av90
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mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Hai pm. ah capito! -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Se vuoi posso fare l'elenco di dove ho chiesto una cosa e mi hai risposto un'altra, ma mi sembra solo dannoso per la discussione e forse è meglio chiuderla qui. Chiaro, grazie. Gli avieri sì, ma i piloti non mi pare fossero najoni o sbaglio? -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Ah ok, quindi dovevamo solo difentere il territorio nazionale e non era previsto di fornire supporto nemmeno con l'aviazione (di attacco magari)? L'esercito lasciamo stare essendo di leva. -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Caro vortex mi sa che non ci capiamo, come diceva Cama gli apache non hanno praticamente nessun ruolo, può anche essere che si vengano nomitati però appunto viene dato loro un ruolo irrilevante. è come dire che ci sono gli Akula perchè si inventa la divertente scenetta degli squali tra i due piloti. Stessa cosa per i Flanker, la domanda era diversa e non c'entra con la data di introduzione. Inserisce l'F-19, che è simile per certi versi al 117, ma è diversissimo per altri incluso il tipo di missione che ha auvto poi realmente: quindi non ha sicuramente informazioni dettagliate però ce lo inserisce e anche con un ruolo chiave. Era solo un esempio per dire che non si basa sempre su informazioni realistiche al 100%. Se poi mi dici che il bone, grane successive a parte, non avrebbe mai fatto strike convenzionale in nessuna circostanza in quegli anni: ok, questa è la risposta alla mia domanda! Per lo scenario a me personalmente sembra un po' pretestuoso: organizzano la maskirova, li scoprono, tutti fanno finta di niente. Sicuramente non è irrealistico ma sono convinto che sia anche utile ai fini della narrazione aprire un fronte invece di tre. Resta appunto la domanda iniziale: perchè non compare minimamente l'Italia? (Non vale dire che compare per via della fabbrica ) -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Ho fatto qualche ricerca sulle unità che vengono citate, la più recente è il Chicago che viene inaugurato con la visita del sindaco. Il Chicago viene commissionato il 27 settembre 1986 [fonte], considerati i due mesi di addestramento più un certo tempo per organizzare tutto penso che i combattimenti si possano collocare a inizio 1987 mese più mese meno. Tra l'altro la stagione torna perchè alcuni giacimenti russi lavorano a regime ridotto per via del freddo che danneggia i macchianari. Il B-1 entra in servizio il 1 ottobre 1986 [Boeing] e in piena produzione il mese successivo e per inizio 88 termina la produzione, quindi almeno una quindicina di esemplari (non so quanti fossero di preserie e a quanto arrivasse la produzione a regime) ci sarebbero dovuti essere in quel periodo. Poi ha avuto tutte le rogne che sappiamo, che a monte non c'era modo di conoscere, però non viene nemmeno nominato come appunto l'Apache, mentre sull'F-117 inventa (o distorce) parecchie cose di sana pianta e non è molto più vecchio. Poi ribadisco: è una disussione sul sesso degli angeli, magari non aveva voglia di farci sopra ricerche e se n'è fregato, un po' come il fatto di escludere il giappone e la grecia mi sembra un espediente narrativo per semplificare la trama che sarebbe stata inseguibile altrimenti. Era una considerazione nel senso "se fosse successo davvero cosa sarebbe cambiato rispetto al libro", come il discorso sugli E2. P.S. La scheda della home riporta il 1985 come data dell'entrata in servizio 1990 di completamento, la boeing ottobre 1986 IOC gennaio 1988 (rollout). -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
I sierra non compaiono mai (viene dato il nome Sierra ai contatti ma non sono classe sierra), l'oscar è vero c'è ma compare una volta sola alla fine del libro, quando probabilmente avrebbe potuto dare grossi grattacapi ai convogli anche se non erano molti. A mia discolpa ricordavo bene l'episodio per il fatto che non affonda ma in quel pezzo c'è tutto l'alfabeto fonetico NATO e l'ultima parte del libro l'ho letta su treni pieni di studenti urlanti quindi avevo rimosso che fosse un oscar Forse vengono trattati poco perchè se ne sapeva poco ed era difficile crearci azioni dettagliate come con i Victor, Alfa, Charlie e Tango (i sovietici avevano davvero troppi sottomarini) o come diceva Cama per depistare rispetto a quello che si sapeva davvero. I B-1 nel '84 era già in ordine, con i primi esemplari consegnati l'anno dopo, non credo fosse segretissimo come progetto essendo una rivisitazione di un progetto degli anni '70. Un po' come l'apache: c'era ma non viene nemmeno nomitato. Il Su-27 mi ricollego al discorso che facevo prima: è molto simile al mig-29 esteticamente, che è entrato in servizio solo qualche anno prima, e mi pare che sia rimasto semisconosciuto per qualche anno finchè non andò a rompere le scatole ad un Orion. Per questo ipotizzavo una possibile confusione (volontaria o meno) con il Fulcrum. -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Ma mezzi tipo il B-1, che drovrebbe essere entrato in servizio proprio durante la stesura del libro, sono stati esclusi secondo questa logica? Tra l'altro mancano diversi mezzi russi come i Su-27, Oscar, Sierra (vabbè che erano pochi) entrati in servizio proprio in quel periodo e che forse avrebbero dato qualche noia, soprattutto i Flanker. -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Mi hai fatto venire i dubbi e sono andato a controllare: la Grecia se ne tira fuori dichiarando che è una questione russo-tedesca, la turchia si dice (sia da parte americana che urss) che da sola non sia in grado di attaccare lasciando quindi un fronte sud sicuro. I giapponesi invece negano "soltanto" l'utilizzo delle loro basi per attaccare la russia, avevo dato per scontato che ci fosse un qualche dispositivo equivalente alla nato. Parlando dell'Italia: eravamo militarmente così irrilevanti? Clancy non si inventa nemmeno una scusa per non farci intervenire (chessò coprire il fronte jugoslavo, rischio di insurrezione comunista, austria e svizzera che non ci lasciano passare...) Nel libro viene detto “I don’t think so. The MiG-29 is about the only fighter they can stage out that far." però l'autonomia di trasferimento dovrebbe essere simile a quella dei mig-23. I mig 29 potevano fare rifornimento in volo ai tempi? I tanker che ricordi riforniscono i backfire da qualche parte vicino all'islanda per poi proseguire verso la base. Sulle distanze mi sbagliavo, erano in miglia. In un paio di casi i phoenix vengono lanciati dopo identificazione tramite TV che pensavo avesse un raggio di 30-40km, in realtà nel libro si parla di ben 50 miglia quindi in ogni caso al limite estremo anche in condizioni ottimali. Comunque parlando, delle versioni recenti dello sparrow tipo AIM-7F e successive, la scheda tecnica da 40km in inseguimento e fino a 70 in condizioni ottimali, kp a parte che non credo fosse nota prima della guerra del golfo. Ok, mi pareva fosse messa lì un po' per dare il contentino ai russi che altrimenti avrebbero beccato solo un los angeles per puro c**o Poi appunto è un libro per di più scritto 30 anni fa, sono solo curiosità -
mezzi e curiosità su uragano rosso
av90 ha risposto a meason nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Ho finito qualche giorno fa di leggere questo bellissimo libro e avrei qualche curiosità: Possibile che l'Italia non intervenga per nulla in tutto il conflitto? Viene citata solamente una perchè ha aiutato a costruire una fabbrica di batterie in russia. Sicuramente il nostro esercito di leva non era adatto a combattere l'URSS, men che meno all'estero dove non sarebbe stato nemmeno motivato, però i gina e i tornado non erano male considerato che anche i tedeschi finisco con l'usare F-104G e alphajet e non mi pare sia tra i paesi che si tirano fuori dalla questione (grecia, turchia e giappone). Tra l'altro nemmeno i francesi fanno molto a parte farsi affondare la Foch, mentre i Belgi sono onnipresenti insieme ai Tedeschi. I mig 29 vengono definiti aerei a lungo raggio e gli unici a poter arivare fino in islanda, ai tempi si credeva che il fulcrum avesse una grande autonomia o veniva confuso con il su-27. Pare a me o le distanze di lancio dei missili sono un po' corte? Mi sembra che si usino phoenix su bersagli a 40km, tra l'altro spesso caccia, quando sarebbero bastati gli sparrow. L'affondamento del Boston da parte dell'Alfa è realistico? Ok il Providence danneggiato, ma al Boston non sarebbe "bastato" lanciare inganni, virare e fermarsi visto che che si trovavano molto vicino al ghiaccio? Infatti si sarebbero proprio fatti scoprire perchè uno dei due aveva aumentato la velocità perdendo la sileziosità -
Allora stiamo dicendo la stessa cosa allora Le tecniche possono essere leggermente diverse e sempre più raffinate e l'implementazione reale probabilmente ne userà più di una e non solo nel campo dei segnali. Però appunto non c'entrano col Foxhound
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Sì è vero, il frequency hoping è nato per questo ed è ancora utilizzato in alcuni protocolli (bluetooth ad esempio, almeno nel primo standard), mentre in altri vengono usate tecniche più sofisticate come gli 802.11 eccetto forse i più vecchi. Se usi solo il frequency hoping, come giustamente dici, basta monitorare una banda più ampia e triangolare normalmente, il mio punto però era che la trasmissione deve essere confondibile nel rumore bianco: una delle tecniche che ricordo era trasmettere diversi segnali simultanei a bassa potenza, il ricevitore sa che all'istante t1 dovrà monitorare le frequenze frequenze f1 f2 f3, all'istante t2 le frequenze f1 f2 f6 se su tutto il set di frequenze riceve un "1" lo interpreterà come tale se su tutte e tre "0" come 0. Il frequency Hoping nel signal hiding subentra perchè il rumore, in quanto tale, non è costante quindi dei picchi di intensità ridotta e distribuiti opportunamente possono sembrare casuali mentre se trasmetto sempre sulle stesse frequenze è piuttosto facile capire che si tratta di una trasmissione. So che dal punto di vista implementativo sarebbe assolutamente fallimentare fatto così (minimo andrebbero definite le soglie per 1 e 0) è solo per dare un'idea. Sopra poi ci saranno dei layer con correzione di errori, crittografia ecc..., mentre i segnali non saranno 1 1 1 = 1 ma magari 101=1 e all'istante successivo 001=1 complicando a piacere il tutto. Qui credo che tu stia parlando del jamming non della stealthness
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Non è esattamente crittografia ma c'è tutta una branca delle telecomunicazioni che studia il problema, la tecnica di base è trasmettere confondendosi nel rumore di fondo ad esempio saltando continuamente su varie frequenze in maniera apparentemente casuale, magari trasmettendo in parallelo a bassa potenza su più frequenze. Inoltre si può sempre fare beamforming indirizzando la maggior parte delle emissioni attive in una certa direzione e non in un'altra, quindi anche triangolarlo diventa problematico perchè non puoi più assumere che un segnale che riceve una stazione abbia la stessa intesità all'origine di quello che ne riceve un'altra. Poi certo: adesso sia con i progressi nel campo dei computer che dell'infomatica (L'informatica non riguarda i computer più di quanto l'astronomia riguardi i telescopi) puoi analizzare moltissimi dati in tempo reale, magari provenienti da vari sensori, e quindi il radar ti traccia tutti i piccioni in volo ma ti mostra solo quello che fila a 1000km/h ma potrebbe essere clutter, però integri con i dati dell'IRST e vedi che nella stessa posizione c'è anche una traccia IR e magari il segnale va e viene ma triangolando con altri aerei hai la posizione. Però il problema è che il computer deve imparare a distinguere l'F-22 dal piccione, dal clutter ecc... e per fare questo devi avere molti dati da analizzare sapendo come minimo in quali c'è un F-22 e in quali no. Certo puoi fare training insegnando al computer a riconoscere la normalità (si usa per esempio per riconoscere attacchi informatici in corso), però se passi da un terreno montuoso a un altro meno montuoso? Se ci sono Growler in volo? Flares, chaff, missili? Aerei amici e nemici che spazzano il cielo con decine di radar diversi? Che è poi la sensor fusion unita ad un po' di machine learning.
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Corriere.it Possibile un errore così grossolano? Si conoscono i mezzi coinvolti? Dalle immagini intraviste al TG mi sembrava il Garibaldi, ma probabile che fossero immagini di archivio, mentre ai libici cosa resta in grado di volare? Qualche Mig-23 e forse qualche Mirage F-1?
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Chiedevo appunto questo, mi sembrava strano che i partner di primo livello non avessero nemmeno il minimo accesso al software necessario per integrare le proprie armi nonostante abbiano sviluppato elmetto e motori alternativi. Ovviamente farlo qui o in america fa poca differenza.
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Non mi riferivo alla posizione dell'Italia in sè ma ad una critica sentita tempo fa durante un'intervista, ad un generale mi sembra. Diceva che l'errore non era stato entrare nel programma F-35 ma farlo come singole nazioni invece di porsi come entità europea, in modo da avere maggior peso. Poi avremmo avuto le solite beghe interne, quindi forse non è stato neanche troppo male, ma è il solito problema dell'Europa che non esiste. Mi stupisce invece che l'integrazioni delle armi europee non possa essere affidata agli inglesi