cui collochiamo Israele sul banco degli imputati accusandolo delle peggiori nefandezze mentre siamo dialoganti e disponibili con i terroristi e i tiranni islamici.

 

Osserviamo con disincanto il fatto che Israele accetta e favorisce lo scambio dei corpi senza vita dei propri connazionali assassinati dai terroristi, pur di garantire loro una degna sepoltura e consentire ai propri cari di ricongiungersi seppur in un abbraccio spirituale, con la scarcerazione di migliaia terroristi che hanno le mani sporche del sangue di innocenti. È accaduto ripetutamente in passato e sembra che anche per il rilascio di Gilad si stia trattando in questa direzione con la mediazione dell’Egitto. Mi domando come facciamo noi, che coltiviamo il valore dell’inalienabilità del bene della vita come il pilastro della nostra umanità e della nostra civiltà, a non identificarci totalmente nella posizione di Israele e a schierarci dalla parte di chi oltraggia la sacralità della vita? Che orrore leggere ieri sulle pagine di Libero che nei siti dei terroristi islamici si è legittimato il cannibalismo se si tratta di mangiare la carne dei soldati americani catturati, a condizione che prima vengano sgozzati e dissanguati come si fa con l’animale da macello, ispirandosi a quanto disse il condottiero islamico Khalid bin Al Walid durante la battaglia di Yarmuk: «Siamo un popolo che beve sangue e sappiamo che non c’è sangue più prezioso di quello bizantino».

 

Mostri disumani

Basta! Diciamo basta alla connivenza con questi mostri di disumanità! Affranchiamoci dalla schiavitù ideologica che ci ha fin qui portato a consegnarci in pasto alla ferocia di persone trasformate in robot della morte. Plaudo all’iniziativa del sindaco di Roma Gianni Alemanno che mercoledì prossimo in Campidoglio conferirà la cittadinanza onoraria a Gilad, sostenendo «Roma ha un cittadino in più, un cittadino prigioniero». Gilad è un cittadino prigioniero di tutte le nostre città, la sua causa ci appartiene profondamente. Lancio un appello al Parlamento Europeo affinché consideri Gilad, che ha il passaporto francese, cittadino onorario dell’Europa, affinché adotti la sua causa come emblema del diritto inalienabile alla vita e alla libertà. Salviamo il soldato Gilad per salvare noi stessi dal baratro del nichilismo in cui siamo sprofondati, facciamo dell’impegno a salvare la vita a Gilad l’occasione per recuperare il valore della sacralità della vita, salvando la nostra umanità e la nostra civiltà.

 

*Deputato Udc al Parlamento Europeo

 

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Dal link http://moked.it/blog/2009/07/01/gilad-cittadino-di-roma/

 

riporto:

 

 

Gilad, cittadino di Roma

 

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha conferito la cittadinanza onoraria a Gilad Shalit. Alla fine di una giornata densa di appuntamenti con le istituzioni italiane e capitoline, Noam Shalit, padre del soldato israeliano rapito, ha ritirato la pergamena simboleggiante il conferimento onorario per il figlio. Un lungo applauso ha accompagnato il momento della consegna. Alla cerimonia, come anche agli altri appuntamenti della giornata, presenti, fra gli altri, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e l’ambasciatore di Israele Gideon Meir. Alemanno, nel suo intervento ha affermato di provare “un’emozione da sindaco e una da uomo e padre”. Conferire la cittadinanza a Shalit, per il primo cittadino, “é un gesto di alto valore simbolico con cui Roma sceglie di salutare i valori della vita, della solidarietà, del rispetto dei diritti della persona umana”. Dall’altra parte rappresenta un mezzo per rilanciare il messaggio che “non si può vincere usando la violenza, il rapimento e il ricatto”. Quello espresso nell’aula Giulio Cesare, ha sottolineato il sindaco, “é il severo giudizio di Roma nei confronti dei rapitori”. Noam nel ringraziare i presenti ha mosso un appello: “Non dobbiamo mollare, continuiamo la lotta perché Gilad torni a casa”.

 

 

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Inserisco pure il link ad un articolo del sito francofono ebreo "Guysen International News" che dà risalto all'iniziativa di Gianni Alemanno: http://www.guysen.com/topnews.php?tnid=487...e=Guilad-Shalit

 

 

israelepy7.jpg e non dalla parte dei terroristi!!!

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Nel ringraziare mangusta per (l'isolato) apprezzamento per quanto da me postato, riporto altri 2 articoli.

 

 

Dal link http://www.fiammanirenstein.com/articoli.a...=11&Id=2178

 

Ghilad Shalit: tre anni di buio totale

 

Tre anni fa, il 25 giugno 2006, veniva rapito il soldato israeliano dicianovenne Ghilad Shalit, prelevato da terroristi di Hamas mentre pattugliava il confine con la Striscia di Gaza, in territorio israeliano. Suo padre, Noam Shalit, che conduce una battaglia estenuante per cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica e i leader mondiali sul suo caso, oggi invita tutti a tenere gli occhi chiusi per tre minuti, per figurarsi l'oscurità, l'isolamento, la pena in cui si trova suo figlio da tre anni. Tre minuti contro tre anni di oblio totale.

Durante questo lunghissimo periodo né i genitori di Ghilad, né nessun altro ha mai potuto ricevere la minima informazione sulla salute del ragazzo. Neppure la Croce Rossa Internazionale, in contrasto con quanto stabilito dalla Convenzione di Ginevra, ha potuto visitare Ghilad per verificarne le condizioni di salute, fisica e psichica, o semplicemente per potere certificare che sia ancora in vita.

Ci rivolgiamo quindi oggi alla Croce Rossa Internazionale affinché si impegni con ogni mezzo per visitare Ghilad Shalit, rinnovando così l'invito formulato nello scorso dicembre dal confine con la Striscia di Gaza con una lettera sottoscritta da 24 parlamentari italiani in visita in Israele.

Ci appare inoltre molto significativa e da prendere d'esempio l'iniziativa del Comune di Roma di conferire la cittadinanza onoraria a Ghilad Shalit, decisione che è stata presa oggi in Consiglio Comunale concludendo così l'iter avviato il 2 aprile scorso.

Da oggi pomeriggio, in piazza del Campidoglio, campeggerà un manifesto con la foto di Ghilad e la scritta: "Roma vuole il suo cittadino Gilad Shalit libero".

 

 

 

Dal link http://www.fiammanirenstein.com/articoli.a...=11&Id=2184

 

Frattini incontra Noam Shalit

 

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - Nel giorno del conferimento della cittadinanza onoraria della citta' di Roma al caporale israeliano Gilad Shalit, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incontrato Noam Shalit, il padre del ragazzo, assicurandogli che ''tornera' a fare pressioni anche in sede europea'' per la richiesta di ''liberazione immediata''.

Erano presenti all'incontro - si legge in una nota della Farnesina - anche Fiamma Nirenstein, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, Riccardo Pacifici, presidente della Comunita' ebraica di Roma e Joanna Arbib, presidente mondiale del Consiglio di amministrazione del Keren Hayesod.

Gilad Shalit e' stato rapito il 25 giugno 2006 mentre pattugliava il confine con la Striscia di Gaza in territorio israeliano; da oltre tre anni e' ostaggio nelle mani di Hamas e

non si sono mai avute notizie ufficiali circa il luogo della sua detenzione, ne' sul suo stato di salute, fisica o psichica.

Il ministro ha affermato che la richiesta di liberazione immediata di Shalit e' una questione cruciale perche' riguarda il tema universale del rispetto dei diritti umani e della liberta' dell'individuo. Per questo tornera' a fare pressioni in questo senso anche in sede europea.

I partecipanti all'incontro hanno manifestato al ministro Frattini l'auspicio che Hamas possa dimostrarsi piu' flessibile riguardo alla richiesta di rilascio, in cambio del soldato, di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, scendendo ad un compromesso sul numero di prigionieri condannati per crimini gravissimi e che Israele e' riluttante a liberare. Inoltre, durante l'incontro si e' espresso l'auspicio che Israele dia segno di buona volonta' nell'alleviare le difficolta' della popolazione di Gaza. In questo senso, e' stata anche ribadita la fiducia nella mediazione del capo dell'intelligence egiziana Omar Suleiman, che sta lavorando a un prossimo incontro di riconciliazione tra Hamas e Fatah. Tali tentativi - si legge ancora nella nota - sono fondamentali per creare un clima di maggiore fiducia, che possa porre le premesse anche per ottenere l'immediato rilascio di Shalit e, in generale, il raggiungimento di una soluzione pacifica in Medio Oriente.

 

 

 

israelepy7.jpg e non dalla parte dei terroristi!!!

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@Picpus: penso che in questo caso si possa dire che: chi tace acconsente.

 

Ottimo 3D Picpus.

Concordo,

 

Approvo in pieno l'iniziativa di Alemanno, è un bellissimo gesto da parte del sindaco di Roma. Speriamo che il nostro connazionale Ghilad abbia la possibilità un giorno di venire in Italia di persona.

 

Sappi Picpus che questo topic è molto apprezzato.

Modificato da Hicks
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vorrei chiederti una cosa molto personale pipcus se posso.

 

per te Ghilad Shalit e' ancora vivo oppure no.io spero vivamente che lo sia anche se dopo tre anni di prigionia ne dubito,saro' felicissimo di sbagliarmi.

Sembrerebbe che sia vivo e sono in corso negoziati segreti, al fine di giungere alla sua liberazione.

 

Ecco il link ad un articolo che ne parla:

 

http://www.guysen.com/articles.php?sid=10239

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In Campidoglio campeggia l'immagine di Gilad Shalit, il ragazzo israeliano rapito da Hamas più di 3 anni fa. Speriamo che la visibilità che ha in questi giorni la nostra capitale aiuti a ricordare a tutti che vi sono persone tenute in prigionia senza che gli siano garantiti i diritti umani e a fare di tutto per liberarle.

 

Per coerenza mi sarebbe piaciuto che fossero state affisse anche le immagini di Eugenio Vagni e dell'equpaggio del Bucaneer.

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  • 2 settimane dopo...
Ma tu che hai seguito la questione pic sai se ci sono prove che sia vivo?

Non penso che vi siano prove "pubbliche" ma, se gli israeliani trattano e se vi è una diffusa convinzione che sia vivo, probabilmente è così (anche perché a quelle bestie selvagge che lo hanno sequestrato, conviene ciò!).

 

 

------------------

 

 

Diciamo che per analogia, in fatto di crimini contro l'Umanità e contro il popolo ebreo, riporto in questo topic una vicenda, ancor più terribile, avvenuta, tempo fa, in Francia e che in questi giorni ha avuto una sua prima conclusione giudiziaria e della quale in Italia si è parlato pochissimo.

 

Si tratta del rapimento, della detenzione, della tortura e della uccisione del giovane ebreo francese Ilan Halimi, crimine posto in essere nel 2006.

 

 

Al link http://www.focusonisrael.org/2009/07/14/se...tismo-islamico/

 

potete trovare un articolo sulla sentenza e nella stessa pagina web, in basso, vi sono i link ad altri articoli, che vi consentiranno di prendere piena conoscenza di ciò che nel terzo millennio, può accadere, ahimè, nella civilissima e mia amata Francia, ma io direi, più in generale, in Europa, dove il germe dell'antisemitismo è tutt'altro che sconfitto ed anzi viene alimentato dal feroce e bestiale integralismo islamico.

 

 

Dall'articolo linkato, riporto un solo periodo:

 

" ...

L’episodio mise in luce il feroce antisemitismo islamico, serpeggiante nei sobborghi multietnici francesi, sconvolgendo la Francia tanto che la polizia per giorni chiese alla famiglia Halimi di non fare parola a nessuno della vicenda. Ilan fu torturato per tre settimane da una trentina di persone, in un appartamento che un commentatore americano avrebbe soprannominato “un campo di concentramento fatto in casa”. Tutti i vicini potevano sentire le sue urla, ma nessuno denunciò gli aguzzini di Ilan. Il quale è stato poi ritrovato nudo, con ustioni sulla pelle e ferite mortali di arma da taglio su tutto il corpo.

... ".

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  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...
Altro aggiornamento, pultroppo per ora si parla solo di un video di 60 sec, ma almeno sarebbe ancora vivo.

 

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo461703.shtml

Il video è arrivato e sembra che la salute di Shalit sia buona. E' un piccolo passo ma è comunque un passo in avanti a cui si spera se ne aggiungeranno altri.

 

Israele scarcera 19 detenute palestinesi e ottiene un video del caporale Shalit

Il soldato israeliano rapito da Hamas nel 2006 appare in un video «vivo e lucido»

dal Corriere.it

Modificato da Hicks
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