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Giorni Vinti
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Non a prescindere. Credo dipenda da caso a caso. Avere a bordo l'F-35 significa ridurre altre capacità, perchè sono aerei che occupano spazio, richiedono manutenzione dedicata, bevono un casino di carburante e usano armamenti ingombranti e pesanti. Se servono gli F-35B, ma c'è il Cavour, gli aerei saranno solo sul Cavour. Se non c'è il Cavour e non servono gli F-35 perchè altri forniranno quegli assetti oppure quegli assetti non servono, non ci saranno gli F-35 sul Trieste. Se serve un minimo di copertura, magari si può pensare di mandare solo il Trieste con qualche F-35, ma non ne andrei a caricare 8 o10...Al massimo 4 o 6 per non penalizzare altro, come d'altra parte previsto anche sulle Wasp americane che salgono a 20 F-35 solo per missioni sea control.
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E' stato dichiarato da più parti che, visto anche l'esiguo numero di F-35B in un dato momento disponibili all'imbarco (che tra addestramento e manutenzioni è come ordine di grandezza la metà di quelli in acquisizione - a malapena sufficienti per una nave) e visto che Nave Trieste ha come scopo prioritario il supporto alle operazioni anfibie con un occhio in particolare all'aspetto elicotteristico, la presenza del trampolino va letta soprattutto in ottica di utilizzo come piattaforma per l'ala fissa a seguito di indisponibilità del Cavour. La stessa cosa che succede oggi col Garibaldi e gli Harrier insomma. Il Garibaldi, da quando c'è il Cavour, è essenzialmente una portaelicotteri. Quando il Garibaldi (incompatibile con gli F-35) sarà ritirato, naveTrieste andrà a coprire il ruolo di portaerei secondaria con l'aggiunta (di non poco conto) del bacino allagabile. Pur non essendo quello di portaerei il suo ruolo (e infatti è una LHA), le dimensioni consentono un adeguato utilizzo con l'F-35B. Ciò che si vuole è avere sempre una piattaforma disponibile in caso di necessità.
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Pinto, Pinto...vedi che combini con i tuoi link? Precisione, questa sconosciuta... A parte che 'sto ping pong è cominciato ben prima di quel post e cioè quando ti sei iscritto 15 giorni fa, non mi pare tu abbia commentato il post che citi ora (che faceva riferimento a un articolo di sostanziale ed equilibrata critica all’atteggiamento e alle assurde tesi a senso unico di ammiragli e generali), ma espressamente quello successivo, in cui hai invece sostenuto le affermazioni dell’ammiraglio in pensione Cosentino, che parlava di show a Pantelleria e che al contrario continuava la ridicola guerra per procura in atto tra MM e AM, aggiungendo poi il tuo reiterato auspicio ad accorciare lo sguardo (in un Mondo globalizzato?!), condito con l’invito ad armarci contro un paese NATO con cui abbiamo pure intensi scambi commerciali...Fermo restando che Erdogan è in fondo alla simpatie di molti (tutti?) i governi NATO, se non altro questo Cosentino non si azzarda a dirlo. Ecco, quest’ultimo forse era l’unico spunto di discussione non inflazionato, anche se al limite dell’OT in un topic dichiaratamente tecnico come questo.
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L’Aeronautica (la prossima volta meglio con una sola“e”...) ha risposto con quel che credeva giusto alle richieste della politica, magari proprio perchè, come più volte sottolineato, noi non siamo gli altri paesi quando si tratta di preparare il campo alle nostre forze all’estero... Tranquillo comunque, se proprio cerchiamo il confronto, sono sicuro che di F-35B ne venderanno un altro bel po’ in giro per il mondo: sarà inferiore all’A, ma è meglio non abusare troppo di questo mantra, perchè globalmente surclassa qualsiasi avversario si possa al momento trovare davanti e perchè non è un aereo carente e di nicchia com’è sempre stato l’Harrier. Poi, se è per quello, la politica dà alla funzione Difesa ben meno dell’1,45% del PIL (e visto che ci siamo magari smettiamola di infilarci dentro nelle percentuali i Carabinieri che svolgono essenzialmente funzioni di polizia...) e ancor peggio va se guardiamo ai fondi destinati al rinnovamento dei mezzi piuttosto che agli stipendi. Anche per questo non ho mai sottoscritto col sangue gli F-35B all’AM, ma parimenti non mi sento di sottoscrivere col sangue le fesserie in certe letterine scritte dagli ammiragli in pensione. Se non ci fossero queste imbecilli diatribe fra ammiragli e generali, il concetto Joint funzionerebbe anche con 30 STOVL. Premesso ciò, non penso prima di intervenire tu ti sia avventurato a leggere la gran parte delle 335 pagine di questa discussione (più che comprensibile visto l’impresa titanica), ma la mia opinione su questo velivolo e sui suoi impieghi si è sviluppata in 14 anni di forum...più tutti i precedenti fino ad arrivare a quelli in cui internet dovevano ancora inventarlo... Credo tu sia un tantinello più giovane di me, ma anche non fosse, presentandoti 15 giorni fa con qualche copia e incolla, un po’ di google translator e ora sostenendo il rispettabile (ma opinabile) pensiero di un ammiraglio in pensione, non credo riuscirai a farmela cambiare e tanto meno a togliermi il senso di dèjà vu che provo nel leggere per l’ennesima volta le stesse argomentazioni. Capisco che su altri forum vadano avanti anni a giocare al piccolo pianificatore militare, attività in cui a decine si buttano a capofitto innescando loop di pagine e pagine in cui AM e MM si scambiano F-35A e B come fossero figurine Panini, ma questo forum, che è nato ben prima, nel suo piccolo ha mantenuto coerentemente negli anni il suo pregio: quello di soffermarsi più sugli aspetti tecnici e i dati di fatto che non sui tafazziani “what if” e “wish to have”. In questi casi, quando le argomentazioni dopo un po’ necessariamente finiscono e gli articoli e letterine cominciano ad assomigliarsi tutti, ognuno farebbe meglio a tornarsene a casa con le proprie idee, comunque arricchite dal punto di vista altrui, onde evitare la noia che invece rischia di opprimere quando ci si avventura in altri lidi.
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Questa versione è sicuramente un mezzo eccezionale e molto flessibile in cui il termine "duale", troppo spesso abusato, può tranquillamente essere usato senza forzature... Il territorio italiano e le sempre più frequenti emergenze di vario (ambientali in primis) tipo rendono l’ala rotante un assetto irrinunciabile.
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Veramente è la solita fuffa della Marina che col Cavour a malapena riuscirebbe a supportare discontinuativamente una manciata di F-35 con capacità expeditionary estremamente limitate. I decantati 90 giorni della Marina nel Mar Arabico a supporto delle operazioni in Afghanistan fanno sorridere a confronto dei quasi 20 anni dell'Aeronautica e dell'Esercito, che hanno fatto ruotare (tanti) mezzi e uomini in condizioni difficili sul campo, dove serviva e non con 500 km di Pakistan in mezzo da sorvolare con l'aiuto di aerocisterne basate a terra (eh si...l'ammiraglio nel suo sproloquio ha omesso di ricordare che gli Afgani facevano parte di quel 25% della popolazione mondiale lontana dal mare...e con le piste ridotte a un colabrodo). Queste operazioni si supportano nel tempo con numeri e con una logistica che la MM non ha. Per questo, pensare di ridurre la linea d'attacco della AM a soli 65 velivoli (indipendentemente dalla versione) a fronte di 25 B della MM per averne qualcuno in più da portare a spasso su una piccola portaerei STOVL è un evidente squilibrio, oltre che una colossale stupidata, visto che l'Aeronautica è già con le pezze al culo, mentre la Marina manco riesce a garantire un numero decente di ore di volo a un pugno di piloti abilitati all'Harrier. Fermo restando che abbiamo un budget della Difesa bistrattato dalla politica, non si sarebbe mai dovuti scendere sotto i 100 F-35 totali e non solo per ragioni industriali. Se non l'hai capito (e non l'hai capito...) quella raccontata nelle "letterine" aperte di ammiragli e generali in pensione è solo il riflesso di una squallida guerra tra "poveri" dove ciascuno tira la coperta dalla sua parte ben oltre il lecito (tanto che pochi commentatori terzi sottoscrivono in toto le rispettive sparate) per avere la certezza della classica soluzione salomonica che contenta/scontenta tutti.
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Mi sembrava più equilibrato il commento percedente che non questo da ex con manie di grandeur per la Marina... Questo tira la solita coperta (corta) ancor più dalla sua parte e chi se ne frega degli altri... L'AMI non ha mai preteso di mettere i B in mezzo a un prato e col livello di sostificazione attuale dei mezzi dubito che il concetto expedictionary possa continuare ad essere riferito al supportare qualcosa in mezzo al nulla più assoluto. Nemmeno la Marina ci può riuscire: gli onerosi flussi logistici ci sono per tutti e infatti la capacità di sostenere da portaerei un numero elevato di sortite per lungo tempo semplicemente non c'è nella nostra MM, mentre le portaerei hanno comunque una loro intrinseca vulnerabilità. Un singolo colpo a segno può rappresentare la fine delle operazioni...o della nave. Una pista corta può essere raggiunta da C-130 e C-27 e anche da mezzi via terra, che non è vero sarebbero sottoposti a inaccettabili rischi, proprio in virtù del fatto che un velivolo con oltre 7500 litri di carburante a bordo (più di un Tornado) ha sufficiente autonomia (maggiore di quella del Tornado) da non richiedere di essere messo sulla linea del fronte. Si, il B ha 300 miglia di autonomia in meno dell'A, ma non di raggio d'azione, mentre il carico bellico non è la metà, ma solo un modesto 17% in meno scarso. La capacità di intervenire rapidamente una volta dispiegati può quindi anche compensare la rapidità di dispiegamento di una portaerei: sarà anche vero che il 75% della popolazione mondiale è entro i 500 Km dalla costa, ma non è che una portaerei incroci a 100 metri dal bagnasciuga dell'avversario... Insomma, non mi aspetto analisi particolarmente equilibrate provenire dalle file dei due schieramenti: per quanto dettagliate lasciano sempre la sottile impressione da supercazzola...
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Ufficialmente la Serbia si è dichiarata un paese neutrale nel 2006. Ambisce ad entrare nella UE e ha aderito al programma NATO Partnership for Peace. Come tale è abbastanza libera di scegliere i fornitori che gli pare anche per evitare un’eccessiva dipendenza da uno schieramento piùttosto che da un’altro. Storicamente ha fatto ricorso ad equipaggiamento ex sovietico, ma recentemente si è rivolta anche alla Cina per sistemi antiaerei a medio raggio FK-3 e droni, ad Airbus per elicotteri, ai francesi per missili Mistral e ammodernamenti di sistemi, a svariati paesi europei e non per le armi individuali e si è interessata agli anticarro israeliani Spike. Non deve stupire più di tanto se si sia interessata ai T-X, fermo restando che siamo a livello di semplice interessamento a qualcosa che ancora è a livello di prototipi/dimostratori. I simulatori erano previsti fin dall'inizio e il leasing di un velivolo diverso era orientato ad ottenere esperienze/termini di pargone che anticipassero l'arrivo dei velivoli fisici e ne favorissero lo sviluppo. Credo siano due aspetti separati.
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G550 AEW / SIGINT - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a shevablue nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
L3Harris per i SIGINT italiani -
Per legge in America almeno il 50% di un sistema d'arma deve essere costruito negli USA (Buy America Act). C'è addirittura al Congresso una proposta di legge per portare il limite prima al 75 e poi al 100%. Con Trump...Con Biden è già più difficile che una roba del genere passi. Costruire non significa necessariamente legarsi ad un'altra compagnia. Ci si lega se non si ha una sussidiaria nel paese in grado di garantire il suddetto 50%. Per il programma T-X Leonardo ha tentanto vari accordi, venendo però scaricata ripetutamente (prima da General Dynamics e poi da Raytheon), fino a rivolgersi alla controllata DRS, anche se in realtà quello degli addestratori non era il suo core business. Sappiamo com'è andata e probabilmente andrà male anche per il leasing di qualche velivolo a supporto del programma T-X vinto da Boeing, visto che l'USAF ha già fatto sapere che preferisce il T-50 (in cui LM è dentro fino al collo). Probabile che la gara sia quindi una mezza farsa... Vedremo che succederà per il programma della US Navy, ma è lecito dubitare che Leonardo + DRS possa imporsi questa volta. Quanto alle fregate FFG(X), il contrattò più che a Fincantirei è stato assegnato a Marinette Marine Corporation, la controllata che ha negli USA il cantiere che ha sfornato le LCS classe Freedom e quindi le navi possono essere costuite negli USA. Comunque non farà certo tutto da sola nemmeno questa controllata: la nave infatti è piena zeppa di sistemi made in USA, a cominciare da elettronica e armamento.
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G550 AEW / SIGINT - discussione ufficiale
Flaggy ha risposto a shevablue nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Altri moltiplicatori di forze su cellula G550 all'orizzonte... https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3908.html -
Dunque sembra che siano 50 e che siano "quasi" nuovi... I primi due sono pronti. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3906.html Qui si spiega tutta la (lunga) storia. Ne erano stati ordinati 38 nel 2017 in base a un contratto da 488.1 milioni di sterline (i primi spediti negli USA a metà 2019 per la rigenerazione erano proprio 16 come quelli in deposito) e poi successivamente sono stati integrati da un nuovo ordine per ulteriori 12 un anno fa "persi" dentro un contratto FMS da 565.5 milioni che comprendeva 47 elicotteri per diversi clienti. Ciò che resta dei vecchi elcotteri pare poco... Tra i miglioramenti un'attenzione particolare al radar, soprattutto in ottica di impiego marittimo...
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Si potrebbe parlare del sistema dei comandi vocali (DVI) alla base del quale c’è un precessore Texas Instruments, oppure dell’unico armamento missilistico a medio raggio AIM-120 utilizzabile dai TR-1 (ma non utilizzato dagli Austriaci visto che hanno solo gli Iris-T), ma credo che il problema più grosso possa essere BAE Systems, che in realtà è una multinazionale e come tale ha una sussidiaria negli USA, chiamata BAE Systems Inc, che probabilmente non è estranea all’EF-2000 visto che dalla loro home si finisce qua. https://www.baesystems.com/en-us/capability/aircraft …e visto che, parlando di ITAR, BAE è stata più volte nel mirino del Dipartimento di Gustizia anche per l’EF-2000… https://www.friedfrank.com/siteFiles/Publications/_ITAR%20Enforcement%20Digest%20on%20US%20Defense%20Trade%20Enforcement_Gershberg_2020%20update.pdf
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Siamo ancora alla request for information e non ci sono date precise... https://www.thedrive.com/the-war-zone/33524/the-navys-next-carrier-jet-trainer-wont-be-able-to-land-or-take-off-from-a-carrier e vedendo che c'è scritto perchè...
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Rockwell B-1 Lancer
Flaggy ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Tornano a vedersi armi applicate ai finora inutilizzati (se non per il pod Sniper) piloni esterni. Il missile in questione è un AGM-158 JASSM... https://www.popularmechanics.com/military/weapons/a34789047/b-1b-lancer-cruise-missile-test-video ...ma l’idea è che prima o poi lì possa finirci un ipersonico AGM-183A. Ad aprile, sempre Popular Mecanics parlava di un totale di 31 ordigni tra fuori e dentro... https://www.popularmechanics.com/military/aviation/a32096936/b-1-bomber-hypersonic-missiles/ ...rifacendosi a questo articolo di Air Force Magazine... https://www.airforcemag.com/afgsc-eyes-hypersonic-weapons-for-b-1-conventional-lrso/… Sinceramente non ho capito come dovrebbero essere disposti questi 31 missili…8 per stiva fanno 24. Uno per pilone esterno fa altri 8 (credo non siano 2 per pilone come si pensava per gli AGM86). Ce ne sarebbe uno di troppo, ma posso immaginare che un pilone continuino a tenerselo per il tradizionale pod. Eh vabbe'... Ciò che però non torna proprio è che questo aggeggio sarebbe accreditato di un peso tra 3 e 3.5 tonnellate. Facile capire che portarne 31 sarebbe decisamente oltre la capacità di carico del B-1B… Mentre però il peso è opinabile (vista la fonte russa…), un po’ meno lo sono le dimensioni… Mesi fa si era postata questa immagine… Dove quello che si vede in relazione alle prove di carico di un’arma ipersonica si direbbe proprio il simulacro di un AGM-183A, che qualcuno s’è preso la briga di misurare da una foto delle prove di carico sul B-52. Circa 6 metri e mezzo di lunghezza e quasi 80 m di diametro?!! Faccio a questo punto gentilmente notare due cose: 1)Le tre stive del B-1B sono lunghe meno di 5 metri. 2) La foto sopra col simulacro ipersonico in stiva è guarda caso stata fatta dopo aver spostato in avanti la paratia intermedia fra le 2 stive anteriori e riconfigurando i portelli in modo tale che la seconda stiva si ingrandisca fino a occupare metà di quella anteriore. Risultato? La sua lunghezza passa da 180 a 269 pollici, cioè da poco più di 4 metri e mezzo a 6 metri e ottanta… Dunque, al di là del fatto che di tre stive solo una ingrandita può contenere simili gingilli (e a giudicare dal diametro mi suonerebbe pure strano possano essere 8), direi che 31 siano decisamente troppi, ma soprattutto da qui si capisce la necessità di utilizzare i piloni esterni per incrementare il carico (ma anche lì son belli ingombranti...) Quindi? Siccome l'affermazione di Popular Mechanics parte da questa passaggio presente su Air Force Magazine (fonte Pentagono)… ...in cui, dopo aver parlato di AGM-183A, compare l’altro ipersonico, l’HAWC, sviluppato da LM a partire da un concetto booster+scramjet, non vorrei che avessero cannato missile nella sparata dei 31… Sia chiaro che non ho idea di quanto pesi e sia lungo l’HAWC… Di sicuro però il motore "air-breathing" contiene pesi e dimensioni a giudicare dal certe immagini e dal potenziale vettore... https://carsradars.com/news-features/new-lockheed-concept-shows-navy-f-35c-armed-with-hypersonic-cruise-missiles/ -
Parliamo del video dello sgancio a velocità supersonica che avevo già postato qualche giorno fa. Il “manovra LABS” (o over-the-shoulder bombing o "idiot's loop" che dir si voglia), condotta per la prima volta da un B-47 dotato del Low Altitude Bombing Sistem (un set di giroscopi accoppiato a un rudimentale computer meccanico), prevedeva il volo a bassa quota e successiva cabrata per aumentare la portata dell’ordigno che veniva sganciato all’indietro dopo aver raggiunto la verticale di un looping, che una volta completato poneva il velivolo in rotta di scampo. Coreografico ma credo inutile... LADS? Cioè? Magari proveranno varie tipologie di sgancio, ma il volo a bassa quota è poco di moda ai giorni nostri e per uno stealth è pure un non senso, come probabilmente lo è una cabrata che espone ai radar nemici la massima superficie riflettente del velivolo. Credo che per aumentare la portata sia meglio sganciare ad alta velocità da media quota sfruttando le caratteristiche della bomba, che essendo guidata non richiede nemmeno che il velivolo imposti una rigida traiettoria balistica dell'ordigno verso il bersaglio. Oltre tutto tra le caratteristiche della B61-12 vi sono quella di poter esplodere dopo essere penetrata profondamente nel terreno e nel bersaglio (bunker buster) e anche quella di poter tarare potenze relativamente molto basse grazie alla precisione, cosa che limita anche la necessità di manovre di scampo meno ottimali dal punto di vista riduzione della traccia.
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Egitto, AL GALALA la prima FREMM ex MM
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E rischierare gli F-35B su isole minori lontane dal territorio metropolitano e a difesa della propria ZEE che cosè se non un rischieramento su una pista corta a cui io facevo espressamente riferimento in quella frase? Se non altro fa meno a cazzotti con la costituzione Giapponese di quanto non lo sia trasformare le Izmo in portaerei... E no, gli F-35 della Joint Force Britannica non servono solo a quello, non almeno quelli che dovrebbero acquistare oltre i 48 finora finanziati. Oltre ai 48 minimi indispensabili per le due Queen Elizabeth, sono aperte varie opzioni, compreso l'acquisto di F-35A oppure continuare con altri B fino a raggiungere il totale di 138 inizialmente programmato. In ogni caso, qualsiasi cosa si acquisti oltre i 48 velivoli verrebbe impiegato dalla RAF anche nei rischieramenti a terra, come finora fatto con tutti quei velivoli della RAF impiegati in giro per i Mondo, che non sono stati portati in giro da portaerei, se non con l'ovvia eccezione della Guerra delle Falklands e per evidenti motivi...
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Infatti l'esempio del G-91 l'ho proposto in riferimento all'Italia e all'AM più che alla NATO. Magari era un aereo troppo limitato e modesto per scatenare entusiasmi, però ha però avuto il merito di fare da apripista. Harrier, Jaguar e A-10 son venuti dopo. Sull'articolo della gazzetta del Mezzogiorno... bene per Ghedi che si prepara e velo pietoso per le solite argomentazioni trite e ritrite.
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La Marina italiana è piccola e i Marò del San Marco non sono il corpo dei Marines...che comunque non bastano manco agli USA che mandano in giro per il mondo anche USAF e US Army. Non so quanti anni tu abbia, ma l’AM ricorda ancora quando nel ‘91 i Tornado italiani furono spediti ad Al Dhafra lontano dalla zona di operazioni di Desert Storm, con la politica che decise quando ormai non c’erano più altre aerobasi disponibili. Più vicino nel tempo in AM ricordano i genieri italiani intenti a sistemare e rendere utilizzabili ai velivoli CTOL le disastrate piste afgane (per inciso con capacità invidiate da tutti, americani in testa). Negli anni, praticamente ogni nazione NATO ha spedito a destra e a manca i velivoli della propria Aeronautica quindi, senza girarsela e menarsela troppo, la capacità di rischieramento c’è per l’AM come c’è per tutti gli altri e come ho detto altre volte il nostro arrivare sempre per ultimi probabilmente ha spinto con più convinzione l’AM a puntare sulla versione dell’F-35 che consentisse la massima flessibilità operativa. Non è solo questo però, perchè la flessibilità operativa non è la novità “expedictionary style” per l’AM: prima ancora dell’AMX e quando i velivoli come il Jaguar e l’Harrier erano di là venire, l’AM è stata pioniera dello spartanissimo G-91, che come da specifica era capace di operare da piste di fortuna e non preparate. Quindi, per quanto abbia sempre espresso dubbi (ma solo a fronte delle sciagurate carenze di finanziamento al bistrattato comparto della Difesa in Italia), quella dei B in AM non l’ho mai ritenuta e continuo a non ritenerla una scelta errata a prescindere, come non la ritengono errata i Britannici e pure i Giapponesi, che pensano all’F-35B come ad un velivolo non solo per portaerei, ma anche per rischieramenti sulle numerose piste corte in giro per il Mondo.
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Mi spiace non aver colto l'ironia. Comunque forse avresti potuto scrivere "l'AM invece di buttare soldi nei Bravo per fare gli expeditionary" D'accordo che A in alfabeto fonetico NATO è "Alfa", ma "beta" per B anche no... In ogni caso ogni ciascuna forza armata ha un suo budget disponibile per rispondere ai compiti che gli vengono assegnati dal decisore politico e anche si fossero tolti i B all'AM temo che i soldi risparmiati sarebbero rimasti in AM per altro, ma sempre con l'idea di rispondere ai requisiti che volente o nolente prevedono il contesto di rischieramento all'estero. Il B può essere un capriccio, ma non lo è il requisito di rischieramento cui l'AM ha ritenuto di rispondere col B. Che l'Italia sia una sorta di portaerei nel Mediterraneo è una storia vecchia quanto la disputa fra Marina e Aeronautica, ma nel "Mediterraneo allargato" volente o nolente non funziona adeguatamente nemmeno con l'autonomia degli A e il supporto dei KC-767.
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E niente, si va avanti anche se a me pare che questo aereo (turboelica e senza capacità stealth) nasca vecchio perchè incapace si entrare in aree...contestate. https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,3892.html
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Non mi riferivo solo a te che comunque hai buttato lí l'aggiornamento degli Ariete completamente fuori contesto dopo che altri avevano appena deragliato.
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Anche i tedeschi hanno ritirato il Kormoran (nel 2012), d'altra parte l'ultimo acquisto del missile antinave è stato una trentina d'anni fa e contemplava solo 140 Kormoran 2...La Marina tedesca mi risulta abbia l'RBS15 svedese che però impiega da nave. Sui vecchi elicotteri Linx usa il Sea Skua. Credo in generale siamo in buona compagnia in occidente. Come detto il settore dei missili anti-nave è stato piuttosto trascurato. I B hanno le stive più piccole e l'NSM norvegese, progettato per quelle A e C, non ci entra, come non ci entra nessun altro missile antinave. Al limite esternamente. La Turchia di Erdogan sarà anche antipatica, ma finchè resta nella NATO non è molto sportivo colargli a picco la flotta... Evitiamo di andare OT continuando a parlare di carri armati e in generale buttando argomenti a caso nella discussione sull'F-35...
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Francia e Russia spendono cifre simili per la difesa, ma anche se il PIL francese è quasi il doppio di quello russo, a parità di potere d'acquisto il PIL della Russia è del 40% superiore a quello della Francia. Credo alla fine entrambe le nazioni abbiano sputato sangue seguendo la via autarchica per i loro "gioiellini", ma ciò non toglie che bisogna far attenzione a confrontare i 700 miliardi americani con i 70 russi: non stiamo confrontando mele con mele...Se lo volessimo fare probabilmente la cifra russa andrebbe moltiplicata per 2 o per 3. Al di là del continuare a discutere del sesso degli angeli che, concordo, lascia il tempo che trova, ciò che intendevo dire era solo di fare attenzione nei confronti: il programma F-35 non è che costerà uno sproposito solo e unicamente perchè ci hanno speso su tantissimo in tecnologie, ma anche e soprattutto perchè ci sono 3 versioni e migliaia di aerei in gioco. In questo senso l'F-22 è un velivolo dietro al quale c'è moltissima e costosissima ricerca, ma c'è una sola versione e pochi velivoli per cui il programma ha avuto un costo inferiore. Lo sforzo tecnologico per ottenere i risultati che ha raggiunto questo velivolo 15 anni prima dell'F-35, aprendo la strada a un mondo è quindi se vogliamo anche superiore. E' un po' come se l'F-35 fosse una moderna berlina e l'F-22 un'auto sportiva un po' meno recente. Il motore del Su-57 è un esempio di quello cui facevo riferimento in merito all'inadeguatezza del velivolo dal punto di vista russo. Non pensiamo però all'F135 come chissà che sforzo tecnologico aggiuntivo: attinge a piene mani proprio dall'F119 dell'F-22, come d'altra parte l'F136 poi cassato sfruttava molta esperienza fatta sull'F120 da GE. Anche qui l'F-35 "mette in bella" l'esperienza dell'F-22. I russi con la caduta dell'URSS hanno perso qualche treno e si son ritrovati in difficoltà per mettere qualcosa di decente sotto il cofano del Su-57: quindi una questione anche di tempistiche e know how oltre che di finanziamenti che con il prezzo del petrolio e un'economia in generale altalenanti è stato difficile garantire. Oltre al motore ci sarebbero migliaia di altri aspetti più o meno grandi che in ottica occidentale (non solo americana per il diverso budget quindi, ma proprio per il diverso approccio metodologico e di utilizzo) sarebbero inaccettabili. Al momento l'unico antinave di cui si sente parlare è il Marte ER, ma è in integrazione sull' l'EF-2000 (anche se non mi pare richiesto per quelli dell'Italia che lo userà sugli elicotteri AW-101 e NH-90 della MM). https://www.mbda-systems.com/product/marte-er/ Parimenti non mi risultano trattative italiane per il norvegese NSM, pensato (a differenza del Marte ER) per entrare nelle stive dell'F-35.