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Flaggy

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  1. Mah...come sappiamo l'ISR russa fa pena quanto la precisione dei loro missili...I russi d'altra parte hanno la tendenza a vedere un deposito in ogni cosa grande con un tetto sopra e infatti... In the pro-Russian telegram channel “Fisherman” reported that the armed forces of the Russian Federation “hit the point of deployment of the Armed Forces of Ukraine on the ice arena and the ammunition depot in Druzhkovka. https://then24.com/2023/01/03/the-ukrainian-authorities-said-that-the-russian-military-launched-a-missile-attack-on-the-ice-arena-of-the-donbass-club/ Vero? Falso? Poco importa: comunque hanno fatto danni a una struttura civile e non è manco il primo palazzetto del ghiaccio che distruggono. Qui c'erano tanti begli scatoloni che però non sono esplosi come successo qui... I russi storicamente non si son mai fatti troppi problemi a distruggere tutto, sia quando avanzano, che quando si ritirano, ma la prima terra bruciata è dentro la loro mentalità sprecona, ottusa e cinica...
  2. Il Patriot è pensato per proteggere bersagli relativamente piccoli come una base aerea. Già una grossa città è troppo per una singola batteria, perché di questo si tratta (una singola batteria verrà al momento consegnata...). La copertura insomma è di poche decine di chilometri e non può consentire di abbattere un bombardiere che sgancia i cruise magari a qualche centinaio di chilometri oltre confine. Per far quello servirebbe altro, magari uno stealth che trasformi quei bombardieri in concime per i campi direttamente sul suolo russo, ma sarebbe un'altra guerra, che non è il caso di vedere....
  3. Sono stati contrattualizzati anche i lotti 15, 16 e 17. https://www.f35.com/f35/news-and-features/Pentagon-Lockheed-Martin-Finalize-Lot-15-17-Agreement.html Da notare che dopo 900 aerei prodotti si va verso un progressivo calo dai 145 previsti per il lotto 15 ai 118 per i quali si sono acquistati i componenti di lungo lead time del lotto 18, anche se questo non pare significare necessariamente un calo produttivo, perchè contrattualizzare più lotti assieme consente a LM di organizzare la produzione cercando di mantenerla su livelli economicamente competitivi. https://www.defensenews.com/industry/2022/11/18/f-35-costs-have-been-declining-thats-about-to-change/
  4. Ovviamente simili sistemi non hanno la pretesa di abbattere i cruise, ma solo i (lentissimi) droni iraniani che costano poco e non meritano missili che valgono milioni…Oddio…poco… i russi hanno acquistato un pacco da 1700 di questi bidoni volanti in cambio di 24 Su-35 che valgono miliardi…ammesso e non concesso che non abbiano preso altro visto che a missili balistici sono messi malissimo... Fatto sta che le tecniche con sopra una mitragliatrice vengono usate addirittura di notte... Ecco, magari con un faro la vedo dura...ma si sono visti anche in accoppiata a mirini diurni/notturni che in effetti pare abbiano i Viktor in oggetto. https://mil.in.ua/en/news/volunteers-raise-funds-for-4-viktor-anti-aircraft-systems/ Tutto fa brodo... Intanto gli ucraini rispondono agli attacchi indiscriminati alle stutture civili colpendo laddove i russi pensano di compensare con la quantità. Anche in questo ultimo disastro si tratta dei soliti razzi guidati M30 che, abbinati a un'intelligence (occidentale) che i russi ai russi manca, vanno a colpire riserve di uomini e armi dietro le linee. Gli effetti dei "pallettoni" in tungsteno degli M30 sono stati devastanti anche sulle trincee di Bakmut e Prygozin, che in queste ore si è dato molto ai social (il ragazzo è ambizioso..), conta i "suoi" morti a pacchi... Le artiglierie però sono state le prime mesi fa a subirne le conseguenze, dato che i russi non sono più manco lontanamante in grado di esprimere il volume di fuoco (50000 colpi al giorno) che si era visto nell'ultima avanzata che sono riusciti a fare (Severodonetsk). Le scorte ci possono anche essere e la produzione di proiettili potrà anche essere sui tre turni, ma se le munizioni saltano in aria nei depositi non servono a molto. Anche gli ucraini, cui solo gli USA hanno consegnato un milione di colpi da 155mm, hanno abbassato i ritmi di fuoco (ora pare stiano ben sotto i 5000 colpi al giorno), ma riescono sia a piazzare meglio i colpi che hanno, sia a farli arrivare agli obici...anche dal Pakistan...
  5. Si, probabilmente ne hanno consegnati 4 (a uso e consumo della propaganda), ma 4 ne dovevano consegnare...nel 2022. Produzione un tantino stitica. Questo aereo è la conferma (ma la cosa si era palesata già coi velivoli di quarta generazione) che l'industria russa non è in grado di produrre mezzi sofisticati ai ritmi di quella occidentale. La gestione clienterale e corrotta di PUC (che per decreto ha fuso le società di progettazione e produzione nella OAK), aggravata dall'isolamento internazionale, non ha fatto altro che peggiorare le condizioni dell'industria russa che nel caso specifico ha visto sfilarsi l'insoddisfatta India. In questo contesto e con tutti i ritardi accumulati, la sensazione è che questo aereo sia troppo complesso per essere esente da difetti e il risultato non possa che essere pasticciato (chissà poi che componentistica elettronica avranno raccattato per fare questi pochi aerei...). L'arrivo sul mercato dei caccia di quinta generazione della concorrenza cinese, coreana e persino turca, unito alle non proprio esantanti capacità mostrate in Ucraina dal materiale di produzione russa, pongono una seria ipoteca anche sulle possibilità di esportazione. Il fratello minore Su-75 (se e quando vedrà la luce) magari è più pensato per l'export, ma dopo anni non sembra proporre nulla di nuovo rispetto al Su-57, quasi fosse un'impliciata ammissione di questa inferiorità industriale, proprio laddove si vorrebbe sbandierare la capacità di sviluppare due aerei avanzati...
  6. Ma cos'è 'sta roba? Google translator che si è inceppato? Chi è la fonte di 'sti pensieri in libertà da trentamila missili e punti di cottura?
  7. Credo che ogni manpads possa con maggiori o minori probabilità abbattere un cruise, ma non so come tu sia arrivato a ipotizzare il numero di manpads necessari a difendere l'Ucraina dai cruise russi. Vista la ridotta portata e i tempi di reazione limitatissimi creare uno scudo costituito da migliaia di manpads temo non sia possibile (anche perchè servono al fronte...), nemmeno considerando che gli ucraini hanno già migliaia di manpads (solo di Stinger americani ne hanno ricevuti 1400): non credo esista la possibilità di abbatterli tutti, ma solo quella di fare il meglio con ciò che si ha…tutto quello che si ha. D'altra parte centinaia di cruise sono stati abbattuti in svariati modi mentre i droni (aerei e marittimi) ucraini rendono difficile la vita a lanciatori e depositi (aspettiamoci altre sorprese...). Il cruise in questione è in effetti stato attaccato da almeno 2 manpads: il primo lo si vede chiaramente mancare il bersaglio quando il cruise passa esattamente sopra la testa di chi riprende. L’abbattimento da parte del secondo è pure stato contestato dai russi… Ciononostante, se un cruise è a portata del manpads è comunque un bersaglio pagante tale da giustificare più missili, questo però non significa che qualcuno pensi di basare la difesa aerea dell’Ucraina su questi, per quanto sempre più integrati col sistema di allarme aereo del paese. Gepard, Aspide, Crotale, Hawk, NASAMS e IRIS-T lo sono già. Come sappiamo altro arriverà... Intanto i russi effettuano l'ultimo lancio dell'anno...evidentemente hanno voluto "festeggiare"a modo loro replicando l'attacco di qualche giorno fa che si dice non andato proprio benissimo (per eccesso di zelo nei confronti degli attacchi ucraini alle loro basi, stavolta pare abbiano abbattuto un loro Su-24 e forse anche qualche missile)... In effetti la Turchia ha pensato bene di lasciar passare qualche nave lanciamissili attraverso il Bosforo; nave che probabilmente si è data da fare oggi... D'altra parte, se a Mosca si inventano che delle navi che partono da Murmansk devono tornare alla "loro base" sul Mar Nero, c'è l'articolo 19 della Convenzione di Montreux a dare un aiutino a chi la faccia di bronzo non manca di sicuro... Il trasferimento delle navi è probabilmente conseguenza degli attacchi a Sebastopoli (colpite navi e depositi di Kalibr) e a Engels (con relativo allontanamento su altre basi dei bombardieri). Naturalmente a PUC e Surovikin non frega un tubo di cosa colpiscono... ammesso lo colpiscano...
  8. Secondo Caracciolo, che si guarda bene dal dimostrarlo... Ma poi, anche fosse stato russo solo uno sciocco o uno che ha voglia di spararla grossa potrebbe sbandierare il rischio di Terza Guerra Mondiale. Nessuno in Occidente sarebbe così imbecille da scatenarla perché un missile ha colpito un fienile...evidentemente per sbaglio.
  9. Flaggy

    Marina Giapponese

    Le modifiche alla prua sono piuttosto importanti se sono quelle evidenziate dal diverso colore rispetto alla parte posteriore.
  10. Massacri e cecchini da 2710 metri.. https://medium.com/@x_TomCooper_x/ukraine-war-30-december-2012-a653011d388a
  11. Ha solo sbagliato mira...Si, magari non solo quella...
  12. T-90M alla Wagner. Ecco dove sono finiti i mezzi nuovi visti sui treni nei giorni scorsi. I russi si trincerano e mandano al massacro i coscritti per prendere tempo e scherare nuovi mezzi. Logistica e tattica restano un disastro, ma se la buttano sul logoramento, probabilmente si avvicina il momento in cui alla NATO dovranno decidere se mandare carri occidentali. Intanto, se non di Leopard e Abrams, si parla di Bradley...
  13. Roba un po' troppo nuova per far la differenza nel breve/medio periodo...Agli Ucraini farebbero più comodo gli ATACMS... Intanto è cominciata la solita guerra di cifre... Magari non hanno abbattuto 54 cruise, ma mi pare che i russi mettano insieme sempre meno missili per i loro attacchi "di saturazione" bisettimanali. Credo cominci ad essere evidente che ormai spirano quelli che riescono a produrre. E comunque glieli tirano giù anche coi manpads che probabilmente è il metodo più cost effective se si riesce ad avere un certo numero di sistemi spalleggiabili attorno agli obiettivi sensibili.
  14. Mentre si fanno più insistenti le voci di una caduta di Kreminna è in corso un nuovo attacco missilistico/di droni russo...Vedremo i risultati... Intanto questa è nuova...
  15. Fuga di notizie sul recente incidente che lo mette in correlazione anche con una messa a terra di velivoli israeliani. https://www.google.com/amp/s/www.yahoo.com/amphtml/now/pentagon-grounds-f-35s-ejection-212121444.html Si parla di cedimento di una conduttura ad alta pressione del carburante (usato anche come fluido idraulico), ma la messa a terra di velivoli che non sono dei B farebbe pensare a qualcosa non specificatamente correlato con l'hardware STOVL (che ha impedito la corretta gestione della spinta e causato l'evidente squilibrio tra motore e liftfan?). Un po'pochino, come indiscrezione, ma gli sbuffi bianchi devono aver attirato l'attenzione degli investigatori che oltretutto avevano a disposizione un velivolo praticamente integro da analizzare...
  16. Dice sempre che mette le fonti: ecco, è utile avere opinioni diverse, ma non necessariamente bisogna interpretare le fonti allo stesso modo... Dipende da che Switchblade parliamo. Il 300 è effettivamente poco più di una granata volante efficace contro fanteria e mezzi non protetti, ma il 600 ha la stessa testata di un Javelin. Entrambi dovrebbero essere stati consegnati. A quel punto il primo trova un valido (e riutilizzabile) sostituto nei "droni bombardieri" (quanto meno contro bersagli praticamente fissi) che magari possono trasportare in certi casi 3-6 granate con cui ripetutamente colpire le trincee, mentre il secondo può ancora essere sostituito da droni che sganciano più grosse granate anticarro se il mezzo è fermo oppure (a una frazione del costo di un 600) dai suddetti droni kamikaze "artigianali" in caso soprattutto di mezzo in movimento. Ho comunquei l'impressione che i droni civili adattati siano più che un ripiego e anzi coprano esigenze non del tutto soddisfatte dai droni militari.
  17. Ultimamente mi son chiesto come interpretare le segnalazioni di Parabellum su perdite pesanti da ambo i lati sul fronte di Bakhmut, come se fossero paragonabili sebbene altre fonti segnalino perdite pesantissime da parte dei russi con rapporti di 3 a 1 quando non di 5 a 1. Addirittura Parabellum fa il parallelo con Severodonetsk dove gli ucraini accerchiati effettivamente perdevano centinaia di uomini al giorno. Beh, impressione per impressione gli ucraini non li vedo accerchiati e se perdessero 300 uomini al giorno probabilmente avrebbero mollato da un pezzo Bakhmut, il cui valore strategico è abbastanza discutibile. A me sembra che come dice Stirpe i russi attacchino per tenere in piedi la narrativa di PUC di un esercito che avanza, mentre agli ucraini (e non solo a loro...) sta bene di dare una tremenda sfoltita alla Wagner... Parabellum poi afferma che la Wagner attacchi di notte coi visori notturni e che faccia parecchio male. Ok...Ma anche decine di migliaia di ex-carcerati fanno parte della Wagner e quelli muoiono a pacchi perchè di loro non frega un tubo a nessuno. La mia impressione insomma è che le perdite siano alte da ambo i lati, ma la percezione sia falsata dal fatto che siano effettivamente considerate alte e drammatiche solo dagli ucraini, mentre per i russi non lo saranno mai abbastanza per far desistere gente cinica e spietata come PUC...e questo pur essendo ben più che alte...direi disastrose visto che perdono dai 400 ai 600 uomini al giorno solo lì. D'altra parte alla disperazione dei soldati al fronte... ...fa da contraltare l'indiscutibile e nefasta presa (non saprei come altro definirla) che la crudentà di PUC ha sulla gente comune. Coerentemente deputati e oligarchi ribelli, invece di finire fuori dall'autobus, continuano a finire fuori dalla finesta... Quindi, nonostante le perdite, quelli della Wagner continuano ad attaccare e tra l'altro non so quanto sia corretto dire che lo facciano solo di notte... Se dal lato russo c'è quindi tanto ottusa e prevedibile insistenza negli attacchi, dal lato ucraino si sviluppano sempre nuovi modi di concepire la guerra dei droni. Notare l'ultimo disperato tentativo di abbattere il drone da parte degli uomini in torretta. Mi chiedo se per questo tipo di attacchi gli ucraini non usino droni malconci e con le batterie alla frutta o se semplicemente siano più efficaci e cost effective degli Switchblade di cui si parla poco...Della serie l'ottimo è il nemico del buono.
  18. Le motivazioni economiche ci possono essere anche con un costo di acquisto maggiore. Solo perchè il Gripen costa più di un F-35 (essenzialmente a causa delle economie di scala), non significa che non possa avere un costo per ora di volo che è un quarto di quello dell'F-35 (il quale al momento viaggia sopra i 30000 dollari sebbene si ambisca a 25000). Moltiplicando queste cifra per 8000-10000 ore che un velivolo fa nella sua carriera si ottengono parecchie decine di milioni di euro di differenza. Solitamente avere minori costi di gestione si accompagna altri benefici: più semplice ed economico è gestire un mezzo, più semplice e rapido è metterlo in servizio. Chi quindi vuole ottenere certe capacità altrimenti assenti senza troppe complicazioni o prestazioni di vertice, può ben pensare al Gripen pur accollandosi un prezzo di acquisto non esattamente competitivo.
  19. Dopo che un Mig-31 era andato misteriosamente a fuoco in Bielorussia, nuovi falò alla base di Engels... La guerra del Natale intanto è stata persa da Kirill... https://www.google.com/amp/s/www.adnkronos.com/ucraina-natale-di-guerra-festa-il-25-per-distanziarsi-da-mosca_1NsNo72sfLm0R4rmjlE6KO/amp.html
  20. Ma in effetti non c’è molto da lamentarsi. Il Gripen è e resta un buon velivolo che ha consentito all’aeronautica del paese che l’ha richiesto di avere un assetto costruito secondo le sue esigenze e all’industria di quel paese (non dimentichiamolo storicamente neutrale) di avere una certa indipendenza in un settore strategico che genera oltretutto un enorme indotto. Con queste premesse il costo d’acquisto può passare tranquillamente in secondo piano. Parlando invece di esportazioni (che qui comunque non son certo mancate) le scelte delle aeronautiche si basano su parecchi parametri (tra l’altro mutevoli nel tempo) e come sottolineato più volte quelle di ciascuna valgono per quella e non per le altre. Anche qui il costo d’acquisto può passare in secondo piano rispetto ad altre valutazioni. Il Gripen è e resta un cacciabombardiere leggero, ma le intrinseche limitazioni della formula (poco spazio per avionica, carburante e armamento) sono state in gran parte corrette dall’evoluzione dell’ultima versione. La miniaturizzazione dell’elettronica ha consentito l’inserimento di gran parte di quanto necessario (radar AESA, sistemi di guerra elettronica, sensore infrarosso di ultima generazione), che in abbinata ad armamento avanzato e preciso ha donato anche capacità di vertice al momento assenti sui rivali di quinta generazione (mi riferisco in particolare al Meteor), mentre l’aggiunta di serbatoi interni addizionali ha esteso l’autonomia che è il principale tallone d’Achille di in velivolo piccolo. Anche guardando il lato prettamente economico il vantaggio di avere un velivolo piccolo e relativamente semplice, con qualche accorgimento per ridurre la traccia elettromagnetica, è il contenimento dei costi di gestione che si tende spesso a dimenticare, ma che nel corso della vita operativa ultradecennale di un velivolo può arrivare ad essere tranquillamente decine di milioni di dollari superiore al prezzo di acquisto. Scegliendo un velivolo ogni aeronautica fa un investimento in base a ciò che gli serve e gli servirà. Insomma il velivolo è tutt’altro che finito ed essendo ancora in produzione con una costante evoluzione (questa è una conditio si ne qua non) può ancora dire la sua, specie ora che c’è un ritorno generalizzato alle spese militari. Di sicuro il Gripen ha il grande merito di aver tenuto in vita il know how svedese (riuscendo a svincolarlo dalle logiche a volte perverse del mercato civile) e bisogna vedere come il paese intenderà capitalizzarlo in un contesto NATO che finora non c’era, anche perché non è ancora chiaro cosa intendano fare con il Tempest.
  21. La storia del Black Hawk stealth protagonista dell'azione che portò all'uccisione di Bin Laden https://www.thedrive.com/the-war-zone/25890/origins-of-stealth-black-hawks-date-back-over-33-years-before-the-bin-laden-raid
  22. E tre... https://www.rid.it/shownews/5408
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