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Oddio, qualche problema ce l’hanno avuto anche le Iowa. Proprio la capoclasse, incorse nell’esplosione di una torre in caccia dovuta a una carica di lancio difettosa, aveva ancora polveri degli anni 30, come scoprì l’inchiesta del NIS, ora NCIS (la storiella del marinaio gay suicida per una relazione sentimentale andata male è una balla). Diciamo quindi che non è proprio una passeggiata di salute tenere in servizio navi tanto vecchie. Soprattutto in una marina carente di ogni cosa come quella russa.
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Ci siamo solo dimenticarti cos'è una guerra. Nel 1940, ai tedeschi affondarono un incrociatore pesante, in Norvegia. E, vogliamo ricordare l'ecatombe che subì' la Marina inglese alle Falklands quarantanni fa in questi giorni? Norvegesi, argentini, ucraini, sono una cosa diversa dai talebani con le tecniche,
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Harpoon https://eurasiantimes.com/uk-goes-for-the-kill-plans-to-equip-ukraine-with-lethal-anti-ship-missiles/
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Per la Libia chiedi a Francia e UK, loro hanno cominciato il ballo. Il resto è noia da sinistra antagonista
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Ancora coi padroni? Siamo parte di un'allenza: lo siamo quando c'è il sole e lo siamo anche quando piove. Non sempre è possibile fare i furbi. Questa volta non lo è. Questo significa avere dei padroni?
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Draghi non è Prodi, mi pare evidente. E la situazione internazionale credo non ci consenta più di tenere i piedi in dieci scarpe
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Esiste anche un tono, nel dire le cose, e il tuo è provocatorio. Te l'ho già detto. Se non ci arrivi metti la prolunga Non è facile. Orban, ci piaccia o no, è stato eletto democraticamente. Non possiamo certo fare una extraordindary rendition per lui.
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Con te, se non si va a parolacce, non si discute vero? A prescindere che se dovessimo parlare di aiuti e di sanzioni REALI, nemmeno noi italiani potremmo aprir bocca, l'uso, non dichiarato pubblicamente, di aeroporti ungheresi per gli AWACS/E-8 americani, credo sia già di per sé qualcosa di valore (prima che qualcuno neghi: un amico che vive in Ungfheria, mi ha mandato su whatsapp qualche giorno fa il video di un Awacs americano che atterra a Pecs. Mi ha detto che è un via vai continuo)
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Intanto, però, ha preso una posizione più netta dell'Italia: "I russi sanno che noi facciamo parte della Nato e che siamo avversari. https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/giornata_in_diretta/2022/04/06/ucraina-la-cronaca-della-giornata_26f1d98c-081e-442f-ac84-f88a1e2762cb.html cdfxfvg
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Una sega di Hitler? In prmo piano mi sembra ci sia una HB smontata Non sono le sanzioni a non fare il loro dovere, ma i Paesi che dovrebbero applicarle, almeno certuni, e, sopetto, l'Italia sia fra questi.
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Ti è sfuggito il tono generale della frase, non la frase
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Lodare la puluizia etnica non è propaganda, è un crimine
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Adesso canti l'ode alla pulizia etnica? Ok avere lo sfintere in faccia, ma ci dovrebbe essere un limite anche all'indecenza
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Ma non ti stufi di riperere sempre le medesime cose? Un tempo la disinformazione la insegnavano meglio, anche il KGB non è più quello di una volta. Il rublo ha riacquistato fiato, non vola, per via dei colloqui di pace, te l'ho detto. Per il resto, citi il giornale più screditato che esista, comunemente noto come fuffington... meglio Topolino, dammi retta.
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Intanto continuano i crimini di guerra russi. Nemmeno il falso quotidiano li riesce più a nasconderli, anche se immagino il loro columnist, quell'esibizionista col ciuffo che si spande a destra e manca a dirci che se scoppia la guierra atomica è colpa dell'Ucraina che non si rrende, saprà negare pure questo. https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/03/serhiy-pronevych-latleta-ucraino-torturato-e-ucciso-dallesercito-russo-il-suo-cadavere-ritrovato-con-le-manette-ai-polsi-in-un-seminterrato/6546949/?utm_content=fattoquotidiano&utm_medium=social&utm_campaign=Echobox2021&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR1boX5jCOsyHg5qFWWefLKlXt6CagRXnU6IP4lSr5d95SkDjDNHvMTB2bA#Echobox=1648980943
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Mi chiedo se la Russia lo sia mai stata, un Paese europeo, la punica fides di cui ha sempre fatto uso, ha un che di levantino, più che europeo.
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Ma voi troll putiniani, nemmeno un atlante prendete in mano? Se l'Ucraina venisse amputata di 150 mila chilometri quadrati, cessarebbe di essere il più grande Paese europeo, e verrebbe superato dalla Francia, e, forse, dalla Svezia. E comunque dire che rimarrebbe nonostante ciò che le porta via il tuo criminale preferito, è assolutamente disgustoso. È dai tempi della conferenza di Monaco che qualcuno non scendeva tanto in basso. E questo vale per tutto il resto del tuo solito, noiosissimo pistolotto.
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O un the al polonio.
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A proposito di disinformazione: Il capo della Repubblica cecena Kadyrov vuole disperatamente che la gente pensi che stia combattendo in Ukraina . In primo luogo, ha mentito sul fatto di essere vicino a Kyiv quando è stato visto in Cecenia. Ora dice di essere a Mariupol e pubblica questa foto, senza rendersene conto, ma non ci sono stazioni Rosneft in Ucraina.“
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Ancora progapaganda filo russa. Il rublo guadagna solo per le notizie, per ora, positive sui negoziati in corso, non certo per le vittorie di Scipione l'Ucraino. Per il resto, " la sensazione è che la guerra di attrito stia iniziando a produrre i propri frutti per i russi. Uso sempre più intensivo di missilistica e aviazione e a seguire bombardamenti a saturazione dell artiglieria sta causando il logoramento delle truppe ucraine. Inoltre il bombardamento dei depositi di carburante produrrà inevitabili rallentamenti nella mobilità dell esercito carino. Da segnalare che già 11 MLN di ucraini hanno lasciato le loro case. Significa che il serbatoio da cui attingere personale combattente si sta restringendo enormemente." oltre ad essere una tronfia esaltazione del criminale moscovita, si può riassumere con le parole di Galcaco: Desertum fecerunt et pacem appellaverunt. Operazione già vista in Georgia, Cecenia e Siria. Oltre tutto fingi di ignorare che molti ucraini, dopo aver messo le famiglie al sicuro nell'Unione Europea, stanno tornando al loro Paese per combattere.
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Sicuro sicuro che qua nessuno sia ingenuo? Se chi riporta la fonte russa è un troll già beccato a spacciare balle (post della CNN che non dicono assolutamente quanto sostiene lui per dirne una) non puoi chiacchierare sereno con lui,. pretendi che io gli offra fiori - o sei come lui? Parlare della Azov è spacciare subdolamente il refrain dei neonazisti, dimenticando cosa milita dall'altra parte
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Ora la TASS è diventata una fonte attendibile? Per i troll filo putiniani come te, forse, ma a chi non lo è potresti risparmiarla, anche perché questa menata dell'Azov ha stancato. Parlaci dei tagliagole ceceni e siriani, magari
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Qui hai un piccolo elelnco delle organizzazioni naziste russe. Russe della Russia, non del Donbass https://www.eastjournal.net/archives/26517 Affrontare il tema della galassia neonazista russa non è impresa agevole date le dimensioni del fenomeno. Secondo il Nucleo Antiterrorismo Russo gli appartententi a movimenti di estrema destra sono oltre 200.000, articolati in bande che possono contare anche solo 4 o 5 membri; tuttavia sul numero reale non vi è certezza ed appare largamente sottostimato dalla maggior parte delle associazioni che si occupano di monitorare il problema. Il neonazismo russo appare poco legato a grossi movimenti o partiti, tra i quali il maggiore è ancora il Partito Nazional Socialista Russo (Russkaja Nacional’naja Socialističeskaja Partija, RNSP), del quale East Journal si è già occupato. Il RNSP, nato nel 1998 dalla frantumazione dell’organizzazione Pamyat, è sempre stato una sorta di punto di riferimento per i vari gruppi minori ed ha introdotto nella destra radicale un’ideologia che si rifà esplicitamente al nazismo hitleriano ma con una riformulazione non priva di conseguenze. I nazional socialisti russi pongono infatti, in nome del più acceso nazionalismo, i popoli slavi sullo stesso piano degli ariani, identificando inoltre il nemico non più negli ebrei ma nei “negri”, ossia nei popoli caucasici e dell’Asia Centrale. Questo aspetto è al centro dell’evoluzione del modus operandi dei neonazisti russi. I gruppi della destra radicale vedono infatti la presenza al loro interno di molti reduci dalla guerra in Cecenia che, nel corso della loro esperienza nel Caucaso, si sono identificati come i difensori della Russia dal pericolo musulmano. E il concetto di guerra è sempre più presente nel movimento neonazista russo, come dimostrato dalla marcata militarizzazione tale da trasformare i gruppi in vere e proprie bande paramilitari. In un delirio di odio il nemico “al fronte”, il guerrigliero ceceno musulmano, si fonde con il nemico “in patria”, l’immigrato accusato di rubare lavoro, creando una situazione assolutamente esplosiva dove chiunque non sia bianco e russo deve essere eliminato. Questa weltanschau nazista è ben rappresentata da quello che è stato uno dei gruppi più temuti e pericolosi dell’intera Russia: gli schulz88. Fondati a Pietroburgo da Dmitri Bobrov, un militare il cui servizio di leva si è svolto nel Caucaso del nord, si sono resi colpevoli di numerosi omicidi di immigrati, al punto da diventare un vero e proprio problema d’ordine pubblico. Bobrov, intervistato dal Time dichiarò di rifarsi alle tecniche di guerriglia di Al Qaeda, ammirandone la mobilità e la struttura in “cellule”. L’ex-militare fece di una banda di teppisti naziskin una vera e propria macchina da guerra arrivando a cambiarne anche l’abbigliamento e lo stile di vita per essere meno visibili. Proprio a causa degli schulz88 le autorità russe sono state costrette a dover abbandonare una certa “compiacenza” per adottare una politica che fosse più repressiva. Il punto di svolta fu l’omicidio, avvenuto nel 2004, di Nikolai Girenko, etnografo, antropologo ed attivista difensore dei diritti delle minoranze etniche. Grienko fu promotore di diversi processi contro gruppi neonazisti, ed in particolare contro quello di Bobrov, riuscendo a far condannare gli imputati non come teppisti ma come motivati da odio razziale: questo gli costò la vita. Gli schulz88 arrivarono a terrorizzare Pietroburgo con una campagna di attentati a locali e treni finché non furono arrestati, leader compreso, dai servizi di sicurezza russi (FSB). Quello dei rapporti tra l’universo neonazista e le autorità russe è questione complessa e delicata. Putin utilizzò questi movimenti in occasione del lancio della campagna cecena, ma col tempo queste bande di teppisti, ultras e naziskin sono sfuggite di mano alle autorità diventando un vero e proprio pericolo sociale. Per arginare l’afflusso di giovani nella nebulosa neonazista il governo russo favorì, nel 2007, la nascita del movimento giovanile nashi caratterizzato da un forte nazionalismo e dall’antifascismo. Tuttavia questo movimento non è riuscito nel suo scopo, che non fosse il sostegno a Putin, a causa della propria estrazione sociale che non riesce a fare presa su realtà di strada, quali sono invece le bande neonaziste. L’estrema destra radicale russa, almeno la componente più “politica”, la si può trovare anche nelle manifestazioni anti-Putin, le cosiddette “marce russe”, a fianco di movimenti i più svariati quali ecologisti e addirittura dei democratici filo-occidentali. In realtà si tratta di pressioni per negoziare il proprio potere in una società che sembra più andare verso una deriva nazionalista. Il 61% dei russi condivide infatti lo slogan “la russia ai russi” e buona parte di essi vedono nell’immigrazione un problema verso il quale, pur non approvando i metodi dei gruppi neonazisti, sono sempre più insofferenti. La società russa sembra intrisa di nazionalismo, tanto che la xenofobia è cavalcata anche dal partito comunista, che propone di inserire l’etnia nei passaporti, e dal blogger anticorruzione Aleksej Navalnyj, che riconosce la validità di alcune posizioni della destra radicale. Sono i naziskin la nuova avanguardia del proletariato?
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L'articolo da te linkato non parla di queste cifre. Sono supposizioni tue o veliine che ti hanno passato da sputnik?
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"Eppure è evidente che ci si senta più sicuri sotto l’ombrello di un presidente americano cui scappa di dire la verità incontrovertibile e inesorabile su un dittatore criminale, anziché sotto il predecessore che ammirava e ammira ancora oggi il suo pugno di ferro e gli deve in parte il successo elettorale del 2016 e chissà cos’altro. " https://www.linkiesta.it/2022/03/biden-putin-gaffe/