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mo-mo

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  1. "Chi vive sperando... " dice una battuta da osteria... Mah! Il Gripen e la Svezia rischiano di uscire male da una possibile votazione popolare sulla possibilità di referendum facoltativo sul finanziamento di nuovi aerei di combattimento. La consultazione non è ancora certa perché le 50'000 firme necessarie per mettere in votazione l'argomento non ci sono ancora. In realtà la votazione sarà un SI o un NO a nuovi aerei da combattimento indipendentemente dal tipo. Francamente la Svizzera, ma anche gli altri Paesi del centro/nord Europa, non si sentono insicuri al punto da incrementare gli sforzi per la difesa, nuovi aerei possono apparire inutili. Nel caso svizzero, poi, la scelta del Gripen (per soli motivi finanziari) si è rivelata complessivamente meno felice del previsto. Come si fa a un elettorato svizzero smaliziato, normalmente permeato da certezze, convincerlo che la versione "E" del Gripen sarà del tutto nuova se tutti gli esemplari per la Flygvapen svedese saranno modelli in servizio ("C"),,, riciclati? L'operazione "Gripen" è poi stata costellata da parecchie incertezze tecniche, contrattuali e di comunicazione ministeriale. Qui devo ammettere che quanto dicevo anni fa su questo o su altri forum italiani circa il vantaggio (politico) di un prodotto svedese rispetto a quelli di Paesi EU non si sta rivelando esatto. Anche gli altri due contendenti non si sarebbero presentati in maniera eccellente: il Rafale è passato da un flop all'altro, per l'Efa l'elettorato svizzero (tedesco) è al corrente della situazione nelle confinanti Austria e Germania. Qualche tempo fa ho segnalato quanto si dice e si scrive in merito (in modo fortemente critico) sulla stampa tedescofona. Se si andrà in votazione il prossimo anno (forse in settembre) che conterà sarà il grado di accettazione dell'elettorato che va dal centro-sinistra alla destra. Se non si convinceranno quelle aree politiche l'operazione "Gripen" sarà affossata.
  2. mo-mo

    Il mercato dei caccia ....

    Segnalo innanzitutto la decisione del regno del Bahrein di modernizzare, a partire dal 2014, la flotta di venti esemplari di F-16 C/D e di sostituire gli F-5 Tiger II con... F-16 E/F Viper, oppure Efa, oppure Rafale. Che la valutazione svizzera del 2008 possa essere utile per una scelta all'estero può anche far piacere nella Confederazione. Avevo scritto anni fa sull'argomento, anche in questo forum, suscitando curiosità. perplessità e reazioni negative. Per regolamento e d'accordo con i produttori concorrenti non sono stati ufficializzati né i dettagli delle prove, né la classifica. Però il risultato, non smentito, è stato: 1° Rafale, 2° Efa, 3° Gripen C/D. La scelta politica è stata innanzitutto di carattere finanziario, SAAB ha consentito di costruire una nuova versione molto migliorata. L'acquisto di 22 Gripen, in Svizzera, appare però ancora molto, molto lontano. Certo che nelle monarchie del Golfo la situazione è ben diversa, lo Stato si identifica con le famiglie al potere. Per gli acquisti di materiale bellico il ruolo di Paese esteri (GB per esempio) può essere determinante. Il consorzio Efa, in più dichiarazioni, aveva dichiarato che la partecipazione alla valutazione svizzera era di indubbia importanza, strategicamente rilevante: ci si riferiva soprattutto a problemi di immagine. Una vittoria in CH significava paginate di articoli e di foto anche sulle prime pagine dei giornali non solo della Confederazione ma anche della Germania. Vorrei però citare il presidente di Pilatus Schwenk il quale affermava in un'intervista che per fare affari in quei Paesi occorrono...pazienza e, soprattutto, conoscenza della mentalità locale e credibilità. Vincere un contratto laggiù può anche dipendere da argomenti difficilmente spiegabili o definibili.
  3. www.vbs.ch 10.11.13 Comunicato del Dipartimento della difesa sul trasferimento di 10 Hornet svizzeri in Norvegia per esercitazioni notturne.
  4. www.welt.de Sul giornale DIE WELT di ieri 27 ottobre si parla di "Eurofighter am Boden" (Efa a terra) con riferimento ai problemi, che durano da anni, dei Typhoon della Bundeswehr. L'argomento è ripreso anche da altri siti in Internet .
  5. mo-mo

    Royal Canadian Navy

    I nuovi rifornitori di squadra ordinati per la Reale marina canadese porteranno nomi di battaglie combattute nel 1812: le navi si chiameranno HMCS Queenston e HMCS Chateuguay.
  6. psk.blog.24heures.ch Sul sito indicato sopra (quotidiano svizzero romando 24 heures) un articolo riguardante i Typhoon austriaci (data 26 ottobre 2013)
  7. Incidente, nel primo pomeriggio di oggi, a un Hornet biposto. L'aereo ha urtato una parete rocciosa fra i cantoni di Obvaldo e Nidvaldo, sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni. Nessuna notizia, per ora, sugli occupanti. L'aereo, non armato, era partito per un volo di addestramento dall'aeroporto di Meiringen. L'apparecchio era uno degli otto F-18 D acquistati dalle Forze aeree svizzere.
  8. Il sistema cosiddetto di milizia è evidentemente adatto a un Paese di tradizioni, di realtà e di dimensioni "svizzere". E' chiaro che nessuno, nella Confederazione, metteva in dubbio che un servizio militare di due/tre settimane all'anno (intensive) fra 21 e 50 anni di età non erano meno efficaci del servizio militare estero con un anno o più di servizio militare a 20/21 anni. La conferma veniva da Israele che ha adottato, più o meno, il sistema svizzero. Un maggiore di Sa'hal e giornalista del settimanale Haaretz aveva partecipato anni fa a un corso di ripetizione di un battaglione di fanteria della Landwehr, cioè con soldati di età fra i 33 e i 42 anni. Aveva partecipato dall'interno dell'unità con tutti gli obblighi e disagi normalmente previsti. Il giudizio, particolarmente apprezzato in quanto in un'ottica svizzera si ritengono le forze armate di Tel Aviv quanto di più efficiente ci sia in campo militare, era stato positivo per l'impegno, le capacità belliche mostrate, l'organizzazione delle esercitazioni durante le due settimane del corso, giudizio molto positivo perdippiù nonostante l'assenza di un vero nemico (come invece il caso di Israele). La differenza citata nell'articolo di Haaretz era data dall'armamento, abbondante e spesso di qualità ma tecnologicamente meno aggiornato di quello israeliano. Certo che il sistema di milizia mostra già da qualche anno i suoi limiti: se è possibile che un "non professionista" si destreggi con aerei Tiger o carri Leopard 2, il professionismo è ormai la regola per apparecchi tipo Hornet. Però non ci sono alternative all'attuale sistema confermato dal popolo il mese scorso a grande maggioranza. Si vedrà come andrà a finire l'ennesima ristrutturazione: partiti di centro destra e associazioni militari richiedono un aumento del budget e forze armate di 120'000 militari, il governo federale di 100'000, le sinistre di 50'000 (se non l'abolizione delle forze armate).
  9. La Svizzera ha, da parecchi anni ormai, un contingente (SWISSCOY) in Kossovo. Era stata una primizia dopo la creazione dello Stato federale nel 1848 e la rinuncia/divieto di servizio militare all'estero. La scelta del Kossovo era stata determinata anche dal fatto che quasi un quinto dei kossovari risiede in Svizzera (i più noti sono giocatori di calcio). E' chiaro che le forze armate svizzere sono sempre state concepite per una meticolosa difesa nazionale, militari in Patria dunque. Il massiccio delle Alpi (ca. il 30% della superficie della Confederazione) non è però più il centro essenziale della difesa nazionale. Il ministro Maurer ha appena accennato lo scorso anno che sarà un problema smantellare le circa 11mila istallazioni militari alpine. Quindi a che serve l'Esercito svizzero? Un collega giornalista (e maggiore dell'esercito) ha scritto ieri su un quotidiano ticinese delle difficoltà di trovare scopi difensivi come un tempo. L'esercitazione virtuale citata sopra è un esempio sul come si inventino manovre che possono anche suscitare perplessità o il sorriso per giustificare un armamento che appare (attualmente) poco più che inutile... Che servono centinaia di carri Leo2, Pz2000 svedesi, obici blindati con 25 km di gittata?... Mah! Ci si avvia dunque, con evidente ritardo, verso un altro tipo di difesa. I mezzi cambiano ma il loro acquisto sarà per il medio lungo termine. Di previsto, a parte i Gripen, c'è la ristrutturazione della DCA con il programma BODLUV (Boden/Luftverteidigung-Difesa terra/aria).
  10. Mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre si terranno le tradizionali esercitazioni di tiro delle Forze aeree svizzere all'Axalp (sopra Brienz). Parteciperanno anche tre Gripen C della Flygvapen svedese giunti oggi sulla base di Payerne. Il prossimo anno questo show aeronautico non avrà luogo in quanto vi saranno le manifesazioni per il 100° dell'aviazione militare in Svizzera.
  11. Condivido quanto detto sopra da Valtur. L'ebbrezza. l'idea di un'indipendenza di una regione che è sicuramente "nazione storica" ma non Stato federato (in senso stretto) può essere forte ma difficile da realizzare con successo. Altri casi simili sono rari: separazione consensuale fra "Cechia" (Boemia/Moravia) e Slovacchia, Repubblica e Cantone del Giura e Cantone di Berna ma sempre (entrambi) Stati federati svizzeri. Il "caso" dell'indipendenza scozzese non è poi scoppiato di recente ma cova da una ventina d'anni,... un po' come l'eventualità dello smembramento del Belgio (con la sua scomparsa) in tre parti più o meno "etniche". Mi costa poco affermare che, in votazione, l'indipendenza scozzese non andrà in porto.
  12. Il risultato è stato chiaro: NO all'abolizione dell'obbligo di servizio militare > 73,2%... SI > 26,8%
  13. Visto che le Forze aeree sono parte integrante dell' Esercito segnalo che il popolo svizzero ha risposto alla proposta di abolire l'obbligatorietà del servizio militare con un secco NO. I risultati dell' iniziativa popolare indetta dal Gruppo per una svizzera senza esercito sono stati: NO > 73,2% , SI > 26,8%. La Svizzera continuerà quindi con l'obbligatorietà del servizio militare, uno dei pochi Paesi d'Europa ormai.
  14. E' finito l'iter parlamentare ma adesso spetta al popolo che sarà chiamato a esprimersi nel maggio o settembre del prossimo anno sull' annunciata domanda di referendum facoltativo. In pratica si voterà sulla legge di finanziamento. I recenti sondaggi danno un chiaro NO all'acquisto (67%). L'impegno del Dipartimento della difesa, di partiti favorevoli, di associazioni miilitari... dovrà essere dunque eccezionale per ribaltare l'attuale parere.
  15. Stamattina anche il Consiglio degli Stati ha liberato i 3,126 miliardi di franchi per l'acquisto di 22 Gripen E. Il voto positivo, 27 SI contro 17 NO, è stato tutt'altro che esaltante in una camera dominata da sempre dai partiti di centro/centrodestra/destra solitamente favorevoli alle spese militari. Ora, dopo la pubblicazione delle decisioni parlamentari, i critici dell'acquisto possono lanciare ufficialmente il referendum: 50mila firme (minimo) da raccogliere per mettere in votazione popolare il finanziamento (il prossimo anno).
  16. Effettivamente la notizia (ampiamente diffusa)era stata appresa, nei giorni scorsi, con sorpresa mista a perplessità. D'accordo le dimensioni, anche finanziarie, delle forze armate USA ma proporre un addestratore derivato da un aereo, il Gripen, del costo unitario di ben oltre 100 milioni di USD sembrava davvero troppo...
  17. Consegnato oggi 13 settembre il rifornitore di squadra "BONN" (A1413). E' il terzo del Tipo 702 della Marina germanica. Come già scritto precedentemente, rispetto alle prime due navi di questo tipo, dispone di aggiornamenti tecnici di un certo rilievo.
  18. Con 114 SI contro 70 NO il Consiglio nazionale ha approvato l'acquisto di 22 SAAB Gripen E e il relativo piano di finanziamento decennale per 3,126 miliardi di franchi. La minoranza rossoverde ha comunicato che farà uso del diritto di referendum facoltativo per quanto riguarda il finanziamento.
  19. Domani pomeriggio 11 settembre esame e voto del Consiglio nazionale sul "Programma d'armamento 2012", in pratica la proposta governativa d'acquisto di 22 SAAB Gripen E per 3,126 miliardi di CHF con il relativo piano di finanziamento speciale la cui entità è però già compresa in vari futuri budget della difesa annuali. Probabile, anche se non entusiastico, il "sì" della camera del popolo. Un recentissimo sondaggio su un campione rappresentativo dà però i contrari al 63%. Già annunciato il ricorso all'arma referendaria: con la raccolta di almeno 50'000 firme la proposta sarà messa in votazione popolare nell'autunno 2014.
  20. www.blick.ch Sorprendente dichiarazione del Presidente della Confederazione e ministro della Difesa UELI MAURER al quotidiano "Blick", edizione odierna. L'atteggiamento aggressivo (forti pressioni sulla Svizzera soprattutto per le note questioni fiscali) di Francia e Germania hanno in pratica escluso il Rafale e l'Efa dalla competizione di qualche anno fa. La scelta del Gripen, venduta finora con sole motivazioni di convenienza, è stata in pratica l'unica possibile anche da un punto di vista politico.
  21. Prima di scrivere io, di solito, verifico. No, non vengono più consegnate munizioni da tenere a casa. Aggiungerei poi che anche il fatto di avere in casa un arma militare è stata abbastanza mitizzata, ha ben poco di storico. Si trattava più che altro di facilitare l'entrata in servizio negli anni 40, una semplificazione "logistica", come si usa dire, promossa dall'allora comandante in capo gen.Guisan. Una facilitazione anche per recarsi da casa ai poligoni per i "tiri obbligatori" come civili. Poi è vero che nel dopoguerra il fatto che un padre di famiglia e tre figli...tutti militari avessero equipaggiamento e armi personali negli armadi di casa poteva incuriosire o far notizia all'estero. Nel referendum passato i fautori dell'arma in casa avevano un po' calcato la mano sull'argomento, in realtà di vere necessità "belliche" con una situazione del genere non ve ne sono mai state.
  22. Un errore: la cosiddetta "munizione da tasca" è stata ritirata a partire dal settembre 2007 e, quindi, non fa più parte dell'equipaggiamento personale.
  23. La notizia non è proprio recentissima ma a inizio luglio 2013 la Norvegia ha scelto i cantieri sudcoreani DSME/Daewoo per la fornitura di una nave logistica nell'ottobre 2016. La vittoria del Paese dell'Estremo oriente sembra essere stata facilitata dalla migliore offerta in termini di costo: 211 milioni di USD.
  24. Il caso svizzero poi è particolare: dopo secoli di servizio militare di professione all'estero (ca 2 milioni di giovani dei cantoni svizzeri a costituire eserciti dei regnanti europei) la creazione dell' Esercito federale nel 1848 con il sistema "di milizia" (cioè non permanente, non professionista, quindi non pagato), un sistema che è ormai tradizionale e che appare, pur con difetti, insostituibile in CH. Alla fine della II GM l' Esercito svizzero era gigantesco (ca. 900'000 soldati), poi ha subito varie ristrutturazioni e ridimensionamenti. Se vincerà il NO sarà di 100'000 membri (Forze terrestri e forze aeree). C'è poi anche una più o meno latente "crisi di identità"... A che serve se non c'è più il nemico "rosso" ? I tempi sono cambiati e giovani, industrie, banche ritengono spesso il militare (da 20 a 32 anni) una costosa perdita di tempo. Vabbè... rimarrà, probabilmente, tutto come ora.
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