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La casa degli incursori della Marina di Pisa è salva!


picpus

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Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto il seguente articolo:

 

LA CASA DEGLI INCURSORI DI MARINA DI PISA E' SALVA

 

Sabato, 27 Dicembre 2008

by webmaster

 

casa.incursori.jpg

 

La famosa -vecchia casa del fattore-, base segreta di addestramento ( http://www.anaim.it/bocca_serchio.htm ) , durante la seconda guerra mondiale, degli operatori dei mezzi d'assalto della Regia Marina, i cosidetti maiali, nei pressi della foce del fiume Serchio (situata tra Viareggio e Pisa).

 

 

 

PARMA - Da oltre un anno avevamo raccolto l'appello degli abitanti di una zona tra Viareggio e Pisa , alla foce del fiume Serchio, che racchiude un pezzo glorioso di storia dell'arditismo italiano: la base segreta degli incursori di Marina durante la seconda guerra mondiale.

 

I voraci gargarozzi dei proprietari, di politici comunali da strapazzo e di palazzinari da betoniera, vogliono trasformare l'intera zona in un enorme villaggio turistico, distruggendo, cementificando e trasformando la pineta in un parcheggio di prima classe per SUV, profanando quella che, oltre ad essere un'area di altissmo pregio ecologico, è anche sede di storia di altissimo valore ideale.

 

Ora, grazie ad una azione congiunta della popolazione (comitato cittadini di Migliarino) e della Associazione Nazionale Incursori di Marina (A.N.A.I.M.), che noi abbiamo documentato e seguito con riconoscenza e disponibilità, il Ministero dei Beni Culturali l'ha sottratta alle grinfie degli speculatori.

 

Nel 2001 -come avevamo già scritto- la famiglia Salviati, proprietaria degli immobili, ha venduto le costruzioni a una società. In un progetto si prevedeva la demolizione degli edifici e la costruzione di un albergo.

 

Da parte degli incursori in congedo e della popolazione arrivò così la richiesta alle sopraintendenze ed ai vertici della Marina, di agire per garantire un vincolo evitando sia interventi di demolizione totale, sia interventi tali da cancellarne il valore di simboli storici.

 

In quel caseggiato si addestrarono gli incursori protagonisti dell’impresa di Alessandria d’Egitto e dele altre mitiche azioni.

 

Con il Decreto la base è salva e sarà ristrutturata in quanto bene di interesse culturale nazionale

 

targa.serchio.jpg

 

IL DECRETO DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI http://www.congedatifolgore.com/Documenti/...a.incursori.pdf

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Conoscevo anch'io la storia della mitica base alle foci del fiume Serchio ma non delle ultime vicende e della sorte che stava per colpirla. Già il fatto che questa vicenda sia passata così in sordina(a livello nazionale) è di per se un brutto segno. Nella storia italiana ci sono stati molti esempi di valori e virtù e credo che sia importante ricordarli non dimenticarli e questa casa ne è un simbolo.

 

Grazie a Picpus e soprattutto a coloro che hanno contribuito tangibilmente a salvare questo importante frammento di storia italiana.

Modificato da Hicks
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  • 7 mesi dopo...

Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto il seguente articolo:

 

 

MARINA DI VECCHIANO (PISA) - LA BASE DEGLI ARDITI DELLA Xma MAS CADE A PEZZI

 

Giovedì, 13 Agosto 2009

by webmaster

 

casa.incursori.jpg

 

IL TIRRENO del 13 Agosto 2009

 

 

Le associazioni d’Arma: fabbricato da salvare, nel comune di Vecchiano c’è un pezzo di storia. Cade a pezzi la base degli incursori. Ospitò gli eroi della Marina che utilizzarono i “maiali” contro gli inglesi

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di Pier Luigi Ara

 

MARINA DI VECCHIANO. Un fabbricato, carico di storia, fatiscente e abbandonato all’incuria umana e del tempo. Due lapidi commemorative mostrano una corona di alloro rinsecchita con sopra un fiocco sbiadito in cui c’è scritto “Associazione nazionale arditi incursori della Marina”.

 

Intorno soprattutto degrado avvilente.

 

Il luogo riporta tra l’altro alla memoria un vecchio film del 1953, “I sette dell’Orsa Maggiore”, in cui si narra l’impresa di alcuni incursori della Marina militare italiana, formatisi all’Accademia navale di Livorno, i quali con coraggio ed estremo sprezzo del pericolo, nel periodo infelice e tragico dell’ultima guerra, si resero protagonisti dell’epica azione contro alcune navi inglesi ancorate nel porto di Alessandria d’Egitto, utilizzando siluri a lenta corsa, più noti con il nome di “Maiali”.

 

I nomi dei personaggi capaci di quell’impresa che ha dell’incredibile sono entrati nei libri di storia circondati da un alone di leggenda: i capitani Teseo Tesei, Gustavo Stefanini, Elios Toschi, il medico Bruno Falcomatà, i tenenti di vascello Gino Birindelli e Alberto Franzini e poi Luigi Durand de la Penne e Giulio Centurione.

 

Beppe Pegolotti, nel suo libro “Uomini contro navi” racconta questo posto dove fu preparata l’impresa. Bocca di Serchio negli anni precedenti il secondo conflitto era una zona dove nessuno metteva piede se non i guardiacaccia; il bosco apparteneva ai cinghiali, ai caprioli e all’altra selvaggina.

 

Questo luogo era stato richiesto dalla Marina ai proprietari, duchi Salviati, appartenenti a quella nota famiglia fiorentina da cui, nel XVI secolo uscì Maria Salviati, sposa di Giovanni Delle Bande Nere e madre del granduca Cosimo I De Medici. I proprietari furono assai comprensivi e non si intromisero mai nelle faccende dei loro ospiti. Anzi li aiutavano ad ogni evenienza. Il segreto sull’esistenza del gruppo o meglio sulla sua attività fu mantenuto rigorosamente anche dai loro dipendenti.

 

Scrive Pegolotti: «A Bocca di Serchio non c’è un paese, nemmeno un villaggio. Una pace immensa sovrasta le cose e gli uomini. La pineta, il bosco, la riserva di caccia, le acque del fiume che si confondono con quella del mare, l’arenile ancora selvaggio. Di qui partirono i “Siluri Umani”. Una radura si apre e spazieggia, alla fine del tunnel di chiome verdi. Ci sono pagliai, prima una casa sulla sinistra, una piccola di fronte, un fabbricato basso sulla destra. C’è tutta una vita da rievocare».

 

E poi: «Il Serchio è largo 80 metri nel suo ultimo tratto tra gli argini. Due bettoline sostavano sulla riva destra, a mezzo miglio dalla foce vera e propria, seminascoste da ciuffi di canne. Quello era il nascondiglio dei “Maiali”».

 

 

Attorno a questo luogo e a quella casa si sta ancora combattendo una battaglia da anni. Senza o pochi risultati.

 

Il 13 novembre scorso la Sovrintendenza per i beni culturali di Pisa ha comunicato al sindaco di Vecchiano, Rodolfo Pardini, il decreto del direttore generale per i beni culturali e paesaggistici facendo sapere che c’è il vincolo storico artistico alla palazzina “Arditi incursori” della Marina Militare. Il vincolo perché «d’interesse particolarmente importante», commenta Antonio Brustenga, presidente dell’associazione nazionale Arditi Incursori: «Sembrava una mezza vittoria, è stata viceversa una mezza sconfitta.

 

La casetta sta crollando senza che nessuno si interessi del suo stato. È in programma un incontro con il sindaco e ci sarà un colloquio con uno dei proprietari, il duca Centurione, che poi è anche il figlio di uno dei primi operatori che sostarono in quella casetta».

 

Almeno minimi lavori strutturali s’impongono per salvare la struttura. Altrimenti tutto finirà sotto un cumulo di macerie. Le associazioni d’Arma come quella dei paracadutisti, attraverso il generale Francesco Bruni, sono in prima linea affinché non venga perduto questa preziosa testimonianza di storia, e non solo.

Infine, commenta laconicamente il generale Bruni: «Il mondo intero ci guarda, incredulo».

 

 

PER APPROFONDIRE cliccate qui

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  • 11 mesi dopo...

Meno male che hanno salvato il casottino che ha ospitato una pagina così importante della nostra storia !

 

Qualcuno sa indicare l'esatta posizione del casottino su www.bing.com/maps oppure su www.google.com/maps (inviandomi il puntatore) ?

 

Sapete se è possibile visitarla (anche solo da fuori) ?

 

Matte

Modificato da Matte
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