Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Temo che questa linea di pensiero, che definire scandalosa è poco, non sia circoscritta all'Opus Dei (una sorta di chiesa nella chiesa, criticatissima anche da molti ambienti cattolici). Mi è capitato di sentire cose non molto dissimili da questa da altre sette cattoliche, Focolarini, Sant'Egidio... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Psycho Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Innanzitutto, le cose dette dal Prelato non hanno un valore testuale, perchè pronunciate in un contesto di conversazione libera, in un clima di famiglia, sia pur numerosa come quella dei simpatizzanti dell'Opera. Quindi quando uno "conversa liberamente" può dire falsità e idiozie...bene, me lo segno, potrebbe tornarmi utile in futuro. In secondo luogo, il riferimento a un dato scientifico può essere ritrovato nella percentuale di neonati sieropositivi che nascono da madri sieropositive. Evidenziano ancora una volta la loro ignoranza. Il termine handicappato è del tutto generico e, quindi, è completamente fuori luogo ogni riferimento a malattie di natura genetica Grazie per avermi insegnato l'italiano e per il corso "come arrampicarsi sugli specchi". Con questa ultima frase tra l'altro il tipo difende lo spagnolo e gli da pure ragione. Complimenti. Fiero di non essere cattolico. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Le dichiarazioni, a dir poco infelici, per usare un eufemismo, di questo prelato (sempre che non siano state stravolte), nulla tolgono all'impegno profuso dai cattolici in favore degli handicappati e delle persone bisognose di qualsiasi tipo. A meno che il furore ideologico sia tale da non permettere di vedere tutte le opere di carità che da cristianesimo sono nate e che il cristianesimo sostiene. Se le affermazioni in questione sono criticabilissime, ciò non può essere spunto per un attacco a 360° e una delegittimazione in toto dell'azione sociale della Chiesa e dei cristiani in favore dei più svantaggiati. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) A Roma si ama dire che dio non è trino, ma quat(t)rino. Le opere di carità della chiesa cattolica romana, sono pagate dai contribuenti, spesso fior di quattrini: qualche tempo fa, mi pare il Libero, scoprì alcune cose interessanti. Tanto per cominciare, al comune di Roma, un pasto della caritas veniva a costare sui dodici euro. E la caritas truffava pure il comune: tonnellate su tonnellate di prodotti ritirati in conto AIMA (e pagati dai contribuenti), per essere distribuiti ai poveri tramite il cattocomunista Banco Alimentare, e da questi girati alla caritas perché a sua volta li consegnasse alle parrocchie, venivano in realtà mandati alla ditta che confeziona i pasti per le mense di Colle Oppio, Ostia e Termini, che quindi faceva uno sconto... alla caritas, ma la caritas al comune non faceva nessuno sconto. Non l'hanno mai smentito. Adesso che c'è Alemanno è probabile che la cosa torni fuori con Repubblica o l'Espresso. EDIT: sulla frase del prelato dell'Opus Dei, vi invito a visitare il sito Opus Dei Awareness Network. Se avete pazienza di scorrerlo, e se non è stato rimosso, troverete come "san" Jose Maria Escrivà de Balaguer y Albas, fondatore dell'Obra, facesse uscite del tipo "se a quella schifosa è nato un figlio mongoloide è perché lo ha preso nel culo"... dimostrando di non conoscere, fra l'altro, nemmeno il codice canonico della chiesa cattolica romana, che ammette il sesso anale (e orale) tra coniugi. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Il Banco Alimentare non è cattocomunista e te lo dico perchè conosco persone che ci si impegnano e da dove è nato; se basta una magagna di una parte qualsiasi o di una persona di un ente per screditare l'ìntero operato, è ovvio che non si salva nessuno, cattolico, musulmano, ebreo o ateo. Tu continui a citare singoli casi negativi, ma non prendi atto di tutte le molteplici opere di carità che funzionano. Ma la carità non è una teoria, per cui, se non hai mai incontrato qualcuno capace di viverla, se non ne hai mai fatto esperienza, posso capire che per te sia inconcepibile. Ti chiedo solo, con la stessa onestà intellettuale con cui riconosci la possibilità dell'esistenza di un ente supremo, di riconoscere la possibilità che la carità vera esista, anche se tu non l'hai ancora incontrata. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Psycho Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Esiste sicuramente Il problema è che l'enitità che secondo il luogo comune è riconosciuta come dispensatrice di essa, in realtà non lo è. Ma basandosi su questa credenza popolare si permette di dare indicazioni come quella di pochi giorni fa: “Banche, siate solidali coi poveri”. E poi va in giro con costosi anelli, pellicce, ecc. Non dico che il rappresentante della Chiesa Cattolica nonchè Capo di Stato del Vaticano debba andare in giro come S. Francesco, ma nemmeno come la Regina Elisabetta. Un altro esempio di come il luogo comune fa pensare alla chiesa caritatevole e non incantata dal denaro è quello di Madre Teresa di Calcutta, che poco tempo fa ho scoperto essere non proprio una santa. Voi conoscete la sua storia? Poi ovviamente ci sono anche un gran numero di missionari e volontari che svolgono un buon servizio in nome della Chiesa (ma anche tra i missionari bisogna stare attenti, perchè non basta la qualifica di missioanrio a fare una "buona" persona). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 ...Un altro esempio di come il luogo comune fa pensare alla chiesa caritatevole e non incantata dal denaro è quello di Madre Teresa di Calcutta, che poco tempo fa ho scoperto essere non proprio una santa. Voi conoscete la sua storia? Poi ovviamente ci sono anche un gran numero di missionari e volontari che svolgono un buon servizio in nome della Chiesa (ma anche tra i missionari bisogna stare attenti, perchè non basta la qualifica di missioanrio a fare una "buona" persona). Madre Teresa un "luogo comune"? Stai scherzando vero? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) Il Banco Alimentare non è cattocomunista e te lo dico perchè conosco persone che ci si impegnano e da dove è nato; se basta una magagna di una parte qualsiasi o di una persona di un ente per screditare l'ìntero operato, è ovvio che non si salva nessuno, cattolico, musulmano, ebreo o ateo. Tu continui a citare singoli casi negativi, ma non prendi atto di tutte le molteplici opere di carità che funzionano. Ma la carità non è una teoria, per cui, se non hai mai incontrato qualcuno capace di viverla, se non ne hai mai fatto esperienza, posso capire che per te sia inconcepibile. Ti chiedo solo, con la stessa onestà intellettuale con cui riconosci la possibilità dell'esistenza di un ente supremo, di riconoscere la possibilità che la carità vera esista, anche se tu non l'hai ancora incontrata. Il Banco Alimentare è in mano a dei cattocomunisti, sicuramente due pezzi grossi di S Egidio stanno appizzati molto bene nel suo direttivo. E se non sono cattocomunisti S Egidio, allora lo sono io. La caritas non è un singolo caso negativo, è un impero, un business basato sulla carità, e il business ha in mente solo gli utili da distribuire, non i poveri da aiutare. Di madre Teresa ho letto cose tutt'altro che edificanti (in Olanda hanno proibito al suo ordine religioso, una delle tante sette cattoliche, di operare, in quanto, appunto, setta. Stessa proibizione per l'Opus Dei, e un pensierino sui Focolarini, per la cronaca), anche se, onestamente, credo di non averla mai vista con un Rolex d'oro da diecimila bigliettoni al polso come ci vidi anni fa Di Liegro. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Il Banco Alimentare è in mano a dei cattocomunisti, sicuramente due pezzi grossi di S Egidio stanno appizzati molto bene nel suo direttivo. E se non sono cattocomunisti S Egidio, allora lo sono io. La caritas non è un singolo caso negativo, è un impero, un business basato sulla carità, e il business ha in mente solo gli utili da distribuire, non i poveri da aiutare. Di madre Teresa ho letto cose tutt'altro che edificanti (in Olanda hanno proibito al suo ordine religioso, una delle tante sette cattoliche, di operare, in quanto, appunto, setta. Stessa proibizione per l'Opus Dei, e un pensierino sui Focolarini, per la cronaca), anche se, onestamente, credo di non averla mai vista con un Rolex d'oro da diecimila bigliettoni al polso come ci vidi anni fa Di Liegro. Il Banco Alimentare in Italia è stato fondato da Danilo Fossati, presidente della Star, e a Monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione; e di noi ciellini si può dire veramente di tutto, tranne che siamo cattocomunisti... Si tratta poi di una realtà che coinvolge innumerevoli enti assistenziali, che fanno capo a diverse esperienze e iniziative sostenute movimenti ecclesiali, anche molto diverse. Io su Madre Teresa e sulle sue suore ho sentito cose decisamente edificanti, e di certo nessuno le può accusare di vivere nel lusso o di accumulare soldi, credo che siano uno degli ordini religiosi che più mettono in pratica la povertà materiale. Non so cosa hanno fatto in Olanda. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) Il Banco Alimentare in Italia è stato fondato da Danilo Fossati, presidente della Star, e a Monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione; e di noi ciellini si può dire veramente di tutto, tranne che siamo cattocomunisti... Si tratta poi di una realtà che coinvolge innumerevoli enti assistenziali, che fanno capo a diverse esperienze e iniziative sostenute movimenti ecclesiali, anche molto diverse.Io su Madre Teresa e sulle sue suore ho sentito cose decisamente edificanti, e di certo nessuno le può accusare di vivere nel lusso o di accumulare soldi, credo che siano uno degli ordini religiosi che più mettono in pratica la povertà materiale. Non so cosa hanno fatto in Olanda. Ho il sospetto che tu abbia sentito solo una campana. Io ne ho sentito un'altra, ed edificante non è nemmeno un po', e, probabilmente, è per questa ragione che le hanno bandite dall'Olanda assieme all'Opus Dei (e, spero presto, i Focolarini e tutte le altre sette cattoliche, protestanti, islamiche, scientology, testimoni di geova, eccetera): obbligano le persone che ospitano, in convenzione con i servizi sociali, a seguire pratiche religiose, preghiere, rosari, adorazioni, eccetera. E ciò è, francamente, inammissibile. E so che è vero perché conosco un paio di persone che sono state "ospitate" dalle pie suore nel loro centro di S Gregorio al Celio, "vitto da campo di concentramento, e tutto il giorno inseguiti da quelle stronze per le loro smenate", è quello che, testualmente, mi è stato riferito. Per le loro attività caritatevoli, ricevono una congrua cifra dal Comune di Roma, oltre a non pagare gas, luce e acqua, parimenti a carico del comune. Inoltre, pare facciano una sorta di lavaggio del cervello alle novizie, cosa che non ho difficoltà a credere, visto che lo fanno anche ai loro "ospiti". Non mi interessa chi ha fondato il Banco Alimentare due milioni di anni fa. OGGI, almeno a Roma, è in mano a S Egidio, e S Egidio è cattocomunista. Ma anche se fosse clericofascista, non cambierebbe il risultato. Riceve da tutti (i soldi dei contribuenti che pagano le eccedenze AIMA) e dà a chi je pare, per dirla alla romana. Questa non è carità, è interesse privato in atti di ufficio. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Psycho Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Madre Teresa un "luogo comune"? Stai scherzando vero? Usava i soldi che riceveva dalle donazioni per costruire nuovi conventi invece che costruire ospedali o comprare alimenti e medicine. Ammassava la gente nelle stanze e non dava loro farmaci perchè predicava la sofferenza, la povertà e la malattia. Una volta ottenne una donazione da un noto truffatore, venne avvisata del fatto che avrebbe dovuto tornare i soldi a chi di dovere in modo che potessero essere ridistribuiti ai truffati, ma ignorò la richiesta. Sosteneva apertamente il dittatore sanguinario François Duvalier, che le elargiva grosse donazioni. Migliaia di contadini decisero di abbandonrare i campi per andare nei suoi ricoveri dove avrebbero avuto vitto e alloggio, vendettero quindi le terre ma si ritrovarono impantanati nella miseria ancora più di prima, senza possibilità di tornare indietro. Quando si ammalò, volò in prima classe in una clinica privata. Questo è il quadro generale, poi sono cose che non si sanno perchè fa comodo ricordarla come una santa. Cosa sai di Padre Pio? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) ... conosco un paio di persone che sono state "ospitate" dalle pie suore nel loro centro di S Gregorio al Celio, "vitto da campo di concentramento, e tutto il giorno inseguiti da quelle stronze per le loro smenate"... Se l'ambiente e il vitto non erano graditi non erano certo obbligati a restare. Non mi interessa chi ha fondato il Banco Alimentare due milioni di anni fa. OGGI, almeno a Roma, è in mano a S Egidio, e S Egidio è cattocomunista. Ma anche se fosse clericofascista, non cambierebbe il risultato. Riceve da tutti (i soldi dei contribuenti che pagano le eccedenze AIMA) e dà a chi je pare, per dirla alla romana. Questa non è carità, è interesse privato in atti di ufficio. Il Banco Alimentare in Italia c'è dal 1989, non proprio da due milioni di anni e il presidente attuale è Don Mauro Inzoli, appartenente al movimento di CL, giusto per chiarezza, non per campanilismo. Non ho capito come dovrebbero ridistribuire il cibo che raccolgono (nel 2007 c'erano 8248 enti convenzionati di varia natura, non solo religiosa, cui gli alimenti erano distribuiti), forse hai delle idee migliori, o forse era meglio lasciare marcire e buttare tutto quanto viene invece adesso ridistribuito. Per quanto mi riguarda, conosco le persone che se ne occupano a Como per quanto riguarda il Banco di Solidarietà, che dal Banco Alimentare si approvvigiona, e so che consegnano i pacchi alimentari alle famiglie indigenti, senza pretendere rosari o conversioni forzate. Modificato 4 Dicembre 2008 da lender Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) Se l'ambiente e il vitto non erano graditi non erano certo obbligati a restare. Questo è il tuo concetto di carità? Tu vieni pagato dai contribuenti per ospitare dei senza tetto, gli dài da mangiare monnezza, li obblighi alle tue smenate, e s non gli sta bene se ne possono andare a fanc... ecco perché sono ferocemente anticlericale, per questi ragionamenti, tipici peraltro di tutti i baciapile, che l'amore e la carità non sanno nemmeno dove sta di casa. Il Banco Alimentare in Italia c'è dal 1989, non proprio da due milioni di anni e il presidente attuale è Don Mauro Inzoli, appartenente al movimento di CL, giusto per chiarezza, non per campanilismo. Non ho capito come dovrebbero ridistribuire il cibo che raccolgono, forse hai delle idee migliori, o forse era meglio lasciare marcire e buttare tutto quanto viene invece adesso ridistribuito. Per quanto mi riguarda, conosco le persone che se ne occupano a Como per quanto riguarda il Banco di Solidarietà, che dal Banco Alimentare si approvvigiona, e so che consegnano i pacchi alimentari alle famiglie indigenti, senza pretendere rosari o conversioni forzate. Non mi interessa quale setta cattolica romana amministri presieda o altro il Banco Alimentare. Mi interessa che tu fai finta di non capire qual'è il problema. Il Banco Alimentare campa coi soldi dei contribuenti, non certo con l'8 per mille. Lo scandalo della caritas che utilizza la roba del Banco per farsi preparare i pasti, che poi il comune di Roma le paga per intero, si commenta da solo. E quanto a parrocchie o altro, diciamocelo francamente, quanta roba va ai poveri, quanta se la rubano i volontari e quanta la usano in parrocchia per farci le feste? Il figlio di uno che conosco, era capo scout presso una parrocchia, e ha mandato tutti, dal parroco in poi, dove meritavano, quando ha scoperto che coi viveri del Banco ci avevano fatto la festa del patrono. Non mi dire che il Banco fornisce la roba ai parroci perché ci facciano le feste patronali. Mi dicevano di un altro parroco che ha ricevuto in regalo dalla Centrale del Latte di Roma, 5000 litri di latte per darli ai poveri, e lui li dava solo a chi andava a messa, sentiva tutta la messa, si confessava, la comunione, eccetera. Non mi dire che questo è amore. Non mi dire che è regolare. Non mi dire nemmeno che serve a qualcosa, se non a far crescere nella gente il desiderio che la tua chiesa ti crolli sulla testa. Usava i soldi che riceveva dalle donazioni per costruire nuovi conventi invece che costruire ospedali o comprare alimenti e medicine. Ammassava la gente nelle stanze e non dava loro farmaci perchè predicava la sofferenza, la povertà e la malattia. Una volta ottenne una donazione da un noto truffatore, venne avvisata del fatto che avrebbe dovuto tornare i soldi a chi di dovere in modo che potessero essere ridistribuiti ai truffati, ma ignorò la richiesta. Sosteneva apertamente il dittatore sanguinario François Duvalier, che le elargiva grosse donazioni. Migliaia di contadini decisero di abbandonrare i campi per andare nei suoi ricoveri dove avrebbero avuto vitto e alloggio, vendettero quindi le terre ma si ritrovarono impantanati nella miseria ancora più di prima, senza possibilità di tornare indietro. Quando si ammalò, volò in prima classe in una clinica privata. Questo è il quadro generale, poi sono cose che non si sanno perchè fa comodo ricordarla come una santa. Cosa sai di Padre Pio? Ti ringrazio per le notizie, che non conoscevo, anche se ho da qualche parte in soffitta alcuni vecchi numeri di Micromega dedicati proprio a lei, a padre Pio, a Escrivà (fra l'altro, Micromega, rivista ferocemente anticlericale, al punto che, a volte, dà fastidio pure a me, viene stampata nella tipografia di una setta cattolica romana, i Focolarini, ma si sa, pecunia non olet...). Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Questo è il tuo concetto di carità? Tu vieni pagato dai contribuenti per ospitare dei senza tetto, gli dài da mangiare monnezza, li obblighi alle tue smenate, e s non gli sta bene se ne possono andare a fanc... ecco perché sono ferocemente anticlericale, per questi ragionamenti, tipici peraltro di tutti i baciapile, che l'amore e la carità non sanno nemmeno dove sta di casa. Si, come no, adesso le opere di carità stanno in piedi solo con il contributo dello stato, stiamo freschi; rispetto al mio concetto di carità, ti ho solo risposto in modo secco e provocatorio, con un tono che ti è tipico. Gli episodi che hai citato saranno senza dubbio reali, ma continui a pretendere che rappresentino la globalità. Certo, chi si da da fare rischia di sporcarsi le mani, meglio stare fuori dalla mischia e sparare a zero su tutto e tutti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) Si, come no, adesso le opere di carità stanno in piedi solo con il contributo dello stato, stiamo freschi; rispetto al mio concetto di carità, ti ho solo risposto in modo secco e provocatorio, con un tono che ti è tipico. Gli episodi che hai citato saranno senza dubbio reali, ma continui a pretendere che rappresentino la globalità. Certo, chi si da da fare rischia di sporcarsi le mani, meglio stare fuori dalla mischia e sparare a zero su tutto e tutti. La caritas di Roma riceve sei milioni di euro l'anno dal comune. Per fare carità, ma anche per pagare lo stipendio ai suoi impiegati, e per avere una sede di rappresentanza a cinque stelle (vai a vederla). Le suore di madre Teresa ricevono trentacinque euro al giorno per ogni persona che ospitano (risulta da un'inchiesta dell'Espresso di quattro anni fa, per la cronaca. Mai smentito). S Egidio cinque euro per ogni pasto (mi dicono si mangi meglio in galera). Senza contare che una delle mense della caritas ha sede all'interno di un pio istituto si chiama mi pare don Calabria, che viene utilizzato come albergo a cento bigliettoni a notte, ma non paga ICI perché essendoci la mensa della caritas (nello scantinato, coi poveri che entrano da una porticina laterale, che non disturbino con la loro vista qualche ospite pagante, o gli facciano venire un dubbio) è considerato come opera caritatevole. Anche evadere l'ICI con questi escamotage è un costo. Te lo ripeto, e lo sai benissimo e non lo vuoi ammettere: la carità, è diventata un business a spese dei contribuenti. Se vi va di guadagnarvi il paradiso, fate come i protestanti, che impiegano volontari o persone stipendiate dalle chiese, e non ricevono contributi dallo Stato, né partecipano alla divisione forzata dell'8 per mille, il che non fa di me un protestante, perché anticlericale sono e rimango per qualsiasi clero, ma la cosa è sicuramente più degna. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Se posso dire la mia credo che come tutti i movimenti quello delle Missionarie della Carità abbia avuto una corruzione man mano che si espandeva, che, peraltro, è tipico di qualsiasi organizzazione umana che sia ispirata da Dio o da Stalin in persona, ma è essenzialmente nato per causa benefica. Che poi non si condividano i metodi adottati sono d'accordo, da un punto di visa pragmatico e razionale, utilizzare i fondi solo per attuare un generico "sollievo della sofferenza dei morenti" non sia esattamente il massimo, ma senza Madre Teresa non ci sarebbe stato neanche quello quindi è bene accontentarsi. Quanto alle donazioni bisognerebbe parlarne approfonditamente, mi ha aperto gli occhi, a questo riguardo, parlare con uno dei più alti responsabili di una banca di Lugano l'anno scorso in vacanza, ma tanto non si giungerebbe a niente. Quanto a Padre Pio, dal mio punto di vista puramente medico-scientifico, non potrà mai chiedergli, ma rimane il fatto che ha fatto ricco un paese che stava nella miseria, gli ha fatto costruire una struttura ospedaliera che, credetemi, non è affatto comune nel mezzogiorno a livello qualitativo e una serie infinita di infrastrutture, quindi ben venga anche lui. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Sono più propenso a credere a padre Pio dal punto di vista ESP (facoltà nelle quali credo, in generale, senza isteria e senza credulismo, ma basandomi su fatti accaduti nelle mia vita), che non al lato"salvifico" della vicenda. Ciò che io contesto è il business, che si faccia carità coi soldi dei contribuenti e ci si offenda pure se qualcuno te lo dice. Ai tempi di Di Liegro, quello che andava in giro a raccontare di donare ai poveri con un Rolex al braccio, l'Espresso fu minacciato di querela per una delle sue prima inchieste sulla caritas, in pratica solo per avere scritto quanti soldi ricevevano dal comune di Roma (dell'allora sindaco di "sinistra" Cicciobbello Rutelli, vorrei ricordare, ma se l'Espresso ha qualcosa di bello, è che non guarda in faccia nessuno). Si voleva continuare a far credere di fare carità dura e pura. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Sono più propenso a credere a padre Pio dal punto di vista ESP (facoltà nelle quali credo, in generale, senza isteria e senza credulismo, ma basandomi su fatti accaduti nelle mia vita), che non al lato"salvifico" della vicenda. Siamo un pò OT però dell'argomento si potrebbe parlare visto che è senza dubbio interessante. Sinteticamente ti dico che una volta credevo anch'io come te, ma poi i miei studi mi hanno portato a capire che il nostro cervello ci inganna molto più di quanto possiamo pensare, e tutto questo è ampiamente dimostrato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Io ci capisco poco di questioni economiche, comunque, per restare sull'esempio del Banco Alimentare, in http://www.bancoalimentare.org/documenti/r...annuale2007.pdf c'è una dettagliata rendicontazione dei bilanci nazionali e regionali. A titolo di esempio, in Lombardia, ci sono 11 persone retribuite e 249 volontari; i contributi pubblici ammontano a 770.853 euro e quelli privati a 262.867 euro. Con questa attività sono recuperati alimenti per un valore di 28.274.338 euro, ridistribuiti tra 945 enti convenzionati e assistendo così 110.304 persone. Quanto costerebbe tutto questo allo stato se gli oneri fossero interamente a suo carico, anziché basarsi sul volontariato? Questa è un'applicazione concreta del principio di sussidiarietà, valido a prescindere dal credo religioso. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) Io ci capisco poco di questioni economiche, comunque, per restare sull'esempio del Banco Alimentare, in http://www.bancoalimentare.org/documenti/r...annuale2007.pdf c'è una dettagliata rendicontazione dei bilanci nazionali e regionali.A titolo di esempio, in Lombardia, ci sono 11 persone retribuite e 249 volontari; i contributi pubblici ammontano a 770.853 euro e quelli privati a 262.867 euro. Con questa attività sono recuperati alimenti per un valore di 28.274.338 euro, ridistribuiti tra 945 enti convenzionati e assistendo così 110.304 persone. Quanto costerebbe tutto questo allo stato se gli oneri fossero interamente a suo carico, anziché basarsi sul volontariato? Questa è un'applicazione concreta del principio di sussidiarietà, valido a prescindere dal credo religioso. Quella è solo la dimostrazione che 11 persone hanno svoltato un lavoro grazie alla "carità". 11 persone stipendiate dai contribuenti e solo in Lombardia e solo al anco Alimentare. Non oso pensare quante siano a Roma, e senza prendere in considerazione tutti gli altri enti "benefici". BMV (cioè le chiese Battiste-Metodiste-Valdesi), fanno TUTTO il lavoro con volontari o con persone stipendiate da loro, che si autofinanziano con i contributi dei cosiddetti membri di chiesa (i parrocchiani, per intenderci). Questa è sussidiarietà, non le chiacchiere che porti tu. Inoltre cosa vuol dire sono "recuperati" alimenti? Quegli alimenti sono, in genere, eccedenze AIMA (pagate dai contribuenti), e, in piccola misura, donazioni di società o raccolte scocciando la gente che va a fare la spesa al supermercato (e ti guardano male se non gli dai niente, peggio degli zingari). Infine come vengono distribuiti gli alimenti? Nessuno garantisce che 100 ricevuto dal Banco si tramuti in 100 distribuito a chi ne ha bisogno. E anche quello che viene distribuito a chi ne ha bisogno, è fatto a figli e figliastri (se vuoi comincio a snocciolarti un po' di fatti, ma stiamo qui fino a domattina). Quante costerebbe allo Stato? Se lo Stato non ci prova nemmeno, non lo sapremo mai. Ma dare sei milioni di euro l'anno alla caritas di Roma perché abbia una sede da far impallidire l'ambasciata americana, è uno scandalo senza se e senza ma. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 Quella è solo la dimostrazione che 11 persone hanno svoltato un lavoro grazie alla "carità". 11 persone stipendiate dai contribuenti e solo in Lombardia e solo al anco Alimentare. Non oso pensare quante siano a Roma, e senza prendere in considerazione tutti gli altri enti "benefici". BMV (cioè le chiese Battiste-Metodiste-Valdesi), fanno TUTTO il lavoro con volontari o con persone stipendiate da loro, che si autofinanziano con i contributi dei cosiddetti membri di chiesa (i parrocchiani, per intenderci). Questa è sussidiarietà, non le chiacchiere che porti tu. Inoltre cosa vuol dire sono "recuperati" alimenti? Quegli alimenti sono, in genere, eccedenze AIMA (pagate dai contribuenti), e, in piccola misura, donazioni di società o raccolte scocciando la gente che va a fare la spesa al supermercato (e ti guardano male se non gli dai niente, peggio degli zingari). Infine come vengono distribuiti gli alimenti? Nessuno garantisce che 100 ricevuto dal Banco si tramuti in 100 distribuito a chi ne ha bisogno. E anche quello che viene distribuito a chi ne ha bisogno, è fatto a figli e figliastri (se vuoi comincio a snocciolarti un po' di fatti, ma stiamo qui fino a domattina). Quante costerebbe allo Stato? Se lo Stato non ci prova nemmeno, non lo sapremo mai. Ma dare sei milioni di euro l'anno alla caritas di Roma perché abbia una sede da far impallidire l'ambasciata americana, è uno scandalo senza se e senza ma. Io ti ho portato numeri, non chiacchiere, grazie per il solito approccio moderato. Gestire il banco alimentare, con i numeri in gioco, richiede necessariamente un numero minimo di "professionisti"; però tu preferisci scandalizzarti per 11 stipendiati e dimenticare i 270 volontari. Gli alimenti sono recuperati perché prima andavano buttati. Per quanto riguarda i fatti, tu tieniti i tuoi, io mi tengo i miei, ma sei ingiusto nello spandere fango a 360° perché ci sono un sacco di persone che si dedicano sinceramente all'aiuto altrui. Non ne conosci, peccato, mi spiace per te. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 4 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 4 Dicembre 2008 (modificato) In tutte le attività "benefiche" in cui ho messo il becco, ho visto i volontari rubare. Poco o tanto, non fa differenza. Rubare. E questi sono fatti. Il parroco che ha usato la roba del Banco per la festa patronale, è un fatto. Quell'altro che dava il latte a chi passava per le forche caudine, è un fatto. BMV, non usano personale stipendiato dai contribuenti. È un fatto. Anche loro hanno a mano gestioni che richiedono "professionisti", ma se li pagano coi loro soldi, non con quelli dei contribuenti. E anche questo è un fatto. Gli alimenti recuperati... ho avuto modo di vedere alcuni "prodotti" del Banco Alimentare. Cominciamo dalla pasta, mi dicono che scuoce dopo poco o che si rompe a pezzettini, segno che l'impasto è a base di farina scadente o mischiata con grano tenero, se non proprio segatura. Il riso invece non cuoce mai, rimane come pallini del fucile. L'olio extravergine di oliva (barattoli da un litro grigio lucido, senza etichetta di carta) manda odore di rancido. Quello di semi lo puoi mettere nel motore, brucia meglio della benza, qualsiasi cosa sia. Ho aperto una scatoletta di carne (se le conosci sono di metallo grigio lucido, senza etichetta di carta, devi aprirle con l'apriscatole perché non hanno nemmeno la linguetta a strappo, almeno qualche anno fa), e per poco non mi è venuto uno sbocco, letteralmente. Nemmeno le schifezze del cane mandano quell'odore. Diceva spezzatino con fagioli, era tutta una pappa che non si capiva bene, immersa in qualcosa di simile al liquido di cottura dei fagioli in scatola mischiato a del sugo forse di pomodoro. Il latte, UHT, mi ha dato l'idea di essere annacquato. La scatola della trippa ho consigliato di darla agli americani perché la lanciassero a Tora Bora. L'unica cosa decente erano le gallette, anche se le chiamava Saiwa, come i biscotti (anche queste, se le conosci, sono confezioni da cento grammi avvolte in una stagnola lucida). Io credo che questa roba sia meglio buttarla, perché nemmeno il cane te la mangia. I soldi che costa il Banco (e se sono 750 mila euro solo in Lombardia, in tutta Italia sono almeno una decina di milioni), conviene usarli (assieme a tutti gli altri dati in attività benefiche di questo genere) a questo punto per dar un reddito minimo alle persone e metterle in condizioni di comprarsi da sé il necessario, senza dover dipendere dall'elemosina, spesso pelosa. I poveri veri, non gli zingari col Merc da 100 mila bigliettoni, ovviamente. O gli italiani con quattro appartamenti affitati ad extracomunitari a 100 euro mensili al materasso e loro mangiano alla mensa dei poveri. Se scremi chi veramente ha bisogno, scoprirai che di quelle 100 mila persone che citi tu ne restano forse mille. Spando merda? Mi limito a riferire i fatti. Quello che ho visto coi miei occhi. Occhi che non sono coperti dai prosciutti delle ideologie, laiche o religiose, perché non ho ideologie, non ho appartenenza di alcun genere. Modificato 4 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lender Inviato 5 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 5 Dicembre 2008 ...Spando merda? Mi limito a riferire i fatti. Quello che ho visto coi miei occhi. Occhi che non sono coperti dai prosciutti delle ideologie, laiche o religiose, perché non ho ideologie, non ho appartenenza di alcun genere. Ultima replica, visto che ormai siamo ad un punto morto; questo è quello che hai visto con i tuoi occhi, e che pretendi di far valere su tutto; quello che ho visto con i miei, sono persone che conosco e che si impegnano a consegnare i pacchi alle famiglie bisognose, non con 4 appartamenti o la mercedes, e che forniscono loro alimenti decenti, senza alcuna pretesa di conversione. Persone che tu non conosci e che non hai alcun diritto di infangare. Io non nego che ci siano persone che agiscono scorrettamente nell'ambito delle iniziative di carità; tu neghi che possa esistere la gratuità e che possano esserci delle persone capaci davvero di praticare la carità e dedicarsi agli altri. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite intruder Inviato 5 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 5 Dicembre 2008 (modificato) Ultima replica, visto che ormai siamo ad un punto morto; questo è quello che hai visto con i tuoi occhi, e che pretendi di far valere su tutto; quello che ho visto con i miei, sono persone che conosco e che si impegnano a consegnare i pacchi alle famiglie bisognose, non con 4 appartamenti o la mercedes, e che forniscono loro alimenti decenti, senza alcuna pretesa di conversione. Persone che tu non conosci e che non hai alcun diritto di infangare. Io non nego che ci siano persone che agiscono scorrettamente nell'ambito delle iniziative di carità; tu neghi che possa esistere la gratuità e che possano esserci delle persone capaci davvero di praticare la carità e dedicarsi agli altri. Non mi fare dire quello che non ho detto. Quello che io ho visto coi miei occhi, è che dovunque ho messo il naso ho visto rubare. Il 100 per 100 secco. Sicuro, non tutti rubano, c'è chi ci crede, chi lo fa perché sta in pensione e non ha niente di meglio, chi ci mette anche i soldi suoi. Ma queste sono persone. Gli enti, le strutture, fanno schifo, a dir poco. Non conosco un ente caritatevole dove non ci siano volontari che non rubano, responsabili che lo sanno e se ne fregano, perché per loro quello è un lavoro, non una missione, o un trampolino di lancio per la politica (vuoi che ti faccia qualche nome?). Una decina d'anni fa, il cardinale Ruini, che conosco di persona e che stimo come persona, non certo come prelato (e lui lo sa, quando lo incontro gli stringo la mano, non gli ho mai baciato l'anello come ho visto fare perfino a D'Alema), decise una stretta di vite alla mensa di Colle Oppio, dove il furto continuo dei volontari era ormai diventato una barzelletta. In pratica ordinò ai responsabili di controllare che non venisse sottratta nemmeno una carota dalle cucine (all'epoca facevano ancora da mangiare lì, preparando i pasti anche per la mensa di via Marsala che non aveva le cucine). Nel giro di un mese uscì un trafiletto sul giornale, "la caritas cerca volontari per la mensa di Colle Oppio". Ti dice niente? La gratuità è delle persone, non delle strutture o degli enti: come ti ho detto conosco gente che ci mette anche i soldi suoi per aiutare il prossimo (e non sono certo miliardari), ma mi dà estremamente fastidio leggere le sviolinate di S Egidio (per dirne una, ma ti potrei dire la caritas, le suore di madre Teresa e tutti gli altri come loro) che fa qui e fa là, senza dire che prende fior di milioni dal comune, cioè dai contribuenti. S Egidio, che, lo avrai capito, detesto particolarmente, qualche anno fa pretendeva che i barboni in giro per Roma fossero seimila, mentre erano duemila (oggi magari sono di più), e tutto perché? Pecunia. Ricevono un forfait dal comune, cioè da contribuenti, per l'assistenza di strada (panini fradici di umidità, riempiti di qualche schifezza che nemmeno a Mathausen, coperte fornite dalla protezione civile, i sacchi a pelo se sono buoni se li fregano per andare a fare i ritiri in montagna... e se le coperte ce le mettono loro è perché le ha pisciate il cane). BMV, Battisti-Metodisti-Valdesi, almeno, quello che fanno, lo fanno coi soldi loro, o con l'8 per mille (e non partecipano alla ripartizione forzata, come fa invece la chiesa cattolica romana). Quello che ti ho detto degli alimenti, è ciò che ho visto coi miei occhi non più di cinque anni fa. Se il Banco Alimentare distribuisce di quella roba, è meglio che non lo faccia. Ed era roba SUA, le scatole erano marcate prodotto non commerciabile, eccedenza AIMA, eccetera. Modificato 5 Dicembre 2008 da intruder Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
-{-Legolas-}- Inviato 5 Dicembre 2008 Segnala Condividi Inviato 5 Dicembre 2008 Mi girano i ***** sapere che c'è roba marcia nelle mense per i bisognosi, non è roba da girarci intorno e non penso che Intruder dica balle. Se parlaste senza scornarvi, discutendo delle vostre esperienze personali riuscireste persino a dialogare. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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