Quello che salta subito all'occhio, al di la delle modifiche di dettaglio necessarie per la navalizzazione (gruppo carrelli, gancio e affini) è la maggiore apertura alare della versione "C" che ha portato per forza di cose a una versione più pesante, a vuoto. Riassumendo del differenze sostanziali rispetto la "A", sono (misure grossolane tanto per capirne le differenze):
1x Pratt & Whitney F135-PW-400; (praticamente un "100" navalizzato con materiali più consoni a operare in ambiente marino)
capacità interna del carburante di 8 900 kg verso 8300 kg;
assenza del cannone interno (previsto in un pod sotto la fusoliera);
sonda retrattile per il rifornimento in volo;
carrello a doppio ruotino anteriore con annessa barra di aggancio alla catapulta;
incremento delle dimensioni alari (apertura: 13,1 m verso 10,1 m; superficie: 62 m² verso 42 m² );
incremento della superficie dei piani di coda;
estremità alari ripiegabili per facilitare lo stivaggio.
Mi chiedo quante di queste sono andate oltre i requisiti indispensabili per operare da portaerei e sono dovute alle richieste dell'USNAVY proprie per l'impiego operativo. In particolare l'ala più grande e il maggiore carico di combustibile, fondi permettendo, permettono spazi di manovra più ampi per versioni future, e mio pensiero, da "uomo qualunque" molto critico per l'adozione da parte dell'AMI dell'F-35 (per la marina è un altro discorso), alla fine parlando con un conoscente me ne sono uscito con "forse forse per l'AMI era meglio la versione "C", visto che la filosofia della linea di combattimento Hi-low è saltata: lo vedo con un potenziale di sviluppo più ampio e anche come più promettente "bombardiere di teatro" o "interdittore di profondità" che dir si voglia, ovvero come degno sostituto, del Tornado. OK crocifiggetemi per l'eresia, se questa lo è