cdbruno
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MC 200, G50, F5, per non parlare del CR42 erano dei veri cessi volanti. Progettati in maniera errata. il 202 che tenne dietro non era meglio. Per fare un confronto, il BF109 necessitava di 5700 ore per costruire la cellula, il 202 ben 20.000 (23.000 il 205). Il 109 aveva una struttura della fusoliera a semiguscio dove le ordinate erano ottenute piegando all'interno, durante lo stampaggio, i pannelli della fusoliera. Il 200 (e il 202) erano pensati come aerei di legno ricoperti di compensato. Credo che ben pochi calcoli siano stati fatti per valutare la struttura lavorante in alluminio. Kurt Tank provò il G55 e ne rimase entusiasta, ma il 55, che era il più fabbricabile, necessitava di 18.000 ore di lavoro, il doppio del FW190; per dire: nel 190 la parte esterna dell'ala era dotata di false centine, ossia di nervature solidali con il pannello di copertura che si staccavano con lo stesso. Guardatevi uno spaccato del 202 o del 55 per vedere la pesantissima struttura dell'ala. Il risultato finale furono aerei pesanti, con pochissimo carico utile. Mettere anche solo due 7.7 nelle ali appesantiva in modo drammatico il 202. Poi altri incredibili errori di progettazione: nel 1943 una commissione tedesca venne in italia per scambiare esperienze. Si fecero prove comparate su Me109 G4, FW A4 ei i caccia della serie 5. Prima un italiano e un tedesco portavano in volo una coppia di areoplani, finto combattimento, atterraggio e scambio macchine. Con sbalordimento dei piloti tedeschi il 205 dovette interrompere due volte la salita e porsi in volo livellato perchè il glicole si surriscaldava: avevano sottodimensionato il radiatore; il che, per un aereo che con la modesta autonomia che aveva adava bene solo per la difesa di punto era il massimo dell'imbecillità. Poi la storia che i piloti non volevano rinunciare alla manegevolezza. Non so se sia vera, ma se fosse vera qualcuno avrebbe dovuto bastonarli e lasciarli a terra. Si perchè fin dal 1935 la RAF aveva verificato che il tempo massimo che si sarebbe potuto tenere nel collimatore un bombardiere veloce era di 2 secondi. Da qui la richiesta di 8 armi da 7.7 che in quei due secondi scaricassero il massimo volume di fuoco, Da noi invece 2 armi da 12.7 con un volume di fuoco di 20 secondi, 18 dei quali (se erano vere le stime della RAF) inutilizzabili. In quuoco che esto quadro la manegevolezza era l'ultima cosa che serviva: servivano aerei veloci con alto volume di fuoco in grado di abbatttere un aereo in un passaggio e allontanarsi
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La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Von Clausewitz Ho Chi Mihn e il Nord Vietnam avevano una politica, gli USA no!
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ma non le avevano perchè dal 12 maggio l'VIII aveva distrutto gli impianti di produzione di benzina sintetica
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Ho messo a questo indirizzo l giorno in cui la Germania perse la guerracirca 80 pagine sull'oggetto. Avrei bisogno di sapere se ho scritto qualche sciocchezza e se pensate sia pubblicabile Grazie
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Forse è il caso di ripensare ai successi della caccia notturna tedesca. Nella notte tra il 30-31 marzo 1944 il Bomber command su Norimberga subì una terrificante sconfitta. Mi pare più di 105 bombardieri abattuti su 700 in missione. Il numero e il tipo dei caccia notturni, nel 1944, erano giusti. Quindi nessuna sottovalutazione dell'importanza del 219. Per i lenti bombardieri inglesi i 110 e gli ju88 andavano ancora molto bene. Se fossero stati sostituiti con i 219 sarebbe cambiato ben poco perchè quello che si stava rivelando superato era il sistema di rilevamento e di guida da terra che ancora era, prevalentemente, di tipo frontale dove, una volta superata quella che era la linea kammhuber, il bombardiere doveva solo temere la Flak attorno alle città.
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Se nel 1941 avessimo avuto una diversa composizione delle FF.AA.
una discussione ha risposto a cdbruno in Eventi Storici
La bomba giapponese che affondò l'Arizona era un 381 adattato. Probabilmente adattato meglio dei nostri -
La guerra di guerriglia ha alcuni principi e vincoli. Il principale è che il guerrigliero non è strategicamente mobile. L'esercito regolare può quindi sempre concentrasi e avere la superiorità numerica in uno o l'altro punto. La guerra francese in indocina lo stava dimostrando: i francesi vincevano in battaglia tutti gli scontri, ma se volevano controllare il territorio dovevano disperdere le forze. Pensarono di costringere i Viet Minh ad attaccare costruendo un campo trincerato alimentato per via aerea in una zona strategicamente essenziale per il viet minh dato che interrompeva le loro linee di rifornimento. Pensavano che avrebbero avuto di fronte solo armi "leggere" e se ci fosse stata artiglieria l'avrebbero battuta con il loro tiro di controbatteria. Non avevano messo in conto un esercito di formiche che con le loro biciclette pegeout avrebbero trasportato i 105 passati dalla cina e che avrebbero costruito dei bunker protetti per l'artiglieria. Quando Giap fu pronto iniziò il bombardamento. Il comandante dell'artiglieria francese quando i colpi dei 105 caddero nel campo trincerato si ritirò nella sua tenda, si sdraiò e si fece scoppiare una granata sul petto. E' l'unico che apprezzo perchè capì subito che erano stati sconfitti e che non vi era nulla da fare. Che i paracadutisti e iu legionari siano eroicamente morti non va a loro merito, ma a demerito di una banda di coglioni incapaci che li ha mandati a morire.
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Se nel 1941 avessimo avuto una diversa composizione delle FF.AA.
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Nel 1939 l'America era una nazione che aveva una industria areonautica simile a quella italiana: molti aerei e in piccole serie. Roosvelt, nel 1940, prima che gli USA entrassero in guerra chiese all'industria un piano per 50.000 aereai all'anno. Ve lo immaginate quel pagliaccio di Mussolini chiedere una cosa del genere? Pricolo, nel novembre del 1939 a Guerra mondiale iniziata, prese in carico l'areonautica e spuciò la tabella degli 8300 aereai che gli erano stati consegnati da Valle, scoprì con orrore che avevamo 196 caccia, diconsi 196 caccia, la maggior parte dei quali CR 42. In tutto 800 aereai bellicamente efficienti. -
qui una immagine della difesa punto coperta dai 163
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Mi pare che la rivista "Eserciti nella storia" abbia riportato una esauriente trattazione dell Acth Acht da 71 calibri. Doveva essere il cannone antiaereo che superava gli 8500 metri dell'88 da 49 calibri. Fu un fallimento. O meglio, la quota di 14.000 metri prevista era meglio raggiungibile dal 12,8 cm antiaereo con minore usura della canna. L'8.8 da 71 calibri non usava il munizionamento dell'8.8 precedente e questo pose ulteriori problemi. Come ogni cannone antiaereo tedesco la massa oscillante venne impiegata anche per la costruzioen di anticarro. La dizione dell'antiaereo era FLAK 41, degli anticarro era PAK. Non sono certo che al 71 calibri anticarro corrispondesse la sigla 41. Ovviamente doveva essere del tutto diverso: la culla non doveva sollevarsi a 85 gradi etc. etc. La rivista dice che vennero prodotti in tutto meno di 200 8.8 71 calibri. Non so se si riferisse al solo cannone antiaereo. Comunque nel ristretto spazio di un carroarmato o di un cacciacarri bisogna raggiungere dei compromessi. Calibro maggiore significa meno munizioni trasportabili. In questo senso il 75 da 71 calibri con la sua velocità di 1050 m/sec era la migliore arma controcarri del conflitto. Capace di perforare tutte, ma proprio tutte le corazze di tutti i carri alleati entro il raggio degli strumenti ottici di puntamento
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Se nel 1941 avessimo avuto una diversa composizione delle FF.AA.
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All'inizio della guerra, al di là della qualità, tutte le maggiori aviazioni avevano all'incirca lo stesso numero di aerei: tra i 3600 e i 4000. La differenza tra Italia, Germania e GB era che quest'ultima, durante la battaglia d'Inghilterra produsse 500 caccia al mese, in Germania Josheneck si succhiò la canna di una pistola per aver affermato che non sapeva che farsene di più di 360 aerei al mese (quindi, per capire, si suicidò perchè aveva depresso la produzione potenziale dell'industria areonautica tedesca che già nel 42 poteva produrre quanto la GB), in italia durante tutta la guerra vennero prodotti, mi pare, meno di 1400 MC 202. basta questo per dire che non era questione di qualità, ma di quantità Tutto esatto, ma non completo. Il ritardo nel motore lineare fu dovuto principalmente alla mancata esperienza di motori con raffreddamento pressurizzato per alte quote. Lo stesso ritardo che afflisse lo Junker 211 che, della stessa potenza del db 601 era utilizzabile solo a basse quote. Vi era poi il problema della benzina (corrosiva) e dell'olio che faceva schifo e che costringeva a mantenere i motori a giri più bassi. Non era un problema solo italiano. Quando gli americani provarono un Ki43 giapponese (mi pare fosse questo) catturato furono impressionati dalla velocità di 580 km/h. Non sapevano che i giapponesi con la loro benzina e il loro olio erano riusciti a raggiungere appena i 530 km/h -
Chiedo umilmente scusa per la mia supponenza e l'errore (relativo al Saturno V), per farmi perdonare vi posto un link ad una animazione delle secret weapons si tratta di animazioni a computer che reputo molto realistiche. Verso la fine ce n'è una col 163 che dà l'idea degli stretti tempi di mira
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a sganciabile, su youtube trovi alcuni filmati del decollo dove si vede che uno dei problemi era che il carrello allo sgancio correva alla velocità dell'aereo e rimbalzando poteva colpirlo. Fu progettata una versione con carrello retrattile il Me 263). Inizialmente anche l'Arado 234 era a carrello sganciabile e pattino di atterrarrio. Curiosità, il G91 nel concorso NATO dovette confrontarsi con un aereo francese a carrello sganciabile e pattino di atterraggio.
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Da mortaio o da artiglieria possono essere lanciati proiettili che in quota aprono un freno e scendono a spirale spazzolando con una testata sensibile il terreno sottostante. L'impronta delle micronde di origine solare riflessa da oggetti sul campo viene, via trattamento del segnale FFT, confrontata con uno spettro memorizzato, se è un tank il proiettile spara un dardo autoforgiante di rame che trapassa il tank. Una tecnologia weapons fire and forget. Questo per dirvi che le tecniche di discriminazione tra un pallone e un tank sono arrivate, fin dagli anni 80, a livelli di tecnologia elevatissima e con una miniaturizzazione tale che può essere inserita in una bomba da mortaio da 120 mm. Quindi tranquilli, dalla ricognizione aerea e satellitare oggi la confusione tra un pallone e un tank o aereo è impossibile
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Hai letto male. Non era l'autonomia di 7'30", ma il funzionamento del motore che poteva essere spento e riacceso. L'autonomia reale era di circa 20 minuti e il raggio d'azione tra i 70 e ottanta km. Entro questo raggio l'autonomia era tale da salire a 8000 metri, attraversare a 850 km/h lo schermo di caccia, fare una cabrata brusca per rallentare, passare in mezzo alla formazione di b17 con un tempo di mira inferiore al secondo, dare accelerazione per sfuggire ai P51, picchiare e atterrare. Il presupposti erano 1. alto addestramento per centrare nel pochissimo tempo di mira un bombadiere. Al massimo vi era il tempo di sparare meno di 20 colpi. Per questo erano armati con cannoncini da 30 mm che bastava un solo colpo a segno per abbattere o danneggiare gravemente un bombardiere. 2. protezione delle basi di partenza e atterraggio. Questo al momento del progetto era reale con una FLAK a bassa quota pesantissima.