ciaurlec
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Reputazione Forum
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Dopo aver visto su youtube i trailers e alcune scene di combattimento di Fury ho deciso di non andare a vederlo. Ora, per puro caso, mentre rivedevo alcune scene di "the pacific" (straordinario, soprattutto pensando che si tratta di una produzione televisiva e non un Blockbuster hollywoodiano) mi è capitato di vedere il trailer di questo: tali Ihantala (digitate sul motore di ricerca perché io non ho ancora capito come si fa un collegamento); film finlandese del 2007, di cui ho scoperto essere on line anche la versione integrale in lingua originale con sottotitoli in inglese (lo so, fa tanto "film cecoslovacco ma con sottotitoli in tedesco" cit.). ci sono alcuni pregevoli duelli tra carri armati, la presenza di mezzi bellici d'epoca (sono protagonisti almeno due stug III G, 2 T.34/76, 1 ISU 152, 2 o 3 T 34/85, 1 kv 1 e un fantastico T26) tutti in movimento (e che movimento). inquadrature dall'interno del carro, visuale attraverso i sistemi di puntamento e altre chicche per chi è appassionato di questi bestioni. inoltre, per i "volatili" si possono si possono apprezzare anche alcune presenze (credo FW 190 e stukas) ecco, paragonarlo poi a Fury, con tutto il potenziale economico e di know how di cui i film maker statunitensi sono in possesso, da appassionato storico, mette ancora maggiore tristezza per l'occasione persa per creare un film realistico sui carri che possa costituire una pietra miliare e un nuovo paradigma per il film di argomento militare. p.s. certo, mette ancora più tristezza il raffronto alle capacità della nostra filmografia ...
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Per paradosso il più pericoloso per l'ISIS risulta essere il fuggitivo ... E' bello per un'organizzazione criminale non cuirarsi dei piani di fuga, né di possibili "pentiti" che possano rivelare la struttura che li ha reclutati e organizzati (tanto sono votati al martirio). Nel caso però qualcosa è andato storto ... Credo che, finito l'effetto "euforia" delle sostanze assunte prima dell'attentato, il ragazzo si sia accorto di quello che ha fatto e non ha avuto il coraggio di farsi saltare in aria. In questo momento l'attentatore superstite potrebbe costituire una importante fonte di informazioni per i servizi di sicurezza. Dopo tutto sono ragazzi, probabilmente con qualche debolezza, abilmente sfruttata dei reclutatori, che potrebbe essere usata anche agli investigatori. Però, da quello che si conosce, dopo la strage ha chiamato i propri referenti per chiedere un aiuto. Sono convinto che adesso sarà qualche metro sotto terra nelle ardenne, per mano di quelli che credeva suoi amici, i quali probabilmente lo sfrutteranno anche da morto, inventandosi il mito di una primula rossa inritracciabile (per ovvi motivi).
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oppure l'attentato di Oklahoma City (esempi se ne trovano iosa), ma gli attacchi terroristici di questi giorni sono cosa ben diversa da "bowling a columbine". siamo in presenza di un'organizzazione complessa e strutturata sul territorio (anche europeo), il cui riferimento ideale è lo stato islamico. mi sembra ovvio che quest'ultimo sia uno dei bersagli da distruggere. certo, ricordando von Clausewitz, la cosa deve esser fatta avendo in mente e come obbiettivo politico la costituzione di un regime statale solido e, il più possibile, democratico. in assenza di un piano certo e condiviso è quasi meglio lo status quo. bisogna però tener presente che le derive terroristiche islamiche continueranno fino a che non verrà prosciugata la palude ideologica nella quale esse nascono. questo non è un discorso militare, né di ordine pubblico bensì culturale, che dovrà essere affrontato e risolto dai mussulmani stessi, dove il nostro compito sarà solo quello di spronarli al cambiamento.
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A quello che ho capito Putin ha creato una no fly zone sui territori interessati dalle offensive dell'esercito siriano; nel senso che lì potranno volare solo i siriani e se qualcuno lo vuole impedire, se la dovrà vedere con l'aviazione russa. Questi incidenti mi sembra che servano solo a far capire alle potenze confinanti che assad non è più solo ma che ha le spalle coperte. Anche le dichiarazioni sul passo indietro del dittatore sono state fatte solo dopo la discesa in campo russa, ben consapevole che il potente alleato non avrebbe dato seguito alla cosa.
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Scusate il probabile OT. Da quando al Tribunale di Milano quel folle ha ucciso indisturbato un giudice, un testimone e un avvocato, fuori dal Tribunale di Brescia ho visto stazionare una Land Rover dell'esercito con due militari; questi erano abbigliati con giubbetto antiproiettile e armati di pistola - rigorosamente nella fondina - e di sc 70/90 regolarmente impugnato. ecco, ma non è un po' eccessivo tutto questo? un fucile d'assalto in uno spazio ristretto non è troppo potente. l'uso del 5.56X45 sulla breve distanza non comporta il rischio di ferire altre persone oltre a quella cui si vuole sparare? inoltre, la pistola non è più agile da usare in circostanza come quelle accadute al Tribunale di Milano rispetto ad un fucile d'assalto? p.s. preciso che non ci sono Carabinieri a fare servizio di sicurezza. p.p.s. non è che il pericolo che questi uomini dovrebbero scongiurare NON è il matto arrabbiato con la giustizia ma qualcun'altro ...
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Articolo interessante sul foglio di oggi che esamina il rapporto tra sentenze civili e penali e introduce l'argomento dei risarcimenti ai familiari. Non sono sicuro che possa essere pertinente in un forum tecnico come questo ma è una visuale diversa. P.s. se qualcuno mi spiega come copiare i link per il futuro potrei evitare assurde introduzioni come quella fatta sopra.
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Non riesco ad incollare il link a un articolo del corriere di oggi nel quale viene data notizia del rigetto del ricorso del ministero contro la sentenza di primo grado del giudice civile.
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per la risoluzione del problema libico sento porre da più parti l'utilizzo di una contrapposizione tra un "piano politico" e un "piano militare" ... detta così non vuole dire nulla, vorrei infatti ricordare due massime: "la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi" "l'uomo è un animale politico" che a mio avviso chiudono ogni discussione guerresca fine a sé stessa.
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"Quoto. Il testo è tratto da Gary Hyland, I segreti perduti della tecnologia nazista, un libro (idiota, come tutti i libri sull'argomento senza un minimo di rigore autocritico) sui dischi volanti pubblicato nel 2002 da Newton & Compton (ex casa editrice seria). Comunque, non prendetevela, girano in rete dei video su una presunta missione Apollo 20 mandata sulla Luna nel 1976 con un equipaggio misto russo americano a recuperare parti e corpi da un'astronave aliena sulla Luna..." ricordo quel libro ... avevo appena visto un documentario sulla Rai sulla tecnologia nazista (documentario di cui non ricordo il titolo) vedo da Feltrinelli quel libro e penso: "deve essere quello utilizzato come base storica del documentario". leggo il frontespizio (non mi sembrava educato leggerne il contenuto davanti al commesso) e penso interessante ... lo compro. PAGO ed esco, torno subito a casa, lo apro ... salto il sommario ... capitolo I ... record storico dodici secondi di lettura ... per me "I segreti perduti della tecnologia nazista" è una boiata pazzesca (cit.). mi sembra inutile sottolineare che, dopo quei dodici secondi, il libro è finito dritto dritto i cantina. comunque, tornando seri, la base segreta nazista non è in Antartide e neppure in Canda ma in Norvegia: www.youtube.com/watch?v=55uGN58UOkk
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Ho fatto una ricerca sul sito ma non sono riuscito a trovare un thread riservato a questo mezzo ... se ho sbagliato chiedo comunque ai moderatori di inserirlo nella discussione migliore. Nei giorni scorsi ho prestato attenzione a questo interessante veicolo, se non altro per quelle che mi sembrano delle peculiarità non indifferenti. Per prima cosa penso di poter dire che la cura della protezione degli MBT costituisce, insieme alla vetronica, il tratto distintivo tra i mezzi occidentali e quelli orientali. In quest'ottica il precedente carro Type 90, con la sua apparente somiglianza con il leopard 2, rientra ampiamente nei canoni dell'MBT occidentale. Ecco, analizzando il Type 10, la prima cosa che balza all'occhio è la stazza del mezzo, riconosciuta da più siti come non superiore a "sole" 44 tonnellate (arrivando, per Wikipedia, a 48 in assetto da battaglia). Come mai una simile differenza rispetto a tutti gli altri carri da combattimento in forza nei vari eserciti? Si tratta di un cambiamento di filosofia costruttiva e di impiego? Oppure la corazzatura costituita in "nano-Crystal steel" costituisce un passo avanti rispetto alle tradizionali difese, di modo poter offrire la stessa protezione con minor peso? (Leggo inoltre che possono essere applicate corazzature aggiuntive, ma non capisco se le stesse vengono già "conteggiate" nel peso che leggo oppure no ... ma in ogni caso non dovrebbero influire in misura eccessiva su questo). Trovo inoltre stupefacente l'utilizzo del cambio CVT in luogo di un tradizionale automatico con convertitore di coppia (per le mie poche conoscenza meccaniche il CVT costituisce una soluzione ai fini della riduzione del peso, della semplicità e della velocità di intervento ma è inadatta a trasmettere grandi potenze e foriera di eccessive dispersioni di energia). Anche tale scelta è idonea a consentire risparmio di massa inutile in favore della corazza, di modo che questa si mantenga su livelli "occidentali"? Sulla riduzione del peso può influire anche la potenza raggiunta dai moderni cannoni Rheinmetall L 120/55, (tale da poter dire che non esista corazza o veicolo realmente in grado di resistergli) ed essendo quella del Type 10 sufficiente per i cannoni di fattura "orientale" e per vari missili e razzi caricati con testate Heat? Certamente se fossero riusciti ad ottenere un veicolo in grado di avere la resistenza di un carro di più di 60 tonnellate con un peso ridotto di un quarto avrebbero ottenuto un vantaggio oggettivo in termini di manovrabilità (tattica e strategica) e costi di gestione del mezzo. Invero, sulla manovrabilità strategica mi viene un dubbio ... il Giappone è un isola, non esistono minacce immediate alle frontiere: perché costruire un mezzo più facilmente proiettabile rispetto al precedente Type 90 che, sebbene in servizio da quasi vent'anni, tutto è fuorché un mezzo obsoleto. Anche questo mezzo rappresenta l'indizio di una fase più "interventista" del paese del sol levante? Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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per quanto attiene ai carri armati si segnalano le seguenti new entry: type 10 giapponese (curiosamente dal peso inferiore alle 50 tonnellate) k2 Black Panther sud coreano e i coming soon: Altay turco (dal peso di 65 tonnellate) Ex indiano. e scusate se è poco ...
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mi scusi signor Frencio ma credo che gli USA abbiano utilizzato piccole aliquote di M60 durante desert storm e non solo come veicoli di supporto; inoltre, i francesi usarono addirittura gli amx 30.
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chiedo venia, errore di sbaglio ..., ringrazio vorthex per la correzione. in ultimo, sul punto c'è un errore, laddove ho scritto: " altro non è che l'espressione di una nazione che esso difende" è da intendersi: "altro non è che l'espressione della nazione che esso difende". chiudo ot
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mi scusi signor tizi34 ma gli ariete sono schierati in afganistan? poi signor thealexita80 non capisco il perché di tanto fervore sul al carro ariete. invero, a mio avviso le considerazioni in merito a un qualsiasi sistema d'arma non possono prescindere da un inseieme di valutazioni globali. l'esercito (conseidrato nel suo insieme di mezzi e di uomini) altro non è che l'espressione di una nazione che esso difende. paragondndolo al corpo umano lo strumento militare può essere assimilato alle braccia, che, di per sé sole, non sono in grado di fare nulla se non su impulso di una testa e con il supporto del resto del corpo. in più, le armi altro non sono che i singoli muscoli di queste braccia e che, per funzionare, necessitano di una fusione equilibrata ed armonica. avere un abrams ma non il supporto logistico è come avere un costoso soprammobile; avere un abrams e il personale impreparato al suo utilizzo lo riduce sempre al rango di ingombrante orpello. in più, nela storia non sono rari i casi di mezzi inferiori in grado di sopraffare armi superiori. nel settore carri basta ricordare quanto fatto dai tedeschi in russia fino alla comparsa del Panther o dagli israeliani nel 56 con gli sherman (calibro 75 lungo) contro i T 55. questo per dire che non devo valutare l'ariete solo con banali numeri, ma dovrò considerere l'insieme della struttura che lo dovrà utilizzare e le tecniche con le quali tale struttura lo utilizza in concreto.
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mi scusi signor motogio se le rispondo dopo molto tempo, ho definito un vicolo cieco la configurazione motristica a pistoni contrapposti in virtù dei numerosi problemi di affidabilità e rendimento effettivo manifestati sia dal t64 che dal chieftain. in più, chi lo ha utilizzato poi lo ha scartato (vedasi t64 - t72 oppure t80 - t80 con turbina a gas, chieftain - challenger, strv 122 che in origine già con detto propulsore - accoppiato a turbina a gas - lo ha sostituito con il classico Detroit diesel già in uso sugli m113). inoltre, se detta tipologia di motori endotermici non è stata minimamente presa in considerazione nella produzione su larga scala sia di mezzi civili che industriali un motivo forse ci sarà. magari è come il caso delle valvole di distribuzione a fodero: in teoria sono migliori, ma con quelle classiche si è raggiunto un grado di affidabilità e di conoscenza tale che lo sviluppo di un diverso sistema non vale la candela.