Dominus Inviato 19 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 19 Febbraio 2009 Vedo con piacere che qualcuno ha pienamente compreso il mio discorso riguardo alla differenza tra una patologia (psichiatrica) e una disfunzione di carattere psicologico, quanto alla psicoterapia non ci conterei molto, mentre per quanto riguarda la terapia di supporto farmaceutico è una possibilità, ma non con trattamenti ormonali ma con psicofarmaci in grado di stabilizzarli. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 19 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 19 Febbraio 2009 (modificato) Veramente sono stati concessi gli arresti domiciliari perchè non c'erano i presupposti per la custodia cautelare in carcere. Nelle motivazioni di sentenza, è riportato perché non c'erano i presupposti per la custodia cautelare in carcere, incensurato e di buona famiglia, letteralmente. EDIT: la castrazione chimica la ritengo una grossa idiozia. Come faceva osservare Ritanna Armeni sul Manifesto, il problema degli stupri è culturale, non chimico. La testa della gente non la cambi con l'aspirina e nemmeno col bisturi. Puoi impedire che quello che hai preso oggi faccia altri stupri, ma non puoi impedire a un altro intossicato dalla stessa (sotto)cultura di fare lo stesso. Modificato 19 Febbraio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 19 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 19 Febbraio 2009 (modificato) Nelle motivazioni di sentenza, è riportato perché non c'erano i presupposti per la custodia cautelare in carcere, incensurato e di buona famiglia, letteralmente. Non c'è pericolo di fuga, non c'è pericolo di inquinamento delle prove, non c'è pericolo di reiterazione del reato (sono i c.d. periculum libertatis che assieme al fumus commissi delicti determinano l'esigenza cautelare)....per quale ragione dovrebbe stare in galera?! Modificato 19 Febbraio 2009 da paperinik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Non c'è pericolo di fuga, non c'è pericolo di inquinamento delle prove, non c'è pericolo di reiterazione del reato (sono i c.d. periculum libertatis che assieme al fumus commissi delicti determinano l'esigenza cautelare)....per quale ragione dovrebbe stare in galera?! Certo, è italiano... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 20 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Certo, è italiano... Mentre non era affatto italiano chi dovendo essere espulso dall'Italia e temporaneamente internato per misura di sicurezza è stato invece improvvidamente rimesso in libertà da un brillante giudice di Bologna....il resto della storia lo sapete (incluso la parte in cui una ragazzina di 14 ani viene violentata). La risposta "certo è italiano" è proprio terra terra.... La misura detentiva della custodia cautelare in carcere si applica quando nessuna altra misura è idonea a tutelare le esigenze cautelari, se gli arresti domiciliari sono ritenuti adeguati per quale motivo negarli?! Poi non vorrei essere frainteso: per me castrazione chimica pure per lui...e poi stesse a casa o dove gli pare. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Mentre non era affatto italiano chi dovendo essere espulso dall'Italia e temporaneamente internato per misura di sicurezza è stato invece improvvidamente rimesso in libertà da un brillante giudice di Bologna....il resto della storia lo sapete (incluso la parte in cui una ragazzina di 14 ani viene violentata). La risposta "certo è italiano" è proprio terra terra.... La misura detentiva della custodia cautelare in carcere si applica quando nessuna altra misura è idonea a tutelare le esigenze cautelari, se gli arresti domiciliari sono ritenuti adeguati per quale motivo negarli?! Poi non vorrei essere frainteso: per me castrazione chimica pure per lui...e poi stesse a casa o dove gli pare. Se l'operato dei giudici si deve rispettare quando mandano a casa un bastardo italiano, perché di buona famiglia, altrettanto si deve fare quando annullano una sentenza di espulsione. C'è un organo di controllo della magistratura, veda lui se è il caso di censurare il giudice o meno. Per la castrazione chimica ho già espresso il mio parere, ma lo rinnovo: è un'idiozia che serve solo a dare il contentino al popolo bue. Al di là del fatto che ci sono perfino pareri discordi sulla sua efficacia (alcuni sostengono che non faccia proprio nulla), ma se vuoi fare del male alle persone, ti riesce bene anche se gli organi sessuali te li hanno rimossi con una tenaglia arroventata sul fuoco, quello della violenza sulle persone è un fatto culturale, non anatomico. E vi rimando a leggere il bell'articolo (cosa rara, perché ultimamente fa un po' schifo anche lei, quanto a opinioni) di Ritanna Armeni sul Manifesto. Modificato 20 Febbraio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 20 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Castrazione fisica è pena ben diversa da castrazione chimica...la prima è retaggio del medioevo, la seconda no. Solo una parte degli stupratori agisce per far del male alla sua vittima, gli altri agiscono per impossibilità a reprimere la pulsione sessuale. Per questi ultimi la castrazione chimica sarebbe misura più che adeguata. Ricordo ancor una volta che per molti esperti che affermano l'inutilità della castrazione chimica, ve ne sono altrettanti che ne sostengono la bontà... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Castrazione fisica è pena ben diversa da castrazione chimica...la prima è retaggio del medioevo, la seconda no. Solo una parte degli stupratori agisce per far del male alla sua vittima, gli altri agiscono per impossibilità a reprimere la pulsione sessuale. Per questi ultimi la castrazione chimica sarebbe misura più che adeguata. Ricordo ancor una volta che per molti esperti che affermano l'inutilità della castrazione chimica, ve ne sono altrettanti che ne sostengono la bontà... Non ci sono statistiche, quindi ognuno può dire quello che gli pare (senza dimenticare che le cifre uno le rivolta come gli pare, come si faceva anni fa coi dati sui permessi ai detenuti). Ma se parliamo di romeni (pare che gli stupri li facciano solo loro, ormai, in Italia), non possiamo esimerci dal notare, e per questo vi rimando all'articolo del Manifesto, come essi siano frutto di una (sotto)cultura che nega ogni rispetto alla donna. Con le aspirine non lo si cura, e nemmeno con le tenaglie dell'inquisizione; dovrebbe piuttosto farci riflettere il fatto che in questi Paesi (Romania e altro) dove pure le pene sono più severe che in Italia, paradossalmente la quantità di stupri e di violenze in genere è più elevata che in Italia, fermo restando che da noi rimane sconosciuta la quantità di violenze domestiche, spesso perpetrate da rispettabili e probi cittadini. Oltre tutto, un'azione culturale, permetterebbe di prevenire, che è sempre meglio che punire (anche perché quando ti hanno violentato è ben magra consolazione sapere che i tuoi aguzzini pagheranno, la dignità non te la rende il patibolo, quella poveretta, qualunque poveretta, italiana o straniera, porterà i segni di quello che ha subito, nel fisico e, soprattutto, nella psiche, per anni). E se questo discorso serve a tacciarmi di comunista (è già successo), be', pazienza, pare destino. EDIT: attenzione, il mio non è il piagnisteo catto-comunista del "poverini è la loro cultura, bisogna capirli", no, chi lo fa va punito e anche severamente. Ma la legge deve agire in maniera intelligente, altrimenti il problema non si risolve. In Italia vivono sicuramente più di mezzo milione di romeni (la caritas parla di un milione, ma solo perché sperano di prendere soldi per l'assistenza dal governo), quindi con certi problemi siamo costretti a fare i conti: anche quelli che lavorano onestamente, e sono la maggioranza, provengono comunque da una cultura che non mi va di definire "simpatica", basta vedere una chiesa romena, le donne da una parte coperte come le musulmane, gli uomini dall'altra... Questa gente ha qualcosa che non va nella loro cultura, non negli ormoni. Modificato 20 Febbraio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Paladin Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Scusa se mi permetto di contraddirti intruder ma: In tema di misure cautelari vige il principio tassativo della GRADUALITA' delle stesse; come ha già correttamente scritto paperinik devono ricorrere tre presupposti per poter applicare una misura cautelare e sono: 1)pericolo di reiterazione del reato; 2)pericolo di fuga; 3)pericolo di inquinamento delle prove. In base alla maggiore o minore intensità del pericolo il giudice applica una misura più o meno restrittiva della libertà personale dell'indagato. In quel caso, il pericolo di reiterazione del reato era NULLO perchè il ragazzo si era costituito SPONTANEAMENTE e questo implica pentimento quindi 0 possibilità di reiterazione; Il pericolo di fuga molto basso perchè da capodanno alla data della sua confessione era passato più di un mese quindi se un soggetto non scappa in un mese non si vede perchè debba scappare dopo che ha confessato; Il rischio di inquinamento delle prove nel reato di violenza carnale è sempre molto basso proprio per la natura del reato stesso. Le prove infatti, testimonianza della vittima e di eventuali testimoni ed accertamenti scientifici (DNA sul liquido seminale) vengono acquisite entro brevissimo tempo dalla commissione del reato e difficilmente, quindi, sono inquinabili. Ora il Giudice è OBBLIGATO a valutare tutti questi elementi e a disporre di conseguenza una misura ADEGUATA e non SPROPORZIONATA. La prima misura per intensità è la custodia cautelare in carcere, la seconda gli arresti domiciliari. Di conseguenza se non puoi disporre la prima perchè troppo limitativa, disponi la seconda. E così è stato correttamente fatto, secondo me. Poi possiamo discutere sui presupposti e su tutto quello che ti pare come del resto stavate già facendo, ma la decisione del Giudice, tecnicamente, è ineccepibile. Modificato 20 Febbraio 2009 da Paladin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Scusa se mi permetto di contraddirti intruder ma: In tema di misure cautelari vige il principio tassativo della GRADUALITA' delle stesse; come ha già correttamente scritto paperinik devono ricorrere tre presupposti per poter applicare una misura cautelare e sono: 1)pericolo di reiterazione del reato; 2)pericolo di fuga; 3)pericolo di inquinamento delle prove. In base alla maggiore o minore intensità del pericolo il giudice applica una misura più o meno restrittiva della libertà personale dell'indagato. In quel caso, il pericolo di reiterazione del reato era NULLO perchè il ragazzo si era costituito SPONTANEAMENTE e questo implica pentimento quindi 0 possibilità di reiterazione; Il pericolo di fuga molto basso perchè da capodanno alla data della sua confessione era passato più di un mese quindi se un soggetto non scappa in un mese non si vede perchè debba scappare dopo che ha confessato; Il rischio di inquinamento delle prove nel reato di violenza carnale è sempre molto basso proprio per la natura del reato stesso. Le prove infatti, testimonianza della vittima e di eventuali testimoni ed accertamenti scientifici (DNA sul liquido seminale) vengono acquisite entro brevissimo tempo dalla commissione del reato e difficilmente, quindi, sono inquinabili. Ora il Giudice è OBBLIGATO a valutare tutti questi elementi e a disporre di conseguenza una misura ADEGUATA e non ESAGERATA. La prima misura per intensità è la custodia cautelare in carcere, la seconda gli arresti domiciliari. Di conseguenza se non puoi disporre la prima perchè troppo limitativa, disponi la seconda. E così è stato correttamente fatto, secondo me. Poi possiamo discutere sui presupposti e su tutto quello che ti pare come del resto stavate già facendo, ma la decisione del Giudice, tecnicamente, è ineccepibile. Noi non stiamo discutendo della decisione del giudice, che comunque è stata motivata in maniera indecente, ma di un altro fatto, e qui vorrei mi rispondesse sì o no, senza se e senza ma: se un romeno regolarmente residente in Italia, con permesso di soggiorno e tutto il resto, domani violenta un'italiana e viene mandato agli arresti domiciliari perché ci stanno tutti i presupposti di cui sopra, sareste contenti, stareste qui a giustificare la decisione del giudice come ineccepibile? Modificato 20 Febbraio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Paladin Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Per me non cambia assolutamente niente se quello è romeno, polacco, palestinese, statunitense, francese o inglese. Se ci sono gli stessi presupposti, la decisione deve essere la stessa. Io nella Giustizia non come concetto assoluto ma come Istituzione ci credo, e ci ho a che fare tutti i giorni, per l'attività che svolgo. Quindi la risposta senza se e senza ma è SI, avrei scritto le stesse considerazioni di cui sopra. DA CDM VIA LIBERA A DECRETO 'ANTI-STUPRI'ROMA - Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legge contenente misure urgenti in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale. Lo si apprende da fonti governative. Tra le misure del decreto legge in materia di sicurezza e contrasto alla violenza sessuale, approvato dal Consiglio dei ministri, è presente anche una norma che consente ai sindaci di avvalersi di associazioni di cittadini non armati, in coordinamento con i prefetti. RONDE CON EX APPARTENENTI FORZE ORDINE Gli ex appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate avranno un ruolo "prevalente" nelle ronde di cittadini. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Ignazio La Russa lasciando palazzo Chigi al termine della discussione in consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto anti-stupri. La Russa ha poi sottolineato che la proposta di dare agli ex appartenenti ai corpi di polizia e ai militari un ruolo "rilevante" nelle ronde è stata portata al tavolo da An e, al termine della discussione, condivisa da tutto il Consiglio dei ministri. Modificato 20 Febbraio 2009 da Paladin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Bene, questa è la TUA opinione, ma quella degli altri? Soprattutto, alla luce dei fatti, non delle chiacchiere che facciamo qua sopra, quale sarebbe? Sulle ronde faccio solo una piccola osservazione: invece di mandare i pensionati, calciassero (letteralmente) fuori dagli uffici tutti gli imboscati delle varie forze di polizia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
picpus Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 ... calciassero (letteralmente) fuori dagli uffici tutti gli imboscati delle varie forze di polizia. Non posso che quotare! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GreenPhoenix Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 non so se vi interessa, ai fini della discussione, ma ho trovato per caso dati della pubblicazione "immigrazione e sicurezza in italia" edita da Il Mulino, su dati del ministero dell'Interno si tratta di statistiche, quindi passibili di ogni sorta di modifica, di interpretazione e manipolazione, ma se rispettano anche solo in parte la realtà io sinceramente mi fermerei a pensarci sopra NOTA le presenti statistiche non tirano in ballo le casistiche di violenza da parte di italiani, ma mettono in evidenza una crescita dell'emergenza a livelli preoccupanti (non stò dicendo che gli immigrati siano i soli artefici delle violenze sessuali, solo vorrei mettere in luce -sempre che i dati siano corretti- la crescita del fenomeno in pochi anni) Stranieri denunciati per violenze sessuali: 1989: 9% 2009: 40% Le nazionalità (la prima cifra rappresenta le denunce 2004, la seconda le denunce 2007) Romeni (170 - 447) -aumentato di quasi tre volte in pochi anni Marocchini (243 - 296) Albanesi (127 - 153) Tunisini (80 - 121) Peruviani (22 - 40) Equadoregni (30 -35) Indiani (25 -42) Algerini (23 -19) -unico caso di decrescita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) ROMA - Non più del 10% degli stupri commessi in Italia sono attribuibili a stranieri. Lo stima l'Istat. Secondo l'istituto di statistica, il 69% degli stupri sono opera di partner, mariti o fidanzati; solo il 6% sono opera di estranei. Se anche considerasse che di questi autori estranei il 50% sono immigrati, si arriverebbe al 3% degli stupri, ha sottolineato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat. http://www.corriere.it/cronache/07_dicembr...3ba99c53b.shtml degli oltre un milione di romeni in Italia, solo uno su 3.355 commette uno stupro, cioé circa lo 0,03%, rispetto allo 0,4% tra gli albanesi e lo 0,53% tra i marocchini http://www.ansa.it/opencms/export/site/not..._899972967.html Modificato 20 Febbraio 2009 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Prime Mover Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Secondo l'Istat, soltanto il 7,4% delle donne che ha subito una violenza tentata o consumata nel corso della vita ha denunciato il fatto (9,3% negli ultimi tre anni) Vorrei tanto sapere da quali valori viene estrapolato questo dato. Se il 92,6% (il 90,7% negli ultimi tre anni) delle donne non denuncia, come fa l'Istat o chi per lui a venirlo a sapere? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Vorrei tanto sapere da quali valori viene estrapolato questo dato.Se il 92,6% (il 90,7% negli ultimi tre anni) delle donne non denuncia, come fa l'Istat o chi per lui a venirlo a sapere? Questo lo devi chiedere all'istat, ed è la dimostrazione della fallacità o della pretestuosità di pubblicare cifre a carico o a discarico. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Prime Mover Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Questo lo devi chiedere all'istat, ed è la dimostrazione della fallacità o della pretestuosità di pubblicare cifre a carico o a discarico. appunto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 20 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Beh, il dato della violenza o aggressione sessuale non viene rilevato esclusivamente dal numero di denuncie sporte. Fanno testo anche le esperienze reccolte nei consultori, i referti stilati nella sale di pronto soccorso, i sondaggi anonimi....etc. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Prime Mover Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Beh, il dato della violenza o aggressione sessuale non viene rilevato esclusivamente dal numero di denuncie sporte. Fanno testo anche le esperienze reccolte nei consultori, i referti stilati nella sale di pronto soccorso, i sondaggi anonimi....etc. se non ricordo male (ma può darsi che sbaglio) per le violenze sessuali refertate in pronti soccorsi et similia parte la denuncia d'ufficio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 20 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 se non ricordo male (ma può darsi che sbaglio) per le violenze sessuali refertate in pronti soccorsi et similia parte la denuncia d'ufficio. il referto è un atto obbligato da parte della autorità che prestano assistenza sanitaria. Il problema è che poi se il PM o la Polizia Giudiziaria di fronte alla reticenza della vittima non trova elementi sufficenti a supporto dell'ipotesi di reato dovrà necessariamente archiviare. Purtroppo per il reato di stupro non basta un attestato medico che racconti di un rapporto violento...serve che la vittima dichiari la sua mancata volontà ad avere quel rapporto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Prime Mover Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 il referto è un atto obbligato da parte della autorità che prestano assistenza sanitaria. Il problema è che poi se il PM o la Polizia Giudiziaria di fronte alla reticenza della vittima non trova elementi sufficenti a supporto dell'ipotesi di reato dovrà necessariamente archiviare. Purtroppo per il reato di stupro non basta un attestato medico che racconti di un rapporto violento...serve che la vittima dichiari la sua mancata volontà ad avere quel rapporto. Capito... quindi, potrebbe anche essere (per un attimo voglio fare "l'avvocato del diavolo") un rapporto "violento" ma consenziente da entrambe le parti (per capirci, sado-maso)... o no? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 Capito... quindi, potrebbe anche essere (per un attimo voglio fare "l'avvocato del diavolo") un rapporto "violento" ma consenziente da entrambe le parti (per capirci, sado-maso)... o no? Questo vale anche per chi magari lamenta una rapina, era SM e s'è fatto menare poi ha cambiato idea. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Leviathan Inviato 20 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 20 Febbraio 2009 (modificato) Voglio vedere l'efficacia reale di queste ronde di cittadini sul piccolo crimine e gli stupri, sperando che questi volontari non si facciano male sul campo. Modificato 20 Febbraio 2009 da Leviathan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Tuccio14 Inviato 21 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 21 Febbraio 2009 Voglio vedere l'efficacia reale di queste ronde di cittadini sul piccolo crimine e gli stupri, sperando che questi volontari non si facciano male sul campo. O non abusino del loro piccolo potere. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora