ROSSETTI BRUNO
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Off Topic relativo alla discussione sullo F-35
ROSSETTI BRUNO ha risposto a fabio-22raptor nella discussione Discussioni a tema
Buongiorno Forse mi sono perso qualcosa ma questo topic non è dedicato all'F35? Saluti Bruno -
La ragazza di Kobane Pubblicato: 24/11/2014 10:58 CET Aggiornato: 24/11/2014 10:59 CET Condividi 10 Tweet 0 E-mail 0 Commento 0 I turchi dalla collina osservano la battaglia. Un gruppo di miliziani alza la bandiera nera. Il presidente dichiara che la città è perduta, ma i residenti strappano la bandiera. I Turchi dalla collina osservano la battaglia. Le vittime della furia resistono ai tagliagole. Fantasmi di altre città ritornano dal passato: Sarajevo, Varsavia, Stalingrado. Le stelle dalla collina osservano la battaglia. Un gruppo di Partigiani strappa la bandiera nera. Il giorno dopo i nazisti vogliono rialzarla ancora: I lampi degli alleati li fulminano dal cielo. La stampa della collina fotografa la battaglia. Le madri dagli occhi verdi contro i mercanti di schiavi, la furia dei miliziani, la foia della canaglia quando violenta gli inermi durante i rastrellamenti. Gli angeli dalla collina contemplano la battaglia. I diavoli che possiedono le anime dei soldati le immagini di terrore insieme alle litanie con cui bestemmiano i demoni il nome santo di Dio. Le donne dalla collina osservano i mercenari. La feccia dell'occidente, la vocazione al saccheggio e tutto l'immaginario di testi periferie, tra cinema dell'orrore e bassa pornografia. E il vento dalla collina ti saluta e ti accompagna su di una strada dritta, con il fucile a tracolla. La ragazza di Kobane si volta indietro un momento mentre continua a marciare verso la linea del fronte. E i fuochi dalla collina ti scompagnano alla guerra contro i mercanti di schiavi e diavoli dell'inferno, l'accidia dell'occidente e la canaglia nazista e i vampiri nascosti nei governi. La ragazza di Kobane va sulla linea del fronte, ci guarda solo un momento mentre cammina da sola. La Libertà è una medaglia che si conquista sul campo, non è più solamente una parola. David Riondino - http://www.titoloprovvisorio.it- presenta, in collaborazione con Pandora TV - http://www.pandoratv.it
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Che spreco!!! potrebbero mandarli in Curdistan!!
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A questo proposito da un paio di giorni, presunti comandanti/portavoce dell'ELS stanno dichiarando che le loro unità, della forza di 14.000 uomini!!!! Hanno abbandonato Aleppo.
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Scusate se insisto, Le immagini dei satelliti / aerei spia / uav ecc ecc statunitensi sono saltate fuori? Ciao Bruno
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IRAQ - Discussione ufficiale
ROSSETTI BRUNO ha risposto a Andrea75 nella discussione Discussioni a tema
SITUAZIONE IN IRAQ L’Iraq si può dividere in due settori quello Iracheno e quello Curdo Fronte Iracheno Dopo l’avanzata delle scorse settimane sisi è temporaneamente ferma, verosibilmente perché le sue linee di rifornimento erano ormai lunghe ed esposte, quindi stanno usando questa pausa per consolidare il terreno conquistato, rimuovere sacche di resistenza, portare i avanti i rifornimenti ecc stanno anche usando questo tempo per arruolare nuove truppe e integrare nei propri reparti alcune milizie locali, aiutati in questo anche dall’incredibile quantità di denaro che gli islamici sembrano avere (da 500 a 1.000 usd è la paga base per i soldati, di più per gli occidentali). Può darsi che gli islamici si ritirino da qualche posizione, questo perché in alcuni punti sono talmente vicini alla capitale da essere a tiro degli elicotteri U.S.A di stanza nell’aeroporto della capitale per la sua difesa. Il governo sta cercando di mettere insieme 12 brigate nuove per un totale di 30.000, di cui 9 Irachene con 20.000 effettivi e 3 Curde con 10.000 uomini, forze da usare per passare all’offensiva non prima della prossima primavera. La prima considerazione è che le 9 brigate sembrano abbastanza “smilze”, la seconda che pensano che saranno e pronte in primavera, mi chiedo come faranno a rendere efficaci in 8 mesi, queste unità se con il precedente esercito non erano bastati 8 anni. Fronte Curdo In questo momento sembra “tranquillo” ( magari domani sarò smentito e Sisi conquisterà Erbil) per una serie di motivi, in questo momento gli islamici stanno premendo a Kobane e a Baghdag, e sugli altri fronti sembrano sulla difensiva, evidentemente non hanno forze sufficienti per attaccare dovunque. Dall’altra parte i curdi sono arrivati “al loro limite” mi spiego sono avanzati finché hanno potuto, sfruttando le asperità del terreno. Per andare avanti dovrebbero addentrarsi nella pianura dove le loro truppe a piedi e senza armi pesanti sarebbero alla mercè degli islamici, quindi per andare avanti hanno preteso la preventiva consegna di armi pesanti (carri, vtt cingolati, semoventi d’artiglieria ecc). Finora né il governo centrale né gli americani si sono mostrati disponibili a fornirglieli. Adesso ci sono queste 3 nuove brigate, è evidente che molto dipenderà da che tipo di brigate saranno, di altra fanteria da montagna appiedata i Curdi non sanno corsa farsene!!!!!, ne hanno già troppa!!! Quello di cui hanno bisogno sarebbero 3 unità corazzate. Facciamo pure i conti: 200 carri 100 semoventi, 500 vtt, 200 corazzati specializzati. e i mezzi per rifornirli (camion Jeep auto ecc) quanto al tempo per metterli in campo dipende dal tipo di armi, fossero carri sovietici originali meno di 1 mese dalla consegna, fossero modificati (che so T54 armati col pezzo da 105, e con motore e strumentazione occidentale) servirebbe più tempo, se fossero mezzi occidentali (M48/M60/M1) forse 8 mesi non basterebbero. -
Bè che il fantomatico ELS (esiste ancora?) possa sconfiggere contemporaneamente assad e sisi, siamo solo noi occidentali che facciamo finta di crederci. Dico "facciamo finta" perché sappiamo bene che in realtà l'ELS non esiste più (come forza militare sul campo) ma ammetterlo vorrebbe dire essere costretti ad intervenire sul campo e noi non vogliamo la pace quello che vogliamo veramente è "essere lasciati in pace". Dell'Irak parlerò nella apposita sezione (spero di trovare il tempo)
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LA STAMPA 23 Ottobre 2014 INIZIO La guerra aerea in Siria: il regime fa più raid della coalizione occidentale Attacchi all’Isis ma anche contro i civili: 13 bambini uccisi a Daara Distrutti al suolo i caccia che gli islamisti volevano far volare Erdogan punzecchia gli Usa sui carichi di munizioni finiti ai jihadisti Rai alleati nella cittadina curda di Kobani assediata dai miliziani dell’Isis Leggi anche giordano stabile Anche se non «fa parte della coalizione internazionale» anti-Isis, come tiene a precisare, il governo siriano sta conducendo una sua guerra aerea parallela. Di un’intensità anche superiore a quella di Stati Uniti e alleati arabi. In due giorni l’aviazione di Bashar al Assad ha condotto 70 raid, 200 nell’ultima settimana, secondo l’Osservatorio per i diritti umani in Siria. L’Osservatorio denuncia però un uso indiscriminato delle bombe: ventidue persone, 13 bambini e tre donne, sono state uccise in un bombardamento dell’aviazione di Damasco la notte scorsa sulla cittadina di Nasib, nella provincia meridionale di Daraa. Gli ultimi bombardamenti si sono concentrati sulla città di Dair az Zour, controllata dall’Isis, dove una grande base del regime è assediata da mesi. Un’offensiva che fa il paio con quella portata avanti dagli americani a Kobani, dove invece a essere assediati sono 2mila guerriglieri curdi che devono fronteggiare almeno 6mila miliziani islamisti. La situazione disperata di una settimana fa è stata in parte rovesciata dalle decine raid quotidiani, che, secondo il Pentagono, hanno ucciso «centinaia di miliziani». A giorni dovrebbero arrivare i primi rinforzi dal Kurdistan iracheno, 200 peshmerga con blindati e cannoni. Il presidente turco Erdogan ha dato l’ok al transito, dopo infiniti tentennamenti. I peshmerga, rispetto ai guerriglieri dell’Ypg, gemello del Pkk, sono più ben visti da Ankara. Ma Erdogan non smette di punzecchiare Washington. Adesso nel mirino c’è il lancio sbagliato che ha fatto finire nelle mani dell’Isis decine di casse di granate e munizioni destinate ai combattenti curdi. Un carico su 29, va detto, ma che ha creato parecchi imbarazzi al Pentagono, dopo che le immagini dei rifornimenti finiti nel posto sbagliato sono state postate sul Web dagli islamisti. «Alcune delle armi lanciate dai C130», ha osservato il presidente turco «sono state prese dall’Isis. Cosa è andato per il verso sbagliato?». Poi tornato sul transito di guerriglieri peshmerga attraverso il confine con la Siria. «Mi riesce difficile comprendere perché Kobane sia così strategica per gli Stati Uniti, visto che non vi sono civili ma soltanto 2.000 combattenti». Anche il califfo Abu Bakr al Baghdadi, però, considera strategica la città, visto che ha investito nell’attacco il 10-15% di tutte le sue forze, mentre è impegnato in altre tre offensive: attorno al monte Sinjar, dove gli yazidi sono di nuovo sotto assedio, verso Baghdad, e verso la diga di Haditha, nella provincia irachena dell’Anbar. I raid della coalizione non hanno stroncato la capacità offensiva dell’Isis, ma cominciano a essere un problema a Raqqa, capitale del califfato, dove il black out elettrici stanno erodendo i consensi del Califfo. Che ha anche tentato di contrastare lo strapotere aereo degli avversari facendo decollare due Mig-21 e un Mig-23 sottratti all’aviazione siriana nelle basi di Tabqa e della provincia di Aleppo. Due sono stati già sono stati distrutti ieri dai jet di Assad mentre erano sulle piste dell’aeroporto di Jarrah, come ha sottolineato il ministero della Difesa del regime. FINE Alla stessa data la coalizione ha affermato di aver inflitto le seguenti perdite 464 morti a sisi, 57 morti ad al nusra, 32 civili Il 25 veniva dato un dato sulla battaglia di Kobane 350 morti Curdi 450 morti sisi. Le unità dell’ELS che si stanno aggiungendo ai difensori della citta sono parte dei 2.000 turchi siriani che il comando turco ha comunicato di aver arruolato, inquadrato, armato ed addestrato nell’ultimo anno. Ho visto i filmati relativi alla colonna di 40 mezzi dei curdi ho notato che al traino sono presenti alcuni pezzi di artiglieria e montati su alcuni mezzi quelli che sembrano dei lanciarazzi, tutta roba leggera. D’altra parte i mezzi pesanti, (carri armati , veicoli trasporto truppe, semoventi di artiglieria) non è che abbondino fra i Peshmerga DA REPUBBLICA 30 OTTOBRE 2014 INIZIO La battaglia di Aleppo. Ma intensi scontri armati sono in corso anche nell'area di Handarat, sobborgo settentrionale di Aleppo, nord della Siria. La battaglia è tra insorti anti-regime, tra cui qaedisti, e forze lealiste, tra cui sciiti libanesi Hezbollah. Il regime di Damasco cerca da settimane di stringere la morsa attorno ai quartieri orientali della metropoli siriana e la via di Handarat costituisce ormai l'unico accesso tra Aleppo, solo in parte controllata dagli insorti, e la campagna nord verso il confine con la Turchia. Secondo Nizar al-Khateeb, comandante della Brigata "Alba della Libertà", nel nugolo dei ribelli più moderati "Esercito siriano libero", "è un errore inviare truppe a Kobane e non ad Aleppo, dove il regime è tornato e ci sta circondando". FINE DA REPUBBLICA 31 OTTOBRE 2014 INIZIO Il folle piano dell'Is. Lo Stato Islamico, seppur abbia relativamente rallentato la sua offensiva anche nella campale battaglia di Kobane, continua la sua brutale battaglia con ogni mezzo. Dopo la scoperta delle fosse comuni di ieri nella provincia irachena di Al Anbar (il premier iracheno, Hayder al Abadi, ha promesso di vendicare la strage) e soprattutto la denuncia dell'esecuzione di 600 prigionieri in un carcere di Mosul, le forze di sicurezza locali hanno sventato un piano dell'Is di allagare Baghdad facendo esondare il fiume Tigri. Lo ha annunciato il capo delle operazioni del Comando operativo iracheno, il generale Abdel Amir Al-Shamri. "I miliziani dell'Isis hanno cercato di aprire le barriere fluviali a Samarra - ha affermato - in modo da far defluire l'acqua verso la capital. Il loro piano è stato scoperto e sventato". ] La bandiera nera del Califfato sventola su una collina all'ingresso di Kobane, in Siria, la città dove gli uomini dell'Is combattono contro i pesh merga curdi siriani. La città è la terza più importante del Paese e sembra sul punto di cadere nelle mani degli uomini sunniti di Abu Bakr al Baghdadi. Leggi l'articolo FINE DA TELEVIDEO E FRANCE 24 1 NOVEMBRE 2014 INIZIO Più di 100 estremisti caduti a Kobane negli ultimi 3 giorni fra di loro membri della polizia islamica (1) FINE 1)Questa informazione se vera è significativa, vuol dire che sisi si sta giocando il tutto per tutto e per farlo sta rastrellando il fondo del barile Dopo quella islamica si comincia a vedere anche la propaganda curda, molto differente, Quella di sisi è molto machista sembra mutuata dalla propaganda delle 1° g.m. Il messaggio è: “venite con noi vi divertirete un sacco, deciderete il destino degli altri, avrete avventure e donne finche vorrete, potrete fare cose che non avete mai sognato nella vostra vita “ Quella Curda è molto più sottile, “noi siamo i buoni, non consideriamo le donne come animali da riproduzione, combattiamo solo perché siamo costretti, se fossimo armati come loro li spazzeremmo via facilmente”. Da qui la scelta di avere contatti con i giornalisti, far vedere villaggi dove sono passati gli uomini del califfo, far parlare le vittime, gli uomini che parlano non sono i soliti ciccioni coi baffi che spesso vediamo nelle immagine arabe anzi sono normali generalmente hanno la barba di qualche giorno che gli da un’aria di persone normali che cercano di curare il proprio aspetto pur fra le difficoltà della guerra ma non sempre ci riescono +/- come noi occidentali ecc ecc. hanno l’aria quasi schifata di gente che combatte perché deve non perché gli piace. Grande uso di donne (non è che ci siano tutte queste donne fra le forze curde), sempre con l’aria di essere lì solo perché costrette dai “cattivi” generalmente vestite con foggia militare (il msg è " vedete, le donne sono pari a noi, vivono assieme a noi, combattono come noi e muoiono come noi)" ma normali (ci sono donne più coperte nelle nostre strade) Ciao Bruno
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Se la Turchia concede quello che finora ha sempre negato, vuol dire che i Curdi stanno vincendo, consentire adesso il passaggio significa fornire agli islamici una giustificazione alla sconfitta che si profila imminente
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Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che in due giorni hanno effettuato 9 raid aerei contro l’Isis in Siria, di cui 7 sulla città assediata. Il quotidiano kuwaitiano Al Seyassah ha inoltre scritto che gli Usa hanno un contingente di 2.300 soldati pronti a intervenire nella regione irachena di Anbar. E lo dicono pure Ma non si vergognano?
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Continuano i raid aerei su Kobane. Questa mattina sono stati lanciati QUATTRO attacchi dalla coalizione internazionale guidata dagli Usa contro postazioni dei jihadisti. "I bombardamenti aerei non sono sufficienti - ha detto un abitante di Kobane fuggito in Turchia - noi abbiamo bisogno di armi pesanti e di carri armati per sostenere le nostre forze di terra. Se vengono inviate armi, anche i civili potrebbero unirsi ai combattenti curdi per difendere la città". Sinceramente con tutti questi attacchi non so come facciano i 10.000 uomini dell'isis a resistere, sono veramente eroici. Io non sono un fanatico pro Erdogan, ma gli altri gli uomini sul campo QUANDO li mettono?
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La situazione se non fosse tragica sarebbe ridicola, Riepiloghiamo la vicenda: Fin dall'inizio della rivolta i turchi hanno deciso che Assad non gli andava più bene, quindi hanno fatto di tutto per abbatterlo, addestrando i ribelli, con particolare riguardo agli elementi più estremisti, consentendo il libero passaggio sul proprio territorio di estremisti che si arruolavano nelle varie jihad, al nusra, sisi, ecc ecc, facendo passare sul proprio territorio i copiosi rifornimenti agli islamici forniti da arabia e quatar (uno stanziamento di 15 mdi di usd) ecc ecc. Adesso che gli estremisti stanno attaccando Kobane che sta per cadere visto è difficile combattere un panzer con un fucile scarico. Erodogan fa la seguente affermazione "DOPO la caduta di kobane siamo disposto ad entrare in siria per combattere sisi se gli stati uniti ci giurano che faranno fuori Assad" Aggiungiamo a questo che i turchi non permettono il passaggio sul proprio territorio di di rifornimenti per i curdi assediati, e che hanno pure chiuso i valichi di frontiera non permettendo agli uomini del PKK di aiutare i propri fratelli curdi..... Non aggiungo altro Saluti Bruno
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IRAQ - Discussione ufficiale
ROSSETTI BRUNO ha risposto a Andrea75 nella discussione Discussioni a tema
Isis, esercito iracheno consegna per errore armi e viveri. Governo apre un’inchiesta I piloti dell'aeronautica hanno sorvolato le zone di conflitto e lanciato viveri e munizioni destinati alle truppe di terra governative. Ma a riceverle sarebbero state le forze jihadiste. Il governo ha aperto un'inchiesta sull'accaduto Un errore che è costato spreco di soldi alla coalizione anti-Isis e che ha dato ossigeno ai miliziani dell’autoproclamato califfato islamico di Abu Bakr al-Baghdadi. L’esercito iracheno ha consegnato, il 19 settembre, cibo e armi sui territori occupati dai combattenti dell’Isis. Niente di volontario, ovviamente, ma un errore da parte dei militari di Baghdad. Il governo avrebbe già avviato un’inchiesta sull’accaduto. Secondo le ricostruzioni, i piloti dell’aeronautica irachena avrebbero sorvolato le zone di confine con il califfato, nei pressi della provincia occidentale di al-Anbar, e paracadutato viveri e armi che erano destinati alle truppe di terra governative assediate dai jihadisti. ”O i piloti non hanno abbastanza esperienza o si è trattato di un errore dell’intelligence o tecnico”, ha commentato con Al Arabiya l’esperto del Washington Institute, Ghassan Attiyah. Fatto sta che i miliziani di al-Baghdadi si sono visti “recapitare” un bel mucchio di rifornimenti. “Perché queste operazioni vengano fatte con esattezza – ha continuato l’esperto – è necessario avere un equipaggiamento avanzato e, inoltre, notizie di intelligence sul territorio”. Hakim al-Zamili, membro della commissione Sicurezza e Difesa del Parlamento iracheno ha dovuto ammettere l’errore con un certo imbarazzo: ”Alcuni piloti che trasportavano armi e cibo non hanno lanciato gli aiuti ai soldati, in particolare alle brigate 1 e 30, che erano sotto assedio”. Secondo il canale al-Hadath, affiliato alla tv satellitare Al Arabiya, il governo ha lanciato un’inchiesta sull’episodio. E questi scalzacani sono quelli che dovrebbero battere l'isis? con l'aiuto di ben 5 incursioni aeree Usa al giorno (1) che li aiutano bombardando gli uomini del califfato!! Siamo sicuri di non essere a "candid camera" oppure su "scherzi a parte"? Ciao Bruno 1) E' la media attuale delle incursioni americane -
Era prevedibile dopo che Obama ha annunciato che li avrebbe bombardati in Irak ma non in siria l'isis ha spostato le proprie unità pesanti in Siria e le ha usate contro i Curdi i quali sono stati travolti. Sembra che lo spostamento sia avvenuto a insaputa degli USA . A questo mi chiedo, cosa c1z.zo guardano i satelliti e gli aerei di ricognizione statunitensi? I campi per nudisti sul Mar Nero? L'isis ha avuto ragione visto che gli americani si sono ben guardati dall'intervenire!!!! del resto si parla di un totale di 180 incursioni con bombe/missili, da i primi di agosto, una media di 5 incursioni al giorno. Con questo ritmo l'ultimo dei circa 100.000 uomini dell'isis lo faranno fuori nel 2045 Non so non capisco p.s. Vi aggiorno un po' sul capitolo "armi ai curdi" Carri armati : zero vtt; zero cannoni: : zero semoventi : zero munizioni : poche Missili : qualche centinaio da Italia e Germania Razzi : idem Ciao Bruno
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Il fatto che la crimea 2 secoli fa era abitata dai tartari e quindi spetterebbe a loro, non ha molto senso usando la stessa logica visto che nello stesso periodo a ovest degli appalachi c'erano solo indiani gli usa dovrebbero sgomberare tutti quelli che nel frattempo si sono stabiliti in quei territori? La parte nord est della Turchia dovrebbe essere sgomberata dai turchi perché sempre 2 secoli fa la popolazione era armena? Mi sembra un ragionamento un po' capzioso. Bruno
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IRAQ - Discussione ufficiale
ROSSETTI BRUNO ha risposto a Andrea75 nella discussione Discussioni a tema
E come faranno? Facciamo un esempio un reparto dell'ISIS viene attaccato dagli aerei vicino al confine siriano quando lo passa cosa succede? smettono di sparargli? è improponibile L'attacco deve essere portato su entrambi i lati del confine. Ma anche attaccando in siria è difficile, nella parte occidentale del paese gli scontri si svolgono prevalentemente nei centri abitati e li distinguere fra: assadiani, curdi, isis, al nusra, els (se esiste ancora) e civili è difficile se non impossibile, certo nel nord est invece la cosa è più facile e fattibile. Forse è per questo che i regolari non ci sono più nella zona? Hanno paura che "per errore" gli aerei USA colpiscano anche loro? Ciao -
IRAQ - Discussione ufficiale
ROSSETTI BRUNO ha risposto a Andrea75 nella discussione Discussioni a tema
Miliziani Isis, la Cia raddoppia le stime: “Tra 20 e 31.500” Tra i combattenti anche 15mila stranieri provenienti da 80 paesi. L’incremento sarebbe dovuto ai successi in battaglia e alla proclamazione del califfato Un combattente ad Amerli, a nord di Baghdad Leggi anche 12/09/2014 “Non è una crociata americana, serve una larga coalizione” paolo mastrolilli A maggio se ne contavano 10mila. Ora, a distanza di quattro mesi, sarebbero più che raddoppiati. Lo conferma un rapporto diffuso dalla Cia, che parla di un numero di combattenti che si aggira tra le 20mila e 31.500 unità. «La stima è stata fatta basandosi su un nuovo studio dei rapporti di tutte le fonti dei servizi di intelligence tra maggio e agosto», ha dichiarato Ryan Trapani, uno dei portavoce dell’agenzia statunitense. Di questi, oltre 15mila stranieri, ha precisato una fonte della Cia alla Cnn, compresi duemila dall’Occidente, arrivati in Siria per unirsi all’Is. I combattenti proverrebbero da oltre 80 Paesi. L’intelligence attribuisce questo incremento a «un reclutamento più intenso dal mese di giugno scorso, dopo le vittorie ottenute sul terreno e la proclamazione del califfato» nonchè a «un’attività più intensa dei neri combattimenti», ha aggiunto il funzionario Usa. La Cia ha fatto conoscere le cifre 24 ore dopo l’annuncio del presidente Usa, Barack Obama, di un’offensiva per frenare l’avanzata jihadista, un’operazione che ora si allargherà anche alla Siria e che prevede l’invio di altri 475 militari in Iraq. Con gli Usa si sono schierati anche dieci paesi arabi. E sembra che anche il premier britannico Cameron sia vicino a dare il suo appoggio per un’azione militare dopo settimane di tentennamenti e smentite. 12 Settembre 2014 Sinceramente per arrivare a certe conclusioni non c'è bisogno di spendere 200 mdi ogni anno in servizi segreti Penso che si riferisca SOLO ai miliziani presenti in Iraq e NON tenga conto della varie milizie Baathiste e non che si sono alleate con loro altrimenti il numero sarebbe ben maggiore! Certo se qualcuno pensava che una ventina di bombardamenti, con 30 morti e distruggendo 10 mezzi al giorno bastassero a distruggerli dovrà finalmente rendersi conto che l'intervento dovrà essere molto più consistente Saluti Bruno La Stampa con te dove e quando vuoi. -
Malaysia Airlines, ipotesi proiettili: “Volo MH17 abbattuto da oggetti esterni” Il rapporto preliminare reso noto oggi all'Aia dall'Ufficio di sicurezza olandese non conferma la tesi che il velivolo sia stato abbattuto da un missile terra-aria, anche se i risultati sembrano andare in questa direzione: "Non ci sono indicazioni che il crash sia stato causato da errore tecnico o da azioni dell’equipaggio" di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 settembre 2014Commenti (25) Più informazioni su: Incidente Aereo, Malaysia Airlines, Ucraina. Share on emailEmail Il volo MH17 della Malaysia Airlines, che il 17 luglio scorso si è schiantato nell’est dell’Ucraina, probabilmente è stato abbattuto “da oggetti ad alta energia provenienti dall’esterno del velivolo”. È quanto è affermato nel rapporto preliminare reso noto all’Aia dall’Ufficio di sicurezza olandese. Il rapporto preliminare della squadra olandese spiega che l’aereo è stato colpito da molteplici oggetti ad alta velocità provenienti dall’esterno, senza però confermare la tesi che il velivolo sia stato abbattuto da un missile terra-aria. I risultati sembrano andare però in questa direzione. Il volo MH17 della Malaysia Airlines si era schianto nell’est dell’Ucraina il 17 luglio scorso nel pieno del conflitto tra forze ucraine e ribelli filorussi, causando la morte di tutte le 298 persone a bordo. Anche se finora “non è ancora stato possibile condurre uno studio dettagliato del relitto” dell’aereo, “il modello del danno alla fusoliera e alla cabina di pilotaggio è coerente con quello che ci si può aspettare da un grande numero di oggetti ad alta energia che hanno penetrato l’apparecchio dall’esterno”, spiega il Dutch Safety Board (Ovv), l’ufficio per la sicurezza nazionale olandese, che si è impegnato a pubblicare il rapporto definitivo entro un anno dallo schianto avvenuto a luglio. Pubblicità “E’ verosimile che questo danno sia risultato in una perdita di integrità strutturale dell’apparecchio, portando a una disintegrazione in volo”, e questo “spiega anche la fine improvvisa della registrazione dei dati, la perdita simultanea di contatto con il controllo del traffico aereo e la sparizione dell’aereo dai radar”. Anche dalla registrazione – ottenuta dalle scatole nere – delle voci in cabina di pilotaggio, dei parametri di volo e del controllo aereo “tutto suggerisce che il volo Mh17 procedesse normalmente sino alle 13 e 20 minuti e 3 secondi, dopo di cui è finito improvvisamente”, tanto che le ultime chiamate da parte delle autorità di controllo del traffico aereo ucraine avvenute nei due minuti successivi “sono rimaste senza risposta”. “I risultati iniziali dell’indagine indicano una causa esterna al crash del Mh17″, ha dichiarato il presidente dell’Ovv Tjibbe Joustra, sottolineando che che “saranno necessarie ulteriori ricerche per determinare la causa con maggiore precisione”.
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Su RID (on line) in data 28 Agosto 2014 c'è una eccellente disamina della situazione in Ucraina, Mi sembra abbastanza equilibrata Ciao Bruno
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Gira una voce............. "SEMBRA" che Assad abbia fatto una proposta ai curdi siriani....... L'INDIPENDENZA DEL CURDISTAN SIRIANO!!!! (Sì l'indipendenza!!! non l'autonomia!!!) se si schierano con lui contro i ribelli. mah
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Da quando (+/- dal Vietnam) gli americani hanno cominciato a farsi consigliare dai cosidetti "esperti" (che nel 91 sconsigliavano a Bush Padre di attaccare Saddam) gli americani non ne fanno una giusta
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Trovo che gli americani nel caso siro/iracheno dovrebbe smettere di preoccuparsi di che c'è dietro ma di cominciare a preoccuparsi di chi hanno davanti. Cioè l'ISIS. Perché se continuano a considerare Assad il nemico principale i Curdi armiamoli sì ma non troppo perché se no la Turchia e Al Maliki si arrabbiano e così via, fra 1/2 anni RISCHIAMO di trovarci con gli islamici al potere in Siria e Iraq e ci troveremo qui a dire "ah se avessimo fatto questo/quello" e così via. Ciao Bruno e anche noi (vedi editoriale di travaglio di oggi) Se ti riferisci a me sappi, che io mi interesso dei Curdi da sempre e la storia è una delle mie passioni p.s. mai stato "rosso" in vita mia. (anche quando era comodo a cavallo degli anni 80 spesso andavo a scuola col GIORNALE di MONTANELLI) p.p.s. La popolazione di Mosul dopo 3 mesi è ridotta a 1/4 di quella di prima questi dell'ISIS mi ricordano Pol Pot
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L'INTERA EUROPA HA INTERESSI COMMERCIALI CON LA RUSSIA!!!!!!!!!!! Si parla di 400 mdi interscambio diversamente gli USA hanno molto meno interessi, per loro di parla 40 mdi Chiaramente noi europei abbiamo molto più da perdere poi ci sono poi ci sono i soliti escamotage Si parla già di auto tedesche costruite in Serbia e grana padano SVIZZERO!!!!! Per quanto riguarda il gas i problemi li avremo non coi Russi ma con l'Ucraina!! da quelle parti si parla già di blocco del passaggio del gas
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IRAQ - Discussione ufficiale
ROSSETTI BRUNO ha risposto a Andrea75 nella discussione Discussioni a tema
In realtà gli USA non hanno mai finanziato i ribelli almeno non in modo sostanziale proprio perché anche quando volevano far fuori il regime c'era chi faceva notare che si rischiava di mandare la potere gli islamisti, Sono i paesi del golfo specialmente sauditi e quatar che hanno finanziato e armato ISIS (si parla fra armi equipaggiamenti e denaro sonante di 15 mdi di usd). Ancora adesso i volontari che si uniscono agli islamisti passano il confine Iracheno provenendo dall'Arabia. Quanto agli Humvee bisogna considerare che questi veicoli sono stati forniti a migliaia alla polizia e all'esercito Iracheno, se consideriamo che in giugno delle 20 divisioni che componevano l'esercito 5 erano sul confine siriano e si sono letteralmente liquefatte (roba da 8 Settembre se non peggio) lasciando la maggior parte dei loro mezzi intatti in mano all'ISIS (fra i mezzi forniti all'esercito Iracheno risultano anche 170 M1) Saluti Bruno