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fabio-22raptor

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  1. Ma io credo che a te sfugga il fatto che ci sono gia' degli assetti dispiegati li per la lotta al terrorismo. Tornado e Predator per la precisione. Nessuno vuole piangere dei morti, quello che ti si dice e' che la soluzione in Siria e' politica asservita eventualmente da azione militare. E per capirlo non e' che devo scavare fino alle guerre puniche. Basta affacciarsi "al balcone" di casa nostra per vederlo. E ancora (di nuovo): ammesso che la potentissima AMI scendesse sul campo siriano/iracheno in stile cavalleria, questo impedirebbe alle probabili cellule sul territorio europeo di compiere attacchi?E' in casa che dobbiamo pressare. Con intelligence. Pararci il sederino. Poisi va li, sapendo bene cosa farcene pero'.
  2. Allora F-104. Venti di guerra ne tirano. Non lo si nega. Ma: sostenere la necessita' di interventi armati nell'immediato non e' che sia di grande aiuto. Vuoi una Libia 2.0? L'intervento armato serve a raggiungere un fine politico. Mai letto Von Clausewitz? "La guerra e' la prosecuzione della politica, con altri mezzi". Ecco. A noi questa politica manca. Sappiamo che non vogliamo l'IS, ma se possibile nemmeno Assad. Mentre la Russia vuole Assad. Non c'e' accordo sul post-campagna ara deserto. E non si hanno elementi per capire cosa succederebbe poi. E se (per assurdo) spianassimo l'IS e Assad, e in Siria prendessero piede ancora di piu' le milizie Hezbollah? Cosa avremmo risolto se non spostare l'ago della bilancia da un terrorista all'altro? Ripeto: l' azione militare deve consentire il raggiungimento di obiettivi politici. Serve a questo. Dobbiamo avere una politica sul medio-lungo termine. O non faremo altro che precare tempo e denaro. Che poi pensate davvero che andare a spianarli li risolvera' il problema terrorismo entro le nostre mura del castello europeo? Guarda che pure io penso ad un intervento in Siria. Ma non come lo prospetti tu.
  3. Ma ti vuoi calmare??? Io non capisco tutto questo interventismo catastrofista. l'Articolo che ti ho postato dice: L'art. 5 della NATO dice: Non lo vedi leggermente diverso? Se "Hollande" avesse voluto, avrebbe potuto tranquillamente cercare l'art. 5 invece di andare a spaginarsi 49 articoli cercando quello giusto. Poi vedremo come evolverà. Per il momento CALMA!
  4. Calmo F-104, niente NATO. Hollande semmai ha invocato l'art. 42.7 (secondo i giornali, ma io me lo ritrovo al 49.7) del TUE di Lisbona (Trattato Unione Europea) che per certi versi è simile all'art.5 del Trattato del Nord Atlantico e recita: "Qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri. Gli impegni e la cooperazione in questo settore rimangono conformi agli impegni assunti nell'ambito dell'Organizzazione del trattato del Nord-Atlantico che resta, per gli Stati che ne sono membri, il fondamento della loro difesa collettiva e l'istanza di attuazione della stessa" "lancio di appestati per mezzo di trabucchi"
  5. I 10 caccia (+2 non meglio specificati aerei) sono partiti dalla Giordania e dagli EAU.
  6. http://mobile.tgcom24.it/checkexistpage.shtml?/mondo/notizia_2144105201502a.shtml http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/mondo/2015-11-15/francia-colpito-centro-comando-raqqa--220856.shtml?uuid=ACZTEsaB&utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook La Francia ha aperto il fuoco in grande stile su Raqqa.
  7. Cerchiamo di rimanere con i piedi per terra e di non cadere nel loro gioco, cioe' cadere nel terrore. Fredda consapevolezza. Questo serve. Bisogna cercare di conseguire obiettivi politici anche servendosi dell'opzione militare. Non conseguire obiettivi militari servendosi anche dell'opzione politica. Non cadete nel facile allarmismo, rimanete lucidi. Solo cosi' possiamo identificare la minaccia e la soluzione. Bisogna intervenire solo quando avremo una volonta' politica e un piano sul medio-lungo termine. Possiamo pure andare la a spianare tutto. Ma poi? Chi si prende l'onore e l'onere di rimettere in piedi un Paese? Con quali e quante probabilita' che le cose vadano secondo i piani? Non dobbiamo sottovalutarli, ma nemmeno tremare e buttarci in modo avventato.
  8. Se davvero il vantaggio della stealthness e' eroso dai radar in bassa frequenza, perche' a distanza di oltre un ventennio si cerca di imitare il Raptor e il Lightning II (nemmeno tanto bene poi)?
  9. Hanno di diverso la consapevolezza. E' stato uno schiaffo che forse svegliera' l'Europa dal torpore. L'attentato a Charlie Hebdo ha provocato dei morti, ma, come spesso accade, il numero delle vittime ora suona una triste sveglia, cosi' come accadde al mercato di Sarajevo. Cambia inoltre la modalita'.. non abbiamo piu' delle micro-cellule, cani sciolti, ma dei veri e propri gruppi di fuoco, che lasciano intendere come esista una struttura coordinatrice, una regia. Ebbene, questo e' un punto di svolta. Intanto al jaazera ha lanciato la notizia (ripresa da adnkronos) di un accordo fra USA e Russia sul cessate il fuoco in Siria.
  10. E' normale che "il fronte" si spacchi in interventisti e non. Anche se comunque la Le Pen non ha fornito alcuna dichiarazione. E' normale che ora, sentimenti come la rabbia, la voglia di rivalsa, nascano un pochino in tutti gli europei che si sono visti fare uno sfregio in faccia dal quale l'Europa esce con il viso intriso di sangue ad opera di quella stessa mano che colpi' il cuore dell'occidente. Una cosa penso sia sicura. Questo attentato cambiera' l'Europa e il suo modo di approcciarsi al medio oriente. Il problema dell'interventismo ORA, e' che come Europa, non abbiamo ne una Entry ne una Exit Stategy nel conflitto che consenta una risoluzione.
  11. Abbiamo avuto il nostro piccolo 11 settembre. Il volto dell' Europa cambiera' per sempre..
  12. Sta emergendo la notizia della morte di jihadi johnn. Sarebbe stato colpito da un drone USA. Ma e' da confermare.
  13. http://www.airforcetimes.com/story/military/2015/11/12/f-15es-arrive-turkey-attack-islamic-state-group-isis/75642496/ Oltre agli Eagle, in turchia sono stati schierati 6 F-15E Strike Eagle....
  14. http://m.jpost.com/Middle-East/Syrian-media-reports-Israeli-airstrike-near-Damascus-airport-432733#article=6017RTFBOEYxOTZCODBGRUY0RjQ3NzI3N0NGQTkzMEU1RjA= La notizia sta uscendo ora sui media israeliani, ma le fonti sono poche e da confermare. Sembra che in raid israeliano abbia colpito una zona adiacente all'aeroporto di Damasco. Non sono state rilasciate dichiarazioni sui target (roba iraniana per Hezbollah?).
  15. Sta chiarezza sui finanziamenti e' ovviamente solo tua. Dalle mie parti e' ancora tutto ipotetico. Non mi pare che siano arrivate denunce dalla comunita' internazionale a carico di nessun Paese. Stiamo ai fatti. Poi il fenomeno IS ha avuto vari nomi e varie bandiere nel tempo ma e' sempre lo stesso, ossia fondamentalismo islamico.
  16. E quindi? Sono i missili in stiva a decidere le sorti del combattimento A-A? Se ci basiamo sulla quantità di missili trasportabili questo l'F-15 in questione (argomento del topic) dovrebbe essere una specie di soluzione finale. Invece non lo è per una miriade di altre cose. Prima fra tutte la RCS.
  17. Un dettaglio inquitante appena sentito al giornale radio, non direttamente collegato agli eventi ma comunque da un'idea sulla situazione. I servizi d'informazione britannici hanno rilasciato una dichiarazione in cui riferiscono che giorno 23 agosto, le forze armate egiziane hanno sparato un missile in direzione di un aereo inglese in fase di atterraggio a sharm el sheikh. L'ordigno e' esploso a circa 300 mt dall'aereo, che intanto compiva manovre evasive per evitarlo. Se trovate conferma postate i link perche' al momento non mi e' possibile approfondire la storia..
  18. Penso che quella rivista faccia un certo tipo di satira.. su tutto e tutti..compresi i loro stessi morti durante l'attentato.. c'e' a chi piace e a chi no. Personalmente mi astengo da ogni giudizio su quella testata e non mi piace un certo tipo di satira...Piuttosto fa riflettere come qualche tempo fa, dopo l'attentato erano tutti "charlie", con tanto di hastag, inneggiando alla liberta' di espressione. Poi, non appena la rivista fa satira sui novelli charlie si scatena il putiferio. E' na questione di coerenza. O si e' per la libera espressione e satira, o non lo si e'.. a convenienza, o peggio per moda, non va.
  19. Beh non credo che l'IS abbia sistemi missilistici in grado di colpire a quelle altitudini. Senza sbilanciarci tanto data la carenza dei dati, ti chiedo una tua opinione preliminare sulla questione.
  20. Notavo che non abbiamo avviato una discussione su questo episodio triste che da giorni trova ampio risalto sui media. Riassumiamo brevemente i fatti fino ad ora: Giorno 31 Ottobre 2015, un Airbus A321-200 (numero di registrazione EI-ETJ, volo n°9268) della compagnia aerea russa "Metrojet"con sede a Surgut, decolla dall'aeroporto internazionale di Sharm el Sheikh con 217 passeggeri a bordo e 7 membri dell'equipaggio, con destinazione S. Pietroburgo. L'aereo sale fino a circa 30mila piedi, mentre l'ultimo contatto è dato a 27925 piedi. Poi scompare. Iniziano le indagini in proposito, e si analizzano in via del tutto preliminare i rottami. L'IS, precisamente il gruppo "Wilayat del Sinaì" presente in zona, rivendica subito il tutto come attentato (possibile ritorsione alle azioni russe in Siria). Questa ipotesi viene inizialmente smentita in quanto si pensa che i membri dello stato islamico non abbiano sistemi missilistici terra-aria in grado di colpire ad altitudini di circa 9-10mila metri. Viene analizzata l'ipotesi di un cedimento strutturale, ma la compagnia rigetta totalmente, affermando che l'aereo era efficiente, nonostante nei giorni precedenti alcuni piloti avessero accusato beghe con i motori. Intervengono numerosi enti sul luogo del disastro, fra cui ovviamente esperti russi nonchè le varie agenzie di intelligence da tutto il mondo. EasyJet e Lufthansa sospendono i voli sul Sinai. Durante questi giorni, emerge un video sui soliti canali vicini alla jihad, in cui viene mostrato una non meglio chiarita esplosione di un aereo, ma persistono dubbi sull'autenticità del video. https://www.youtube.com/watch?v=-ae-2KoMpds Intanto le unità di intelligence occidentali iniziano a concordare: si tratterebbe di esplosivo a bordo, nella stiva bagagli. Le scatole nere vengono recuperate e sono sotto analisi, ma comunque gli enti preposti al traffico aereo comunicano che nessuna richiesta di aiuto è pervenuta loro (in via personale confermo, ho l'App di FlightRadar che mi manda la notifica quando un volo squawka il codice 7700 o 7600, rispettivamente "emergenza a bordo" e "perdita dei contatti radio", ma potrebbe essermi sfuggito o magari non avevo rete visto che in questi giorni sono in un posto dimenticato dagli dei). Oggi, anche la Russia inizia ad abbracciare l'ipotesi terrorismo, e in via cautelare sospende i propri voli verso l'Egitto. Le scatole nere sembrerebbero confermare il rumore di un'esplosione a bordo. Inoltre, apprendo ora dai tg, che sarebbero state intercettate alcune comunicazioni fra presunti terroristi che parlerebbero di una richiesta di esplosivo. Rimaniamo in attesa degli sviluppi.
  21. http://www.defensenews.com/story/defense/2015/11/06/boeing-protests-northrops-long-range-strike-bomber-contract/75225206/ Il coro dei lamentosi ha dato fuoco alle polveri in via ufficiale. Il GAO avrà a disposizione 100 giorni per esaminare la protesta di Boeing e L.M.
  22. E grazie. Formalmente è pur sempre una repubblica con tanto di elezioni... Ma de facto il sistema è monopartitico.. Se si butta un occhio alla composizione politico religiosa si nota (sul campo militare) che il ministro della Difesa Jassem al-Freij è sunnita del partito Ba'ath per esempio. Mentre Ayyoub, a capo dell'esercito, è alawita, così come Hallaq, a capo dell'Air Force. Ricordo che alle elezioni del 2012 un signore diceva pubblicamente "speriamo che queste elezioni siano migliori di quelle dove ci facevano votare con la preferenza già assegnata". Comunque non dobbiamo certo confondere politica e religione, anche se in Siria tendono a unificarsi, precisando che il Ba'ath è nato come partito non influenzato dalla componente religiosa (infatti uno dei fondatori era sunnita, non chiedetemi il nome che non me lo ricordo). Tuttavia scendendo più nel particolare (e ti riporto il primo stupido esempio che mi viene in mente) durante la guerra fredda si doveva mandare dei giovani meritevoli a studiare in Unione Sovietica. Dei 100 selezionati, 97 erano alawiti, 2 sunniti e 1 cristiano. Per questo dico spesso che sostanzialmente, pur avendo una certa libertà di culto, alle altre confessioni vengono negate molte possibilità. Poi c'è da dire na cosa: I Sunniti hanno sempre avuto la voglia di comandare eh, e non riconoscono gli alawiti come religiosi. Li vedono come atei.
  23. Il "gruppo di potere", come lo hai definito tu, e' saldamente in mano agli alawiti. Non mi pare esistano sunniti a rappresentare la suddetta confessione. Per questo nasce la guerra. E poi facendo come dici, non cambierebbe nulla. Avremmo sempre una dittatura che qualcuno, fra qualche anno, non vorra' piu'.
  24. Ma non è che non si possono vedere. Prima del casotto e anche ora, lo Stato siriano concede la libertà di culto. Tutti vivevano in uno Stato a confessione mista e amen. Il problema non è la libertà di culto, ma è che una fazione minoritaria aveva (ed ha) il controllo di tutto l'apparato statale svantaggiando quella maggioritaria a causa del proprio credo religioso.
  25. A beneficio di tutti: ragazzi abbiamo detto le stesse cose per innumerevoli volte. Per questo siamo a 300 pagine. Usate il tasto "cerca". Voi otterrete risultati piu' celeri, e la discussione sara' piu' fruibile anche per quelli che verranno dopo.. Se tutti avessero usato il tasto cerca, saremmo probabilmente a pagina 150, con il risultato di trovare ancor piu' velocemente cio' che interessa. Quindi, cortesemente: Cercate. Se poi non trovate quanto sperato, allora chiedete pure. Grazie!
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