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Be entreremmo in un bel ginepraio perchè sarebbe uno scontro con un paese NATO (la Turchia). Senza contare le ricadute dovute al fatto resligioso (un paese a maggioranza islamica contro uno amaggioranza ebraica) che sarebbero un vero casino, perchè altri paesi islamici potrebbero decidere di appogiare la Turchia e poi Cipro fa pure parte della UE, che ultimamente non è che conti molto, ma comunque vorrà pur dire qualcosa.
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altra strada per diventare un pilota militare?
Vultur ha risposto a Freest-al nella discussione Aeronautica Militare
Come ti capisco franz a me mi hanno scartato perchè ho tre palle e manco lo sapevo. Quelli con tre palle che invece lo sapevano, si sono alzati tre ore prima la mattina e se ne sono tagliata almeno una, lasciandosi le altre due per quando li avrebbero buttati fuori del tutto. Il problema è se ci riprovi l'anno dopo: che ti tagli? No raga, mi pare evidente che i posti sono così pochi e le domande così tante (e i filgi di... pure così tanti) che la fessura per infilarcisi si è ristretta a livelli che ormai sfiorano quasi il ridicolo. Ma in quale paese gli aspiranti cadetti devono alzarsi ore prima per accorciarsi la colonna vertebrale? L'unca cosa che mi fece veramente incazzare fu vedere entrare gente che per davvero tutto avrebbe voluto fare nella vita, meno che il pilota militare. Freestal te l'ho già detto che è semplice: se nun ce rientri nun ce rientri, orientati altrove che magari ti diverti pure. -
Il 4 maggio 1982 il cacciatorpediniere HMS Sheffield aveva da poco sostituito l'unità gemella, l'HMS Coventry, nel ruolo di picchetto radar al limite della flotta che stava sbarcando truppe nella baia di San Carlos, quando venne improvvisamente attaccato e affondato dal micidiale attacco di due Dassault Super Etendard, che riuscirono ad avvicinarsi a pelo delle onde e a lanciare i loro Exocet. L'attacco era stato così improvviso e così ben condotto, che gli inglesi a bordo dello Sheffield ebbero meno di 10 secondi di preavviso prima di essere colpiti dai missili. Priva dello Sheffield, nei giorni seguenti la flotta da sbarco si ritrovò momentaneamente priva di copertura radar e gli argentini, sotto la guida di un P-2 Neptune e di due Super Etendard, i cui piloti cabrarono brevemente per scoprire i bersagli nemici con i loro radar guidamissili, attaccarono. La zona, per la sua conformazione geografica collinare, per fortuna degli inglesi non si prestava molto ai lanci con gli Exocet, per cui attaccarono gli A-4 Skyhawk e i Dagger con bombe frenate. I piloti degli A-4 e dei Dagger (IAI Nesher) della Forza Aerea Argentina si dimostrarono estremamente aggressivi e ben addestrati, attaccando a pelo delle onde con il parabrezza coperto di sale e avvicinandosi alle navi nemiche fino a sorvolarle. Al limite della loro autonomia (a più di 500 chilometri dalla costa argentina), gli aerei argentini facevano più rifornimenti in volo dai KC-130, poi volavano ad alta quota per risparmiare carburante e solo sulle isole scendevano a bassissima quota sfruttando il territorio montagnoso per nascondersi ai radar nemici fino all'ultimo. La HMS Ardent, una fregata Type 21, guidava la linea delle navi britanniche, quando venne attaccata e ditrutta. Nel primo attacco un pilota argentino la sorvolò mentre la bombardava a una quota talmente bassa che si portò via un metro di albero della fregata. Qua si vedono gli Skyhawk e i Dagger argentini all'attacco nella baia di San Carlos. La grande nave in primo piano dovrebbe essere la nave bacino da sbarco HMS Intrepid, letteralmente sorvolata dagli aerei nemici. Le altre navi dovrebbero essere le navi da appoggio logistico Sir Galahad (distrutta) e Sir Tristam. Al minuto 01:00 dall'HMS Intrepid parte qualcosa: dovrebbe essere un missile superficie-aria Sea Cat, che abbatte un A-4. Al di là della spettacolarizzazione, penso che ci sono scappati un casino di morti.
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altra strada per diventare un pilota militare?
Vultur ha risposto a Freest-al nella discussione Aeronautica Militare
Mah se è una fortuna accedere ai caccia non lo so: può darsi, io parlo come la volpe che non è arrivata all'uva, ma ai miei tempi di ore di volo ne facevano molte di più. Ma non credere che ti siedi in un aereo e fai Maverick con Goose. Oggi Goose te lo fa un computer e Maverick deve stare a sentire solo quello che gli dicono di fare quando gli dicono di falro. Riguardo poi agli istruttori civili in tacchi a spillo cui non devi il saluto, ma che ti valuteranno a fine prova lasciamo pure perdere hi hihihi Adesso non è che ti voglio far rimbalzare in giro per il mondo come una scheggia impazzita, ma ci sono paesi dove prendere brevetti civili costa meno che in Italia. Ci sono paesi dove i requisiti fisici sono meno selettivi (ma non per questo meno sicuri) che in Italia (io ho visto con i miei poveri occhi un pilota dei Red Arrows a bordo del suo Hawk e con gli occhiali da vista, avrei voluto indagare, ma non ho potuto) e infine ci sono paesi che hanno accordi con altri paesi, per cui puoi prendere il brevetto in Brasile e poi lavorare come pilota d'elicottero negli USA. Per cui informati bene. Ma soprattutto non fermarti mai a quello che ti dicono: otto se non nove casi su 10 la cosa è molto meno complicata di quello che senti dire. Alla fine la scelta è semplice: o vai, o non vai. E' un fatto che dobbiamo accettare... -
Non avevo letto ancora la parte del missile. Bè se hai un'avaria idraulica e/o elettrica devi sapere cosa devi fare (ci sono liste ben precise di cose da fare). Se poi è troppo grave, buonanotte. Uno dei problemi potrebbe essere che per esempio ti si ritraggono gli ipersostentatori solo nella semiala danneggiata e lì è un casino. L'incidente in questione, ammesso che sia un incidente che ti sparano addosso un missile, non lo conosco nei dettagli. Potrebbe essere che hanno preferito escludere tutto e atterrare senza tanti tentativi di far funzionare impianti che potevano essere pesantemente danneggiati. Ma in finale, di norma, la discesa la controlli solo con la manetta, almeno negli aeroplanini piccoli.
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Bishop guarda che quando viri in base (cioè fai l'ultima virata nel circuito del traffico aereo che ti immette nel tratto finale) e ti allinei con la pista con ipersostentatori e flaps estratti e aerofreni se necessario, dal poco che mi ricordo la quota e la discesa le controlli solo con i motori, cioè smanettando con la manetta: apri manetta avanti, rallenti discesa e viceversa. L'idraulica che c'entra?
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Io non ho capito. Che intendi per atterrare solo con i motori???
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A causa di ciò che offrono, i prezzi non mi sembra che siano alla portata proprio di tutti. Io il massimo che sono riuscito a fare è questo: L'ho ridipinto come un Me-109G. Ci monto dentro e mio fratello sul letto fa il controllore radar della guida caccia (tutto urlato in tedesco ovviamente). Abbiamo già raggiunto un discreto livello di sinergia un'altro po' di ore e sono pronto.
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altra strada per diventare un pilota militare?
Vultur ha risposto a Freest-al nella discussione Aeronautica Militare
Per me Franziaket ha ragione. Ma lascia perdere accademie e avieri. Avieri???? Come ti è stato spiegato, l'aviere è uno che monta di guardia tutto il giorno in piedi in un'altana con addosso un coso che fa bip se si sdraia lungo orizzontale a dormire (o se lo ammazzano). Sei matto??? Ma lascia perdere i militari e sto paese. Le regole sono regole ed è giusto, però quali regole? Un limite d'età serio per me sarebbe intorno ai 30 il resto sono balle colossali che differenza ci sarebbe tra uno di 18 e uno di 22 anni? Mia cugina dice assolutamente nessuna. E poi che credi che ammesso che prendi il brevetto militare finisci sui Typhoon? Con i tempi che corrono capace che vai a pilotare una scrivania: timbrino e firmina e tanti saluti.... Franzisket ha ragione. L'inglese non è sto mostro sacro e guarda che parlo per esperienza: io ho cominciato in pratica come "traduttore" d'articoli scientifici per uno dei soliti baroni feudatari de noaltri, i quali alla faccia di qualunque necessità di aggiornamento a tutt'oggi continuano a non sapere una parola una d'inglese........... Quindi mi dici come s'aggiornano? E se ne vantano pure!!!!!!! Così hanno schiavetti e vassalli che nella speranza che gli si getti un osso gli traducono la roba e gli fanno relazioni ai congressi. Vattene da qua. -
Non so se se ne è già parlato, ma un altro velivolo abbondantemente usato alle Falklands/Malvinas fu l’elicottero e tra gli elicotteri fu sicuramente il piccolo Westland Scout (Wasp per la Royal Navy) a conquistarsi un posto d’onore. Oltre alla ricognizione aerea avanzata, uno dei ruoli in cui lo Scout eccelse fu quello del MEDEVAC per l’evacuazione dei feriti. Lo Scout è un elicottero minuscolo e leggero, con due uomini d’equipaggio e una turbina da mille cavalli. I feriti possono essere assicurati anche su cofani antivento fissati ai pattini esterni. La cabina ampiamente vetrata dello Scout lo rende ideale per la ricognizione e la ricerca & soccorso, ma allo stesso tempo espone l’equipaggio ai colpi nemici. Le sole protezioni per i piloti erano i giubbotti antiproiettile e una sottile paratia antischegge in carbonio posta sotto i due seggiolini. Inutile dire che la grande maggioranza delle missioni di soccorso era svolta dal principio alla fine sotto il fuoco nemico. A questo si aggiungevano, come sempre, il clima subantartico di quelle isole, assolutamente impossibile e i Pucarà nemici. Westland Scout con missili anticarro SS-11. La notte sul 14 giugno 1982, il capitano pilota dell’esercito Samuel Drennan e il suo copilota/mitragliere, il caporale Jay Rigg, vennero chiamati d’urgenza sulle pendici del monte Tumbledown, dove le Guardie Scozzesi e due battaglioni Gurkhas stavano attaccando Port Stanley. I Marines argentini sul Tumbledown e sul Williams, che dominano la città, resistevano accanitamente e le perdite iniziavano ad essere elevate da entrambe le parti. Drennan e Rigg con il loro Scout iniziarono a recuperare feriti a trasportarli alla più vicina main dressing station. A un certo punto i due vennero chiamati direttamente sulla linea a del fronte, dove bisognava evitare le granate dei mortai argentini semplicemente basandosi sugli sbuffi e cercando di calcolare dove sarebbe caduta la prossima. Drennan non riesce a ottenere un contatto visivo con le truppe amiche a terra fino a che a un certo punto non vede uno che agita il fucile sopra la testa e così il pilota inglese decide di dirigersi su di lui. Drennan e Rigg atterrano. Rigg deve scendere a rintracciare il ferito da trasportare. Trovatolo, lo riporta in dietro e lo assicura sui pattini dell’elicottero; poi i due ripartono subito per l’ospedale da campo più vicino. Sarà solo dopo molte ore che Drennan e Rigg sapranno, grazie a una conversazione con i colleghi durante una pausa dei combattimenti, che erano scesi dritti in un campo minato e che quello con il fucile non li voleva affatto dirigere nell’atterraggio, ma si era sbracciato e sgolato inutilmente per cercare di segnalare il pericolo e quando aveva visto che Drennan non capiva, si era buttato subito a terra in attesa dell’inevitabile esplosione. Che però miracolosamente non ci fu (e Rigg era pure sceso a terra!). Un altro ruolo dell’elicottero fu quello antinave. Il 25 aprile 1982, i Westland Wasp decollati dalla HMS Endurance e dall’HMS Plymouth, allertati da un Wessex dell’HMS Antrim, lanciarono missili Aérospatiale AS-12 contro il sottomarino argentino ARA Santa Fe, che aveva appena rifornito la guarnigione argentina a Grytviken, Georgia del Sud. Fu il primo attacco aereo della Royal Navy contro un sottomarino nemico dai tempi degli U-Boot. Il sottomarino argentino, già seriamente danneggiato dal Wessex dell’Antrim e da un Sea Lynx decollato dall’HMS Brilliant e impossibilitato ad immergersi, venne portato dal suo comandante a incagliarsi a Grytviken, dove il relitto rimase per anni. Il relitto dell'ARA Santa Fe irrimediabilmente incagliato a Grytviken, nella Georgia del Sud:
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Non monsieur. Spinta vettoriale sui MICA. (Si le bombe sono americane).
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Marina militare (Rafale M): nose gear rinforzato, assetto rialzato, serbatoi esterni più grandi (simili a Mirage 2000), GBU-12 paveway-II, MATRA MICA IR a spinta vettoriale, sicurezze inserite. Tutto di produzione nazionale.
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Di baracche cingolate ne capisco meno di un H per me sono bersagli, ma il tipo merita un punto in più solo per la colonna sonora: la mitica Delta Force di Chuck Norris e Lee Marvin!
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Però è sempre tutta esperienza in più. Se ci sarà da costruire una roba simile per altri motivi gli americani saranno avanti agli altri di anni. Il Comanche era fatto per entrare in profondità in un territorio nemico fortemente difeso per scoprire obbiettivi e segnalarli. Con la caduta dell'URSS questo non è stato più necessario, ma sicuramente il bagaglio di esperienze accumulate mi pare unico. (Non a caso nel cortile di Bin Laden c'era la coda di "qualcosa" che ancora non si è manco capito bene cos'era...).
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La concha de la lora....
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Condorito se prima delle Mk-82 per trapassare lo scafo di qualche nave inglese provavate a usare el borracho Galtieri, la storia seguramente sarebbe stata un'altra. Se vi mancano le munizioni non ti preoccupare. Noi qua in Italia ormai siamo pieni di gente che non farebbe brutta figura appesa a un pilone subalare con una spoletta in bocca, se vuoi ve li spediamo tutti e voi magari li usate come bombe da esercitazione, appena sganciati poi spalancano subito gambe e braccia: sono ottime bombe frenate per cui vanno benissimo a bassa quota.
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C-97 Stratofreighter (guppy conversion)
Vultur ha risposto a Bishop nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Quale vecchio Beluga? (Motori a elica, NON motori a eliche). Se ti riferisci al C-97 Stratofreighter convertito in Guppy volava benissimo. A parte che i vecchi PW-4360 a pistoni erano potentissimi, ma i C-97 Guppy erano quadriturboelica ancora più potenti, essendo dotati mi pare dei turboalberi Rolls-Royce Allison del C-130. -
Ultime notizie dal fronte orientale. Oggi si presenta così: Riviera adriatica:
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Se ti riferisci al RAH-66 Comanche, è stato messo in naftalina da anni. Stealth ha l'h e Comanche si scrive Comanche (pronuncia Comanci), una tribu indiana degli Stati Uniti sudoccidentali. Se scrivi comasche uno magari pensa che hanno chiamato un elicottero stealth pensando alle belle ragazze di Como.
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Sepecat Jaguar - Discussione Ufficiale
Vultur ha risposto a fabri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Il Jaguar M testato sulla Clemenceau (venne sconfitto dal Dassault Super Etendard): -
Progetto di Portaerei Modulare Tuttoponte
Vultur ha risposto a ariete222 nella discussione Marina Militare
Una bella foto della USS Langley, sorvolata dai suoi siluranti Douglas DT-2 (D for Douglas and T for Torpedo), con un motore Liberty-12 da 450 hp e siluro antinave da 800 chili. La USS Langley CV-1, fu la prima vera portaerei della marina degli Stati Uniti. Fu ottenuta dalla riconversione di una grossa carboniera, la USS Jupiter AC-3, di ben 19.000 tonnellate di stazza. Come velocità non era il massimo, ma le sue sei grandi stive per il carbone si rivelarono ottime per fare da hangar. Come puoi vedere, dato che la nave non era nata come portaerei, l'officina e il ponte di volo dovettero essere costruiti sopra lo scafo, con aumento dell'altezza. Il ponte di volo era flush-deck e non c'era isola. I fumaioli erano a babordo, ed erano ripiegabili in fuori per le operazioni di volo. La plancia di comando invece era a tribordo (destra): quell'aletta (all'aperto!) che sporge da sotto il ponte di volo a prua. I biplani sul ponte nella foto sono Vought VE-7, con un Wright-Hispano E-3 da 180 hp, primo vero caccia dell' US Navy. USS Langley CV-1. (Notare che anche il caccia in secondo piano nella foto, l'USS Somers DD301 era uno dei famosi "flush-deck" a quattro "pipe" classe Clemson. Questi caccia a ponte continuo si rivelarono così buoni, che combatterono sia nella prima che nella seconda guerra mondiale ed anzi uno di loro fu la prima nave americana ad attaccare di sua iniziativa un U-boot nazista in Atlantico addirittura prima dell'entrata in guerra degli Stati Uniti nel '41). Ancora nel 1922, le comunicazioni sul mare si svolgevano grazie niente meno che ai piccioni viaggiatori della marina, tutti alloggiati a poppa sulla Langley e ovviamente tutti arruolati ed addestrati a Norfolk ( http://www.militaryfactory.com/ships/detail.asp?ship_id=USS-Langley-CV1-AV3 ). Qui, un biplano Aeromarine A-39B apponta stallando, ma finisce fuori bordo. Notare anche le sollecitazioni ai carrelli, che si spezzano. http://www.criticalpast.com/video/65675070545_biplane-landing_USS-Langley_biplane-crashes_biplane-skids I fumaioli pieghevoli o comunque inclinati si rivelarono non molto utili. a seconda del vento i fumi potevano finire sul ponte ad altezza d'uomo e azzerando la visibilità. -
altra strada per diventare un pilota militare?
Vultur ha risposto a Freest-al nella discussione Aeronautica Militare
Niente Freest-al. Rien à faire. Come disse la moglie di Matusalemme: "Non basta, serve ben altro". Un'altra guerra per esempio. Ma scatenarne una solo per montare su un F-16 onestamente mi pare proprio una porcata. Inizia dal PPL se non l'hai già fatto e poi vai su su fino a pilota di linea (se ci riesci), magari all'estero. Anche se coi tempi che corrono non ho idea di come vadano le assunzioni (per la retribuzione poi prendi righello e pennarello nero indelebile e tracciaci una bella croce sopra, ma tanto si sa: dove c'è gusto non c'è perdenza). Un altro campo potrebbe essere pilota d'elicottero. Hai 21 anni mica 90: puoi metterti a fare tutto. -
altra strada per diventare un pilota militare?
Vultur ha risposto a Freest-al nella discussione Aeronautica Militare
Per l'esercito non so, ma tu vuoi fare il militare o cosa? Perchè se ti piace volare lo puoi fare anche da civile. (P.S. Inizio cattivi pensieri: conosci nessuna bella ragazza israeliana o comunque ebrea? Se studi e diventi ebreo magari riesci a indossare un'uniforme dell'IDF. E quelli penso che ti fanno volare sul serio e quanto vuoi, altro che concorsi in accademia in Italia... Fine cattivi pensieri, chaffs, flares, chaffs, flares as required....). -
In ogni caso per me è sempre un botto di soldi. E poi in tempo di pace o in guerra? Con che carichi e che missione? Scommetto che in guerra il costo raddoppia.
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Si scusa pensavo a una cosa ne ho scritto un'altra: tubo di Venturi, non tubo di Pitot. Per l'effetto Venturi l'aria in un tubo di Venturi accelera e perde pressione. Se siamo in un sistema di alimentazione a carburatore, la depressione così ottenuta risucchia carburante dalla vaschetta nello spruzzatore.