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Giorni Vinti
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Tutto è possibile e auspicabile nel lungo periodo, ma al momento, dopo le recenti e poco ...sportive esternazioni, come molti analisti, sarei cauto a interpretare la convergenza di interessi e attività addestrative di cui parla Dragone, come la possibilità che l'AMI metta i suoi aerei e i suoi piloti a bordo delle navi della MM... C'è insomma molta pragmatica collaborazione implementabile senza arrivare a tanto. Lo zoccolo duro cui si riferisce è comunque di uomini e mezzi della MM. Immagino al massimo, in condizioni di surge, una maggiore mobilità degli aerei, di fatto identici anche nei programmi di manutenzione e aggiornamento e quindi gestibili sulla base di quanto reso disponibile da un sistema di gestione integrato delle risorse in generale, piuttosto che di piloti e tecnici da inviare in zona di operazioni in particolare, che volano troppo poco e operano in ambiti diversi, per mantenere capacità e requisiti specifici di entrambe le forze armate. Chi punta a tale polivalenza, (i Marines) fa volare aerei e piloti molto, ma molto più dei nostri, o ha ottenuto risultati alquanto discutibili in passato e tutti da dimostrare in futuro, come in Gran Bretagna.
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24 aerei su 30 "facilmente" schierabili non direi proprio. L’F-35 punta a una disponibilità operativa del 80% (anche se al momento è intorno al 70%), il che implica che i velivoli impiegabili nei reparti operativi sarebbero 24 già solo così. Peccato che però bisogna considerare quelli non disponibili, perché fermi per le grandi manutenzioni presso il costruttore (a regime indicativamente un decimo di quanto in organico), quelli impiegati in addestramento (alcuni già ora sono negli USA, ma poi ne servono altri per completare l’addestramento dei piloti in reparto operativo) e quelli eventualmente tenuti come riserva di attrito. Di solito si considera che i velivoli di pronto impiego siano indicativamente la metà di quelli acquistati, il che significa che sarebbe già grasso che cola se di 30 ne restano pronti all’uso 20 (o anche 18...) per entrambe le forze armate, metà dei quali al momento è difficile possano essere aerei dell’AMI, perché gli ammiragli sulle portaerei proprio non ce li vogliono e i generali per metterceli dovrebbero far mantenere la qualifica alle operazioni navali ai propri piloti (cosa né semplice, né probabile allo stato attuale). Il risultato è che il Trieste è e resta per la MM non una portaerei aggiuntiva, ma solo sostitutiva in caso di indisponibilità del Cavour (che comunque è sempre meglio dello zero portaerei che possono schierare i Francesi quando la De Gaulle è ferma). Poi, al di là di brevi sortie addestrative, di suo ciascuna nave se ne andrà in missione con il numero di velivoli che praticamente è in grado si sostenere per un numero di giorni decente (inferiore di quello fisicamente trasportabile) il che significa indicativamente non più di 8-10 F-35B. Non parliamo di elicotteri, ma di affari che pesano minimo 22 tonnellate al decollo e che consumano altre tonnellate di armi e di carburante. E messa così gli aerei dell’AMI sono già meno indispensabili agli occhi degli Ammiragli.
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L’F-15EX sostituisce i C e come tale volerà essenzialmente con un solo membro dell’equipaggio. Immagino che il secondo membro dell’equipaggio tornerà utile quando si tratterà di sostituire/reinterpretare il ruolo degli E, gli F-15 più recenti (o meno vecchi che dir si voglia) attualmente in linea.
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Immaginavo che stampa anglosassone avrebbe commentato il tutto in maniera meno ottimistica...
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G550 AEW / SIGINT - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a shevablue nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Ci sarà elettronica Leonardo a bordo... https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3986.html -
Eh, il diavolo si nasconde nei dettagli... Sinceramente erano anni che si parlava di questi serbatoi per gli F-18E/F (cantandone le lodi anche in termini di resistenza) e pensavo che andassero a buon fine e non si rivelassero critici come quelli dell’EF-2000 che, a parte vedere delle antiestetiche predisposizioni su una foto di uno degli ultimi aerei consegnati alla RAF, non mi pare abbiano finora prodotto alcun risultato. Vediamo se li metteranno su quelli che i tedeschi hanno intenzione di prendere al posto degli F-35... Non so se il problema della US Navy sia di tipo strutturale e legato alle sollecitazioni in decollo e appontaggio, o manutentivo e legato alle difficoltà di raggiungere i sistemi sottostanti senza smontarli, ma mi pare che i CFT abbiano avuto un decisivo successo solo sugli F-15 (dove sono integrati molto bene e costituiscono anche il supporto per gran parte del carico bellico) e parzialmente sugli F-16 (dove comunque sono riservati solo all’export). Di fatto sono un’aggiunta un po’ posticcia al di sopra di un velivolo, che generalmente intorno alla fusoliera è sempre pieno di portelli. Certo, riducono la resistenza rispetto a quelli sganciabili, ma sono sempre lì... L’aumento della frazione di carburante è stata una costante tendenza evolutiva nei velivoli, in particolare negli stealth nei quali i CFT erano forse anche peggio dei serbatoi sganciabili (che una volta sganciati almeno ripristinavano la RCS), ma nei velivoli di quarta generazione è anche stato il modo di cercare di compensare l’aumento di peso e resistenza legata all’aggiunta di sistemi interni (finchè ci entravano) e di roba attaccata all’esterno: un modo insomma di contrastare un degrado, più che di risolverlo con qualcosa di nuovo. Il caso dell’EF-18G che adotterà, nonostante la miniaturizzaione dell’elettronica, un sistema di guerra elettronica più grosso e ingombrante del precedente è emblematico. Le stive dei velivoli di quinta generazione riducono la resistenza dei carichi altrimenti esterni, ma a loro volta aumentano il peso e rubano volumi interni. Anche la sesta generazione comunque non è che sembri proporre soluzioni stile uovo di Colombo, perchè mi pare che gli aerei saranno tutti più o meno grandi e con tanto carburante. E’ evidente insomma che non si riesca a proporre un decisivo contrasto alla tendenza a realizzare grossi serbatoi volanti lavorando sui materiali e sui motori. La formula dell’F-18E sta mostrando un po’ i suoi limiti. L’F-18 di prima generazione non si distingueva per li volumi interni e per l’autonomia e allungarlo, più che ingrossarlo, non ha portato a un decisivo passo avanti, perchè ha mantenuto e anzi incrementato la superficie bagnata e addirittura peggiorato la resistenza aerodinamica con la disposizione dei piloni imposta dai problemi di interferenza aerodinamica dei carichi con la nuova fusoliera. In fondo il velivolo era nato come soluzione ad interim dopo i fallimenti di altri programmi e il suo lavoro l’ha fatto più che dignitosamente, però ora forse il concetto è arrivato al capolinea.
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Per fare un bestione imbottito di carburante che viaggi a mach 4, dove c’è anche qualche problemuccio di temperatura con certi materiali, la manovrabilità non la metterei in cima alle qualità da evidenziare (al punto da definirla "elevata"), se non fosse quella di destreggiarsi fra le tante iniziative concorrenti che andranno a drenare i fondi russi disponibili nei prossimi anni... Certo, comparato con il Mig-31 (che ricordiamolo è un’estrapolazione del Mig-25 e non qualcosa di radicalmente nuovo come vuol essere il Mig-41), forse anche un ferro da stiro potrebbe apparire manovrabile, ma dubitare è lecito… Qui stiamo parlando di un’esigenza di coprire più rapidamente possibile le grandi distanze imposte dal territorio russo per intercettare mezzi ostili. Per prestazioni così estreme tocca necessariamente sacrificare il resto e comunque ritrovarsi a usare chilometri di cielo per fare una virata. E’ lecito dubitare anche dell’ottimismo sulle tempistiche di vedere questo affare in produzione “di massa” (quanto piace quest'espressione ai russi…) entro la fine del decennio. Anche il Pak-Fa aveva una tabella di marcia aggressiva…poi ci hanno messo una vita a presentarlo (nel 2010 invece che nel 2007 come avevano dichiarato in pompa magna nel 2006…) e ancora ci stanno dietro per metterlo a punto con dei motori che non sono manco quelli definitivi, sebbene questi ultimi avrebbero dovuto essere implementati una decina d'anni fa e comunque appaiano meno esotici di quelli che dovrebbe avere il Mig-41 per fare quello che gli attribuiscono. Fossimo negli anni 50-60 non mi stupirei della rapidità del progresso tecnologico, che credo comunque sia nel potenziale dell’umanità che quando vuole fa cose straordinarie, ma nel 21° secolo qualcuno deve ancora dimostrare d'essere capace di imprese paragonabili in campo aerospaziale.
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Si, di quell'articolo l'ha postato Pinto nella sezione prototipi e aerei sperimentali. Significativo che entrambi abbiate commentato con un "se lo dice Rid"... Se son rose... la discussione dovrà gioco forza finire di qua...
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Per il caccia leggero di quinta generazione si cerca il cosviluppo con qualche partner straniero. Quindi, visto che si parla di ricerca e sviluppo, comunque ci sarebbero risorse (umane e finanziarie) russe da impiegare ora, sempre ammesso che un velivolo che non abbia come cliente di lancio il paese ideatore (che comunque se non altro ha dei non troppo amati Fulcrum da sostituire...), possa effettivamente attrarre un determinante interesse estero. Quanto al caccia di sesta generazione, al di là delle ottimistiche sparate russe di cui abbiamo parlato nelle settimane scorse, siamo ancora alle discussioni intorno a un progetto preliminare (una goccia nel mare quindi) e come fase di ricerca e sviluppo lo vedo temporalmente ben successivo all'impegno sul Su-57 (che già si propone come rimpiazzo della famiglia del Flanker), al contrario del fantomatico Mig-41 di "quinta generazione e mezza", per il quale quanto meno esiste il requisito di rimpiazzo del Mig-31. E di nuovo hanno ancora da portare avanti pure l'UCAV S-70 Okhotnik, che è sviluppato proprio da Sukhoi e da Russian Aircraft Corporation (alias Mig) come velivolo di...sesta generazione, anche se ci vuole fantasia a definire tale quella roba.
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Se ne parla da anni di questo super intercettore, ma per il Su-57 stanno sputando sangue, mentre hanno in lista anche un caccia leggero e un bombardiere... Realisticamente temo ci sia troppa carne al fuoco... Finchè rimane sulla carta possono pensare anche a un falco da guerra Klingon. Il problema è propio inoltrarsi nella fase di ricerca e sviluppo...
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F-16 Fighting Falcon - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a Dark Angel nella discussione Caccia
Mentre decidono, vado a prendere i popcorn... -
Grecia RAFALE, formalizzato l’accordo
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Serie di video molto interessante. L’impostazione un po' da “noi siamo fighi e migliori” nonostante siano arrivati oltre 20 anni dopo è evidente, ma ci sta. Finalmente nel terzo video intorno al minuto 29 si vede il lancio di un missile aria-aria dalla stiva anteriore, anche se sembra ancora un R-77 standard con impennaggi di coda a griglia.
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L'altra evidente modifica, oltre a quella del carrello a triciclo anteriore, è sicuramente relativa agli scarichi del motore che invece che restare ben in evidenza in cima alla fusoliera, quasi ad insultare RCS e soprattutto traccia IR, spariscono lungo le fiancate del trave di coda, anche qui similmente a quanto preannunciato sul Rider x. L'SB-1 va preso con le molle: è e resta un dimostratore che deve verificare un concetto, mentre nel frattempo la formula si affina ed evolve. Anche qui.
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Presentata la configurazione definitiva Defiant X https://www.defensenews.com/land/2021/01/25/lockheed-boeing-team-pitch-defiant-x-its-candidate-for-the-armys-long-range-assault-helo-competition/ Con novità rispetto al dimostratore... Il carrello passa insomma a triciclo con ruotino anteriore. Stesso cosa fatta nel passare da Rider a Rider-X. Questo dovrebbe portare ad un arretramento del carrello principale. Vediamo se la cosa sarà usata per creare un po' di spazio in cabina...
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F-16 Fighting Falcon - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a Dark Angel nella discussione Caccia
Passi per l’F-15 che sostituisce se stesso, perché mai del tutto rimpiazzato dall’F-22 (che a sua volta dovrebbe essere rimpiazzato dall’NGAG) e passi anche la spassosa sparata del NGAD che dovrebbe costar meno dell’F-35. Adesso però ci sorbiamo quella dell’F-16… E’ così Roper è arrivato al corto circuito comunicativo fra quarta, quinta e sesta generazione...Complimenti! La sparata però è la sua ultima da assistente segretario all’Air Force prima di liberare la poltrona il 20 gennaio. Per completare l'opera l’amministrazione Trump ha anche chiuso l’accordo con gli EAU per l’F-35 poche ore prima dello sfratto e nonostante il (vecchio) senato (a maggiranza repubblicana) avesse approvato la vendita a dicembre con una maggioranza risicata, che probabilmente ora non c'è nemmeno più. Da vedere quindi cosa ne pensa Biden a cui il predecessore ha fatto la scortesia di prendere decisioni importanti di politica internazionale con la ditta dei trasclochi che gli toglieva dalla scrivania il tasto per ordinar Coca Cola. Il nuovo Presidente ha già detto che riesaminerà l'accordo e magari potrebbe anche chiedersi che senso abbia dare F-35 agli EAU e rifilare F-16 all’USAF… Che rottami una o entrambe le idee non è da escludere… -
Un elicottero per il Presidente USA ....
Flaggy ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione Elicotteri
Nel 2014 il Pentagono pensava di pagare i 23 nuovi VH-92 237 milioni al pezzo. L'anno scorso si sapeva che il programma aveva già sforato il budget di 1 miliardo di dollari... Altri 43 milioni al pezzo. Siamo insomma a 10 volte il costo di un S-92 standard... Magari avranno dovuto sviluppare un nuovo distributore di Coca Cola che entrasse anche nel più piccolo VH-92... -
Non è ancora l'AESA, ma è qualcosa... Crescono le capacità dei TYPHOON dell’AM
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Un elicottero per il Presidente USA ....
Flaggy ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione Elicotteri
Credo che il peccato originale sia sempre quello di aver richiesto 2000 modifiche (da pagare 400 milioni al pezzo...), per poi alla fine portare a spasso un VIP...si beh “il” VIP. Ovvio che tra spendere un botto di soldi per un elicottero straniero e un botto per uno domestico, ha gioco facile chi vuol favorire in made in USA, anche se ha fatto finire nella spazzatura i miliardi della “prima mela”. Poi, fosse per me, Trump in Florida ce l'avrei spedito in torpedone... -
La configurazione dell’armamento in stiva del velivolo non è ancora stata chiarita, ma trovo un po’ troppo ottimistico il discorso. Si parla delle mirabolanti gittate del K-37 e di K-77 (comunque ottimali), ma il primo è un bestione che potrebbe con due o magari un solo pezzo riempire ciascuna delle stive ventrali (e già non sarebbe male considerati i bersagli), mentre il secondo per avere simili portate dovrebbe essere il K-77M che proprio piccolo e soprattutto più corto di quello standard non sembrerebbe, tanto che nelle anticipazioni di solito si vedono 3 armi a “medio”raggio in ciascuna stiva. Qui però ci si riferirebbe al “derivato” accorciato e quindi realisticamente (?) più limitato in gittata, di cui si è parlato nelle pagine precedenti e che oltretutto non è certo operativo col velivolo, come non lo è nessuna arma visto che è il velivolo stesso a non essere operativo. Il confronto con i concorrenti è comunque alquanto aleatorio, anche perché, con un aereo che non è manco in servizio, se parliamo di quel che sarà e non di quello che è, allora l’imminente F-35 block 4 (che ricordiamoci non è un caccia pesante come il Su-57) avrà non 4 ma 6 AMRAAM in stiva e in un futuro più lontano avrà (come l’F-22) il suo successore AIM-260 (con prestazioni di gran lunga superiori all’AIM-120D di corrente produzione) per il quale si azzarda una IOC nel 2022 (viva l’ottimismo…) e anche dei mini missili lunghi la metà di un Amraam. Inoltre sarei cauto a mettere sulla stessa bilancia la minore stealthness del Su-57 e questi super missili. Le sue stive profonde e indubbiamente capienti il Su-57 le paga a carissimo prezzo, perché la configurazione a tunnel centrale è declinata come un grosso pugno in un occhio per la RCS, tanto che i più ingenerosi rigoristi non definiscono nemmeno il velivolo di 5° generazione. Oltre tutto, affrontando velivoli con capacità stealth dichiaratamente superiori, le portate effettive di sensori ed armi si riducono, come si riduce la Pk e conseguentemente aumenta il numero di missili che statisticamente va a vuoto. Confronti comunque che lasciano il tempo che trovano, perché il combattimento aereo non è una sfida a chi ce l’ha più lungo.
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Alenia C-27J Spartan
Flaggy ha risposto a ale92 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Zitto zitto il C-27 aggiunge un altro cliente alla lista: la Slovenia. L'esigenza è per due velivoli. https://www.aresdifesa.it/2021/01/18/il-c-27j-atterra-in-slovenia-cooperazione-con-litalia-in-vista/ https://www.scramble.nl/military-news/slovenia-will-order-a-c-27j -
Leonardo ha da poco rilasciato un nuovo video in cui il capo collaudatore Bucci ci porta a bordo del 345. Compariva anche sulla brochure nel sito ufficiale e viene ribadito qui: considerevole la vita a fatica di 15000 ore e notevole la somiglianza del cockpit con quello del 346, di cui tra l’altro è stato diffuso un analogo video.
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De gustibus non est disputandum.
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Bah, in quell'articolo io stenderei un velo pietoso non solo sui disegnini stile antenati dell'F-35B, ma anche sulla scheda tecnica con pesi che non avrebbe manco un Harrier cui hanno dimenticato di mettere il motore... Ciò che resta è l'accordo di marzo 2020 tra VIC Chengdu Engine Group e China Aviation Engine Establishment e tutto quello che comporta. Non poco, ma nonostante l’importanza della notizia (che coinvolge un velivolo concorrente dell’F-35B), non mi pare che le più quotate riviste internazionali del settore abbiano voluto chiarire la cosa nel corso di quasi un anno. Come dargli torto visto con chi si ha a che fare... Comunque non stento affatto a credere che i cinesi stiano pensando a uno STOVL, anzi, mi stupirei del contrario.
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Analogo articolo di RID su Gli HARRIER dei Marines in servizio fino al 2029 A differenza di ARES qui il numero dei velivoli effettivamente in organico è indicato in 114 e non 123 e sono così ripartiti tra le versioni: Presumibile che avvicinandosi alla data del ritiro progressivamente i primi a sparire saranno gli AV-8B e i TAV-8B; per ultimi i 19 AV-8B+.