Vai al contenuto

Scagnetti

Membri
  • Numero contenuti

    1165
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    110

Tutti i contenuti di Scagnetti

  1. Mi autocito per correggermi: gli ulteriori 28 F-35 non sono in aggiunta ai 42 del lotto precedente, ma dovrebbero fare parte dello stesso. Di quel lotto al momento il Giappone dovrebbe aver formalizzato l’acquisto di 6-10 aerei.
  2. Questa foto della sequenza degli Obama con la premier danese è ancora più esplicità: Io lo avevo detto: Arcibaldo e Petronilla, va beh basta gossip e , torniamo a parlare di aerei...
  3. Il Giappone aumenta del 5% il budget per la difesa, in risposta alla presenza militare cinese sempre più forte nel Mare orientale cinese e alla non proprio amichevole Corea del Nord: http://ajw.asahi.com/article/behind_news/AJ201312140033 http://www.japantoday.com/category/politics/view/japan-to-hike-mid-term-defense-spending-by-5 La lista della spesa, che dovrebbe essere approvata definitivamente tra pochi giorni, include 28 F-35 (oltre ai 42 precedentemente acquistati), 2 fregate Aegis che portano il numero totale a 8, 17 Osprey e 3 Global Hawk, ai quali il giappone era interessato da tempo e 52 veicoli anfibi. Qui invece alcuni accenni al nuovo approccio difensivo giapponese, più interforze, integrato e velocemente dispiegabile.
  4. Su un forum internazionale ho visto che alcuni utenti irakeni contestano l’economicità dell’affare: Dalle fonti ufficiali si hanno 1,1 miliardi di dollari per l’acquisizione dei 24 velivoli + ulteriori 1 miliardo di dollari per supporto logistico e sustainment ventennali. Quindi si avrebbero 24 aerei a circa 45,8 milioni di dollari ognuno (esclusi i costi di supporto a parte). Una cifra molto superiore ai circa 30 milioni per aereo degli ultimi contratti messi a segno da KAI per l’F-50 con motore F404 e radar Elta 2032. Vista la prima consegna piuttosto ravvicinata, Aprile 2016, si esclude una rimotorizazzione dell’aereo con il più prestante F-414 (della possibile rimotorizzazione con il F-414 si legge in giro da un po’, ma sicuro non si farebbe in tempi brevi) e visto che al posto del radar di produzione israeliana Elta EL2032 dovrà essere montato qualcosa di diverso, e si esclude un radar AESA perché probabilmente gli USA porrebbero veti per i propri componenti (anche gli F-16 venduti all’IRAQ di recente sono in qualcjhe modo dei downgrade, mi pare), probabilmente avranno un radar ancor meno performante dell’Elta EL2032, forse l’APG67 del T-50 base. A qualcuno di questi utenti iracheni questi prezzi non sembrerebbero proprio giustificati e ipotizzano che il contratto siglato dal primo ministro iracheno verrà successivamente bloccato dal ministero delle finanze, analogamente a quanto già successo per altri precedenti sistemi d’arma (L159BQ, Mirage F1, Mi17, W3 e T72 aggiornati).
  5. Di cui se ne da conto in inglese, ad esempio qui per chi non conoscesse il tedesco. Personalmente sono un po’ perplesso, i fuochi d’artificio al salone di Dubai ci sono stati anche per gli Airbus (EADS si chiamerà presto Airbus, mentre la sua divisione difesa e spazio si chiamerà Airbus DS), che mi lascerebbe supporre che una riconversione delle posizioni dal settore difesa a quelo civile sia possibile, se non necessario, ma forse mi sfugge qualcosa. Stavo guardando un po’ di organigrammi delle complesse partecipazioni societarie in cui sono coinvolte EADS e Cassidian, compresa la partecipazione del 46% ad Eurofighter e non sono proprio convinto che sia il caso di scaricare la colpa sul fatto che dall’India o dai Paesi del Golfo non siano arrivati ulteriori ordini di Typhoon per giustificare un tale piano di tagli di posti di lavoro. Potevano forse pensare con maggior vigioore a un LIFT volto a sostituire gli Alpha jet, comunque per il momento Alenia ringrazia per lo spazio di mercato lasciato aperto. Parecchi programmi stanno comunque andando bene, mi pare, Eurocopter nel settore militare per primo e le difficoltà recentemente superate dall’A-400 sembravano indicare lo stato complessivo del gruppo. Ma come detto, forse mi sfugge qualcosa.
  6. Ci era sfuggita un po’ a tutti una notiza dello scorso marzo, che sebbene non proprio "storica", come l’ha definita il sito ufficiale della US Navy, sembra comunque interessante e degna di nota e di menzione anche se oramai un po’ datata: Lo scorso marzo il primo aereo italiano della storia ha decollato da una portaerei USA (per i puristi, una nave d’assalto anfibio, non proprio una CVN), la USS Kearsarge, pilotato da un aviatore della MM, nell’ambito del programma di aggiornamento degli AV-8B+ italiani a Cherry Point (a margine ne deduciamo che a marzo già 3 harrier italiani hanno completato il lungo programma di aggiornamento in USA, di cui si dava conto pagine addietro). Italian Sailors Make History on Kearsarge
  7. Anche se è una campagna orientata verso i Paesi toccati dalla crociera, da quelle parti al massimo uscirà qualche trafiletto e qualche galleria fotografica sulal stampa locale. Le visite degli addetti ai lavori invitati a bordo e poi la cosa verrà dimenticata, a parte qualche eventuale contratto siglato. Quì invece la cosa sarà seguita per tutti e 5 mesi della crociera e giornali e partiti ci vanno e ci andranno a nozze per denunciare lo spreco, in questo caso secondo me anche giustamente. E sono sicuro che di questa crociera molti se ne ricorderanno anche anni dopo la fine campagna. Qui, non all'estero. Un effetto collaterale che il genio al ministero della difesa, al MISE o dove diavolo si trova, che ha inventato la cosa poteva ben prevedere. Mettici pure che il ministro Mauro ha avuto la brillante idea di dichiarare alla Camera che "La missione della portaerei Cavour nei mari dell'Africa per promuovere il made in Italy, non ha alcuno scopo di vendere sistemi d'arma all'estero", salvo poi essere smentito dalle foto dei giornalisti degli Emirati in visita a bordo, e l'utile (di immagine) sul capitale investito è assicurato. Prendo atto che sei contrario per principio, e come detto mi risulta in ogni caso forzato mettere le forze armate a promuovere l'industria privata (o partecipata o statale). Indipendentemente da se si vendano supercar o provoloni. Che poi si sia scelto di promuovere in ambito di prodotti civili, quelli del settore del lusso, mi sembra un'ulteriore scelta infelice per l'immagine della campagna (e delle intere FFAA) in Italia. Ma dico, perché non far fare ai militari le cose da militari e a chi è esperto di marketing o di scambi commerciali appunto il marketing e gli scambi commerciali? Migliorare le strutture ufficiali di rappresentanza commerciale italiane già presenti negli Emirati no? Offrire più sostegno in Italia agli imprenditori propensi all'internalizzazione? Non mi risulta che i fondi stanziati siano così sostanziosi, e fare una campagna di pochi giorni per ogni porto è un'iniziativa per sua natura effimera e non strutturale. Ma voi ve la immaginate la US Navy a cercare di vendere scarpe da ginnastica, elicotteri, iPhone, sistemi d'arma o personal computer nei porti visitati dalle sue navi espressamente mandate in giro per scopi commerciali coi soldi dei contribuenti? In USA ne nascerebbe un tale casino che non sono sicuro di quante e quali teste cadrebbero....
  8. Quando uscì la notizia di questa campagna promozionale, immaginavo che sarebbe stato un disastro. Ma non di queste proporzioni: Gli abiti di Giada Curti presentati in collaborazione con Lamborghini sul ponte della portaerei Cavour Già pensare alle FFAA messe a fare marchette, pardon marketing, per l’industria privata lascia perplessi. Se poi l’industria privata in questione è quella del lusso, con tanta gente inca***** perché non ha più prospettive economiche decenti, l’effetto in Italia è assicurato e la percezione del cittadino medio che il Cavour (e le FFAA) sono un lusso che non possiamo più permetterci ne esce rafforzata. Ed infatti sulla pagina twitter di un parlamentare M5S è prontamente spuntato: "possenti ruote sul nostro ponte elitario"? Ma l’ammiraglio Treu in che paese vive quando non è imbarcato? Magari avrebbero potuto limitare i danni dello spararsi nelle parti basse da soli facendo pubblicità a qualcosa di più rustico e vicino alla realtà degli italiani. Chessò qualcosa tipo questo:
  9. La seconda foto della serie mi fa pensare a un caccia a motore radiale, come detto l’erosione del mare o l’angolazione della fotografia potrebbe giocarci brutti scherzi. Comunque il motore radiale, a torto o a ragione, è il mio punto di partenza per cercare di aiutare i nostri nuovi amici. Ho notato l’ala che sembra essere leggermente "sbalzata" (come dici tu potrebbe essere anche questo un effeto dell’impatto o della deformazione del tempo.) Il Fiat G-50 era l’unico velivolo con un’ala più a sbalzo, rispetto a quelli della prima serie italiana. L’Re.2000 aveva, al contrario, un’ala dritta, come si evince anche dalla foto del recente recupero. Ma hai notato come la carlinga sembra essere in posizione molto avanzata? Mi sembra un dettaglio più evidente delle tue considerazioni sul bordo di uscita dell’ala. Presumendo un velivolo con motore radiale, solo il RE.2000 sembra avere questo tipo di configurazione molto particolare. Sto facendo qualche breve ricerca e non trovo nè aerei della regia aeronautica né versioni dell’FW-190 con l’abitacolo così avanzato. Il Reggiane 2000 comunque ha avuto sì impiego marginale, ma non nullo. A quanto leggo sui siti più immediatamente disponibili, potrebbe essere più che plausibile un impiego a largo di Tripoli. Forse qualche aereo americano impiegato in quel teatro nella seconda parte del conflitto? A meno che le nostre considerazioni sul motore radiale siano nulle. Edit: Visto solo ora l’ultimo messaggio di LColombo. No per quanto mi riguarda l’interessante relitto è sicuramente risalente alla WW II. Cercheremo di andare a fondo di questo piccolo mistero
  10. Già, forse anche io ho fantasticato troppo Magari quello nell'hangar aperto potrebbe essere un modello in scala (le dimensioni dell'hangar, non della larghezza alare del presunto velivolo sono 80 piedi, circa 24 metri, calcolati dal blog sopra dalla foto di googlemap), ma anche no - da quel poco che riesco a vedere la fusoliera e la presa/prese d'aria sembrerebbo sottodimensionate anche per un modello in scala di un bombardiere di quel tipo, con stive da massive ordnance penetror. Sempre se effettivamente la foto si riferisca in qualche modo effettivamente al concept.
  11. Ciao e benvenuto. Veramente difficile stabilire il modello esatto da quei poveri resti. Propenderei per un Reggiane Re.2000, magari in versione catapultabile Serie III, per l'impressione che mi danno le foto con fusoliera e abitacolo relativamente corti. Ma forse la mia impressione è "inquinata" dal fatto che solo pochi giorni fa sia stato recuperato un altro RE.2000, dal mar ligure: http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/13_dicembre_05/liguria-recuperato-relitto-caccia-precipitato-43-b8b05bb8-5d9f-11e3-860b-0a0a3904cefc.shtml#1 Comunque potrebbe essere anche un Macchi M.C.200 o un Fiat G.50 se il mare è riuscito a mangiarsi una parte consistente della parte anteriore. Comunque propenderei per un aereo italiano della prima parte della guerra. Utenti più esperti di me sui velivoli storici magari potranno esservi di aiuto più concreto. OT La chiarezza delle acque e il rigoglio dei coralli, delle foto mi confermano che la Libia potrebbe essere un paradiso per i sub o comunque per gli appassionati di snorkeling. Peccato che le acque politico/sociali li, non siano altrettanto limpide per godersi una vacanza in tutto relax .
  12. Sì oggi facendo un po’ di ricerche ho visto che David Axe aveva effettivamente già in precedenza ipotizzato l’esistenza di questa piattaforma, da considerarsi un aereo ISR da usare in condizioni meno permissive o molto ostili, al posto di MALE o HALE più tradizionali, come Global Hawk o Reaper. L’RQ-170 sarebbe stato solo un gap filler. Resta inteso, che David Axe sia nel pezzo originale che nell’update da te linkato sopra fa riferimento alle ricerche di Bill Sweetman in materia, e gliene da ampio credito: Quindi quello di Aviation Week, non è proprio "uno scippo" di ricerche fatte da altri. Diamo anche credito a Tyler di Aviationintel di avere postato per primo sul suo blog una foto dell’RQ-180 e di aver indovinato l’esistenza di questo HALE, arrivando alle stesse conclusioni di AXE e Sweetman, tra l’altro citandoli abbondantemente: http://aviationintel.com/exclusive-large-flying-wing-drone-spotted-at-plant-42/ Questa la foto del presunto "coso" a Palmdale, non l’unica né la prima, su questo altro blog, a metà pagina circa c’è una foto di qualcosa di molto simile, che sembra essere il "coso" di Palmdale. Il pezzo di aviationintel è molto interessante, tra l’altro oltre alla foto sopra riporta uno screenshot di google earth poi praticamente ripreso pari pari da Aviation week ieri che mostra gli shelter in oggetto. E diamo anche atto a holmes7 di aver ripostato per primo il pezzo di Tyler sul nostro forum. Adesso, esaurita la parte filologica su giornalisti e blogger del settore aerospaziale, possiamo fare qualche ipotesi sulla natura di questo aereo. Abbiamo detto una piattaforma ISR che probabilmente potrebbe avere anche ruoli di strike (come il concettualmente diverso SR-72), da usare in spazi aerei ben difesi o ostili. Ma io personalmente credo che il concetto di versatilità rispetto alla specializzazione delle piattaforme di applicherà anche agli aerei strategici, oltre a quelli tattici, e che insomma la piattaforma ISR da spazi ben difesi, sarà la stessa da bombardamento del Long-range strike bomber. Mettiamoci anche una frase del sgretario all'aeronautica Donley riportata su wiki e mettiamoci questa altra notizia da ainonline sull'LRS-B: Beh, ho l'impressione che quei furboni di LM da un lato e NG dall'altro abbiano trovato l'escamotage per aggirare le restrizioni del Pentagono di far trapelare qualche dettaglio, parlando di piattaforme ISR e non di bombardieri. Il "missile" di cui sopra sarebbe l'SR-72, mentre l'aereo sarebbe l'RQ-180, in pratica questi due velivoli sarebbero i candidati per il futuro bombardiere strategico USA, e alle dichiarazioni di LM sull'SR-72 ha prontamente risposto NG, a giusto un mese di distanza. Può darsi che mi sbaglio ed entrambi i concetti siano solo specchietti per le allodole, ma per il momento resto della mia opinione. Chi ci sta guyadagnando è sicuramente AW, che ha fatto la copertina dell'edizione cartacea del numero di novembre sull'SR-72 e quella del numero di dicembre sull'RQ-180
  13. Articolo di follow-up sempre su AW: Where Does RQ-180 Fit In Stealthy UAS History?
  14. Non si capisce se AW abbia fatto il colpaccio oppure Northrop Grumman vuole contrastare LM nella presunta strategia di marketing che avevo ipotizzato nella discussione sull’SR-72. Il tutto volto alla gara per il next generation bomber, che è uno dei 3 programmi blindati. Insomma, svelare le proprie comeetenze e dettagli sul requisito ISR per arrivare in realtà alla gara più ghiotta. Comunque per gli appassionati di questo forum le 4 pagine del pezzo di AW immagino siano interessanti, riporto solo alcuni passaggi: Edit: l’articolo completo si trova al momento qui AW sembra aver cambiato l’indirizzo rispetto al link sopra di Fabio. Qui invece una presentazione all’articolo con alcune foto satelliatari della struttura dove sarebbe in sviluppo il progetto e alcune elaborazioni grafiche di AW su come dovrebbe effettivamente essere sulla base dei dati divulgati.
  15. Scagnetti

    SIRIA - Topic Ufficiale

    La foto è questa: A parte il Blackhawk sullo sfondo che è in dotazione anche alla Giordania, dove qualche buontempone ha scritto sarebbe verificatosi l’abbattimento, la foto è in giro su internet dal 2006. Che è leggermente precedente al settembre 2013. Inoltre quando uscì fuori per la prima volta questa bufala, mi pare un pezzo tradotto tramite traduzione automatica dall’arabo, all’italiano e quindi all’inglese, si faceva riferimento a un articolo dell’Oklahoma Post - un presunto quotidiano americano- che avrebbe dato per primo conto della notizia. L’articolo sarebbe questo: Peccato che l’Oklahoma Post sia uscito solo per un anno: il 1906. E anche se questa seconda immagine fosse un falso elaborato da qualche altro buontempone, indipendente da liveleak, resta il fatto che l’Oklahoma Post non esiste.
  16. Interessante per gli appassionati di armi da fuoco. In scia, ho trovato un video con un'intervista in spagnolo al tenente di vascello Crippa, condito di immagini elaborate al computer e di retorica pro-argentina. Sembra assodato comunque che questo pilota dell'Aviación Naval, sicuramente dimostratasi più "tosta" della Fuerza Aérea Argentina senza gregario e in missione di ricognizione, invece di abbattere una facile preda come l'elicottero mostratosi per primo, una volta individuata la flotta inglese puntò da solo verso l'Argonaut, cercando di colpire con armi molto poco sofisticate radar e punti deboli del caccia britannico, mentre gli veniva sparato contro di tutto. Oggi i piloti mettono kill markings assegnati in esercitazione sulla fusoliera dei loro aerei, ma questo pilota aveva i cojones per attaccare da solo un caccia britannico con un MB-339. A merito di UK e degli ufficiali impiegati in guerra, e di come si sia cercato di storicizzare il conflitto in UK questa dichiarazione di Crippa, dal link all'intervista sopra che testimonia il proverbiale humor britannico da parte del comandante della Argonaut oggetto delle raffiche dell'MB-339 e di 2 bombe inesplose sganciate da un A-4 poche ore dopo a seguito della segnalazione del solitario MB-339:
  17. Intanto, per le prospettive a lungo termine, più o meno verso il 2040 quando Rafale, Typhoon e Gripen saranno al capolinea, ci sono alcune considerazioni del generale a riposo, Jean-Georges Brevot, ex responsabile delle operazioni dell'Armée de l'air francese, che assieme ad altri alti papaveri di oltralpe ha finalmente scoperto l'acqua calda a fine 2013: Opinion: Europe Faces Smaller Role Without Next-Gen Fighter Parbleu! In Francia ci si rende finalmente conto che la scelta di procedere a 3 diversi Eurocanard sovrapponibili per ruolo, e dissanguandosi economicamente non è stata proprio lungimirante! Ci si rende persino conto che i 3 diversi bagni di sangue hanno lasciato pochi fondi e strada a futuri progetti, tranne i dimostratori Taranis e Neuron. E che per il futuro si paghrà pegno per queste scelte. Chissà chi avrà avuto mai la responsabilità primaria di lasciare il consorzio EFA nel 1985, per procedere allo sviluppo autonomo della "Raffica", e di conseguenza allo sviluppo in Europa di 3 aerei molto simili e alla conseguente fase corrente in cui i 3 si scannano per ogni gara, prima che gli F-35 saranno resi disponibili anche ai Paesi del golfo, e allora non ci sarà più alcun contratto per gli europei. Forse tra qualche anno i cugini di oltralpe metteranno su un altro gruppo di studio che riuscirà finalmente a rispondere anche a quest'ultima domanda, scoprendo l'esistenza dell'acqua tiepida, dopo la stupefacente recentissima scoperta di quella calda.
  18. O anche dalla pagina sul 339 di wiki Quindi tra le altre cose, uno distrutto da un missile blowpipe mentre attaccava le forze a terra, uno schintatosi per condimeteo, 3 catturati. Diversi attacchi tra i quali uno dei primi alle navi britanniche, durante un volo di ricognizione. Il tenente Crippa non si fece scrupolo di attaccare da solo la Argonaut con mitragliatrici e razzi Zuni: http://portale.lombardinelmondo.org/nazioni/argurug/articoli/Tetimonianze/malv Una foto dell’aereo in questione:
  19. Mah, tu consideri le Zumwalt l’ennesimo progetto "on steroids". Io invece le considero uno dei pochi concetti che possono essere realmente innovativi ed efficaci da parecchi anni nel settore della marina militare. Direi che a questo punto possiamo restare tranquillamente sulle nostre rispettive posizioni.
  20. Dopo la nota sconfitta per la gara coreana, Boeing si prepara a concorrere per il possibile sub-lotto "urgente" di 20 aerei nello stesso Paese. Ma per tale numero non presenterà il Silent Eagle, il cui concetto sembra andare in naftalina, ma un "Advanced eagle", verosimilmente un ulteriroe sviluppo del K, più facilmente e rapidamente realizzabile: http://www.flightglobal.com/news/articles/for-boeing-defense-its-fight-where-you-can-393730/
  21. Il rischio relativo ai costi, come evidenziato dal pezzo di aviationintel e anche dagli ultimi interventi di holmes, è che la soluzione che sembra al momento preferita - i Burke Flight III - ovvero l’opzione meno rischiosa, potrebbe essere costosa tra sviluppo, acquisizione ed esercizio, quanto e più degli Z. E già negli ultimi anni mi pare che i costi per i Flight III siano sensibilmente aumentati, mentre la terza unità della classe Z. dovrebbe costare già molto di meno della prima. E personalmente ritengo che gli Zumwalt un senso ce l’abbiano, almeno per l’US Navy e per il tipo di missioni/requisiti a cui quest’ultima potrebbe dover rispondere nei prossimi anni. Missioni che potrebero essere molto impegnative, senza dover scomodare i marziani, e che forse uno Zumwalt potrebbe svolgere autonomamente meglio di altri assetti o gruppi di assetti. A patto però che non si rendano tali navi monche sotto alcuni aspetti, come sembra stia avvenendo: E qui non si parla di tecnologie di generazione futura come railgun o laser offensivi (lasciamo questi progetti per il momento da parte), ma di un concetto inizialmente pensato per gli Z. che verrà comunque usato su altre unità, ad esempio le portaerei Ford, già protette da un gruppo navale, mentre gli Z dovrebbero potersi muovere anche autonomamente. Stesso discorso per i sistemi di difesa di punto non proprio ottimali, a quanto leggo, sui primi DDG-1000. Ha senso risparmiare su radar e difesa di punto per le navi che (secondo me) hanno tutte le potenzialità per rappresentare un vero game-changer? Questo risparmio mi ricorda un po’ quando si decise inizialmente di soprassedere sull’helmet mounted display e sulle capacità aria-suolo per l’F-22, salvo poi scoprire in seguito che sarebbero state caratteristiche molto più che desiderabili. E queste non sono navi da seconda linea della MM, su cui installare tutta la roba che sentiamo in giro fa poco senso, ma navi che dovrebbero rappresentare la punta di diamante della US Navy, assieme ad altri assetti pregiati. Se proprio la Navy è a corto di fondi, al limite riveda il concetto di LCS e lo sostituisca con qualcosa di più tradizionale, ma mi auguro che non si svilisca per quantità e qualità un concetto che mi sembra molto più efficace e innovativo come gli Z.
  22. Forse intendevi "non fosse altro per il numero di marinai imbarcato". 140 per Z. a fronte dei 320 dei Burke.
  23. Mah, personalmente non mi auguro che nessuno bombardi mai né la costa della Cina né dell’India. E non sono nemmeno entusiasta se si deve andare a fare operazioni in Somalia, A-stan, Bosnia, Libano, Iraq o Libia. Alcune operazioni le considero necessarie e indispensabili (a prezzo di effetti collaterali comunque rilevanti), altre un grosso errore. E a questo punto della nostra frequentazione su questo forum, dovresti conoscere il mio punto di vista in materia. (E nemmeno il blog Aviationintel ha una posizione così manicheista o estremista come lasci intendere – scorrendo le pagine di quel sito web potrai renderti conto che non si vuole cercare di contrastare i marziani). Siamo su un forum in cui si discute di aerei militari e di altri sistemi di arma, di FFAA e ogni tanto di geopolitica. Personalmente ritengo che la discussione attorno a un aereo militare, a una nave, a un altro sistema d’arma, a un approccio tattico o strategico su un forum dovrebbe evidenziarne pregi e difetti. Senza scendere di livello fino a cercare di stroncare o esaltare questo o quel sistema d’arma a priori. In ambiti più rigorosi di un forum, come un’accademia militare o un saggio accademico, è necessario arrivare a conclusioni più definitive e stringenti. In quest’ottica di discussione sull’attualità (l’attualità o il futuro sono più difficili da trattare a livello accademico – non si ha ancora una storia operativa) più libera propria di un forum (che non significa ovviamente sparare dati o analisi campati in aria), considero il pezzo di Tyler, autore del blog Aviationintel sullo Zumwalt, da pochi giorni messo in acqua, interessante e degno di condivisione, di lettura (integrale) e ovviamente anche di critiche. A contrasto della sua tesi, e nell’ottica di evidenziare pregi e difetti di un sistema o di una filosofia, possiamo prendere questo bell’intervento dell’utente Delta, che abbiamo a portata di mano nella pagina addietro, risalente al 2008: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/8546-zumwalt-produzione-limitata-alle-2-capoclassi-ordinate/page-2?do=findComment&comment=163682 Intervento che invito a leggere integralmente, una stroncatura del concetto Zumwalt espresso con sinteticità. E ovvio che la recente messa in acqua dello Zumwalt possa essere un interessante punto di discussione, così come la scelta di limitare la classe al momento a 3 unità. E nel mio post precedente ho linkato un articolo più interessante ad esempio di http://www.popsci.com/article/technology/inside-zumwalt-destroyer?dom=PSC&loc=slider&lnk=4&con=inside-the-zumwalt, senza esprimere un giudizio sullo stesso. È giusto limitare la classe Zumwalt a 0, 1, 3, 15 unità? Non lo so, possiamo discuterne, sicuramente Tyler, di Aviationintel, anche se non è un liberal, non è un sostenitore a priori di nuovi programmi. Come detto, lasciando un minuto da parte i nuovi Burke, il blog Aviationintel è estremamente critico verso le LCS (approccio che condivido pienamente), forse l’esempio perfetto di nuovo sistema di arma della US Navy, e verso l’F-35, mentre esalta le potenzialità di B-2 (condivido anche questo) e altri sistemi avanzati. Spesso su quel blog, che comunque ha diverse pecche di semplificazione, si esaltano invece sistemi mission-proven e dispiegati in buon numero, rispetto alle "diavolerie del futuro" che pretendono di risolvere con poche unità requisiti complessi prima gestiti da centinaia di unità. Insomma, non proprio un "solito vecchio discorso che fanno tutti i sostenitori dei nuovi programmi" – come hai scritto - o una posizione manicheista che esalterebbe ogni nuovo programma per contrastare eventuali invasioni di marziani o venusiani. Io personalmente condivido il concetto che 3 Zumwalt sia un numero infelice: esattamente come 21 bombardieri B-2 o 187 caccia F-22. Numeri discutibili e incoerenti secondo me: di meno (fino a 0) o di più avrebbe fatto molto più senso. E a scanso di euqivoci, avrei prefeirto numeri superiori a numeri inferiori o allo 0 per questi tre particolari programmi specifici, anche se non sono cittadino USA né pago le tasse colà.
  24. Lungo e interessante articolo di Aviationintel sulle Zumwalt: THE B-2 BOMBER OF THE SEAS: THOUGHTS ON THE ZUMWALT CLASS DESTROYER AND THE NAVY’S BROKEN PROCUREMENT STRATEGY In pratica, come già in alcuni degli interventi nella prima pagina di questa discussione, risalenti al 2008, si critica la scelta di fermarsi a sole 3 unità e di non sviluppare appieno tutte le potenzialità del concetto. Riporto solo alcune citazioni del lungo pezzo. Inoltre si spara a palle incatenate sulla scelta di procedere contemporaneamente ai nuovi Burke e alle LCS.
  25. Io sono tra quelli che.... In bocca al lupo comunque.
×
×
  • Crea Nuovo...