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Scagnetti

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  1. Devo ributtare su questa vecchia discussione per una notizia passata quasi inosservata o presentata come una razionalizzazione da Analisi Difesa sull’attuale iter addestrativo dei piloti AMI: http://www.analisidifesa.it/2013/11/nuobo-iter-addestrativo-per-i-piloti-dellaeronautica/ Ebbene sì, confermato anche dalla discussione su Forum Difesa, 30 SF-260EA acquisiti recentemente sono da buttare via. A quanto leggo i più reecenti dei quali erano entrati in servizio solo 3 anni fa.
  2. Grazie Flaggy. Immaginavo che il gancio (e l'intera struttura della cellula) di un velivolo militare fosse in grado di sopportare sollecitazioni violente (e "improvvise e non graduali", scusa l'uso di termini di fisica non tecnici). Ma addirittura con gli after burner a piena potenza! Cioè immagino che il pilota di un aereo in appontaggio o in atterraggio in emergenza su pista a terra decelleri o perlomeno disattivi gli A/B. Evidentemente mi sbaglio e la struttura e il gancio sono in grado di sopportare sollecitazioni molto più pesanti di quelle che immaginavo, anche senza parafreni. Potresti dare qualche ulteriore dettaglio agli appassionati senza laurea in ingegneria? Magari per la foto in oggetto giocano un ruolo anche aerofreni e deflettori di flusso, oltre che il gancio? Alla fine lo scopo di questi test finali è, a quanto mi sembra di capire da quanto postato originariamente da Pinto, è di collaudare la capacità dell’aereo di resistere al calore dei motori al massimo, più che alle sollecitazioni aerodinamiche vere e proprie, o sto prendendo fischi per fiaschi?
  3. Visto. Ma come diavolo fanno a fare le prove dei motori al massimo coi post-bruciatori a terra senza sfasciare il carrello e le ali?
  4. Scagnetti

    Nose Art

    E restiamo in Giappone, la cui aeronautica è sicuramente molto intreressante. Non sapevo che disponessero di un squadron di aggressor, sembra che invece l'Hiko Kyodotai sia un'unità di eccellenza a livello mondiale. Note su questo reparto su F-15C/D e parecchie foto ingrandibili di livree speciali (per restare in topic con colorazioni) a questo link: http://www.globalaviationresource.com/reports/2011/jasdfaggressors.php Solo alcune anticipazioni di livree di gusto meno dubbio degli Apache di sopra:
  5. Non ho molta simpatia per LM, ma francamente siamo al ridicolo. Dall'articolo di Analisi Difesa: Le polemiche sarebbero nate dal fatto che LM ha usato dichiarazioni pubbliche - dichiarazioni più pubbliche e ufficiali di quelle presentate nelle aule del paralmento non ce ne sono - per promuovere l’immagine del suo programma. Ma LM ha forse falsato o travisato il pensiero del ministro Mauro cambiando il tono dell’intervento o rimaneggiandolo? Non mi pare proprio. E allora perché le reazioni solo ora stizzite e polemiche da parte di esponenti PD e SEL? Ma cosa si aspetta Scanu? Che il ministro smentisca quello che ha ufficialmente dichiarato in aula???? E se non gradiva quello che Mauro ha dichiarato nelle sue piene funzioni, perché non ha menato botte da orbi allora e invece lo fa solo adesso? A margine trovo deprimente che dal Parlamento, ruolo deputato alla discussione pubblica e ufficiale, arrivino continuamente le immagini televisive di ministri e parlamentari impegnati in discussioni telefoniche o faccia a faccia mentre si coprono la bocca per non far carpire alle telecare il labbiale. Quello di cui discutono alla Camera o al Senato dovrebbe avere i crismi dell’ufficialità ed essere appunto pubblico. Contestabile e avversabile, ma nessuno tra eletti e ministri dovrebbe sfilarsi dall’assumersi la piena responsabilità politica ed ufficiale di quello che dichiara in aula o in commissione. (Come odio il politico furbetto di turno che dichiara "parlavo a titolo personale e non da ministro o deputato".) Se un ministro, un deputato o un senatore dichiara in Parlamento indispensabile l’aereo X, la nave Y o l’infrastruttura Z, allora il costruttore di aerei o navi o la ditta costruzioni stradale o portuale ha pieno diritto di citare quanto dichiarato pubblicamente dal politico in questione (ovviamente senza stravolgerne il senso). Quello che dichiarano in aula sono posizioni ufficiali, non fuffa, chiacchiere, bizzantinismi o provocazioni (nell’accezione del significato di provocazione che contempla "dico una boiata ma non me ne assumo la responsabilità"). Per limitare i bizzantinismi e le chiacchiere, dovessi fare io una proposta provocatoria vieterei le comunicazioni al cellulare o in qualsiasi forma elettronica al Parlamento. Magari introducendo jammer che inibiscano il segnale radiomobile e WI-FI. E che le Camere sono luoghi meno ufficiali e "sacrali" di una chiesa, un teatro o un cinema? Per non parlare dello squallore di certi interventi annoiati e battutacce da trivio su Twitter da parte di parlamentari mentre erano in seduta in commissione e obbligati alla riservatezza. E ministri e parlamentari hanno bisogno di consultarsi col capo politico di riferimento per sapere come votare o cosa dichiarare? O quelli del M5S hanno bisogno di comunicare continuamente con la "base" per contare in tempo reale i "Mi piace" su quello di cui discuotono? Come eletti al Parlamento o deputati a un ministero, tutti sono cresciuti abbastanza per passare a Ciao Crem e anche per assumersi la piena responsabilità di quello che fanno e dichiarano alle Camere, senza coprirsi la bocca con la manina per non far sapere agli elettori cosa realmente pensano.
  6. Beh, almeno si prospetta una soluzione che salvaguardera sia la voglia degli appasisonati dei forum italiani che l'aereo abbia visibilità. sia i soldi spesi dai contribuenti USA. Dopo i 7 aerei ceduti al Comado operazioni speciali, se nessun altro servizio militare eserciterà un'opzione di acquisto, i restanti 14 potranno essere venduti ad agenzie non militari come la Coast Guard. Certo sarebbe stata più soddisfacente la soluzione di tutti e 21 aerei volti a soddisfare il requisito originale dell'Esercito USA. Una soluzione che avrebbe assicurato maggiore visibilità, efficacia, garanzie per i soldi dei contribuenti, durata e disponibilità negli anni, rispetto ad esempio a tre flottiglie di 7 velivoli divisi tra tre agenzie distinte. Ma l'azione di lobbying da parte USAF (e di LM), di cui da conto bene l'articolo linkato nella pagina precedente: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/1673-alenia-c-27j-spartan/page-25?do=findComment&comment=302242 è stata devastante. Non so se sarà possibile impiegare i velivoli come gunship, visto il numero limitato a 7 esemplari. D'altra parte l'impiego come gunship prevede l'impiego di 4 pallet modulari che consentirebbero, a parte le torrette sei sensori nominalmente di passare in sole 4 ore da una configurazione cargo a una gunship o ISR e lo sviluppo della nuova variante dovrebbe essere quasi completato.
  7. Sì perefetto, ottima sintesi per lo stato attuale. Per chi fosse interessato ad approfondire tra tranche, blocks, drops, software releases, Phase Enahancements ed Evolution Packages, fondamentale per cercare di raccapezzarsi questa guida: http://www.fast-air.co.uk/typhoon-block-tranche-summary/ Mi sembra sia aggiornata al 2012. Tra l’altro la P1E era ulteriormente divisa in due fasi: Cosa comprendono è sempre dal link di prima: In questi giorni sono stati completati i lavori per la P1EB. N.B. Non è che automaticamente tutti i Typhoon T2 vengono aggiornati a questo standard, è facolta dei clienti (le diverse aeronautiche) avvalersene o meno, non capisco se pagando a Cassidian o almeno tutti e 4 i Paesi partner ne abbiano già pagato lo sviluppo: Quindi, questione dell'eventuale costo a parte, non è che per esempio il 4° Stormo diventa automaticamente Caccia bombardieri, analogamente a come non sono aggiornati al software Drop 1 con in quali erano stati piglirati i Typhoon del Regno per le capacità aria-suolo ad esempio per Op ELLAMY in Libia. Sempre dall'utile guida linkata sopra anche la P2B è suddivisa in tre fasi: Mal di testa per questo casino? Semplifichiamo con una bella foto degli AB accesi:
  8. Scagnetti

    Nose Art

    Continuo col Giappone "moderno", questa volta ripostando AH-1 di dubbio gusto: Source per gli eventuali appassionati di modellismo: http://ito-papa.blog.so-net.ne.jp/2013-05-16 Tutto ciò significa che la realtà sta superando la fantasia, espressa al meglio fino a poco fa nella serie di modellismo Hasegawa Idlemaster. (Qualche rapida immagine dei modelli Idlemaster, per rendere più esplicito il concetto modellistico a chi non ne avesse mai sentito parlarne prima) :
  9. Navigando su Internet mi sono imbattuto in questa notiza recente in Francese: http://www.lesechos.fr/entreprises-secteurs/air-defense/actu/0203094069972-galileo-ohb-appelle-thales-a-la-rescousse-623033.php Del Francese ho scarsissime conoscenze,mi sembra di capire tuttavia che da 10 a 15 tecnici o ingegneri italiani di Thales Alenia Space sono volati urgentemente in Germania per salvare o supportare il programma. Qualche utente con conoscenze di Francese e interessato a questa sezione, potrebbe gentilmente aggiornarmi/aggiornarci sulle notizie riportate sopra relativamente agli ultimi sviluppi del Galileo? Possibile una sintesi dell’articolo? Grazie
  10. Alla faccia del bicarbonato! 80.000 euro per ora di volo? Sarebbe molto peggio delle più pessimistiche stime rese disponibili al pubblico. Fai conto che da uno studio commissionato a Jane's da SAAB (quindi non propriamente imparziale, ma che privilegiava il Gripen), usivano questi dati: Con 18.000 € per ora di volo. Ora 80.000 è mooolto di più. Probabile che un quotidiano generalista abbia potuto fare qualche errore, ma anche no visto che la Luftwaffe tedesca è ben lontana dal conseguire le capacità aria/suolo per i suoi Typhoon. A quanto ne so il Jagdbombergeschwader 31, l'unico stormo tedesco cacciabombardieri su EFA ha capacità di attacco al suolo puramente nominali, inferiori a quelle degli stormi UK o anche di quelli spagnoli (beh, se gli spagnoli hanno capacità aria suolo, nonb sarebbe una prova di costi esorbitanti per i Typhoon). Come sta messa l'Italia? I piloti che lo volano lo adorano (nei forum pubblici e anche nelle rare conversazioni private che ho avuto). I generali e gli addetti al procurement AMI sembrano detestarlo. L’AD di Finmeccanica Pansa lo loda in termini idilliaci in Commissione Difesa del Senato, arrivando a sostenere che i Typhoon italiani (in configurazione esclusiva CAP aria-aria) sono stati gli aerei più efficienti dell’intera campagna di Libia (come se avesse accesso ai dati di efficienza di altre aeronautiche). Nessuno di questi soggetti si esprime su quanto costi un’ora di volo sul Typhoon, né su quante ore di volo all’anno i piloti italiani effettivamente conseguano.
  11. Certo Flight Global sottolinea come questo ulteriore acquisto non sia per niente definitivo, ma ci sia semplicemente un preliminare per mantenere aperta la linea di produzione per un altro anno, opzione di acquisto che non sarebbe automaticamente esercitata dalla US Navy. Però, faccio una prima considerazione personale, al termine dell’attuale procurement US Navy, non ci satebbe già l’ordine di ulteriori 12 Growler australiani che manterrebbe comunque la linea aperta per un altro anno ancora? Nell’articolo linkato ci sono diversi riferimenti alle conseguenze di questa possibile scelta di ulteriori acquisti di F-18 (scelta non definitiva) rispetto al procurement dell’F-35, sia per l’acquisizione dei 260 C previsti da parte della US Navy, che per eventuali conseguenze (leggasi aumenti dei costi per tutti gli altri visto il probabile slittamento dell’acquisto degli F-35C da parte della marina USA). OK ne prendiamo atto. La Navy ufficialmente non manca di fede nell’F-35C, sta semplicemente probabilmente rimandando in parte gli acquisti degli F-35C, dotandosi di ulteriori velivoli nuovi nel caso ci sia bisogno di più tempo del previsto per l’operatività degli F-35. Anche l’USAF sta aggiornando una parte dei suoi F-16 (e probabilmente di una parte degli F-15C; gli F-15E USAF conviveranno con gli F-35, fino all’introduzione del caccia di sesta generazione) rendendoli "gold" con principalmente l’integraziione di nuovi radar/avionica. Ma a differenza dell’USAF, la Navy è già dotata di un buon numero di F-18 E/F/G nuovi di pacca. Perché considerare nel 2013 l’acquisto di altri 36 che verrebbero consegnati quando l’F-35 dovrebbe essere maturo? Nello stesso tempo i Mariens, il corpo USA che spinge di più per implementare quanto prima i Lighting II, si doterà presto oltre che di 353 F-35B anche di 67 F-35C che andranno a sostituire i suoi legacy Hornet sulle super carrier, aiutando a sostenere che la componente imbarcata di queste ultime sia comunque allo stato dell’arte. Insomma, mia finale considerazione personale, viste anche le prove dell’X-47B sulla USS Bush, mentre l’F-35C ancora non viene provato su una carrier per i ben noti problemi del gancio, credo che la Navy abbia qualche perplessità sull’F-35, al di la della rinnovata apparente fiducia al programma oppure non riesca a vedere appieno il salto qualitativo che garantirebbe un tale mezzo rispetto alle versioni E/F/G dell’F-18. Questa la mia percezione. Forse ci sono più problemi per la versione C dell’F-35 (ipotesi più probabile), ma c’è anche la possibilità che la US Navy sia ancora troppo legata alla tradizione e al passato, con un apparato burocratico elefantiaco, come leggo da qualche altra parte, incapace di cogliere appieno le possibilità dell’F-35.
  12. Sì, dall’articolo di Reuters sembrerebbe che non ci sarà né una futura gara FX-IV, né la possibilità per gli interessati di sottoporre nuove offerte, né la Corea si impelagherà in nuove valutazioni tecniche tra i concorrenti ma entro un paio di settimane verrebbe annunciato l’acquisto di un certo numero di F-35, probabilmente inferiore al requisito originale di 60, per restare nei paletti al budget e salvare una parte della faccia alla Defense Acquisition Program Administration coreana. Unica nota, che potrebbe mettersi di traverso all’acquisizione, su un sito che non conosco, si menzionano perplessità da parte USA alla vendita di tecnologie avanzate a Corea del Sud: Is South Korea Stealing U.S. Military Secrets? (Se l’accesso all’articolo risultasse temporanemanete bloccato dalla richiesta di un abbonamento, fare clic sul rettangolo rosso a sinistra per proseguire all’articolo). Insomma sorgerebbero improvvisamente ritrosie dagli USA a cedere ai sudcoreani un mezzo così avanzato, per paura che in qualche modo la Corea possa veniore a capo di tali tecnologie per per sviluppare il suo KF-X, di cui si da conto quì nell’apposita discussione e nella discussione sui caccia della Corea del Sud (e relativa proposta di KAI di proporre un monomotore al posto del requisito originale a due motori.) Mi sembrerebbe comunque intempestivo un veto a questo punto, dopo aver consentito a LM di proporre un’offerta per la gara FX-III. Che senso avrebbe, ci si aspettava che l’F-35 perdesse?
  13. Interessante report del blog di DefenseNews sui cantieri navali di Newport. Un mucchio di foto ingrandibili delle 3 portaerei attualmente nei cantieri, la Gerald Ford in preparazione del varo, la Lincoln in fase di overhaul e la Enterprise che ha iniziato il processo di smantellamento.
  14. Boh, il link alla home page del Welt non aiuta a capire quale possano essere gli eventuali nuovi o vecchi problemi. Riguaardo a quanto postato gentilmente da Pinto che ha fornito il link completo sull’upgrade dei Typhoon austriaci, ne ha dato conto anche il blog di Cenciotti: http://theaviationist.com/2013/10/24/austrian-typhoons/#.Um7dQBCM0zQ Di interesse più generale per partner e acquirenti, questo passaggio per l’aggiornamento aria/suolo P1E: http://www.flightglobal.com/news/articles/eurofighter-upgrades-move-closer-to-operational-release-392228/?cmpid=SOC| Dal Ministero della Difesa inglese e da anticpiazioni del mensile britannico AIR International, linkato sopra, emergono luci ed ombre per l’integrazione di ulteriori pacchetti. Facendo uno sforzo di sintesi tra le previsioni più ottimnistiche e quelle più pessimistiche, Meteor e Storm Shadow dovrebbero essere integrati ento 18/36 mesi.
  15. Mi sembra non esista una discussione ufficiale sulla Marina Militare della Corea del Sud, mi permetto di apriral visto che qualche giorno fa è uscita una notizia interessante. La Corea del Sud probabilmente nei prossimi decenni entrerà nel ristretto club delle marine dotate di portaerei. Da http://www.defensenews.com/article/20131026/DEFREG03/310260005/S-Korea-Envisions-Light-Aircraft-Carrier : I passaggi sarebbero questi: Riassumo per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese, in una prima fase dotare una portaelicotteri classe Dokdo di Sky Jump, per iniziare a familiarizzarsi con una componente ad ala fissa imbarcata. Contestualmente si ipotizza l’acquisto di AV-8 usati da USA, Spagna o UK. Ho i miei dubbi su questo punto: UK ha già venduto tutti i suoi Harrier ai Marines, che li useranno come pezzi di ricambio per i propri AV-8, per assicurare la transizione senza intoppi agli F-35. Non so se venderanno qualche esemplare ai Coreani. Gli Spagnoli dovrebbero tenersi stretti i loro AV-8 Matador, a meno che non decidano di vendere la Juan Carlos. Quindi i coreani pensano di costruire una LHD/LHA simile alla Juan Carlos (non so se sarebbero interessati all’aquisto dagli spagnoli, i cantieri navali coreani sono rinominati per buona efficienza/economictà). Infine, attorno al 2028 costruire due portaerei leggere modello Cavour che potrebbero entrare in servizio nel 2036. In questo contesto si inserisce anche il possibile acquisto di 18 S-3 Viking usati ex US Navy, d a impiegare in vari ruoli, ma ovviamente non imbarcati, che darebbero per kla prima volta sostanza alla componente ad ala fissa della Marina coreana. Vale la pena ricordare che anche la marina militare giapponese sembra aver intrapreso il percorso per dotarsi di una componente imbarcata ad ala fissa, liberandosi dai residui cascami/sensi di colpa per la WW2 con la Izumo.
  16. Quanto costa la USS Forrestal? Con un centesimo di dollaro te la porti a casa http://www.foxnews.com/us/2013/10/24/forrestal-navy-first-supercarrier-sold-for-1-penny/?intcmp=latestnews Nah ovvio che la mia è una forzatura e che non la puoi portare a casa ma sei obbligato a portarla in un sito di smantellamento conforme alla normativa sul riciclaggio applicabile (i cocci sono tuoi in ogni caso). Comunque vale la pena dare un’occhiata all’alrticolo, se qualcuno è dotato di spirito imprenditoriale, è ancora in tempo ad aggiudicarsi la Saratoga...
  17. No, non era proprio così. Malgrado Napoli sia sede del quartier generale della della sesta flotta USA, al porto vero e proprio di strutture militari (e di navi) ce ne erano/sono relativamente poche (le CV stanno in rada fuori quando si fermano), perché il Comando della NSA si trova invece all’aeroporto di Capodichino. Invece a Nisida, lontano dal porto e dall’altra parte della città rispetto a Capodichino, c’è stato per 40 anni il Comando Marittimo Alleato. Inoltre, non lontanissmo da Nisida, a Bagnoli c’era fino a poco fa l’Aliled Joint Force Command (precedentemente Allied Forces Southern Europe (AFSOUTH)) recentemente trasferitosi a Lago Patria/Giugliano in Campania, Lago Patria era già sede di un’imponente Naval Satellite Communications Facility. A Grazzanise (CE), c’era il 9° strormo, come detto, mentre a Mondragone, sempre provincia di caserta c’era iul bunker della base Proto, dove presumibilmente si sarebbero dovute trasferire diverse strutture di comando, in caso di conflitto. In tutto questo, per rispondere a Vorthex, non sono sicuro di quante testate sarebbero state necessarie per avere la ragionevole certezza di "vetrificare" tutte queste strutture. Non sono esperto di ICBM, testate nucleari, chilotoni e megatoni ma mi sembra che gli SS-9 e gli S-18 portassero ordigni mooolto più potenti dei 16 chilotoni di Little Boy. Ovvio che sono contento di non aver provato quante e quali testate ci sarebbero cadute in testa, e di provare se fossimo stati "fortunati" ed essere vaporizzati istantaneamente oppure saremmo stati investiti dal fallout.
  18. Premetto che secondo me la storia non la fanno solo i comandi di bombardamento strategico e i generali, ma anche i fantaccini, e i civili, e le dinamiche economiche di questi ultimi. Una discussione o un tentativo di storicizzare la guerra fredda da parte di non accademici (o anche di accademici qualificati) non può riguardare solo le testate nucleari, i vettori nucleari, i piani di invasione, gli effetti delle testate da teatro o strategiche, ma deve prendere in considerazione anche, ad es. i fantaccini, i VAM - sentinelle silenziose a guardia di missili nucleari, di cui scopriamo qualche prezioso particolare sul vissuto, ad esempio, in questa discussione: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/12985-mim-14-nike-hercules/, e gli effetti sociologici della guerra fredda presso i civili, ad esempio il boom della costruzione di rifugi antiatomici: http://it.wikipedia.org/wiki/Rifugio_antiatomico Probabilmente espressione della stessa angoscia che ha portato Sergetto a vedere "The Day After" (film bruttino assai) a 8 anni, o me a leggere, a 18 anni, mattoni come Storia e catastrofe. Considerazioni sul rischio nucleare di Luigi Cortesi e ad andarmi a seguire le lezioni della buonanima di Cortesi all’Orientale, malgrado il suo esame non fosse all'epoca nel mio corso di laurea (era dedicato a studenti il cui cognome era compreso tra A-I, il mio cognome inizia con R). Certo, come scrive Vultur, negli anni '80 non tutti erano interessati a questi temi. Mi guardo bene dal discriminare, dallo stabilire una scala di valori tra diciannovenni. A diciannove anni, puoi scegliere di andare a manifestare a Comiso contro la dislocazione dei cruise USA, guardare film o leggere libri contro l'equilibrio del terrore, cercare di entrare in accademia aeronautica o sottoscrivere la ferma come volontario, iscriverti al Fronte della Gioventù per contrastare il comunismo strisciante in occidente, dedicarti ad escursioni o allo sport, fregartene altamente e pensare solo agli articoli di abbigliamento più cool e alle compagne di liceo/università più esteticamente apprezzabili/incantevoli. A 19 anni puoi fare una qualsiasi di queste scelte o anche altre, nessuno dovrebbe biasimarti, e il vissuto personale che spinge verso un lato o l'altro è appunto personale, dettato dalla propria sensibilità e dal proprio vissuto specifico. Comunque, tornando al tema strettamente specifico: "perché tante testate destinate ad aree relativamente piccole?", anticipo la risposta del mio ragionamento, espressa meglio nell’ulltima riga di questo post: "Just because of MADness". Pur riconoscendo a Vorthex anni di interesse e di letture sul tema, che emergono dagli interventi sui più svariati thread di questo forum, non mi trovo d'accordo con la sua ultima affermazione: Nah, Vothex, quelle destinate a Napoli (ad esempio) non in prima linea sulla linea del Friuli/Veneto, non erano testate tattiche. Sarebbero state testate strategiche e ognuna di esse avrebbe prodotto devastazione molto maggiore di un mero cratere di 1 kmq; nel discutibile report di Radio Radicale, si parla di numeri di kiloton non proprio bassi. Senza dover andare a fare calcoli sulla potenziale distruttività delle bombe destinateci, dovremmo prendere atto che ci sarebbero cadute in testa, se non Tzar (o Czar o Zar) bomb, almeno ordigni diversi da quelli da teatro. Ordigni che avrebbero fatto devastazione totale ben oltre 1 kmq (1 km quadro quanto avrebbe come raggio tra l’altro, strettissimo credo? No i kiloton ammassati qui o in altre aree sensibili dell’emisfero occidentale o sovietico, avrebbero fatto devastazioni non chirurgiche ma di massa). Gli obiettivi potenziali attorno a Napoli degli anni ’70 e ’80 probabilmente li conosci meglio di me. A parte quello che ho estrapolato dal report sopra, sai che la tripla termonuclearizzazione di Napoli, contrassegnata da asterisco, riguardava principalmente Capodichino e Nisida, ovvero da un capo all’altro della nostra città. Bagnoli/Agnano era a parte, come da dati riportati dal partito di Pannella, a parte era Grazzanise dove all’epoca c’era il 9° stormo coi suoi F-104. A Giuliano in Campania non ricordo cosa ci fosse. Mi sembra strano che non fossero inclusi tra gli obiettivi Licola e Lago Patria (prima del trasferimento del comando da Bagnoli a Lago Patria, era da decenni attiva una grossa struttura di comunicazione, mi pare). Soprassediamo sulle Accademie dell’Esercito e dell’Aeronautica e sulle caserme di marmittoni a Miano/Secondigliano dismesse da qualche anno. E, soprassediamo anche sul porto di Napoli. Ma insomma a quanto ne sapevo io alle prime nuke tattiche rilasciate dalla NATO sul presunto confine Nord-Est, a Napoli (in via esemplificativa) sarebbero dovute arrivare secondo le regole dell’escalation, tra 70 e 200 confetti strategici ben più potenti, solo attorno alla nostra provincia. Anche abbracciando il pensiero comune di questo forum, che generalmente considera i vettori sovietici meno affidabili e precisi delle controparti occidentali, e quindi ci sarebbe stato bisogno di 10 colpi da xx (xxx?) kiloton per imbroccare Bagnoli, e anche considerando che in un tale tipo di situazione sarebbe stato difficile valutare i danni delle testate precedenti prima di spedire nuovi confetti, la domanda con risposta implicita, è la seguente, la stessa posta da Sergetto: Ma che senso avrebbero avuto tanti megatoni per un bombardamento dell’area di Napoli che prevedeva tra 6 e 200 testate (a seconda delle stime) strategiche, credo, e non tattiche? A parte distruggere gli obiettivi militari, fino all’ultima caserma dei CC, non è che tale bombardamento si sarebbe potuto limitare all’ambito tattico e non avrebbe preso connotazioni strategiche. Ma anche in questo ambito, 70 bomboloni strategici hanno secondo me senso solo se inquadriamo l’ambito generale, riassunto in una parola che spiega tutto secondo me, anche nelle sue maiuscole: MAD.
  19. Ah ecco, in proporzione quindi una settantina solo attorno a Napoli dove abito io, un numero più accettabile e simile a quello che conoscevo. Mi sento rinfrancato. Ironia a parte, adesso si può affrontare l'argomento con un certo distacco, ma prima del 1989 l'angoscia era palpabile, o almeno ogni tanto veniva, ed era naturale che quelli che resisi edotti dal fatto di essere in qualche modo in balia del caso e di eventi incontrollabili potessero prendere posizione contro la situazione. Comunque vi era più sensibilità di ora alla MAD e ai temi correlati, relegata ora a campo di interesse per pochi appassionati di storia o di cose militari, mentre la media dei diciottenni eccelle oggi invece nello scovare la tariffa mobile + sms più conveniente. In particolare chi aveva diciotto anni si domandava più di altri: "Ma che cacchio ho fatto io per scegliere l'equilibrio del terrore e la MAD come condizione "quotidiana" stabile? Se la facessero tra loro i sessantenni la MAD." Bah, sto sparando le solite sentenze "sui gggiovani d'oggi" e "ai miei tempi, si tava meglio quando si stava peggio"... Sopravvoliamo va
  20. Tra gli obiettivi: Umpf solo 6 testate nucleari destinate attorno a dove abito, All'epoca pensavo fossero molte di più. Ho passato la mia giovinezza ad angosciarmi sull'equilibrio del terrore e farmi le mie brave manifestazioni inutilmente.
  21. Intanto successo per il MEADS nell’acquisizione e tracciamenteo di un missile balistico tattico reale, prima della prova finale che coinvolgerà due target e della possibile ristrutturazione del programma: MEADS Multifunction Fire Control Radar Tracks Tactical Ballistic Missile for First Time
  22. Ehm scusate la riesumazione di questo vecchio post, volevo dire che c’è qualcuno che fa a modo suo, montando CFT indifferentemente sulle versioni A/B/C e D e impiegandoli con nonchalance per missioni molto diverse dalla superiorità aerea, utilizzando qualsiasi pilone per metterci quello che ritiene più opportuno. Dare un’occhiata quì per esempio: Questo è un F-15A israeliano del 133rd squadron potete controllare sul database militare di http://www.scramblemagazine.nl/ inserendo il numero di matricola. Gli "A" manco avrebbero potuti montarli i CFT a quanto si sapeva, vero però che questi aerei sono stati sottoposti a un massiccio update: Meno spettacolari, in quanto in mostra statica, ma altrettanto interesanti queste altre foto per il carico bellico, un "C": http://www.jetphotos.net/viewphoto.php?id=7370205&nseq=18 e un "D": http://www.jetphotos.net/viewphoto.php?id=6558653&nseq=39 Lo so, gli aerei in mostra statica possono non significare molto sul carico effettivamente impiegabile, ma la foto sopra è inequivocabile, e comunque facendo una ricerca immagini su google per "F-15 Baz" ne trovate a bizzeffe di foto di A/B/C e D israeliani in volo con i CFT, per tornare alla domanda originale di Fabio nell'altra pagina. Scusate ancora per aver riesumato un vecchio post, l'ho fatto solo per completezza per chi cercasse in seguito sull'argomento.
  23. Da parte mia ti ringrazio per le dritte che ci hai dato ora e nel corso degli anni e in compatibilità con i requisiti di riservatezza delle FFAA italiane, ti sarei grato se potessi continuare a tenerci aggiornati non solo sulle manifestazioni ma anche sullo sviluppo dei programmi che possono stare a cuore ad appasionati di aeronautica (e gli appassionati di aviazione navale su questo forum sono ancora di più di quelli che scrivono attivamente), anche su programmi meno "roboanti" dell'F-35. Cordiali saluti e buon lavoro
  24. Impressionante! Le foto danno effettivamente l'idea della capacità di carico di questo Mammouth sopravvissuto al passato, Insomma un bestione, un dinosauro del passato risorto a nuova vita che non può che affascinare alcuni utenti mentre altri urlerebbero contro la sopravvivenza di un simile mostro retaggio del passato. Però le foto del passato con la simpatica Daisy Cutter da 10.000 libbre confrontate col presente, danno l’idea che questo bestione ha risposto a una delle esigenze più moderne: la modularità. Mi rendo conto che il buon Hobo ne aveva paralato qui: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/15223-sikorsky-ch-53e-super-stallion-discussione-ufficiale/page-2 con alcune foto spettacolari. Ogni esemplare ha un nome univoco, riprendo sempre da Hobo i nomi di capi pellerossa assegnati ai 4 bestioni italiani, 64-067 "Toro Seduto", l'unico CH-54A, marche I-CFAI 64-078 "Nuvola Rossa", marche I-CFAJ 64-088 "Geronimo", marche I-CFAG 64-089 "Cavallo Pazzo", marche I-CFAH Mi permetto di proporre il nome "Godzilla" per l'intera serie
  25. Luni o Maristaer Grottaglie (potrebbe apparire come una banale semplificazione per te che ci lavori, inspiegabile invece che le due strutture non siano unificate per chi segue i lavori come appassionato e come contribuente consapevole e tartassato che pur leggendo i bilanci triennali della difesa, continua a soffrire di mal di stomaco). A questo punto, insomma, meglio che le funzioni di Lumi e Grottaglie siano unificate (my humblest personal opinion), vista anche la ritrosia/spocchia AMI a integrare le funzioni del CSA col suo RSV.. Io non sono un insider MM come te, né ho fonti preferenziali che mi diano qualche dritta non classificata. A Eglin voi imparerete come volare l'aereo, come manutenerlo, come "formare i formatori", quale ruolo avranno i simulatori, come si gestisce il sistema ALIS. Da Luni o dal Maristaer Grottaglie dovrà essere elaborato tra le altre cose come impiegare al meglio l’aereo, con quali carichi sarebbe possibile decollare e atterrare dal Cavour, quali sistemi d’arma saranno impiegati e come. A parecchi utenti di questo forum contemporaneamente frullano i cabasissi a pensare che AMI dovrà intraprendere una analoga ma differente stessa strada per i suoi meri 15 "B", che si differenziano comunque dai B di MM e allo stesso tempo dagli A della AMI. E sono ben consapevole di come AMI abbia presentato i suoi ben 15 STOVL come indispensabili, ne ho discusso a lungo con utenti di questo forum e di altri spazi virtuali, e sono giunto alla conclusione che la presunta possibilità di operare da piste corte (non austere), tipo Herat in A-stan, rappresenti semplicemente una scusa per rompere i cabasissi al procurement di Marina Militare. Probabilmente sto prendendo qualche svista e mi sono lasciato prendere da un po' di foga col mio ultimo intervento, ma se hai la possbilità di intervenire senza divulgare dati riservati, correggi tali sviste, please.
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