Grazie per avere risposto alla mia domanda di sabato scorso.
Però, collegandomi alle ultime repliche, ritengo oggi molto più importante la componente di volo d'attacco imbarcata di quella assegnata all'areonautica militare.
E' infatti evidente infatti che la nostra componente di attacco sia pensata per esigenze della guerra fredda (per fronteggiare in Europa il patto di Varsavia). Oggi questa esigenza non c'è più e invece è richiesta la nostra collaborazione in paesi molto distanti dall'Europa dove una componente imbarcata ad ala fissa può essere indispensabile.
L'utilizzo intensivo della Garibaldi e dei suoi Harrier (ad esempio in Somalia, Serbia, Golfo Persico nel 2001 e Libano) dimostra quello che sto dicendo. Per contro abbiamo inviato 8 Tornado nel 91 in Iraq, abbiamo usato qualche AMX contro la Serbia e abbiamo schierati 4 AMX in Afganistan (più qualche Tornado precedentemente se non sbaglio).
In futuro potremmo dover fronteggiare (in ambito ONU)Iran, Corea del Nord, forse intervenire ancora Libano. Poi c'è la Cina con le sue mire su Formosa, il Venezuela di Chavez e la Siria da sempre stato canaglia. Infine potremmo dover operare in ambito ONU in una serie di conflitti regionali/tribali dove potrebbe essere utile la Cavour (es. Somalia: assistenza profughi, contrasto della pirateria, protezione sbarchi della S.Marco).
Quindi secondo me sarebbe più utile rinunciare a 15 f35 dell'areonautica e destinare il ricavato ad una nuova Cavour in modo da avere due portaerei che si alternano. Poi potenziare l'aviazione navale ad ala fissa (da 20 previsti 40 f35 ) e lasciare i rimanenti 76 aerei all'aereonautica militare, che invece secondo me dovrebbe avere funzione prevalentemente difensiva sfruttando gli Eurofighter.
Questo è quello che penso io. Lascio la parola a voi sperando di non avervi annoiato.