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mo-mo

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  1. Mah,... non è proprio così. Innanzitutto è prevista solo una versione "E", cioè monoposto. La Flygvapen rinuncia alla versione biposto "F" che, fra l'altro, sarà invece presentata la prossima settimana all'Axalp (esercitazione di tiro) e a Emmen (LU) al pubblico e alla commissione parlamentare per la sicurezza. Sull' operazione "Gripen E" vi sono poi non una ma due "spade di Damocle": la prima è costituita dal non certo "sì" parlamentare svedese per l'acquisto di 40-60 apparecchi del tipo in questione... Poi, ammesso il sì svedese, vi dovrà essere il doppio (non scontato) "sì" delle due camere federali svizzere e, dulcis in fundo, il "sì" del popolo svizzero nel 2014. E' vero che la Svezia, a parte la versione biposto, ha dato quasi tutto alla Confederazione e i politici svedesi se ne stanno accorgendo. I militari svedesi fanno notare che mancheranno, con l'operazione Gripen, finanziamenti per le altre armi (marina, soprattutto). Da parte svizzera si è sempre fatto notare che non vi sono alternative finanziarie: i 3,126 miliardi di CHF non si possono superare.
  2. www.vbs.ch E' atterrato oggi a Emmen (LU) il SAAB "Gripen" F demonstrator che parteciperà la prossima settimana alla manifestazione di tiro dell' Axalp. Sarà pure presentato alla stampa e alla commissione della politica di sicurezza. Informazioni dettagliate, anche in italiano, nel sito indicato sopra.
  3. Sul sito del Dipartimento della difesa sono presentate da oggi le prime informazioni, con un video, di Air14. Si festeggeranno il 100° dell'aviazione militare svizzera, il 50° della Patrouille suisse e il 25° del Team PC-7. www.vbs.ch Info anche in italiano!
  4. Grazie per la risposta e le obiezioni, siamo pur sempre in un forum di appassionati e con "0" possibilità decisionali. Nessun grave problema quindi! Acquisto di nuovi aerei per sostituire vecchi aerei, nel caso specifico F-5 E/F "Tiger II": si tratta di una scelta tecnico/finanziaria per consentire di far stare l'acquisto nel normale budget della difesa per 8-10 anni. Se non si acquisteranno aerei non si risparmia niente, si spende per altri acquisti militari. Il fattore finanziario, il "costo" dunque, è determinante per ogni decisione politica: in Svizzera, a livello comunale, cantonale e federale si votano di solito crediti per acquistare qualcosa. Dopo l'acquisto di 34 Hornet negli anni 80/90 ci si illudeva di spendere "poco". Il Dipartimento della difesa e i piloti mal celavano la preferenza (essendo gli Hornet non più in produzione e non sul mercato versioni C/D di seconda mano) per i Superhornet. L' invitata Boeing ha però rifiutato, nel 2008, le richieste di una valutazione in Svizzera del proprio prodotto. Lo presenterebbe però in un'eventuale nuova valutazione. Restavano in lizza i tre modelli che conosciamo. A me non è sembrata una perdita di tempo la valutazione nel 2008, anzi direi sarebbe stato scorretto eliminare i bimotori dopo l'esame di dati sulla carta o secondo le esperienze delle Forze aeree. I preavvisi di una nuova offerta dei due concorrenti "perdenti" fanno però pensare: 22 Rafale o Typhoon a quasi 200 milioni di CHF al pezzo nel 2011 e solo poco più di 145 milioni ora, com'è possibile? Quale il prezzo "giusto"? La valutazione ha poi permesso di accertare i costi di gestione e manutenzione, fuori misura per le finanze disponibili... a meno di dimezzare il numero di aerei, meglio allora i Superhornet. Ma 22 aerei (per due squadriglie) sono già un compromesso: ne occorrerebbero infatti, secondo la pianificazione degli anni scorsi, 33.
  5. Sul "Tages Anzeiger" di oggi sono pubblicate anticipazioni sul contenuto del messaggio alle Camere per l'acquisto di 22 "Gripen". Si conferma che gli aerei saranno i medesimi di quelli che intende acquistare la Flygvapen svedese. Non è chiaro però se si tratterà di apparecchi "nuovi": potrebbero essere apparecchi costruiti come versione "C" (monoposto) e modificati per trasformarli in "E". Il costo orario dei Gripen in Svizzera (basato su una flotta di 22 pezzi) sarà di poco più di 24'000 franchi, il costo complessivo annuale di 102'000 milioni.
  6. Il costo (350 milioni di EUR) lo avevo letto tempo fa da qualche parte. Effettivamente si tratta di qualcosa di diverso, compresi i motori, rispetto alle due prime navi. Poco fa ho notato poi su un sito che la BERLIN e la FRANKFURT a/M sono ormai definite come appartenenti alla classe 702 "1° lotto" e la futura BONN (A 1413) al "2° lotto".
  7. La "classe 702" si compone, per ora, di due navi: la "BERLIN" e la "FRANKFURT AM MAIN" che sono le più grandi navi della flotta. In aprile di quest'anno ne è stata battezzata una terza: la "BONN". Quest'ultima avrà aggiornamenti tecnici importanti e modifiche tali che hanno fatto lievitare i costi. Ai contribuenti costerà infatti il triplo delle altre due.
  8. Prendiamo per buone le indiscrezioni del quotidiano romando (che non verranno confermate ufficialmente). La risposta del Consiglio federale dovrebbe essere analoga a quella data al consorzio europeo. Aerei nuovi o di seconda mano, a prezzi stracciati o non, costosissime rimangono gestione e manutenzione rispetto a quelle del Gripen. Mi piacerebbe però avere un parere dai forumisti su questo tipo di proposte, pareri non "inquinati" da elveticità...
  9. Dassault cerca ancora un primo cliente (l'affare indiano sembra sempre "fumoso") per il suo "Rafale"- Il portavoce del Dipartimento della difesa ha confermato la notizia pubblicata su giornali domenicali che il Governo federale ha ricevuto un' offerta per 22 apparecchi. Il prezzo, 3,1 miliardi di franchi, corrisponderebbe al costo di 22 Gripen. Dassault farebbe quindi uno sconto di oltre un miliardo di CHF, quasi un miliardo di EUR, rispetto all'offerta ufficiale dello scorso anno. Il Consiglio federale esaminerà l'offerta e darà una risposta. Un'offerta simile era stata fatta in giugno da Cassidian/EADS per l'EFA con un prezzo simile. Come per il Typhoon, il Rafale ha però costi di gestione e di manutenzione eccessivi rispetto alle pianificazioni del budget della difesa svizzero.
  10. mo-mo

    "Pilatus va all'offensiva"

    Sul sito... www.swissinfo.ch vi sono un paio di articoli interessanti sulla ditta di Stans (anche in italiano)
  11. Sono perplessità che sono apparse anche sulla stampa svizzera nei mesi/anni scorsi in relazione alla competizione per gli addestratori primari con in corsa il Pilatus PC-7 MkII. Il ceo di Pilatus Oskar Schwenk, a contratto concluso, aveva affermato (in tono un po' scherzoso) che l'India "è un Paese serio" (!!!) e che per questo si poteva iniziare la produzione per l'India... prima dei primi pagamenti. La realtà è che in definitiva la prevista costruzione su licenza non avverrà tanto presto e l'industria indiana si limiterà a manutenzioni correnti degli aeroplanini costruiti a Stans... Cioè sono (in India) ancora al livello di sistemazione della disastrata formazione iniziale dei piloti... Altro che aerei di 4a o 5a generazione... Poi direi che ci si emoziona un po' troppo per Paesi giganti come Cina e India... Sono arrivati al livello di sviluppo economico/finanziario attuale soprattutto perché sono molto grandi...Il discorso vale soprattutto per l'India che fra non pochi anni, dicono, supererà la Cina come popolazione. In Svizzera siamo più abituati (perché fa comodo a noi) a giudicare l'economia degli Stati in termini relativi e l' India ci appare pur sempre una nazione con immense sacche di povertà. Le vere o presunte necessità di difesa dell'Unione indiana sono un altro discorso.
  12. Beh... un ufficiale generale, comandante delle Forze aeree, non è una parte passiva in un'operazione del genere. E' chiaro però che l'aspetto politico/finanziario ha la preminenza.
  13. La patata bollente dell'acquisto del Gripen passerà, dal 1° gennaio prossimo, nelle mani di un nuovo comandante dell'aviazione. Il divisionario (Mayor general) Aldo Schellenberg prenderà il posto dell' attuale comandante di corpo (Lieutnant general) Markus Gygax. La nomina, in un certo senso sorprendente, è anche "molto svizzera". Schellenberg infatti non è pilota, è stato nel passato anche comandante di una Brigata di fanteria di montagna come ufficiale di milizia (quindi non professionista). Il legame con l'aviazione lo ha in quanto è stato nella DCA (difesa contraerea) che in Svizzera è parte della Luftwaffe. www.vbs.ch
  14. La valutazione dei due modelli di droni (non armati) avverrà nei mesi di settembre e ottobre prossimi nella Svizzera centrale e nel Giura. Gli apparecchi, Hermes 900 e Heron 1, saranno basati sull'aeroporto militare di Emmen (LU). Del modello scelto sarà proposto l'acquisto di sei esemplari, per 300/400 milioni di franchi, nel Programma d'armamento 2014. www.vbs.ch
  15. In pratica il previsto acquisto del Gripen per le Forze aeree svizzere è "ostaggio" dei bisogni della Flygvapen svedese che non vuole il biposto e, quindi, SAAB non lo costruirà.
  16. E certo, altrimenti come si fa a fare la transizione? Il fatto è che la prevista (dalla Svizzera) versione "F" NON verrà costruita. Nell'accordo vi sono anche particolari riguardo l'addestramento che può avvenire anche in Svezia. Del resto anche la Svezia, il prossimo mese, deciderà l'acquisto di 40-60 Gripen "E" (monoposto). Il problema è comune. Vorrei dire però che l'acquisto è ancora molto,... molto lontano. Primo scoglio l'esame parlamentare fine 2012/2013 (accettazione tutt'altro che scontata), se passa vi sarà l'esame del popolo (referendum facoltativo) nel 2014, firma del contratto a fine 2014. Vi è però la spada di Damocle dell'acquisto della versione "E" da parte svedese. Se il prossimo mese di settembre non avverrà... crolla tutto il castello!
  17. www.vbs.ch Attesa conferenza stampa del ministro della difesa Maurer nella più vecchia e maggiore caserma svizzera a Thun (Cantone di Berna). Argomento acquisto dei Gripen. Nel sito indicato sopra i dettagli ufficiali. Riassumo: costo dell'operazione 3,126 miliardi di CHF (compreso sviluppo dell'aereo) con la garanzia "poco usuale" (grazie Svezia!) del Governo di Stoccolma Consegne: undici aerei da metà 2018, gli altri undici nel 2020/21 (tutti in versione "E" , non vi saranno dunque aerei biposto) Per quaranta milioni di CHF la Svizzera affitterà dal 2016 al 2020 8 Gripen "C" e 3 Gripen "D" (biposto)
  18. Il sistema di milizia svizzero è un po' mutato con le ultime riforme. Alla normale scuola reclute e alla serie di corsi di ripetizione si è aggiunta la possibilità di effettuare, per certe armi e per un numero massimo di militari all'anno, la cosiddetta "ferma continuata". Non so in aviazione come sia organizzata ora la gestione corrente del servizio di volo, in ogni caso nella valutazione del 2008 (Typhoon, Rafale, Gripen) era compresa la "Miliztauglichkeit" cioè la valutazione della compatibilità dell'aereo con personale non professionista. Ci si deve basare in ogni caso su personale civile (funzionari della Confederazione) in quanto anche le unità di terra dell'aviazione sono in servizio solo tre settimane all'anno. Interessante il confronto con lo Stato d'Israele riportato sopra: è un altro mondo, uno stato che da quando esiste deve (e riesce) tenere a bada gli stati arabi africani e mediorientali e da qualche anno anche l'Iran. Un' osservazione circa le trasferte all'estero di unità delle Forze aeree svizzere: attualmente nel nord Europa vi sono 5 Hornet per un esercitazione. I piloti sono ovviamente professionisti, il servizio di volo e di assistenza (professionistico) è soprattutto civile in quanto non si possono obbligare militari di milizia a trasferte oltre i confini.
  19. Un complemento d'informazione e una precisazione. L' ATS (Agenzia telegrafica svizzera) si è informata presso il dipartimento della difesa circa la veridicità della notizia di stampa in questione. EADS ha effettivamente presentato a inizio giugno 2012 un'offerta per 33 Typhoon T1 (costruzione 2003) della Luftwaffe per una cifra leggermente superiore a quella per 22 Gripen cioè 3,2 miliardi di CHF. Il Governo ha risposto negativamente il 27 giugno (giusto due mesi fa dunque). L'offerta era attraente ma, a parte l'opportunità di acquistare aerei di seconda mano, i costi di gestione di apparecchi simili non sono finanziabili dal budget della difesa svizzero.
  20. Ma certo che è una notizia (estiva) del giorno. Farà probabilmente la fine di quella dei Rafale sarkosiani... Più seriamente: si potrebbe dire che vi sono Paesi, alle prese con comprensibili riduzioni per le spese della difesa, non sanno che farne di parte delle proprie armi e tentano di disfarsene (non gratuitamente).
  21. Negli anni 60 c'era stato l'acquisto di qualche centinaio di carri armati britannici "Centurion" dall' allora Unione sudafricana, negli anni 70/80 l'acquisto di oltre cento HS "Hunter" F6 dalla (mi pare) Royal Navy dopo la chiusura delle sue basi/unità terrestri. La Svizzera non sarebbe alla prima esperienza di acquisti di seconda mano, ... darebbero (come per il passato) anche argomenti per i più importanti cortei carnevaleschi. Seriamente: non vi sono offerte ufficiali da Cassidian/EADS che, per la Svizzera, è un ente germanico come tedeschi sono considerati i "Typhoon". Anche i pro Rafale, qualche mese fa, avevano passato alla stampa un foglio con una presunta offerta di Dassault per xy "Rafale" nuovi con prezzi da liquidazione. Insomma...
  22. . Rispondi raccontando balle. In corso semmai vi sono trattative italosvizzere sulla proposta tutta svizzera detta "Rubik". Le banche svizzere sarebbero esattrici fiscali per l'Agenzia italiana delle entrate. Le trattative sono in corso ma in Svizzera ci si aspettano altri risultati primo fra tutti quello di togliere la Confederazione dalla cosiddetta "black list" italiana dei paradisi fiscali, inserimento che è tutt'altro che amichevole. I rapporti italosvizzeri sono quelli che sono, non si tratta di fatti personali, è la realtà delle cose. Io mi occupo di politica da decenni sia a livello professionale, sia come pratica e quindi sono sensibile a problemi sia interni, sia di rapporti internazionali e quelli con l'Italia non sono a un livello normale da qualche anno. Va bene così? Tornando agli aeroplani: ognuno ha diritto di dire quello che gli pare. La realtà è però quella che è. La CH non è Israele, la difesa nazionale non è prioritaria come negli anni della guerra fredda. La cifra massima da spendere è di 3,126 miliardi di franchi per 22 aerei. Si acquisteranno se anche il Parlamento svedese deciderà di acquistare la versione E/F per la Flygvapnet e se lo Stato (svedese) garantirà per l'acquisto svizzero. Il problema è anche di politica internazionale dunque. Typhoon o Rafale sarebbero costati più di un miliardo in più (senza contare i ricorrenti maggiori costi di gestione per aerei bireattori). I Gripen, se verranno acquistati, saranno consegnati per armare due squadriglie fra il 2018 e il 2020. Mi pare che sia logico poi sostituire gli Hornet con il medesimo tipo di aereo... ma SAAB, la notizia è degli scorsi giorni, sta ideando una versione senza pilota. Vedremo se si stratta diun'indiscrezione "estiva". Va bene cosi?... Ma dai che fa caldo anche qui. Non ci facciamo certamente la guerra. Svizzera e Italia sono Paesi confinanti e molto diversi. E sia. Ho fatto conferenze anche in in Italia e mi hanno sempre detto di parlare chiaro. Gli Svizzeroitaliani si aspettano però dall' Italia (quella ufficiale) un atteggiamento "migliore". Qui si aspetta. A molti italiani (non evasori fiscali) diamo già molto.
  23. ... E noi svizzeri non riusciamo a capire come un Paese come l'Italia, afflitto di problemi di ogni tipo, soprattutto di natura finanziaria, dilapidi miliardi per l'acquisto degli F-35, insomma le spiegazioni al popolo in difficoltà, ai lavoratori con stipendi da fame, ai disoccupati sono state tutt'altro che complete e convincenti. Affari italiani. All'amico sopra, perlomeno per l'impegno profuso nello scrivere il suo intervento, vorrei precisare che si tratta di sostituire un AEREO e non l'F-5 come tale, AEREO ormai desueto e in fine di carriera da sostituire con un altro AEREO. In Svizzera si decide SEMPRE su stanziamenti per acquistare qualcosa e mai viceversa. Per la cifra massima di 3,2 miliardi di CHF ci stanno solo 22 Gripen, se a SAAB costeranno di più non si potrà adeguare la fattura (o si rinuncia o paga lo Stato svedese). Ma l'aereo scelto (in versione E/F) non è stato ancora acquistato: un passo avanti c'è stato però oggi... Con 16 voti contro 9 la commissione per la politica di sicurezza del Consiglio nazionale (una delle due camere federali) ha deciso di proporre la continuazione dell'iter d'acquisto del Gripen nonostante alcune perplessità o incertezze rese più o meno note.
  24. Vorrei dire, anzi ripetere perché l'ho già scritto poco sopra, che ha poco senso stilare classifiche tanto per sfogare le proprie emozioni aeronautiche in una calda giornata estiva. Mettere sul podio l'AMI, perché è italiana e, quindi, DEVE essere importante non dà niente di più all'immagine istituzionale/economico/finanziaria/strutturale del Bel Paese, Paese che è (sempre) in difficoltà su vari fronti... che tutti sanno. E' vero che in Italia la difesa nazionale non fa notizia come in altri Paesi ma sembra confinata a limitati gruppi di interessati. Una vera discussione, per esempio, sull'opportunità dell'acquisto dell'F-35 non l'ho sentita, letta, sentita commentare con vera cognizione di causa da nessuna parte. Se piace così agli italiani...
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