Vai al contenuto

Flaggy

Membri
  • Numero contenuti

    7808
  • Iscritto il

  • Giorni Vinti

    1203

Tutti i contenuti di Flaggy

  1. Flaggy

    caccia Sud Coreani

    Presentazione ufficiale. Il gingillo si vede dal minuto 33...
  2. Il Phantom e il Phantom II c’era un abisso, come tra tutte le altre coppie di velivoli (Lightning incluso) in cui si è riciclato un nome aggiungendo “II” a quello del precedente. Magari si è cercato un poco felice escamotage per far dimenticare il fatto che l’F-15EX è sempre un F-15, la cui idea ha più di mezzo secolo...Chissà come lo chiameranno nel Qatar, dove hanno preso praticamente lo stesso aereo, quando ancora era un Eagle e basta...
  3. Le catapulte elettromagnetiche non sono più piccole di quelle a vapore (che si vogliono abbandonare anche perchè finora hanno richiesto propulsione nucleare o anacronistiche caldaie per produrre il vapore). Al limite hanno una migliore capacità di dosare la forza lungo la corsa della navetta e quindi una maggiore adattabilità a gestire velivoli di peso molto diverso, evitando picchi nella forza impressa e ottimizzando così la vita a fatica delle cellule con minori sollecitazioni. In lunghezza però in generale sono dimesionate in base alle sollecitazioni che possono reggere i velivoli più grossi che la nave deve lanciare. Più lunghe sono le catapulte e minore accelerazione media (e sollecitazione) imprimono a parità di velocità di lancio (che su navi lente come le LHD, LHA e le stesse Queen Elizabeth britanniche dovrebbero anche essere maggiori). Se sono corte su navi piccole è solo perchè sono piccoli gli aerei da lanciare...ammesso e non concesso possano effettivamente essere piccoli, perchè come appunto detto i droni ipotizzati ingrassano come tacchini col passare degli anni... Quanto allo ski jump, gli americani non lo adottano perchè le loro non sono portaerei, ma al limite LHA o peggio LHD, con tutto quello che ciò comporta in termini di efficienza e capacità di generare sortite con velivoli ad ala fissa, che sono a bordo per essere scaricati alla prima occasione assieme alla Marine Expeditionary Force. Il disegno che hai proposto non a caso si riferisce alla stessa LHD cinese Type 076 di cui si è parlato settimane fa nella discussione sulla marina cinese. Non è una portaerei e, nonostante i "droni tascabili" dell'immagine, se vogliamo non è poi così piccola visto che sarà intorno alle 40000 tonnellate come le attuali Type 075 (e magari di più). Non è questione di far decollare o atterrare un aereo, ma di farlo operare efficacemente. Con navi ed aerei si possono avere e si hanno tante idee, ma per farle funzionare alla fine non si gioca a tetris su ponti e hangar e non si prescinde dai limiti fisici dei mezzi impiegati. Ai britannici certe idee vengono anche perchè hanno navi da 65000 tonnellate che glielo permettono...
  4. Quel qualcosa usa droni visibilmente "piccoli" e ha la catapulta al posto dello ski jump, indispensabile su una nave da 30-40 mila tonnellate per operare efficacemente gli F-35B. Gli inglesi sfrutterebbero probabilmente la predisposizione per l'ampio ponte angolato per la catapulta.
  5. Quella della Royal Navy è solo un'ipotesi (che contempla comunque l'F-35B e che è applicabile solo a navi piuttosto grosse) e non è detto venga realizzata oltremanica e quindi seguita dall'Italia, che ha appena aggiornato il Cavour, il cui sostituto è ancora lontano. Pare comunque ormai chiaro ed inevitabile che i droni avranno sempre più spazio in tutti i piani di riequipaggiamento di marine ed aeronautiche. Da vedere con che capacità di decollo ed atterraggio si declineranno nel loro per ora convulso sviluppo e quindi che necessità di hardware avranno sulle piattaforme da cui operano. I droni comunque stanno crescendo sempre più in dimensioni e prestazioni, come hanno fatto i velivoli pilotati. Non a caso qui si parla di qualcosa di stazza non dissimile dall'attuale Rafale a cui la De Gaulle oggi sta pure stretta), Non è quindi detto non incappino in analoghe limitazioni che oggi precludono agli aerei pilotati l'utilizzo della configurazione CATOBAR nel caso non si voglia navi di tonnellaggio (e costo) esagerato.
  6. Ecco, appunto, così fumosa che si direbbe sfumata... Quali aerei da combattimento per l’USAF? Non che quella che l'ha sostituita abbia migliori premesse...
  7. Magari La Trieste...e comunque nemmeno una Wasp o un'America arrivano alla stazza di una Catobar o di una Stobar decenti come ben sanno francesi, cinesi e indiani, pur avendo ovviamente volumi e superfici necessariamente maggiori delle navi italiane.
  8. Ecco, quando si pensa a trasformare la Cavour in una STOBAR o in una CATOBAR o anche solo ipotizzarla stracarica di STOVL magari bisognerebbe pensare ad immagini come quella dell'articolo...e nonostante questo tenere gli occhi aperti. L'immagine è infatti estremamente fuorviante, perchè la Cavour non è lunga meno della metà della Ford come sembrerebbe apparire dalla foto: è appunto 244 metri contro 337. Oltre a quella qui ci sono altre immagini (e un video) dove il teleobiettivo genera anche l'effetto contrario.
  9. La decisione sull'F-35 non potrà essere rimandata a lungo: i componenti a lungo lead time vanno ordinati parecchi mesi prima dell'arrivo in linea di montaggio dei velivoli ordinati. Entro uno o due anni dovranno decidere cosa fare da grandi...altrimenti avranno un buco nelle consegne che si aggiungerà all'inevitabile impatto economico e industriale sulla filiera britannica.
  10. Perchè i 4 ATR-72MP sono degli "economici" tappabuchi. L’AM (che li gestisce assieme alla MM) ha dovuto ritirare gli ormai decrepiti Atlantic, ma ha sempre voluto un velivolo adeguato per rimpiazzarli (come il costosissimo Poseidon). In tempi di vacche magre si pensò quindi di acquistare un numero minimo di pattugliatori di superficie (indispensabili considerato quel che succede sopra il mare...) senza i costosi sistemi per fare una (comunque non eccelsa vista la piattaforma) missione antisommergibile. In sostanza ci si è limitati a mantenere un assetto parziale (irrinunciabile) in attesa di tempi migliori per qualcosa di più completo, dedicando al compito antisommergibile solo gli elicotteri della MM. Se questi tempi migliori non arrivassero (...) gli MP sarebbero comunque convertibili grazie alle predisposizioni, anche se andrebbero auspicabilmente integrati da altri, perchè in numero comunque scarso visto l’ampliamento dei ruoli.
  11. Il Maverik tipicamente non arriva a 30 km (con una testata deboluccia per una nave), mentre il Kormorant a stento li superava. Ci sono bombe guidate che lanciate da media quota fanno meglio e che soprattutto non devono stare appese in bella mostra ad aumentare la RCS. Una nave andrebbe in effetti attaccata da lontano e un aereo convenzionale vi si potrebbe avvicinare solo volando sotto il suo orizzonte radar e contando sull’assenza di radar aeroportati. Una bomba da bassa quota si potrebbe sganciare dopo una cabrata che ne aumenti il raggio d’azione, ma il rischio di essere disintegrati in cielo oggi è un tantino elevato. Solo a uno stealth potrebbe riuscire il giochetto di colpire da corta distanza, ma sul tipo di arma si potrebbe discutere visto che sarebbe comunque opportuno evitare di avvicinarsi fino a pochi chilometri dal bersaglio. Le nuove SDB GBU-53B per portata e testata potrebbero fare bei danni, visto che contro bersagli in movimento superano i 70 chilometri di portata e possono sfruttare il sistema di guida infrarosso e a onde millimentriche che si aggiunge a quello inerziale e GPS. Da quella distanza un F-35 potrebbe sganciarne fino a 8 senza essere visto e disinteressarsi completamente di mantenere il bersaglio illuminato. Alternativamente, se si vogliono causare danni devastanti e non solo mettere fuori combattimento il bersaglio, si possono usare JDAM da 1000 o 2000 libbre da una trentina di chilometri...come quelle che hanno colato a picco la Schenectady (non necessariamete laser quindi), ma meglio se non lanciate come in quel caso da un B-52, che non è esattamente un velivolo così discreto da sperare di farla franca contro dei moderni sistemi antiaerei... In ogni caso una nave pesantemente difesa è un bersaglio pericoloso e non è un caso se anche per l'F-35 sia previsto l'utilizzo di armi antinave come il JSM di Kongsberg.
  12. Troppo stiracchiato, troppo tardi e...troppo sbagliato per l'ef-2000 che era stato pensato come stobar e non come catobar con attacchi per la catapulta. Andrebbe ribaltato e sarebbe comunque poco adatto come Catobar senza considerare che parliamo comunque di un'ipotesi scartata da tempo anche come Stobar.
  13. The Telegraph si aspetta un po’ troppo per il free trial… Forse meglio qui… https://www.naval-technology.com/features/uk-carrier-cats-and-traps/ I britannici devono avere una certa vena masochista. Non è che se metti catapulte elettromagnetiche (solo sul ponte angolato visto che lo ski jump lo devi lasciare) e cavi d’arresto limitati ad aerei di 20-25 tonnellate poi non devi ribaltare una portaerei che non li ha. Uno studio (full) CATOBAR era stato fatto quando l’F-35B era a rischio negli USA, partendo da navi in fase di realizzazione e comunque progettate con un occhio all’eventuale modifica: andò a finire che costava un botto e non ne valeva la candela. Non parliamo poi della pietosa fregnaccia STOBAR in salsa EF-2000 navalizzato. Ora che l’F-35B c’è e funziona e le 2 portaerei sono terminate come STOVL (con tutto ciò che questo implica…), rientra dalla finestra l’idea un inedito ibrido STOVL (per gli F-35B) /CATOBAR (per droni che manco esistono…) da implementare in 3-5 anni. EF-2000…F-35…droni…Tempest…Oltremanica hanno poche idee ben confuse in merito a cosa vogliono fare “da grandi”, ma se si convincono che quella è la strada e che la vogliono percorrere per primi…buona fortuna. Sicuramente la fortuna aiuta gli audaci...solo che gliene servirà parecchia.
  14. Ci sono pro e contro in entrambi i casi. Nell’atterraggio verticale il velivolo si affianca alla nave e va a impegnare solo la zona della piazzola di appontaggio (più l’ovvia distanza di sicurezza). Nell’appontaggio rullato il rateo di discesa è comunque elevato (e sollecita la struttura) e l’impegno del ponte di volo è molto più consistente: questo può sfavorire la rapida esecuzione di decolli e appontaggi (la poppa deve essere sgombra e senza velivoli pronti al decollo). Nelle grandi portaerei CATOBAR la capacità di esprimere un numero elevato di sortite con decolli e appontaggi in contemporanea è un caratteristica importante, mentre sulle STOVL questo non si può realizzare. Comunque vedrei una maggiore sollecitazione dell’impianto frenante - da valutare anche le differenze fra atterraggio (molto) corto e verticale sui pnumatici che sul B hanno dimostrato scarsa durata - e un teorico maggiore rischio in caso di guasto allo stesso. Ricordiamo che il B non ha il gancio (nemmeno di emergenza come l’A) e tanto meno ci sono cavi o reti di emergenza sulle portaerei STOVL, come ci sono su quelle CATOBAR. Tendenzialmente conviene l’appontaggio rullato solo in caso di elevato carico e comunque in questo caso la sollecitazione del motore e della struttura è sempre grande perchè il velivolo è più pesante.
  15. Questo ciarlare di fantomatici nuovi sostituti economici dell'F-16, che chissà perchè dovrebbero costar meno di ciò che fin da principio era stato concepito per costare poco (si fa per dire...), fa ridere...per non piangere. Se non vogliono "buttare soldi" devono cambiare testa, non progetto...in primis i britannici, che pianificano e comprano mezzi militari alla membro di segugio e poi li rottamano quando manco hannno finito di usarli (fermare a 48 gli acquisti di F-35B sarebbe solo uno dei bizzarri tagli draconiani cui ci hanno abituato e che non so fino a che punto sia attribuibile nello specifico ai demeriti del velivolo, piuttosto che alle menti eccelse che ne pianificano l'utilizzo). Sempre ammesso convenga dare un seguito a queste tanto ricorrenti quanto surreali ondate di dissenso, che ormai da 2 decenni seguono le sparate del vip di turno, va detto che finora le cose semplici (F-16 in primis) le hanno fatte diventare complesse, piuttosto che mantenerle semplici. Qualcosa vorrà dire...
  16. 0.5 può essere il valore di RCS frontale in configurazione ottimale e non certo carica, ma già di lato il risultato sarà molto meno favorevole. Poi va detto che davanti al "5" manca qualche "0" per ottenere un risultato particolarmente incisivo come sui veri stealth. Il pod che contiene l’armamento per l’Hornet è al momento una proposta, ma non si è ancora visto, anche perchè aumenta ulteriormente peso e resistenza aerodinamica limitandosi a contenere il peggioramento della RCS rispetto alle armi appese esternamente, mentre sappiamo che la Marina USA ha ancora una certa predilizione per il disturbo dei radar (Growler) piuttosto che per il contenimento della RCS (che nel Super Hornet è comunque analoga a quella dell'EF-2000, nonostante sia un aereo pesantemente rimaneggiato e non completamente nuovo). Per il resto, i velivoli di quarta generazione hanno ottenuto tutti miglioramenti significativi grazie a vernici e trattamenti dei tettucci, ma resta il fatto che non basta ridurre anche di 10 volte la RCS per ottenere una riduzione altrettanto significativa della distanza di rilevazione da parte del radar nemico.
  17. E' scritto coi piedi pure quello... L’USAF (e ovviamente non l'Esercito come scritto coi piedi nell'articolo italiano) non ha sentenziato che l’aereo sia inutile, Charles Brown Jr, nonostante il ruolo di peso, è un ex pilota di F-16 (che comunque non ha sessant’anni), Dan Ward è un ex program manager dell'Air Force a quanto pare con simpatie da fighter mafia visto che tira fuori di nuovo la menata del caccia leggero (che con tutto quello che ci vogliono infilare dentro negli aerei è di fatto un requisito impossibile). A questo punto intervistiamo anche la Mc Sally e facciamo la reunion dei tradizionalisti... L’USAF ha solo lanciato uno studio su un’alternativa che poi bisogna vedere se non finisca in un nulla di fatto che conferma le scelte originarie (quarta generazione e mezza quando si pensa alla sesta appare già una cretinata)...
  18. Solito articolo scritto coi piedi...
  19. Proprietà intellettauale italiana sugli NFS https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,4036.html
  20. Missili da crociera a parte è così... https://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/27-geopolitica/1741-perche-le-navi-fremm-italiane-sono-diverse-da-quelle-francesi
  21. Flaggy

    Programma T-X

    Mi riferivo a comunicazioni sulle predisposizioni per ganci d'appontaggio e catapulta...che dovrebbero consentire di andare oltre il touch and go. Non ne vedo traccia nemmeno in questo articolo, visto che è fermo alla request of information di maggio 2021 che non le contemplava, tanto che riferirsi ad essa e scrivere subito dopo "capable of landing both on a runway and on a carrier", non deve far dimenticare che il "landing on a carrier" non vuol dire necessariamente fermarsi su di essa e tanto meno decollarvi... Si parla solo di discussione con la Navy su un paio di versioni del velivolo (non meglio precisate). Magari una si limita al touch and go e l'altra è CATOBAR, ma per l'appunto sarebbe un'elucubrazione giornalistica e in ogni caso non c'è ancora nessuna formal request for proposals cui rispondere che contempli un velivolo CATOBAR.
  22. Credo alla Grecia interessi in primis la rapidità di risposta. Tutto fa brodo, ma in tali condizioni e per contenere anche i costi, la componentistica su licenza temo si riduca alle briciole.
  23. Si, bene, qui a proporlo per le sue FREMM (tramite il ministro della difesa Florence Perly) è però la Francia, che per troppo "entusiasmo" ha all’attivo il bel fiasco della produzione su licenza del Rafale in India e il recente disastro australiano dei sottomarini SHORTFIN BARRACUDA Block 1A : bisogna essere anche in grado di proporre compensazioni industriali sensate, per quello ho scritto: ”Vediamo come si giocano la partita”. In generale comunque qualche sezione di carpenteria metallica in subappalto (se di questo realisticamente si tratta), non credo serva a scaricare i cantieri di chi riceve il contratto, nè conseguentemente ad accelerare i tempi di consegna.
  24. Ci vogliono tempo e know how per avviare un secondo cantiere di produzione di navi sofisticate come le FREMM e la Grecia non mi pare abbia nessuno dei due. Non penso lo si farebbe nemmeno in Italia. Tra impostazione e varo al cantiere di Riva Trigoso servono indicativamente 2 anni e mezzo per sfornare una FREMM, più un altro anno per l'entrata in servizio. Mi risulta che il cantiere sia allestito per lavorare su due navi in parallelo. Il vicino cantiere del Muggiano invece è oggi impegnato con i PPA. Vediamo come si giocano la partita.
×
×
  • Crea Nuovo...