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Scagnetti

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  1. Io intendo che per il momento non abbiamo nessuna prova che il gruppo propulsore di questo coso ESISTA, sia montato all’interno, e non sia costituito da un autocarro che traina . Quando vedremo il drone volare (e non prima, mentre è trainato da un autocarro), prenderemo atto che il propulsore è in linea magari con quello del Global Hawk. Per il momento valuto che il velivolo già solo per il rullaggio, pardon per essere trascinato in pista, ha bisogno di essere trainato dal trabiccolo azzurrino evidenziato. E, per il momento, non sono per niente sicuro che possa decollare o volare autonomamente.
  2. Il gruppo propulsore come evidenziato nei primi secondi del video è veramente spettacolare. Va beh, per qualcuno questi potrebbero essere solo dettagli.
  3. Scagnetti

    SR-72

    Mah, prendo atto delle perplessità tue e di altri espresse specie nella pagina precedente. Tuttavia il motivo per cui LM se ne esce così in un giorno non qualsiasi ce lo vedo bene. Il motivo secondo me è questo: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/8306-nuovo-bombardiere-americano/page-6?do=findComment&comment=304652 In pratica una strategia di marketing, direttta non al Pentagono, che conosce ovviamente bene lo stato attuale sia del Next_Generation Bomber che dell’eventuale SR-72 ma rivolta a contribuenti e appassionati. Anche Northrop Grumman ha cercato molto recentemente di fare questo tipo di marketing, in vista sempre del contratto per il Next Generation Bomber, rendendo disponibile gratuitamente un libro sulla storia di successo del suo B-2 (per me un tentativo di promuovere la sua immagine nel campo) http://www.aereimilitari.org/forum/topic/2642-b-2-spirit/page-11?do=findComment&comment=303561 Quanta importanza ha questo tipo di marketing rivolto ai contribuenti in vista della gara del bombardiere futuro? Non lo so, ma come detto l’USAF è l’unica struttura che conosce sia lo stato attuale dell’NGB che dell’SR-72 (un 1 in più rispetto a uno dei miti dell’USAF). Poi io mi chiedo quale sia la possibile utilità di un ricognitore a mach 6. Tale velocità, anche in quota, anche con i sensori più avanzati, non rischia di essere in qualche modo controproducente per una missione di ricognizione? Di fatto gli USA continuano a utilizzare in caso di emergenza gli U-2. Non gli SR-71. E mi sembra più ponderato un approccio nuovo basato su Global Hawk e RQ-170, rispetto a questo missile in atmosfera. Il problema dei satelliti è che non sono sempre nell’orbita giusta è magari per valutare l’efficacia di un attacco su un dato obiettivo bisogna aspettare molto tempo. Eventuali avversari di primo rango potrebbero poi sfruttare la relativa prevedibilità delle orbite dei satelliti per distruggerli o renderli inefficaci. Va beh vedremo, tra l’altro a Mach 6 quanto tempo ci vuole per superare il Nevada da un capo all’altro?
  4. Il Consorzio Eurofighter ha pubblicato l’ultimo numero dell’Eurofighter magazine. Per adesso, ha destato il mio interesse solo questo passaggio: Già avevo notato dalla foto sopra e da un’altra in costruzione gli agganci per i CFT. Sapevo anche dell’irrobustimento del radome in vista del nuovo radar, non sapevo dell’aumento della capacità di carburante e dell’aggiornamento del databus.
  5. WOW, dopo tante esercitazioni di velivoli MM e AMI nel deserto e nel mare di Israele, e dopo le visite IAF in Sardegna, sembra che la collaborazione diventi ancora più seria. Dall'articolo linkato da Pinto: L'ultimo paragrafo è un po' ambiguo, Blue Plug denominata Blue Flag si è tenuta lo scorso gennaio e vi hanno partecipato anche i Tornado (suppongo) e AMX (sicuramente) AMI: http://www.upi.com/Top_News/World-News/2013/01/02/Israeli-air-force-to-conduct-large-drill/UPI-22931357127042/ A margine c'era anche un'eserecitazione col gruppo d'altrura Italiano con Cavour, Caio Duilio, Duran De La Penne, Zeffiro e Stromboli Comunque parteciperanno questi reparti di elite israeliani: "Edge of the Spear", "Knights of Twin Tail", "Knights of the North", "First Jet" , "Knights of the Orange Tail", "One" e "Bat" e gli aggressor del "Flying Dragon" squadron, sempre estrapolando dal link postato da Pinto. Ovvero, il meglio del meglio del meglio di tuitti i reparti di aeronautica militare a livello mondiale, per quanto mi riguarda, mancano solo i "Martelli" del 69°. Altro che le scrause Red Flag! Ma la presenza italiana sarà rappresentata solo da AMI o anche il gruppo di volo imbarcato sul Cavour, impegnato nella lunga crociera attorno al mondo per promuovere le eccellenze del Made in Italy avrà modo di confrontarsi con tali reparti lungo la strada per i ricchi emirati arabi? Insider MM, per favore battete un colpo se ci siete.
  6. Interessante special su diversi argomenti attinenti il futuro dell’aeronautica e dell’industria aerospaziale italiane pubblicato su Flightglobal. È richiesta la registrazione gratuita al sito per visualizzarlo: https://www.flightglobal.com/fg-club/in-focus/italy-special/ Posto quì in News Aviazione, perché gli argomenti trattati sono alquanto disparati, dagli addestratori, all’elicotteristica, agli UAV fino JSF.
  7. Dopo la pubblicazione del report sull'incidente in Adriatico di gennaio, dell'aereo di base ad Aviano il cui piolota avrebbe sofferto di disorientamento spaziotemporale, è stato reso pubblico anche il report su un altro recente incidente di un F-16D avvenuto a giugno 2013 in Arizona, questa volta dovuto a una errata scelta del pilota per contrastare comunque un un evento drammatico, come l'impatto con uno stormo di uccelli in decollo. Riposto da una fonte non di prima mano ma credo comunque affidabile come il sito F-16.net: http://www.f-16.net/news_article4800.html Per fortuna in questo caso entrambi i membri dell'equipaggio del D si sono eiettati senza rimetterci la pelle.
  8. Ehm, mi dispiace aver scatenato involontariamente una polemica e mi autofustigo , ma la foto postata per la notizia con il Typhoon ancorato a terra con i post bruciatori accesi, era per molti versi spettacolare. Naturale che tale foto mi abbia provocato curiosità e io abbia chiesto gentilmente chiarimenti su questo forum, che altrettanto gentilmente mi/ci sono stati forniti. Tra l'altro si può notare dalla astessa foto che la struttura dietro gli scarichi del motore non sia certo improvvisata, e che tali prove costituiscano una routine per BAE, per quanto spettacolari. Torniamo in topic, per quanto sia stato interessante l'off-topic. Siamo finalmente arrivati alla tranche 3.
  9. Ulteriore frenata del governo di Ankara in materia: Turks May Rethink China Missile Deal Questa dichiarazione del premier turco è del 25 ottobre, una ventina di giorni dopo l’ultimo intervento di Nik che ha dato conto del parziale dietrofront turco il 4 ottobre.
  10. Devo ributtare su questa vecchia discussione per una notizia passata quasi inosservata o presentata come una razionalizzazione da Analisi Difesa sull’attuale iter addestrativo dei piloti AMI: http://www.analisidifesa.it/2013/11/nuobo-iter-addestrativo-per-i-piloti-dellaeronautica/ Ebbene sì, confermato anche dalla discussione su Forum Difesa, 30 SF-260EA acquisiti recentemente sono da buttare via. A quanto leggo i più reecenti dei quali erano entrati in servizio solo 3 anni fa.
  11. Grazie Flaggy. Immaginavo che il gancio (e l'intera struttura della cellula) di un velivolo militare fosse in grado di sopportare sollecitazioni violente (e "improvvise e non graduali", scusa l'uso di termini di fisica non tecnici). Ma addirittura con gli after burner a piena potenza! Cioè immagino che il pilota di un aereo in appontaggio o in atterraggio in emergenza su pista a terra decelleri o perlomeno disattivi gli A/B. Evidentemente mi sbaglio e la struttura e il gancio sono in grado di sopportare sollecitazioni molto più pesanti di quelle che immaginavo, anche senza parafreni. Potresti dare qualche ulteriore dettaglio agli appassionati senza laurea in ingegneria? Magari per la foto in oggetto giocano un ruolo anche aerofreni e deflettori di flusso, oltre che il gancio? Alla fine lo scopo di questi test finali è, a quanto mi sembra di capire da quanto postato originariamente da Pinto, è di collaudare la capacità dell’aereo di resistere al calore dei motori al massimo, più che alle sollecitazioni aerodinamiche vere e proprie, o sto prendendo fischi per fiaschi?
  12. Visto. Ma come diavolo fanno a fare le prove dei motori al massimo coi post-bruciatori a terra senza sfasciare il carrello e le ali?
  13. Scagnetti

    Nose Art

    E restiamo in Giappone, la cui aeronautica è sicuramente molto intreressante. Non sapevo che disponessero di un squadron di aggressor, sembra che invece l'Hiko Kyodotai sia un'unità di eccellenza a livello mondiale. Note su questo reparto su F-15C/D e parecchie foto ingrandibili di livree speciali (per restare in topic con colorazioni) a questo link: http://www.globalaviationresource.com/reports/2011/jasdfaggressors.php Solo alcune anticipazioni di livree di gusto meno dubbio degli Apache di sopra:
  14. Non ho molta simpatia per LM, ma francamente siamo al ridicolo. Dall'articolo di Analisi Difesa: Le polemiche sarebbero nate dal fatto che LM ha usato dichiarazioni pubbliche - dichiarazioni più pubbliche e ufficiali di quelle presentate nelle aule del paralmento non ce ne sono - per promuovere l’immagine del suo programma. Ma LM ha forse falsato o travisato il pensiero del ministro Mauro cambiando il tono dell’intervento o rimaneggiandolo? Non mi pare proprio. E allora perché le reazioni solo ora stizzite e polemiche da parte di esponenti PD e SEL? Ma cosa si aspetta Scanu? Che il ministro smentisca quello che ha ufficialmente dichiarato in aula???? E se non gradiva quello che Mauro ha dichiarato nelle sue piene funzioni, perché non ha menato botte da orbi allora e invece lo fa solo adesso? A margine trovo deprimente che dal Parlamento, ruolo deputato alla discussione pubblica e ufficiale, arrivino continuamente le immagini televisive di ministri e parlamentari impegnati in discussioni telefoniche o faccia a faccia mentre si coprono la bocca per non far carpire alle telecare il labbiale. Quello di cui discutono alla Camera o al Senato dovrebbe avere i crismi dell’ufficialità ed essere appunto pubblico. Contestabile e avversabile, ma nessuno tra eletti e ministri dovrebbe sfilarsi dall’assumersi la piena responsabilità politica ed ufficiale di quello che dichiara in aula o in commissione. (Come odio il politico furbetto di turno che dichiara "parlavo a titolo personale e non da ministro o deputato".) Se un ministro, un deputato o un senatore dichiara in Parlamento indispensabile l’aereo X, la nave Y o l’infrastruttura Z, allora il costruttore di aerei o navi o la ditta costruzioni stradale o portuale ha pieno diritto di citare quanto dichiarato pubblicamente dal politico in questione (ovviamente senza stravolgerne il senso). Quello che dichiarano in aula sono posizioni ufficiali, non fuffa, chiacchiere, bizzantinismi o provocazioni (nell’accezione del significato di provocazione che contempla "dico una boiata ma non me ne assumo la responsabilità"). Per limitare i bizzantinismi e le chiacchiere, dovessi fare io una proposta provocatoria vieterei le comunicazioni al cellulare o in qualsiasi forma elettronica al Parlamento. Magari introducendo jammer che inibiscano il segnale radiomobile e WI-FI. E che le Camere sono luoghi meno ufficiali e "sacrali" di una chiesa, un teatro o un cinema? Per non parlare dello squallore di certi interventi annoiati e battutacce da trivio su Twitter da parte di parlamentari mentre erano in seduta in commissione e obbligati alla riservatezza. E ministri e parlamentari hanno bisogno di consultarsi col capo politico di riferimento per sapere come votare o cosa dichiarare? O quelli del M5S hanno bisogno di comunicare continuamente con la "base" per contare in tempo reale i "Mi piace" su quello di cui discuotono? Come eletti al Parlamento o deputati a un ministero, tutti sono cresciuti abbastanza per passare a Ciao Crem e anche per assumersi la piena responsabilità di quello che fanno e dichiarano alle Camere, senza coprirsi la bocca con la manina per non far sapere agli elettori cosa realmente pensano.
  15. Beh, almeno si prospetta una soluzione che salvaguardera sia la voglia degli appasisonati dei forum italiani che l'aereo abbia visibilità. sia i soldi spesi dai contribuenti USA. Dopo i 7 aerei ceduti al Comado operazioni speciali, se nessun altro servizio militare eserciterà un'opzione di acquisto, i restanti 14 potranno essere venduti ad agenzie non militari come la Coast Guard. Certo sarebbe stata più soddisfacente la soluzione di tutti e 21 aerei volti a soddisfare il requisito originale dell'Esercito USA. Una soluzione che avrebbe assicurato maggiore visibilità, efficacia, garanzie per i soldi dei contribuenti, durata e disponibilità negli anni, rispetto ad esempio a tre flottiglie di 7 velivoli divisi tra tre agenzie distinte. Ma l'azione di lobbying da parte USAF (e di LM), di cui da conto bene l'articolo linkato nella pagina precedente: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/1673-alenia-c-27j-spartan/page-25?do=findComment&comment=302242 è stata devastante. Non so se sarà possibile impiegare i velivoli come gunship, visto il numero limitato a 7 esemplari. D'altra parte l'impiego come gunship prevede l'impiego di 4 pallet modulari che consentirebbero, a parte le torrette sei sensori nominalmente di passare in sole 4 ore da una configurazione cargo a una gunship o ISR e lo sviluppo della nuova variante dovrebbe essere quasi completato.
  16. Sì perefetto, ottima sintesi per lo stato attuale. Per chi fosse interessato ad approfondire tra tranche, blocks, drops, software releases, Phase Enahancements ed Evolution Packages, fondamentale per cercare di raccapezzarsi questa guida: http://www.fast-air.co.uk/typhoon-block-tranche-summary/ Mi sembra sia aggiornata al 2012. Tra l’altro la P1E era ulteriormente divisa in due fasi: Cosa comprendono è sempre dal link di prima: In questi giorni sono stati completati i lavori per la P1EB. N.B. Non è che automaticamente tutti i Typhoon T2 vengono aggiornati a questo standard, è facolta dei clienti (le diverse aeronautiche) avvalersene o meno, non capisco se pagando a Cassidian o almeno tutti e 4 i Paesi partner ne abbiano già pagato lo sviluppo: Quindi, questione dell'eventuale costo a parte, non è che per esempio il 4° Stormo diventa automaticamente Caccia bombardieri, analogamente a come non sono aggiornati al software Drop 1 con in quali erano stati piglirati i Typhoon del Regno per le capacità aria-suolo ad esempio per Op ELLAMY in Libia. Sempre dall'utile guida linkata sopra anche la P2B è suddivisa in tre fasi: Mal di testa per questo casino? Semplifichiamo con una bella foto degli AB accesi:
  17. Scagnetti

    Nose Art

    Continuo col Giappone "moderno", questa volta ripostando AH-1 di dubbio gusto: Source per gli eventuali appassionati di modellismo: http://ito-papa.blog.so-net.ne.jp/2013-05-16 Tutto ciò significa che la realtà sta superando la fantasia, espressa al meglio fino a poco fa nella serie di modellismo Hasegawa Idlemaster. (Qualche rapida immagine dei modelli Idlemaster, per rendere più esplicito il concetto modellistico a chi non ne avesse mai sentito parlarne prima) :
  18. Navigando su Internet mi sono imbattuto in questa notiza recente in Francese: http://www.lesechos.fr/entreprises-secteurs/air-defense/actu/0203094069972-galileo-ohb-appelle-thales-a-la-rescousse-623033.php Del Francese ho scarsissime conoscenze,mi sembra di capire tuttavia che da 10 a 15 tecnici o ingegneri italiani di Thales Alenia Space sono volati urgentemente in Germania per salvare o supportare il programma. Qualche utente con conoscenze di Francese e interessato a questa sezione, potrebbe gentilmente aggiornarmi/aggiornarci sulle notizie riportate sopra relativamente agli ultimi sviluppi del Galileo? Possibile una sintesi dell’articolo? Grazie
  19. Alla faccia del bicarbonato! 80.000 euro per ora di volo? Sarebbe molto peggio delle più pessimistiche stime rese disponibili al pubblico. Fai conto che da uno studio commissionato a Jane's da SAAB (quindi non propriamente imparziale, ma che privilegiava il Gripen), usivano questi dati: Con 18.000 € per ora di volo. Ora 80.000 è mooolto di più. Probabile che un quotidiano generalista abbia potuto fare qualche errore, ma anche no visto che la Luftwaffe tedesca è ben lontana dal conseguire le capacità aria/suolo per i suoi Typhoon. A quanto ne so il Jagdbombergeschwader 31, l'unico stormo tedesco cacciabombardieri su EFA ha capacità di attacco al suolo puramente nominali, inferiori a quelle degli stormi UK o anche di quelli spagnoli (beh, se gli spagnoli hanno capacità aria suolo, nonb sarebbe una prova di costi esorbitanti per i Typhoon). Come sta messa l'Italia? I piloti che lo volano lo adorano (nei forum pubblici e anche nelle rare conversazioni private che ho avuto). I generali e gli addetti al procurement AMI sembrano detestarlo. L’AD di Finmeccanica Pansa lo loda in termini idilliaci in Commissione Difesa del Senato, arrivando a sostenere che i Typhoon italiani (in configurazione esclusiva CAP aria-aria) sono stati gli aerei più efficienti dell’intera campagna di Libia (come se avesse accesso ai dati di efficienza di altre aeronautiche). Nessuno di questi soggetti si esprime su quanto costi un’ora di volo sul Typhoon, né su quante ore di volo all’anno i piloti italiani effettivamente conseguano.
  20. Certo Flight Global sottolinea come questo ulteriore acquisto non sia per niente definitivo, ma ci sia semplicemente un preliminare per mantenere aperta la linea di produzione per un altro anno, opzione di acquisto che non sarebbe automaticamente esercitata dalla US Navy. Però, faccio una prima considerazione personale, al termine dell’attuale procurement US Navy, non ci satebbe già l’ordine di ulteriori 12 Growler australiani che manterrebbe comunque la linea aperta per un altro anno ancora? Nell’articolo linkato ci sono diversi riferimenti alle conseguenze di questa possibile scelta di ulteriori acquisti di F-18 (scelta non definitiva) rispetto al procurement dell’F-35, sia per l’acquisizione dei 260 C previsti da parte della US Navy, che per eventuali conseguenze (leggasi aumenti dei costi per tutti gli altri visto il probabile slittamento dell’acquisto degli F-35C da parte della marina USA). OK ne prendiamo atto. La Navy ufficialmente non manca di fede nell’F-35C, sta semplicemente probabilmente rimandando in parte gli acquisti degli F-35C, dotandosi di ulteriori velivoli nuovi nel caso ci sia bisogno di più tempo del previsto per l’operatività degli F-35. Anche l’USAF sta aggiornando una parte dei suoi F-16 (e probabilmente di una parte degli F-15C; gli F-15E USAF conviveranno con gli F-35, fino all’introduzione del caccia di sesta generazione) rendendoli "gold" con principalmente l’integraziione di nuovi radar/avionica. Ma a differenza dell’USAF, la Navy è già dotata di un buon numero di F-18 E/F/G nuovi di pacca. Perché considerare nel 2013 l’acquisto di altri 36 che verrebbero consegnati quando l’F-35 dovrebbe essere maturo? Nello stesso tempo i Mariens, il corpo USA che spinge di più per implementare quanto prima i Lighting II, si doterà presto oltre che di 353 F-35B anche di 67 F-35C che andranno a sostituire i suoi legacy Hornet sulle super carrier, aiutando a sostenere che la componente imbarcata di queste ultime sia comunque allo stato dell’arte. Insomma, mia finale considerazione personale, viste anche le prove dell’X-47B sulla USS Bush, mentre l’F-35C ancora non viene provato su una carrier per i ben noti problemi del gancio, credo che la Navy abbia qualche perplessità sull’F-35, al di la della rinnovata apparente fiducia al programma oppure non riesca a vedere appieno il salto qualitativo che garantirebbe un tale mezzo rispetto alle versioni E/F/G dell’F-18. Questa la mia percezione. Forse ci sono più problemi per la versione C dell’F-35 (ipotesi più probabile), ma c’è anche la possibilità che la US Navy sia ancora troppo legata alla tradizione e al passato, con un apparato burocratico elefantiaco, come leggo da qualche altra parte, incapace di cogliere appieno le possibilità dell’F-35.
  21. Sì, dall’articolo di Reuters sembrerebbe che non ci sarà né una futura gara FX-IV, né la possibilità per gli interessati di sottoporre nuove offerte, né la Corea si impelagherà in nuove valutazioni tecniche tra i concorrenti ma entro un paio di settimane verrebbe annunciato l’acquisto di un certo numero di F-35, probabilmente inferiore al requisito originale di 60, per restare nei paletti al budget e salvare una parte della faccia alla Defense Acquisition Program Administration coreana. Unica nota, che potrebbe mettersi di traverso all’acquisizione, su un sito che non conosco, si menzionano perplessità da parte USA alla vendita di tecnologie avanzate a Corea del Sud: Is South Korea Stealing U.S. Military Secrets? (Se l’accesso all’articolo risultasse temporanemanete bloccato dalla richiesta di un abbonamento, fare clic sul rettangolo rosso a sinistra per proseguire all’articolo). Insomma sorgerebbero improvvisamente ritrosie dagli USA a cedere ai sudcoreani un mezzo così avanzato, per paura che in qualche modo la Corea possa veniore a capo di tali tecnologie per per sviluppare il suo KF-X, di cui si da conto quì nell’apposita discussione e nella discussione sui caccia della Corea del Sud (e relativa proposta di KAI di proporre un monomotore al posto del requisito originale a due motori.) Mi sembrerebbe comunque intempestivo un veto a questo punto, dopo aver consentito a LM di proporre un’offerta per la gara FX-III. Che senso avrebbe, ci si aspettava che l’F-35 perdesse?
  22. Interessante report del blog di DefenseNews sui cantieri navali di Newport. Un mucchio di foto ingrandibili delle 3 portaerei attualmente nei cantieri, la Gerald Ford in preparazione del varo, la Lincoln in fase di overhaul e la Enterprise che ha iniziato il processo di smantellamento.
  23. Boh, il link alla home page del Welt non aiuta a capire quale possano essere gli eventuali nuovi o vecchi problemi. Riguaardo a quanto postato gentilmente da Pinto che ha fornito il link completo sull’upgrade dei Typhoon austriaci, ne ha dato conto anche il blog di Cenciotti: http://theaviationist.com/2013/10/24/austrian-typhoons/#.Um7dQBCM0zQ Di interesse più generale per partner e acquirenti, questo passaggio per l’aggiornamento aria/suolo P1E: http://www.flightglobal.com/news/articles/eurofighter-upgrades-move-closer-to-operational-release-392228/?cmpid=SOC| Dal Ministero della Difesa inglese e da anticpiazioni del mensile britannico AIR International, linkato sopra, emergono luci ed ombre per l’integrazione di ulteriori pacchetti. Facendo uno sforzo di sintesi tra le previsioni più ottimnistiche e quelle più pessimistiche, Meteor e Storm Shadow dovrebbero essere integrati ento 18/36 mesi.
  24. Mi sembra non esista una discussione ufficiale sulla Marina Militare della Corea del Sud, mi permetto di apriral visto che qualche giorno fa è uscita una notizia interessante. La Corea del Sud probabilmente nei prossimi decenni entrerà nel ristretto club delle marine dotate di portaerei. Da http://www.defensenews.com/article/20131026/DEFREG03/310260005/S-Korea-Envisions-Light-Aircraft-Carrier : I passaggi sarebbero questi: Riassumo per chi avesse poca dimestichezza con l’inglese, in una prima fase dotare una portaelicotteri classe Dokdo di Sky Jump, per iniziare a familiarizzarsi con una componente ad ala fissa imbarcata. Contestualmente si ipotizza l’acquisto di AV-8 usati da USA, Spagna o UK. Ho i miei dubbi su questo punto: UK ha già venduto tutti i suoi Harrier ai Marines, che li useranno come pezzi di ricambio per i propri AV-8, per assicurare la transizione senza intoppi agli F-35. Non so se venderanno qualche esemplare ai Coreani. Gli Spagnoli dovrebbero tenersi stretti i loro AV-8 Matador, a meno che non decidano di vendere la Juan Carlos. Quindi i coreani pensano di costruire una LHD/LHA simile alla Juan Carlos (non so se sarebbero interessati all’aquisto dagli spagnoli, i cantieri navali coreani sono rinominati per buona efficienza/economictà). Infine, attorno al 2028 costruire due portaerei leggere modello Cavour che potrebbero entrare in servizio nel 2036. In questo contesto si inserisce anche il possibile acquisto di 18 S-3 Viking usati ex US Navy, d a impiegare in vari ruoli, ma ovviamente non imbarcati, che darebbero per kla prima volta sostanza alla componente ad ala fissa della Marina coreana. Vale la pena ricordare che anche la marina militare giapponese sembra aver intrapreso il percorso per dotarsi di una componente imbarcata ad ala fissa, liberandosi dai residui cascami/sensi di colpa per la WW2 con la Izumo.
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