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Nah, quello è solo un articoletto su un sito non affidabile
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Bella la foto delle due eliche di poppa, eccone un'altra di quelle di dritta da un'altra interessante prospettiva: Ma perché la notizia della cerimonia del varo viene riportata solo da siti Russi? Ci sarebbe anche una madrina, ma su siti ufficiali USA, in primis quello della US Navy non trovo nessuna notizia della cerimonia che sarebbe dovuta svolgersi ieri, a quanto viene scritto sui siti riportati. Forse è iniziata quyalche forma di messa in acqua (float, flooding), mentre il varo (launch) è per novembre, come previsto fino a poco tempo fa? O forse ci sono errori nelle notizie riportate da en.portnews.ru/ che magari è meno affidabile di www.navy.mil ?
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E continuano ad essere curiosi ....
Scagnetti ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione News Aviazione
@ fabio-22-rapotor, Senza voler ribattere punto per punto, guarda che durante gli anni della guerra fredda erano frequenti provocazioni molto più impellenti per la politica delle violazioni dello spazio aereo da parte dei militari. Un bomardiere con tanto di numero di matricola, era comunque in mano ai militari, che conferiva all’"azione provocatoria" da un lato l’ufficialità e dall’altro una certa "professionalità" nel non varcare più di tanto i "limiti invalicabili". I politici, si trovavano a dover fronteggiare tipi di minacce ben più insidiosi. Sovvenzioni di gruppi terrortistici per esemmpio da parte di Gheddafi. Queste attività, pur non essendo le uniche forme di ingerenza, ti invito per esempio a dare un’occhiata a http://www.aereimilitari.org/forum/topic/5678-provocazioni-e-attacchi-libici-negli-anni-80/ (con tutte le cautele del caso, io per una serie di motivi resto convinto che nessuno scud fu mai veramente diretto a Lampedusa) condizionarono pesantemente il modo di vivere, non solo dei militari, ma anche dei cittadini residenti in uno dei due blocchi. Piuttosto dai un’occhiata quì: http://www.politics.ie/forum/sinn-fein/3195-ira-activities-during-troubles.html per renderti conto di come era il clima politico qualche anno fa (e le armi all’IRA arrivavano da Gheddafi, altro che Bear). Ti invito in particolare a leggere a proposito dell’attacco di tre giorni su tre all’aeroporto di Heatrow, (ah e se le bombe non esplosero, secondo molti non fu un caso). Da dove credi venissero le armi? E credi che in occidente non si sapesse? Tutto ciò generava molto più di "malumori tra le parti politiche" occidentali di cui tu parli a proposito dei presunti sconfinamenti dei Bear, era spesso in gioco la soparavvivenza degli stati nazionali (per carità di brevità fermo la mia superficiale analisi/riassunto molto prima del 2001). Tanto più che alcune pèarti pollitiche occidentali, in particolare italiane, decisero di agire in totale autonomia dagli USA, sganciandosi e avvisando Gheddafi dei confetti che lo zio Ronnie si prepartava a recapitare, per favore leggi questo paragrafo: http://en.wikipedia.org/wiki/Operation_El_Dorado_Canyon#Revelation_of_warning E potrei parlare del dirottamento dell’Achille Lauro con tutto ciò che ne seguì, comprese voci di scaramucce tra F-104 italiani e F-14 fi sopra l’aeroporto di Napoli Capodichino se ne hai voglia, puoi facilmente cercare riscontri in rete, a partire dal blog di Cenciotti. Dall’altro lato, puoi documentarti sulla politica USA in centro e sud america. Sebbene io mi senta filo USA per la situazione europea, per quanto riguarda invece centro e sud america giudico come hanno operato i dipartimenti di stato USA in Cile, Nicaragua e anche altrove, nel modo più biasimebole possibile (eufemismo, ho appena cancellato alcuni termini editatimi automaticamente). Quindi, tu sei liberissimo di considerare le violazioni degli spazi aerei come provocazioni inaccettbili, ma a me sinceramente tali violazioni non denotano minimamente uno stato di allerta, oltre i dovuti compiti dei reparti preposti all’intercettazione, a ben altre tensioni sono abituati cittadini e governanti di Europa, Sud America e USA (e per carità di brevità ometto di fare riferimento a violazioni mooooooolto più eclatanti dello spazio aereo e della sovranità USA, perpetrati da parte della classe dirigente di un Paese Sovrano e alleato di ferro degli USA). Altro che i poveri Bear! -
E continuano ad essere curiosi ....
Scagnetti ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione News Aviazione
Fabio, te lo dico con la massima tranquillità: ho l’impressione che tu non abbia colto bene il significato del titolo di questo thread: "E continuano ad essere cursiosi" si riferisce al fatto che da qualche anno gli aerei russi hanno ripreso pratiche interrotte nel 1992 che erano note e comuni, sia per gli equipaggi degli intercettori dei Paesi NATO o occidentali come la Svezia, che per i semplici appassionati di aeronautica. Mi permetto di dire che gli episodi degli ultimi anni sono molto inferiori in numero rispetto agli anni della guerra fredda (e consoco bene gli episodi recenti sulla Scandinavia). Qualche decennio fa era molto più comunq vedere bombardieri, cargo e caccia (spesso per esigenze di trasferirsi in centri di manutenzione lontani) russi o del blocco di influenza sovietico che violavano gli spazi aerei nazionali, o gli "spazi di rispetto" attorno ai carrier group USA. Gli aviatori che andavano a intercettarli, non si stancavano mai, al limite si stressavano perché qualcosa potesse andare storto per un imprevisto o perché non era sempre possibile assolvere a quanto richiesto dal risepttivo Control and Reporting Center. E immagina che gli equipaggi sovietici erano altrettanto stressati, qualcosa poteva andare storto e nella cabina dei Bear non si pasteggiava certo a caviale e champagne congratulandosi di aver dimostrato l’impotenza degli imperialisti, ma si cercava di assolvere agli ordini con la stessa professionalità dei piloti occidentali, magari con la giusta "strizza" del caso. L'annedottica di cameratismo e di scherzi, anche pesanti, da sfociare nella provocazione durante gli anni della guerra fredda tra piloti dei due blocchi è lunghissima. Vi erano comunque delle regole non scritte da non travalicare per non rendere una missione di routine un atto di guerra. A volte per alcuni piloti intercettori, queste erano occassioni per accumulare ore di volo necessarie a raggiungere la Full "Combat Readiness". Ti invito a (ri)leggere integralmente questo resoconoto: http://theaviationist.com/works/memories-of-a-fighter-pilot/#.UlauoBDX9rM Alcuni estratti: Soprattutto: Beh, tu sei liberissimo di essere stanco della situazione degli sconfinamenti in Scandinavia e in Giappone, (ho letto quanto hai postao nella discussione "Nuova guerra fredda in arrivo" e ho letto anche le altre 2-3 discussioni precedenti su questo forum relative all'episodio del Bear intercettato da 22 F-2 giapponesi: mi sento di dire che l'equipaggio del Bear circondato da 22 caccia, più che sentirsi minacciato si sentì lusingato) Immagino quanto ti stancheresti se lo spazio aereo violato da queste incursioni riprese recentemente fosse quello italiano e non quello scandinavo, ma ad esempio, il Colonnello Allegri del testo ripreso dal blog di Cenciotti citato, per fortuna non si stancò mai, si stressò magari, ma agì sempre con professionalità senza pensare mai di abbbattere lo Zombie di turno solo perché era stato l'ennesimo. Spero che tu prenda questa mia risposta come un positivo invito ad approfondire, e a non allarmarti troppo se dovessi sentire di uno sconfinamento sul Mediterraneo. Magari gli intercettori servono ancora. Infine qualche foto degli "zombie" intercettati dagli F-104, sempre dal blog di Cenciotti, per alleggerire il "mattone" postato. La didascalia, da inoltre un'ulteriore risposte alla tua curiosità di conoscere il motivo di queste violazioni, aggiungendone un'altra. -
Alenia C-27J Spartan
Scagnetti ha risposto a ale92 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Pia illusione quella dell’articolista, Come anche riportato più in basso nel pezzo, Alenia ha sottolineato che non fornirà assistenza ai Paesi che eventualmente volessero acquistare i C-27 dagli USA, sbarrabdo il tentativo di vendita dei C-27 ex USAF all’Australia che il Pentagono accarezzava (tentativo che avrebbe costituito un sabotaggio alla vendita già contrattualizzata di nuovi C-27 all’Australia da parte di Alenia). A parte queste illusioni l’unico modo per uscirne non buttando completamente nella colonna fecale i dollari spesi sarebbe di vendere gli aerei a qualche altro servizio governativo USA, come la Coast Guard. -
Sedili in aereo: cosa ne pensano i passeggeri?
Scagnetti ha risposto a gcm981 nella discussione News Aviazione
Haha, la foto che posti è di una first class "avanzata" che comunque non mi sono mai potuto permettere. In first class comunque non c’è alcun problema a reclinare tutto, nella maggior parte dei casi. In ogni caso ti racconto un episodio capitatomi in un viaggio intercontinentale: Stavo lavorando col mio laptop nuovo di pacca sul tavolino mentre il passeggero daventi decise di reclinare il sedile. Lo schermo del laptop si incastrò nello schienale del sedile davanti e stava per spezzarsi. Iniziai a mandare improperi ad alta voce (in napoletano e in slang australiano) mentre riuscivo freneticamente a disincagliare il gadget tecnologico. Il passeggero davanti, un bifolco tedesco, preferì allo scusarsi lamentarsi con l’equipaggio del rumore prodotto dal mio digitare sulla tastiera (tastiera di laptop, immaginate i decibel emessi!). Quasi avesse deciso di scassarmi il PC per ripicca, come sottolineai alla hostess. Hai quindi un episodio che comprende sia la parte degli intervistati che ha dichiarato che il sedile reclinato gli ha causato disagio sia il personale di cabina internazionale coinvolto in una lite tra passeggeri in materia di sedili reclinati. In generale io considero normale che ci si volti indietro prima di reclinare il sedile (specie sulle tratte lunghe inevitabile a un certo punto), per accertarsi che come minimo non vi sia una tazza colma sul tavolino dietro e per ricordare implicitamente o esplicitamente a chi sta dietro che davanti c'è un altro passeggero, che sta per reclinare il sedile. Questo è comune buonsenso, non dovrebbero esserci istruzioni per insegnarlo dopo le procedure di emergenza di rito, né dovrebbe essere scusa per le compagnie per installare sedili non reclinabili, e quindi usare la scusa dei sedili non reclinabili per ridurre ulteriormente lo spazio di rsipetto tra le file di sedili. Il buon senso, l'educazione e la comprensione del basilare fatto che esistano "altri" con i loro relativi punti di vista dovrebbero essere comuni tra i viaggiatori, per definizione, sia che usino aerei o altri mezzi. Mi viene da pensare alle infinite volte che ho trovato i comparti dei bagali a mano in aereo o treno monopolizzati da un singolo passeggero. Chi non è viaggiatore, ma piuttosto turista o forzato a trasferte indesiderate per viaggi aziendali, tende invece a isolarsi dai temporanei compagni di viaggio o interlocutori, in aereo, in treno o sulla strada. E il gender non c'entra nulla. Edit: Ma questo thread invece che in "News aviazione" di aereimilitari.org non sarebbe più adatto alla sezione "Off topic"? Altrimenti, quasi quasi metto in news aviazione anche qualche foto degli ultimi pasti propinatimi sui voli civiili, ed eventualmente un sondaggio sulle hostess più carine suddivise per compagnia aerea.... -
Alenia C-27J Spartan
Scagnetti ha risposto a ale92 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Dalla linea di assemblaggio, direttametamente al "cimitero", altri velivoli nuovi probabilmente seguiranno: http://www.foxnews.com/us/2013/10/07/new-air-force-cargo-planes-fly-straight-into-mothballs/ "Cimitero" è la traduzione di "Boneyard", in pratica si tratta di questo, per i meno esperti: http://en.wikipedia.org/wiki/309th_Aerospace_Maintenance_and_Regeneration_Group Potrebbero essere destinati ad altri ruoli e rimessi in organico, ma anche no. Io personalmente non ho parole. -
Quali "soliti articoletti postati da questi siti"? Io ho postato solo roba, pardon contenuti, dal sito ufficiale della Boeing che riporta ai suoi azionisti i contratti firmati con l'USAF. Non mi risulta che il sito della Boeing sia stato hackerato recentemente da Carlo Kopp, ma forse per te anche il sito di Boeing è inaffidabile. Non ho proprio voglia di iniziare il solito botta e risposta con te, a controbbattere l'evidente confusione dell'USAF che come minimo ha la mano destra che opera senza sapere cosa sta facendo la mano sinistra, preparandosi a dismettere la linea A-10 e affannandosi contemporaneamente a siglare nuovi contratti per aggiornare i medesimi A-10. Fai conto che ti abbia lasciato già l'ultima parola e la "ragione" che sempre deve essere accordata a una particolare categoria di interlocutori. Per gli altri, credo di aver postato materiale per giudicare serenamente come l'USAF sta procedendo per il futuro degli A-10, e la mia valutazione personale l'ho data, partendo dalla gentile richiesta di Legolas a raccogliere pareri.
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Legolas, non è così, questo di inizio settembre e il contratto per un secondo batch, che comprenderebbe non si capisce bene se 173, 233 o 242 ali o set di ali. Il primo A-10 con le nuove ali è stato consegnato a febbraio 2012 da Boeing all’USAF: http://boeing.mediaroom.com/index.php?s=20295&item=2134 A parte il fatto che l’USAF afferma che il vero risparmio si potrebbe ottenere non con semplici riduzioni dei reparti, ma con l’intera dismissione di intere linee edi volo, un unico wing con da un minimo di 86 a un massimo di xxx A-10 (ripeto, dal secondo documento che ho linkato in questo messaggio, non si capisce se si parla di ali singole o set di ali), mi sembrerebbe un po’ cicciotto. Secondo me, l’USAF vuole si dismettere, ma subito dopo aver speso un bel po’ di soldi per aggiornare gli A-10 - del contratto in oggetto ne da conto anche wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Fairchild_Republic_A-10_Thunderbolt_II l’ammontare complessivo del contratto sarebbe di 2 miliardi di dollari. Ricordo ancora che questa nuova "gamba" del contratto è stata siglata questo settembre 15 giorni prima che uscisse la notizia della possibile dismissione della intera linea, gli A-10 con le nuove ali hanno iniziato a volare da inizio 2012 e probabilmente il primo batch deve essere ancora completato. Magari c’è anche tempo di aggiornarne l’avionica un giorno prima di mandare gli aerei al cimitero, e poi ci si chiede perché gli USA siano vicini al default....
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Ma certo che sarebbe cosa buona e giusta, il fatto è che l’USAF ha sempre odiato sporcarsi le mani col fango dei fantaccini, Anche in quest’ottica si inquadra la decisione di tagliare le ali ad A-10 e C-27. La contraddizione è che l’USAF non vuole nemmeno che l’Army abbia una componente ad ala fissa sua. Vi ricordate la foto del G-91 valutato in USA con le insegne americane, bene erano insegne dell'Army che già allora era esasperata della riluttanza USAF a impegnarsi nel CAS. Oggi su qualche sito wenb si ventila l'ipotesi di cessione degli A-10 ad USMC o persino all'Army, ma io la vedo impossibile, Altra contraddizione, all'inizio del mese presente, quando già doveva essere chiara la voltontà di accelerare la dismissione degli A-10, l'USAF ha rimpolpato un contratto a Boeing per la costruzione di ali sostitutive dell'A-10: http://boeing.mediaroom.com/Boeing-to-Build-56-Additional-A-10-Wings-for-US-Air-Force Se il taglio era nell'aria, perché aggiungere altre 56 ali su un totale di 252?
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Una Scozia indipendente .... sarà in grado di proteggere il proprio spazio aereo?
Scagnetti ha risposto a TT-1 Pinto nella discussione Discussioni a tema
Interessante. Ovvio che ci sì chieda anche se l’eventualità della vittoria dei sì al referendum 2014 per l’indipendenza scozzese non pregiudichi anche il futuro del sottomarino nucleare futuro SUCCESSOR con i cantieri navali di BAE in Scozia e la base navale di Faslane, come evidenziato nel penultimo numero di RID. (Non ho il coraggio di leggermi 120 pagine di PDF in forma non retribuita di sabato pomeriggio, per il momento quindi faccio riferimento a RID invece che a "The Defence Implications of Possible Scottish Independence" dando per scontato che anche la problematica del Successor sia sviscerata a fondo, oltre alla questione delle basi di Leuchars e Lossiemouth). Ma appunto visto che ci sarebbereo implicazioni anche per la RN, oltre che ovviamente geopolitiche non era meglio aprire una discussione in "Discussioni a tema" piuttosto che in "News aeronautiche" ? -
Grazie Flaggy, però anche su alcuni punti da te evidenziati il testo da degli spunti di discussione interessanti: Insomma, malgrado la "grezzezza" dell’elettronica e la proverbiale scarsa attenzione per l’usabilità per gli operatori da parte dei progettisti di velivoli (e di altri mezzi) russi, qualche sorpresa nell’avionica sembra averla data ai piloti dell’IAF anche il "brutto anatroccolo" MIG-29.
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No, non credo che siano fattori completamente slegati. Non è che la fine della durata utile sia un processo non progressivo e arrivi improvvisamente al raggiungimento di x ore. E mi pare di aver letto report che parlavano invece di una vita utile dei motori di MIG-25 e SU-27 limitata a molto meno di 1000 ore (e le sollecitazioni alle quali venivano sottoposte i motori sarebbero state il parametro discriminante). In particolare la storia pubblicata sul sito della IAF credo si riferisca a MIG-29 ex DDR, con sul groppone diverse ore di volo già. (Se qualcuno vuole proporre un’interpretazione diversa io certamente non farò il muro contro muro ma lo leggerò con piacere). Poi ovviamente qualsiasi dichiarazione ufficiale pubblica dell’IAF va presa col beneficio del dubbio. Se si è deciso di enfatizzare una minaccia, non è detto che la stessa sia effettivamente così impegnativa, ma potrebbero esserci anche interessi a ingigantirla. Per quanto mi riguarda, qualsiasi commento in materia è beneaccetto.
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Dall’articolo linkato: Insomma la gara F-X III, apparentemente impostata quasi esclusivamente sul rispetto del limite di spesa prefissatio, sarebbe stato un tentativo di abbassare il costo degli F-35 che era l’aereo che l’aeronautica coreana voleva dall’inizio. Tentativo non andato a buon fine, mi sembra di ricordare che la differenza monetaria tra l’offerta Boeing e quella LM fosse sostanziale, e adesso Seoul ha deciso di bandire una nuova gara ma... Con buone possibilità che alla F-X IV si presenti solo LM che potrebbe, in quanto unico concorrente, persino fare un’offerta più costosa di quella presentata per la F-X III. Una cattiva figura per Seoul verso eventuali bidders militari, a cui probabilmente non seguiranno i risparmi economici che intendeva ottenere.
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A me ha colpito questo invece: Ma non si diceva che una delle grosse limitazioni degli aerei russi più recenti era il fatto che (specie i motiori) erano destinati a durare molto meno degli aerei occidentali?
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Mah. Flaggy per il momento c'è stata solo una dichiarazione del ministro Mauro in visita a Rivolto che "ha precisato che l’attuale velivolo delle Frecce sarà sostituito entro il 2017 con il nuovo M-345 HET". Ora giustamente fai notare che attualmente esiste solo un concept vecchio di decenni come il 311, che dovrebbe essere rimotorizzato, aggiornato nell'avionica e nei sossosistemi, a meno che non si voglia sostituire i 339 con velivoli di concezione coeva. Come dici, "anche considerando il ruolo del velivolo", si tratta di lanciare un programma per un aereo militare, e a me francamente la dichiarazione di Mauro per il 2017 con il 345 HET pienamente operativo nella PAN sembra più che altro una sparata che pecca di semplificazione. Tra l'altro, Mauro non ha parlato del futuro ruolo dell'M-345 come addestratore, si è limitato a parlare della PAN. Ma c'è un'altra cosa, più importante,ovvero gli aspetti giuridici: la riforma Di Paola, la legge 244/12, assegna al Parlamento molti più poteri rispetto al passato per l'acquisizione di nuovi mezzi. Se il programma F-35 è stato salvato perché in precedenza fu approvato dal Paralmento l'8 aprile 2009, per l'acquisizione degli M-345 nell'ambito del normale bilancio della difesa, si applica quanto segue: E non ho bisogno di ricordare l'attuale situazione economica in Italia e le obiezioni che in commissione difesa potrebbero essere mosse dalla maggior parte dei parlamentari al finanziamento/acquisizione del nuovo velivolo per la PAN, che invece Mauro ci dice che sostituirà i 339 entro il 2017 (l"entro" lascerebbe intendere che magari la cosa si potrebbe fare anche prima!). Insomma non è che la casella si sia riempita, abbiamo avuto una dichiarazione di Di Paola, adesso vediamo cosa succede, se risulterà improvvida o viceversa se è sostenuta da una visione per il futuro (in ambito PAN e di sillabus addestrativo) capace di convincere i parlamentari dell'attuale legislatura (o delle prossime).
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Credo anche che, tra le altre cose, ciò significhi la fine del Silent Eagle.
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Dopo igli upgrade CONECT e Sniper, già presentati in questa pagina l'upgrade 1760 Internal Weapons Bay Upgrade che aumenterà la capacità di carico di JDAM del 67%: http://www.defencetalk.com/upgrade-gives-b-52-bomber-more-teeth-49162/ Io sinceramente non so proprio se valga la pena investire in tanti upgrade sul B-52 (il terzo di cui parliamo dall'estate in questa pagina) invece di concentrare gli sforzi sul programma per il bomber futuro...
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Il fatto è che l’autrice non cercava di interloquire coi complottisti: non è certo andata su qualche forum di invasati a cercare di farli ragionare. Scriveva sulla "Stampa" e non Su "Kazzenger", e essendo il suo un giornale serio (a tratti persino impettito) doveva ovviamente eccepire le presunte verità scientifiche che questi buontemponi stanno sottoponendo persino al Parlamento italiano. Malgrado ciò la sua casella e-mail è stata inondata di insulti. A metà tra il preoccupante e il farsesco IMHO:
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La reazione di complottisti e scientofobi vari all’articolo di Silvia Bencivelli pubblicato sull’inserto della Stampa da te linkato è stato a dir poco rabbioso: Scie chimiche e nuove bufale Il dibattito impossibile
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Grazie per la segnalazione il link, il libro disponibile gratuitamente in formato PDF, mi sembra veramente interessante. A questo punto devo decidermi ad acquistare un Kindle o un iPad per sfogliare queste cose anche dal divano....
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A me sa tanto di Photoshop...
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Edit: non ho niente da aggiungere.
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I "could" e le ipotesi sembrano non essere mai stati considerati dalla tua relativamente recente frequentazione al forum, incentrata sulle certezze. Rispetto ai condizionali e alle ipotesi, ribadisco quanto evidenziato da anni in questo thread: Ascolteremo in commissione difesa del parlamento italiano le audizioni riguardanti ad esempio quali prospettive si affacciano alla porta di Cameri, e eventualmente le discuteremo e/o contesteremo, come abbiamo fatto in passato, giudicando i dati presentati come veritieri o come colossali balle (e successo spesso). In questo ambito si inseriscono le considerazioni del mio precedente link: sono impaziente di vedere se a Cameri passerà mai un aereo con insegne diverse dall’AMI, e la propsettiva che Cameri diventasse il centro unico per la manutenzione di tutti gli F-35 europei non l’ho prospettata certo io, kma quelli che solo ora si accorgono che esistono anche i congiuntivi, e non solo le certezze. Leggeremo con analoga attenzione i risultati del l’indagine in corso da parte della Corte dei conti italiana riguardo alla partnership Italiana al programma e ne rispetteremo le sentenze. Ah, e non crederemo alla maggiore efficienza di droni o di sciami di droni controllati da un pilota di F-35 rispetto a quando vengono controllati da 1, 5, 15 equipaggi basati a terra, finché la cosa non verrà provata in combattimento, proprio perché è opportuno considerare tutte le ipotesi e non solo i desideratia,
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Benissimo, mi trovo perfettamente daccordo, viene indicato il principale punto di forza dell'F-35, che lo renderà per molti anni utile e probabilmente vincente in cotesti sia asimmetrici che simmetrici - il suo sofisticato sistema sensoristico, a proposito delle potenzialità del quale anche io resto ammirato. Dato atto di questo, voglio evidenziare che malgrado siano stati definiti i requisiti per il futuro dell'USAF, non è detto che questi requisiti, dopo qualche esperienza negativa, o magari se si ritiene utile investire dollari in più per rispondere a gap operativi, non possano cambiare, dando spazio persino (non necessariamente) a qualcosa di simile al Super Tucano. I programmi USAF (per semplificare) per i prossimi decenni non sono scolpiti nelle tavole dei 10 comandamenti. Vedremo se l'attuale visione rimarrà immutata o se verranno apportate correzioni. Inoltre, per un punto specifico, non posso che evidenziare il mio disaccordo con holems: Questo è uno scenario (propagandato originariamente da LM) che mi vede assai scettico. Ho molta fiducia negli UCAV, ma non vedo la razionalità, né il vantaggio da controllarli da un F-35 monoposto in missione sul territorio ostile e ben difeso, con un pilota che deve gestire tantissime altre priorità. Non ci credo all'efficienza degli sciami di drone, controllati da un F-35. Per quanta situational awarness possa avere un pilota di F-35, credo proprio che, visto il daffare che il pilota ha già di per se, i droni continueranno a essere pilotati da terra, magari con più equipaggi assegnati a un singolo drone. Indipendentemente dalle dimensioni e dalla "spendibilità" dei drone. Ah, un'altra cosa. È passata inosservata la notizia postata da Pinto: Qualcuno potrà vederci il frutto di un ulteriore progresso del programma. Ad altri, non sfugge che le prospettive per manutenzione e logistica bruciano ulteriormente il campo attorno a Cameri. E se Norvegia e UK raggiungono accordi per la manutenzione che smentiscono le pretese italiane di gestire l'intera logistica degli F-35 europei (a parte i motori - Olanda), non è certo colpa degli utenti di questo forum che manifestano perplessità sul programma di partecipazione come ora è attualmente strutturato.