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Missili AA sovietici in combattimento


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l'AA-8 e l'Archer sono / sono stati gli unici missili Sovietici e/o ex-Sovietici in grado di tenere testa agli omologhi occidentali. In particolare il primo è stato testato anche in combattimento, e si è rivelata un'arma, non altrettanto efficace quanto l'AIM-9di pari generazione, ma onestissima e (caso strano per gli armamenti oltre cortina) affidabile. Il peso pari a 45 kg e il raggio d'ingaggio lo pongono in una sottocategoria a se, al punto che, prestazioni e caratteristiche tecniche alla mano, può essere confrontato solo con i primi AIM-9 (le serie ante -L), e con i missili A-A a disposizione degli elicotteri di attacco.

Mi pare strano che non ne ho mai visti montati su Mi-24 Mi-28 e Ka-50

 

In che senso ricorda l'AIM-4? Quello era letteralmente una vacca a razzo :blink:

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L'R-60 (AA-8 Aphid) ricorda L'AIM-4 per le dimensioni e la testata insufficiente. E' un missile di capacità modeste che, come il Falcon, ha abbattuto molto raramente qualcosa.

Gli Aphid sono omologati per l'impiego su elicotteri ma, come gli AIM-9, sono raramente montati perchè più pesanti dei vari SA-7, Stinger, Mistral ecc., trasportabili in numero doppio.

 

Anche l'Archer è stato impiegato in combattimento, con eccellenti risultati (vedi quanto scritto nelle pagine precedenti).

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  • 11 mesi dopo...

Quanto ho scritto a proposito dell’R-27 Alamo potrebbe essere rivisto. Il B-52 dichiarato colpito da un caccia iracheno è sicuramente stato centrato da uno HARM. E’ strano che vi siano diverse versioni della vicenda ma ormai sembra questa l’unica accreditata.

 

Nei duelli aerei tra caccia etiopi ed eritrei, la stima di 24 R-27R lanciati dalle due parti sembra eccessiva e diverse fonti parlano di solo 12-16 armi. Un numero variabile di missili, tra 10 e 18, non è neppure partito, sempre per le pessime condizioni di immagazzinaggio e trasporto.

 

Le stime sui colpi a segno parlano ora di un 20-25%. In totale i Su-27 dell’ Etiopia avrebbero abbattuto 6 Fulcrum e ne avrebbero danneggiati altri 2. Di questi, 3 sarebbero stati abbattuti con R-73, 1 col cannone da 30mm e 4 sarebbero stati colpiti con gli R-27. Oltre al MiG-29 danneggiato e poi precipitato in fase di atterraggio vi sarebbe almeno un secondo MiG-29 abbattuto e due danneggiati, non calcolati solo perché non è stato dichiarato il tipo di missile impiegato. In molti casi la spoletta di prossimità non avrebbe funzionato a dovere, per i motivi già visti.

Accordare le diverse versioni è molto difficile.

 

25/2/1999: quattro MiG-29 eritrei intercettano due Su-27 etiopi. I MiG lanciano 3 R-27 frontalmente, fuori dai parametri. Il primo Su-27 li evita e risponde lanciando in successione 4 R-27. Due missili esplodono vicino ai bersagli, danneggiandoli (li mancano, secondo altre fonti). Ma nel successivo dogfight, due MiG-29 vengono abbattuti con R-73. Un terzo Fulcrum è danneggiato da un R-73. Altre fonti parlano di una seconda coppia di Su-27 che avrebbe attaccato di sorpresa abbattendo i MiG con gli R-73.

 

26/2/ 1999: secondo una storia contestata, un Su-27 pilotato da una donna (Asther Tolossa) rileva un MiG-29UB disarmato, lo raggiunge e via radio gli ordina di atterrare. Al rifiuto, apre il fuoco lanciando 2 R-73, evitati dal MiG, poi abbattuto col cannone da 30mm. Altre fonti invece parlano di uno scontro tra un Su-27 e due MiG-29 col lancio infruttuoso di 2 R-27R.

 

18 /3/1999: in due combattimenti, due Mig-29 Fulcrum sono abbattuti con l’impiego di 4 R-27R. Altre fonti parlano di un solo MiG danneggiato, poi distrutto.

 

16/5/2000: due MiG-29 sono intercettati da due Su-27. Un Fulcrum è danneggiato da 1 R-27, ma si schianta all’arrivo alla base. Il secondo MiG viene dichiarato abbattuto con 1 R-27 (non confermato).

 

18/5/2000: due Fulcrum intercettano una formazione di Mig-21 etiopi. Lanciano 2 R-27 che mancano il bersaglio ma abbattono un MiG-21 col cannone. Al rientro sono intercettati a loro volta da due Su-27. Durante il combattimento, un Flanker abbatte un MiG-29 con un R-73.

 

Risulterebbero lanciati 15-17 R-27R. Solo 2 MiG-29 sono stati abbattuti, molti sono stati gli scoppi “vicini” ma solo due missili avrebbero danneggiato sensibilmente i bersagli.

Assieme alla vittoria ottenuta dal MiG-23 MLD russo contro il Su-25 georgiano nel 1992, la probabilità di colpire, con spolette funzionanti, sarebbe appunto del 20-25%.

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  • 2 anni dopo...

Nuovi dati sui missili AA-3 Anab. Durante i test, i missili delle prime varianti (R-8) avrebbero colpito solo il 20 % dei bersagli. Gli ultimi R-98M hanno invece ottenuto oltre il 75 % di colpi a segno.

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  • 4 settimane dopo...
  • 7 mesi dopo...

In che senso ricorda l'AIM-4? Quello era letteralmente una vacca a razzo blink.gif

 

AIM-4 una vacca a razzo? Se ti dicessi che missili come R-98 (AA-3) e AIM-4 erano molto moderni e avevano doti che il Sidewinder nella versione a loro contemporanea non aveva?

AIM-4 era un missile eccellente in entrambe le versioni radar e IR, IR era possibile alla aspect cosa che il Sidewinder ancora non poteva fare, ma R-98 e AIM-4 erano armi per aerei grossi e soprattutto con un grosso computer, come F-106 e Su-15 "Hound dog". Ho letto l'altro interessante thread sul Mig-25, non del tutto esatto, ma vero. I missili IR non è che hanno un sensore radar, non è esatto, essi ricevono i dati dal computer che li prende anche dal radar. Il grande missile IR è attaccato al suo pilone. Il pilone ha prese per collegamento elettrico del computer: il computer passa al missile dati di traiettoria e avvicinamento con velocità del bersaglio una frazione di secondo prima del lancio, nello stesso istante inizia il raffreddamento della testa termica. L'azoto liquido non è eterno dura pochi secondi o minuti (prime versioni anche meno). Il raffreddamento della testa fa vedere i raggi infrarossi che normalmente senza raffeddamento non si vedono e il missile così può passare una nuvola, e non va verso il sole.

Con i dati del computer e del radar prima del lancio. il missile IR parte con calcolata la traiettoria del bersaglio. Questo è una differenza fondamentale, perchè in generale un missile IR è un missile molto limitato. Guardando i missili IR si vede come hanno tolleranze molto alte alla forza G. I missili mostrano per esempio una tolleranza fino a 50 G e questo sembra impressionante, forse lo è, ma la verità è che questo è perchè il missile non ha nessuna scelta, perchè lui fa una cosa che non è intelligente: insegue. Inseguendo significa che la sua velocità di avvicinamento al bersaglio è la differenza tra la velocità del missile e quella del bersaglio, quindi se il bersaglio è veloce, il missile IR deve essere più veloce, consumo di carburante e limitazione del range e limitazione di velocità di avvicinamento al bersaglio. Inoltre, inseguendo significa che il missile deve stare in coda al bersaglio prima di abbatterlo, quindi se il bersaglio fa una virata stretta, il missile è costretto a fare una virata anche più stretta a fine della traiettoria per colpire il bersaglio. Ecco perchè tante G, ma non è intelligente. Inoltre i primi missili IR non passavano le nuvole, erano traditi dal sole e dal sole riflesso dalle nuvole che è abbagliante. Con il raffreddamento tutto questo scompare. Ma la cosa importante è che con testa raffreddata e computer di lancio il missile IR come l'AIM-4 Falcon poteva anche andare da un percorso di inseguimento a uno di collisione come i missile guidati dal radar, questa è la grossa differenza: non insegue, ma traiettoria di collisone come i missili radar, che vanno davanti al bersaglio. Questo il Sidewinder non lo faceva in quei tempi. Ma ci voleva un computer di tiro moderno come sugli F-102-106 e sui Draken svedesi. Il Phantom con i missili AIM-4: sul Phantom il pilota, navigatore doveva decidere lui di armare i missili, spesso i tempi erano sbagliati e il refrigerante finiva prima del bersaglio perchè la testa era armata troppo presto, così il missile partiva a refrigerante finito e perdeva il bersaglio. Ma Sidewinder non era all aspects.

Modificato da Balzac
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  • 2 settimane dopo...

Il Falcon, nelle varianti D, F e G, aveva un sensore raffreddato di ottime capacità. Era però un missile molto limitato. Troppo piccolo, con una testata insufficiente e priva di spoletta di prossimità. Poteva sopportare solo 23-27 g. La procedura di lancio era lunga e complicata. E non poteva colpire bersagli manovrabili.

 

http://www.aereimilitari.org/Armamenti/AIM-4_Falcon.htm

 

P.S.: credo che nessuno abbia mai detto che i missili all'infrarosso del MiG-25 dispongono anche di guida radar. Il raffreddamento del sensore migliora le capacità di rilevamento, ma il sole si vede eccome !

 

La capacità di sopportare molti g non ha niente a che vedere col sensore impiegato, dipende dal missile. Un AIM-4D Falcon all'infrarosso sopporta 23 g. Un missile Aspide 1A a guida radar, 35 g. Il missile MICA può avere sensore radar o infrarosso e sopporta sempre lo stesso numero di g (50).

 

Se il bersaglio esegue una virata stretta, il missile non può farci proprio nulla. Tenterà, nei limiti di manovra disponibili, di anticipare i movimenti dell'aereo. Il missile ha una velocità di virata molto alta ma un raggio di virata altrettanto elevato.

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/1473-come-si-evade-un-missile/

Modificato da Gian Vito
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Forse ho capito male, avevo capito che il P40 termico aveva anche una testa radar passiva. Il sole si, si vede, ma un postbruciatore acceso emette radiazione IR in uno spettro diverso, questo spettro diverso di radiazioni IR è visto con la testa raffreddata, ecco perchè il missile, che io so, non va più sul sole o sulle nuvole illuminate dal sole. Una fusoliera calda, perchè supersonico, fa lo stesso. (Anche in bisonico la fusoliera può iniziare a scaldarsi). Le molte G non interessano il sensore impiegato, ma io parlavo generalmente di percorso del missile per dire che, anche se oggi credo che sia diverso, i missili termici un tempo inseguivano solo, quindi non può anticipare i movimenti dell'aereo, perchè questo significa andare da un percorso di inseguimento a uno di collisione e questo i missili termici come il Sidewinder non lo facevano, invece l'aim4 si perchè il computer gli inseriva i dati del bersaglio prima del lancio e il missile aveva la possibilità di andare sul punto di collisione con il suo bersaglio calcolato in un'area probabile davanti al bersaglio come un missile a guida radar. I missili IR come il Sidewinder di quel tempo invece dovevano inseguire, quindi stare dietro e come hai detto se il bersaglio vira stretto il missile può perdere il bersagli alla fine del percorso. Oggi non so, ma sicuramente il missile termico può anticipare i movimenti dell bersaglio, quindi andare dall'inseguimento alla collisione.

Spoletta senza prossimità perchè non soltatanto il missile doveva entrare nella baia del'F-106, ma anche perchè il Tu-16 o il B52 o il Tu-95 sono aerei robustissimi e hanno molto più di un solo motore. L'esplosione di prossimità di forma varia, può danneggiare un grosso aereo con shrapnel, ma può non abbatterlo. Un bombardiere deve essere abbattuto completamente, perchè se lui continua, può arrivare dove lancia la sua arma nucleare. Così la testa di prossimità è pericolosa perchè fa danni, ma può non abbattere se non è grande, no, necessita una testa a impatto questo perchè il missile prima entra dentro l'aereo nemico poi quando entrano anche le ali del missile lui esplode dentro l'aereo nemico. Questo non è bello da scrivere, perchè è la realtà terribile di una guerra, ma è questo che succede contro un bombardiere nemico, ecco perchè ECM e ECCM e missili IR che non sono disturbati da ECM, e, oggi, stealth sui bombardieri e altro...

Il computer del 106 era ottimo, i missili aim-4 molto buoni, l'aim-4G termico non si conoscono bersagli perduti (con l'F106, non con il Phantom). L'AIM26A invece aveva una testa esplosiva di prossimità a continuous rod, un fascio di barre continue che si allarga come un anello continuo quando esplode, ma era una testa più grande dell'AIM-4 e era sull'F- 102 in solo due missili, perchè era più grande.

Modificato da Balzac
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Si e no. Il sole ha un picco di emissività nel visibile (giallo), ma emette sull’intero spettro elettromagnetico. I missili all’infrarosso “all aspect” possono “vedere” non solo il calore emesso dal velivolo per attrito aerodinamico ma anche il riflesso del sole sul tettuccio.

 

 

http://www.aereimilitari.org/Approfondimenti/DocumentiTecnici/Contromisure-Infrarosso.htm

 

 

Un missile a guida radar si dirige sul punto “futuro”, ricevendo aggiornamenti continui sulla posizione del bersaglio dal radar di controllo del fuoco.

 

 

Un missile “all aspect” all’infrarosso, tranne pochi casi recenti, no. E’ lancia e dimentica (fire and forget). Può attaccare in rotta di collisione se lanciato frontalmente, altrimenti segue soltanto il calore. Il punto di impatto, sui modelli più recenti, è calcolato alcuni metri avanti per colpire il punto più vulnerabile.

 

 

Per vedere un postbruciatore basta un sensore infrarosso al solfuro di piombo (PbS) non raffreddato.

 

 

Il raffreddamento serve a rendere visibili le parti “tiepide”, su lunghezze d’onda più lunghe, sempre nell’infrarosso. I primi missili a sensore raffreddato, come l’AIM-4G o il Red Top, teoricamente potevano “puntare” sul riflesso del sole sull’aereo o sui bordi delle ali dei bombardieri in volo a Mach 2. In realtà erano più efficaci nell’attacco laterale (side aspect).

 

 

Il Falcon è stato troppo criticato, sugli F-106 ha dato buoni risultati nelle esercitazioni. Ma la mancanza della spoletta, pur con alcune giustificazioni, era un errore evidente. Solo con l’AIM-4H, finalmente, si è installata una spoletta laser e una testata più pesante: troppo tardi.

 

 

L’AIM-26A aveva una testata nucleare. L’AIM-26B aveva, invece, una testata convenzionale. Alcune fonti dicono a frammentazione da 18 kg, altre invece parlano di “continuous rod” da 22 kg. E’ stato esportato come HM-55 in Svizzera ed RB-27 in Svezia, dove è stato ripetutamente aggiornato, diventando il migliore dei Falcon (escludendo l’AIM-47).

 

 

http://www.aereimilitari.org/forum/topic/12354-aim-26/

 

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