JackFlanker Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Avete letto questa notizia che ormai circola da diversi giorni???? Non ci sto capendo più niente.....ho come l'impressione di essere preso in giro!!!! CLICCA per INFO Voi che dite???? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
easy Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Ho già a aperto qualche girono fa il topic "L'ENI e l' Iraq" Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ŵωλφ Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 che non è vero... qui da me la benzina costa un botto di soldi, il metano pure e il riscaldamento non ne parliamo... perche tutto aumenta se cm è scritto ci assicuriamo ste cose?! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Forse è ancora troppo calda la situazione laggiù.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
easy Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 che non è vero... qui da me la benzina costa un botto di soldi, il metano pure e il riscaldamento non ne parliamo... perche tutto aumenta se cm è scritto ci assicuriamo ste cose?! vai a prendertela con i Cinesi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Bhè, che gli italiani non siano in Iraq soltanto per il gusto ideologico di portare la pace, mi pare chiarissimo. Ci sono centinaia di zone nel mondo dove si combattono sanguinose guerre civili, e non mi pare che ci sia nessuno. E' chiaro che quando si decide un intervento militare, di qualsiasi genere, lo si fa sempre tenendo in debito conto gli interessi nazionali. Gli americani sono andati in Iraq perchè giudicano la lotta preventiva al terrorismo una questione di interesse nazionale. Il petrolio è un valore aggiunto, del tutto inutile in questo caso (visto che la guerra ha costi superiori ai possibili ricavi). Gli americani hanno riversato fiumi di energi in favore delle popolazioni colpite dallo Tsunami, perchè si rendono conto che essere una superpotenza mondiale implica anche dei doveri di solidarietà che non possono essere ignorati. Ed è anche un modo di dire: OK, ci dipingono come guerrafondai, ma facciamo anche questo. La politica è sempre una valutazione di interessi in gioco. Gli italiani sono andati in Irak per questi motivi: 1) Gli USA sono la più grande se non l'unica superpotenza. Meglio stargli a fianco che contro. 2) In Irak ci sarà un immenso lavoro di ricostruzione, per cui è bene parteciparvi. 3) In Irak c'è il petrolio. Se un domani dovesse uscirne qualche ricavo, meglio essere dalla parte di chi ci ricava qualcosa, piuttosto che dalla parte di chi resta a guardare alla finestra. Nassirya è stata scelta perchè, se devo scegliere, permettete che scelga un posto che mi conviene? Non ci vedo nulla di così scandaloso! Gli italiani stanno creando un clima di amicizia e di pace di cui si beneficerà l'industria e l'economia italiane, un domani. E mi pare giusto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
easy Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 anche perchè lo stato non è un associazione umanitaria, lo stato fa i suoi interessi (economici, politici e strategici) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ŵωλφ Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 si ma il guadagno come erroneamente scrivono i giornali non è attuale, ora come ora noi non ci guadagnamo nada... magari nel futuro, ma questo è ancora da vedersi.... e chissà se sl servirà a compensare le spese.... è inutile scrivere che le nostre industrie da questa guerra ci rcavano miliardi su miliardi e pure il governo... anzi, ora come ora stiamo solo spendendo... nel futuro chissà se prenderemo e se prenderemo la gran parte andrà a compensare le spese che si stanno facendo ora!! quindi non vedo lo scandalo anzi... in un certo qual senso... MAGARI CI FOSSE!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mats88 Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Non avete sentito quanto guadagna lo stato? quando andiamo in un erogatore di benzina (dove vado io sta a 1,10 €) + dell'80% va allo stato... immaginate un pò lo stato quanto ci guadagna... senò perchè non vogliono finanziare costruzioni di auto a idrogeno a ad acqua? Il bello che i progetti ci sono... Lo stato ha interesse solo alla propria economia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
easy Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 Non avete sentito quanto guadagna lo stato? quando andiamo in un erogatore di benzina (dove vado io sta a 1,10 €) + dell'80% va allo stato... immaginate un pò lo stato quanto ci guadagna... senò perchè non vogliono finanziare costruzioni di auto a idrogeno a ad acqua? Il bello che i progetti ci sono... Lo stato ha interesse solo alla propria economia Inoltre l' ENI è al 30% statale e proprio a Nassiriyah l' ENI ha dei pozzi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 difendiamo i nostri interessi economici andando a Nassirya, stando li a lungo andare potremmo avere solo benefici. Vediamo se il mkio ragionamento è corretto: Il costo di un barile di petrolio è di 50 dollari circa ( forse è addirittura è aumentato il costo) e dentro un barile ci sono circa 159 litri di oro nero. Noi paghiamo circa ( circa devo sempre inserirlo perchè il prezzo non è fisso ma varia da distributore a distributore e da periodo a periodo) 1,139 euro al litro, quindi se dovessimo comprare un barile di petrolio dallo stato , senza calcolatrice in mano, lo pagheremmo 159 euro, contro i 50 a cui ci sarebbe stato venduto dalla compagnia petrolifera Quindi questo vuole dire che lo stato per ogni 50 euro spesi in un barile di petrolio comprato dalla compagnia petrolifera ne ricava circa 109 sfilati dai cittadini ( in realtà sono pochi di meno...). Se questo ragionamento è giusto mi pare di capire ce lo stato guadagna fior di quattrini con il petrolio, con il quale si assicura pensioni, stipendi, opere pubbliche ecc..., prendendo il petrolio da Nassyria ci verrebbe a costare di meno a noi il petrolio e avremmo più soldi nelle casse dello stato da spendere nella sanità, nella scuola, NELLA RICERCA ecc.... Sono sicuro di aver scritto tante cose giuste ma di aver comunque detto qualche cavolata, quindi se trovate qualcosa di sbagliato correggetemi please Come disse ua volta il saggio Speedy detto L'AChtung Spammonen: mi viene da ringraziare in americano Thanks Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 E' la scoperta dell'acqua calda. Ho letto da mesi sulla rivista dell'arma azzurra, Rivista Aeronautica appunto, che l'Italia ha degli interessi nella zona di Nassirya proprio...e allora i giornalisti dovrebbero leggersi le riviste specialistiche, che sono avanti a loro di almeno 1 anno, ed evitare i toni sensazionalistici. Oppure mi devo mettere a pensare male, e credere che tirino fuori le cose quando gli conviene... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
JackFlanker Inviato 18 Maggio 2005 Autore Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 E' la scoperta dell'acqua calda. Ho letto da mesi sulla rivista dell'arma azzurra, Rivista Aeronautica appunto, che l'Italia ha degli interessi nella zona di Nassirya proprio...e allora i giornalisti dovrebbero leggersi le riviste specialistiche, che sono avanti a loro di almeno 1 anno, ed evitare i toni sensazionalistici. Oppure mi devo mettere a pensare male, e credere che tirino fuori le cose quando gli conviene... Mi sa che è più corretta l'ultima tua affermazione!!! Heheheh <_< Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 18 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 18 Maggio 2005 C'è una cosa o due che vorrei precisare sui discorsi fatti sopra. E' vero, lo Stato ha un forte ricavo dalla vendita delle benzine. Non è un ricavo così netto, perchè è vero che un barile di petrolio costa oltre 50 dollari e contiene quasi 159 litri di petrolio, ma è anche vero che il petrolio va trasportato, raffinato, trasformato in benzina (o nafta) e poi immesso sul mercato. In un litro di benzina, circa il 18 % del costo è rappresentato dalla materia prima, il 65 % del costo è assorbito dallo Stato sotto forma di tasse varie, e il rimanente è diviso tra costi da trasporto e raffinazione. Questo però non significa nulla. Voglio dire: Se lo Stato spende 100 miliardi di euro in un anno (faccio un esempio), da qualche parte questi soldi li deve prendere. Diciamo che i cittadini pagano 50 miliardi di imposte sui redditi, poi altri 20 miliardi sotto forma di tasse varie, e 30 miliardi sotto forma di tasse sul carburante. Lo Stato può pure decidere di abbassare il prezzo della benzina, e ricavare solo 10 miliardi dal carburante anzichè 30. Ma i 20 di differenza poi deve prenderli da un'altra parte: imposte sui redditi? sigarette? IVA? bolli? da qualche parte li deve prendere. Oppure deve tagliare sui servizi (scuola, sanità, pensioni, ecc...) Quindi, abbassare il costo della benzina non produrrebbe nessun beneficio ai cittadini: comunque pagherebbero altri tipi di tasse in misura maggiore, oppure avrebbero meno servizi dallo Stato e dovrebbero pagare di tasca propria servizi privati. ------ Punto secondo. Idrogeno e altre forme di energia "alternative". L'idrogeno non lo si trova per strada, nè esistono giacimenti. Un'auto a idrogeno, consuma idrogeno. L'idrogeno per rifornire il suo serbatoio, lo devi produrre. Per produrre l'idrogeno, ci vuole energia. Per ottenere energia, devi bruciare qualcos'altro (in Italia, visto che si è rinunciato al nucleare, devi bruciare... petrolio !). Calcolatrice alla mano, per far camminare una macchina a idrogeno si consuma ancor più petrolio che per farla camminare a benzina. Quindi: costo maggiore, inquinamento maggiore ! L'unica differenza è che anzichè inquinare in città, inquini dov'è ubicata la fabbrica che produce idrogeno, oppure dov'è ubicata la centrale a petrolio che produce l'energia che poi va alla fabbrica che deve produrre l'idrogeno ! Lo stesso dicasi per l'alimentazione a batteria (le batterie si ricaricano, e l'energia per ricarla viene da... centrali a petrolio!). Il petrolio, a conti fatti, è la risorsa energetica più economica e meno inquinante che ci sia (fatta eccezione soltanto per l'energia nucleare cui l'Italia ha brillantemente rinunciato, e per l'energia solare che ha il grosso problema di richiedere enormi estensioni di superficie per garantire una produzione energetica accettabile. Le altre forme di energia, come quella eolica o idrica, sono del tutto marginali). Ecco quindi che anche sul petrolio c'è tanta disinformazione. Se gli Stati continuano a usare il petrolio, è soltanto perchè sanno benissimo che è più economico e - alla fine - meno inquinante delle alternative disponibili. Brutto a dirsi, ma è la triste realtà. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mats88 Inviato 20 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 20 Maggio 2005 adesso gli scienziati dicono che fra un massimo di 200 anni il petrolio finirà. Lo stato che farà, visto che ha rinunciato al nucleare e le risorse delle energie eoliche e idriche sono povere? Non può mica tornare agli anni 60 con il carbone? Che energie alternative ci sono oltre a quelle sopraelencate? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 20 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 20 Maggio 2005 Se gli italiani si mettessero in testa che il nucleare non è più pericoloso e che è ormai una realtà per lo sviluppo, non avremo problemi..... Bisognerebbe rifare il sondaggio......presentando i punti negativi e quelli positivi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 20 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 20 Maggio 2005 A volte mi chiedo perchè ci si ostina a brancolare alla ricerca di soluzioni improbabili e ingannevoli (come la combustione dell'idrogeno) quando ci sono delle soluzioni che potrebbero essere prese immediatamente. Ad esempio: 1) Perchè continuare a usare contenitori (bottiglie comprese) di plastica, quando il vetro è riutilizzabile, riciclabile, non inquina e non richiede petrolio per la sua produzione? (ed è pure più bello della plastica?). 2) Energia solare. Ogni casa, ogni condominio, con i suoi pannelli, potrebbe tranquillamente diventare autosufficiente o quasi, per energia elettrica e acqua calda e riscaldamento. L'energia solare non è adatta a costruire una centrale energetica che serva una regione (ci vuole troppa superficie esposta al sole) ma è adatta a essere "parcellizzata" tra gli utenti, suddivisa cioè, tra le abitazioni. L'energia solare, poi, servirebbe per ricaricare le batterie con cui far camminare le auto. Già solo usandola a questi fini, si guadagnerebbero secoli di utilizzo di petrolio per gli altri fini. 3) Energia nucleare. Piaccia o no, è qui che andremo a finire (o torneremo a finire), se il petrolio finirà. L'energia nucleare può essere utilizzata per la propulsione navale. Può essere utilizzata per fornire la grandi quantità di energia richieste per produrre idrogeno da utilizzare in motori, turbine e vari mezzi di propulsione (in questa maniera si eliminerebbe il principale handicap dell'idrogeno). Spingendo su questi tre fronti, il consumo di petrolio si ridurrebbe drasticamente e le riserve esistenti basterebbero per migliaia di anni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Maverick1990 Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2005 Per la 2) Magari..... ma l'Enel e i suoi impiegati devono pur mangiare , inoltre come farà la Tamoli, L' Agip il Q8 e le altre grandi compagnie petrolifere con il commercio in Italia, e lo stato che ci guadagna fior di soldi con il petrolio? é vero che in realtà lo stato non guadagna 200 euro per barile ( 1,3E * 159l ) causa le successive raffinazioni lacvorazioni ecc... ma comunque ha un grosso guadagno che aiuta per le spese pubbliche ( scuola, sanità servizi pubblici ecc....) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dread Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2005 avevo sentito che forse si sarebbe fatto un altro referendum per il nucleare, qualcuno ne sa di più? Beppe Grillo, in un intervista ha dichiarato che lui ha rivestito di pannelli soalri il tetto della sua casa, e no so per quale legge l'enel è costretta a comprargli l'energia elettrica, perchè lui ne produce più di quella che utilizza, ora mi domando, qual è il costo di un pannello solare e quanta energia è capace di produrre in media in un anno? possibile che questi conti non si siano fatti? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Taigete Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2005 1) Perchè continuare a usare contenitori (bottiglie comprese) di plastica, quando il vetro è riutilizzabile, riciclabile, non inquina e non richiede petrolio per la sua produzione? (ed è pure più bello della plastica?). Si ma sai cosa costa una bottiglia di acqua in un contenitore di vetro?? Ovvio che la gente,nel loro piccolo,pensano a conseravare il denaro,che in confronto a quello dello Stato è un niente. Giusto..se un giorno magari sarà tutto di vetro forse non costerà così tanto...però l'individuo pensa,nel suo piccolo,anche alla comodità. Prendiamo le bottiglie d'acqua per esempio. Una donna va al supermercato e vede le confezioni : una di plastica e una di vetro. Cosa scommettiamo che prende quella di plastica? E' più leggera,se cade non si spacca,si può deformare e costa meno. Finchè la gente continua con la plastica,significa che le va bene così..secondo me se da un giorno all'altro le confezioni diventassero di vetro nessuno le comprerebbe più..piuttosto bevono l'acqua del rubinetto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mats88 Inviato 21 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 21 Maggio 2005 attualmente un pannello solare costa dai 5000 / 6000 € però alcune aziende dicono che fra un paio d'anni arriveranno ai 1500-3000 € Questi impianti sono quelli più economici e permettono di coprire tranquillamente più dell'80% del fabbisogno di acqua calda annuo, risparmiando quindi sulla bolletta del gas poi aiutano a scaldare la caldaia e la nostra abitazione. Riuscire a sfruttare l'energia solare per scaldare la propria abitazione è possibile e si arriva a risparmiare anche più del 60 % delle spese annue per il riscaldamento e più del 90 % delle spese per l'acqua calda sanitaria. Occorre però avere a disposizione un'abitazione con un buon isolamento termico, un riscaldamento funzionante a bassa temperatura e più si abita al Sud e maggiori saranno i risparmi. Questi tipi di impianti solari arrivano a coprire anche il 100% del fabbisogno di corrente elettrica della propria abitazione, ma purtroppo è una tecnologia ancora abbastanza costosa, anche se consente una notevole riduzione della bolletta Enel Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
IceSergei Inviato 22 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2005 Lo stato ha interesse solo alla propria economia e a cosa dovrebbe avere interesse??? al comunista rompiballe che pianta uno scipero perchè i gabinetti della fabbrica non sono puliti??? è ovvio che uno stato, deve provvedere essenzalmente alla sicurezza interna e all'economia della nazione.. poi siamo noi cittadini che senza rendercene conto, gestiamo il tutto con i nostri acquisti... ciao PS: se non aveste capito, io sono pro forze di pace in Iraq... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ŵωλφ Inviato 22 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 22 Maggio 2005 il fatto che lo stato guadagna tanti soldi dalla benzina non lo sapevo... allora ho detto tante cazzatine prima... sorry.... Allora anche per me è logico che lo stato deve salvaguardare i propri interessi, però ( e non è il caso attuale dell'irak ) per me se si dovesse arrivare a dire di fare una guerra per salvaguardare i propri interessi ECONOMICI allora io non ci stò.... Tipo ora in irak va bene perchè non si è fatta la guerra per, come erroneamente si dice, fattori economici e la missione italiana ha anche altri scopi... però se casomai un giorno si arrivasse a dire che ne sò " dobbiamo attaccare l'arabia saudita, perchè ci serve piu petrolio" allora io beh mi distaccherei un pò.... lo stato deve sempre salvaguardare i propri interessi però a tutto c'è un limite... ripeto non mi riferisco a qlc di attuale, perchè non ci sono conflitti cosi in giro... però nel futuro se si arrivasse a fare guerre per salvaguardare i propri interessi ECONOMICI non sarebbe tanto di mio gradimento!! VaLe Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GhostOnGripen Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 23 Maggio 2005 La storia che se metti su i pannelli solari, produci energia e quella che esubera la vendi all'enel è assolutamente vera... Se si passasse ai pannelli solari si risolverebbero molti dei problemi legati all'energia... al petrolio... Ma il fatto è che QUALCUNO non vuole che ci liberiamo dalla schiavitù del petrolio.. lo stato in primis.. ci sono interessi economici da paura... Per non parlare poi dell'enel... dopo che in italia si sono fatte quelle maledette privatizzazioni la situazione è peggiorata parecchio per noi cittadini e consumatori.. le grandi aziende statali sono state SVENDUTE e ripeto svendute e adesso i proprietari fanno soldi a palate sulle nostre spalle... mah Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 23 Maggio 2005 Segnala Condividi Inviato 23 Maggio 2005 Un tempo si diceva che la "guerra è un modo come un altro di fare politica" oppure che la "guerra è la prosecuzione della politica, con mezzi diversi". Erano i tempi in cui a uno Stato bastava presentare una dichiarazione di guerra, per essere in regola con il diritto internazionale. Questo fino a poco tempo fa (fino alla I Guerra Mondiale, per intenderci). Poi è arrivata la Società delle Nazioni, e infine l'ONU, e la guerra non è più ammessa come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali, a meno che non sia disposta dalla stessa ONU. Ragioniamo però sul fatto che la guerra per interessi economici è comunque possibile, e in alcuni casi necessaria. Immaginiamo che nel Medio Oriente alcuni governi siano vittime di colpi di Stato oppure di stravolgimenti elettorali e che salgano al potere regimi dittatoriali o comunque contrari all'Occidente, i quali decidano di vendere tutto il petrolio, che so, alla Cina, e di tagliare gli approvvigionamenti ad Europa ed USA. Nel giro di un mese o due le nostre società attraverserebbero una crisi economica che le riporterebbe indietro di 50 anni. Che si fa? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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