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Flaggy

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  1. Temo del Mondo visto che da oltreoceano ci hanno ricordato che magari era il caso di pagare quanto parcheggiato a Cameri (almeno ora vola)... Ribadirei che questi giocano pericolosamente con cose più grandi di loro... https://www.repubblica.it/politica/2019/05/30/news/m5s_tofalo_attacca_la_ministra_trenta-227570849/?ref=RHPPLF-BL-I0-C8-P1-S1.8-T2
  2. Eh certo, riprogettiamo le Ford e d'ora in avanti prendiamole con le catapulte a vapore. Com'è che ho l'impressione che abbia fatto una delle sue sparate senza prima sentire tutte le campane?
  3. Flaggy

    LHD TRIESTE

    Ogni progetto è frutto di compromessi. Hanno messo due turbine tra le più potenti disponibili (le MT30 di Rolls Royce) che in sala macchine e dintorni occupano il loro posto e richiedono una certa quantità di combustibile. Uno spunto velocistico anche solo di 4 nodi superiore avrebbe richiesto sproporzionatamente molta più potenza che si sarebbe tradotta in un numero maggiore di turbine (per raggiungere i suoi 29 nodi la Cavour ha 4 LM2500 per una potenza complessivamente maggiore nonostante sia più leggera) con corrispondenti maggiori spazi occupati e maggiori consumi che le LHD, dedicate primariamente al trasporto di uomini e mezzi, non gradiscono. Qui tra l'altro si è voluto privilegiore l'ampiezza del ponte (da cui le due isole complessivamente meno ingombranti di una singola) ciascuna dedicata a scaricare i fumi di una singola turbina che gli sta sotto.
  4. Il Giappone finora ne aveva ordinati solo 42 (tutti A). I 105 (di cui una quarantina STOVL) sono quelli di cui si parla da fine anno scorso, ma il cui ordine è da formalizzare (come il loro probabile assemblaggio direttamernte negli USA). https://www.defensenews.com/industry/2019/01/17/japan-to-cease-in-country-assembly-of-f-35-jets/ Se siamo ancora a "il Giappone vuole acquistare", che è qualcosa di meno definitivo della parola "ordine" che compare nel titolo ANSA, allora non ci sarebbe nulla di nuovo sotto il sole, se non che Trump aveva bisogno di fare la sua sparata…
  5. Flaggy

    LHD TRIESTE

    Super portaerei è un appellativo ad uso e consumo di un articolo che (magari giustamente, per quanto polemicamente) sottolinea l’opera di…chiamiamolo depistaggio, che ha circondato e che tuttora circonda questa nave, ma si dovrebbe dire un po’ tutti i sistemi che le forze armate cercano di acquisire, nonostante un clima non certo favorevole ad armamenti e dintorni che sappiamo esserci in Italia. La chiarezza la vorremmo tutti, ma... Non è comunque un appellativo corretto, se non altro perchè la Trieste tecnicamente non è nemmeno una portaerei, indipendentemente dallo sky jump. E' super solo per noi, considerando il dislocamento che richiede di risalire alle corazzate sella Seconda Guerra Mondiale per avere qualcosa di superiore... L’articolo di Difesa Online non è che non parli degli F-35. Sappiamo tutti molto bene a che VSTOL ci si riferisca... V-22 e CH-53 sono citati in merito alla capacità di poter far operare mezzi non appartenenti alle nostre forze armate. Semplicemente l’F-35B non rientra fra questi, perché è già in dotazione alla MM e quindi è ovvio che la nave sia compatibile con gli identici mezzi degli alleati. Diciamo che ancora una volta, specie nell’intervista dove tanto per cambiare si parla dei suoi impieghi duali, non è certo l’aspetto da evidenziare.
  6. Flaggy

    LHD TRIESTE

    Pure io sono rimasto spiazzato da questa abile mossa di disinformatia della MM. Considerato che non è certo un’aggiunta posticcia (anche se non così indispensabile da doverla per forza mostrare al varo di una nave “duale”…) avevano di sicuro da un bel po’ in mente di mettercelo. E ora il tifo da bar rischia di passare dallo sbraitare alle minacce di scippo degli F-35B da parte dell’AMI alla richiesta di averne di più per la MM che ha due portaerei. Credo che il binomio Cavour-Garibaldi abbia confermato che sia meglio avere due navi su cui piazzare gli STOVL, ma che questo non necessariamente si intenda farlo contemporaneamente. Ora che la Cavour è ai lavori, la Garibaldi imbarca gli AV-8B: quando questa nave andrà in pensione, subentrerà la Trieste che può far operare piuttosto bene un piccolo distaccamento di F-35B, che sulla Garibaldi proprio non ci stanno. 30 metri di hangar in meno magari la rendono un po’ meno portaerei, ma lo ski-jump a prora potrà se non altro consentire un utilizzo al meglio della componente ad ala fissa imbarcata. Probabilmente anche la minor velocità rispetto alla Cavour può aver spinto a tale installazione per non avere alcuna penalizzazione di carico utile.
  7. Flaggy

    LHD TRIESTE

    In queste immagini, tratta dal video del varo si vede il buco rettangolare, l’assenza di punti di fissaggio per i velivoli davanti ad esso e a destra e sinistra (chiaramente sottolineati anche dall’ombra) si vedono i fianchi della prima porzione dello ski jump che deve ancora essere montato e che presumibilmente potrà essere spostato di più verso prua rispetto al Cavour, grazie anche alla diversa collocazione dei cannoni antiaerei(2 ai lati invece di 1 davanti). Altri dettagli, come le paratie provvisorie per contribuire a frenare la nave durante la discesa in acqua. E i cassoni (sempre provvisori) che servono a stabilizzarla e dare una spinta di galleggiamento supplementare alla prua della nave che al varo pesa solo (si fa per dire) 22000 tonnellate. Le 11000 che mancano all'allestimento sposteranno il baricentro. https://www.youtube.com/watch?v=K6WmHcLudUk
  8. Flaggy

    LHD TRIESTE

    E’ stata finalmente varata. Le voci e le vocine c’erano da un po’, ma si è dovuto aspettare oggi per una conferma ufficiale… anche se un po’ sibillina. Sul ponte, a prora, sul lato sinistro, c’è un bel buco rettangolare…e davanti non sembrano esserci i punti di fissaggio dei velivoli. Cosa manca? Al posto del buco pare il ponte sarà costruito un po’… all’insù e davanti sarà realizzato come sovrastruttura il resto dello…ski-jump. http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3064.html Come riusciamo noi italiani a fare le cose senza dirle chiaramente, nonostante ci siano di mezzo 33000 tonnellate (e a questo punto pure il futuro ruolo di ammiraglia), è tutto un programma…
  9. A nessuno viene in mente di dire che le informazioni sono un po'troppo vaghe per poter dare un nome e un cognome a tali...oggetti volanti non identificati?
  10. Ogni aereo dietro un pannello nasconde facilmente un groviglio di cavi e tubi e in generale impianti elettrici, elettronici e idraulici che la rimozione del pannello stesso consente di raggiungere e manutenere. Va sottolineato come le stive abbiano il notevole vantaggio di facilitare la manutenzione di tale hardware senza la necessità di svitare alcunchè per raggiungerlo: basta aprirle. D'altra parte non è che dentro il vano carrello di un qualsiasi velivolo troviamo qualcosa di molto diverso: riprodurre correttamente quel "casino" è una delle cose che fa divertire di più i modellisti skillati.
  11. I cablaggi come le tubazioni tendenzialmente sono addossate alle paratie della stiva, mentre gli armamenti, per quanto “ciucciati” vengono installati sui piloni che sono da essi distanti. Ad esempio l’AIM 120 viene installato sul portello aperto… Mentre il carico di caduta viene solitamente agganciato al pilone che viene prima calato sull’ordigno e poi sollevato assieme ad esso... Resta la possibilità della classica capocciata data dall’armiere o dell’urto con le sue attrezzature, anche se va detto che i cablaggi e i tubi sono pensati per restare dove sono anche quando le stive si aprono in volo (o in atterraggio quando il B apre i portelli interni per sfruttarli come convogliatori del flusso della ventola) e sono robustamente fascettati tra loro in grossi fasci strettamente vincolati alla struttura. Non è esattamente come aprire uno stereo una volta ogni morte di papa e rischiare al minimo movimento sbagliato di staccare un sottilissimo filo attaccato con uno sputo di stagno a un circuito: la stiva è pensata per essere aperta di frequente con gente che ci lavora dentro. Sicuramente il personale che ci lavora dentro deve usare cautela e addestramento, al di là del fatto che comunque si ritrovi a maneggiare esplosivi.
  12. https://www.asiatimes.com/2019/04/article/will-japan-really-build-a-modernized-f-22/ Magari è la cruda realtà, ma la decisione di incrementare il numero di F-35 e di prenderli direttamente negli USA va in questa direzione.
  13. Sinceramente l’idea mi è sempre sembrata un Frankenstein fin da quando si è cominciato a parlarne. Solitamente quando si fanno ste cose si pensa (di convincere l’acquirente) che lo sviluppo sia a basso rischio. Credo sia pia illusione. Più che far evolvere la macchina, qui si cambia l’impostazione propulsiva. Nel fare cose del genere di solito si finisce col ribaltare il velivolo e spendere una montagna di soldi incappando comunque in tanti problemi. Il tutto nuovo implica sfide e molti problemi da risolvere, ma non è che far coesistere il nuovo e il vecchio proponga problemi di sempre facile soluzione, mentre la soluzione stessa non è detto sia convincente.
  14. UK https://www.gov.uk/government/news/mod-orders-uk-designed-mini-missile-decoy-for-raf
  15. Stato del programma, nuovi acquisti e retrofit. http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3028.html
  16. http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3027.html Anche RID vede il lift fan (sarà che è bello grosso...) e ci ricorda i 14 pollici in meno di stiva, ma non si accorge che sono stati tolti dietro e non davanti. Come se non bastasse inserisce nell’articolo proprio il frame del video di cui parlavo: cioè proprio mentre scrive che il nuovo Sidekick non è destinato all’F-35B, ci propone un’immagine in cui in stiva dello STOVL ci sono 6 missili. Un po’ di attenzione in più non guasterebbe da una rivista specializzata che si suppone debba fare chiarezza…
  17. L’articolo viene da Aviation Week che se non erro incorre nello stesso errore dell’ex (di cui non sento la mancanza...) Sweetman. Da quelle parti devono avere la memoria corta. Il B in effetti ha le stive più piccole non tanto e non direttamente a causa della presenza del Lift Fan (piazzato dove A e C hanno un serbatoio di carburante), ma a seguito del programma SWAT di riduzione del peso. Insomma, in origine il progetto del B prevedeva stive simili ad A e del C, pur avendo il lift fan, ma si decise di accorciarle per ridurne il peso strutturale (tanto più grande è il “buco” in una struttura tanto più questa deve essere rinforzata perimetralmente ad esso). Come se non bastasse, a guardare le immagini, le stive del B sono più corte dietro, non davanti dove c’è il lift fan e dove le differenze, pur presenti, non sono così marcate (basta vedere la loro sistanza dalle prese d'aria che non è poi cos' diversa). Va comunque detto che anni fa era stato diffuso un video di cui qui avevo anche estrapolato un frame, in cui si vedeva uno spaccato del B con 6 missili AIM-120 all’interno. Ammesso e non concesso che quell'immagine (poco chiara) si riferisse alla nuova configurazione delle stive del B, all’atto pratico del progetto di dettaglio devono aver verificato che il sistema studiato per imbarcarne due accoppiati invece che uno al pilone esterno di ciscuna delle due stive sia inadatto al B, che avendo le stive meno lunghe (e profonde) non consente di piazzare i missili opportunamente scalati per evitare l’interferenza delle pinne. Motivi analoghi, dovuti però agli ingombri delle prese d’aria dei Meteor, temo impediscano l’adozione della "soluzione doppia" anche su A e C in concomitanza con l’utilizzo di tale missile al posto del meno ingombrante Amraam. Sempre dalla stessa fonte, che cita però il Pentagono, si commenta la questione costi di gestione, con il target cui punta il costruttore di 25000 $/ora entro il 2025 che non è ritenuto realistico. https://aviationweek.com/defense/pentagon-says-f-35-flight-hour-stretch-goal-unachievable Palla di vetro cercasi...
  18. Quel che conta per i turchi sono due cose. L'upgrade rispetto all’attuale radar (anche non arrivassero a competere con gli AESA americani sarebbe un passo avanti rispetto all’AN/APG-68 a scansione meccanica). Un ulteriore passo verso la riduzione della dipendenza dall’estero delle forniture militari. Certo, la ricerca dell’indipendenza e l’eliminazione della sudditanza dagli USA è una cosa di cui più volte si è parlato in ottica positiva anche per le forze armate europee (sappiamo bene della infinita discussione in merito intorno all’F-35), ma qui temo ci sia dietro un ben poco positivo allontanamento della Turchia non solo dalla NATO, ma dall’occidente in genere, politica intrapresa dall’attuale “presidente”, anche se da quelle parti l’utilizzo del termine col passare del tempo ha sempre meno a che fare con la democrazia e sempre più con l’arroganza tipica dei regimi illiberali. Questi ancora fanno i finti tonti quando negli USA (giustamente) si rifiutano di far dialogare gli F-35 con i radar degli S-400, cosa possibile solo insegnando alle batterie di S-400 come riconoscere un F-35. Con tali premesse l’unico F-35 che darei a Erdogan sarebbe in scala 1:48…
  19. Si parla di contrasto alle minacce sottomarine, ricerca e soccorso e recupero di personale, almeno non di trasporto quindi. Ciononostante il dubbio sull'incompatibilità dei ruoli è più che legittimo e se lo sono posto diversi commentatori. Un'ipotesi che si fa è che i velivoli siano configurati per l'ASW e che il poco spazio lasciato libero dagli equipaggiamenti possa essere utilizzato per CSAR di emergenza, dove a mio avviso quella "C" davanti al SAR ci sta come minimo un po' stretta: bastasse solo un verricello per salvare qualcuno sarebbe troppo facile fare un elicottero CSAR o anche solo SAR...
  20. Ci può anche essere molta documentazione in merito, ma la validità storica di quella che è una replica è sempre discutibile, specie se si rimpiazzano elementi importanti (ad esempio i motori) perchè non disponibili o eccessivamente costosi da replicare esattamente. Parliamo in ogni caso di velivoli molto complessi, anche per i giorni nostri, e soprattutto costosi da realizzare e gestire, perchè dietro non c'è più una catena di montaggio, ma pezzi fatti ed assemblati ad hoc da appassionati o associazioni o altro, che da qualche parte i soldi per simili imprese li devono reperire. Non che non si sia fatto... Per la cronaca sotto il cofano ci sono dei derivati dei J-85 e non certo degli Jumo 004. https://en.wikipedia.org/wiki/Me_262_Project
  21. Certe nefandezze linguistiche o presunte tali sono omai accettate anche dall'Accademia della Crusca, ma sinceramente qui non vorrei qualificassero Tricarico quanto le sue idee in merito al mondo dell'aviazione, imbarcata o meno che sia. Le lingue cambiano e si modificano negli anni. Poco quindi mi interessa la guerra a colpi di grammatica. Già di più quella a colpi di articoli scritti dagli ex, anche se forse sono un po' troppo in balia delle ataviche rivalità fra tribù di appartenenza e forse meno "innovativi" di quanto lo siano linguisticamente. Alla fine il mondo se ne frega e cambia sotto i nostri piedi mentre esprimiamo le nostre pur legittime opinioni, ma alla fine ci si ricorda di chi ha avuto l'idea giusta anche quando tutti gli altri gli dicevano che era quella sbagliata.
  22. La US Navy sicuramente più tradizionalista dell'USAF in merito ad aviazione e dintorni, continua a dar fiducia alla quarta generazione e ai sistemi di guerra elettronica, perfettamente interpretata dal binomio Super Hornet-Growler (che certo non è figlio della mal digerita sbornia Joint che ha prodotto l'F-35) , laddove invece l’USAF punta sugli stealth e ha pensionato da parecchio i suoi EF-111. https://www.flightglobal.com/news/articles/analysis-super-hornets-find-place-in-stealth-fighte-457459/ Il peso della lobby Boeing è comunque forte, considerato che chi c’è al Pentagono sta piazzano l’F-15XE all’USAF che non l’aveva richiesto. In un surreale what if mi chiedo che sarebbe successo se Boeing avesse vinto il concorso JSF e se LM si fosse trovata solo con l'F-16 in listino…
  23. Il primo articolo l'avevo già postato io. Intanto, si sentiva proprio la necessità di un altro, non del tutto convincente, articolo di Tricarico nel botta e risposta tra MM e AMI per interposta persona (in pensione). https://www.huffingtonpost.it/leonardo-tricarico/f-35b-un-caccia-in-giallo-verde_a_23717644/?utm_hp_ref=it-homepage Giustamente ricorda che l’AMI non sarebbe la sola a gestire degli STOVL. Di mio direi che le cose andavano meglio quando la RAF gestiva solo i suoi e non anche quelli della Royal Navy, che da quando gli ha dato la gestione degli aerei si è pure ritrovata per un decennio senza di quelli e senza portaerei. Diciamo che l’esperimento britannico quanto meno deve ancora dimostrare di funzionare.
  24. In fondo esprime solo la sua interessata opinione... Si, magari non avesse impatto sul procurement dell'F-35...Sarebbe come minimo un ostacolo al da anni auspicato aumento della produzione. Forse un'operazione del genere al limite aveva un minimo di senso 10 anni fa quando si è tagliato l'F-22 e il programma F-35 era in ritardo e la flotta invecchiava: della serie in caso di emergenza rompere il vetro. Tagliare senza un piano B è sempre rischioso. Ora sarebbe a regime una flotta di nuovi F-15, non si sarebbero spesi milioni a tenere insieme "con fil di ferro e scotch" la vecchia con inviluppo di volo azzoppato e si sarebbe potuto attendere con maggiore serenità l'arrivo del vero sostituto di sesta generazione. Ma per fare tutte queste cose servono soldi e soprattutto servirebbe non buttare nel cesso quelli che ci sono cambiando idea troppo spesso, mostrando scarsa lungimiranza.
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