Dominus Inviato 21 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 21 Febbraio 2009 L'aster block2 è un progetto di MBDA e quindi non francese. MBDA France= Francese, non fingiamo che la multinazionale del missile sia una vera società. Oggi gli States possono minacciare, in determinati tavoli, di negare l'ombrello atomico, richiamando le nazioni a più miti consigli quando non allineate. Se Washington decide che quello non è un obiettivo strategic,o non lo difende, se il paese che ha bisogno della difesa non gli sta simpatico non gli dà i missili o interrompe il supporto Ma quando mai è successo? Non sò se ti risulta ma c'è una cosa che si chiama NATO e noi ci siamo dentro. Non si parla di tattica (uso questo sistema che è migliore di quello, gli ACBM sono più fighi degli ASTER, lancio quello e non lancio quell'altro) ma di strategia, e di quella molto, molto ad alto livello. Scusa ma se ci compriamo un sistema americano o l'aster che differenza fa? Sempre l'AMI lo gestisce, e di certo gli americani non hanno un grosso bottone rosso con il quale, con le intenzioni malefiche che da sempre li connotano, possono inabilitare il sistema e lasciarci in mutande. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 21 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 21 Febbraio 2009 e di certo gli americani non hanno un grosso bottone rosso con il quale, con le intenzioni malefiche che da sempre li connotano, possono inabilitare il sistema e lasciarci in mutande. l'ordignuo fine di moundo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Little_Bird Inviato 22 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 22 Febbraio 2009 Scusa ma se ci compriamo un sistema americano o l'aster che differenza fa?Sempre l'AMI lo gestisce, e di certo gli americani non hanno un grosso bottone rosso con il quale, con le intenzioni malefiche che da sempre li connotano, possono inabilitare il sistema e lasciarci in mutande. La diferenza è che OGGI avremmo quasi operativo il Sampt/T con Aster30 block1 (con limitate capacità antibalistiche), che avremmo risparmiato un bel pò di soldi e che con calma avremmo potuto partecipare allo sviluppo dell'Aster30 block2, senza contare tutta la sinergia che si avrebbe avuto avendo lo stesso sistema missilistico (Aster30 block 1/1+) sia per l'EI, per la MM che per l'AMI, almeno fino al 2020. Il tutto acresciuto che come già detto l'Aster30 block2 ovvre capacità ben maggiori del Meads. Little intendo che gli Americani hanno esperienza con sistemi ABM da cinquant'anni, ci hanno investito un mare di soldi, hanno già avuto impieghi operativi e i loro sistemi sono fatti per andare a fare la guerra il giorno dopo l'entrata in servizio, stessa cosa, al di là delle specifiche tecniche e delle schede, non posso dire di un sistema francese. Questo è un discorso che, almeno personalmente, proprio non concepisco. Se dovremmo ragionare così sempre, l'industria italiana della difesa oggi non esisterebbe, e staremmo messi peggio della Spagna in campo di sistemi militari e dipendendi al 101% dagli USA. Ovviamente è una cosa fuori dal mondo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 22 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 22 Febbraio 2009 Beh però è un discorso sensato, l'industria della difesa Italiana vive delle eccellenze, come il 76 navale, ma negli altri settori, specie quelli più complessi, la mancanza di know-how si fa sentire e non ci permette di sviluppare mezzi al pari di chi questo ce l'ha. Per esempio ti posso citare il carro Ariete al confronto di mezzi Tedeschi o Americani, oppure l'impossibilità di costruire un motore aereonautico nazionale. Si da il caso che la difesa antibalistica è uno dei settori più complessi in assoluto e che in america per arrivare dove sono sono passati per i miliardi su miliardi spesi per la SDI, bastanti da soli a coprire non il bilancio della difesa Italiano e Francese ma più del PIL dei due paesi, oltre che una miriade di programmi precedenti, è dagli anni '50 che ci lavorano, e successivi, hanno già in linea THAAD e SM-3, hanno testato gli EKV e il PAC-3, progettato i nuovi missili navali ecc, senza contare le prove "on the field" contro attacchi balistici Iracheni che hanno ridefinito le tattiche, mentre in Europa il know-how a riguardo è pari a zero. Ora se permetti mi fido più di un prodotto americano, per altro già progettato, rispetto ad una chimera francese di cui ancora, all'atto pratico, non si sa nulla. E credo che le minacce che vanno concretizzandosi consiglino di avere in linea il più presto possibile questo sistema invece che continuare ad attendere, al 99,9% dei casi non accadrà niente, ma non si sa mai. Non dimentichiamo che siamo l'unico paese europeo ad essere stato attaccato con missili balistici dal dopoguerra Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Little_Bird Inviato 22 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 22 Febbraio 2009 E in parte sono anche d'accordo, ma se non si inizia in un settore non si raggiungerà mai una capacità minima di sviluppo indipendente nazionale (o meglio, europeo). Abbiamo dimostrato che i missili antiaerei/antimissile li sappiamo fare (Aster 15/30), perchè non fare un altro passo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Little_Bird Inviato 4 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Marzo 2009 (modificato) A quanto pare il block2 potrà intercettare missili balistici di 3.000km di raggio, praticamente sarà un sistema molto simile al THAAD Modificato 4 Marzo 2009 da Little_Bird Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Andrea75 Inviato 11 Dicembre 2012 Segnala Condividi Inviato 11 Dicembre 2012 MBDA PRODUCES 1000TH ASTER MISSILE The end of November 2012 marked the achievement of another key milestone in the history of the Aster family of missiles. Not only had all the naval and ground based air and missile defence capabilities been qualified - with the various supplied systems having also entered operational service with their respective domestic and export customers – but significantly, the integration and final assembly of the 1,000th Aster missile was also completed at MBDA’s Selles-Saint-Denis R&D and production facility in the Centre region of France.This significant production milestone is further evidence of both the maturity and the success of the Aster family of air defence missiles developed through a major European cooperative programme led by OCCAR on behalf of France and Italy. Production of Aster started in 2006 at a low rate of five missiles per month. In 2008 this increased to a medium rate of 15 per month. Since 2011, full series production of over 20 missiles a month has been successfully achieved to meet customer delivery requirements. This achievement has been made possible thanks to MBDA’s international programme management skills which have served to optimise the involvement of major European defence industry businesses such as Avio, Roxel, Thales, Selex, Sagem and Simmel. To ensure that the highest standards for all the leading-edge technologies involved were maintained as production was ramped up, MBDA introduced and implemented a quality improvement plan across the entire Aster industrial chain. This plan has been implemented since 2008. Ongoing testimony to the success of this initiative has been provided by the results of the last 22 consecutive firings, all of which were fully successful. In addition to providing a clear demonstration of product robustness, these firings have also provided evidence of Aster’s operational flexibility and its unique capabilities with regard to the interception of more challenging current threats, such as those posed by ballistic and supersonic sea-skimming/cruise missiles. Referring to this production milestone, Antoine Bouvier, Chief Executive Officer of MBDA, said: “I am very proud of the way that MBDA has met both the technology and the industrial challenges presented by such a complex programme that involves different system variants and the cooperation of three countries. We are now providing our domestic and export customers with a highly cost-effective operational capability that is second to none. Such an achievement is thanks to MBDA’s global and fully integrated business model as well as to the enlightened programme coordination provided by OCCAR. The continued support of the French and Italian governments has also been extremely influential in ensuring the success story that Aster has now clearly become”. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora