baliverno Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 Ho visto in Argentina un programma TV di History Channel che mostrava incredibili prototipi a reazione in volo, di aspetto quasi fantascientifico-retró. Il commento diceva che si trattava di geniali ma disperati e tardivi tentativi giapponesi per contrastare la schiacciante supremazia americana. Ma ciò chemi ha profondamente stupito è che diceva anche che i fornitori dei progetti e i consiglieri nella costruzione di tali prototipi erano.. italiani!Qualcuno ne sa qualcosa??Baliverno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 Le wonder weapons giapponesi erano tutte di derivazione, o, quanto meno, di "ispirazione" tedesca, a quanto so io. Né vedo come avrebbero potuto essere di un qualche aiuto progettisti e tecnici di un Paese che riuscì a produrre solo queòll'obbrobbrio volante che era il Campini-Caproni. Salvo smentite, ovviamente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 Hai provato a fare una ricerca preventiva sul forum? http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...t=0&start=0 http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=7103 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 Sapevo di Stefanutti e del Komet, si potrebbe aggiungere il Nakajima Kikka chiaramente ispirato al 262 tedesco, o il Tachikawa Ki-162 versione locale dell'He-162. Quello che non mi quadra è tutto questo aiuto che aqvrebbero dato gli italiani alla realizzazione dei wonder giapponesi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Pete57 Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 L'unico possibile contributo Italiano alle armi dell'ultima ora Giapponesi, che mi viene in mente, è il thermojet Tsu-11, di ispirazione Campini, che doveva essere montato sul Modello 22 della MXY-7 Ohka, al posto della batteria di razzi a propellente solido del Mod. 11, al fine di aumentarne aumentarne l'autonomia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rick86 Inviato 25 Maggio 2009 Segnala Condividi Inviato 25 Maggio 2009 Un bireattore giapponese, il Kikka, ha volato il 6 Agosto 1945 per la prima volta, ma era solo un prototipo e notevolmente sottopontenziato (i suoi motori avevano 475kg di spinta). Come linea era decisamente ispirato al 262 tedesco, pur essendo un progetto originale. L'unico altro aereo giapponese a reazione ad aver volato era una copia dell'163 tedesco Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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