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Scagnetti

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  1. Ciao e benvenuto. Veramente difficile stabilire il modello esatto da quei poveri resti. Propenderei per un Reggiane Re.2000, magari in versione catapultabile Serie III, per l'impressione che mi danno le foto con fusoliera e abitacolo relativamente corti. Ma forse la mia impressione è "inquinata" dal fatto che solo pochi giorni fa sia stato recuperato un altro RE.2000, dal mar ligure: http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/13_dicembre_05/liguria-recuperato-relitto-caccia-precipitato-43-b8b05bb8-5d9f-11e3-860b-0a0a3904cefc.shtml#1 Comunque potrebbe essere anche un Macchi M.C.200 o un Fiat G.50 se il mare è riuscito a mangiarsi una parte consistente della parte anteriore. Comunque propenderei per un aereo italiano della prima parte della guerra. Utenti più esperti di me sui velivoli storici magari potranno esservi di aiuto più concreto. OT La chiarezza delle acque e il rigoglio dei coralli, delle foto mi confermano che la Libia potrebbe essere un paradiso per i sub o comunque per gli appassionati di snorkeling. Peccato che le acque politico/sociali li, non siano altrettanto limpide per godersi una vacanza in tutto relax .
  2. Sì oggi facendo un po’ di ricerche ho visto che David Axe aveva effettivamente già in precedenza ipotizzato l’esistenza di questa piattaforma, da considerarsi un aereo ISR da usare in condizioni meno permissive o molto ostili, al posto di MALE o HALE più tradizionali, come Global Hawk o Reaper. L’RQ-170 sarebbe stato solo un gap filler. Resta inteso, che David Axe sia nel pezzo originale che nell’update da te linkato sopra fa riferimento alle ricerche di Bill Sweetman in materia, e gliene da ampio credito: Quindi quello di Aviation Week, non è proprio "uno scippo" di ricerche fatte da altri. Diamo anche credito a Tyler di Aviationintel di avere postato per primo sul suo blog una foto dell’RQ-180 e di aver indovinato l’esistenza di questo HALE, arrivando alle stesse conclusioni di AXE e Sweetman, tra l’altro citandoli abbondantemente: http://aviationintel.com/exclusive-large-flying-wing-drone-spotted-at-plant-42/ Questa la foto del presunto "coso" a Palmdale, non l’unica né la prima, su questo altro blog, a metà pagina circa c’è una foto di qualcosa di molto simile, che sembra essere il "coso" di Palmdale. Il pezzo di aviationintel è molto interessante, tra l’altro oltre alla foto sopra riporta uno screenshot di google earth poi praticamente ripreso pari pari da Aviation week ieri che mostra gli shelter in oggetto. E diamo anche atto a holmes7 di aver ripostato per primo il pezzo di Tyler sul nostro forum. Adesso, esaurita la parte filologica su giornalisti e blogger del settore aerospaziale, possiamo fare qualche ipotesi sulla natura di questo aereo. Abbiamo detto una piattaforma ISR che probabilmente potrebbe avere anche ruoli di strike (come il concettualmente diverso SR-72), da usare in spazi aerei ben difesi o ostili. Ma io personalmente credo che il concetto di versatilità rispetto alla specializzazione delle piattaforme di applicherà anche agli aerei strategici, oltre a quelli tattici, e che insomma la piattaforma ISR da spazi ben difesi, sarà la stessa da bombardamento del Long-range strike bomber. Mettiamoci anche una frase del sgretario all'aeronautica Donley riportata su wiki e mettiamoci questa altra notizia da ainonline sull'LRS-B: Beh, ho l'impressione che quei furboni di LM da un lato e NG dall'altro abbiano trovato l'escamotage per aggirare le restrizioni del Pentagono di far trapelare qualche dettaglio, parlando di piattaforme ISR e non di bombardieri. Il "missile" di cui sopra sarebbe l'SR-72, mentre l'aereo sarebbe l'RQ-180, in pratica questi due velivoli sarebbero i candidati per il futuro bombardiere strategico USA, e alle dichiarazioni di LM sull'SR-72 ha prontamente risposto NG, a giusto un mese di distanza. Può darsi che mi sbaglio ed entrambi i concetti siano solo specchietti per le allodole, ma per il momento resto della mia opinione. Chi ci sta guyadagnando è sicuramente AW, che ha fatto la copertina dell'edizione cartacea del numero di novembre sull'SR-72 e quella del numero di dicembre sull'RQ-180
  3. Articolo di follow-up sempre su AW: Where Does RQ-180 Fit In Stealthy UAS History?
  4. Non si capisce se AW abbia fatto il colpaccio oppure Northrop Grumman vuole contrastare LM nella presunta strategia di marketing che avevo ipotizzato nella discussione sull’SR-72. Il tutto volto alla gara per il next generation bomber, che è uno dei 3 programmi blindati. Insomma, svelare le proprie comeetenze e dettagli sul requisito ISR per arrivare in realtà alla gara più ghiotta. Comunque per gli appassionati di questo forum le 4 pagine del pezzo di AW immagino siano interessanti, riporto solo alcuni passaggi: Edit: l’articolo completo si trova al momento qui AW sembra aver cambiato l’indirizzo rispetto al link sopra di Fabio. Qui invece una presentazione all’articolo con alcune foto satelliatari della struttura dove sarebbe in sviluppo il progetto e alcune elaborazioni grafiche di AW su come dovrebbe effettivamente essere sulla base dei dati divulgati.
  5. Scagnetti

    SIRIA - Topic Ufficiale

    La foto è questa: A parte il Blackhawk sullo sfondo che è in dotazione anche alla Giordania, dove qualche buontempone ha scritto sarebbe verificatosi l’abbattimento, la foto è in giro su internet dal 2006. Che è leggermente precedente al settembre 2013. Inoltre quando uscì fuori per la prima volta questa bufala, mi pare un pezzo tradotto tramite traduzione automatica dall’arabo, all’italiano e quindi all’inglese, si faceva riferimento a un articolo dell’Oklahoma Post - un presunto quotidiano americano- che avrebbe dato per primo conto della notizia. L’articolo sarebbe questo: Peccato che l’Oklahoma Post sia uscito solo per un anno: il 1906. E anche se questa seconda immagine fosse un falso elaborato da qualche altro buontempone, indipendente da liveleak, resta il fatto che l’Oklahoma Post non esiste.
  6. Interessante per gli appassionati di armi da fuoco. In scia, ho trovato un video con un'intervista in spagnolo al tenente di vascello Crippa, condito di immagini elaborate al computer e di retorica pro-argentina. Sembra assodato comunque che questo pilota dell'Aviación Naval, sicuramente dimostratasi più "tosta" della Fuerza Aérea Argentina senza gregario e in missione di ricognizione, invece di abbattere una facile preda come l'elicottero mostratosi per primo, una volta individuata la flotta inglese puntò da solo verso l'Argonaut, cercando di colpire con armi molto poco sofisticate radar e punti deboli del caccia britannico, mentre gli veniva sparato contro di tutto. Oggi i piloti mettono kill markings assegnati in esercitazione sulla fusoliera dei loro aerei, ma questo pilota aveva i cojones per attaccare da solo un caccia britannico con un MB-339. A merito di UK e degli ufficiali impiegati in guerra, e di come si sia cercato di storicizzare il conflitto in UK questa dichiarazione di Crippa, dal link all'intervista sopra che testimonia il proverbiale humor britannico da parte del comandante della Argonaut oggetto delle raffiche dell'MB-339 e di 2 bombe inesplose sganciate da un A-4 poche ore dopo a seguito della segnalazione del solitario MB-339:
  7. Intanto, per le prospettive a lungo termine, più o meno verso il 2040 quando Rafale, Typhoon e Gripen saranno al capolinea, ci sono alcune considerazioni del generale a riposo, Jean-Georges Brevot, ex responsabile delle operazioni dell'Armée de l'air francese, che assieme ad altri alti papaveri di oltralpe ha finalmente scoperto l'acqua calda a fine 2013: Opinion: Europe Faces Smaller Role Without Next-Gen Fighter Parbleu! In Francia ci si rende finalmente conto che la scelta di procedere a 3 diversi Eurocanard sovrapponibili per ruolo, e dissanguandosi economicamente non è stata proprio lungimirante! Ci si rende persino conto che i 3 diversi bagni di sangue hanno lasciato pochi fondi e strada a futuri progetti, tranne i dimostratori Taranis e Neuron. E che per il futuro si paghrà pegno per queste scelte. Chissà chi avrà avuto mai la responsabilità primaria di lasciare il consorzio EFA nel 1985, per procedere allo sviluppo autonomo della "Raffica", e di conseguenza allo sviluppo in Europa di 3 aerei molto simili e alla conseguente fase corrente in cui i 3 si scannano per ogni gara, prima che gli F-35 saranno resi disponibili anche ai Paesi del golfo, e allora non ci sarà più alcun contratto per gli europei. Forse tra qualche anno i cugini di oltralpe metteranno su un altro gruppo di studio che riuscirà finalmente a rispondere anche a quest'ultima domanda, scoprendo l'esistenza dell'acqua tiepida, dopo la stupefacente recentissima scoperta di quella calda.
  8. O anche dalla pagina sul 339 di wiki Quindi tra le altre cose, uno distrutto da un missile blowpipe mentre attaccava le forze a terra, uno schintatosi per condimeteo, 3 catturati. Diversi attacchi tra i quali uno dei primi alle navi britanniche, durante un volo di ricognizione. Il tenente Crippa non si fece scrupolo di attaccare da solo la Argonaut con mitragliatrici e razzi Zuni: http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/argurug/articoli/Tetimonianze/malv Una foto dell’aereo in questione:
  9. Mah, tu consideri le Zumwalt l’ennesimo progetto "on steroids". Io invece le considero uno dei pochi concetti che possono essere realmente innovativi ed efficaci da parecchi anni nel settore della marina militare. Direi che a questo punto possiamo restare tranquillamente sulle nostre rispettive posizioni.
  10. Dopo la nota sconfitta per la gara coreana, Boeing si prepara a concorrere per il possibile sub-lotto "urgente" di 20 aerei nello stesso Paese. Ma per tale numero non presenterà il Silent Eagle, il cui concetto sembra andare in naftalina, ma un "Advanced eagle", verosimilmente un ulteriroe sviluppo del K, più facilmente e rapidamente realizzabile: http://www.flightglobal.com/news/articles/for-boeing-defense-its-fight-where-you-can-393730/
  11. Il rischio relativo ai costi, come evidenziato dal pezzo di aviationintel e anche dagli ultimi interventi di holmes, è che la soluzione che sembra al momento preferita - i Burke Flight III - ovvero l’opzione meno rischiosa, potrebbe essere costosa tra sviluppo, acquisizione ed esercizio, quanto e più degli Z. E già negli ultimi anni mi pare che i costi per i Flight III siano sensibilmente aumentati, mentre la terza unità della classe Z. dovrebbe costare già molto di meno della prima. E personalmente ritengo che gli Zumwalt un senso ce l’abbiano, almeno per l’US Navy e per il tipo di missioni/requisiti a cui quest’ultima potrebbe dover rispondere nei prossimi anni. Missioni che potrebero essere molto impegnative, senza dover scomodare i marziani, e che forse uno Zumwalt potrebbe svolgere autonomamente meglio di altri assetti o gruppi di assetti. A patto però che non si rendano tali navi monche sotto alcuni aspetti, come sembra stia avvenendo: E qui non si parla di tecnologie di generazione futura come railgun o laser offensivi (lasciamo questi progetti per il momento da parte), ma di un concetto inizialmente pensato per gli Z. che verrà comunque usato su altre unità, ad esempio le portaerei Ford, già protette da un gruppo navale, mentre gli Z dovrebbero potersi muovere anche autonomamente. Stesso discorso per i sistemi di difesa di punto non proprio ottimali, a quanto leggo, sui primi DDG-1000. Ha senso risparmiare su radar e difesa di punto per le navi che (secondo me) hanno tutte le potenzialità per rappresentare un vero game-changer? Questo risparmio mi ricorda un po’ quando si decise inizialmente di soprassedere sull’helmet mounted display e sulle capacità aria-suolo per l’F-22, salvo poi scoprire in seguito che sarebbero state caratteristiche molto più che desiderabili. E queste non sono navi da seconda linea della MM, su cui installare tutta la roba che sentiamo in giro fa poco senso, ma navi che dovrebbero rappresentare la punta di diamante della US Navy, assieme ad altri assetti pregiati. Se proprio la Navy è a corto di fondi, al limite riveda il concetto di LCS e lo sostituisca con qualcosa di più tradizionale, ma mi auguro che non si svilisca per quantità e qualità un concetto che mi sembra molto più efficace e innovativo come gli Z.
  12. Forse intendevi "non fosse altro per il numero di marinai imbarcato". 140 per Z. a fronte dei 320 dei Burke.
  13. Mah, personalmente non mi auguro che nessuno bombardi mai né la costa della Cina né dell’India. E non sono nemmeno entusiasta se si deve andare a fare operazioni in Somalia, A-stan, Bosnia, Libano, Iraq o Libia. Alcune operazioni le considero necessarie e indispensabili (a prezzo di effetti collaterali comunque rilevanti), altre un grosso errore. E a questo punto della nostra frequentazione su questo forum, dovresti conoscere il mio punto di vista in materia. (E nemmeno il blog Aviationintel ha una posizione così manicheista o estremista come lasci intendere – scorrendo le pagine di quel sito web potrai renderti conto che non si vuole cercare di contrastare i marziani). Siamo su un forum in cui si discute di aerei militari e di altri sistemi di arma, di FFAA e ogni tanto di geopolitica. Personalmente ritengo che la discussione attorno a un aereo militare, a una nave, a un altro sistema d’arma, a un approccio tattico o strategico su un forum dovrebbe evidenziarne pregi e difetti. Senza scendere di livello fino a cercare di stroncare o esaltare questo o quel sistema d’arma a priori. In ambiti più rigorosi di un forum, come un’accademia militare o un saggio accademico, è necessario arrivare a conclusioni più definitive e stringenti. In quest’ottica di discussione sull’attualità (l’attualità o il futuro sono più difficili da trattare a livello accademico – non si ha ancora una storia operativa) più libera propria di un forum (che non significa ovviamente sparare dati o analisi campati in aria), considero il pezzo di Tyler, autore del blog Aviationintel sullo Zumwalt, da pochi giorni messo in acqua, interessante e degno di condivisione, di lettura (integrale) e ovviamente anche di critiche. A contrasto della sua tesi, e nell’ottica di evidenziare pregi e difetti di un sistema o di una filosofia, possiamo prendere questo bell’intervento dell’utente Delta, che abbiamo a portata di mano nella pagina addietro, risalente al 2008: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/8546-zumwalt-produzione-limitata-alle-2-capoclassi-ordinate/page-2?do=findComment&comment=163682 Intervento che invito a leggere integralmente, una stroncatura del concetto Zumwalt espresso con sinteticità. E ovvio che la recente messa in acqua dello Zumwalt possa essere un interessante punto di discussione, così come la scelta di limitare la classe al momento a 3 unità. E nel mio post precedente ho linkato un articolo più interessante ad esempio di http://www.popsci.com/article/technology/inside-zumwalt-destroyer?dom=PSC&loc=slider&lnk=4&con=inside-the-zumwalt, senza esprimere un giudizio sullo stesso. È giusto limitare la classe Zumwalt a 0, 1, 3, 15 unità? Non lo so, possiamo discuterne, sicuramente Tyler, di Aviationintel, anche se non è un liberal, non è un sostenitore a priori di nuovi programmi. Come detto, lasciando un minuto da parte i nuovi Burke, il blog Aviationintel è estremamente critico verso le LCS (approccio che condivido pienamente), forse l’esempio perfetto di nuovo sistema di arma della US Navy, e verso l’F-35, mentre esalta le potenzialità di B-2 (condivido anche questo) e altri sistemi avanzati. Spesso su quel blog, che comunque ha diverse pecche di semplificazione, si esaltano invece sistemi mission-proven e dispiegati in buon numero, rispetto alle "diavolerie del futuro" che pretendono di risolvere con poche unità requisiti complessi prima gestiti da centinaia di unità. Insomma, non proprio un "solito vecchio discorso che fanno tutti i sostenitori dei nuovi programmi" – come hai scritto - o una posizione manicheista che esalterebbe ogni nuovo programma per contrastare eventuali invasioni di marziani o venusiani. Io personalmente condivido il concetto che 3 Zumwalt sia un numero infelice: esattamente come 21 bombardieri B-2 o 187 caccia F-22. Numeri discutibili e incoerenti secondo me: di meno (fino a 0) o di più avrebbe fatto molto più senso. E a scanso di euqivoci, avrei prefeirto numeri superiori a numeri inferiori o allo 0 per questi tre particolari programmi specifici, anche se non sono cittadino USA né pago le tasse colà.
  14. Lungo e interessante articolo di Aviationintel sulle Zumwalt: THE B-2 BOMBER OF THE SEAS: THOUGHTS ON THE ZUMWALT CLASS DESTROYER AND THE NAVY’S BROKEN PROCUREMENT STRATEGY In pratica, come già in alcuni degli interventi nella prima pagina di questa discussione, risalenti al 2008, si critica la scelta di fermarsi a sole 3 unità e di non sviluppare appieno tutte le potenzialità del concetto. Riporto solo alcune citazioni del lungo pezzo. Inoltre si spara a palle incatenate sulla scelta di procedere contemporaneamente ai nuovi Burke e alle LCS.
  15. Io sono tra quelli che.... In bocca al lupo comunque.
  16. La posizione speculare di X2 sarebbe la posizione X4, a sud della Y4 nella gif postata da Vorthex. http://www.guardiacostiera.it/Napoli/ordinanze/Napoli_103_12Oct2012.zip per chi volesse approfondire. Quindi in rada a Napoli (come detto, in caso di crisi spinta difficile le portaerei USA sarebbero state ferme in qualche porto di appoggio intermedio a fare da bersaglio) significherebbe non proprio in rada nel porto di Napoli. Comunque nel 2013 tutti questi sono dettagli, e secondo me in definitiva è un esercizio sterile domandarsi oggi quanti megaton avrebbe dovuto avere un ordigno diretto al porto per investire anche un’ipotetica PA ferma a 3-5 km o sarebbe stato più conveniente per i russi usare un maggior numero di testate per colpire tutti i bersagli in una determinata area. E godiamocelo ancora per qualche anno il dividendo della caduta del muro di berlino...
  17. Quello che intendevo col mio intervento nell’altro thread era che un po’ di prudenza nel procurement del mezzo, secondo me non guasterebbe. Specie alla luce del recente affare SF-260EA (a proposito del quale, a quanto si legge in giro costruttore e cliente si rimpallano le responsabilità dei problemi). Magari alla fine il 311/345 sarà un’ottima macchina, ma mi sembra prematuro giudicarlo da un mock-up o da un rendering "artistico", così come è riduttivo giudicare un aereo dalla scheda tecnica resa disponibile pubblicamente. Probabile che una versione più moderna e aggiornata del PW JT15D sia la soluzione ottimale per il motore, ma una volta definiti motore e avionica nuovi, mi auguro che vengano fatte valutazioni approfondite prima di procedere ad un acquisto frettoloso.
  18. Premesse: 1) Dell’argomento già ne stiamo parlando in questo altro thread: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/16281-m346-frecce-tricolori-discussione-ufficiale/page-7 cambia solo 345 in 346 e più completamente in questo altro thread: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/8514-alenia-aermacchi-m311/page-3 in modo forse più completo, che va oltre la PAN. 2) L’estetica è un concetto soggettivo e personale, anche in fatto di aerei "ogni scarrafone è bell’ a mamma sua". Magari il concept avrebbe potuto riscuotere più consensi tra gli appassionati se chi avesse elaborato l’immagine al computer avesse deciso di usare un tettuccio trasparente invece di quell’orrido grigio da "gate guardian" o da aereo che non può più volare. Quindi possiamo continuare a discutere del 345, sia nell’ambito della PAN che in quello più vasto di addestratore per l’AMI. Per il momento sappiamo che AMI, a parte i 346 ordinati, ha espresso l’intenzione di dotare la PAN dei 345 (non sappiamo ancora se i 345 verranno utilizzati anche come addestratori in una certa parte del sillabus per gli allievi). Io ribadisco che secondo me è inconcepibile sottoscrivere un impegno di acquisto per un velivolo senza che lo stesso abbia una motorizzazione definitiva. E l’M-311/345, HET o come lo vorranno chiamare abbia avuto questo imprimatur senza un propulsore definitivo. Il che significa anche senza dati certi sulle prestazioni. Certo lo sviluppo del progetto viene condiviso da AMI e non sarà più solo una questione di sola competenza di Alenia Aermacchi. Ma io sono piccato dal fatto che AMI decida acquisti senza valutare bene il materiale. Nell’ambito dell’addestramento, che potrebbe riguardare anche il 311, sono stati recentemente dismessi 30 SF-260EA nuovi di 5 anni: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/674-siai-marchetti-sf260-discussione-ufficiale/page-3 con un consistente spreco di soldi da parte dei contribuenti. Questa ultima notiza ha riscosso scarso (nullo?) interesse sia tra gli appassionati che tra i fustigatori dei programmi FFAA che lavorano su organi come Il Fatto Quotidinao o M5S. Va bene, è più cool scannarsi sull’F-35, ma è il caso di acquistare aerei senza una motorizzazione certa, dimenticandosi di fiaschi in procurement come questo sopra? Perché AMI insiste in valutazioni premature sulle acquisizioni e alcuni appassionati continuano a lodarne la lungimiranza nello scegliere i mezzi per il sillabus addestrativo dei suoi allievi, malgrado i 30 SF-260EA disemssi all’inizio di questo mese? Dovremmo essere condizionati dall’efficacia estetica del rendering del 311 in blu scuro o piuttosto dovremmo pretendere che prima che venga acquistato si valutino le sue prestazioni?
  19. Scagnetti

    SR-72

    Beh non mi pare proprio così se evidenzia, alla fine del passaggio da te citato, che l’F-111 si dimostrò vulerabile a mitragliatrici, pellicani e tentativi di superare record ad altitudine minima.....
  20. Robbin Laird, in visita in Italia, dopo l’intervista a Preziosa, postata subito sopra, ha intervistato anche il Contrammiraglio Covella, responsabile italiano per il programma JSF. Ecco l’intervista, centrata più sulla versione B: http://www.sldinfo.com/the-italian-approach-to-the-f-35-a-discussion-with-rear-admiral-covella/ Altri articoli relativi alla situazione italiana, che riflettono il punto di vista di Laird, sono linkati in basso nella stessa pagina.
  21. No, come scritto sull’articolo di Eurofighter, le prove a terra e in volo col velivolo IPA 2 e lo Storm Shadow si stanno svolgendo a Decimomannu (il primo volo era previsto per il 18 novembre, il giorno dell’alluvione in Sardegna ) Le prove col Taurus si faranno in Germania con l’IPA 7.
  22. Sì la non partecipazione alla fase di sviluppo era nota. Resterebbe il fatto che comunque gli aerei delle LRIP dovrebbero partecipare alla fase di collaudo. Dettagli comunque. Scusatemi sono "volante", affaccendato improvvisamente in incombenze tristi e impreviste e per un paio di giorni costretto a non approfondire gli spunti di discussione che avevo lanciato ieri in questo thread e altri. Saluti a tutti, ci si sente tra qualche giorno.
  23. Io ci vedo punti di entusiasmo (generati forse dall’"esoticità" del programma e dal fatto che l’industria italiana sia stata la prima, a parte USA, a esplorare questo concept) e allo stesso tempo di perplessità. A favore del concetto: Gli USA hanno sfruttato spesso con buoni risultati questo tipo di piattaforme. Come detto, a parte esaminare i casi massimi (Vietnam) e minimi (guerra fredda), sono state usate in ogni singola operazione militare. I risultati sembrano essere stati buoni. A parte le perdite in Vietnam, risulta forse un solo aereo abbattuto in Jugoslavia. La piattaforma di partenza è buona. Sembra non risentire di sollecitazioni dal cannone. A quanto apprendiamo solo le torrette optroniche e gli altri sensori precludono l’uso del mezzo come cargo dopo un lavoro di pallettizzazione di 6 ore. Le torrette e l’altro ambaradan precludono solo l’uso del mezzo su piste austere. Gli USA mostravano interesse a lavorare sul concetto (una piattaforma gunship su C-27, più leggera dell’AC-130) fin dai tempi in cui avevano ordinato 78 C-27. Anzi volevano svilupparlo in totale autonomia, riservandosi poi di non rendere partecipi gli alleati dei sistemi d’arma considerati strategici come le gunship. Segno della validità dell’idea. Forse continueranno comunque a usare i 7 C-27 che hanno finalmente assegnato al SOCOM come gunship. Viceversa, a sfavore del concetto: A parte gli USA, nessuna aeronautica, anche quelle che hanno esigenze e/o fondi più consistenti di AMI hanno mai pensato di sviluppare un requisito di nicchia simile. Un requisito relativamente semplice da sviluppare, ma né inglesi, francesi, tedeschi, israeliani (il probabile primo potenziale cliente estero dei Pretorian a cui si rivolgerebbe Alenia?) hanno mai pensato di dotarsi o di sviluppare una simile piattaforma dai propri cargo, pur avendone tutte le potenzialità. Nemmeno i Russi mi pare abbiano mai pensato seriamente a un simile concept, se sbaglio mi corrigerete. Una cannoniera volante avrebbe probabilità di sopravvivere a sistemi di difesa antiaerei integrati A/A-SAM di buon livello? Io sto accettando il concetto che un F-35 sarà potenzialmente più efficace in un ventaglio futuro di possibili opzioni di impiego (anche e soprattutto in scenari ostici, in cui non si sia fondamentalmente annichilito l’avversario nei giorni precedenti) rispetto a un A-10 o a un AMX. Invece la gunship non sembra riportare indietro le lancette dell’orologio o la clessidra ai tempi in cui la stealthness e i sensori all’avanguardia non erano considerati fondamentali? Correlato al punto sopra, ma un Reaper armato, non sarebbe comunque più efficace, (scusatemi il termine trucido) letale, spendibile e economico di un MC-27? Se gli USA non vogliono vendere i kit di armamento né all’Italia, né ad alleati più fedeli in quanto rappresentano anche essi assetti tecnologici/strategici non esportabili, perché non sviluppare qualcosa ad esempio con alcuni di questi alleati che hanno simili problemi? UK e Italia avrebbero le capacità di sviluppare kit di armamento per i Reaper. I costi (di sviluppo e operativi) sarebbero minori o maggiori dei pallet per cargo? La piattaforma finale sarebbe più o meno flessibile di un Pretorian? Come detto, ma l’AMI, non ha nessun’altra priorità prima delle gunship? Aumentare gli assetti AEW, i rifornitori, le ore di volo per i piloti di tutti gli assetti? Ma perché queste novità ci arrivano inaspettate quando ce una fiera aeronautica tipo Dubai, o come nel caso della penultima genialata – il supposto M-345 - che è stato acquistato da AMI al penultimo salone, senza nemmeno che sia stato indicato il motore che smuoverebbe il macinino. Macinino dalle prestazioni ignote che si configurerebbe comunque come un concorrente dell’M-346. Va beh c’era il salone di La Bourget, e oggi c’è il salone di Dubai. Ma questà è serietà (o mancanza di serietà) nel preconfigurare i requisiti della forza armata e a renderli noti all'industria o piuttosto acquiscenza verso l'industria aerospaziale italiana? Quando Flaggy scrive che l’MC-27 non presenterà la necessità di "creare un gruppo dedicato (uno sfacciato spreco)." e io leggo dai comunicati che verrebbe assegnato al Comando Interforze Operazioni Speciali l’unica cosa che mi rassicura è che i 3/6 velivoli dovrebbero gestiti in ambito interforze. Per il resto non mi sembra possibile che vengano gestiti dalla 46° di Pisa, ma comuqnque dovrebbero essere assegnati al 17° Stormo incursori (Grazzanise ?) o al 32° in Puglia che opera Preadtor, Reaper e AMX (cosa che io auspico). In ogni caso sia che vengano assegnati a un nuovo reparto sia se vangano assegnati a un reparto esistente, il personale dovrà essere qualificato alle nuove funzioni della nuova piattaforma partendo da nessuna precedente esperienza simile di una gunship. Sarebbe necessario qualificare a mantenere qualificati specialisti di terra ed equipaggi per questo specifico ruolo, tra l'altro credo senza simulatori che consentano di rilassare le ore di volo annue - quante ore ore di volo annue in missione gunship, quanti equipaggi da qualificare per 6 aerei, a quale costo? Tutto ciò mi auguro sia chiaro non è sterile polemica, ma un invito aperto alla discussione. Ho specificato che il programma ha punti di forza anche secondo me.
  24. Io mi chiedo una cosa, a margine. Sappiamo che i primi 3 aerei della LRIP-6 italiani, dovrebbero andare in USA a Eglin, e partecipare alle fasi di testing e addestramento per piloti e specialisti. Ma per il 2015 e la LRIP-6 il rifornimento in volo sarà una pratica standard oppure riguarderà ancora test ufficiali? Alla fine questi saranno i primi aerei a non essere completati a Forth Worth. Problema secondario, d'accordo, ma pensate che la legittima voglia di Reparto Sperimentale Volo e Alenia di portare avanti prove prolungate e indipendenti sul mezzo possa fare leva su questo dettaglio per far rimanere i primi 3/6 aerei in Italia? Edit, sarebbero possibile rotte del genere senza rifornimento in volo: http://220kts.com/ferry-flights/atlantic-ferry-routes.html ? O comunque la relativa complessità di far atterrare/decollare/volare un aereo ancora non in servizio, senza molte certificazioni civili (semplifico) su tali rotte, potrebbe ancora rappresentare una "scusa" per tenere gli aerei in Italia?
  25. Chiedo scusa per il doppio post, sono fuori tempo massimo per editare. Intendevo nella prima frase "gli aerei NON li usa solo per rappresentanza".
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