~AirForce~ Inviato 23 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 23 Settembre 2010 ma gli f22 non sostituivano gli f-15? comunque è un aereo fantastico ma io preferisco l'f35 l'aereo killer Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
meason Inviato 24 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 24 Settembre 2010 guarda che se avessi riletto la discussione avresti scoperto che gli f22 sono 189 e gli f15 dell'usaf da sostituire sono 500. infatti molti f15 verranno sostituiti dall'f35. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 24 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 24 Settembre 2010 Per l'F-22 non si è fatto ricorso a sub-fornitori su larga scala come per l'F-35 o per altri moderni programmi. L'USAF ha acquistato il necessario per fabbricare le cellule, prodotte nella quasi totalità da LM, per impianti, avionica e motori si può sempre integrare dell'altro, e di certo i primi non costituiscono tecnologie top secret e sono ormai faclmente reperibili sul mercato, mentre per avionica e motori, se mai si avrà bisogno di riaprire la produzione del Raptor, credo si cercherà di integrare qualcosa di più aggiornato. Del resto non si pretende di riaprire la produzione ed avere, dall'oggi al domani, 3 squadrons di F-22 operativi. Per una eventuale riapertura si parla comunque di mesi se non anni, e di sicuro la cosa non avverrà nei prossimi tempi. Consideriamo anche che attualmente le linee di produzione stanno ancora lavorando a pieno ritmo e lo faranno per qualche anno ancora, se mai dovesse succedere qualcosa di inaspettato tale da dover comprare altri F-22 (e speriamo di no perchè la cosa sarebbe grave) basterà prolungare la produzione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 26 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Settembre 2010 Bellissima foto di un Raptor in volo supersonico , foto scattata dal ponte della USS John Stennis: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
SayGoodbye Inviato 27 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Settembre 2010 Mamma mia Vittorio! Ma è una foto?? sembra un fotomontaggio! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 27 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Settembre 2010 Mamma mia Vittorio! Ma è una foto?? sembra un fotomontaggio! E' una foto reale , la si può visionare anche sul sito dell'USAF http://www.af.mil/shared/media/photodb/photos/090622-N-7780S-777.jpg La foto è stata scattata il 22 Giugno 2009 e mostra un F-22 Raptor in volo supersonico sopra la portaerei USS John C.Stennis , durante l'esercitazione Northern Edge 2009 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 27 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Settembre 2010 (modificato) Non in volo supersonico: al passaggio della barriera del suono. Tra le cose che personalmente non mi convincono, ma che comunque potrebbero comunque essere, sono le due grosse "Trecce di Berenice", che si dovrebbero formare, specie se di quelle dimensioni, a velocità inferiori e non transoniche, comunque ripeto io non lavoro alla Lockheed-Martin (purtroppo). Modificato 27 Settembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lion1994 Inviato 28 Settembre 2010 Segnala Condividi Inviato 28 Settembre 2010 Che bella foto!!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
windsaber Inviato 25 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 25 Novembre 2010 madonna che cono di mach Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
S939 Inviato 26 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Novembre 2010 Non in volo supersonico: al passaggio della barriera del suono. Tra le cose che personalmente non mi convincono, ma che comunque potrebbero comunque essere, sono le due grosse "Trecce di Berenice", che si dovrebbero formare, specie se di quelle dimensioni, a velocità inferiori e non transoniche, comunque ripeto io non lavoro alla Lockheed-Martin (purtroppo). Neanche io sono un autorità in materia, ma le trcce che si vedeno si possono formare anche a quelle velocità a patto che il velivolo stia beccheggiando. Ma non ne sono sicuro, quindi aspetto con ansia qualcuno che mi smentisca o mi dia ragione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 26 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Novembre 2010 No non c'entra il beccheggio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
S939 Inviato 28 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 28 Novembre 2010 Però dalla forma che assumono sembrerebbe di si...... Una formazione così, la vidi da un Efa sopra casa mia che stava salendo di quota...... Mi puoi spiegare come si formano esattamente? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 28 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 28 Novembre 2010 (modificato) Da quello che so io, le "Trecce di Berenice", o vortici d'estremità (alare), sono l'espressione visiva di un fenomeno aerodinamico dovuto al passaggio dell'ala o di una superfice aerodinamica comunque portante (o deportante) attraverso un fluido (aria). Riassumendo molto, come saprai, manco nel Sahara l'aria è del tutto priva di umidità, cioè vapore, che è acqua allo stato gassoso. Schematicamente, l'aria che scorre sull'estradosso alare (superfice del dorso alare) va più veloce di quella che passa sotto l'ala. Questo per la conservazione del flusso del fluido (aria), cioè, le molecole dell'aria (azoto, ossigeno, CO2...) passano sia sopra che sotto un'ala e si devono reincontrare dietro l'ala una volta che questa è passata. Se le molecole che passano sopra si ritrovano nello stesso istante con con quelle che sono passate sotto, significa che sono andate più veloci, perchè nella stessa unità di tempo esse hanno dovuto compiere un tragitto più lungo dell'aria che passa sotto, in quanto il dorso alare schematicamente (perchè non è sempre così) è più curvo del ventre dell'ala. Essendo l'aria che passa sopra più veloce di quella che passa sotto, sopra l'ala si crea una de-pressione, cioè un risucchio che aspira l'ala in alto, questa in soldoni è la portanza. (Per una legge fisica, se cala la pressione, si abbassa anche la temperatura). Significa che la pressione P sotto l'ala è maggiore di quella sopra l'ala. All'estremo alare, l'aria da sotto va sopra innescando un vortice sul piano frontale diretto da sotto in su e da fuori in dentro. Cosa succede se scende la pressione nell'aria. In soldoni, perchè non è così semplice, ma spero di poter riassumere così, in soldoni, al centro del vortice c'è una depressione, dove c'è una depressione e con l'aria più fredda, il vapor acqueo (che è acqua allo stato gassoso) disperso nell'aria fa una cosa molto semplice: condensa in miliardi di goccioline che quindi si vedono ad occhio nudo => Trecce di berenice. Dove l'aria è più fredda e dove la pressione è minore, si ha la condensazione del vapor acqueo, per cui l'acqua dallo stato gassoso (vapore), passa allo stato liquido (goccioline) e quindi quella nebbiolina che rende visibili i vortici d'estremità. (Parentesi, i vortici d'estremità si formano grazie alla "perturbazione" causata dal passaggio dell'ala come detto sopra e contribuiscono a generare la Resistenza indotta, cioè indotta dal passaggio dell'aereo in regime SUBsonico. Da qui la necessità di ridurre/eliminare tali vortici con le Wingtips, per ridurre la resistenza indotta. Non credo che a velocità sonica, un aereo progettato per essere supersonico generi vortici così grossi, anche perchè ad alta velocità il comportamento dell'aria cambia e si formano onde di pressione e di depressione, che perturbano lo scorrimento della stessa aria attorno al velivolo [da cui "muro del suono"], motivo per cui io credo che quella foto sia dubbia). Evidenziazione dei vortici d'estremità nelle nuvole dov'è passato un aereo: Wing tip: Modificato 28 Novembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
windsaber Inviato 29 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 29 Novembre 2010 guarda hobo è molto semplice. Se non erro c'è una dipenedenza matematica fra il coseno del semiangolo del cono di mach (per intenderci dividi l'angolo di aperttura per 2) e la velocità del velivolo, quindi con un goniometro e un pò di calcoli puoi sapere subito se la foto è falsa o no però non ricordo qual'è la legge. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
S939 Inviato 29 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 29 Novembre 2010 Grazie Hobo, hai confermato più o meno quello che sapevo, credevo di sbagliarmi ma non è così. Una bella formazione di queste trecce le vidi come dissi in precedenza, al passaggio di un efa a forte velocità, sicuramente sub sonica durante una giornata nuvolosa. L' effetto che ho visto era simile alla foto che hai postato, e con i nuvoloni grigi ti posso assicurare che era un bel vedere. Comunque quelle treccie molto fine che genera il Raptor dalle estremità alari sembrano quelle generate dai velivoli da caccia quando virano a alta velocità........ Le vidi non solo di persona ma anche su numerosi video sul web. Chissà se tutto questo centra con le innumerevoli soluzioni tecnologiche top secret del Raptor? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 29 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 29 Novembre 2010 (modificato) Il fenomeno delle trecce di Berenice e/o della nuvoletta sopra ali e fusoliera secondo me dipende soprattutto dall'umidità dell'aria come ho scritto. L'aria fredda e umida, specie se "scompigliata" dai vortici causa appunto la condensazione del vapor acqueo, che passa allo stato liquido (gocce d'acqua). La fusoliera (o tronconi di essa) degli aerei moderni e anch'essa portante e quindi si comporta anche lei come un'ala, generando portanza accelerando l'aria che le scorre sopra. Nelle manovre ad alto angolo, come in cabrata, in richiamata brusca, o nelle virate strette, oppure in robe tipo il Cobra di Pugachev, in cui l'angolo di incidenza raggiunge valori pazzeschi fino a 100°-120°, credo che ci si avvicini allo stallo ad alta velocità, cioè al distacco del filetto fluido sopra le superfici portanti anche se l'aereo in realtà non vola a velocità basse. Prima dello stallo i filetti fluidi sopra ali e fusoliera iniziano ad essere perturbati, cioè invece di un "fiume" che scorre largo e placido, con superficie liscia, essi diventano più come un torrente di montagna, pieno di turbolenze e poi alla fine, allo stallo, essi si distaccano completamente e vanno in moto vorticoso e la portanza scompare. E' da questo fenomeno di turbolenza (che favorisce l'abbassamento della temperatura e la condensazione del vapore attorno alle superfici portanti) che credo origini la nuvoletta che circonda un caccia durante una virata stretta o comunque una manovra ad alto angolo d'incidenza. In realtà, in un'area di depressione, secondo me l'aria farebbe evaporare l'acqua, che andrebbe in vapore (evaporerebbe), ma in genere il contemporaneo abbassamento della temperatura ha il sopravvendo e quindi si forma la condensa. E' dal rapporto tra queste due cose (depressione/reffreddamento), unito alla manovra e alla velocità dell'aereo che di volta in volta si fa sì che se si veda o che non si veda la treccia di Berenice, o la nuvoletta. (Tutto questo sempre sondo me...). In volo sonico o supersonico non lo so, ma un aereo progettato per essere supersonico e per restare tale anche senza postbruciatori io non credo che generi tutti quei vortici (e quindi tutta quella resistenza), ma posso sbagliarmi. Quei vortici (e quindi quella resistenza indotta) sono secondo me più tipici alle velocità anche elevate, ma sempre subsoniche. Modificato 29 Novembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
VittorioVeneto Inviato 29 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 29 Novembre 2010 Perdonami Hobo ma quelle più che Trecce di Berenice mi sembrano fumi da Airshow ... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 30 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 30 Novembre 2010 (modificato) E mi sa che c'hai ragione, qua invece si vede meglio quello che volevo dire: L'effetto cui mi riferisco è questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Prandtl%E2%80%93Glauert_singularity http://img828.imageshack.us/i/f1552856.jpg/ Modificato 30 Novembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
S939 Inviato 30 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 30 Novembre 2010 A me non sembrano fumi da show.......... Quei fumi vengono generati da pod apositi posizionati sugli attacchi sub alari, generalmente dove vengono posizionati i missili. E vedendo l' immagine si vede nettamente che quei vortici vengono generati dalle punte estreme delle semiali, dove non si possono posizionare pod di questo tipo. Aspetto qualche obiezione............ Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 30 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 30 Novembre 2010 Nel filmato in alto, il primo cobra viene eseguito con i fumogeni accesi, che poi si mischiano col flusso dei vortici intorno all'ala, evidenziandoli. I pod fumogeni si vedono bene sotto questi Su-30. (cercateli dentro la pagina, non mi da il link diretto) http://www.richard-seaman.com/Aircraft/AirShows/Maks2005/Highlights/ Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hobo Inviato 1 Dicembre 2010 Segnala Condividi Inviato 1 Dicembre 2010 (modificato) Dato che il nome di questo caccia è Raptor e dato che l'Aquila di Mare Testa Bianca è il simbolo degli USA, notare come l'uomo non sia altro che un apprendista. Osservare come quest'aquila riduca la resistenza indotta (vortici d'estremità alare) e aumenti la portanza sfruttando la flessibilità delle sue penne remiganti (le più esterne). I vortici d'estremità in questo modo vanno a rimpicciolirsi e a formarsi NON sull'estremità dell'ala, MA sull'estremità, molto più fine, della penna! In questo modo, primo, i vortici saranno più piccoli (e quindi meno resistenza indotta) e, secondo, non si formeranno più sulla superficie alare, togliendo spazio alla superficie portante, ma all'estremo della penna remigante, allontanandosi così dalle superfici che servono a creare portanza, che quindi appunto saranno libere di "portare". Madre Natura insegna. "The flexibility of the remiges on the wingtips of large soaring birds also allows for the spreading of those feathers, which helps to reduce the creation of wingtip vortices, thereby reducing drag.[5] The barbules on these feathers, friction barbules, are specialized with large lobular barbicels that help grip and prevent slippage of overlying feathers and are present in most of the flying birds.[6]" (Wikipedia) Se avessimo un caccia così raffinato nei materiali come le penne di quest'aquila, non dovremmo preoccuparci più di niente... Modificato 1 Dicembre 2010 da Hobo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
S939 Inviato 1 Dicembre 2010 Segnala Condividi Inviato 1 Dicembre 2010 Da sempre questi splenditi animali sono oggetto di scrupolose analisi da parte dell' uomo........ Leonardo Da Vinci li osservava per poter capire come costruire un macchina volante. Basta guardare la struttura alare degli uccelli rapaci, sembrano delle vere e proprie opere d' arte dell' ingegneria aerospaziale. Uno degli uccelli più studiati in questo campo, sono i falchi, in grado di arrivare a circa 300 km/h in determinate fasi del volo, coniugando la velocità ad una straordinaria agilità che gli consente di cacciare altri volatili. E' da tempo ormai che le tattiche di caccia di questi rapaci, sono osservate ed emulate dai piloti degli aerei da caccia..... Tornado alle famose Winglet, ormai di uso comune sui jet di linea, questi dispositivi non possono essere utilizzati ovviamente su caccia avanzati come il Raptor, per ovvi motivi, e appunto si cerca, qualche volta, di imitare la natura, che come dice Hobo, insegna. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
windsaber Inviato 6 Dicembre 2010 Segnala Condividi Inviato 6 Dicembre 2010 Eh e, dovresti vedere i agbbiani sopra il Tevere, altro che Pugachev E mi sa che c'hai ragione, qua invece si vede meglio quello che volevo dire: L'effetto cui mi riferisco è questo: http://en.wikipedia.org/wiki/Prandtl%E2%80%93Glauert_singularity http://img828.imageshack.us/i/f1552856.jpg/ Se Ma il raptor non rischia grosso a fare queste manovre? Se non erro il centro di gravità è spostato tutto verso il posteriore, e l'aereo è grosso e pesante, quindi potrebbe ... finire a cadere di c**o. O no? Anche se osservandolo meglio non mi sembra stalli pesante, l'effetto di cui parlo forse si vede a 1.30, quando fa il power loop. Sembra (a me, poi non so) che lo riprenda appena in tempo ... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 6 Dicembre 2010 Segnala Condividi Inviato 6 Dicembre 2010 Eh e, dovresti vedere i agbbiani sopra il Tevere, altro che Pugachev Se Ma il raptor non rischia grosso a fare queste manovre? Se non erro il centro di gravità è spostato tutto verso il posteriore, e l'aereo è grosso e pesante, quindi potrebbe ... finire a cadere di c**o. O no? Anche se osservandolo meglio non mi sembra stalli pesante, l'effetto di cui parlo forse si vede a 1.30, quando fa il power loop. Sembra (a me, poi non so) che lo riprenda appena in tempo ... Non sono sicuro di dire una cosa giusta, ma questi sono aerei dove un po' di manetta al momento giusto ti tira fuori da ogni guaio, compresa la vicinanza al suolo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Robby Inviato 6 Dicembre 2010 Segnala Condividi Inviato 6 Dicembre 2010 (modificato) Le trecce si formano anche in transonico. Nel video del Raptor si vedono al minuto 1.50/1.56 in cabrata durante l' high speed pass Robby Modificato 6 Dicembre 2010 da Robby Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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