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Giorni Vinti
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Bisogna vedere cosa sia rimasto del velivolo. Se per caso, come probabile, si è letteralmente sbriciolato, non è che si possa giocare a mosca cieca spendendoci milioni per raccogliere tutto a chilometri di profondità (parliamo del Pacifico, non dell'Adriatico), tra l'altro a un "tiro di sputo" dalle coste giapponesi. Resterà in servizio decenni e ne cadranno di sicuro altri...Forse è meglio risparmiare i soldi per imprese più utili.
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Si, ma il codice sorgente di cosa? Questi vogliono un caccia da superiorità aerea stealth, mica un F-15 con gli steroidi. Torniamo all'ibrido F-22/F-35? E' sempre stato un po' difficile convincere qualcuno a comprare qualcosa che non si intende acquistare per se.
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https://www.flightglobal.com/news/articles/lockheed-tries-reducing-f-35-costs-with-new-supplier-457615/ Si conferma l'obiettivo di portare la flotta all'80% di disponibilità e parallelamente, anche se in tempi più lunghi, ci si propone di abbassare i costi di gestione. Penso sia un messaggio chiaro rivolto al Pentagono che intende per il 2025 avere in campo diversi F-15XE con la motivazione dei minori costi di gestione. L'attuale amministrazione aveva già messo in competizione l'F-18E con l'F-35C e qui pare voler fare lo stesso con l'F-15XE ai danni dell'F-35A. La mancanza di vere alternative, magari anche in classi di peso diverse, ma di pari generazione, ha fatto nascere inattese (?) competizioni vecchio-nuovo: una cosa che deve far riflettere chi ha lanciato e successivamente tagliato i programmi di riequipaggiamento.
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Si parla ancora di F-3 e del suo possibile motore XF9-1, che è allo stato di prototipo e che è piuttosto potente, molto più dell'XF5-1 del dimostratore in scala ATD-X. https://www.flightglobal.com/news/articles/washington-tokyo-go-deeper-on-f-3-tech-transfer-r-457606/
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Beh, lo dice anche esplicitamente che è una risposta al poco sensato articolo di Tricarico. Vedo comunque posizioni sempre molto forti e rigide intorno a questo aereo, tipiche di una sorta di guerra di religione. Sarà che per trovare la quadra, gli schieramenti trovino necessario spingersi oltre.
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Due articoli di segno opposto. In uno Tricarico spara ad alzo zero sull’aviazione imbarcata. https://www.huffingtonpost.it/leonardo-tricarico/f-35b-alla-marina-un-errore-di-trenta_a_23713911/?utm_hp_ref=it-homepage Nell’altro, in direzione opposta, si ventila la minaccia dell’AMI che vorrebbe rubare i B della MM. http://www.difesaonline.it/mondo-militare/la-rogna-furbescamente-rimandata-degli-f35b-italiani Indipendentemente da come stia questa guerra tra poveri, i concetti espressi da Tricarico li trovo obsoleti e tristi quanto l’idea di epoca fascista che tutto ciò che abbia le ali debba per forza essere dell’Aeronautica e che sembra tornata in voga a causa del clima di tagli di quest’ultimo anno. Tricarico innanzi tutto pone ovviamente l’accento sul fatto che l’Aeronautica abbia più bisogno dei B per evitare i tre rifornimenti in volo stile Al Dafra. Vero, ma se voglio evitarlo senza spendere un botto di soldi, il modo migliore sarebbe non mandare gli aerei quando gli altri hanno già riempito le piste più lunghe... E’ più un problema politico che tattico, ed è opinabile spendere i pochi soldi disponibili a scapito della Marina per risolvere un problema AMI dovuto all’inerzia delle decisioni politiche. Non può nemmeno sostenere che la MM possa tirare avanti con gli Harrier, perché tanto l’AMI lo ha fatto con i 104 per 42 anni. Magari i G acquistati all’inizio, non erano gli stessi S mandati in pensione oltre quarant’anni dopo. Centinaia di velivoli acquistati in diversi anni che poco hanno a che fare col pugno di AV-8B che in trent’anni devono anche combattere con la salsedine. E magari gli Harrier della Marina non è detto che possano tirare avanti molto oltre il 2024 (credo comunque lo faranno causa ritmi produttivi asfittici degli F-35B), anche se i Marines tireranno avanti con i loro fino al 2028. Magari, per quanto sicuramente molto più utilizzati, gli americani partivano da oltre 300 AV8-B diurni e una trentina di nuovi velivoli acquistati nel 93-95 come quelli italiane, ma anche una settantina di aerei ricostruiti con nuove cellule, l’ultimo dei quali consegnato nel 2003. Magari gli Americani si sono pure comprati tutti gli Harrier Britannici dismessi e di pezzi di ricambio ne hanno quanti ne vogliono. https://en.wikipedia.org/wiki/McDonnell_Douglas_AV-8B_Harrier_II In ogni caso i Marines l’F-35B lo hanno già e bisogna vedere quanti Harrier avrebbero ancora alla fine del prossimo decennio. Una squadriglia? E gli italiani in proporzione cosa dovrebbero avere ancora in condizioni di volo senza fare i salti mortali e spenderci sopra una fortuna? 3-4 aerei? Da sostituire poi con cosa? Siamo seri, a Tricarico e temo all’AMI, non gliene frega una beata fava della Marina (da cui la tristezza della cosa cui accennavo sopra): nella guerra tra poveri scatenata dal questo governo dei tagli e delle incertezze, i concetti di jointness ed efficienza rischiano di venire sacrificati per mai del tutto sopiti egoismi di parte.
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La fortuna dell’F-15 è stata quella di poter essere esportato, mantenendo in vita la linea fino ad oggi e consentendo costi di acquisto accettabili e il facile reperimento di ricambi nonostante la complessità del velivolo. Sono le cose su cui punta l’F-35 per abbassare i suoi costi e ciò che disgraziatamente non ha avuto l’F-22 che si è ritrovato nell’assurda situazione di avere una linea che non è riuscita a sopravvivere a quella dell’aereo che avrebbe dovuto rimpiazzare. Destino per certi versi accostabile a quello del B-52 che riesce a distanza di decenni a fare ancora delle metaforiche pernacchie ai B-1 e ai B-2 che non sono riusciti a sostituirlo. Probabile ci sia qualcosa di sbagliato in certe specifiche, o nel modo in cui vengono applicate, perché non va mai perso il contatto con la realtà. L’F-22 è senza ombra di dubbio un velivolo straordinario, ma probabilmente si sono ricercate soluzioni troppo complesse e costose, rinunciando per risparmiare ad altre cose. Oggi si fatica a spendere cifre esorbitanti per porre rimedio a quelle lacune su un pugno di velivoli, laddove una produzione continua di un velivolo solo un pelo meno ambizioso, forse avrebbe garantito l’evoluzione necessaria a pensionare definitivamente l’F-15. Col senno del poi sprecando meno soldi su progetti che successivamente sarebbero stati ammazzati, ci sarebbero state le risorse per quelli veramente necessari, che comunque avrebbero dovuto essere condotti con un maggior occhio alla sostenibilità sul lungo periodo. Più facile a dirsi che a farsi, anche perchè il problema è che i soldi e i nemici da guerra fredda una volta c’erano, mentre i programmi a suo tempo lanciati non prevedevano i tagli dei…dividendi della pace… Oggi, passata la sbornia da “volemose tutti bene” ci si sta rendendo conto che la scelta di bloccare l’F-22 a numeri operativamente marginali (e probabilmente di non esportarlo in Giappone) fosse sostanzialmente sbagliata, perché priva di un piano B a fronte del prevedibile invecchiamento della flotta. L’F-35 è un validissimo tuttofare pensato per rimpiazzare F-16 ed F-18, ma non gli si può chiedere di sostituire un velivolo più grosso come caccia da superiorità aerea (ma anche come bombardiere) senza rinunciare a qualcosa. La questione ora è se spendere su qualcosa di grosso, ma indiscutibilmente vecchio, o su qualcosa di nuovo, ma indiscutibilmente più piccolo. Non ho la soluzione in tasca, visto il grave errore di programmazione di fondo, ma magari sarebbe meglio puntare tutto sull’F-35 implementando in modo più incisivo e rapido soluzioni volte ad aumentarne le capacità nell’aria-aria (sia come armamento che come prestazioni), piuttosto che su quelle di un velivolo che, carico utile a parte, temo non abbia molto di decisivo da esprimere. Poi per carità, anche i cinesi e i russi continuano a comprare Flanker quando potrebbero spingere tutto sui loro stealth, ma gli americani sono, o almeno dovrebbero essere, gli americani…
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Credo di essermi consumato le dita sulla tastiera a suon di scrivere che quella dell'addestratore armato la ritenga una fregnaccia. Recentemente hanno mandato in Kuwait gli EF-2000 con i Reccelite al posto degli AMX per le ricognizioni in Siria e con buona pace delle prestazioni messe in secondo piano sui teatri meno impegnativi ci si tiene a sottolineare che il Typhoon https://theaviationist.com/2019/03/28/italian-typhoons-deployed-to-kuwait-to-replace-amx-jets-and-carry-out-isr-missions-in-support-of-air-war-on-daesh/ Se anche in Siria cominciamo a non mandarci più le "seconde linee" che facciamo? Compriamo una dozzina di caccia tascabili solo quando ci capitano quattro esaltati col turbante a un tiro di schioppo dalla base? La verità credo sia che se mandiamo qualcosa all'estreo si preferisca mandare il meglio, che rischiare di farselo tirare giù per risparmiare qualche milione di euro con qualcosa che l'Aeronautica ha detto a chiare lettere di non aver mai richiesto. Poi, come per gli ancora evanescenti CAMM ER o per gli inutili P.1HH, eventualmente l'AMI farebbe buon viso a cattivo gioco se la politica decidesse gli acquisti alla ca... ehmm in modo opinabile. Il Gen. Rosso questo in sostanza ha detto in commissione Difesa.
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Il V-280 va a...300. https://www.flightglobal.com/news/articles/bell-v-280-valor-tiltrotor-reaches-300kt-457496/ A gennaio dicevano che... Evidentemente dare un po' più di manetta non costa così tanto...
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A questo punto lo scippo non si capisce se fosse più una possibilità o un'invenzione giornalistica...Quanto meno era scontato solo nella testa dell'articolista. Se la Trenta vuol proprio risparmiare qualcosa, che assegni tutti i B alla Marina e solo A all'Aeronautica: è l'unico risparmio che ha senso, perchè impatta niente sui numeri, minimamente sulla flessibilita dello strumento e soprattutto da tangibili benefici sui costi. Ci si gira attorno da anni a 'sta storia dei B all'AMI...Soldi non ce ne sono e gli stanziamenti alla Difesa sono lontani anni luce dal 2% di un PIL, che certo non aumenterà a colpi di assistenzialismo di Stato: se proprio ci tiene a fare un'analisi costi benefici, che ameno capisca che è il caso di chiudere questa commedia degli equivoci.
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E'scesa la scure... http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,2976.html
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Condivisibile e in effetti non è che avessi scritto cose tanto diverse...
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Allora, io preciserei che da quel che dice l’articolo i due Tornado persi in Arabia Saudita non erano inglesi, ma sauditi: il personale britannico era lì per fare manutenzione (l’appoggio indiretto alle operazioni di cui si parla). Non capisco poi perché si continui a discutere del fatto che l’utilità dell’F-35B stia necessariamente nella sua presunta capacità di atterrare in mezzo al nulla e a un tiro di schioppo dal nemico. E’ il primo supersonico STOVL con capacità stealth realizzato e come tale ha un raggio d’azione di oltre 900 chilometri, circa 300 in meno della versione A, ma comunque ben di più di quanto possano fare l’F-16, l’F-18 o lo stesso Tornado. Ha anche la capacità di rifornirsi in volo. Questo significa che non lo devi per forza piazzare a tiro dei mortai sul fronte, ma solo che aumentano a dismisura le possibilità di rischieramento, perché come detto svariate volte, più è corta la pista necessaria e più piste disponibili ci sono in un determinato teatro. Se poi la pista viene ridotta a un colabrodo da un attacco un po’ più serio di quello realizzabile da qualche esaltato armato di bombe e kalashnikov, allora l’F-35B ha qualche possibilità in più di continuare ad operare rispetto a un velivolo tradizionale a cui le buche piacciono già di meno. Vogliamo per forza trasformare quella che a tutti gli effetti è una maggiore flessibilità operativa in un limite? In guerra gli aerei si perdono e l’F-35 A, B o C che sia sostituisce velivoli che in guerre passate sono andati persi. Si è messo a preventivo che se ne possano perdere, anche per banalissimi incidenti: dal passato si è imparato come proteggerli meglio, ma niente è intoccabile. L’F-35B è un velivolo che interessa parecchie forze aeree, probabilmente più di quelle che alla fine hanno adottato l’Harrier e non tutte con l’idea di piazzarlo su una portaerei. L’AMI sta solo pensando a quello che ha fatto (e che rifarà) la RAF per decenni, solo con un velivolo infinitamente più capace e performante. Se riuscirà in questo suo più o meno opinabile intento, sarà solo una di quelle, credo non poche, che lo adopereranno da una pista invece che da un ponte di volo. Infine, se da un lato Camp Bastion non era una base a uso e consumo degli STOVL e volendo i talebani avrebbero potuto fare a pezzi qualunque altro velivolo da combattimento che vi avessero rischierato, visto che l’installazione era in grado di accogliere anche Sentinel e C-17 Britannici, dall’altro lato la base King Khalid è a nord dei Riad e quindi ad almeno 750km dallo Yemen: significa che forse nessun luogo è mai protetto al 100% se il nemico è sufficientemente sfrontato da attaccarlo.
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L’articolo di Adnkronos mi convince ancor meno di quello precedente. La stampa raccoglie spesso frattaglie di informazioni e le mette assieme dandogli più colore che senso. Se gli aerei son pochi e consegnati col contagocce, anche fosse solo il secondo B ad andare all’AMI (che se non vi rinuncia prima o poi li avrà), diventerebbe uno scippo utile solo a portar acqua al mulino di coloro che da anni teorizzano che l’AMI acquisti a caz*o aerei che non gli servirebbero solo per fagocitare quelli che alla invece alla MM servono. Quanto alla Turchia, a chi si incolla alla poltrona taroccando la costituzione e mette in galera gli oppositori, gli F-35 glieli farei vedere col binocolo anche se rinunciasse a prendere missili russi.
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Da segnalare anche che l'USMC, oltre a volere prestazioni più spinte rispetto all'US Army nella versione da trasporto, richiede anche una versione da attacco con armamento interno: in sostanza un rimpiazzo per l'AH-1...
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Qui hanno fatto proprio una bella analisi costi-benefici: prima di rifilargli il P.1HH al posto del P.2HH, al Mise non si erano manco presi la briga di verificare che all'AM non sapevano cosa farsene...
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Per GE il “progetto” del motore a tre flussi è pronto per qualcosa di più concreto… Comunicato PDF VIDEO
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Anche da Rid http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,2955.html
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Esatto, non intendevo criticare da subito la fonte (almeno perchè fino a ieri sinceramente mi era sconosciuta, nonostante il curriculum che per quanto mi riguarda gli da solo il beneficio del dubbio) e nemmeno chi l'avesse individuata, ma solo chiedere a Pinto se avesse conferme di quanto non da lui postato. E mi pare che questo scippo al momento non lo si possa confermare, non almeno in questi termini. Si sa solo che gli F-35B al momento sono destinati ad Amendola, che è l'unica base che si è attrezzata per poterli far operare. E' dell'AMI? Ok, ma al momento l'unico F-35B consegnato ha ancora le coccarde della MM.
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Si, l'articolo di analisidifesa l'avevo letto ma il primo B ha ancora... l'ancora. Molto meno al vetriolo e possibilista. Non c'è ancora uno scippo conclamato e non e ancora scontato e deciso un granché, anche perché tutto dipende dalla guerra fra "poveri" che nascerà inevitabilmente nel caso ai cincischiamenti facciano seguito i tagli. Con un pugno di A e B, AMI e MM saranno col culo per terra a prescindere e a quel punto il colore delle coccarde scelto sarà solo una vittoria di Pirro...
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Le basi e i km disponibili sono aumentate nel tempo e anche grazie ai genieri italiani il cui lavoro é stato lodato anche dagli americani. Le piste all'inizio erano un disastro.
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L'aereo ha come noto una spinta brutale ed é favorito dalla pulizia delle linee garantita dalla configurazione stealth, ma la pista necessaria a un caccia non la impone il decollo dove il pilota può contare su quella spinta brutale, ma l'atterraggio, dove freni,pioggia,ghiaccio,pavimentazione non ottimale,vento,bring back e problemi vari, permettono al suo pilota di fare molto meno lo splendido. La capacità di un aeroporto di sostenere operazioni militari intensive si valuta sulla base delle condizioni reali che non sono mai quelle ottimali. Parallelamente é un dato di fatto che accorciando la lunghezza di pista richiesta aumenti il numero di aeroporti disponibili ad accogliere un dato velivolo. Detto questo non sono certo un sostenitore dell'F-35B all'AMI.
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Un attimo, ma 'sto presunto scippo di "F35 a decollo verticale" (magari meglio ad atterraggio...) risulta solo a questa fonte...alternativa? Pinto, se ci sei batti un colpo. In prossimità magari no, ma nemmeno ad Al Dhafra quando la guerra è in Irak...oppure a Bagram solo dopo che il Genio si è divertito a rattoppare chilometri di pista.
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Secondo me la genialata è questa: Non ritenere prioritario e competitivo ciò che ruota attorno all'industria aerospaziale in generale e al principale nonchè più avanzato programma militare mondiale in particolare, mentre misure assistenzialiste e frettolose sono ritenute evidentemente tali, penso faccia solo emergere la pericolosa incompetenza che sta dietro certe posizioni, che purtroppo non sono sostenute al bar dello sport, ma nei palazzi governativi. Credo ci sia solo da sperare che Leonardo, come altre imprese che vivono di investimenti e programmazione e non certo di incertezze condite di aria fritta, sopravviva più a lungo di queste idee da pessimo padre di famiglia...