Ospite intruder Inviato 10 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 10 Febbraio 2009 Interessantissimo, grazie per l'ottimo contributo. Ho visto in giro, mi pare su RID, un eccellente articolo sui radar tedeschi WWII, se lo pesco ne faccio un riassunto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
John Plaster Inviato 13 Febbraio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 13 Febbraio 2009 Grazie Intruder, ho trovato questa pagina in cui c'è una descrizione con maggiori dettagli storici di alcuni sistemi di navigazione e radar nazisti; alla fine si parla anche un'operazione inglese coronata dal successo ("Operation Biting"), contro una stazione radar nazista in suolo francese per trafugare informazioni e componenti del Würzburg. C'è anche qualche accenno alla tecnologia radar giapponese. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 14 Febbraio 2009 Segnala Condividi Inviato 14 Febbraio 2009 Interessantissimo, se non altro per i radar giapponesi dei quali sapevo veramente molto poco. Grazie per la segnalazione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 8 Marzo 2009 Segnala Condividi Inviato 8 Marzo 2009 BMW Flugschnittel Feuerball - Mine antiaeree radioguidate/Dispositivi anti-radar autoguidati Il primo prototipo funzionante, Flakmine V-7, conosciuto come Feuerball, sviluppato dall' ing. Miethe presso la BMW era un'arma antiaerea guidata da un sistema radar, spinto da un complesso di 8 pale, su quattro delle quali erano installati i pulsogetti Pabst, ed era in grado di portare cariche esplosive da 250 a 500 kg. Secondo altre fonti, nell'autunno del 1944, a Oberammergau, nella Baviera alpina, un centro sperimentale della Luftwaffe, l'O.B.F., aveva ultimato una serie di ricerche su delle apparecchiature elettriche capaci di interferire sul funzionamento dei motori fino ad un massimo di 30 metri di distanza, mediante la produzione di intensi campi elettromagnetici. Mettendo in avaria il circuito d'accensione dei motori di un aereo, se ne sarebbe provocata la caduta. Nel frattempo come sottoprodotto di immediato impiego bellico di queste ricerche, un altro centro, gestito combinatamente dal ministero Speer e dallo Stato Maggiore Tecnico SS, aveva adattato l'idea del radio-disturbo di prossimità alla interferenza sulle assai più delicate, e quindi più vulnerabili, apparecchiature elettroniche dei caccia notturni alleati. L'arma che ne derivò rotonda e mossa da uno speciale motore a reazione, generava un vasto alone di fiamme molto luminose. Perciò era stata chiamata Feuerball; non portava ne armi ne pilota, era radiocomandata all'atto del decollo, inseguiva poi automaticamente i velivoli nemici attratta dalle loro fiamme di scarico accostandoli, senza collidere, quanto bastava per mettere in crisi le loro apparecchiature radar. Il fiammeggiante alone periferico era ottenuto con una combustione molto ricca, e degli additivi chimici diselettrizzanti, ionizzando intensamente l'atmosfera nelle adiacenze dell'aeroplano, generalmente in corrispondenza delle estremità alari o degli impennaggi, assoggettavano il radar di bordo H.2.S. all'azione dei potenti campi elettrostatici ed elettromagnetici pulsanti, generati questi ultimi da grandi radio-valvole "Klistron" catafratte e recanti una speciale protezione sia anti-urto sia anti-calore. Il progetto del Feuerball venne realizzato dapprima presso gli stabilimenti aeronautici di Wiener Neustadt, col concorso del Flugfunk Forschunganstalt (F.F.O.) di Oberpfaffenhoffen per quanto concerneva la radioguida del mezzo. Quando i russi incominciarono a premere in direzione dell'Austria, la costruzione dei primi Feuerball venne continuata da alcune officine incavernate nello Schwarzwald, che lavoravano alle dipendenze degli stabilimenti Zeppelin Werke. I tubi-"Klistron" vennero forniti dalla sezione del Forschunganstalt der Deutschen Reichpost (F.D.R.P.) di Aach B. Radolfzell, sul lago di Costanza, e in seguito anche da quella di Gehlberg Ho trovato questo schema di una Feuerball. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
John Plaster Inviato 31 Luglio 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 31 Luglio 2009 (modificato) Qualche informazione in più sul Fliegerfaust, un'arma che mi ha particolarmente incuriosito... Fliegerfaust/Luftfaust Il Fliegerfaust/Luftfaust (pugno volante) fu un interessante progetto tedesco degli ultimi anni di guerra volto alla realizzazione di un lanciarazzi multiplo portatile antiaereo a corto raggio. Rappresentò in effetti il primo tentativo di costruzione di un sistema MANPAD (MAN-Portable Air-Defense System) perfezionato efficacemente nel dopoguerra con la classe di lancia missili Strela sovietici e Redeye-Stinger americani. Il primo modello, il Luftfaust-A, sviluppato nel 1944 dalla HASAG (Hugo Schneider AG) di Leipzig, era composto da un fascio di 4 tubi caricati dalla parte posteriore, da altrettanti razzi non guidati da 20mm inseriti una apposita clip. La struttura del razzo era abbastanza rude: la testata esplosiva, composta da una convenzionale granata da 20mm pesante 90g e caricata con 19g di esplosivo, era inserita in un tubo di acciaio riempito con il propellente necessario alla propulsione e dotato di accenditore elettrico; i razzi erano sparati in una singola salva, e la loro stabilizzazione durante il volo, alla velocità massima di 380m/s, era assicurata dalla rotazione attorno ai propri assi consentita dalla angolatura degli ugelli di scarico. Dai successivi test si constatarono prestazioni complessivamente insoddisfacenti, in particolare relative alla scarsa precisione data l’eccessiva dispersione dei colpi sul bersaglio. Si cercò di limitare questo problema, con la successiva versione, il Luftfaust-B incrementando il numero di tubi a 9. La procedura di lancio era ora suddivisa in due fasi consecutive: con la prima salva, venivano lanciati 4 razzi, mentre i rimanenti 5 venivano sparati dopo circa 0,1s prevenendo in tal modo il rischio di pericolose interferenze fra i razzi durante il volo e danni causati dai fumi di scarico sui missili stessi. Luftfaust-B: da notare il mirino metallico sulla parte superiore, il caricatore a clip, e la caratteristica borsa portamunizioni cilindrica a tracolla. Struttura di un razzo da 20mm L’arma così composta, pesante 6,5kg per un lunghezza di 150cm, aveva una gittata massima di circa 1800m ma era efficace entro 500m, distanza alla quale i razzi sparati erano in grado di saturare un ipotetico bersaglio circolare di 60m di diametro. Dal Luftfaust-B fu successivamente sviluppato un prototipo di lanciarazzi calibro 30mm, il Fliegerfaust: era composto da 6 tubi atti a lanciare razzi caricati con le stesse granate da 330g con 75g di esplosivo dei cannoni MK-108. Tra tutte questi modelli solamente il Luftfaust-B fu l’unico destinato all’impiego operativo: venne infatti stipulato un contratto per la fornitura di una fin troppo ottimistica quantità di 10000 pezzi corredato da 4mln di munizioni; la produzione iniziò nel febbraio 1945 ma entro la fine della guerra solamente pochi lanciarazzi, forse un’ottantina, furono effettivamente disponibili ed forse utilizzate in combattimento. Non si hanno comunque significative evidenze che ciò sia avvenuto. Una misteriosa foto di due Luftfaust abbandonati tra le macerie in una strada di Berlino (esattamente davanti a quest'hotel) L'dea del lanciarazzi multiplo è stata ripresa dagli USA negli anni '70 con lo sviluppo dell'imponente lanciarazzi quadruplo M-202: sebbene si ufficialmente ancora in dotazione all' US Army, non ha mai avuto un'effettivo impiego militare (più che altro "hollywoodiano" ), preferendo i più convenzionali e pratici lanciarazzi monocolpo. Video Fliegerfaust/Luftfaust Fonti: http://en.wikipedia.org/wiki/Fliegerfaust http://forum.axishistory.com/viewtopic.php?t=23884 http://www.tanarmy.com/index/weapons/ww2we.../luftfaust.html http://www.geocities.com/Augusta/8172/panzerfaust2.htm Modificato 31 Luglio 2009 da John Plaster Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
motogio Inviato 11 Agosto 2009 Segnala Condividi Inviato 11 Agosto 2009 (modificato) Horten Ho IX - Ho 229 "Hitler's stealth fighter" Ovvero il primo aereo "Stealth" Sull' Horten HO 229 (o anche erroneamente chiamato "Gotha GO 229) non mi dilungo troppo in quanto è già stato trattato in diversi post (ad esempio:Progetto Junkers della WWII/ "L'Evoluzione dell'ala volante" / Cos'è ?) Segnalo solo un interessante test eseguito per il "National Geographic" atto a stabilire se il HO 229 era un aereo Stealth. In poche parole hanno ricostruito un HO 229 utilizzando il materiale dell'epoca e lo hanno verniciato con una vernice a base di graffite e polvere di legno, come previsto nel progetto originale grazie ad un intuizione di Reimar Horten (aveva ipotizzato che le onde elettromagnetiche venissero assorbite da quella "miscela" e, in combinazione con il disegno arrotondato, lo avrebbe reso quasi invisibile al radar). Qui il modello in scala naturale dell' Horten HO 229: Il risultato dei test ha dimostrato che non era un vero aereo "Stealth" ma che comunque sarebbe stato sufficentemente invisibile ai radar da permettergli di avvicinarsi a Londra abbastanza per non farsi intercettare e di dileguarsi indisturbato grazie alla sua velocità. Per la precisione la sua sagoma sarebbe apparsa sui radar 8 min prima di raggiungere la costa Inglese rendendo vano un intercettamento eseguito con gli Spitfires. Qui i link del "National Geographic": hitler's stealth fighter e qui un articolo del "Daily Mail": "Hitler's stealth bomber: How the Nazis were first to design a plane to beat radar Buona visione Ps. guardate i video ne vale la pena Modificato 12 Agosto 2009 da motogio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vonparrish Inviato 12 Agosto 2009 Segnala Condividi Inviato 12 Agosto 2009 Horten Ho IX - Ho 229 "Hitler's stealth fighter" Ovvero il primo aereo "Stealth" Sull' Horten HO 229 (o anche erroneamente chiamato "Gotha GO 229) non mi dilungo troppo in quanto è già stato trattato in diversi post (ad esempio:Progetto Junkers della WWII/ "L'Evoluzione dell'ala volante" / Cos'è ?) Segnalo solo un interessante test eseguito per il "National Geographic" atto a stabilire se il HO 229 era un aereo Stealth. In poche parole hanno ricostruito un HO 229 utilizzando il materiale dell'epoca e lo hanno verniciato con una vernice a base di graffite e polvere di legno, come previsto nel progetto originale grazie ad un intuizione di Reimar Horten (aveva ipotizzato che le onde elettromagnetiche venissero assorbite da quella "miscela" e, in combinazione con il disegno arrotondato, lo avrebbe reso quasi invisibile al radar). Qui il modello in scala naturale dell' Horten HO 229: Il risultato dei test ha dimostrato che non era un vero aereo "Stealth" ma che comunque sarebbe stato sufficentemente invisibile ai radar da permettergli di avvicinarsi a Londra abbastanza per non farsi intercettare e di dileguarsi indisturbato grazie alla sua velocità. Per la precisione la sua sagoma sarebbe apparsa sui radar 8 min prima di raggiungere la costa Inglese rendendo vano un intercettamento eseguito con gli Spitfires. Qui i link del "National Geographic": hitler's stealth fighter e qui un articolo del "Daily Mail": "Hitler's stealth bomber: How the Nazis were first to design a plane to beat radar Buona visione Ps. guardate i video ne vale la pena Hanno fatto un gran bel lavoro! Così c'è un esemplare completo in circolazione Comunque anche io ho letto l'articolo del Daily, proprio il giornale su carta: magari facessero degli articoli simili anche in Italia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
komet Inviato 5 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2009 ma dov'è questa replica dell'Ho 229???????????????? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cap.med.cpl. Inviato 6 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2009 un conto è avere un idea, un conto realizzare un prototipo funzionante, un conto realizzare l' idea in migliaia di esemplari funzionanti nelle condizioni belliche. La prova è che la spoletta di prossimità utilissima ad una nazione bombardata fu realizzata dagli americani Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vonparrish Inviato 6 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2009 ma dov'è questa replica dell'Ho 229???????????????? Onestamente non lo so...temo che sia in America Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite Eurofighter Inviato 6 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 6 Settembre 2009 ma dov'è questa replica dell'Ho 229???????????????? è situato al National Air and Space Museum's Paul E. Garber Facility a Suitland, nel Maryland Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MC72 Inviato 8 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 8 Settembre 2009 (modificato) ma dov'è questa replica dell'Ho 229???????????????? D'accordo al programma del National Geographic questa replica volumetrica é stata finanziata dalla National Geographic, costruita dalla ditta Grumman e provata radaricamente nelle installazioni della Forza Aerea Statunitense .......m'ímmagino quindi che questa "replica" é con i suoi propietari. In nessún modo nel Paul E. Garber Facility, che é una vera "Area 51" della preservazione dei piú distinti Originali storici, mai esistiti, quindi nessuna replica!!! ci mancava altro!..............e Si! li stá l'único originale esistente al mondo del Ho.229 ...............e non solo quello. 17 anni fa ho avuto la fortuna di visitarlo, c'é un ambiente misterioso, frizzante e incredibile, molto meglio che qualsiasi museo; Immaginatevi grandi capannoni climatizzati con aerei completamente restaurati ma forse "politicamente incorretti" per una mostra pública, l'Enola Gay dopo la sua visita a Hiroshima; Un impressionante Arado Blitz restaurato come nuovo di zecca o la bomba suicida Ohka-22, e altri importanti pezzi, ma senza spazio nei musei: Fw-190, Komet, Norhtrop N1 Flying Wing, e molti altri piú comuni come un fiammante F4U Corsair..........ma dove nel mondo trovi un Corsair autobiografiato con la firma dello stesso Pappy Boyington nel carrello d'atterragio! (Regalo di Pappy in una sua visita anteriore) Nella visita del Back Stage s´includevano i capannoni di restauro dove si procedeva sugli aerei previamente selezionati per il lunghissimo processo, cominciando per smontarli completamente fino al piú piccolo bullone, e riparare ogni tubo cavo, lamiera, vetro e facendo l'inventario di tutte le coperture mimetiche applicate durante la sua operazione, cercando in ogni angolo del mondo i pezzi mancanti e se necessario ricostruzzioni d'accordo ai piani originali, e quindi rimontato certosinamente da numerosi specialisti, fino a lasciarli certamente in condizioni di volo, in quell'occasione mi tocco vedere il restauro del Aichi M6A Seiran. In altri capannoni zeppi di pezzi unici della 1 e 2 Guerra, e molte prede dell'operazione secreta "Paper Clip" della Seconda Guerra dove si cacciarono tutti gli aerei piú segreti del III Reich che finalmente sono andati a finire qui come il Natter, Henshel e lo stesso Ho.229. Modificato 8 Settembre 2009 da MC72 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
meason Inviato 19 Novembre 2010 Segnala Condividi Inviato 19 Novembre 2010 in seguito vennero anche pensate delle V-2 lanciabili da speciali contenitori trainati da sommergibili tratto da wikibooks. mi sono interessato dei v2 e delle sue applicazioni più strane dopo aver giocato a call of duty black ops, dove si parlava appunto di v2 lanciabili da navi e da sommergibili montanti testate chimiche o atomiche. inoltre vedendo la puntata di impero su la 7 ieri sera (dove era presente anche andrea nativi) dove si parlava dei programmi atomici americani e tedeschi ho ritrovato conferma che i tedeschi erano molto più avanti rispetto agli americani per quel che riguarda la missilistica. qualcuno è più informato di me su armi nbc utilizzate o progettate dai tedeschi nella ww2 e le loro applicazioni sui trasporti per v2 (sottomarini, navi, treni, ecc.)? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora