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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di Flaggy
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I soldi giapponesi ineressano sia Europa che America, fermo restando che i giapponesi non puntano ad entrare nei progetti altrui, ma solo ad avere iniezioni di sistemi e know how per il proprio. Come nel caso del K-FX sudcoreano e dello stesso F-2 giapponese (che non brillano certo per originalità), a voler far per proprio conto facendosi solo aiutare da un potenziale concorrente, il rischio è quello di restare indietro. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3369.html
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Dopo aver cominciato a parlarne qui credo sia venuto il momento di aprire una discussione ufficiale su questo nuovo elicottero da combattimento che procede nel suo programma con ulteriori finanziamenti. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3364.html
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Ogni aereo per essere gestito ha bisogno di supporto e con gli ultimi velivoli questo va ben al di là di qualche pezzo di ricambio riprodotto o racimolabile sul mercato nero che ha consentito agli iraniani di far volare per tanti anni qualche F-14 dalle dubbie capacità operative. Nell’era della digitalizzazione molto spinta per l’F-35 questo si traduce in un grande flusso di dati che attraversa l’Atlantico nella rete del discusso sistema ALIS. Non penso ci sia un specie di pulsante di autodistruzione del software degli F-35 sul tavolo di Trump, ma sebbene i singoli Stati possano decidere quali dati mandare di là ed eventualmente isolare i propri terminali ALIS (vedi articolo già postato 2 anni fa), di sicuro dagli USA possono controllare quello che mandano di qua e quanto meno decidere di chiudere i rubinetti e a quel punto l’operatività del velivolo verrebbe più o meno rapidamente compromessa. Il velivolo ha molta elettronica che è una black box a tutti gli effetti: dentro solo negli USA possono metterci le mani e senza adeguato supporto per hardware e software, un aereo come l’F-35 diventa presto inutilizzabile.
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L'unica azione non gradita al governo statunitense a cui da soli potremmo partecipare è un convegno di pacifisti...con un F-35 che mostra le sue capacità duali sganciando fiori sui partecipanti.
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La fase 2 riguarda la LRIP-15 e successive, ma non credo ci siano vincoli temporali particolarmente definiti. In effetti si è avviata la fase 2 relativa a 27 velivoli con l’intenzione di porre gli ordini per i componenti di lungo lead time dei primi velivoli, il che significa due cose. 1) Che tali ordini di componentistica non si sono ancora stati fatti, per quanto imminenti. 2) Che tali ordini di componenti (per complessivi 32 milioni di euro) riguardano solo parte di questi 27 velivoli. Posso immaginare quindi coprano solo i velivoli della LRIP 15, lasciando le quantità annuali successive a future decisioni, anche perché si dovrebbe finalmente entrare in un contesto di ordini pluriennali. In sostanza si è deciso di prendere altri 27 aerei, ma non li si è ordinati e tanto meno si è scritto col sangue in quanti anni prenderli. Gli aerei verranno ordinati man mano e sinceramente o ci si da una svegliata o ci vorranno ben più di 3 anni... Per l'Italia nel 2017 e nel 2018 sono usciti da Cameri solo 3 aerei all'anno e il 2019 mi sa che finora ha visto un solo velivolo grazie alle pippe ment...ehmm, intendevo dire grazie al rallentamento legato alle valutazioni costi benefici del precedente governo. Per assurdo era andata meglio nel 2016.
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Il primo articolo in effetti è rimasto un po’ indietro, perché il secondo B (l’MM7452) è stato formalmente preso in carico dalla Marina a metà 2019, per quanto il roll out sia roba di più di un anno fa. Volendo i B sarebbero anche 3 perché ora c’è l’MM7453 che ha volato a settembre, che però deve ancora essere consegnato (pare di nuovo alla MM). https://www.aviation-report.com/vola-il-terzo-f-35b-italiano-assemblato-presso-la-faco-di-cameri/ Non solo: gli A non sono 10, ma 11, perché è stato consegnato all’AMI anche l’MM7361 che è ad Amendola da Aprile. Stendiamo ovviamente il consueto velo pietoso sui commenti a corollario del secondo articolo: e di quello da esso linkato. Manca qualche altro piccolo particolare: il giro d'affari delle imprese italiane con l'F-35 è miliardario, l'AMI gli FA non li vuole, i report in giro per il mondo ci dicono che i piloti dell'F-35 ne siano entusiasti e le aeronautiche che lo utilizzano ne ordinano altri e crescono in numero a mano a mano che ci si rende conto che il velivolo è su un altro livello nonostante i problemi... Al momento il programma va avanti e ha un po' di ossigeno. Vediamo dove si arriva, ma l'Italia non ha più l'alibi dei "dividendi della pace" post Guerra Fredda per attingere risorse dalla Difesa e far contento il volgo: la situazione internazionale si sta di nuovo scaldando (non solo metaforicamente considerando la febbre del Pianeta e i potenziali disastri che comporteranno i cambiamenti climatici nelle relazioni fra stati) e ci chiedono di spendere il 2% del PIL (da cui siamo lontani anni luce...), non di comprare addestratori armati per far finta di avere una linea d'attacco adeguata.
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https://www.military.com/video/operations-and-strategy/second-world-war/ww2-b-25-gunships-strafing/1650927482001
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Molto prima...Praticamente adesso... https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3352.html
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Io ho notato cose più interessanti tipo: Una conferma più che altro... -
Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Sta per tornare... https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3349.html -
Beh, in meglio... per chi vende armi...
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Il sistema di pressurizzazione dell’abitacolo dei velivoli militati nei principi di funzionamento è analogo a quello dei velivoli civili. L’aria viene spillata dal compressore del motore (turboelica o turbofan che sia) ad elevata pressione e temperatura (comprimendola l'aria si scalda parecchio). A questo punto una parte di quest’aria passa attraverso uno scambiatore di calore (in sostanza un radiatore) che la raffredda grazie all'aria esterna che si trova a temperatura molto più bassa (in quota anche parecchi gradi sotto zero). Viene successivamente fatta espandere a pressione più bassa (riducendone così ulteriormente la temperatura) disponendo così di aria fredda che può essere miscelata opportunamente con l’aria calda che non è passata attraverso lo scambiatore di calore ottenendo un mix a temperatura e pressione richiesta sia per l’equipaggio che per gli impianti di bordo (elettronica in primis). L'eccesso di aria viene fatto uscire dal velivolo attraverso valvole opportunamente tarate che garantiscono il ricambio e mantengono una pressione costante al volore desiderato. Quanto all’ossigeno che alimenta la maschera c’era già una discussione nella sezione Aerotecnica dove avresti dovuto aprire anche questa!! Eventualmente provvederanno i moderatori a spostarla.
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Non è che la domanda sia scritta proprio benissimo...ma l'abitacolo dell'F-35, come quello di tutti i moderni cacciabombardieri, è pressurizzato.
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Da 1000 componenti a 12, l'arrivederci e grazie alla Turchia è quasi completo... https://www.defensenews.com/congress/2019/11/13/f-35-program-on-track-to-replace-turkey-pentagon-officials-say/ Intanto si continua a bisticciare su ALIS e dintorni con tanto di discussioni sulla proprietà intellettuale tra Pentagono, che vuole entrare negli algoritmi del sistema, e Lockheed Martin che risponde picche e che ribatte che sta spendendo anche di suo per migliorare l' "ALIS classic" (con l'ennesima versione da rilasciare entro questo mese) e realizzare l' "ALIS Next" rinnovato (entro settembre 2020). https://www.defensenews.com/naval/2019/11/14/the-pentagons-plan-to-save-the-f-35s-automated-logistics-system-is-hitting-roadblocks-over-proprietary-data-rights/
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Altri Virginia. Meno del previsto, ma con moduli aggiuntivi lanciamissili cruise. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3305.html
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B-21 Raider - Discussione Ufficiale
una discussione ha risposto a Flaggy in Bombardieri & Attacco al suolo
Non bastavano i deliri di Carlo Kopp sull'F-22? Adesso anche i voli pindarici di questo Marcus Heller sul B-21? -
FCAS - Accordo franco-tedesco per un caccia di nuova generazione
Flaggy ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione Caccia
https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3304.html Da vedere quanto questo studio, che sia aggiunge a Neuron e FCAS (il primo, qullo defunto franco-britannico) possa aiutare Francia, Germania e Spagna che la quinta generazione non l'hanno vista manco col binocolo... -
C'è comunque da dire che la gran parte dei clienti era nel progetto fin da principio e come noi ha acquistato velivoli costosi. Magari anche più di noi visto che in effetti noi non abbiamo affatto preso gli aerei dei primi lotti... L'Olanda per dire ci ha anticipato con due A con cui intendeva partecipare allo sviluppo e alla definizione del velivolo (altro vantaggio di chi compra prima). Noi ci guadagnamo su ogni singolo velivolo prodotto, perché su ogni aereo si possono trovare pezzi fatti in Italia. Questo è un benefit non da poco. Se poi un paese compra il velivolo senza aver partecipato alle spese di sviluppo è da vedere cosa effettivamente gli fanno pagare, perché un conto è il costo del velivolo nudo e crudo (80 milioni) e un conto è il costo del sistema d'arma per chi oltretutto lo prende off the shelf. Noi comunque, dall'aumento dei volumi dovuto a vendite a paesi "ritardatari" abbiamo in ogni caso da guadagnare, perché più vendite consentono di abbattere ulteriormente i costi anche dei nostri velivoli.
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I pezzi con lungo lead time vanno ordinati ben prima del 2023. Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi e la stupidità non è qualcosa da cui si guarisce in 3 anni.
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Tratterrei gli entusiasmi: al momento questi 8 A e 2 B consentono di arrivare ai famosi 28 entro il 2023 di cui erano già in piedi ordini per i componenti a lungo lead time e a cui gli stessi grillini vorrebbero fermarsi. Ci saranno insomma altre occasioni in futuro per scannarsi, anche se la fesseria di fermarsi a 28 è un'opzione estremamente remota, a meno che qualche altro genio, pur favorevole al programma, non si impegni ancor di più per mandare gambe all'aria l'economia nazionale, tra un mojito e una sparata populista... In generale chi è contemporaneamente stupido e volenteroso non fa il bene del programma, indipendentemente da come la pensi in merito alla sua prosecuzione... Intanto però con il lotto 13 il prezzo di un A completo ha oltrepassato verso il basso la soglia psicologica degli 80 milioni di dollari, in calo di quasi il 13% rispetto al lotto 11 che già era sceso sotto i 90... https://news.lockheedmartin.com/2019-10-29-Pentagon-and-Lockheed-Martin-Reach-Agreement-Reducing-F-35A-Cost-by-12-8-Percent Fonte LM commentata anche da Flightglobal. https://www.flightglobal.com/news/articles/lockheed-martin-f-35a-to-be-priced-at-779m-by-2022-461870/
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Autarchia e differenziazione dei fornitori fregandosene che appartengano a un blocco o a quello concorrente. Sembra l'India ma è un paese NATO...D'altra parte è anche l'unico paese NATO (finchè dura...) con un regime liberticida. Non c'è più tanto da stupirsi se Erdogan persegue questa politica di approvvigionamento.
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KC 46 e KC 767 AMI quali problemi?
Flaggy ha risposto a Duplex nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
I 3 grossi problemi dell'aerocisterna e come risolverli: Il blocchi del carico si lascano? Si usa un sistema di blocco secondario. Il sistema video attraverso il quale l'operatore vede il boom distorce le immagini e ha problemi con le mutevoli condizioni di illuminazione? Si cambiano le lenti agli "occhiali" e si usano dei correttivi software. Quanto al problema dell'asta si dovrà lavorare sull'attuatore perchè L'A-10 ha i motori piuttosto "fiappi" e non riesce adeguatamente a comprimere l'asta...Chi paga? L'USAF perchè non era stata chiara nelle specifiche... Poi c'è il piccolo dettaglio dei pod subalari per il rifornimento col sistema a imbuto...che stanno andando lunghi con le certificazioni... https://www.flightglobal.com/news/articles/boeings-plan-to-get-the-kc-46a-tanker-back-on-sched-461841/ -
Qua ad essere perplesso non è solo il cane... http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/oltreradio/2019/10/28/la-morte-di-al-baghdadi-i-dubbi-sul-racconto-di-trump_f2fe886d-eddf-4177-ac77-3c4d35e60a9e.html Diciamo che per sapere come siano andate esattamente le cose meglio apettare che a raccontarle arrivi qualcuno che non sia Trump...
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Non sono nere.
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Si torna dall'Islanda con risultati positivi. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3286.html