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Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Gheddafi:guerra aperta con l'Italia" Attua politica fascista e coloniale" E' arrivato anche un duro riferimento all'Italia nel discorso pronunciato da Gheddafi e trasmesso alla tv di stato. "Tra noi e l'Italia è guerra aperta", ha detto il Colonnello. "Il governo italiano attua la stessa politica fascista e coloniale dei tempi dell'occupazione" ha aggiunto, affermando che nel 2008 l'Italia "ha fatto le sue scuse e ha detto che il colonialismo stato un errore che non si sarebbe ripetuto, ma ora sta facendo lo stesso errore". fonte TGCOM ...ma non si è veramente capaci a farla finita una volta per tutte?....probabilmente non c'è la volontà -
Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Battaglia tra libici e tunisini Soldati Gheddafi hanno sconfinato I soldati tunisini hanno ingaggiato battaglia con le forze di Gheddafi al confine tra Tunisia e Libia, nell'area di Dehiba Wazin. Nella città tunisina di Dehiba, secondo gli abitanti, ci sono stati violentissimi combattimenti. Prosegue intanto anche la battaglia tra lealisti e ribelli libici per la conquista del porto di Misurata, nella Tripolitania: i soldati di Gheddafi avrebbero preso in ostaggio 500 civili. I ribelli libici hanno poi ripreso il controllo di Dehiba, secondo quanto affermano gli stessi antigovernativi, che da fine febbraio chiedono la fine del regime di Muammar Gheddafi. "La bandiera ribelle sventola sul confine. Abbiamo ripreso il controllo e riapriremo la frontiera", afferma uno dei ribelli. "Le forze pro-Gheddafi continuano a bombardare i cittadini di Misurata, avvalendosi di artiglieria, mortai e missili di lunga gittata per colpire la città". Lo ha detto il generale di brigata, Rob Weighill, sottocapo di Stato Maggiore della Nato, sottolineando che le forze del rais stanno "utilizzando le bombe a grappolo che sono vietate". Fonti mediche ospedaliere parlano di almeno due morti e 16 feriti già a metà giornata. fonte TGCOM -
col sconfinamento in Tunisia la situazione peggiora decisamente......nessun dubbio che i nostri aerei fossero all'altezza
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il Prefetto decide a livello di Ordine Pubblico....per le indagini solitamente le detiene la FdP che la incomincia e che la propone alla Magistratura,...il Magistrato solitamente non indaga a raccolta di note informative sui reati in genere, l'agente provocatore non esiste propriamente piuttosto il Codice di Procedura Penale prevede"deroghe" allaPolizia Giudiziaria per cercare di ottenere sempre il maggior risultato senza scoprirsi preventivamente.
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sin che non lo vedo non co credo....come credere a Gheddafi?
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Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Libia, i ribelli annunciano: Misurata è libera Gheddafi ordina ai suoi di lasciare la città alle tribù locali Le forze di Gheddafi stanno abbandonando la città di Misurata in Libia. Dopo settimane di durissimi scontri fra le milizie del Colonnello e gli insorti, gli uomini fedeli al raìs abbandonano il campo. Lo ha detto un portavoce dei ribelli libici, annunciando che dunque "Misurata è libera". La notizia della liberazione di Misurata è stato dato da Gemal Salem, portavoce dei ribelli. Salem ha confermato che le truppe di Muammar Gheddafi, che da quasi due mesi assediavano l'unica città della Tripolitania nelle mani dei ribelli, sono in ritirata. "I ribelli hanno vinto", ha esultato il portavoce da Misurata. "Quanto ai soldati di Gheddafi", ha aggiunto al telefono con la Reuters, "alcuni sono stati uccisi, altri sono in fuga". Il regime libico ha dunque deciso di ritirare le sue forze dall'area intorno alla città assediata di Misurata e lasciare la lotta ai ribelli alle tribù locali, come ha detto un funzionario ad Al Jazeera. Dopo settimane di combattimenti, l'esercito di Gheddafi abbandona. La notizia del ritiro era stata confermata anche da un soldato libico ferito e catturato dagli insorti a Misurata: l'uomo ha detto di aver ricevuto l'ordine di lasciare la città assediata e bombardata da mesi dalle forze di Gheddafi. "Ci è stato detto di ritirarci", ha detto alla Reuters il soldato, Khaled Dorman, steso sul retro di un pick up dopo essere stato portato in un ospedale locale. Venerdì sera il viceministro degli Esteri libico Khaled Kaim aveva già dichiarato che le truppe governative, sotto pressione per i raid aerei della Nato, potrebbero ritirarsi da Misurata e lasciare alle tribù locali il compito di affrontare gli insorti e "porre fine, con le buone o con le cattive", al conflitto nella città ribelle. (fonte TGCOM) -
tutte le forze di polizia possono avere gli "infiltrati" l'addestramento è gestito dal Ministero degli Interni, i nostri Reparti Speciali, i BASCHI VERDI si occupano principalmente di Ordine Pubblico, Scorte, Controllo del Territorio e vigilanze (aeroporti,porti,obiettivi sensibili).... per il resto droga e altri reati, forniscono appoggio e copertura qualora i reparti specializzati in quei settori ne richiedano l'ausilio. tutte le fdp sono coordinate a livello Provinciale....
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Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Libia, oltre 100 soldati si arrendono ai ribelli Disarmati passano il confine con la Tunisia. Tra essi anche tredici ufficiali Sono già oltre cento i soldati libici che, nelle ultime ore, incalzati dall'offensiva dei ribelli anti-Gheddafi sul versante occidentale della Libia, hanno passato il confine tunisino, a Dhiba, per consegnarsi. I militari, confermano oggi i media locali, hanno attraversato la linea di confine disarmati. Tra essi, anche tredici ufficiali. Secondo alcuni testimoni, citati dai media tunisini, i soldati libici, una volta abbandonate le armi, hanno percorso a piedi i circa duecento metri che separano i due versanti, quello della Libia e quello della Tunisia, al posto di frontiera di Dhiba, che proprio giovedì è stato teatro di un feroce combattimento. Su di esso, una volta conquistato dagli insorti, il vessillo verde è stato sostituito da quello monarchico scelto dai ribelli, mentre, come riferisce l'Afp, un trattore ha demolito il grande ritratto di Gheddafi che, sino a poche ore prima, campeggiava sul confine. Alcuni soldati libici, rimasti feriti negli scontri, sono stati portati nell'ospedale tunisino di Dhiba. (fonte TGCOM) -
senza le truppe di terra questa guerra...anomala....andrà avanti all'infinito
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Aeronautica Militare come Tom Clancy's HAWX 2
ROBY72 ha risposto a DomToretto93 nella discussione Off Topic
...dove si compra....quanto costa? -
Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Da Roma, Londra e Parigi istruttori militari TRIPOLI - Anche l'Italia metterà a disposizione del Consiglio nazionale degli insorti (Cnt) di Bengasi, in Libia, 10 istruttori militari, che provvederanno all'addestramento, così come farà la Gran Bretagna. L'annuncio è stato dato dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che, in una conferenza stampa congiunta con l'omologo britannico Liam Fox, ha spiegato che la decisione "è stata assunta dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio Berlusconi ed il premier britannico, David Cameron. Anche Parigi aveva annunciato poco prima l'invio in missione presso il Cnt di alcuni ufficiali di collegamento. "Tra Italia e Gran Bretagna c'è la comune consapevolezza che occorre addestrare gli insorti, giovani desiderosi di battersi per la libertà, che però non hanno la necessaria capacità", ha detto La Russa. Si tratta, ha precisato il ministro, di una "decisione paritetica, un passo importante". "Andremo là dove ci sono le necessarie condizioni di sicurezza per fornire il nostro know-how e aiutare a contrastare un esercito che invece è professionale", ha concluso La Russa. L'invio, ha chiarito Londra, rientra nell'ambito dei provvedimenti previsti dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza per la protezione dei civili. La decisione, tuttavia, ha scatenato polemiche: il ministro degli Esteri di Tripoli, Abdul Ati Al Obeidi, ha detto che il piano rischia di mandare in frantumi ogni possibilità di soluzione pacifica del conflitto in Libia, ha detto in un'intervista alla Bbc. La presenza militare britannica finirebbe per "prolungare" i combattimenti, ha spiegato il capo della diplomazia libica. La Repubblica -
Aeronautica Militare come Tom Clancy's HAWX 2
ROBY72 ha risposto a DomToretto93 nella discussione Off Topic
fosse nato come simultore non sarebbe appunto un ottimo gioco da consolle....personalmente ho quello per Xbox e non mi dispiace affatto -
JFK, lettera inedita alla Cia Voleva sapere tutto sugli Ufo Le autorità statunitensi hanno divulgato il contenuto di una lettera scritta da John F. Kennedy alla Cia, dieci giorni prima di essere ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. Nella missiva, finora inedita, datata 12 novembre 1963, il presidente chiedeva tutti i documenti riservati sugli Ufo. La lettera, pubblicata dal Daily Mail, è stata consegnata dalla Cia a William Lester che sta scrivendo un nuovo libro su Jfk. L'inedita missiva presidenziale è arrivata nelle mani di Lester grazie al Freedom of Information Act, gettando nuove ombre sull'omicidio di Dallas. Scritta il 12 novembre del 1963, la lettera chiede ufficialmente la consegna di tutti i dossier segreti della Cia sugli Ufo, svelando un'inedita curiosità di Jfk per il tema. Il presidente Usa chiede dettagli, avvistamenti e ipotesi degli esperti. Particolari che, a distanza di anni, tornano ad alimentare le teorie cospirazionistiche sull'omicidio di Dallas e che gettano nuove ombre sul delitto e sul presunto coinvolgimento dei servizi segreti nella vicenda. ...sempre più vicini alla verita?
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
ROBY72 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Nucleare, Matteoli: dubbi sullo stop "Scelta necessaria, ma non mi piace. E comunque è solo una sospensione" Non uno stop, ma solo una sospensione. Così il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, commenta l'emendamento al decreto legge omnibus (all'esame del Senato nella giornata di mercoledì), con il quale il governo ha deciso la retromarcia sul nucleare, sospendendo le "disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari", quali ad esempio l'individuazione dei siti per la realizzazione delle centrali. "E' una sospensione. Non sono contento di questa decisione, anche se mi rendo conto che dopo ciò che è accaduto in Giappone era in qualche modo inevitabile - ha infatti spiegato Matteoli in un'intervista al quotidiano Il Messaggero - Resto dell'idea che prima o poi l'Italia debba entrare nel nucleare". Per il ministro infatti i costi dell'energia e l'inquinamento prodotto dalle centrali tradizionali in funzione in Italia, renderebbero non solo auspicabile, ma anche necessario, guardare al nucleare, cominciando dalla ricerca: "Ci mancherebbe che fermiamo la ricerca - prosegue Matteoli - Il progresso tecnico scientifico sta facendo grossi passi avanti. Prima o poi i con il nucleare bisognerà farci i conti". ...come sempre dimostriamo di essere compatti e avere le idee chiare -
intanto sempre problemi.... L'esemplare F-35 AF-4 impegnato in test, è dovuto rientrare in emergenza ad Edwards per un problema tecnico. In attesa di chiarire le cause dell'avaria, gli F-35 sono stati messi a terra. Si tratta della seconda sospensione dell'attività di volo nell'arco di sei mesi. Fonte JP4
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felice di chiarirvi notizie e curiosità
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siamo il paese delle contraddizioni
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Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
...passeggiate di salute direi -
votato M4 sicuramente il migliore oltre alle ottime prestazioni balistiche e di potenza ha anche una bella linea
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infatti....stamane sentivo per radio che per autorizzare i nostri aerei a bombardare deve deciderlo il Consiglio dei Ministri......la cosa mi pare un pò strana.....non è la NATO che deve decidere chi come e quando bombarda??????
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Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
Continueremo le operazioni in Libia fino a quando non cesseranno le violenze» La dichiarazione del segretario della Nato Rasmussen che risponde alla richiesta d'aiuto degli insorti ROMA - La Nato continuerà le operazioni militari in Libia fino a quando «tutte le violenze contro la popolazione civile saranno cessate». È l'impegno assunto dai 28 alleati al Consiglio Esteri di Berlino, secondo quanto riferito dal segretario generale Anders Fogh Rasmussen. E significativamente proprio al termine delle dichiarazioni di Rasmussen le forze Nato effettuavano un nuovo attacco su Tripoli bombardando il settore di Bab Al Aziziya, residenza del colonnello Muammar Gheddafi. RASMUSSEN - «Per evitare vittime civili servono equipaggiamenti molto sofisticati e abbiamo bisogno di qualche caccia di precisione in più per gli attacchi al suolo», ha affermato Rasmussen volendo venire incontro a Francia, Gran Bretagna e Danimarca che hanno chiesto un'intensificazione dei raid contro le forze di Gheddafi. «Sono fiducioso che i Paesi faranno la loro parte. Siamo impegnati a fornire tutte le risorse necessarie e la massima flessibilità operativa all'interno del nostro mandato», ha sottolineato l'ex premer danese. «L'alta intensità operativa contro obiettivi legittimi sarà mantenuta e continueremo ad esercitare questa pressione per tutto il tempo che sarà necessario» ha concluso Rasmussen. LA RICHIESTA - Le parole di Rasmussen erano anche una indiretta risposta alle richieste degli insorti libici che avevano chiesto ai Paesi dell'Alleanza di intensificare gli attacchi contro le forze di Gheddafi, altrimenti a Misurata ci sarà «un massacro». «Ci sarà un massacro se la Nato non interviene con forza», ha detto un portavoce degli antigovernativi, identificatosi come Abdelsalam, in una telefonata alla Reuters. Sempre gli insorti hanno parlato di almeno 80 missili Grad sparati nella mattinata di giovedì dalle forze di Gheddafi sulla zona vicina al porto di Misurata, ad est di Tripoli. L'attacco avrebbe ucciso otto combattenti antigovernativi, ferendone altri venti e ferendone una ventina. La città è ormai allo stremo dopo tre settimane di assedio. Oggi una seconda nave organizzata dalla Croce rossa francese ha raggiunto la città e consegnato oggi 80 tonnellate di aiuti - cibo e medicine. La nave ha consentito anche l'evacuazionedi una serie di espatriati ucraini ma a Misurata rimangono ancora migliaia di stranieri, in massima parte africani. -
ma la NATO?......secondo me sta facendo veramente una pessima figura
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Voi siete favorevoli alla riammissione del reclutamento di leva?
ROBY72 ha risposto a Madmax nella discussione Discussioni a tema
ho votato No.....la generazione di giovani del momento non li vedo mionimamente vicini allo spirito con cui si dovrebbe affrontare tale impegno.....meglio pochi volontari e motivati al punto giusto -
Guerra in Libia 2011 - Odissea all'alba
ROBY72 ha risposto a admin nella discussione Discussioni a tema
La Nato intervenga o sarà massacro» L'appello degli insorti: Misurata è allo stremo, oggi altre otto vittime causate dai missili di Gheddafi ROMA - Gli insorti libici hanno rivolto un disperato appello alla Nato, chiedendo ai Paesi dell'Alleanza di intensificare gli attacchi contro le forze di Gheddafi, altrimenti a Misurata sarà «un massacro». «Ci sarà un massacro se la Nato non interviene con forza», ha detto un portavoce degli antigovernativi, identificatosi come Abdelsalam, in una telefonata alla Reuters. Sempre gli insorti hanno parlato di almeno 80 missili Grad sparati nella mattinata di giovedì dalle forze di Gheddafi sulla zona vicina al porto di Misurata, ad est di Tripoli. L'attacco avrebbe ucciso otto combattenti antigovernativi, ferendone altri venti e ferendone una ventina. La città è ormai allo stremo dopo tre settimane di assedio. Oggi una seconda nave organizzata dalla Croce rossa francese ha raggiunto la città e consegnato oggi 80 tonnellate di aiuti - cibo e medicine. La nave ha consentito anche l'evacuazionedi una serie di espatriati ucraini ma a misurata rimangono ancora migliaia di stranieri, in massima parte africani). LA POSIZIONE DELLA NATO - Dopo la riunione del gruppo di contatto ieri a Doha oggi tocca alla Nato. I ministri degli Esteri dei 28 Paesi dell'Alleanza si riuniscono per una due giorni a Berlino per discutere il futuro della missione internazionale e gli eventuali aiuti ai ribelli. Parigi e Londra hanno già chiesto all'Alleanza non solo di mobilitare maggiori risorse aeree, ma anche di rendere più frequenti i bombardamenti, in modo da colpire con maggiore efficacia le truppe del regime libico. Al termine della cena di lavoro tenuta mercoledì sera a Parigi, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il premier britannico David Cameron hanno sottolineato la necessità di rafforzare la pressione militare sul leader libico Muammar Gheddafi, «determinato a portare avanti la guerra contro la sua popolazione». Al vertice di Berlino sarà presente anche il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, che ieri ha denunciato gli «attacchi brutali e continui» del regime di Tripoli contro i civili. ARMI AI RIBELLI - Altro tema, la possibilità di rifornire con armi i ribelli. Secondo un portavoce degli insorti, Mahmoud Shammam, che ha parlato da Doha, il Consiglio Nazionale di Transizione libico potrebbe chiedere a determinati Paesi della coalizione internazionale delle forniture di armi «difensive» per la tutela della popolazione civile. Tuttavia, Shammam ha escluso che il Cnt possa acquistare armi grazie al nuovo fondo, assicurando che le risorse verranno usate per rispondere alle «necessità di base del popolo libico». Sul terreno, la situazione militare resta sostanzialmente in stallo e prosegue il dramma di Misurata, fonte Corriere della Sera -
L'Italia, la Francia e il Qatar hanno accettato di fornire armi ai ribelli libici "per l'autodifesa del popolo libico". Lo ha affermato il portavoce del Cnt a Bengasi, Abdel Ghogha, puntualizzando che si stanno "definendo gli ultimi dettagli". Il portavoce ha citato in particolare l'impegno del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. Frattini: "Armi ma non solo" Nel documento dell'accordo raggiunto dal Gruppo di contatto sulla Libia che si è riunito oggi a Doha in Qatar per fornire agli insorti libici del Cnt si parla di "strumenti materiali per l'autodifesa dei ribelli". Secondo il ministro degli Esteri, Franco Frattini, questa formula significa "armi ma non solo", ovvero "anche apparati per l'intercettazione delle comunicazioni del regime e satellitari".