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Fiat-Chrysler, l'accordo è fatto


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Fiat-Chrysler, l'accordo è fatto

Per Detroit una bancarotta chirurgica

I lavoratori della Chrysler lasciano l'assemblea dopo aver votato

 

TORINO - La Chrysler getta la spugna e chiede l'ammissione al "Chapter 11", cioé alla bancarotta controllata. Contemporaneamente dalla Casa Bianca arriva l'annuncio dell'accordo con la Fiat. Specificando che la Chrysler farà ricorso a una "bancarotta chirurgica che durerà fra i 30 e i 60 giorni" e la Fiat vedrà salire le sue azioni dal 20 al 25%.

 

"La bancarotta - ha spiegato il rappresentante dell'amministrazione Obama - non era la soluzione preferita", ma la mancanza di un accordo con i piccoli creditori l'ha resa necessaria. "Il United Auto Worker (Uaw) e le grandi banche hanno accettato molti sacrifici. Nonostante questo non siamo stati in grado di raggiungere un accordo" con tutti i creditori, ha spiegato. La bancarotta sarà "rapida" e la richiesta per l'accesso sarà presentata a New York.

 

Secondo l'agenzia di stampa statunitense, che cita "un funzionario dell'amministrazione Obama", a far scattare il ricorso alla procedura fallimentare sarebbe stata la mancata adesione di alcuni piccoli creditori: tre fondi che, insieme, avanzano un miliardo di dollari dalla Chrysler. Secondo la stessa fonte, la mancanza di accordo con i creditori "non impedirà a Chrysler di ristrutturarsi e emergere più forte" dall'amministrazione controllata.

 

La Detroit Free Press scrive che Chrylser potrebbe restare in amministrazione controllata per 30-45 giorni facendo coincidere, di fatto la chiusura del periodo di amministrazione controllata con la scelta sul futuro di General Motors che ha tempo fino al 31 maggio per evitare a sua volta la bancarotta.

Obama intanto ci va giù pesante con gli hedge funds ... grande Barak!

 

Matrimonio Fiat-Chrysler: i sindacati canadesi e Usa hanno fatto la loro parte in modo intelligente: garanzie dei posti di lavoro in cambio di costo della manodopera meno cara e niente scioperi negli anni a venire. Ma, dopo aver elogiato i sindacati, Obama ha attaccato gli hedge funds creditori di Chrysler. Il motivo?

Si sono opposti a ridurre il proprio credito nei confronti dell'azienda. Conseguenza: l'hanno costretta a finire in amministrazione controllata.

 

"Questi soggetti speravano di avere i soldi dei contribuenti, ma così non sarà. Io non sono con loro, io sono con i lavoratori della Chrysler".

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E' una buona notizia in ogni caso. A parte le ovvie conseguenze di competitività del sistema Italia, anche la sicurezza del posto di lavoro ci guadagnerà.

 

Perchè? Perchè se la FIAT resta in mani italiane (è quindi necessario raggiungere quei 5,5 milioni di macchine all'anno profetizzate da Marchionne se si vuole sopravvivere) il governo italiano, nel caso ci sia da ridurre il personale, dovrà trattare con industriali italiani (e avrà a disposizione strumenti di pressione e di aiuto notevoli) senza dover andare a parlare con un signor nessuno venuto dal Giappone, dalla Cina ecc... che ovviamente preferisce tagliare posti di lavoro in Italia che nel suo paese.

 

Guardate il caso Volvo. Il governo svedese è veramente inguaiato perchè GM vuole (deve) ridurre il personale ed ovviamente, prima ancora che in America, ha cercato di farlo in Svezia. Il governo svedese, che non ha il minimo strumento di pressione su un gruppo americano, non potrà che fare due cose, entrambe molto pesanti. O nazionalizza Volvo, riacquistandola da GM (per fare cosa poi, venderla a qualcun altro e siamo daccapo? Da sola non soppravvive), o si adegua.

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Perchè? Perchè se la FIAT resta in mani italiane (è quindi necessario raggiungere quei 5,5 milioni di macchine all'anno profetizzate da Marchionne se si vuole sopravvivere) il governo italiano, nel caso ci sia da ridurre il personale, dovrà trattare con industriali italiani (e avrà a disposizione strumenti di pressione e di aiuto notevoli) senza dover andare a parlare con un signor nessuno venuto dal Giappone, dalla Cina ecc... che ovviamente preferisce tagliare posti di lavoro in Italia che nel suo paes

non concordo, mentre mirafiori e pomigliano erano chiuse e i lavoratori in CIG la FIAT continuava a produrre la 500 a pieni ritmi in Polonia per fare un esempio.

non gli importa nulla a Fiat dove chiudere, anzi per me chiuderà sia Pomogliano e Mirafiori per produrre all'estero dove costa meno (effeto nefasto della globalizzazione) visto che già girano voci in questo senso

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Marchionne a Berlino per Opel. Fiat punta agli asset di Gm in Russia, Cina e America Latina

 

«Da un punto di vista ingegneristico e industriale, questo è un matrimonio in paradiso». Così l'ad di Fiat, Sergio Marchionne, definisce l'eventuale accordo con Opel in un'intervista al «Financial Times». Marchionne, che ha appena concluso la partnership con Chrysler, incontrerà stamane il Governo tedesco per il nuovo dossier, l'acquisizione della tedesca Opel: l'amministratore delegato del Lingotto incontrerà i ministri dell'Economia Karl-Theodor zu Guttenberger e degli Esteri Frank-Walter Steinmeier per una prima presa di contatto. I tempi sono strettissimi: Marchionne dice di voler chiudere la transazione entro la fine di maggio e quotare le azioni della nuova società, che in via provvisoria si chiamerebbe Fiat/Opel, entro la fine dell'estate. Marchionne chiederà a tutti i paesi in cui si concentreranno i 10 impianti di Gm Europe e gli 11 di Fiat di offrire alla nuova compagnia garanzie sui prestiti.

 

Il 30% della famiglia Agnelli in Fiat, secondo il Ft, verrebbe diluito nello scorporo e anche Gm avrebbe una quota di minoranza in Fiat-Opel. «È una soluzione incredibilmente semplice - dice Marchionne - per un problema spinoso». L'ipotesi dello spin-off è stata comunicata ufficialmente domenica 3 maggio. Se la fusione con Opel dovesse andare in porto, il Gruppo Fiat è pronto a valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobiles in una società quotata che ne unisca le attività con quelle di General Motors Europe.

 

Ma non è tutto. Secondo l'agenzia Bloomberg infatti, il Lingotto starebbe puntando ad acquistare attività di General Motors anche in America Latina, Cina e Russia. In questo modo quindi Marchionne potrebbe arrivare all'obiettivo di un colosso da oltre 5 milioni di auto vendute l'anno. L'anno scorso la casa torinese ha venduto 2,5 milioni di vetture. Una quota che sale a 4 dopo l'accordo con Chrysler. E che potrebbe ulteriormente aumentare se andasse in porto l'acquisizione di Opel (che l'anno scorso ha venduto 1,5 milioni di auto), e delle divisioni di Gm in America Latina (altri 1,3 milioni) e nella regione Asia-Pacifico (1,3 milioni).

 

Il cda di Fiat riunitosi domenica pomeriggio ha dato pieno appoggio all'ad Sergio Marchionne all'ipotesi dell'integrazione in una nuova società delle attività di Fiat Group Automobiles, inclusa la partecipazione in Chrysler, e di Gm Europe. Se l'operazione verrà finalizzata, si creerebbe un gruppo automobilistico con un fatturato di 80 miliardi di euro. Un colosso che, nei piani del Cda, potrebbe anche approdare in Borsa. (An Fr.)

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4...ulesView=Libero

 

Peccato che il governo tedesco pur di non vedere la opel in mani italiane farà di tutto per ostacolare l'operazione.

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Il governo tedesco però, a differenza di quello americano, non ha molto potere in materia. Vedi Lev come anche qui ritorna quello che ti dicevo prima?

 

Sostanzialmente, poichè il governo tedesco ha dichiarato di non voler nazionalizzare Opel (che avrebbe come risultato solo quello di posticipare il problema, visto che da sola Opel non è in grado di sopravvivere), la trattativa di riduce ad un accordo tra due grandi gruppi industriali privati. GM vuole vendere e Fiat vuole comprare.

Certo, il governo tedesco mantiene comunque dei poteri in materia, ma molto inferiori a quelli che avrebbe avuto se Opel fosse stata indipendente.

 

Lev, ti ripeto, guarda la situazione di Opel a parti rovesciate: che mai avrebbe potuto fare il governo se Fiat fosse stata in mani straniere? E senza l'acquisto della Chrysler FIAT non ha abbastanza massa critica per soppravvivere

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A quanto pare Marchionne intende creare un gruppo da 80 miliardi di euro fondendo FIAT,Crysler,Opel,Saab,Chevrolet e la opel inglese che non mi ricordo come si chiama.

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In inghilterra sono vendute col marchio vauxall, chissà se anche le holden australiane rientrerebbero nel pacchetto...

Comunque non ho ancora sentito parlare di chevrolet, comunque un conto è entrare nel capitale, un conto è far funzionare il tutto, certo la opel non sarà a costo zero essendo un' azienda con un bliancio completamente diverso da chrisler.

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Un colosso mondiale delle quattro ruote, secondo solo alla giapponese Toyota, con un giro d'affari da 80 miliardi di euro e 6-7 milioni di vetture vendute ogni anno. È questo il disegno di Sergio Marchionne, se riuscirà a portare a termine l'ambizioso piano di una fusione di Fiat Auto e Chrysler con le operazioni di General Motors nel Vecchio Continente. L'ad del Lingotto a Berlino per discutere con le autorità tedesche l'offerta per Opel, che, secondo i sindacati tedeschi, si aggirerebbe intorno al miliardo di euro.

 

Nel progetto Fiat sono incluse anche le altre unità europee della casa di Detroit, la britannica Vauxhall e la svedese Saab. Il nuovo gigante coprirebbe ogni settore del mercato dell'auto, con un parco di prodotti dove l piccole cilindrate Punto e 500 conviverebbero con la media cilindrata Astra e il suv Jeep Grand Cherokee. Se i sindacati temono conseguenze sull'occupazione, il governo tedesco guarda con «interesse» al piano di Marchionne, ma chiede prospettive a lungo termine per il mantenimento degli impianti. Inoltre il ministro dell'economia Karl-Theodor zu Guttenberg spiega che Fiat stima di aver bisogno circa di 5-7 miliardi di euro di prestiti-ponte per concludere l'affare, un progetto che contempla, come snodo necessario, la creazione di un nuovo soggetto azionario, in seguito ad uno scorporo di Fiat Auto dalle altre operazioni del gruppo italiano. Questa operazione è finalizzata alla quotazione in Borsa di una società, che probabilmente verrà chiamata Fiat-Opel, la quale dovrà attrarre capitali freschi, consentendo così al Lingotto di acquisire le attività di Gm Europa senza contrarre nuovi debiti

 

Fonte: Il sole 24 ore

 

Per quanto riguarda chevrolet ho travisato io il contenuto di un altro articolo del sole 24 ore. Certo che il nome

FIAT-Opel fa proprio schifo...

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opel

Ad aprile sulla stampa tedesca è apparsa la notizia che insieme con l’azienda austro canadese Magna, la russa Gaz fosse interessata all’acquisto di Opel . Il gruppo automobistico russo (concorrente di Autovaz) ha smentito seccamente il suo convolgimento. Ma lunedì il ministro dell’economia dellaTuringia, Jürgen Reinholz, ha dichiarato che la banca russa Sberbank, Gaz e Magna stanno preparando l’offerta per Opel.

Da indiscrezioni della stampa, questo consorzio prevederebbe il 31 per cento ai russi e il 19,1 ai canadesi.

Il produttore di componenti d’auto Magna ha confermato i colloqui per un eventuale ingresso nel capitale della Opel. Sono in corso colloqui con “la Opel, la General Motors e le autorità in Germania”, ha reso noto il gruppo in un comunicato. L’obiettivo è di trovare “potenziali alternative per il futuro della Opel, inclusa una possibile acquisizione di una quota di minoranza da parte della Magna”, spiega la nota, sensa alcun riferimento ai russi.

Il colosso di credito russo, il primo in assoluto in Russia e in tutta la zona Csi, non commenta i rumors.

Non commenta ufficialmente (ma non smentisce questa volta) neanche Gaz. Ma sul sito del settimanale russo Expert si parla della possibile fonte nella società automobilistica russa: “Probabilmente si tratta del nostro azionista di maggioranza, il miliardario Oleg Deripaska”. La “fonte” invece è scettica sul coinvolgimento della banca russa. “Noi abbiamo appena concluso accordi con Sberbank per il finanziamento del nostro debito. Abbiamo tante altre cose alle quali pensare.”

Il gruppo Gaz ha un grosso debito, quasi 45 miliardi di rubli (circa 1 miliardo di euro), e non ha liquidi. Le vendite nel primo trimestre sono scese del 60 per cento a 12.870 auto (Opel ha segnato un meno 49 per cento, con 11.945 auto). Al momento il governo ha deciso solo aiutare Autovaz, e sta negoziando ancora con Gaz. Quindi se Gaz parteciperà con la sua offerta, sarà senza dubbio con la benedizione del governo russo, e di Vladimir Putin.

Armin Schild, membro del board del Opel, ha detto “per opinione dei sindacati della compagnia la proposta dei russi è più convincente”. Ma per gli analisti russi, un’operazione del genere sarebbe “una pazzia” per Gaz. Per Elena Sakhnova del VTB Capital, “Gaz ha già fallito in due progetti internazionali, con i modelli Volga Siber e Maxus. Quindi dovrebbe scordare la sua ambizione per le auto, e concentrarsi sul suo business principale, i furgoni”.

http://blog.panorama.it/economia/2009/05/0...ferta-per-opel/

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Ospiti della puntata il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, il responsabile economico del Pd Pierluigi Bersani, Oliviero Diliberto di Lista Comunista, il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei e il giornalista Gianni Dragoni del Sole24Ore.

 

 

 

E' un pezzo che non vedevo Oliviero...

Modificato da Leviathan
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Quindi a parte l'inutile Diliberto, tutti personaggi competenti. Bene. speriamo solo che non sia la solita farsa pilotata, ma ci credo poco dato i precedenti.

Purtroppo non potrò vederla quindi magari se qualcuno lo fa potrebbe postare un riassunto degli interventi e i commenti??

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apparte i soliti attacchi ad Annozero che di certo non condivido, faticherò a commentare la puntata (non la guarderò per scarso interesse, il giorno dopo guarderò le vignette di Vauro e l'introduzione di Travaglio) ma ti ricordo che è disponibile dal sito della rai il giorno dopo.

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Putin pare sempre più interessato alla Opel, sta trattando con il governo tedesco per far cadere Opel sotto il controllo di Gaz, in quanto interessato alla tecnologia automobilistica tedesca.

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