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Nell'articolo precedente (sempre di RID) sembra che il piano prevedesse la realizzazione di navi dal design convenzionale (inteso come CATOBAR), ma pur sempre nucleari, successive e non alternative alle Kuznetsov. Se parliamo delle stesse navi, l'anticipazione poteva avere fondamento.
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Si, i ritardi si pagano, ma elicotteri del genere non sono "troppo": gli elicotteri da combattimeto ormai si fanno così e in futuro saranno anche più complessi e costosi considerando quello che verrà fuori dal concorso FVL americano.
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Allora, ribadisco, non è che se uno vuole un elicottero pesante gli puoi rifilare un elicottero leggero o viceversa solo perché funzionano e sono collaudati. Oltre tutto dove sta scritto che il Tiger non ha i missili anticarro? Solo la variante HAP ne era priva (e sappiamo che fine fa), le altre no, tanto che sono state equipaggiate con gli Hot, gli Hellfire, i Trigat LR e gli Spike ER. E’ un elicottero decisamente più moderno e meno castigato del Mangusta e già questo potrebbe bastare e infatti a diversi è bastato, visto che il Mangusta così com’è non lo ha voluto nessuno (e a nessuno ormai lo si propone più), i Turchi lo hanno rivoltato come un calzino (se in modo convincente lo deve ancora dimostrare il T129 sul mercato internazionale) e gli Italiani non si sognano di usarlo come base per il successore. La vera battaglia persa (o non vinta quanto si sarebbe voluto visto che i clienti ci son stati) non è certo col Mangusta, ma contro l’Apache, che però per classe di peso forse è ancora più distante e nei confronti del quale la concezione più moderna e recente non è bastata. Ci saranno altri concorsi (uno in Polonia): vediamo se l’elicottero allora acerbo e privo degli upgrade che Airbus vorrebbe dare anche agli Australiani, ora sarebbe appetibile sia per costo, che per capacità. Col senno del poi non si va da nessuna parte: chi lo ha acquistato in passato lo ha fatto pensando che certi problemi fossero superabili e chi lo compra oggi pensa che siano stati superati. Certo che, se ogni volta che si pensa di dotarsi un velivolo nuovo, ci si scoraggiasse di fronte a difetti di dentizione e costo iniziale, allora non si farebbe mai nulla e si calerebbero sempre le braghe di fronte a quello che è già disponibile.
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Pensieri in libertà su NGAD e PCA. https://www.flightglobal.com/news/articles/analysis-us-air-force-looks-to-the-future-of-air-su-440756/
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E’ un detto vero, ma siccome 18000 dollari son ritenuti comunque troppi, quel poco che c’è dentro sarebbe desiderabile si rompesse di meno: questo è gìà meno lapalissiano, perché impatta sul modo di progettare e gestire i pezzi e i sistemi. Anche il Mig-29 era nato come velivolo spartano e un po’”usa e getta” considerato quanto sarebbe durato in prima linea in caso di guerra, ma da gestire in tempo di pace era un’altra storia. Per contro l’F-15E è più sofisticato di un F-15C, ma è di concezione più moderna e, con sistemi e struttura pensati per avere meno bisogno di manutenzione, è meno oneroso da gestire del suo cugino da caccia. Si son fatti notevoli passi avanti nella progettazione di componenti a maggior durata e nella gestione della manutenzione di un velivolo: l’A-10 è rimasto comprensibilmente ma inesorabilmente indietro.
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Sukhoi Su-34 Fullback - Discussione Ufficiale
Flaggy ha risposto a Grogri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Stiamo parlando di una macchina che non solo era concepita per l’attacco al suolo, ma che per farlo al meglio era ben più grossa. L’F-111 aveva un’autonomia praticamente doppia grazie ai 19000 litri di combustibile interno e all’efficienza garantita in un ampio range di velocità dall’ala a freccia variabile. Il suo carico alare elevato non tornava utile solo nel volo a bassa quota, ma lo rendeva una piattaforma molto stabile, cosa importante per un bombardiere tattico (specie nello sgancio di armamento non guidato) che poteva essere veramente consistente e che, nel caso di (raro) utilizzo dei quattro piloni esterni fissi, lo trasformava in un vero camion portabombe. La configurazione dell’abitacolo a posti affiancati era poi ideale per far lavorare al meglio l’equipaggio: non a caso è ampiamente preferita e diffusa sui bombardieri. -
Con i suoi 18000 dollari per ora di volo, l'A-10 è lontano anni luce dai costi di un A-29 (1000 $/h) ed molto più vicino agli oltre 20000 di un più sofisticato F-16. Spartano e facile da riparare non significa che non beva carburante e non abbia spesso bisogno di manutenzione. E’ un aereo comunque grosso, bimotore, con sistemi e impianti non solo datati, ma anche concepiti decine di anni fa.
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La geniale trovata in valutazione da parte dei Canadesi sarebbe quella di tirare a campare con gli F-18A e B dismessi dagli Australiani... https://www.flightglobal.com/news/articles/canada-entertains-australian-hornet-buy-to-fill-int-440940/ Un interim fighter pure con le ore contate quindi...giusto il tempo di scaricare la palla al prossimo governo, credo...e probabilmente anche il modo più rapido che han pensato per tornare all'F-35 senza rimetterci la faccia (si fa per dire...), dopo aver fatto la fesseria di dichiarare in campagna elettorale di volerne uscire. Mi domando quanto certi politici italiani siano immuni a simili cretinate quando si propongono di uscire dal programma F-35 se dovessero andare al governo. La exit strategy è molto spesso un punto dolente per chi comincia le guerre...anche quelle contro gli armamenti stessi.
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E comunque si profila l'ennesimo tutti contro tutti dei soliti noti in Polonia. Il Mangusta ovviamente si presenta solo in versione turca: ormai Leonardo lavora al successore. https://www.flightglobal.com/news/articles/attack-helicopter-rivals-target-warsaws-kruk-deal-440924/ Vediamo come se la cava il Tiger.
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Un articolo che sintetizza la situazione attuale e i futuri sviluppi. Per leggerlo bisogna registrarsi gratuitamente. https://www.flightglobal.com/news/articles/analysis-f-22-still-rules-skies-20-years-after-firs-440785/
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Il Mangusta è operativo da una vita e lo abbiamo utilizzato anche in Somalia nel '92-94 dove ha avuto il battesimo del fuoco. L'Italia è andata avanti per conto suo e non riuscì a imporre il Tonal a Gran Bretagna e Olanda che scelsero l'AH-64. Francia e Germania a loro volta andarono per conto loro. Di fatto andarono tutti in ordine sparso. Quanto al valerne o meno la pena se fare il Tiger...ne vale sempre la pena se le ciambelle riescono col buco: Francia e Germania hanno ritenuto di non voler dipendere dall'estero per questo ruolo, in virtù del fatto che Eurocopter fosse uno dei più grandi gruppi elicotteristici al mondo e non potesse esimersi dall'avere a catalogo una macchina del genere, sviluppando il know-how che nelle intenzioni avrebbe potuto arginare il monopolio americano. Come sappiamo non è andata benissimo, con ritardi e problemi. Costi, problemi di progetto, ritardi e vendite sono intimamente legati e quindi ciò che intendi non credo sia valutabile a compartimenti stagni, anche se fatico a seguirti nel tuo ragionamento (successo di vendite o dell'elicottero...). Costo/efficacia del Mangusta in relazione a quello del Tiger? Sono elicotteri di classe diversa e credo che non si possa facilmente confrontarli in questo modo. Il Mangusta è un elicottero leggero e se non risponde ai requisiti di chi un elicottero leggero non lo vuole, quel qualcuno l'elicottero non lo prende a prescindere dalle sue qualità e questo è uno dei motivi per cui l'A129 non ha sfondato. I problemi Australiani mi pare siano descritti nell'articolo che ho postato. Non si va nello specifico, ma si parla di affidabilità e operatività.
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Credo che questo articolo risponda più in dettaglio, anche perchè il primo della stessa rivista era probabilmente fuorviante. http://aviationweek.com/defense/f-35-development-inches-closer-finish-line In sostanza una cosa è avere la 3F (iniziale) e un'altra è implementare tutto quello che consente di fare. Per quello se ne riparla tra un anno.
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Sikorsky CH-53 - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Elicotteri
Aggiungerei che i velivoli in un certo senso si pagano ancora a peso e questo a vuoto pesa 2 tonnellate in più del V-22 (e anche dell'F-35), è trimotore, è comunque molto complesso e ha numeri ancora piuttosto bassi (ragion per cui si spera quanto meno nei tedeschi). Un numero elevato di pezzi da produrre non è significativo solo per diluire le spese non ricorrenti, ma anche per abbassare quelle ricorrenti e quelle di gestione (legate ai costi della ricambistica) con produzioni basate su lotti più grandi, consentiti eventualmente da contratti pluriennali: non è un caso se i primi due costano più di 150 milioni al pezzo e i successivi si punta a farli costare in media 87. Considerati i precedenti ci sta, anche se non son certo bruscolini per un mezzo da trasporto. -
Sikorsky CH-53 - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Elicotteri
304 milioni per i primi due di produzione, mentre si punta a 87 milioni al pezzo per i 200 elicotteri programmati. https://www.flightglobal.com/news/articles/us-marine-corps-awards-ch-53k-production-contract-440853/ -
Addio sogni di gloria? http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,1931.html Sostituire l'idea una portaerei da 100000t e la Kuznetsov da 67000 con un progetto da 40000 (si suppone CATOBAR...) è una bella ridimensionata ad ambizioni poco realistiche.
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Vista l'aggressiva concorrenza dei collaudati e sempre efficaci Apache è difficile dire quale risultato si sarebbe potuto definire un successo e quali le realistiche ambizioni di vendita di questo elicottero. Di sicuro, in meno tempo ha fatto meglio del nostro Mangusta, ma l’A129 si è sempre comportato bene, nei limiti dati dalle sua dimensioni e sempre entro quei limiti si è sviluppato nella proposta per la Turchia. Il Tiger però è una macchina ben più prestante, costosa e quindi comprensibilmente con maggiori ambizioni considerati gli sponsor: cononostante sembra abbia più di qualche problema. In linea di principio è un elicottero tutto in compositi, con riduzione della segnatura radar (nei limiti di un elicottero e nei limiti di un’architettura tutt’altro che estrema), infrarossa e acustica, è progettato per essere robusto e incassare colpi come si addice a un buon elicottero da combattimento. Personalmente, per quanto conti la mia opinione, ritengo abbiano fatto un po’ di casino con le versioni. La UHT tedesca non ha il cannone, ripetendo lo stesso errore del Mangusta, anzi peggio, perché il Mangusta è piccolo e hanno faticato a mettercelo, mentre il Tiger è grosso e predisposto. Ciononostante hanno rinunciato alla flessibilità di quest'arma. L’HAP Francese è un elicottero da supporto e distruttore di elicotteri, armato si di cannone, razzi e pure missili aria-aria, ma privo di missili anticarro…Un’assurdità, di cui devono essersi accorti anche in Francia, convertendo le macchine all’unica versione che aveva senso e cioè la ARH. La ARH con cannone, missili anticarro e razzi ha la decenza di essere polivalente e molto più flessibile e in effetti è quella venduta all’estero. Ecco, se la tua domanda cattiva però la si facesse agli australiani, che cosa risponderebbero? Questo? http://australianaviation.com.au/2016/02/troubled-tiger-set-for-early-retirement-new-light-helicopter-for-special-forces-on-the-way/ Temo cioè risponderebbero che non gli piace, visto che lo vorrebbero ritirare con largo anticipo. L’affidabilità (a prescindere dall’ultimo incidente le cui cause vanno esplorate e che al momento non devono indurci ad affrettati giudizi) e la disponibilità operativa non sembrano soddisfacenti è c’è scarsa voglia di spenderci soldi per upgrade proposti dal costruttore. Da capire quanto Airbus segua questo suo cliente dall’altra parte del mondo. Credo però che dalle parti di Airbus ora sappiano bene che fare un elicottero da combattimento non sia facile (in consorzio poi…), ma lo stesso Apache inizialmente fu parecchio criticato: costoso, affidabilità pessima, sensori sul muso e non sopra il rotore come sarebbe stato meglio per esporre meno l’elicottero. Insomma un mezzo disastro. Sappiamo com’è andata e quanto quei giudizi fossero affrettati, ma quello era un elicottero americano, da fabbricare in centinaia di pezzi, con cui fare esperienza e da far evolvere. Al Tiger questo vantaggio manca. Vediamo se il successo gli arriderà quando finirà questa aura da eterno immaturo che lo circonda.
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Blob, credo di aver a sufficienza spiegato ciò che intendo e se non lo capisci é un problema tuo.
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E infatti... https://theaviationist.com/2017/08/30/here-are-the-first-images-of-the-first-bell-v-280-valor-next-generation-tilt-rotor-aircraft-prototype/
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Signs_ of_life, non credo sia sempre indispensabile avvitare le discussioni in interminabili e oziosi confronti dialettici, tra l'altro mostruosamente OT (con tanto di tirata d'orecchie della moderazione con cui mi scuso), anche perchè cerco sempre di ponderare con attenzione quello che scrivo e solitamente non si ha buon gioco a rivoltarmelo contro, specie dimenticando dei pezzi (Americani e...occidentali) o perdendo di vista la sostanza (lo Zero è stato uno splendido aereo, ma ciò non toglie che sia stato senza un vero seguito nelle sue peculiarità e soluzioni estreme e sia stato battuto da aerei come l'Hellcat che avevano a che fare più con un Wildcat che con il caccia giapponese - Wildcat che comunque, usato a dovere, si prese le sue rivincite). I russi in particolare, perchè dei russi e non dei giapponesi di oltre 70 anni fa ci si chiede di parlare, ci hanno abituato ad interessanti exploit (sensori all'infrarosso, caschi visore, seggiolini eiettabili, ecc), però sempre all'interno di una sostanziale risposta a quanto fatto in occidente, che ancora, nonostante arranchi di fronte agli arrembanti cinesi, tira la carretta dello sviluppo di nuove tecnologie e dottrine operative. Non valeva la pena divagare su questo oltre la frase incriminata.
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A parte il fatto che il 109 era un aereo “occidentale” (ho scritto Americani e occidentali...), comunque era così di un altro pianeta che nella Battaglia d'Inghilterra si trovò a farsi male con il coevo Spitfire, anch'esso occidentale. Anche lo Zero era così di un altro pianeta che gli americani vinsero a Midway usando l’onesto e modesto Wildcat e (rimanendo in tema di dettare le regole) vinsero le battaglie successive con aerei non certo ripresi dallo Zero, visto che non erano leggeri e ipermanovrabili, ma prima di tutto robusti, potenti e veloci. Qui però si parla di Su-27 e credo che ai moderatori farebbe piacere se si rimanesse sul tema.
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Sicuro? Veramente 4 Mig-29 iracheni furono abbattuti da F-15C... 3 con missili a medio raggio Sparrow (come la maggioranza degli altri abbattimenti)...e uno si schiantò al suolo cercando di sfuggire ad un Eagle in combattimento manovrato. https://en.wikipedia.org/wiki/Air_engagements_of_the_Gulf_War https://web.archive.org/web/20090604224140/http://128.121.102.226/aakill.html Peccato che, considerati i missiloni a lungo raggio russi e cinesi, non si direbbe che la filosofia orientale sia esattamente quella di sperare di farla franca accorciando le distanze. Gli americani e gli occidentali è da quando è nata l'aviazione che dettano le regole e che gli altri gli vanno dietro. D'altro canto F-22 ed F-35 non sono certo incapaci di sostenere un dogfight, come non lo erano i teen fighter, che anzi li hanno sostenuti proprio nella Prima Guerra del Golfo, ma gli americani non sono così imbecilli da non giocarsi le carte migliori sulle distanze più lunghe, dove fare a pezzi l'avversario sfruttando la stealthness e la superiorità elettronica e dei moltiplicatori di forze è certamente più intelligente che impelagarsi in un dogfight che rischia sempre di essere un terno al lotto.
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V-22 osprey - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a typhoon nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Roll out del primo V-22 giapponese. https://theaviationist.com/?p=43372 -
Su-27, o meglio SU-30 (indiani) si sono "scontrati" (proprio in dogfight visto che a lungo raggio si gioca spesso a carte coperte) con velivoli occidentali (F-15 e EF-2000 di sicuro) durante le esercitazioni complesse. Comunque nessuno ha detto che non ci saranno più scontri ravvicinati, altrimenti non ci si prenderebbe nemmeno la briga di progettare nuovi missili a corto raggio.
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Si, ma il requisito è a sua volta confluito nel SACM. https://www.flightglobal.com/news/articles/usaf-developing-next-generation-air-dominance-missil-437728/
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L'aereo è già operativo sebbene con capacità limitate e i test sulla 3F sono in conclusione. Ciò che è testato è anche utilizzabile se lo dovesse richiedere la situazione complicata che si sta delineando nel pacifico. Comunque l'articolo dice che gli aerei saranno 3F a settembre, non che a settembre saranno mandati nel Pacifico con piloti full combat ready. Intanto Israele ne prende altri. http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-5008250,00.html