The myth of American military superiority
L'articolo prosegue elencando limiti e mancanze di svariati sistemi d'arma USA ed esaminando le dichiarazioni della camapagna elettorale per la presidenza.
E' un articolo abbastanza tagliente e le argomentazioni esposte sono cristalline.
Però (commento a caldo) mi sembra che manchi di qualcosa: la considerazione del contesto e delle regole diverse che le parti in campo si danno.
Prendiamo ad esempio l'Iraq e l'Afghanistan. In quei teatri operavano gli USA, i ribelli/insorgenti/quadeisti , il popolo iracheno/afgano.
- la popolazione civile, inerme, è stata/rimane, in balia delle altre forze in campo che si combattono. Può avere più o meno chance di beneresse/miglioramento a seconda della parte che prevale, ma deve pagare comunque un prezzo salato (morti, miseria, devastazioni);
- gli USA intervengono in risposta ad un evento (11/9 - Afghanistan) o per "altri motivi" (Iraq), hanno come scopo la liberazione del paese ed il miglioramento generale delle condizioni di vita. Per fare questo usano il loro potenziale bellico, ma si danno - almeno sulla carta - delle regole di ingaggio (che sono autolimitazioni), e - impossibile negarlo - subiscono pesanti perdite ad opera di combattenti meno attrezzati;
- i ribelli/insorgenti/quadeisti hanno un solo scopo: imporre la loro visione; contro gli USA e contro chiunque si opponga (iracheni ed afghani inclusi), il loro unico limite eè di possedere armi meno sofisticate rispetto agli USA.
Ho citato (senza la pretesa di esaustività) alcuni punti che secondo me mancano nell'articolo segnalato. Se li avesse analizzati sarebbe stato davvero completo.