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L'operazione Biting, nota anche con il nome di Bruneval Raid, era il nome in codice dato del British Combined Operations Headquarters ad un raid su un'installazione radar costiera tedesca a Bruneval, che si svolse la notte tra il 27 e il 28 febbraio 1942 nel nord della Francia, durante la seconda guerra mondiale. Prefazione Dopo la fine della Battaglia di Francia e l'evacuazione delle truppe britanniche da Dunkerque durante l'operazione Dynamo, gran parte della produzione e degli sforzi bellici della Gran Bretagna si destinarono al Comando dei bombardieri della RAF e l'offensiva di bombardamento strategico contro la Germania. Tuttavia, le perdite di bombardieri su ogni incursione iniziarono ad aumentare nel 1941, l'intelligence britannica concluse che era dovuto all'utilizzo da parte dei tedeschi di apparecchiature radar avanzate. Gran Bretagna,1936. Lungo la costa meridionale delle isole britanniche si procedeva con l’installazione di una serie di strane torri metalliche. Il motivo di tale attività era la conseguenza della scoperta fatta del fisico Robert Watson-Watt, la sua invenzione, poteva localizzare la posizione di un aereo in volo per messo di onde di radiofrequenza. Per la sua importante invenzione Watson-Watt nel 1941 gli viene concesso il “Fellow della Royal Society”; e fu consulente al Minister of Aircraft Production durante la seconda guerra mondiale Visto il progredire della bellicosità della Germania Hitleriana, Il governo Inglese decise che l’invento di Watson-Watt sarebbe stato fondamentale per la difesa dello spazio aereo delle isole e fu cosi che le famose “torri “diventarono un fattore decisivo nella battaglia d’ Inghilterra. Per due anni furono installate 18 torri lungo la costa sudorientale delle isole britanniche in modo che nessun aereo poteva irrompere su detta zona senza essere localizzato. State del 1937 il Servizio Secreto Britannico ebbe notizia che i tedeschi stavano installando una serie di strani pali a Neukirchen,( Baviera) pero si disconosceva il loro provabile utilizzo. Poiché Londra pensava alla possibilità di una installazione “radar”( non so se parlare di radar o meglio radiolocalizzatore per quel periodo), invio Watson-Watt nella desolata zona sotto un altro nome come un semplice turista con il proposito di capire cosa stava accadendo. Al no poter confermare le supposizioni che queste installazioni fossero l’embrione di un radar tedesco rientro in patria a mani vuote. Ne Watson-Watt e per conseguenza Londra non potevano sapere che i tedeschi non effettuavano loro prove di radiolocalizzazione nella zona di loro visitata, ma lo facevano a Pelzerhaken nella Baia di Lubeck ed erano a carico della marina. Le ricerche tedesche sul radar iniziarono nel 1934 e mentre l'Inghilterra cominciava a costruire le torri metalliche, la ditta tedesca Telefunken aveva sviluppato un radiolocalizzatore chiamato “Würzburg“. “Würzburg“ fu presentato ai capi della Luftwaffe in Luglio del 1939. Il marchingegno Tedesco segnalava la direzione, la distanza e l‘altitudine del velivolo in avvicinamento. Goering non perse tempo ed ordinò immediatamente 5000 apparecchi. Nota curiosa : Norvegia Ottobre di 1939, l'Addetto per la Marina presso l’ambasciata britannica ad Oslo ricevé una lettera anonima nella quale si dettagliavano le ultime ricerche e avanzi tecnologici realizzati dei tedeschi. La “lettera”fu inviata ad Oslo il 4 di Settembre. Schemi, informazione e bozze furono sottomesse ad un scrupoloso controllo da parte dei servizi britannici, allora determinarono che : “data la quantità ed complessità dei dati non poteva essere stato il lavoro di una sola persona”. Quindi; i Britannici dedussero che era una classica manovra diversiva di controspionaggio. Per qualche anno tutta la documentazione rimasi in un cassetto o nell’archivio dell’Intelligence Britannica. All’interno degli allegati c’erano informazioni importantissime sulle armi che i nazisti avrebbero utilizzato durante il resto conflitto. Dati sulle V1 ,V2 e dei radar Würzburg e Freya. L‘autore ad oggi è sconosciuto. Dicembre del 1939 la Graf Spee veniva auto-affondata davanti a Montevideo nello estuario del Rio della Plata. La nave aveva affondato parzialmente, e su l’albero principale che emergeva dall’acqua se evidenziava una strana apparecchiatura. I servizi britannici non persero tempo, prelevarono tutto il materiale possibile ed l’inviarono a Londra per essere analizzato. I tecnici a Londra, con sorpresa scoprirono che era un radiolocalizzatore (Seetak ) impiegato per dirigere il tiro delle batterie della Graf Spee ed oltre, montava già detto apparecchio nel 1938. Comunque questo strano elemento era stato già’ rilevato da fotografie aeree, solo che era coperto da un telo e nessuno si aveva mai domandato fino a quel momento cosa era e quale era la sua funzione. (Nota : All’ inizio conflitto la Royal Navy non disponeva di tale radiolocalizzatore ne gli avrebbe nei prossimi due anni susseguenti.) Inglesi e Tedeschi gareggiarono in tecnologia radar per quasi un decennio ed a quel punto, grazie agli ingenti investimenti nella tecnologia nascente da parte del Reich la tecnologia tedesca non era allo stesso livello della inglese,anzi, la superava. Caccia al radar Dopo il bombardamento di Rotterdam nel Maggio di 1940 da parte dei Tedeschi gli Inglesi cominciarono a lanciare sulla Germania grandi formazioni di bombardieri. Le grande perdite di velivoli , in particolare di bombardieri pesanti, erano sempre più elevate e quasi sempre quando gli aeroplani erano su territorio nemico. Il comando britannico si sforzò per raccogliere informazione e capire il motivo, ma tutte le indagini all’epoca si dimostrarono inefficaci. Fu allora che i Servizi Britannici si messi in moto per scoprire la tecnica che utilizzavano i tedeschi per individuare loro aerei, in modo di poter organizzare delle contromisure . FREYA Ufficiali con formazione scientifica intervennero per scoprire tutto quanto si relazionasi con gli strumenti tedeschi di individuazione. Si analizzo con tutto rigore il comportamento dei piloti tedeschi durante le proprie incursioni. Si interrogò intensamente i piloti britannici dopo ogni incursione. Analizzarono minuziosamente le fotografie ottenute dei ricognitore e della resistenza francese e belga, oltre alle informazioni ottenute dell’interrogatorio dei piloto tedeschi catturati. Tutto porto a supporre che apparecchi del tipo Würzburg erano utilizzati per la difesa aerea notturna. A questo punto, dove erano? Fu dato l’incarico al porfesor Reginald V. Jones addetto scientifico del Ministero della Guerra d’indagare sul radar tedesco e per sviluppare le adeguate contromisure. Jones decise di utilizzare una stratagemma singolare, i bombardieri della RAF dovevano liberare dei piccioni messaggeri nei loro voli su Olanda, Belgio e Nord Africa. Sulle zampe dei piccioni c’erano dei cartellini in cui si pregava alla persona che trovasi il “volatile”, d’informare se nelle vicinanze di loro abitazioni si alzavano delle strutture o costruzioni rotonde, piane o giratorie. Se era cosi, si pregava di descrivere dette strutture con poche parole, lasciando libero il piccione con la notizia. Grazie a questo sistema, Jones comprovo la esistenza di nuove installazioni radar nei territori occupati dei tedeschi. Non c’era dubbio, da Capo Nord al Golfo di Vizcaya( Biscaglia) si stendeva una rete d' installazioni di radiolocalizzatori. Molte di queste installazioni furono identificate dalle fotografie di ricognizione aerea della Royal Air Force (RAF) nel 1941, ma il loro scopo esatto e la natura dell'apparecchiatura non erano noti. Esaminando i documenti tedeschi trapelati, i bombardieri della Luftwaffe, le decifrazioni di Enigma e attraverso gli interrogatori di prigionieri di guerra tedeschi, Jones scoprì che i segnali radio ad alta frequenza che venivano trasmessi verso la Gran Bretagna da qualche parte nel continente provenissero da un sistema radar del tipo direzionale . Nel giro di pochi mesi da questa scoperta, Jones aveva identificato diversi di questi sistemi radar, uno dei quali era utilizzato per rilevare i bombardieri britannici; questo era conosciuto come la schiera "Freya-Meldung", dal nome dell'antica dea nordica. Foto scattate da ricognitori della RAF ,vicino a Cap d'Antifer in Normandia avevano individuato diversi oggetti misteriosi e visibili . Finalmente JONES era in grado di avere le prove concrete della presenza del sistema Freya si presentavano in due postazioni circolari ed in ognuna c’era un "materasso" rotante, un’antenna di circa 20 piedi (6,1 m) di larghezza. Avendo trovato la prova di queste installazioni di radiolocalizzatori Freya, Jones e gli altri scienziati sotto il suo comando iniziarono a escogitare contromisure contro il sistema, e la RAF poteva iniziare a localizzare e distruggere le installazioni stesse... Il dispositivo radar Würzburg era costituito da un'antenna parabolica di circa 3 metri di diametro,che lavorava in congiunzione con Freya per localizzare i bombardieri britannici e quindi dirigeva i caccia notturni della Luftwaffe per attaccarli. I due sistemi si completavano a vicenda: Freya era un sistema radar di allarme precoce a lungo raggio( circa 120 km), ma mancava di precisione, mentre Würzburg aveva una portata più corta ma era molto più preciso( circa 40 km) . Würzburg aveva anche il vantaggio di essere molto più piccolo del sistema Freya e più facile da fabbricare nei quantitativi necessari alla Luftwaffe per difendere il territorio tedesco. Jones sapeva che per neutralizzare efficacemente il sistema di Würzburg e sviluppare le contromisure giuste, lui e il suo team avevano bisogno di studiare uno dei sistemi, o almeno i pezzi più vitali della tecnologia di cui il sistema era composto. Un colpo di fortuna A fine di Novembre del 1941 un ricognitore RAF scattò delle foto da un altezza considerevole e rivelo una stazione Freya nelle vicinanze di Bruneval nella regione di Le Havre. Queste foto presentavano un particolare in comparazione con le precedenti. Dall’apparecchio installato nelle vicinanze di un isolato casolare partiva un sentiero che arrivava fino un punto sulla scogliera. Questo aveva incuriosito a Jones e richiese una ricognizione aerea a bassa quota. Anthony (Tony )Hill asso dell’aeronautica fu incaricato per questa missione. Tony Hill era un esperto di ricognizione a bassa quota e rapidamente si offrì volontario per il lavoro, Il 4 dicembre di 1941 Tony effettuò la sortita a bassa quota su Bruneval con il suo Spitfire PR IV ma la sua macchina fotografica non è riuscita a scattare, anche se aveva segnalato l’avvistamento di qualcosa che sembrava essere una ciotola di fuoco elettrico(electric fire bowl ) di circa 10 piedi di diametro. Imperterrito tornò il giorno seguente e questa volta riportò alcune fotografie perfette, una delle quali è, ancora oggi, usata da storici e autori militari per mostrare il radar di Wurzeburg. Le foto scattate da Hill evidenziavano il nuovo apparecchio e dall’aria sembrava un radiatore parabolico, per coincidenza assomigliava molto alla descrizioni data nei rapporti della “lettera di Oslo” del1939 e che nominavano alcuni dei piloti tedeschi catturati. Fu da queste fotografie che nacque il raid della 1°divisione aviotrasportata su Bruneval. I preparativi Bruneval si trova a 20 km al NE da Le Havrè incuneato nelle scogliere della costa e lì, i tedeschi, avevano installato uno di loro impianti radar ed era il sito radar tedesco più accessibile che fosse mai stato finora trovato dagli inglesi; diverse altre installazioni erano più interne nell'entroterra francese, mentre altre erano lontane come la Romania e la Bulgaria. Giorno e notte la postazione era sorvegliata in continuazione da pattuglie di soldati ed intorno al Würzburg e reggevano le massime misure di sicurezza. Questo apparecchio era il primo nel suo genere perché riuniva le funzioni di emissione, recessione , localizzazione e servizio, montato su un rimorchio. Non doveva mai cadere nelle mani del nemico ed in caso di pericolo suoi serventi avevano l’obbligo di farlo brillare, con un carica esplosiva predisposta di serie. Come abbiamo detto grazie alle foto di Hill ed a un minuzioso studio degli intorni all’impianto, i britannici cominciarono valutare un raid sul Würzburg. Per prima cosa si impartì l'ordine alla resistenza francese di recuperare informazioni sulle misure di sicurezza e di difesa delle installazioni,( nido di mitragliatrici, casamatte, effettivi, ec. ec.) . Per un migliore supporto fu inviato nella zona una spia francese, il colonnello Andre Neufinck e il combattente della resistenza Charles Chauveau che conoscevano ulteriori dettagli sulla stazione radar di Bruneval. La richiesta di incursione sul sito di Bruneval, per la cattura il sistema di Würzburg, fu trasmessa all'ammiraglio Lord Louis Mountbatten, comandante delle operazioni combinate. Mountbatten a sua volta portò la proposta al Comitato dei capi di stato maggiore, che approvò il raid dopo un breve dibattito. Avendo ricevuto l’autorizzazione di condurre il raid, Mountbatten ed il suo staff studiarono attentamente l'installazione di Bruneval e le sue difese, giungendo rapidamente alla conclusione che a causa delle vaste difese costiere nella zona e l’alta sicurezza nell’ intorno alla postazione non si potevano permettere un raid di un comando marittimo . Ritenevano che un simile raid avrebbe provocato molte vittime tra le truppe d'attacco e non sarebbe stato abbastanza veloce da catturare il radar di Würzburg prima che fosse distrutto dai tedeschi. Credevano che la sorpresa e la velocità dovessero essere i requisiti essenziali di ogni incursione contro l'installazione, quindi per garantire che il radar fosse catturato, Mountbatten vide un assalto aereo come l'unico metodo praticabile. L'8 gennaio 1942, contattò la sede della 1st Airborne Division e la 38° Wing RAF, chiedendo se fossero in grado di condurre il raid. Il comandante della divisione, il generale generale Frederick Browning, fu particolarmente entusiasta, poiché un'operazione di successo sarebbe stata un'eccellente spinta morale per le truppe aviotrasportate sotto il suo comando, oltre a una buona dimostrazione del loro valore. I due comandanti ritenevano che l'addestramento da parte sia di truppe aviotrasportate sia di equipaggi potrebbe essere completato entro la fine di febbraio, quando ci sarebbero condizioni meteorologiche adeguate per tale operazione. L'addestramento per il raid iniziò immediatamente, ma incontrando diversi problemi. Il 38° Wing era una nuova unità ed era ancora in via di formazione, allora fu scelto lo Squadrone RAF numero 51 del comandante Percy Charles Pickard . Sarebbe il compito di questa unità fornire gli aeromobili e l'equipaggi necessario per l'operazione, sebbene il Capitano del gruppo Nigel Norman di 38 Wing rimarrebbe al comando. Un altro problema riscontrato era lo stato di addestramento delle truppe aviotrasportate scelta per fare irruzione nell'installazione. Durante questo periodo, la prima divisione aviotrasportata era composta da soli due battaglioni di paracadutisti, di cui solo uno (1 ° battaglione paracadutisti), era completamente addestrato. Browning, volendo mantenere intatto il 1 ° Battaglione Paracadutista, per qualsiasi operazione più grande per la quale la divisione poteva essere selezionata, ordinò al 2 ° Battaglione Paracadutisti di fornire una compagnia per l'operazione. La compagnia 'C' comandata dal maggiore John Frost fu selezionata, ma la compagnia era stata formata così recentemente che Frost e molti dei suoi uomini non avevano ancora completato il loro corso di paracadutismo. Il livello di sicurezza imposto alla pianificazione dell'incursione era così alto che quando il maggiore Frost fu informato da un ufficiale di collegamento dal quartier generale della 1a divisione aviotrasportata, gli era stato detto che la sua compagnia avrebbe preso parte a una dimostrazione di guerra aerea per il Gabinetto di guerra. Fu anche informato che la compagnia C sarebbe stata divisa in quattro sezioni per l'esercizio, cosa che era contraria al piano che Frost aveva escogitato e questo. Fu solo dopo che Frost sollevò diverse obiezioni con un ufficiale di grado più alto nella sede dell’unità che fu informato sul vero obiettivo del raid previsto, automaticamente il maggiore lasciò cadere tutte le sue obiezioni e rivolse la sua attenzione all'addestramento della compagnia. La compagnia C passò del tempo a Salisbury Plain nel Wiltshire, poi si recò a Inveraray in Scozia dove si sottopose a un addestramento specializzato su Loch Fyne, praticando imbarchi notturni su mezzi da sbarco. Il piano prevedeva l'evacuazione della compagnia via mare dopo aver fatto irruzione nell'installazione radar. Dopo questo, l'unità è tornata nel Wiltshire e iniziò a praticare il lancio con paracadute e familiarizzare con gli aerei e gli equipaggi del 51° squadrone. Le fotografie presse da Hill disimpegnarono un ruolo primordiale nell'addestramento delle truppe assieme agli schizzi inviati degli agenti Francesi. Con oggetto che i suoi uomini avessero una maggiore familiarità con il terreno fu costruito un modello in scala della zona delle operazione in cui se eserciterebbe il gruppo d’assalto al comando di Fros. Oltre a dei film e diverse fotografie del casolare. Le informazioni sull'installazione radar di Bruneval furono raccolte anche durante quel periodo, spesso con l'aiuto della Resistenza francese, senza la quale sarebbe stato impossibile avere una conoscenza dettagliata della disposizione delle forze tedesche e dell'installazione. Questa informazione fu raccolta da Gilbert Renault, noto agli inglesi con il nome in codice 'Remy' e diversi membri della sua cella di resistenza. Frost incontrò anche il Sergente di Volo della RAF C.W.H. Cox, che si era offerto volontario per accompagnare la Compagnia C nell'operazione; come esperto radiomeccanico, a lui toccava il compito d’ individuare il radar di Würzburg, fotografarlo e smantellarne una parte per il trasporto in Gran Bretagna. Fu aggregato alla compagnia paracadutista e fecce anche lui il corso di paracadutismo. La seconda fase del addestramento per Cox consistette nel montaggio e smontaggio d’apparecchiatura radar sul campo nel minore tempo possibile. Per nessun momento Cox sospettò che dovrebbe fare lo stesso lavoro ma sul continente, ne anche che gli uomini con cui compartiva l’istruzione avevano il compito di proteggerlo durante il suo lavoro . Per simulare la vera finalità dell’intensità dell’addestramento, se comunico ufficialmente che se stavano preparando delle manovre da presentare davanti al Gabinetto di Guerra e nel caso tutto avesi filato liscio si realizzerebbe un operazione simile sulla costa Francese. Ricevuto il brevetto di paracadutisti i soldati senza saperlo erano pronti per il raid. L’incursione L'installazione era composta da due aree distinte; una villa a circa 100 metri (91 m) dal bordo di una scogliera che conteneva la stessa stazione radar, e un recinto contenente un numero di edifici più piccoli che contenevano un piccolo presidio. L'antenna di Würzburg era stata eretta tra la villa e la scogliera . La stazione radar era presidiata permanentemente dai tecnici radar della Luftwaffe ed era circondata da posti di guardia e da circa 30 guardie; gli edifici nel piccolo recinto ospitavano circa 100 soldati tedeschi, compreso un altro distaccamento di tecnici . Un plotone di fanteria tedesca era di stanza a sud di Bruneval, ed era responsabile della gestione delle difese e della spiaggia del punto di recupero; questi includevano un punto di forza in un bunker vicino alla spiaggia sulla cima della scogliera che si affacciava su di essa con nidi di mitragliatrici . Per fortuna la spiaggia non era minata e aveva solo sporadiche difese del filo spinato, ma era regolarmente pattugliata; per finire, si riteneva che una riserva mobile di fanteria fosse disponibile ad un'ora di preavviso e si trovasse a qualche distanza nell'entroterra . Sulla base di queste informazioni, Frost decise di dividere la compagnia in cinque gruppi di quaranta uomini per l'incursione, ciascuno con il nome di un famoso ammiraglio della Royal Navy: "Nelson", "Jellicoe", "Hardy", "Drake" e "Rodney". "Nelson" avrebbe ripulito e assicurato le posizioni tedesche difendendo la spiaggia, mentre "Jellicoe", "Hardy" e "Drake" avrebbero catturato il sito radar, la villa e il recinto. "Rodney" era la formazione di riserva, posta tra il sito radar e il principale approccio nemico probabile per bloccare qualsiasi contrattacco. Era stato considerato che la combinazione di una luna piena per la visibilità e l'aumento della marea per consentire alle imbarcazioni di recupero di manovrare in acque poco profonde, questo era vitale per il successo del raid, ma restringeva le possibili date a un periodo di quattro giorni tra il 24 ed il 27 febbraio. Il 23 febbraio si era svolto un ultima esercitazione , che si rivelò un vero fallimento; nonostante le condizioni meteorologiche ideali, l'imbarcazione per l'evacuazione si trovavano a 60 metri (180 piedi) al largo della spiaggia e non potevano essere spostate nonostante gli sforzi degli equipaggi e delle truppe. Il raid era stato posticipato di diversi giorni dopo le prove del 23 febbraio a causa delle condizioni meteorologiche, ma il 27 febbraio il tempo si è dimostrò ideale, con cielo sereno e buona visibilità per gli aerei del 51° Squadron oltre ad una luna piena che avrebbe fornito una perfetta illuminazione per l'evacuazione dei Parà. La forza navale era comandata dal comandante Cook, partì dalla Gran Bretagna nel pomeriggio e gli aerei da trasporto Whitley che trasportavano la compagnia C partirono da Thruxton in serata. Gli arei attraversarono la Manica senza incidenti, ma quando raggiunsero la costa francese subirono pesante fuoco antiaereo; tuttavia, nessuno di loro fu stato colpito e la Compagnia C si lanciò nella zona designata ( DZ) vicino all'installazione . Il lancio era stato quasi un successo totale, con la maggior parte delle forze che atterrarono sul bordo della zona prestabilita; tuttavia, metà della sessione "Nelson" era atterrata a due miglia di distanza dalla sua DZ. Una volta a terra oltre all’inconveniente della “Nelson” i distaccamenti avevano raccolto le loro attrezzature, orientati e si muovevano per svolgere i loro compiti prestabiliti. Le sessioni 'Jellicoe', 'Hardy e' Drake 'non incontrarono opposizione nemica mentre si dirigevano verso la villa che ospitava l'installazione radar, e dopo aver circondato la villa, Frost diede l'ordine di aprire il fuoco con granate e fuoco automatico. Una guardia tedesca fu uccisa mentre aveva risposto al fuoco da una finestra al piano di sopra, e altri due sono stati fatti prigionieri dalle truppe aviotrasportate; dopo l'interrogatorio, i prigionieri avevano rivelato che la maggior parte della guarnigione era di stanza nell'entroterra. Rimaneva ancora una consistente forza nemica negli edifici vicino alla villa, allertata dal primo scontro a fuoco aveva già aperto il fuoco sugli assaltatori, uccidendo uno dei Parà. Il volume del fuoco aumentava rapidamente, quando si potevano vedere veicoli nemici avvicinarsi verso la villa dai boschi vicini; questo in particolare preoccupava Frost, dato che la radio non funzionava, non fornendogli alcun mezzo di comunicazione con i suoi distaccamenti, incluso con "Nelson" che era stato incaricato di sgomberare la spiaggia di evacuazione. Fortunatamente per gli inglesi, il sergente di volo Cox e diversi genieri arrivarono in quel momento e smantellarono le apparecchiature radar, posizionando i pezzi su carrelli appositamente progettati per la missione. Dopo essersi assicurato l'equipaggiamento radar e sotto il pesante fuoco nemico, il Maggiore Frost ordinò ai tre distaccamenti di ritirarsi verso la spiaggia per l’evacuazione; divenne chiaro, tuttavia, che la spiaggia non era stata mezza al sicuro del gruppo "Nelson" quando una mitragliatrice tedesca aprì il fuoco contro le truppe aviotrasportate, ferendo gravemente il sergente maggiore della compagnia. Frost ordinò al gruppo Rodney e agli uomini disponibili di "Nelson" di mettere a tacere le difese, mentre guidava gli altri tre distaccamenti di nuovo nella villa, che nel frattempo era stata rioccupata dalle truppe nemiche. La villa fu presto ripulita dalle truppe nemiche ancora una volta, e quando Frost tornò in spiaggia, scoprì che i nido della mitragliatrice era stato distrutto dalle truppe del gruppo "Nelson" che evitando altre posizioni nemiche, avevano raggiunto la spiaggia e attaccato la mitragliatrice dal fianco. A questo punto erano le 02:15 ma non c'era alcun segno della forza navale che doveva evacuare le truppe aviotrasportate. Eranno in ritardo. Frost ordinò al "Nelson" di sorvegliare gli approcci interni alla spiaggia e poi sparò un segnale di emergenza; subito le piccole unita navali se avvicinaronno alla spiaggia. Il piano originale per l'operazione richiedeva due imbarcazioni da sbarco alla volta per imbarcare i Parà sulla spiaggia, e questa procedura non era mai stata realizzata in modo soddisfacente durante l'allenamento; invece, tutte e sei mezzi da sbarco arrivarono nello stesso momento, con le truppe di copertura che aprivano il fuoco contro i soldati tedeschi che si radunavano in cima alla scogliera. Questa deviazione dal piano di evacuazione originale e dal fuoco nemico causò una notevole confusione sulla spiaggia; alcuni dei mezzi da sbarco lasciarono la spiaggia sovraffollati, mentre altri la lasciavano mezzo vuoti. Tuttavia, l'equipaggiamento radar, i prigionieri tedeschi e tutti tranne sei membri della forza di assalto furono imbarcati e trasferiti sulle navi per il trasporto in Gran Bretagna. Durante il viaggio di ritorno, Frost venne a sapere che la forza navale non aveva ricevuto alcun segnale oltre al segnale luminoso ed aveva passato gran parte del tempo a nascondersi da una pattuglia navale tedesca che gli aveva quasi scoperti. Il viaggio di ritorno in Gran Bretagna fu senza incidenti, con la forza scortata da quattro cacciatorpediniere e dei Spitfire. I paracadutisti durante l’incursione persero due uomini, otto feriti e sei dispersi che furono poi fatti prigionieri dai tedeschi. Da rapporti tedeschi trovati dopo la guerra indicavano le perdita tedesca durante l’incursione come segue: L'esercito: due morti, uno gravemente ferito, due dispersi. Luftwaffe: tre uccisi, un ferito, tre dispersi. Un membro del movimento di resistenza francese che aveva partecipato alla precedente ricognizione a Bruneval fu successivamente catturato e giustiziato dai tedeschi. Un francese e la sua fidanzata furono deportati nei campi di concentramento in Germania per fornire aiuto ai sopravvissuti paracadutisti britannici nel loro tentativo di tornare nel Regno Unito. Epilogo: Il successo del raid contro l'installazione di Bruneval ha avuto due effetti importanti: In primo luogo, un attacco di successo contro il territorio occupato dalla Germania era stato un gradito colpo di morale per il pubblico britannico, e fu una preminente notizia nei media britannici per diverse settimane dopo. Il primo ministro britannico Winston Churchill si interessò personalmente all'operazione e il 3 marzo riunì il consiglio di guerra per ascoltare il maggiore Frost e molti altri ufficiali che avevano partecipato. Di conseguenza furono consegnate diverse medaglie. Il 15 maggio 1942 un supplemento speciale alla London Gazette portava l'annuncio di 19 decorazioni; Frost è stato premiato con la Croce Militare (MC), Cook the Distinguished Service Cross (DSC) e Cox the Military Medal (MM); c'erano altri due DSC, due Distinguished Service Medals (DSM), un altro MC, altri due MM e nove menzioni in Despatches (MiD). Il secondo e il più importante risultato del raid era stata la conoscenza tecnica acquisita dagli scienziati britannici. L'esame dei componenti dell'antenna radar aveva dimostrato che era di un progetto modulare, di facile manutenzione e quasi privo di guasti, la sua riparazione era molto più semplici rispetto a i modelli simili di radar britannici. Tutto questo fu confermato durante l'interrogatorio del tecnico tedesco catturato. Le conseguenze: L'esame dell'antenna radar aveva consentito agli scienziati britannici ad utilizzare una contromisura recentemente sviluppata, denominata in codice Window. ( Striscioline metalliche, inizialmente semplice carta stagnola, usata nella seconda guerra mondiale dagli inglesi con il nome window ("finestra") nel luglio 1943). Era nato il “ CHAFT”. L'efficacia di Window contro i radar di Würzburg è stata confermata da un raid condotto dal Comando di bombardieri RAF il 24 luglio 1943 contro l'Amburgo (operazione Gomorra); quando i bombardieri utilizzarono Window, tutti i radar di Amburgo furono accecati e i loro operatori confusi ed incapaci di distinguere tra un vero bombardiere ed il chaft. Un inaspettato bonus del raid di Bruneval è stato l'impegno dei tedeschi per migliorare le difese nelle stazioni di Würzburg e prevenire attacchi simili. I radar erano circondati da anelli di filo spinato che aumentavano la loro visibilità dall'aria, rendendoli più facili da bersagliare prima dell'operazione Overlord. Un'ultima conseguenza del raid fu che il Telecommunications Research Establishment, dove gran parte dell'attrezzatura di Bruneval fu analizzata, e i sistemi radar britannici furono progettati e testati, fu spostato più nell'entroterra da Swanage sulla costa meridionale dell'Inghilterra a Malvern per assicurarsi che fosse non l'obiettivo di un raid di rappresaglia da parte delle forze aeree tedesche. Curiosità: Il modellino originale dell'area attorno alla stazione radar, usata per le truppe che pressero parte all'assalto, è conservato nel Parachute Regiment and Airborne Forces Museum, presso l'Imperial War Museum Duxford. Bibliografia http://scarletboy44.tumblr.com/post/12701234740/remember-squadron-leader-anthony-eustace-hill-dso http://www.strijdbewijs.nl/commando/brun.htm https://www.dday-overlord.com/en/d-day/preliminary-operations/biting-bruneval-raid The Bruneval Raid- Operation Biting 1942 Author: Ken Ford - Osprey Grandes guerras de nuestro tiempo -Espias Agentes y Soldados – Janusz Piekalkiewicz – Ed. Bruguera
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Concordo totalmente con il commento di Proximo. Trovare una spiegazione al perché di un conflitto è difficile ed a volte è più facile parlare del fattore scatenante, di solito legato alla cultura o alla idiosincrasia di un popolo ma allo stesso tempo, giostrato d’interessi politico/economici. Dal mio punto vista non ci sono guerre giuste o ingiuste, sono solo guerre e basta. Parlando di aerei, posso dirti che è stato il primo conflitto dopo il Vietnam, dove se ha visto in azione il F104. Nella prima guerra (1965 ) il 6 settembre due F104 Starfighter che erano stati inviati a pattugliare la zona in torno a Sargodha furono dirottati dal radar di Sakesar verso 4 Mystere della IAF impegnati in attacchi con bombe e razzi contro un treno fermo alla stazione ferroviaria di Gakkhar. Uno dei piloti dell'F-104 fu costretto a tornare alla base per un guasto alla radio, ma l'altro pilota, il tenente di volo Aftab Alam Khan si tuffò con il suo F-104 a massima potenza , passando in volo supersonico attraverso la formazione dei Misteri che si sparpagliava prontamente. Gli aerei indiani tentarono di scappare a bassa quota. Aftab abbatte un Mystere IV con un missile Sidewinder ottenendo così una delle prime vittorie aeree della storia con un aereo da combattimento a mach 2. Il 7 di settembre i Mystere IV avrebbero la loro vendetta, abbatterono l’unico F104 del conflitto in un Dogfight a bassa quota presso Sargodha. Il 21 settembre, il comandante dello squadrone Jamal A Khan, intercettò un Canberra dell'aeronautica indiana a circa 33.000 piedi e l’abbatté con un Sidewinder vicino Fazilka, all'interno del territorio pakistano. Il pilota del bombardiere, il tenente di volo Manmohan Lowe, si eiettò e fu fatto prigioniero mentre il suo navigatore, l'ufficiale di volo A K Kapor fu morto in azione. Nella seconda guerra ( 1971), gli'F-104 pakistani furono anche usati per attacchi a suolo e strike contro aeroporti e radar nemici. Il 4 dicembre, i comandanti dello squadrone Amanullah e Rashid Bhatti attaccarono il radar presso Amritsar. Abbattendo due aerei, uno Gnat indiano e un Su-7. Il pilota del Gnat, il tenente di volo J. Preira fu ucciso in azione. L'8 dicembre, il tenente di volo Manzoor Bokhari intercettò un Canberra della IAF e l’abbatté. Il 10 dicembre, il comandante di ala Arif Iqbal, mentre attaccava il porto indiano di Okha, abbatté un velivolo Breguet Alizé della Marina indiana. I suoi membri dell'equipaggio, il tenente comandante Ashok Roy, il tenente H S Sirohi e l'AC O Vijayan furono uccisi in azione. Giorni dopo la FAP perse 2 F104 abbattuti dei MIG21 indiani. Breve rasegna sugli F104... Libro consigliato da leggere: John Fricker’s - Battle for Pakistan, published in 1978.
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Certo e dopo iniziato a prendere questa piega dovuto ad alcune mie domande sulla Operazione Dynamo. Un pò fra risposta e risposta è venuto fuori questo...
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Quindi : “La decisione del Führer fu probabilmente influenzata anche dalla sua volontà di cercare dopo la campagna di Francia una pace con l'Impero britannico, che lo stesso dittatore ammirava da tempo, come esposto nel Mein Kampf: lasciare una specie di "via libera" al salvataggio dell'esercito britannico avrebbe aiutato una riconciliazione futura, che sarebbe stata preclusa se a Dunkerque le forze tedesche avessero distrutto l'esercito britannico” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Dynamo ). Leggendo questo se mi rafforza l'idea che il Reich avrebbe firmato una pace separata con i britannici al suo dovuto momento. Il perché ? ( e qui per favore, per continuare a leggere dovviamo avere una visione a 360° della storia) . 1.-Il Reich sapeva che non riuscirebbe a reggere a lungo un confronto sul Mare con i Britannici, quindi Commowealth e gli USA avrebbero continuato rifornire le isole fino a farle diventare una fortezza. Ma la guerra continuava nel suo scacchiere strategico e tattico. Se i tedeschi fossero riusciti ad avere la supremazia aerea sulle isole la situazione sul campo sarebbe stata un po in stallo e quindi si avrebbe aperto una porta alla diplomazia . L’operazione Leone Marino sarebbe stato comunque un vero e proprio massacro. 2.-Oltre a questo la Germania voleva ritardare e/o evitare l’entrata in guerra degli USA. Qui entriamo un settore che farà discutere, la storia in particolare la militare, è stata sempre studiata, insegnata, analizzata su i fatti tattici ,strategici e politici. Difficilmente si parla dei fatti economici e quando si lo fa, va abbinato subito alla politica. Quindi esiste una storia parallela. La verità è che Hitler era simpatico in molti settori dell’alta finanza USA che quotavano in Wall street. Es: IBM, Standard Oil, Coca Cola( la Fanta è nata in Germania durante la guerra), Ford Motors ec. ec. Dimenticavo la presenza dei capitali delle banche europee dentro la IG Farben( fra loro Morgan( UK) e Rothschild ) Tutti avevano investito parecchio nella Germania del reich ed consideravano ai quei tempi Hitler un “personaggio” utile contro il rischio comunista. ( consiglio da leggere https://www.voltairenet.org/IMG/pdf/Sutton_Wall_Street_and_Hitler.pdf) A questo punto mentre i soldati morivano sul fronte e gli ebrei erano privati del loro capitale, come sempre, qualcuno se arricchiva e non erano solo i nazisti. Credo che l’ultimo intento da parte del reich d’arrivare ad avere una possibilità d’accordarsi con Inghilterra fu l’intento di reinserire Edoardo VIII, o meglio del Duca di Windsor al trono. ( http://pochestorie.corriere.it/2017/07/22/il-re-nazista-che-piaceva-a-hitler-ma-non-a-churchill/?refresh_ce-cp ) Per fortuna Winston Churchill fece di tutto per “distruggere tutte le tracce” di un piano di Hitler per reinsediarlo sul trono e si opposi a qualsiasi accordo con la Germania. il 7 dicembre 1941 nella quale forze aeronavali giapponesi attaccarono la flotta e le installazioni militari statunitensi stanziate nella base navale di Pearl Harbor, la storia comincio cambiare con gli ingresso degli USA in guerra, gli interessi economici iniziarono ad esportarsi verso altri “investimenti” e cominciarono a scaricare i vecchi partner. Nota : non mi allungo di più altrimenti scrivo un libro...eheheheheh, ma per me é questa la mia idea della strategia politica del reich nel 1941 e i suoi rapporti con l’Inghilterra.
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Vi ringrazio per le vostre rispsote e mi scuso per la gaffe grammaticale... "che mi sia o no piaciuto il film" era scritta in "Itagnolo"( 1/2 italiano e 1/2 spagnolo) ehehehehehheh.....
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Grazie ragazzi per le vostre risposte... sempre precise... Il film a me è piaciuto e basta, sicuramente mi ricorderò piu della scena che del film... Saluti ed alla prossima...
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Ho visto oggi il film Dunkirk, al di là che mi abbia o no piaciuto, ce una scena nel finale che mi ha lasciato male : l’aereo di Tom Hardy prende il volo e diventa una sorta di metafora divineggiante. ( penso sia un Spitfire MK1) Plana per intere ore, abbatte caccia pur rimanendo senza carburante ed atterra sulla spiaggia (lunghissima), senza un graffio. Capito che sicuramente lo Spitfire, era fra i migliori caccia della II WW e che aveva un tipo d'ala che le permetteva una certa portanza anche con poca spinta. Ma... Domandone ai tecnici del mestiere: quanto poteva restare in volo senza carburante, poteva virare a 180° a motore spento? Era possibile abbattare un Stuka lanciato in picchiata? Attendo vostre opinioni.
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Per la mia definizione di autostrada, mi baso su questi punti... in quel periodo la difesa aerea dell’IRAQ dipendeva solo dei Mig 21 e Mig 23 e l’inizio della guerra non era stata molto favorevole all’Iraq. Gli F1 e i Mig 25 non erano ancora pienamente operativi o in fase di consegna. La guerra era scoppiata a settembre del 1980. Gli F16 israeliani erano aerei in cui loro produzione era inziata nel 76. Gli iraniani avevano scoperto che se utilizzavano loro F 4 volando a basa quota in gruppi da 2 o 4 velivoli ed utilizzando le tattiche sviluppate degli americani durante la guerra del Vietnam, potevano evadere gli SAM iracheni (SA2 e SA3) ed in questo modo colpire in profondità nell’Iraq. La cosa divento dopo più difficile e con meno successo all’arrivo dei Roland, Crotale ( ovviamente ceduti dei Francesi) e SA6. Oltre a questo e politicamente parlando, ai Sauditi, Sadam Hussein non gli era stato mai simpatico...quindi potevano chiudere l’occhio se qualche aereo volava sul deserto in direzione dell’Iraq. Ed alla fine…. se prendi un aereo di combattimento d’ultima generazione, lo metti in mano dei piloti israeliani ed a questo le sommi la capacità della loro leadership di scegliere il momento giusto al posto giusto e gli iracheni, ( e qui chiedo aiuto a qualche militare), che sicuramente utilizzavano la dottrina sovietica e loro aerei coprivano più un ruolo d’intercettori con l’appoggio del radar di terra ma... forse lo spegnevano regolarmente per andare a pranzo! Grazie per la info del rabbocco questa non la sapevo...
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OPERAZIONE OPERA: Attacco al reattore nucleare Tammuz 1. Introduzione: Alla fine del 1970, l'Iraq acquistò un reattore nucleare di classe "Osiride" dalla Francia. I servizi segreti israeliani sospettarono che si trattasse dell'inizio di un programma militare iracheno per lo sviluppo di armi nucleari. Nel 1981 Saddam Hussein con la collaborazione della Francia stava costruendo sul territorio dell’Irak, nel cuore del paese, una struttura nucleare, ufficialmente un reattore di ricerca che però Israele temeva potesse essere usato per scopi militari, il suo nome era Osirak. (francese: Osirak; iracheno: Tammuz 1). Israele vedeva quel reattore come una minaccia diretta e cercò in molti modi di eliminarlo. I lavori presso il sito designato ad ospitare il reattore andavano avanti spediti dopo l’inizio nel 1979 nonostante un bombardamento da parte delle forze iraniane nel 1980 che non ebbe un grande impatto sui lavori. La struttura era locata a soli 15-18 chilometri dalla capitale dell’ Irak e quindi era un bersaglio estremamente difficile da colpire vista la cura con la quale la difesa aerea di Saddam, seppur con la carenza di mezzi del periodo, cercava di difendere la capitale della nazione. All’epoca era primo ministro di Israele Menachem Begin. Anche allora, così come oggi, non tutti in Israele erano convinti che attaccare il reattore sul suolo Iracheno fosse la cosa giusta da fare. I responsabili dei servizi di intelligence e alcuni,non tutti, tra i capi militari, ritenevano l’azzardo troppo grande e sconsigliavano l’impresa. Anche gli americani non vedevano di buon occhio un attacco, sia perchè temevano conseguenze a livello delle nazioni confinanti con Israele, sia perchè al reattore era impegnata direttamente la Francia e maestranze Francesi si trovavano al lavoro sul reattore. La discussione tra i vertici del governo ebraico durò a lungo, ma quando il completamento del reattore era ormai in vista, il gabinetto di sicurezza autorizzò l’azione, consci che poteva essere un grande successo oppure un fallimento che avrebbe esposti i piloti, lo stato e il governo a scenari inquietanti, come ad esempio la cattura di qualche pilota abbattuto e il suo eventuale ” processo ” in terra straniera. Comunque al di là delle discussioni e dubbi sulle ripercussioni dell’evento; nell ‘estate del 1981 l'intelligence israeliana riteneva che era fosse l'ultima occasione per distruggere il reattore prima che fosse carico di combustibile nucleare. La distanza tra le basi militari israeliane e il sito del reattore era notevole, oltre 1600 chilometri, il che significa che i caccia che sarebbero stati impegnati nell'operazione non avrebbero avuto possibilità di un facile rifornimento. Inoltre, l'intelligence israeliana non poteva garantire accurate informazioni sullo stato delle difese irachene. Dopo molte discussioni, i militari israeliani conclusero che uno squadrone di F-16A con grandi serbatoi di carburante, pesantemente armati, e con un gruppo di F-15A di supporto aereo e sostegno per il combattimento, avrebbe potuto eseguire un attacco per distruggere il sito del reattore, senza dover fare rifornimenti. I caccia sarebbero partiti dalla base aerea di Etzion in Egitto, all'epoca dei fatti sotto controllo israeliano in seguito alla Guerra dei sei giorni. Gli F-15 e F-16 i primi con compiti di scorta e probabilmente rifornimento in volo? I secondi nel ruolo di attacco, la formazione di aerei doveva volare al confine tra Arabia Saudita e Giordania, dubitiamo fortemente che il regno Saudita ignorasse completamente che cosa stava avvenendo sopra il proprio deserto nord occidentale, ma in fondo era probabilmente convenienza anche dei Sauditi eliminare quel reattore. Ma Israele contava con un vantaggio? A 35 anni da quel 7 giugno 1981, reduci e agenti del Mossad hanno rivelato dettagli sconosciuti dell’operazione Opera. Un blitz al limite delle possibilità dei mezzi e degli uomini. L’obiettivo, e la data, vennero scelti con un «aiuto interno», ha confermato Gad Shimron, ex agente del Mossad. Israele aveva individuato il programma iracheno per produrre plutonio, e la bomba atomica, nel 1976. Dopodiché aveva seguito, e sabotato, il reattore di Osirak, «passo per passo». «Non c’è bisogno di essere un esperto di intelligence per capire che se c’è un progetto in Iraq con decine di tecnici e scienziati stranieri - ha spiegato Shimron -, le agenzie interessate cercheranno di reclutarne qualcuno». La messa in servizio della centrale era già stata ritardata di «due o tre anni». Soprattutto con un’operazione in Francia, nel porto di Seyne-sur-Mer, dove il primo nucleo del reattore, che stava per essere spedito via nave in Iraq, esplose in circostanze «inspiegabili». La spia all’interno rivelò anche quando sarebbe cominciata la produzione di plutonio, sufficiente a costruire una bomba all’anno. Il ministro Menachem Begin decise di agire, «fosse l’ultima cosa che faccio da premier». L’operazione, in codice Ammunition Hill, fu però scoperta dal leader dell’opposizione, Shimon Peres. Begin la cancellò e la fece ripartire con un nome scelto a caso «dal computer»: Opera. Il problema vero era che gli F-16 non avevano autonomia sufficiente per colpire a 15 km da Baghdad e tornare indietro. Il comandante della attuglia di otto caccia, Ze’ev Raz, ha confermato che il bersaglio era «oltre il limite dei jet. Abbiamo dovuto usare ogni sorta di trucchi». L’aviazione israeliana avrebbe avuto a disposizione gli aerei per il rifornimento in volo solo nell’82. Il blitz non poteva aspettare. Fu deciso di agire una domenica, quando i tecnici stranieri erano via. Vennero aggiunti serbatoi supplementari, la rotta per coprire i 3000 km andata e ritorno fu curata nei minimi dettagli. I jet passarono sul Golfo di Aqaba. Il re di Giordania Hussein li notò dal suo yacht ma non riuscì ad avvertire gli iracheni. Poi attraversarono il deserto giordano fingendo di essere caccia sauditi «fuori rotta». Il piano di volo venne studiato da Ilan Ramon, al battesimo del fuoco. Tutti lo prendevano in giro perché «non aveva mai sganciato una bomba». Il governo e l’allora comandante dell’aeronautica, David Ivry, avevano messo in conto di perdere «uno o due» aerei: «Il problema non era colpire, era tornare vivi». …………………………………………………………………………………………………………………. Gad Simron è nato a Tel Aviv nel 1950. Scimron è laureato presso l' Università Ebraica di Gerusalemme nella storia e lo studio di sud-est asiatico . Durante gli anni 1970 e 1980, Simron era un membro di varie unità operative del Mossad per dieci anni. Negli anni 1990, Scimron servito come corrispondente europeo per il quotidiano israeliano Ma'ariv , ha lavorato come giornalista nel reparto di notizie di servizio pubblico interno ed internazionale di Israele della radio Kol Yisrael e presentato lo show del mattino nel conflitto israelo Canale 1. Simron ha continuato a lavorare per Ma'ariv fino a quando non è stato licenziato dal giornale nel 2008. Inoltre, Simron ha pubblicato sette libri di narrativa e di saggistica su intelligenza , la sicurezza e la storia dei crociati , in ebraico, inglese, francese e tedesco. ………………………………………………………………………………………………………… L’azione: Il gruppo dell'aviazione israeliana era composto da 8 F-16A, i velivoli 107, 113, 118, 129, del "117 Squadron" e dal 239, 240, 243 e 249 del "110 Squadron", ciascuno con due bombe a esplosione ritardata del tipo Mark-84 da 2.000 libbre e serbatoi di carburante esterni. Inoltre un gruppo di sei F-15A fu assegnato come sostegno all'operazione dei caccia F-16A. I piloti dei caccia F-16A erano Ze'ev Raz, Amos Yadlin, Dobbi Yaffe, Hagai Katz, Amir Nachumi, Iftach Spector, Relik Shafir, e Ilan Ramon. Ramon, che in seguito sarebbe diventato il primo astronauta israeliano e che perì il 1 febbraio 2003 nel disastro dello Space Shuttle Columbia, al momento dell'attacco era il più giovane dei partecipanti a due settimane di distanza dal suo 27esimo compleanno. Il 7 giugno 1981 alle 12:55 GMT ebbe inizio l'operazione. I caccia decollarono dalla base aerea di Etzion, volando a 800 metri dal suolo nello spazio aereo tra la Giordania e l'Arabia Saudita. Dopo 1.000 chilometri, l'operazione incontrò un intoppo nei serbatoi esterni di carburante degli F-16A. Gli aerei erano stati caricati pesantemente con serbatoi di carburante esterni (due subalari di 1.400 litri e uno montato sotto da 1.100 litri) che si erano esauriti, mentre erano ancora in viaggio verso la centrale di Osiraq. Questi serbatoi furono sganciati nel deserto saudita, prima di raggiungere il bersaglio. Dopo aver raggiunto lo spazio aereo iracheno lo squadrone si divise, quattro degli F15 di scorta si dispersero nello spazio aereo iracheno come diversivo mentre i due rimanenti F-15 continuarono a scortare lo squadrone di F-16. Lo squadrone d'attacco scese a 30 metri sopra il deserto iracheno, nel tentativo di eludere il radar delle difese irachene. Alle 14:35 (GMT), a 20 km dalla struttura del reattore di Osiraq, la formazione di F-16 salì a 2.100 metri virando di 35 gradi a 1.100 km orari, puntando sulla centrale nucleare. A 1.100 metri, gli F-16 iniziarono a sganciare le bombe Mark 84 a coppie, a intervalli di 5 secondi. Secondo la relazione di Israele, tutte le sedici bombe colpirono la struttura del reattore, anche se due non esplosero. Quando la difesa antiaerea irachena aprì il fuoco i caccia salirono ad una altitudine di 12.200 metri e tornarono in Israele. Inoltre secondo la relazione di Israele le difese irachene furono prese alla sprovvista e furono lente a reagire. Nessun aereo israeliano fu danneggiato dall'antiaerea a difesa della centrale nucleare di Osiraq. Gli F-16 furono anche facilitati, secondo fonti irachene mai confermate, dal fatto che gli uomini dell’antiaerea erano andati a farsi uno spuntino e avevano spento i radar. Il reattore non fu mai ricostruito, anche se Saddam lanciò un vasto programma sotterraneo per produrre uranio arricchito. Nell'attacco rimasero uccisi dieci soldati iracheni e uno scienziato francese. Conclusioni: Che gli aerei passarono sopra il territorio saudita è una certezza, infatti nel deserto del Regno Wahabita furono ritrovati i serbatoi di carburante ormai vuoti abbandonati dagli aerei in missione. Il piano fu quasi vanificato dal re Hussein di Giordania , che era in vacanza ad Aqaba , al momento , notò gli aerei che volavano basso . Ordinò l’invio d’un messaggio urgente per mettere in guardia le forze irachene, ma il messaggio non è mai stato ricevuto a causa di un errore nelle comunicazione . Un altro po 'di fortuna è venuto da parte dei militari iracheni. I soldati responsabili delle difese antiaeree irachene avevano lasciato il posto per il pranzo 30 minuti prima dell'attacco e spento i loro radar . Anche se alcuni degli aerei israeliani sono stati infine rilevati, hanno evitato qualsiasi fuoco antiaereo . In tutto, ci sono voluti meno di due minuti sull’obiettivo per neutralizzare la minaccia nucleare irachena .. Il risultato fu la totale distruzione del reattore, lo stop del progetto nucleare di Saddam ma anche l’allontanamento della Francia da Israele, Francia che aveva sempre sostenuto che il reattore in questione era solo un reattore sperimentale. Ricordiamo inoltre che nell’attacco perse la vita un tecnico francese che lavorava al sito di costruzione e questo fece grande scalpore nell’opinione pubblica francese. L'Assemblea Generale dell'ONU condannò Israele con la risoluzione n. 36/27 del 13 novembre 1981 descrivendo il bombardamento come un atto di aggressione premeditato e senza precedenti, e chiedendo a Israele di pagare un rapido e adeguato indennizzo per i danni e le perdite di vite umane che aveva causato. La risoluzione ha inoltre fortemente ammonito Israele di astenersi dal continuare con simili operazioni in futuro. Allora l’America non era favorevole “ufficialmente” all’attacco, sapiamo bene che i servizi informativi preferiscono la loro guerra a carte coperte! E’ un dovere ricordare che lo spazio aereo dell’ Irak in quel periodo era praticamente un’autostrada per chiunque volessi passare, l’antiaerea non esisteva, l’aviazione aveva solo Mig 21 e Mig 23 oltre qualche turboelica da addestramento e gli americani non avevano più ne un aereo ne un radar, quindi chi volessi poteva passare ufficialmente sopra l’Irak anche se in realtà, forse, poteva passare qualche centinaio di chilometri più a sud, su un deserto che da tanti anni aveva imparato a mantenere i segreti dei popoli che lo abitavano e dei Re che lo governavano. Iraq negò sempre che il reattore era destinato per la produzione di armi nucleari . Nota: Questo articolo è la unione di vari articoli pubblicati nei siti sotto indicati. L ‘operazione opera può essere anche conosciuta come operazione Babilonia. Bibliografia: https://www.idfblog.com ( blog Israel defence force) http://www.lastampa.it/2016/06/05/esteri/una-spia-tra-i-fedelissimi-di-saddam-ecco-come-israele-distrusse-losirak-T7wM3UJMBmtOozXDp8UoYN/pagina.html http://www.geopoliticalcenter.com/storia/operation-opera/ https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Babilonia
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se l' H6k trasporta missili da crociera CJ-10A con testate convenzionali o nucleari... Il CJ-10 è il primo missile di attacco a terra a lungo raggio, sviluppato in Cina. È stato appositamente progettato per contrastare i gruppi di battaglia di portaerei della Marina. Il CJ-10A come missile aria-terra ha un portata di 2 000-2 200 km. Se oltre H6K può anche trasportare i missili anti-nave YL/YJ-12 con portata di circa 400 km. Il YJ-62/c602 ha una gittata massima di 120 km. Il C-301 da 130 - 180 km IL C-802 dipende la versione la C-802A 180 km la C-802 120 km circa Vuol dire che deve avere un radar in grado di gestire i bersagli al meno al limite della gittata degli ultimi 4 "giocatoli"...no? Grazie a vostri dati ho trovato questo... http://www.redstar.gr/Foto_red/Eng/Other/China/H_6_K.html http://www.janes.com/article/49127/xi-jinping-visit-reveals-h-6-bomber-details
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Grazie 1000 ragazzi....
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Ragazzi qualcuno mi sa dire qualcosa dell'armamento di questo aereo Xian H 6 k oltre che sia il vecchio Tupolev Tu 16 dopo un lifting.... So che porta dei missili di crociera, di quale tipo non lo so. Si avete dei dati o link da indirizzarmi ... ringrazio
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Calibre: 90 mm (3.54 in) Barrel length: 4.736m (15 ft 6.5 in) Travelling weight: 8950 kg (19,731 lbs) Weight in action: 6240 kg (13,757 lbs) Elevation: -2° to +85° Traverse: 360° Muzzle velocity: 830 m/s (2,723 ft/s) Maximum ceiling: 12,000 m (39,370 ft) Shell weight: 10.33 kg (22.77 lbs) Rate of fire: 19 RPM -
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