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  1. Un saluto a tutti! Volevo attingere dalle vostre competenze per cercare di arrivare alla definizione di alcuni scenari ucronici sulla consistenza della flotta della Regia Marina nel periodo 1932-1942. Anche se il tutto potrebbe sembrare un puro esercizio di stile penso che una simulazione di questo tipo ci possa consentire di scambiarci informazioni critiche su ciò che è avvenuto 80anni fa e che magari in un certo senso accade ancora oggi… Cosa intendo per scenari ucronici… pensavo di arrivare a definire nel modo + oggettivo possibile quella che poteva essere la combinazione di vascelli con più alto costo-efficacia non solo per la Regia Marina, per l’intera forza armata. Mi spiego meglio prendendo ad esempio le 3+1 unità di prima linea. Costi. La realizzazioni di ciascuna delle 4 corazzate Littorio ha comportato l’impiego di 14000 tonnellate di acciaio in un momento in cui la nostra nazione costruiva carri armati con acciaio al silicio; per non parlare poi dei costi di realizzazione & manutenzione anche in termini del n° di maestranze qualificate impegnate (ed eventualmente sottratte ad altro), dei costi di gestione e di tutti i costi da computare nel ciclo di vita dei mezzi. Si prenda in considerazione ad a tal proposito la moltitudine di calibri utilizzati dalle nostre forze armate durante il 2° conflitto mondiale. Anche se in larga misura si trattava di materiale prodotto per il 1° conflitto mondiale una gestione più attenta e la realizzazione di nuovi pezzi a doppio scopo avrebbe portato sicuramente ad un abbassamento dei costi produttivi - logistici ed a un innalzamento generale dell’efficacia (NB. l’arma migliore è quella che spara…) Efficacia. Anche se apparentemente ,facendo un analisi storica a posteriori, il dato sembra semplice da misurare in realtà non penso lo sia. Quando si realizza un sistema d’arma di questo tipo “si dovrebbe” aver chiaro fin dall’inizio la modalità di impiego del mezzo e le tattiche per utilizzarlo al meglio. Da ciò che ho appreso mi sembra evidente che le 4 corazzate siano state realizzate e per una mera questione di prestigio e in funzione di deterrenza antifrancese con una modalità di impiego prevalente di fleet in being per un eventuale scontro mediterraneo. (NB.Persino nel periodo precedente all’8 Settembre ,quando era già chiaro che l’era della corrazzate era giunta al termine le 3 unità venivano vissute dai politici del tempo come strumento per mercanteggiare una pace più benevola.) Nella scelta del sistema d’arma più efficace si dovrebbe tenere conto a mio avviso di quella che sembra essere l’attitudine o il carattere naturale del popolo italico ,indipendentemente dal regime politico al potere, ovvero una tendenza generale all’individualismo al provincialismo e uno scarsa attenzione al merito, con luminose e ammirevoli eccezioni ,ma solo eccezioni… La lezione della storia dovrebbe avere una valenza ben chiara : se ci sono stati errori , come certamente c’è ne sono strati , essi debbono costituire lezione per il futuro . Gli ammaestramenti devono essere valorizzati , operando le trasformazioni temporali necessarie. Apprendere dal passato per pensare al futuro.
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