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Memorandum d'intesa tra AgustaWestland e Embraer per il mercato elicotteristico brasiliano
Scagnetti ha risposto a Scagnetti nella discussione News Aviazione
La posto qua, anche se riguarda investimenti di AW in Cina e non in Brasile, perché non saprei in quale post metterla:Finmeccanica AgustaWestland signs an agreement worth about EUR 170 million in China -
Non sosterrò mai che la Svizzera o la Germania del 2013 siano Paesi razzisti. Magari i "parvenue" sono più tendenti alla xenofobia dei suddetti Paesi, perché più insicuri. Teniamo presente che la risposta al problema profughi è complessa, e le comunità che stanno più in prima fila meritano rispetto. Rispetto e solidarietà però spesso tardivamente accordati dalla comunità internazionale. Avanti con le discussioni sul problema siriano.
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Visto che sei tu a voler approfondire sui profughi, malgrado io abbia sottolineat invito a consideare ancora una volta la situazione di Lampedusa. Come detto non credo che sia evidente quanto l’isola sia piccola, sommersa dal problema, ma le autorità italiane vengono solo bersagliate soprattutto dalla Germania per non respingere i barconi e i gommoni. D’altra parte, in Europa e in particolare in Svizzera, si reagisce così: Alpnach, il paese che chiude le aree residenziali al passaggio degli immigrati Non cito nessun passo particolare dall’articolo, prendo atto della situazione, e di nessuna smentita arrivata da Alpnach. Nessuno se ne frega nel contempo di Lampedusa, e dei paesi temporaneamente in prima linea nell’accoglienza ahgli immigrati. Faccio solo una facile previsione: ad Alpnach si troveranno a fronteggiarte ancora più indesiderati se dovessero cadere tomahawk in Siria. EDIT per rendere le idee più chiare: perché i residenti di Lampedusa dovrebbero avere meno diritti di quelli di Alpnach? Entrambi i luoghi sembrerebbero baciati dalla natura. Ma ad Alpnach 300 immigrati in un anno sono considerati insostenibili mentre a Lampedusa 30.000 immigrati soccorsi in un anno sono considerati sintomo dell’inefficienza della polizia di frontiera italiana, che a sentire molti o non dovrebbe soccorrere i barconi, o li dovrebbe addirittura affondare o comunque non si merita nessun appoggio dal resto dell’Europa per accogliere i disperati,. Soluzione a questi complessi problemi e a quelli contingenti dalla Siria? Un paio di salve di Tomahawk.
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Siamo su un sito che tratta principalmente di aerei militari e di riflesso di geopolitica. Non siamo su un forum di associazionisti umanitari, e come dici trattare approfonditamente la questione dei profughi esulerebbe e richiederebbe troppo spazio, Malgrado ciò nel discorso di geopolitica qualche riferimento lo possiamo fare ai disperati che fuggono, a chi li accoglie (e Lampedusa, per chi non si rendesse conto delle dimensioni dell'isola e allo spazio abitabile, è sottoposta a una pressione esplosiva ben più di qualsiasi altra comunità europera, ha la propria economia basata sul turismo, minata) e considerare se aumenterebbero o si ridurrebbero con un’intervento esterno. Ma andiamo oltre. Come ha scritto holmes può essere irrilevante oramai discriminare chi ha usato armi chimiche e persino determinare se veramente siano state usate. La macchina sembra in movimento, gli USA questa volta da soli o con la sola Francia si apprestano a iniziare una missione limitata a 60 giorni (più l'opzione del prolungamento di altri 30, come si profila al congresso). Difficile che una qualsiasi inchiesta giornalistica possa fermare gli eventi, al limite potrebbe solo ridurre l'appoggio delle opinioni pubbliche per un intervento che dovesse risultare prolungato e con prove certe fermare l’intervento tra qualche tempo. Obama dimostrerà di non essere tanto diverso dal suo precedessore (che non ha ricevuto un Nobel per la pace), ma con un grosso rischio in più: se veramente l'intervento sarà limitato nel tempo, potrebbe dimostrarsi irrilevante. Assad potrebbe vantarsi di essere sopravvissuto ai Tomahawk e ai B-2 (non che sarebbe il primo ad essere sopravvisuto ad attacchi USA), e anche il discorso di bombardare nuora perché suocera si tratttenga nello sviluppo delle armi temonucleari potrebbe venire meno a quel punto. Se proprio devo ragionare come orientato politicamente come falco non capisco questa red-line identificata con le armi chimiche, la limitazione dell’intervento a 60 giorni + opzione aggiuntiva per altri 30 (ma cos’è? il contratto di noleggio di un auto?) e l’assicurazione al Congresso USA di esclusione di qualsiasi boot on the ground. Resterebbe ovviamente non preclusa la strada a un’ulteriore escalation dell’intervento USA. Come ovviamente non sono precluse possibilità più complesse come l’Iran che chiude lo stretto di Hormuz.
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Motogio, premetto che io non compor in bianco l’ipotesi di Galiani, è solo un’altra ipotesi di quelle in giro. Questo è comunque il resoconto da cui è stata ripresa: http://www.mintpressnews.com/witnesses-of-gas-attack-say-saudis-supplied-rebels-with-chemical-weapons/168135/ Diamo un’occhiata ai dubbi che sollevi, ai quali sia ben chiaro non rispondo con certezze ma con altri dubbi. 1) Sarebbe stato colpito anche il quartiere di Muadhamiya molto a sud ovest dell’area principale, secondo la cartina pubblicata dalla BBC, ma l’articolo BBC da te postato specifica anche: Non è confermato che sia stato colpito tale quartiere, e comunque se fosse stato colpito, da chiunque, renderebbe l’analisi delle cose anche più complessa- Assad avrebbe potuto colpire in più punti e i quaedisti no? 2) Vastità dell’area interessata dall’attacco. Uno dei guerriglieri dice nel resoconto originale: Come detto io non mi compro in bianco quanto riportato dal giornalista giordano e ripreso da Gaiani. Potrebbe anche essere plausibile che i ribelli siano meno candidi di quanto vogliano far apparire quando intertvistati e quelle multiple esplosioni non siano state accidentali, ma erano esattamente l'obiettivo che dovevano perseguire. 3) Motivazioni di Assad sull’eventuale uso di armi chimiche. Beh anche dopo quanto hai scritto e che cerco di ridurre in un "Forse Assad ha usato le armi chimiche ben conscio che all’estero qualcuno avrebbe valutato questa impotesi non plausibile e avrebbe a sua volta dato la colpa ai ribelli", beh non è proprio certissima. E io comunque non mi fido a scatola cieca di nessuno. Vorrei inoltre aggiungre una cosa riguardo a un aspetto di cui hai scritto qualche giorno fa: la necessità dell’occidente di intervenire perché oramai la cosa ci riguarda e i tantissimi profughi oramai premono alle porte dell’Europa.e "starebbero giungendo da noi". I 2 milioni di profughi siriani attuali (in crescita costante) non stanno giungendo in Italia o in Svizzera. Stanno raggiungendo i Paesi confinanti: Iraq, Turchia, Giordania ecc. La gran parte di loro in Europa non ci vogliono proprio arrivare, aspettano solo che finiscano le bombe di carburante di Assad, i colpi di bazooka dei ribelli ed eventualmente anche i lanci di Tomahawk americani. Nessuno sta muovendo un dito in Europa per aiutare quei Paesi che si stanno facendo carico di 2 milioni di profughi siriani. Si pensa semplicemente alle poche centinaia di profughi che ptorebbero arrivare in Europa. Esattamente come la Lega Nord era contraria all’intervento in Libia per lo spettro della padania invasa da migliaia di profughi libici. I profughi Libici invece si limitarono a rifugiarsi in Tunisia ed Egitto fino a quando il peggio non passò e ritennero il clima della Padania più insalubre rispetto a quello di dove avevano lasciato proprietà, affetti, case e terreni. Di fatto alla fine se ne ritornarono in Libia, ma nel frattempo nessuno aiutò Tunisia ed Egitto (e di riflesso i profughi stipati in campi superaffollati), né la Lega Nord, né i Paesi della colazione, né a quanto ne so chi si tenne lontano dall'intervento come la Germania, a parte le associazioni di volontari che agirono al di fuori delle rispettive istituzioni nazionali). Io credo che il Cavour debba essere usato come portaerei e non certo da nave della protezione civile. Ma mi fa specie comne nessuno si preoccupi di aiutare i Paesi che stanno accogliendo i profughi ma solo di dare vita a bombardamenti per risolvere così il problema dei profughi. (N.B. non ho mai riscontrato nei tuoi messaggi posizioni becere o xenofobe, semplicemente prendo spunto dall'intervento in cui hai parlato dei profughi per sottolineare come quel "per sottrarsi ai massacri e alle rappresaglie stanno fuggendo dal loro paese e alcuni stanno giungendo da noi" forse richieda una risposta più complessa che andare a bombardare, aumentando il numero dei disperati).
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Scusa Fabio, ma sarebbe un passo avanti verso quale direzione? All’accodarsi alla posizione di Obama e dei cosiddetti giusti? Io da quanto ha dichiarato Putin, ci vedo piuttosto un ribadire lo scetticismo sul fatto che i gas siano stati effettivamente usati dalle forze di Assad, e ciò non esclude affatto quanto scritto da Legolas, ovvero che la Russia abbia più possibilità di accedere a quanto effettivamente successo rispetto agli ispettori ONU. Si parla ciclicamente in questa discussione del pericolo che gli USA possano mandare un messaggio sbagliato ad altri Paesi nella fattispecie, l’IRAN) non agendo. Bene ci siamo scordati dei tanti messaggi sbagliati che gli USA hanno mandato durante la guerra al terrore, e il sostegno alle primavere arabe, nell’ordine: il discorso all’ONU di Powel sulle WMD irachene (e non lamentatevi con gli utenti del forum se la credibilità degli USA quando parlano di intervenire contro le WMD da allora ne uscita screditata), le pratiche allegramente esercitate nella prigione di Abu Ghraib in Irak, con la quale gli USA mostrarono la nullità della loro presunta superiorità morale rispetto ai fondamentalisti, assicurandosi l’odio da parte di molti giovani musulmani per generazioni e il farsi massacrare l’ambasciatore in Libia un anno fa dimostrando la loro lungimiranza nelle nuove forze islamiche da appoggiare a suon di bombe e la loro incapacità ad elaborare intelligece nei Paesi in cui si svolgono le rivolte. Tutti messaggi da "perdenti", o almeno da "inadeguati", che hanno indebolito l’immagine USA nel mondo ben più del non rispettare l’eventuale "red line" fissata per l’intervento in Siria con l’uso di armi batteriologiche mentre si tollerano i massacri perpetrati con armi convenzionali o bombe di carburante sganciate da aerei ed elicotteri. Ah e se fosse vera l’ipotesi ripresa da Gaiani, ovvero che gli ordigni forniti dai servizi segreti di Arabia Saudita o dai quaedisti sarebbero esplosi in mano ai ribelli mentre si preparavano ad attaccare gli ispettori ONU per scatenare la reazione USA, quella "red line" inopinatamente fissata sarebbe tra i fattori che hanno scatenato l’eventuale strage. A margine della crisi siriana, schermaglie tra Typhoon britannici e F-16 turchi a Cipro: http://theaviationist.com/2013/09/03/typhoon-vs-tuaf/#.Uibsmj_X9rN
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Belle foto e bella l'esperienza di San Diego, mi fa piacere per te e credo non la dimenticherai mai, anche se non esistesse la base della Navy. Esperienza indimenticabile anche per me, che nel 2000 ci passai qualche settimana dopo quasi 3 mesi di lavoro a San Jose. San Diego per quanto mi riguarda è il posto in cui si vive meglio al mondo....
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Marina Russa - Discussione Ufficiale
Scagnetti ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Over 80 Russian Warships on Sea Duty Across World – Commander Beh, io direi che forse sarebbe meglio cambiare il titolo di questa discussione iniziata nel 2008 in "Marina Russa", o "Lo stato della marina russa", senza il disastroso. Ovvio possiamo continuare a criticare questo servizio, come qualsiasi altro, ma mi sembra sia cambiato qualcosa in 5 anni. -
Jesolo European Air Show 2013
Scagnetti ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Pattuglie Acrobatiche
Questo link dovrebbe rimanere attivo fino a domenica prossima: http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2013-09-01&ch=1&v=260661&vd=2013-09-01&vc=1#day=2013-09-01&ch=1&v=260661&vd=2013-09-01&vc=1 dopo, non so. -
Repubblica scrive che il sito dei Marines sarebbe stato fatto oggetto di un attacco di defacing da parte di hacker Siriani: http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/09/02/news/hacker_siriani_attaccano_sito_marines-65725566/?ref=HRER2-1 La notizia verebbe dal Guardian, ma sul sito del Guardian non ho fonora trovato niente a riguardo, però due interessanti notizie: Cameroon esclude di riproporre la mozione per l’intevento britannico al Parlamento, una seconda volta, dopo il netto no ricevuto la settimana scorsa e la Russia avrebbe mandato la nave spia Priazovye al largo delle coste siriane: http://www.theguardian.com/world/2013/sep/02/russia-military-reconnaissance-ship-syrian-coast
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Cenciotti sul suo blog pubblica un estratto dell’autobiografia del Col. Jim Wilson, pilota di Blackbird che descrive l’impiego dell’SR-71 durante la guerra dello Yom-kippur, un argomento declaissificato di recente: http://theaviationist.com/2013/09/01/declassified-sr-71-mix/#.UiRbHT_X9rM Comtinuate a leggere
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In parte è colpa mia se ho introdotto nella discussione qualche volo pindarico parlando nella discussione sul Raptor di missioni israeliane sui reattori siariani e iracheni o di pacchetti di supporto, Ma volevo fare qualche (sereno) ragionamento più a largo raggio inerente la mia visione che privilegia la versatilità degli aerei rispetto alla specializzazione e all’importanza di tutto quello che sta attorno a un fast-jet di attacco, mi dispiace di avere contribuito a innescare una polemica. E rinuncio a rispondere anche a Vultur, visto che gli animi sono già abbastanza infiammati.
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Sukhoi Su-34 Fullback - Discussione Ufficiale
Scagnetti ha risposto a Grogri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Grazie. riassumendo dai link mi pare siano stati ordinati in due batch 32+ 92 cellule. 10 consegnate + 12 ulteriori che dovrebbero essere state consegnate entro la fine del 2012. Per il 2013 ogni ulteriore contributo è benvenuto, -
Non ci siamo intesi e me ne dispiace. Evidenzio il punto in ogetto del fraintendimento più evidente: Secondo me il "pacchetto di supporto", come ho scritto dal primo messaggio in questa pagina, dovrà continuare a funzionare, anche a costi importanti, e tale pacchetto continuerà a essere persino più importante del vettore finale. Insisto perché un’aeronautica militare efficace stanzi risorse adeguate e non le sacrifichi, qualunque sia l’aereo di punta finale,l anche se potenzialmente è il top fo the tops. Vale a supporto dell’oggetto di questa discussione specifica o per qualsiasi fast jet militare moderno. Bye
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Sukhoi Su-34 Fullback - Discussione Ufficiale
Scagnetti ha risposto a Grogri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Interessante aereo e interessante discussione Fa piacere vedere come la maturità media degli interventi sia cresciuta dal 2007 (oddio anche nel 2007 alcuni utenti scrivevano con congnizione) ad oggi. Posto qui una domanda frequente ma non banale: quanti di questi cosi sono in servizio e quanti entreranno in servizio entro il 2016? -
Ti do un "Mi piace" sul tuo ultimo post Madmike. Solo: ribadisco che i pacchetti di supporto (come li abbiamo chiamati qui, ma per quanto mi riguarda includono tante cose, dalla guerra AEW alle informazioni dai satelliti) dovranno continuare ad esserci sempre e comunque con F-22, F-35, Strike Eagle o Ra'am, Super Hornet, Golden Hornet, Golden Eagle, Silent Eagle o più ne hai più ne metti (e anche considerando i loro radar). E non è benza (e tasse dei contribuenti) sprecati, per chi vuole o deve muovere le mani (sull'opportunità di muovere le mani non entro nel merito in questo thread)i. E l'isolato pacchetto di contrasto Sukhoi di 4+ o 5 generazione (aborro comunque la parola generazione riferita agli aerei da combattimento) si troverebbe sempre a malpartito, senza pari asset di supporto.
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Continuo la discussione che mi sembra piacevole e proficua e non polemica. Ribadisco, che malgrado io critichi alcuni aspetti dei programmi F-22 ed F-35, non ho alcuna fobia verso le novità. Mi fa una certa allergia parlare di generazioni di aerei, ma una penna che funziona a gravità 0 la considerò più evoulta di una molto meno costosa matita russa, per restare in temi noti agli utenti più scafati del forum. Mi piace evidenziare come mentre alcuni si strappino i capelli per la dismissione dei Tornado italiani alle date prefissate, gli USA abbiano segato le ali al ben più moderno F-117 anni addietro. Non è solo una politica di consumismo industriale, anche se l'F-117 sia per tanti versi superiore al Tornado. La stealthness per me semplicemente non è un assoluto, né da sola una silver bullet come hai scritto tu. Semplicemente secondo me è una caratteristica: più ce ne è meglio è per chi ne usufruisce. Va bene, non voglio parlare di wobblin goblin nella discussione sull'F-22 (nel caso posterò qualcosa nel relativo thread, visto che continuano ad arrivare notizie dal Nevada sull'F-117), ma c'è una cosa che accomuna F-117 e Raptor (e altri aerei): la specializzazione nelle missioni. Questa caratteristica non è positiva. Più un aereo (o un ingegnere, un altro professionista, o persino un oggetto come una centralina elettronica, uno smartphone o un telecomando) è flessibile, più avrà speranze di persistere nel futuro. Per me lo Strike Eagle è la più moderna espressione di flessibilità, e forse questo bird sopravviverà persoino al Raptor, anche in USA. L'A/G sembrava essere la missione prioritaria per il futuro. Invece i Russi hanno ripreso a fare provocazioni mandando Bear (o pacchetti completi) a saggiare la prontezza di risposta dei Paesi confinanti. Per anni la Russia non ha potuto far volare che un numero relativamente basso di aerei. Ora sembra siano in diriittura di arrivo per la realizzazione della loro risposta, pensata decenni fa alll'F-22, una risposta che non possiamo non notare essere molto esuberante. Insomma per me un fast jet deve poter assolvere sempre di più sia a missioni A/G che A/A. E per riallacciarmi al pippone che ho scritto sopra, il fast jet è solo un anello di una catena che deve essere ben più complessa e integrare aerei SINGIT; AWACS e di gierra elettronica. Flaggy invita giustamente a pensare le necessità e le esigenze dei prossimi decenni. Secondo me il Raptor rischia di risultare troppo specializzato e di non soparavvivere al meno esuberante Lighting II, e persino allo Strike Eagle. Edit: mi flagello per i troppi errori ortografici, adesso dovrei aver cancellato il peggio -
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Interessante post Flaggy. Vorrei continuare però sviluppando alcuni punti: La storia di quella missione in Irak è nota, costituisce senz'altro una grande lezione per le dottrine del potere aereo, però non dobbiamo dimenticare che mentre gli F-16 continuano a essere operativi nell'USAF, gli F-117 sono stati ufficialmente radiati da tempo, senza un sostituto ufficiale. L'aggiornamento delle capacità A/G dei Raptor è parziale e relativamente recente (a quanto mi risulta più recente del taglio delle ali degli F-117), a quanto ne so riguarda solo un numero limitato di velivoli. L'F-35 dovrebbe rappresentare il sostituto sia dell'F-16 che dell'F-117, ma intanto l'USAF manterrà in servizio i suoi Strike Eagle anche dopo la maturità operativa del JSF. Inoltre, non dobbiamo dimenticare altre missioni in cui numeri consistenti di F-16 ed F-15 hanno penetrato difese considerate di buon livello e colpito reattori siraini e iracheni. Ancora nel 2013 caccia israeliani di 4 generazioni, supportati da mezzi di guerra elettronica sui quali sappiamo relativamente poco hanno allegramente penetrato Siria e Sudan (non proprio dietro casa) e sono tornati in base prima probabilmente che i centri di difesa aerea dei paesi attaccati riuscissero a riaccendere i computer, a sentire alcuni resoconti. Gli F-16 israeliani non sono certo stealth, e gli F-15 Baz/"Ra'am" hanno una traccia radar paragonabile a quella di una betoniera, per usare un'espressione cara ai vecchi utenti di questo forum. Quello che voglio sottolineare è che sembra che sia più importante tutto il supporto agli aerei di attacco, più che il vettore di bombe stesso. Mi sembra che le dottrine USAF attuali prevedano in scenari estremi pacchetti misti di F-22, F-15C e F-15E, oltre ovviamente ad AWACS, altri aerei SIGNIT, e tanker. Questo ovviamente ove non risulti più agevole/pagante usare B-2 e/o Tomahawk. Prendendo atto anche di quanto ha scritto Vultur: ... per cui sembra che il Raptor sia meglio tenerlo protetto in una teca o comunque a costituire il ruolo di deterrenza, sebbene non sia un'arma da fine del mondo. Prendendo insomma atto di tutte queste cose, forse non vedremo mai impiegare le vere capacità del Raptor prima della dismissione, mentre Strike Eagle, F-16 e forse F-35 (per il futuro) hanno fatto e continueranno a fare la storia dellle dottrine aeree militari. E questo perché come evidenziato, non è solo il fast jet che determina l'efficacia di una missione, ma tutto quello che gli sta intorno.
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Nord Corea [Discussione Ufficiale]
Scagnetti ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
E nel contempo, bizzarri metodi da parte di Kim-Jong-Coso, per regolare i conti con la ex-girlfriend: http://www.corriere.it/esteri/13_agosto_29/corea-nord-kim-jong-un-fidanzata-fucilata_13a41b32-1097-11e3-abea-779a600e18b3.shtml -
Beh se vogliamo vedere il lato positivo, a occhio sembra che il Thermion funzioni bene. Però non so ogni quanto tempo/uso dovreebbe essere sostituito.
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Intendevo Dudderar e assieme ad alcuni dei quesiti che ho posto nei miei post precedenti e che lascio aperti e che non consdero pretestuosi ma interessanti anche per chi preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, riepilogo il mio pensiero così: Se alcuni utenti del forum insistono nel considerare la versione B più versatile della A, perché non si spingono anche oltre e si prendono la responsansabilità di quello che scrivono traendone le logiche conclusioni? Fermo restando gli aerei per MM e Cavour, ai quali non c'è alternativa, Allora 60 (o 75) B per AMI potrebbero fare lo stesso lavoro e meglio (in ragione della maggiore versatilità) di una flotta di 75 misti tra A e B? Ovvio, una domanda retorica alla quale io do una risposta negativa per i motivi espressi nei messaggi precedenti, e considero per l'AMI la sola versione A la scelta migliore (75 aerei mi sembrano comunque eccessivi, se significa allo stesso tempo dismettere la T1 dei Typhoon).
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Ah beh, non ci piove. Solo che l'intervento del pilota collaudatore che ha scatenato quest'ultimo blocco di discussione, è un po' troppo USA (anzi USMC) centrico, e si guarda bene dall'analizzare il conflitto delle Falkland, o le esigenze di servizi come MM che la versione C non può in alcun modo utilizzarla,,,,
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Sì Legolas, ma ti propongo una nuova questione: gli Harrier non avevano bisogno dell’ALIS per operare (link non perfetto). Erano molto più parchi di risorse. Fermo restando che io considero l’ALIS una risorsa e non un problema, per quanto potrebbero operare i B in condizioni austere senza questo sofisticato sistema di logistica e manutenzione? E pongo nel contempo alcune domande, esistono strutture ALIS "client" più austere da poter facilmente ed economicamente implementare su piste semipreparate? Se sì, quanto costerebbero? Se non esistono, per quanto potrebbe operare un B da una pista semipreparata, dovendo affrontare anche la possibilità di una sostituzione di motore? Rimango dubbioso sulle problematiche di rifornimento in volo espresse nel mio precedente messaggio, e in definitiva contrario a quei 15 B che l’AMI e alcuni utenti di questo forum continuano a considerare una necessità e non un lusso a cui si potrebbe pensare di rinunciare.
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Ecco appunto, la velocità dell’intervento. E allora è meglio che gli aerei (in numero limitato e con armamenti diversificati, se possibile) siano già in volo. Tra l’altro non ho notizie di quanti minuti richiede un F-35B (o A) per risolvere le procedure necessarie al decollo, con pieno carico bellico. Ho l’impressione che i Paesi abituati agli F-16 per lo scramble avranno qualche amara sorpresa quando demanderanno agli F-35 la difesa dello spazio aereo nazionale (i Bear hanno ripreso a fare ciao ciao, come si vede nell’apposita sezione), ma a noi non interessa, abbiamo quelli scassoni dei Typhoon che dovrebbero essere su in circa 15 minuti, se non mi sbaglio, e i cacchi sono di Olanda, Giappone e company. Supponiamo uno scenario di questo tipo, in cui, una volta stabilita la supremazia aerea, ci sia sia la necessità di colpire target of opportunity o nello stesso momento di proteggere assetti terrestri. Ne abbiamo avuto un esempio in Libia, quando equipaggi di (E)F-18 e F-16 si sono trovati a stazionare per più ore mentre i targeter esterni o i sensori di bordo trovavano un bersaglio. Gli aerei venivano più volte riforniti in volo. Ora cosa sarebbe considerato più efficace, un STOVL che opera da una pista austere dove i moltiplicatori di forze non possono operare o un F-35A (o mettici quello che vuoi) che opera da 700-1000 km dove probabilmente possono operare anbche refueller tanks? Ovvio, potresti rispondermi voglio gli F-35B a 500 km, e i tanker che decollano da 1000 e più km, ma io considero comunque più razionale una monolinea per ogni Service. Non dimentichiamioci che la comunanza logistica è molto relativa tra A e B
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Prendo spunto dal tuo ultimo messaggio perché mi sembra che concedi che l’autonomia sia un parametro importante per un aereo di attacco. Magari, nei contesti da te ipotizzati anche più della stealthness o della sensor fusion. E in fatto di autonomia (oltre ovviamente al carico bellico utile), la versione A, mi sembra più performante della B: