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mo-mo

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  1. Fra la stampa specializzata e la NZZ io preferisco il quotatissimo, a livello internazionale, giornale zurighese. A parte questo: è sempre problematico stabilire il costo unitario di aerei complessi come quelli di cui si parla. La fonte governativa di Stoccolma, la signora Karin Enström ministro della difesa, parla della maggiore spesa per armamenti riferita ai 12,5 miliardi di CHF (ca.10 miliardi di EUR)per la trasformazione di 60 Gripen C in "E". Si tratta di costi per il programma, comprendente molte cose. Un po' come il costo dei 22 Gripen per la CH: 3,12 miliardi che comprendono una serie di attrezzature, pezzi di ricambio, armi... Ha quindi un senso relativo affermare che i Gripen per la Svizzera costano 144 milioni al pezzo. Nei mesi scorsi, suscitando perplessità e qualche polemica, da Stoccolma si era detto che i medesimi aerei per le Forze aeree svedesi sarebbero costati almeno il 30% in meno... ma si tratta di versioni C da trasformare in E. Tornando alle informazioni del giornale. si tratta di un articolo scritto da un conoscitore della materia su informazioni governative svedesi e di SAAB. Certo è che queste incertezze interpretative non facilitano l'accettazione del pacchetto finanziario in votazione in Svizzera che appare sempre non solo controverso ma incerto e per taluni aspetti fumoso.
  2. www.nzz.ch Sul quotato quotidiano zurighese "Neue Zürcher Zeitung" è pubblicato oggi un interessante articolo sulla politica svedese in materia di difesa nazionale e sul tema Gripen in particolare. Si ammette che un NO svizzero all'acquisto della versione E dell'aereo di SAAB potrebbe mettere in forse l'intero progetto. La Flygvapen è infatti impegnata in una colossale spesa di 12,5 miliardi di CHF (circa 10 miliardi di EUR) per la trasformazione di 60 versioni C in E. E la Svezia, di questi tempi, ha un perlomeno un altro programma militare molto importante e costoso che riguarda la marina: sottomarini di nuova generazione. Il programma Gripen E sarebbe "salvato" da un acquisto brasiliano... non ancora a punto. In ogni caso, con una vena di ottimismo, in casa SAAB si dice che nei prossimi 20 anni si prevede la vendita di 300 fino a 450 apparecchi Gripen E. A che Paesi?... Sulla lista vi sono: Danimarca, Finlandia, Belgio, Slovacchia, Malaisia e Filippine. Quanto alla Svizzera, indipendentemente dal risultato della votazione, si dice che vi sarà un aumento della collaborazione addestrativa con la Svezia. Si fa l'esempio dei Paesi del nord che, settimanalmente e indipendentemente dalla loro appartenenza alla NATO o della loro neutralità, svolgono esercitazioni congiunte.
  3. mo-mo

    "Pilatus va all'offensiva"

    ... è effettivamente legato all'esito della votazione del 18 maggio. Per la Flygvapen svedese il problema non cambia tanto però. I SAAB 105 sono da sostituire sul medio termine. Quindi, al posto di essere forniti in base all'accordo SAAB-PILATUS, i PC-21 dovrà farseli acquistare dal Governo. Si tratta di acquisti non ancora certi ma molto probabili come quelli della Francia per una ventina di apparecchi nel 2016 e dell'Australia dove Pilatus è già molto presente da anni sia con apparecchi militari (PC-9M), sia civili (PC-12).
  4. www.pilatus-aircraft.com/ Accordo firmato oggi fra SAAB e Pilatus nell'ambito delle compensazioni industriali dell'affare GRIPEN. Fra l'altro, in caso di SI popolare all'acquisto di 22 GRIPEN E, SAAB acquisterebbe una ventina di Pilatus PC-21 per la Flygvapen svedese.
  5. In caso di NO (Maurer si è corretto) NON ci sarà un "piano B". I 3,126 miliardi di CHF previsti per i GRIPEN E rientreranno nel normale budget della difesa. A metà 2016 saranno dismessi i 54 F-5 E/F rimanenti (ne erano stati acquistati 110), una ventina potrebbero andare negli USA (Forze armate e agenzie private). Resteranno i 33 F-18 C/D aggiornati. Il Brasile (che per le sue gigantesche dimensioni appare ben poco armato per quanto riguarda le forze aeree) ha bisogno di rinforzare le linee in vista di grandi manifestazioni come i Mondiali di calcio e le Olimpiadi e dovrà disporre di un certo numero di apparecchi in leasing (C/D). Niente di strano. Gli "E" saranno per il 2018 e anni seguenti.
  6. mo-mo

    "Pilatus va all'offensiva"

    Per le costruzioni in licenza che riguardano Pilatus da aggiungere poi ASTRA in Sud Africa per i PC-7 e Hawker de Havilland Australia per i PC-9.
  7. mo-mo

    "Pilatus va all'offensiva"

    C'è il precedente del concorso JPATS degli anni 90. Allora vinse il duo Beech/Pilatus con il PC-9 MkII. Ribattezzato Beech T 6-A Texan II è stato e viene prodotto e venduto separatamente da Beech anche per Paesi normalmente vietati per le esportazioni belliche CH. Per Pilatus, dicono loro, si era trattato di un vero affare finanziario: 200 milioni di CHF subito e royalties per ogni aereo prodotto da Beech... e sono centinaia. Nessun problema con l'americana Beech... ma con l'industria indiana? Leggevo settimane fa delle perplessità di Pilatus circa (non è una gran novità) le vere o presunte "scarse capacità" (non lo dico solo io) dell'industria locale nella fabbricazione di aerei. Una costruzione sul posto, si diceva negli articoli sull'argomento, dovrebbe essere effettuata con la consulenza permanente di tecnici inviati da Stans. Nessun compromesso dunque con la "qualità svizzera" anche se riguardante macchine fatte su licenza. Una questione di principio, più che altro, che riguarda un tipo di aereo concepito nei primi anni 50 come P-3 a pistoni.
  8. In caso di un NO svizzero al finanziamento dell'acquisto di 22 Gripen E, ci potrebbe essere (parole del ministro Maurer) un "piano B". In pratica l'affitto di un certo numero di GRIPEN C/D (sarebbe una soluzione provvisoria anche in caso di acquisto dei GRIPEN E). Purtroppo la priorità sarebbe per il Brasile che dovrebbe garantire la sicurezza delle Olimpiadi (2016 mi pare) e la Flygvapen svedese, seppur ridimensionata, si troverebbe un po' a corto di aerei da combattimento.
  9. Conferenza stampa di Ueli Maurer per la presentazione del programma d'armamento e di liquidazione di materiale 2014. Per l'aviazione è confermata la richiesta alle Camere di eliminare la flotta rimanente di 54 F-5 E/F Tiger II ...da ora ed entro metà 2016. Rispondendo a un giornalista Maurer ha dichiarato che si esamina la possibilità di affittare GRIPEN in caso di NO popolare. Non sarà così facile in quanto la precedenza sarà per il Brasile (Olimpiadi) e la Flygvapen svedese non vuole certamente rinunciare a troppo materiale volante...
  10. Io ho addirittura la convinzione che la discussione si stia avvitando su sé stessa (... complimenti per i disegnini!) Arrischio di essere paternalista o magari paretico ma... gli argomenti di difesa nazionale in generale e/o in particolare dovrebbero essere innanzitutto discussi da un punto di vista POLITICO. Dopo le valutazioni e scelte tecniche le decisioni sono esclusivamente POLITICHE, fatto che mi pare giusto, visto anche che la politica è il mio maggiore interesse extra professionale da oltre mezzo secolo. Il 18 maggio il popolo sovrano (probabilmente meno del 50% degli iscritti in catalogo) si esprimerà su vari argomenti (ben 7 per i cittadini ticinesi) e il finanziamento dell'acquisto dei GRIPEN non sarà certamente il più importante. Sarà un SI o un NO, semplicemente, su una questione di distribuzione di soldi nel Dipartimento della difesa. Chi voterà NO lo farà non tanto per un ritenuto mediocre contratto con il Regno di Svezia ma perché non ritiene necessario o prioritario un impegno di questo tipo per la Confederazione. Io ho vissuto i tempi della guerra fredda e le emozioni sul militare erano ben diverse di adesso, anche in Svizzera, che ha un passato in cui l'Esercito era una sorta di "vacca sacra", le discussioni in materia sono diminuite di intensità e in parte divenute argomenti per circoli ristretti. Ai tempi del mio servizio militare quasi tutti erano arruolati, le statistiche recenti dicono invece che oltre un terzo dei chiamati non fa né servizio militare, né servizio civile... Una parte considerevole dell'elettorato che rimane dunque, in un certo senso, un po' laico in materia. Tornando al duo Hornet/Gripen...:Il primo ha soddisfatto pienamente le aspettative, non vi sono stati problemi politici con gli USA, è stata possibile una quasi totale costruzione su licenza in CH, al Dipartimento della difesa svizzero è stata dichiarata (e lo si è scritto) la soddisfazione per i contatti e le forniture puntuali da parte dei costruttori MDD/Boeing e dell'US Navy. Con il GRIPEN dovrebbe essere pure così... Se non lo fosse andrebbe di mezzo la credibilità del Dipartimento della difesa CH e dei partner svedesi.
  11. Eh sì, occorre poi dire che, con gli aggiornamenti già fatti, gli Hornet svizzeri hanno già probabilmente superato (come costo) i 200 milioni di franchi al pezzo. Ma gli Hornet non diventeranno mai dei Superhornet.
  12. Gli aggiornamenti devono essere "normali" e "adeguati" in relazione al fatto che gli "Hornet" svizzeri dovranno rimanere in servizio fino a un po' oltre il 2030. Certo che si potrebbero fare molte cose: RUAG aveva proposto, alternativamente a un nuovo acquisto, il rinnovo della rimanente flotta dei 110 Tiger II, una cinquantina di apparecchi E ed F per un miliardo di franchi. Non si trattava di un'offerta vera e propria ma un'indicazione che era apparsa evidentemente quasi assurda se si tien conto che l'F-5 Tiger II non è mai stato all'altezza e che si era trattato di un ultimo (per molti discutibile) acquisto di massa dei tempi della Guerra fredda. In generale in Svizzera si usa però tenere in vita, con opportuni adeguamenti, anche apparecchi che potrebbero essere anche sostituiti. E' il caso dei Pilatus PC-7 (i primissimi prodotti) trasformati in gran parte (28 aerei su una quarantina) nella nuova versione NCPC-7. Si era valutato che, evidentemente, valeva la pena. Era stato il caso dei Mirage IIIS che avevano subito varie modifiche con l'istallazione, per es, di alette canard. Ma ci sono evidentemente limiti finanziari, di convenienza. Gli adattamenti, si era parlato mi pare a più riprese in questo forum, sono sempre stati praticati con successo per il materiale bellico del Sa'hal israeliano.
  13. L' Hornet, ben più grande del Gripen e bimotore costa parecchio di più del jet svedese quanto a costi di esercizio. L'ideale sarebbe stato il completare la flotta con apparecchi del medesimo tipo (F-18 C/D di seconda mano e/o Superhornet). Poi ricordo che il referendum sarà finanziario e un NO non fa risparmiare niente. I 3,1 miliardi resteranno nel normale budget della difesa per acquistare, per es. , i droni israeliani e i missili con attrezzature annesse del progetto BODLUV 2020 della difesa contraerea.
  14. Precisiamo: l' F-18 era un prodotto McDonnel Douglas e, come tale, acquistato da quella ditta USA per il tramite del Dipartimento della difesa (e US Navy, mi pare). Boeing era poi succeduta avendo inglobato la MDD. L'interesse di Boeing era per un'eventuale ripetizione della gara che ha dato vincitore il Gripen. Si trattava però di sole speculazioni di stampa.
  15. Si tratta di contratti che riguardano tutti i Gripen E che saranno prodotti. In realtà SAAB è stata debolissima nel raccogliere compensazioni industriali, obbligatorie per legge in Svizzera, pari al 100% dell'affare di 3,1 miliardi di CHF. Il discorso è ormai solo teorico ma il consorzio europeo per l'Efa (per la CH rappresentato unicamente dalla Germania) aveva raccolto compensazioni per circa 8 miliardi di CHF. Una realtà logica in quanto la Germania è di gran lunga il maggior partner commerciale della Svizzera. Al contrario l'import/export con la Svezia è relativamente modesto.
  16. Nell'eventualità di una seconda gara per un nuovo jet da combattimento per le Forze aeree svizzere BOEING aveva dichiarato che avrebbe partecipato. Certamente per un costruttore americano, viste le grandi dimensioni delle vendite in USA, una vincita all'estero ha sicuramente meno importanza rispetto a quanto può averne per un costruttore europeo.
  17. In realtà Boeing aveva fatto le dichiarazioni scritte anche sopra che non corrispondono proprio alla realtà di allora. Berna aveva detto ufficialmente che Boeing (succeduta a McDonnel Douglas) non era in grado di presentare il Super Hornet in CH in quanto... non pronto ma che era possibile una valutazione negli USA. Soluzione non evidentemente accettata dal Dipartimento della difesa. Il Superhornet, citato a più riprese da Maurer e dai suoi maggiori collaboratori è davvero mancato.
  18. Hai riassunto, piuttosto bene, la realtà di un progetto che sa molto di acquisto "per disperazione". Il Gripen E è stato voluto dalla Svizzera con, è vero, maniacali voglie di perfezionamento (che sembravano superate in seguito a passate brutte esperienze di carattere finanziario). In definitiva il Grifone non sarà complessivamente superiore agli attuali F-18 C/D, Sarà consegnato una dozzina d'anni dopo le prove di valutazione, troppo tardi certamente. Poi, per un elettorato smaliziato come quello svizzero, sono oltremodo negative le notizie che la futura flotta di "E" per la Flygvapen svedese sarà costituita da apparecchi "C" riciclati e che vi sono notizie degli ultimi mesi sulla non eccellente situazione di SAAB. Vabbè... Politicamente, per il futuro, meglio un aereo americano, non condizionato dagli attuali critici rapporti Svizzera-UE. Ma la Svizzera, anche se molto ricca e non in crisi, non è Israele. Sul sito che ho segnalato più volte: io lo gradisco, è fatto da un competente appassionato e serio. E' chiaramente di parte, curiosamente scritto per un giornale romando, di una regione che (probabilmente) boccerà l'acquisto degli aerei.
  19. www.psk.blog.24heures.ch Nel sito "avia news" del quotidiano romando 24 Heures sono pubblicate informazioni circa i dettagli del contratto di acquisto dei 22 Gripen. Interessanti particolari. Il sito, preciso, è chiaramente pro acquisto, quindi per il SI nella votazione popolare.
  20. Sopra sono state espresse alcune perplessità e dubbi. Innanzitutto osserverei che l'acquisto dei Gripen E appare ancora molto in forse... Si potrebbe però dire che il popolo svizzero, nel passato, si è sempre espressi "pro militare" in varie consultazioni... e potrebbe essere un auspicio. I Gripen E, aerei che dovrebbero sostituire "parzialmente" una flotta iniziale di 110 (!!!) F-5 E/F "Tiger II" in realtà sostituiscono una flotta di apparecchi che, lo dicono le fonti ufficiali del Dipartimento della Difesa, ha ormai una capacità bellica che tende a zero (volo solo con bel tempo, nessun volo notturno...). I Gripen E, si aggiungerebbero in pratica a una flotta (attualmente) efficiente di soli 32 aerei (Hornet). Che avverrà, dopo il 2030 dopo la dismissione degli Hornet?... Si compreranno nuovi aerei, i tempi saranno però cambiati, gli specialisti svizzeri sono inoltre pessimisti in materia di disponibilità futura di petrolio. Tornando ai Tiger: Ne sono stati colorati alcuni con una livrea variopinta (12 unità, uno di essi è già però un pezzo da museo) perché, già anni fa, erano di troppo, inutilmente di troppo. Gli Hunter del passato erano invece della normale dotazione usata per l'attacco al suolo, in futuro gli Hornet della PS manterrebbero ancora sempre un impiego bellico. Piuttosto, ci saranno certamente spiegazioni ufficiali, fa impressione l'uso di aerei pesanti almeno 2,5 volte i Tiger per una pattuglia acrobatica (almeno in Europa). I problemi finanziari (e qui contraddico me stesso nei miei scritti del passato) non sembra abbiamo influenzato la scelta, quelli tecnici men che meno... Vedremo se ci sarà davvero questa PS su Hornet, se ci sarà davvero sarà un'attrattiva aeronautica in più.
  21. Sorpresa!... La "Patrouille Suisse" avrà un futuro dopo la dismissione degli F-5 E Tiger II a metà 2016. Secondo il quotidiano Tagblatt di San Gallo, che riprende la notizia da una rivista militare. scrive che saranno gli F-18 C Hornet a sostituire i piccoli bireattori della Northrop. L'informazione è stata confermata dal Dipartimento della Difesa. Le Forze aeree svizzere vanno dunque...sul pesante come la US Navy. In forse una particolare livrea rossocrociata. Sul lungo termine gli Hornet saranno sostituiti dai Gripen E (se verranno acquistati)
  22. A proposito di "votazione popolare" (in CH solo la fase finale ma determinante del diritto di referendum o di iniziativa) che riguarda il finanziamento ripartito su 10 anni dell'acquisto di 22 Gripen E e del leasing provvisorio di 11 Gripen C/D della Flygvapen svedese:.... mancano tre mesi al voto (ma la grandissima parte dei votanti si esprimerà per posta nelle settimane precedenti) e l'argomento non è certamente di prima grandezza. In Ticino si voterà su ben sette argomenti assolutamente differenti, tre federali e quattro cantonali. Per l'argomento in questione l'agenzia VIMENTIS, finanziata anche da enti pubblici e da partiti politici, ha dato la scorsa settimana i NO all'acquisto al 53% in un sondaggio. Direi che, rispetto all'iniziativa anti Hornet degli anni 90, i NO sono relativamente pochi a tre mesi dalla votazione. Azzarderei con il dire che il finanziamento dell'acquisto... "rischia" di passare. Si è arrivati a una proposta, il mio giudizio è soprattutto politico, certamente non ideale, piena di incertezze che suscita dubbi nell'elettorato. Poi l'atteggiamento svedese, quello ufficiale dello Stato e dei suoi rappresentanti e quello di SAAB è stato ingenuamente inopportuno in alcuni aspetti. L'ambasciatore di Stoccolma a Berna ha dovuto scusarsi per le interferenze nella consultazione. Ammetto che, durante i miei interventi in questo forum negli anni scorsi, abbia sbagliato di grosso su certi aspetti. Su una cosa non ho sbagliato certamente: una vendita di aerei in Svizzera, dovuta a una "vittoria" politica/popolare è di una visibilità senza pari in altre parti del mondo. Una propaganda di un'importanza ammessa qualche anno dal consorzio Eurifighter e che ora, con evidente nervosismo, tenta di cavalcare SAAB.
  23. C'è qualcuno che lamenta la mia assenza per questo affare... Strano, vengo definito un rompib...da parecchio tempo! Meglio di me ha risposto il Dipartimento della difesa e il suo capo (tardivamente), la sua dichiarazione di una decina di minuti è visibile anche in internet. Non vi è stata sorpresa per Ueli Maurer, anzi tutto è filato liscio con AMI e AdA secondo accordi fra Stati e rispettive aeronautiche. L'accompagnamento sulla pista di Cointrin da parte di Mirage 2000 francesi è stata ritenuta la soluzione normale. Che poi il servizio 24 ore su 24 per le Forze aeree svizzere sia un problema da risolvere è la realtà...
  24. C'è stata una presa di posizione tardiva, ieri, del Dipartimento della difesa e del suo capo Ueli Maurer. Nel caso specifico dell'aereo etiope dirottato è stato detto che, in ogni caso, spettava all' AdA francese di intervenire essendo l'aeroporto di Cointrin quasi sul confine e che non è giustificato intervenire per soli 2-3 km di territorio svizzero. Limiti: nessuna possibilità per aerei militari esteri di fare fuoco. Il problema, per le Forze aeree svizzere, esiste pur sempre. Maurer ha detto che manca personale, un centinaio di persone: per il personale civile non vi sarebbero problemi temporali per le assunzioni, per i piloti mancanti il problema è invece serio. La loro formazione richiede cinque-sei anni. Quindi più che i Gripen E (a breve-media scadenza aerei della Flygvapen in leasing) occorrono più piloti... ovviamente professionisti.
  25. C'è poco da discutere: tutta la DCA è sa sostituire e si tratta di un elemento della Difesa nazionale che, per un Paese neutrale, è di primaria importanza, si tratta infatti di un determinante elemento difensivo. Tiger: se non vengono venduti a mezzo milione al pezzo saranno demoliti in Svizzera entro la seconda metà del 2016. Torniamo in argomento con il GRIPEN:i: siamo realisti e seri: ci vorrà un ... super miracolo affinché il popolo svizzero dica di SI!
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