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Andrea75

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  1. Andrea75

    Israele - Iran

    Ho letto il rapporto che hai indicato http://isis-online.org/uploads/isis-reports/documents/IAEA_Iran_8Nov2011.pdf e sono arrivato a conclusioni opposte alle tue: Io consiglio una lettura integrale del testo, tuttavia può essere sufficiente andare a consultare le conclusioni: punto "K - Summary" (punti da 52 a 57). Alcuni esempi (è una mia traduzione; rimando al testo originale): - l'Agenzia [iAEA] non può fornire assicurazioni circa l'assenza di materiale nucleare non dichiarato in Iran e come conseguenza deve concludere che tutto il materiale dichiarato ha uno scopo pacifico; - l'Agenzia ha gravi preoccupazioni riguardo alle possibili dimensioni militari del programma; - viene chiesto all'Iran un maggior impegno a fornire chiarimenti sul suo programma; - il direttore generale dell'Agenzia esorta l'Iran ad una piena collaborazione. Non aggiungo altro. L'Agenzia non ha capacità proprie per reperire fonti di informazione (e se ne possiede sono limitate); deve quindi basarsi principalmente sulle informazioni fornite dai paesi membri (di parte) e sull'attività dei propri ispettori (se c'è collaborazione). Per semplicità potremmo individuare un blocco di stati "anti Iran" che hanno interesse a fornire informazioni che orientano le decisioni dell'Agenzia in senso "sfavorevole" all'Iran. Dall'altra parte abbiamo l'Iran che potrebbe fugare ogni dubbio sulla bontà delle proprie intenzioni, ma - sino ad oggi - non lo ha fatto. Un pieno accesso ai propri siti nucleari agli ispettori IAEA sarebbe un gesto di collaborazione che cancellerebbe dubbi e sospetti, e farebbe fare una pessima figura alle altre fonti di informazione (altri Stati) dell'IAEA. Il fatto che l'Iran non faccia questo mi porta a ribadire la convinzione che ci sia qualcosa da nascondere (programma nucleare militare). La risposta alla tua ultima domanda è Israele. Israele non aderisce al TNP (al contrario dell'Iran), ed è praticamente certo che Israele sia in possesso di bombe nucleari. E' mia opinione che la comunità internazionale (in primis gli USA), dovrebbe fare pressioni perchè ratifichi il TNP (con gli obblighi annessi e connnessi). Tuttavia vorrei far notare un fatto: Israele possiede la 'nuke' da decenni ed ha condotto diverse guerre con stati della regione, ma tutto questo non ha portato ad una corsa agli armamenti su scala regionale (questo anche dopo il 1989, quando la tutela delle super potenze USA URSS è andata via via diminuendo). Il "presunto" programma nucleare militare dell'Iran invece si.
  2. Andrea75

    Israele - Iran

    A livello ONU esiste il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) entrato in vigore nel 1970, che si basa su 3 pilastri: 1 - non proliferazione nucleare: i paesi militarmente nucleari si impegnano a non trasferire tale tecnologia ad altri paesi ed a rinunciare all'opzione militare nucleare; i paesi militarmente non nucleari non si impegnano a non acquisire tale tecnologia; 2 - libero accesso alla tecnologia nucleare pacifica; 3 - disarmo per i paesi che possiedono la bomba atomica. L'Iran è un membro non nucleare del TNP (l'adesione è volontaria), per cui ha tutto il diritto di arricchire uranio per scopi civili. Però l'Iran ha mancato di notificare all'AIEA (l'Agenzia ONU per l'energia atomica) le informazioni riguardanti lo sviluppo del suo programma nucleare. Questa è una violazione degli obblighi internazionali a cui era tenuto come membro del TNP e che ha causato un deferimento di questo paese al Consiglio di sicurezza ONU. Il Consiglio di sicurezza ONU ha chiesto all'Iran di sospendere il suo programma di arricchimento dell'uranio, ha offerto incentivi, ha chiesto una piena collaborazione per chiarire la situazione. L'Iran ha proseguito le proprie attività, alternando posizioni di chiusura e parziali offere di collaborazione verso la comunità internazionale (ONU, AIEA, gruppo 5+1), ma non ha mai collaborato "totalmente" (in modo da fugare ogni dubbio circa le proprie intenzioni pacifiche). Tutto questo per ribadire che l'Iran continua ad operare in violazione degli obblighi internazionali, obblighi sottoscritti volontariamente. Fin qui i fatti, ora si entra nel campo delle ipotesi. La mancanza di trasparenza da parte iraniana crea il fondato sospetto (quasi certezza) che l'Iran stia costruendo testate atomiche; se a questo si aggiunge la ricerca nel settore missilistico (anche se ancora arretrata) i sospetti e le preoccupazioni possono solo aumentare. Inoltre lo sviluppo del programma atomico iraniano è stato condotto per anni in segreto con dei costi sicuramente ingenti. Se il reale problema è il fabbisogno di energia perchè i dirigenti di quel paese hanno effettuato questa scelta? Non va dimenticato che l'Iran possiede enormi riserve di petrolio e gas; come mai un paese ricco di combustibili decide di provvedere al proprio fabbisogno energetico con il nucleare quando potrebbe semplicemente ammodernare la propria industria estrattiva e di raffinazione? Se lo scopo del programma nucleare è civile perchè operare segretamente? Quanto alla considerazione letta in questa discussione che l'Iran nucleare portebbe più stabilità nella regione, non sono d'accordo. Prima della "Primavera araba", quando diversi stati del medio oriente, avuto consapevolezza di quanto stava accadendo in Iran, hanno manifestato l'intenzione di sviluppare un proprio programma nucleare (es. Egitto). Vorrei sottolineare che queste prese di posizione sono avvenute non per una necessita di approvvigionamento energetico, o come risultato di una discussione su strategie politiche nazionali di medio-lungo periodo. In modo un po' brutale è successo questo: l'Iran ha un programma nucleare. Dobbiamo svippparne uno anche noi! Recentemente l'Arabia Saudita ha chiesto agli USA un fornitura di armi convenzionali per un importo di circa 60 miliari di USD (ancora da approvare da parte del Congresso). Un'altra notizia recente: gli Emirati Arabi Uniti hanno acquistato dagli USA 4900 bombe "bunker-buster" JDAMs (Laser Joint Direct Attack Munition) per equipaggiare i loro F16 (un quantitiativo di rilevanza strategica). Solo queste notizie mi portano a dire che il programma "nuke" iraniano ha innescato: - sicuramente, una corsa agli armamenti convenzionali; - un rinnovato interesse per l'energia nucleare da parte di paesi che l'energia se la possono procurare in altri modi. Ora la domanda: un medio oriente che investe miliardi di dollari in armi sarà un luogo più stabile? Tante altre considerazioni potrebbero essere fatte, ma mi fermo qui, ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere queste mie righe e mi scuso per la lunghezza dell'intervento. Le mie fonti di informazione: Istituto Affari Internazionali: sito web http://iai.it menù "Pubblicazioni" - "Studi per il Parlamento dossier n. 40 dell'aprile 2006 dossier n. 55 del settembre 2006
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