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Flaggy

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  1. Zitti zitti, mi pare che un'altra cosa per primi l'abbiamo fatta...
  2. Dal contratto col Turkmenistan (non confermato da Leonardo), a quello forse con l’Azerbaijan, passando per i buoni propositi per Egitto e Austria...si arriva in Australia. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3634.html
  3. Flaggy

    Programma T-X

    Nulla di drammatico ma… quanto a originalità della velatura sembra un F-16 pantografato (e non a caso visto che gli ingegneri KAI si son fatti le ossa con la produzione su licenza dell’F-16). Poi, a parte il motore “maturo”, è dotato di un fly-by-wire a tripla ridondanza laddove anche il nostro M346 lo ha quadricanale (sebbene per ironia della sorte non gli sia servito quando, prima che ci si mettesse una toppa, un guasto elettrico si era portato via tutti e quattro i canali non fisicamente separati come sui velivoli da combattimento).
  4. Flaggy

    Programma T-X

    Francamente la scelta di motorizzare un velivolo nuovo con un motore fin troppo maturo come l’F404 non mi è del tutto chiara, considerando che la clientela e quindi lo standard produttivo sono più orientati all’F414, che con un BPR maggiore dovrebbe anche avere un consumo specifico inferiore. Mi pare che, a parte il concorrente coreano T-50, (che certo non brilla per modernità) non ci siano velivoli in produzione corrente con a bordo il motore degli F-18 di prima generazione (oggi in fase di progressivo e inesorabile ritiro). Tejas e Gripen sono passati all’F414, fermo restando che le loro evoluzioni avevano effettivamente bisogno di un po’ di spinta in più rispetto a un semplice e più leggero addestratore. Ciononostante, con pesi e ingombri sostanzialmente invariati, se la spinta dell’F414 fosse stata giudicata eccessiva, si sarebbe anche potuto pensare a una taratura inferiore, con conseguente aumento della durata e dell’affidabilità, mantenendo un notevole potenziale di crescita e una migliore disponibilità di ricambistica, oggi moderna e allo stato dell’arte: in un’ottica di lungo periodo queste sono qualità particolarmente apprezzate in un monomotore che ha ambizioni "light combat” o “fighter attack”. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3629.html
  5. Flaggy

    US Air Force

    Te lo ripeto, gli articoli di flightglobal da giugno sono quasi tutti a pagamento. Non so se valga più la pena linkarli. Se io li vedo, non è detto che un altro utente possa farlo, visto che ciascuno è limitato a 4 articoli al mese. https://www.flightglobal.com/subscribe?returl=https%3A%2F%2Fwww.flightglobal.com%2Ffixed-wing%2Fuk-embarks-first-operational-f-35bs-in-hms-queen-elizabeth-work-up%2F138766.article
  6. Io continuo a non leggerlo se entro col vecchio account con cui evidentemente ho già bruciato i 4 articoli concessi al mese... Questa non l'hai letta? https://www.flightglobal.com/a-letter-from-the-editor-why-good-journalism-is-worth-paying-for/138621.article
  7. Eh, Pinto, qui è finita la pacchia degli articoli che si potevano leggere registrandosi gratis. Dopo Aviation Week ora anche con Flightglobal bisogna pagare per leggere più di 4 miseri articoli liberi ogni mese...e questo era pure corto e stringato anche se vale 1. Sono pure cari visto che vogliono almeno 3.15 sterline a settimana... E vabbe'. Se non altro non ho solo un indirizzo mail...
  8. Si direbbe che la MM sarà "risarcita"con altrettante Fremm (approfittandone per passare da GP ad antisom?) e che c'è pure in ballo un'opzione egiziana per altre 2. Totale 14... https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3626.html
  9. A quanto pare le ultime due FREMM vanno effettivamente all'Egitto. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3624.html E adesso vediamo proprio come pensano di compensare la MM... Anche perché, nell'immancabile codazzo di polemiche, della MM non è che se ne freghino molto... https://www.repubblica.it/politica/2020/06/09/news/regeni_commissione_chiede_di_sentire_premier_conte-258807130/
  10. Grazie, Nunzia. Una storia ai confini del mondo è intrigante. Non vedo l'ora di leggerlo!
  11. Da un lato il motore è nato per sviluppare poco più di 2000hp (in realtà l’originario LTC4A-1 ne aveva solo 1651), e 6000 pezzi dopo se ne ritrova il triplo, facendo pensare a un prodotto di successo e con un enorme potenziale di crescita sfruttato in pieno. Dall’altro non si può non notare che si parla dell’ennesima evoluzione di qualcosa che ha una sessantina d’anni…montato su qualcos’altro che ne ha altrettanti. Cose del genere di solito si fanno perché non si ha altro da proporre… Nel 2016 il fornitore dichiarava per il T55 GA-714A solo il 7% in meno di consumi (non il 10) e il 22% di potenza in più con il quale si arrivava a 5856HP, rispetto ai 4800 attuali. https://aerospace.honeywell.com/content/dam/aero/en-us/documents/learn/products/engines/brochures/N61-1492-000-000-T55TurboshaftEngine_bro.pdf?download=true Con un’altra rosicchiatina ai consumi e con qualche punto percentuale di potenza in più si è arrivati al GA-714C, ma per stessa ammissione del costuttore ("the engine is based closely on the T55 version currently in use") mi pare che non ci sia nulla di particolarmente nuovo sotto il sole… Per quanto poco impegnativo nell’upgrade dell’elicottero che lo monta, il sostituto vero del T55 non sarebbe il T55 con gli steroidi e magari nemmeno il T408 (che deriva dal GE-27 anni ottanta montato sull’Osprey), ma dovrebbe essere il FATE, sempre di General Electric, da cui Honeywell è però tagliata fuori. Le opzioni per il CH-47 sono un motore nuovissimo, uno maturo e uno incartapecorito... Il problema è che al momento non c’è nulla di nuovo per rimpiazzare il Chinook e non so se faccia più orrore vedere il Chinook con lo stesso motore da 60 anni o il Chinook che arriva al secolo con un motore magari completamente nuovo…
  12. Flaggy

    Centauro

    Qualcosa si muove. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3616.html
  13. Leggendo quanto riportato sopra direi che non ci fosse questa grande intenzione a proseguire oltre ai 187 velivoli finanziati. Ci si limitò a finanziare 4 aerei in più per tirare avanti fino a che la decisione potesse essere presa dalla nuova amministrazione. Successivamente Senato e Camera si limitarono ad accettarla.
  14. Anche l’ultimo numero di RID da la colpa a Obama e Gates, ma mi risulta che la decisione di tagliare il programma ai numeri noti era in agenda sotto l’amministrazione Bush. Credo quindi sia più giusto dire che Obama non abbia salvato il programma da una condanna a morte ormai annunciata. https://en.wikipedia.org/wiki/Lockheed_Martin_F-22_Raptor
  15. Se vai indietro nella discussione scoprirai che ne abbiamo abbondantemente parlato: rimettere in piedi la linea (tra l'altro prudentemente accantonata, ma non demolita nelle attrezzature) costerebbe uno sproposito e sarebbe per nulla economicamente vantaggioso.
  16. Beh, se non altro i surreali post apocalittici di Simone hanno un po’ destato gli animi sopiti. @Swissmade, non credo l’F-22 sia poi così superato, almeno non quanto l’F-15. Non comunque così tanto da sostenere convintamente e giustificare la scelta di chiudere tutto fatta allora e che oggi sempre più appare un errore strategico. Un errore a livello politico più che militare, di cui oggi ci si rende conto e a cui ora si vuole rimediare facendo digerire all’USAF l’F-15EX che non vuole. D’altra parte se il successore del B-2A (Il B non esiste…) c’è è perché di B-2 ne son stati costruiti una costosissima manciata, mentre al successore dell’F-22, col suo bel contorno di droni, ci stanno pensando, perché anche di quello ce n’è un numero insufficiente. Come sappiamo i requisiti della sesta generazione sono nebulosi, ma credo che nel delinearli l’F-22 possa essere visto come un punto di partenza e non come un vicolo cieco tecnologico. Magari mi sbaglio, ma gli aerei si possono sempre modificare e far evolvere: oggi, non fra vent’anni, oggi, un F-22 forse non sarebbe più sembrato un residuato di un tempo passato. @PJ83, non credo i Russi possano invadere i paesi baltici, non finché questi sono nella NATO, che sarà anche disunita, ma credo comunque sia meglio strutturata di una Russia in cui le forze armate a malapena stanno in piedi puntellate da un deterrente nucleare di rilievo. Putin in attacco lavora (abilmente) con la disinformazione e la propaganda, che puntano a destabilizzare i paesi e a fomentarne ottusi nazionalismi, che sfasciano alleanze e comunità. Quando non basta ci mette di mezzo gli immancabili ribelli, consiglieri militari, mercenari e compagnia cantante. Tra social e fake news che rimbalzano nei profili dei politici locali il gioco è oggi più facile. D'altra parte le elezioni si vincono facendo provare paura al popolo bue e dicendogli chi deve incolpare. Noi ne sappiamo qualcosa visto che certi “brillanti” politici italiani incolpano gli altri (l’Europa in primis) delle nostre inettitudini e magari hanno atteggiamenti eufemisticamente definibili poco cristallini quando si parla di Russia. Quindi, più che un’invasione nei confronti della quale gli Stati Uniti si girerebbero dall’altra parte o al contrario scatenerebbero la Terza Guerra Mondiale, è più credibile (ma non so fino a che punto realistico) che politicamente i paesi Baltici escano dalla NATO e guardino di nuovo a est. Poi a ben guardare tutte le cose umane hanno un inizio e una fine e magari Putin arriverà al tramonto prima che gli passi per l’anticamera del cervello di chiudere in bellezza con una guerra contro il mondo libero. Il vero problema sono i Cinesi: gli abbiamo messo noi le nostre economie in mano depauperando in nostro sistema produttivo, che manco le mascherine era più in grado di fare, e gli abbiamo dato noi i soldi per costruirsi un arsenale offensivo che invece la Russia non ha più la forza economica di mantenere. Ma qui rischiamo di deragliare dall'ambito della discussione.
  17. Col senno del poi si può dire che l'approccio americano all'F-22 abbia manifestato imperdonabili errori di valutazione. Concepito per opporsi all'URSS è stato vittima del crollo del comunismo sovietico e della miopia di chi non ha visto crescere l'arrembante minaccia di quello cinese. L'F-35 è un fantastico tuttofare, anche nei numeri degno successore dell'F-16, ma non è un caccia da supremazia aerea e, con la mancata completa sostituzione dell'F-15, il mix di aerei da caccia e da bombardamento di nuova generazione è oggi troppo sbilanciato a favore dei secondi per uno scenario simmetrico di tipo cinese. Si è sbagliato ad ordinare un pugno di F-22 e si è sbagliato di nuovo a non cederli al Giappone in chiave anti-cinese. A quest'ora ci sarebbe stata una linea non stitica e inefficiente da manutenere e magari il velivolo sarebbe ancora un produzione a costi decenti e con la possibilità di upgrade più veloci ed economici ad un'architettura indiscutibilmente oggi impegnativa e migliorabile. Penso in particolare ai motori a ciclo variabile per incrementare l'autonomia che nell'F-22 non è certo migliore di quella pur molto buona dell'F-35, nonostante le dimensioni. Esportazioni, produzione ininterrotta e continui affinamenti: esattamente quello che ha fatto la fortuna del pur complesso F-15, che ora sostituirà se stesso nell'USAF, come discutibile incrociatore lanciamissili, invece che andare al museo. Dopo che si è frenata la macchina per decenni e si è irresponsabilmente perso per strada il know-how nei più svariati settori, con troppi soldi spesi male e sprecati in programmi ridotti o cancellati, persino fare un KC-46 da rifornimento senza pasticciare è diventato difficile, figuriamoci un caccia di sesta generazione che è più lontano di quanto ora servirebbe... La metà della spesa militare mondiale è americana. Bene, evidentemente potevano spendere meglio quella montagna di soldi se oggi si ritrovano mezzi concepiti 50 anni fa che sostituiscono se stessi.
  18. E dopo gli Eurofighter da sfornare a pacchi ora rimettiamo in produzione l'F-22, perché i russi aspettano solo l'ordine (???!!!) per invadere dei paesi NATO e per farlo produrranno 100 Su-57 l'anno...Nemmeno in Ucraina e Crimea sono stati così sfacciati... Propaganda e disinformazione: queste sono le armi della Russia di Putin, specie contro le repubbliche baltiche. In realtà non stanno affatto producendo Su-57 a pieno ritmo: dopo quasi due decenni di sviluppo, ne hanno ordinati 76 da consegnare nei prossimi anni, visto che costano un botto, sono immaturi, hanno motori provvisori e l'economia della Russia è messa male col prezzo del petrolio tra l'altro schiantato dal coronavirus... Hanno a malapena i fondi per qualche silver bullet e per mantenere in servizio quello che hanno e tu gli vuoi far scatenare la Terza Guerra Mondiale tra qualche giorno?!! Ma di che parliamo?! Le fonti di simili assurdità quali sarebbero? RAND? Quelli ipotizzano scenari e wargames...e se è per quello in passato ai cinesi hanno fatto abbattere virtualmente mezza USAF sul Pacifico.
  19. Son passati gli anni ma i tuoi post sono sempre surreali... Se il numero di Eurofighter europei venisse eroso da una guerra aperta con la Russia, le capacità produttive sarebbero l'ultimo dei problemi, visto che perleremmo della Terza Guerra Mondiale: le repubbliche baltiche infatti sono nella NATO e dubito che la situazione geopolitica cambi al punto che la Russia ritenga ci possa essere un momento propizio per l'annientamento...Men che meno questo è imminente. Poi, un velivolo ha un ciclo produttivo di svariati mesi, anche per la Russia... Al momento dell'ingresso in servizio del primo velivolo ordinato, sempre ammesso che le fabbriche nel frattempo non siano state rase al suolo, sarebbe già tutto finito da un pezzo...
  20. In effetti la limitazione nell’uso del postbruciatore in supersonico, considerato che per raggiungere elevate velocità ci vuole tempo e che l’aereo (in particolare la versione C) non brilla proprio in accelerazione supersonica, si traduce di fatto in una limitazione anche nella velocità massima raggiungibile ad alta quota. Il tutto comporta l’impossibilità di svolgere missioni di intercettazione e fughe con spunti supersonici prolungati. Il motivo per cui si è deciso di soprassedere e di non usare un materiale più resistente (sinceramente ricordavo si fosse fatto...) risiede nel fatto che le versioni interessate siano proprio la B e la C. la prima, per gli statunitensi, è soprattutto usata in appoggio alle MEU e come tale è impiegata in particolare in missioni di attacco al suolo. Altri, come gli italiani, possono usare l'F-35B anche a copertura della flotta, ma non so quanto questo implichi un uso prolungato del postbruciatore, data la relativa ristrettezza della zona da protegge e per la quale oggi ci si fa bastare il subsonico Harrier che, privo di AB, non ha questi problemi, ma ha ben altre limitazioni in combattimento... L'F-35C invece è essenzialmente un bombardiere per la US Navy, con tutto ciò che ne consegue, fermo restando che entrambi potrebbero teoricamente tenere il postbruciatore accesso in dogfight, finché non resta più una goccia di carburante, visto che il combattimento manovrato per sua natura avviene essenzialmente nel capo alto subsonico. Per l'F-35A sarebbe un problema più sentito, ma fortunatamente come si è visto non lo riguarda, anche se a Popular Mechanics pare non abbiano capito perchè... Anche se un'ideuccia noi ce l'avevamo avuta... Al di là di queste considerazioni, i danni (a mio avviso contenuti ad una limitata zona della coda altrimenti anche l'A li avrebbe), si sono presentati in due singoli episodi e utilizzando il postbruciatore in supersonico per molto, molto di più di 50 secondi e nonostante questo non erano manco evidenti, tanto che il pilota non se ne accorse controllando il velivolo una volta a terra. Fosse l'unico velivolo che subisce danni nel tempo usando il postbruciatore: F-15 e B-1B negli USA volano abitualmente senza i delicati petali esterni degli ugelli di scarico, perchè a lungo andare la vibrazioni tremende innescate dai postbruciatori (sempre e non solo in supersonico) tendono a far si che i motori appaiati si danneggino l'un l'altro. E qui sta il punto: l’interesse principale della limitazione è di preservare il velivolo per lunghi anni di servizio, ma possiamo star certi che, in caso di necessità, un pilota se ne fregherebbe di qualche bolla sul rivestimento se la posta in gioco fosse ben più alta e lascerebbe poi ai tecnici a terra pensare a come rimediare a danni limitati ed episodici che nell’uso pratico al momento non si sono mai presentati.
  21. Beh, una terza portaerei per addestramento con 15 aerei anche no...se non altro perché non è che se ne hai due una è sempre ferma in manutenzione.
  22. Articolo più polemico di quanto l'annosa diatriba AMI-MM renda lecito, perché è poco credibile mettere più una manciata di F-35 sul Cavour, mentre il Trieste non è una portaerei e li imbarcherà solo in caso di indisponibilità della Cavour, esattamente come succede ora col Garibaldi per gli AV-8B+. Sostanzialmente e saggiamente abbiamo una portaerei e mezza... e non 2. Quanto all'immancabile Gaiani, che si riduce a sponsorizzare le proposte dei competentissimi 5 Stelle, 90-35=55. Se lasciamo (li lasciamo?) 15 B alla Marina, sai che figata per l'Aeronautica avere solo 40 A e chissà che fantasmagorici e più economici assetti italiani ed europei (interpretiamo utilissimi 346FA e economicissimi EF-2000?).
  23. Telenovela senza fine... https://www.google.it/amp/s/www.forbes.com/sites/davidaxe/2020/05/16/say-goodbye-to-indias-super-f-16/amp/
  24. Un aereo capace di fare millemila touch and go...ma che non può usare catapulte e cavi. Non bastava l'USAF a fare requisiti cervellotici per gli addestratori... Capisco che dopo le migliaia di modifiche (molte si disse di dubbia necessità) a cui è stato sottoposto l'Hawk per ricavarne il T-45 la Navy sarà rimasta scottata, ma pigliarsi un aereo che non apponta e non si lancia con la catapulta mi pare quanto meno discutibile. Se non altro stavolta avrebbero avuto anche una buona scusa per favorire il nuovo T-7, considerata l'esperienza Boeing sul campo.
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